Bestiario di Regime. Il Servizio Pubblico a Opinione Unica. Una Vergogna Storica.
25 Marzo 2022
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, il Bestiario di oggi è dedicato in larga parte a un episodio, quello relativo al prof. Orsini, che ci tocca da vicino; perché segna l’ingresso ufficiale nel nostro Paese di un regime di cultura totalitaria del pensiero. Nel momento in cui il servizio pubblico – finanziato, così come i giornali – dalle tasse di tutti, decide chi può essere invitato a parlare, e chi no, semplicemente in base alle opinioni che ha, siamo in regime. Non dimentichiamo poi che da quelle stesse tribune televisive abbiamo sentito negli anni passati di tutto e di più, terroristi compresi. Giustamente Corradino Mineo parla di Maccartismo. Citiamo da Wikipedia:
Il maccartismo fu un atteggiamento politico-amministrativo che riguardò la storia degli Stati Uniti d’America nei primi anni cinquanta del XX secolo, caratterizzato da un’esasperata contrapposizione nei confronti di persone, gruppi e comportamenti ritenuti filo comunisti e quindi sovversivi.
Deve il suo nome al senatore Joseph McCarthy (1908-1957) che diresse la principale commissione per la repressione delle attività antiamericane operando attacchi personali, spesso privi di fondamento, nei confronti di funzionari governativi, uomini di spettacolo e di cultura, ecc. da lui considerati comunisti e quindi pericolosi per lo stile di vita della società americana. L’infondatezza delle accuse, spesso arbitrarie, che hanno coinvolto molte personalità di spicco della politica e della cultura americane, ha fatto sì che il fenomeno fosse chiamato anche caccia alle streghe, per richiamare le evidenti analogie.
“Better dead than red” era il grido di battaglia di allora; e adesso abbiamo questa stessa ondata nei confronti tutto ciò che è russo. O di chi semplicemente cerca di capire e spiegare le ragioni di un conflitto e di una crisi internazionale. Oppure anche se si è un albero…
Una quercia in Russia, che si dice sia stata piantata 198 anni fa dallo scrittore Ivan Turgenev, è stata squalificata dalla competizione Albero Europeo dell’Anno a causa dell’invasione dell’Ucraina.
E da noi invece, si impedisce a specialisti reali di esporre le proprie idee; quando abbiamo pagato fior di cialtroni per raccontarci balle – contraddicendosi – sulla pseudo-pandemia, e ancora li paghiamo. Cominciamo però questa rassegna di perle tratte dal web con le parole – che condividiamo totalmente – del pontefice regnante sullo spostamento di miliardi deciso dal nostro governo di malfattori e da un’opposizione collusa verso i produttori di armi.
***
Abbandoniamo la vergogna RAI e passiamo all’Ucraina.
Anche questo, visto il livello di finanziamento del regime ai giornali in abisso profondo di vendite e credibilità, lo paghiamo con i soldi delle nostre tasse….
#Mariupol 2014
Quando il mondo si girò dall’altra parte#Ucraina pic.twitter.com/HDxXGk8ku4— Francesca Totolo 2 (@fratotolo2) March 24, 2022
Questo è il collegamento all’articolo.
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Categoria: Generale
A SCUOLA DI NAZISMO IN UCRAINA – Speciale Pandora tv
150.157 visualizzazioni9 dic 2014
PRESIDENTI E CRONISTI
L’avevano annunciato come un discorso storico, quello di ieri di Zelensky al Parlamento in seduta congiunta. L’ho ascoltato, e ho pensato che quei quattro assenti, pur sbagliando perché si ascolta e si rispetta il rappresentante di un popolo che soffre, non si erano persi niente, quanto a storia.
E anzi mi son chiesto se fosse autentico o perfettamente recitato il tono dimesso di Zelesky. Niente rimproveri come davanti ai tedeschi, niente paragoni impropri come davanti agli israeliani, niente arrivano i nostri come davanti al congresso americano.
No, il discorso a tratti orgoglioso, ma più spesso dolente, di qualcuno che ti racconta la guerra dal basso, con i suoi orrori, quelli inevitabili e quelli che nessuno fa nulla per evitare.
