Mascarucci: Commemorazioni di padre Balducci, Oltraggio alla Memoria…

11 Aprile 2022 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, mi sembra interessante portare alla vostra attenzione questo articolo di Americo Mascarucci, sulla guerra in corso, sulla posizione della sinistra di una volta, oggi filo-atlantista, e dell’ipocrisia che la pervade. Buona lettura.

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Le ipocrite commemorazioni del pacifista Balducci

I giornali hanno dato grande risalto alle commemorazioni organizzate in vista del centenario della nascita di padre Ernesto Balducci, sacerdote scolopio, nato nel 1922 a Santa Fiora sul Monte Amiata e morto nel 1992 in seguito ad un incidente stradale. Un personaggio controverso, che si trovò spesso in contrasto con le gerarchie a causa delle sue posizioni poco ortodosse e molto moderniste, ma soprattutto per la sua idea di un uomo planetario, universale, unito da una spiritualità e da una fede laica capace di andare oltre le differenze religiose.

Balducci fu uno stretto collaboratore di Giorgio La Pira nella Firenze dei grandi fermenti pre conciliari, un laboratorio di pacifismo, ecumenismo, cattolicesimo sociale e liberale, collaborazione che si ruppe quando Balducci entrò in conflitto con la Democrazia Cristiana e con la stessa Chiesa, per quello che definiva un pericoloso “collateralismo” con l’imperialismo americano. Assunse posizioni molto dure sui temi della pace e dell’obiezione di coscienza, avvicinandosi al Partito Comunista e diventando un profeta di quel cattolicesimo progressista che si schierò nettamente contro la Chiesa e la Dc in occasione del referendum sul divorzio nel 1974. Ma fu soprattutto sul tema della pace e del disarmo che si concretizzò l’azione di padre Balducci, con posizioni molto dure e radicali nei confronti della guerra in Vietnam, contro la presenza delle basi militari Nato in Italia, contro l’appartenenza stessa dell’Italia all’Alleanza Atlantica.

“Se vuoi la pace, prepara la pace”, era il suo motto; un pacifismo il suo all’epoca molto discutibile, nel momento in cui era in corso la guerra fredda, con la contrapposizione fra il blocco occidentale da una parte e il blocco sovietico dall’altra; e in quegli anni il pacifismo di padre Balducci inevitabilmente finiva per essere considerato un alibi per nascondere da parte cattolica l’ostilità verso gli Stati Uniti e una certa simpatia per il mondo comunista. Indro Montanelli accusava i pacifisti come Balducci di “piangere con un occhio solo”, perché mentre protestavano e si indignavano per la guerra in Vietnam, tacevano sulle repressioni sovietiche nell’Est Europa.

Tornando all’attualità, fa un certo effetto vedere oggi celebrato un personaggio come Balducci, da quel mondo che pure si è sempre vantato di averne raccolto l’eredità, oltre a quella di don Milani, di David Maria Turoldo, di Aldo Capitini, il mondo cioè della sinistra italiana nelle varie declinazioni, sia quelle moderate e centriste che quelle più marcatamente radicali; ad iniziare dai dem come Veltroni, Renzi, Letta, ma anche dalla sinistra dei vari Bersani, Speranza, e via dicendo; che poi però in Parlamento votano uniti e compatti, salvo poche eccezioni, l’invio di armi all’Ucraina.

E’ curioso ascoltare oggi tanti ex comunisti, compresi certi giornalisti formati nelle redazioni dell’Unità e Paese sera,  fare dell’anti-putinismo e dell’atlantismo una sorta di mastice ideologico, allo stesso modo di come negli anni settanta, era di moda essere anti-americani e anti-Nato.

