Un Prete in Cammino per Diritti e Libertà. Oggi da Acireale a Nicolosi.

14 Aprile 2022 Pubblicato da

 

 

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, continua il pellegrinaggio di don Emanuele Personeni da Bergamo a Roma, toccando tutta l’Italia, in difesa di diritti e libertà negate da un governo di malfattori, contro la Costituzione, che nessuno si perita di difendere, tantomeno il cosiddetto garante #camminaeascolta. E per far giungere al pontefice regnante una lettera firmata da molte persone a cui viene proibito di lavorare e avere una vita sociale. Eccolo la tappa di oggi.

 

***

TAPPA da ACIREALE a NICOLOSI

circa km 16

GIOVEDI’ 14/04/2022

a piedi.

Partenza ore 9

ACIREALE (CT) -Parrocchia di San Paolo Apostolo

ACI CATENA (CT) -Parrocchia di Santa Maria della Consolazione

ACI SANT’ANTONIO (CT) -Parrocchia di Sant’Antonio Abate

VIAGRANDE (CT) -Parrocchia S.Maria dell’idria​

TRECASTAGNI (CT) -Parrocchia San Nicola di Bari

PEDARA (CT) -Parrocchia Sant’Antonio Abate

NICOLOSI -Parrocchia dello Spirito Santo

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VANGELO DI GIOVEDÍ SANTO 14 APRILE

Dal Vangelo secondo Giovanni

Prima della festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine. Durante la cena, quando il diavolo aveva già messo in cuore a Giuda, figlio di Simone Iscariota, di tradirlo, Gesù, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, si alzò da tavola, depose le vesti, prese un asciugamano e se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugamano di cui si era cinto. Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: «Signore, tu lavi i piedi a me?». Rispose Gesù: «Quello che io faccio, tu ora non lo capisci; lo capirai dopo». Gli disse Pietro: «Tu non mi laverai i piedi in eterno!». Gli rispose Gesù: «Se non ti laverò, non avrai parte con me». Gli disse Simon Pietro: «Signore, non solo i miei piedi, ma anche le mani e il capo!». Soggiunse Gesù: «Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto puro; e voi siete puri, ma non tutti». Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: «Non tutti siete puri». Quando ebbe lavato loro i piedi, riprese le sue vesti, sedette di nuovo e disse loro: «Capite quello che ho fatto per voi? Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi».

Commento

Gesù, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine. Cosa significa amare sino alla fine? Significa amare l’altro per intero, accogliere anche la sua parte pesante, fatta di fragilità, bisogno, inadeguatezza, talvolta miseria, vuoto, ferita. Significa amarlo sempre, anche quando si vorrebbe smettere. Ma perché voler smettere di amare? La ragione é che amare porta con sé il rischio concreto di venire feriti nel profondo. Anzi, a onor del vero, solo chi ama può essere ferito nel profondo poiché solo chi ama concede agli altri di sentirsi come a casa loro nella propria vita. Ed é proprio l’atteggiamento disarmato e accogliente dell’amore a rendere vulnerabili. Chi ama é radicalmente indifeso. Una volta dentro gli altri conoscono i punti deboli, possono avvalertene per pretendere e usare la leva del ricatto affettivo. Possono perfino danneggiare sé stessi. Qualunque cosa facciano, consapevolmente o no, chi li ama ne soffrirà. Di qui la tentazione di smettere. Il dolore di Gesù non è cominciato nei giorni della passione, ma molto prima, quando la propria amicizia é stata presa per un insulto dai capi e come una rendita comoda da parte della gente. In questi giorni Gesù conoscerà il grado più profondo del dolore, l’odio dei nemici, l’abbandono degli amici e il silenzio del Padre. Gesù a questo punto avrebbe potuto pentirsi di aver cominciato ad amare. E invece no, ha indossato un grembiule e ha cominciato a lavare piedi. Per farlo ha dovuto inginocchiarsi affinché coloro che cercano Dio in alto imparino a cercarlo in basso, ai piedi degli altri, soprattutto dei miseri e dei miserabili. Si é messo a lavare piedi perché l’amore del Dio di Gesù arriva fin lì. Se si ferma prima é qualcos’altro, anzi, é qualcun altro. Si é messo a lavare piedi perché chi pensa di credere nel Dio di Gesù deve sapere che non ci sarà modo di schiodarlo da quel posto. Pietro ci ha provato a mettere Gesù sul trono ma ha dovuto rinunciare. Il posto che Gesù ha scelto per sé é quello del servo. Se qualche credente devoto vuole occuparla lui la sedia del capo o del giudice si accomodi pure. A Pietro non andava giù che Gesù facesse questo per lui. Preferiva essere lui a fare questo per Gesù. La radice dell’umiltà e della mitezza riposano invece proprio sulla scoperta che non siamo noi ad avere amato Dio ma é Lui ad avere amato noi. Pietro si sarebbe inginocchiato volentieri di fronte a Gesù.

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1 commento

  • Forum Coscienza Maschile ha detto:

    Un magnifico esempio di difesa della libertà. E’ letteralmente il caso di dire: voce di uno che grida nel deserto