Non ha chiesto armi, non ha chiesto la liberazione dei cieli, ha detto solo che la sua battaglia è quella di tutta l’Europa, che lo fa anche per noi.
Ci si era chiesti quale sarebbe stato il “taglio” italiano, per un oratore che ci ha abituati a confezionare il suo discorso su misura per pubblici diversi.
Si è limitato a citare Genova, perché si affaccia al mare, come Mariupol (ma tanto è bastato per provocare un orgoglioso tweet del governatore Toti) e Roma, come simbolo delle capitali che appartengono un po’ a tutto il mondo.
Citazioni un po’ stranianti perché le distruzioni di Genova sono quelle, nel 1942, fatte dagli alleati. E Roma e Kiev hanno poco in comune: una ha strade che ovunque convergono su di essa, l’altra ha bisogno di corridoi umanitari che salvino i civili, portandoli fuori.
Mi è sembrato che il taglio “italiano” fosse nel tono del discorso, nel peso dato agli aiuti umanitari, all’accoglienza.
E che ci fosse la cautela di non incolpare la Russia intera, e dunque un popolo (che agli italiani è caro per storia, musica, letteratura, cinema, e perfino per come i civili trattarono i nostri alpini mandati a invadere) ma un uomo, un uomo solo, innominato, dell’aggressione. Ha parlato agli italiani brava gente, o che si credono tali, o sono visti come tali.
Ho ascoltato Draghi, e si capiva che le guerre non sono la sua materia. Ha quasi rischiato di sottrarre la scena al presidente assediato, si vedeva che è abituato a parlare di tagli e sacrifici, non di eroismi.
È tornato se stesso solo quando ha detto che l’Ucraina deve entrare in Europa, ma in tempi lunghi, rispettando l’iter, non si salta la fila.
Poi sono andato a sedermi in un giardinetto di un tardo mattino romano di sole.
Era come un presentimento, perchè lì mi ha raggiunto la telefonata di un amico, che mi ha detto di essere stato a un funerale, e io non sapevo neanche della morte.
Sergio Canciani, che ricorderete corrispondente RAI da Mosca (posso sbagliarmi, ma dev’essere stato uno dei primi a parlare di Putin come di un nuovo zar).
La conoscenza del mondo slavo, in lui, non era solo studio e letture, ma una trama di vita vissuta, a Trieste. L’avevo visto in forma imperfetta, l’ultima volta, al castello di San Giusto. Ma era solo una lentezza fisica.
Ad ascoltarlo era sempre lo stesso. Colto senza esibizione, ironico senza cattiveria, lucido sino alla spietatezza nelle analisi, fatte con l’empatia di uno che ha visto appassire molte speranze nella vita.
Ho condiviso con lui giorni difficili in Bosnia e in Albania, e la sua presenza mi metteva un’allegria quasi disperata, nei giorni peggiori: era la dimostrazione che l’intelligenza è un’arma che ti mette a disagio, ma aiuta a sopravvivere.
Adesso non c’è più, e abbiamo perso qualcosa tutti, noi che vogliamo capire quello che succede in Russia e nei dintorni.
Ciao Sergio, un giorno berremo una buona bottiglia, nei purgatori dei vecchi cronisti. L’inferno e il paradiso, quello è per gli altri, i buoni e i cattivi.
(Toni Capuozzo)
Qui si parla del pensiero unico veicolato dai media interessati al conflitto con la Russia. Esiste anche un altro tipo di pensiero unico-dittatoriale-governativo interessato all’inoculo. Ora abbiamo anche noi il Bela Khun di Stato
https://www.maurizioblondet.it/dittatura-vaccinale-tutti-i-poteri-a-speranza/
https://lanuovabq.it/it/quel-virus-totalitario-russo-che-contagia-i-conservatori
Grazie della segnalazione.
Molti, molti anni fa ai convegni culturali di un certo spessore organizzati da associazioni cattoliche c’era sempre uno strano personaggio che, alla fine, si rivelava come un un’emissario dell’allora esistente partito comunista.
All’epoca l’emissario del Cremlino ascoltava e taceva. La consapevolezza che la cancel culture fosse in marcia dai tempi della rivoluzione russa non esisteva tra i buoni cattolici.