Sull’Ucraina non ci possono essere ambiguità, c’è un aggressore che è la Russia, e un aggredito che è il popolo ucraino. E’ oggettivamente impossibile giustificare Putin, perché chi scatena una guerra d’aggressione ha comunque torto. Ma si può davvero pensare di fermare una guerra, che rischia di estendersi seriamente e coinvolgerci tutti, inviando armi alla parte aggredita? Mentre è in corso un difficile negoziato? E per quanto Putin ci possa non piacere, è un dato di fatto che questa guerra è scoppiata perché, da quando è arrivato Biden alla Casa Bianca, l’Ucraina è stata usata come clava da brandire contro la Russia, spingendo l’acceleratore sul processo di adesione del paese ex sovietico alla Nato. Di Donald Trump si può dire tutto, ma sta di fatto che durante i quattro anni in cui è stato presidente, non si è mai sfiorato nessuno scontro armato con la Russia, né con nessun altro paese ostile agli Usa; semplicemente perché a Trump non è mai interessato estendere i confini della Nato fino alle porte di Mosca come ha invece fatto Biden sulla pelle del popolo ucraino. E oggi l’invio di armi al governo ultra nazionalista di Zelensky non ha altro obiettivo che quello di spingere l’Ucraina a non trattare con i russi, aumentando le sue possibilità di resistenza e di difesa, sferrando l’attacco finale nel Donbass e in Crimea, vero obiettivo degli americani che sognano di abbattere definitivamente Putin e rimettere al potere un fantoccio modello Boris Eltsin. Si dirà che è un bene offrire all’Ucraina la possibilità di difendersi, se non fosse che purtroppo a Kiev e dintorni si sta combattendo una guerra per “interposta persona” con Zelensky che altro non è che una sorta di “prestanome” di Biden.

“Se vuoi la pace prepara la pace” era il motto di Balducci che oggi difficilmente approverebbe la politica del governo Draghi e l’invio di armi in Ucraina. Sarebbe anche interessante riproporre gli interventi del pacifista scolopio ai tempi della Guerra del Golfo, in favore dello scioglimento della Nato all’indomani della caduta del muro di Berlino. Quella Nato che, piaccio o no, è responsabile da oltre venti anni di guerre “fintamente” umanitarie, vere e proprie aggressioni contro paesi sovrani che hanno avuto il torto di opporsi all’espansionismo occidentale, dalla Serbia all’Iraq, dall’Afghanistan alla Libia, guerre scatenate sulla base di pretesti poi puntualmente smentiti ad offensiva terminata; dalle armi di distruzione di massa di Saddam all’esigenza di liberare gli afghani dalla schiavitù dei talebani, oggi tornati al potere dopo anni di allegri saccheggi e ruberie degli oligarchi amici degli americani.

Per non parlare dei Balcani, dove mentre assistevamo alla sistematica colpevolizzazione dei serbi responsabili di genocidio, vedevamo esaltare come eroi i miliziani albanesi dell’Uck le cui atrocità erano pari, se non peggiori, di quelle delle milizie serbe; un po’ come avviene oggi in Ucraina, dove c’è chi esalta i nazisti del battaglione Avoz giustificando le loro azioni perché compiute dalla “parte giusta”.

Questo non giustifica ciò che Putin sta facendo in Ucraina e la solidarietà al popolo ucraino è sicuramente fuori discussione. Al popolo, ma non al governo Zelensky, che si è prestato a favorire gli interessi geopolitici degli Stati Uniti sulla pelle di una Nazione. E non si può nemmeno accettare quello che un premier come Draghi va ripetendo da settimane: che per ottenere la pace serve armare la parte aggredita.