Oggi invece sembra che personaggi come Dugin riescano a propagandare il verbo di Mosca. Ma quello che sostanzialmente ignoriamo è che la democrazia all’occidentale non fa parte della ideologia di Dugin, così come non faceva parte dell’ideologia di Solgenitzin nonostante la sua adesione alla verità e le sue denunce dell’ideologia comunista.
Ho dedotto quanto scritto sopra da una intervista a Dugin stesso vista in tv.
@Simplicio
Per favore, mi può fornire una chiara definizione di “Democrazia all’occidentale” e qualche riferimento nella Dottrina Cattolica che possa convincere della desiderabilità di tale forma di democrazia?
P.S. mi auguro che dalla sua definizione rimanga esclusa recisamente la forma di governo attualmente in vigore qui da noi.
Che fossimo in un regime non democratico lo si capiva gia’ dall’imposizione dei vaccini. Ora si continua con lo stesso registro per favorire i padroni del vapore….ogni giorno che passa penso che le profezie di Irlmaier, con i carri armati russi che filano verso Roma, abbiano sempre piu’ senso e non siano lontane dal compimento.
Non c’è limite allo schifo. Penso sempre che non si possa fare di peggio, e invece ogni giorno mi sorprende con nuove bestialità. La tv, salvo alcuni pochissimi programmi, andrebbe buttata dalla finestra. Quei mostri chiamati maneskin non andranno in Russia? Frega qualcosa a qualcuno? Ai russi non credo.
Grazie infinite sempre, Dott. Tosatti, per il suo preziosissimo servizio.
“La fede che passa all’azione diventa amore, e l’amore che si trasforma in azione diventa servizio”. Santa Madre Teresa di Calcutta
Per mandare in vacca qualsiasi argomento, anche il più serio, non c’è strumento più potente dei siti internet come Twitter e Facebook .
”Ma vi sembra normale pagare la retorica putiniana del prof. Orsini 2000 euro a puntata sulla tv pubblica?”
Certo che è normale in questo sistema liberal-capitalistico… Mi sa che si chiama marketing, ossia: ”purché se ne parli” (e noi, infatti, ne stiamo parlando).
Ah, ma il tuittatore sollevava la… questione morale dei ”soldi pubblici”, polemica, a volerla dire tutta, che era già logora nei primi anni ’80, quando Craxi giudicò la Carrà stra-pagata dalla RAI, pretendendo perciò la riduzione del di lei stipendio.
P.S.
Anche per questo ho sempre odiato le moderne (ma anche le antiche, cioè quelle più vicine all’originale modello inglese) liberal-democrazie: perché favoriscono, anzi impongono l’insorgere (e l’uso) di ”polemiche strumentali e demagogiche”.
Per chi avesse dei dubbi :
https://www.youtube.com/watch?v=b8dSNKVdlgs
Saluti.
Buongiorno Dr Tosatti.
Le scrivo in questo modo perché non so come fare altrimenti. Le chiedo se é successo qualcosa al nuovo arengario e al Sig Deotto visto che la pagina di quel sito non è aggiornata dal 8 marzo.
E’ successo qualcosa di grave ?
Grazie per l’eventualer risposta
A pensiero abbiamo saggiamente opposto più rassicurante dogma di pensiero unico dominante… perché scervellarsi inutilmente in critiche dubbi o pensieri autonomi… c’è chi pensa per te… tu ti adegui ubbidisci e… sei felice!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/
Hanno sostituito la svastica con la bandiera arcobaleno ed hanno rinominato i cavalieri apocalittici nella seguente maniera :
Guerra / amore ;
Fame / sostenibilità ;
Discordia / inclusivita’ ;
Morte / resilienza ;
E opla’, il menzognero giochino di parole è pronto all’uso.
“IL VELENO È NELL’ALBERO E NON NEL FRUTTO … LA MONETA DEL RE NON RISCATTERÀ IL SUO SUDDITO … LO SPECCHIO È APPANNATO E IL MISTERO CONTINUA”
Questo è un Messaggio sintetico ma severo; La Madonna ci sta forse ammonendo su accadimenti presenti … o futuri?
https://reginadelcielo.com/2022/03/25/nostra-signora-di-anguera-regina-della-pace-366/