Commemorare Balducci oggi è un po’ come oltraggiarne la memoria, specie se a farlo sono i sostenitori di un governo, i dem accorsi in massa alle celebrazioni fiorentine, che sta dando prova di non aver compreso minimamente l’insegnamento del sacerdote. Un governo che invece di attivarsi in Europa per far sì che il Vecchio Continente prenda in mano le redini del negoziato, visto che l’Ucraina è un Paese europeo e la guerra si sta combattendo su suole europeo, preferisce ribadire la sua totale sudditanza nei confronti degli Stati Uniti, favorendo gli interessi americani a scapito dei propri e arrivando a ricattare gli italiani invitandoli a scegliere fra la pace e il condizionatore. Peccato che andando avanti di questo passo gli italiani non avranno né la pace, né il condizionatore, ma bollette energetiche più alte e una drastica riduzione dei consumi. Il tutto mentre si continua a dipingere Putin come una sorta di novello Hitler. Ma ammesso che lo sia (e chi scrive non intende difenderlo o tantomeno giustificarlo), cosa hanno di diverso i russi rispetto ai sauditi che tanto ci piacciono e che sono tanto amici degli Usa, dell’Europa e dell’Occidente tutto, e che da anni compiono nello Yemen le stesse atrocità che oggi vengono attribuite ai russi in Ucraina? Con i media che sistematicamente fanno finta di non sapere e di non vedere? Non sarà forse legittimo nutrire dubbi sulla sincerità di quanti oggi si mostrano così solidali con il popolo ucraino?

Americo Mascarucci 




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9 commenti

  • Claudio Gazzoli ha detto:

    i bistaffisti…

  • Enrico Nippo ha detto:

    Mascarucci:

    “se io so che una persona vorrebbe uccidermi questo non mi autorizza a sparargli alle gambe per intimidirlo o addirittura ad ammazzarlo”.

    😱😱😱😱😱😱😱
    ??????????????????????

  • Federico ha detto:

    Prima si dice che Putin è aggressore e ha torto e subito dopo che gli USA, Biden e la NATO hanno utilizzato l’Ucraina come clava contro la Russia. Mascarucci ha problemi logici, credo. Non è la prima volta, il dibattito con Cionci e Minutella lo ha dimostrato

    • Grog ha detto:

      Praticamente mi hai anticipato il commento.
      Applausi a scena aperta…

    • ex : ha detto:

      E’ una tecnica usata (che naturalmente non condivido) per poter dire una verità senza essere affossato dagl’imbecilli e corrotti che dominano il “mainstream” e le leve dello Stato: Prima bisogna dichiararsi appartenenti ai “buoni”, e poi si può osare a dire qualcosa di vero.

      Come nella faccenda del Covid, no? Se uno in un articolo vuol denunciare l’inefficacia e peggio dei cosiddetti “vaccini”, e altre negatività che vi girano intorno, deve iniziare con: “Premetto che sono vaccinato” o qualcosa del genere, dopo di che potrà dire peste e corna. Subirà delle critiche, ma non giungeranno a classificarlo nella categoria dei sorci, o ad augurargli la morte nel più breve tempo possibile, o addirittura a togliergli il lavoro.

      • Americo Mascarucci ha detto:

        No Ex….quello che lei dice è vero, ma non nel mio caso. Io condanno fermamente l’aggressione della Russia all’Ucraina ma questo non mi impedisce di riconoscere che Putin è stato provocato e che se ci fosse stato ancora Trump questa guerra non ci sarebbe stata. La politica di Biden è chiaramente anti russa e mirata ad abbattere Putin. Ciò premesso, se io so che una persona vorrebbe uccidermi questo non mi autorizza a sparargli alle gambe per intimidirlo o addirittura ad ammazzarlo. Anche perché è la popolazione a subire le conseguenze della guerra, né Biden, né Zelensky che se ne va beato e tranquillo in tour nei vari parlamenti europei

    • alessio ha detto:

      Bisogna dire che padre
      Balducci come Turoldo
      erano nella lista Pecorelli
      degli affiliati alla massoneria.
      Non capisco perché a certi
      preti (o papi ) non basti la
      Pace di Cristo e si immischi
      nella politica quando la
      politica non mette il becco
      nelle cose dello spirito e della
      difesa della vita.

      • Americo Mascarucci ha detto:

        Sono perfettamente d’accordo con lei..ma Balducci scriveva regolarmente articoli contro l’ America sull’Unità e su Paese Sera dove lavoravano persone come Antonio Caprarica che oggi fanno gli atlantisti e vorrebbero quasi buttare l’atomica su Mosca pur di eliminare Putin….e naturalmente guai a parlare di uscita dalla Nato