Missile Ucraino su Donetsk. Strage di Civili e Bambini. Fermatevi, Tutti.

15 Marzo 2022 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, come sapete il nostro più grande desiderio è che le armi tacciano (in Ucraina, ma anche altrove, nelle guerre dimenticate dove la gente muore egualmente…) e che come aveva scritto molto bene Barbara Spinelli, si trovi un accordo onorevole per entrambe le parti. Purtroppo dobbiamo ancora vedere morti, e morti innocenti; e purtroppo l’informazione è molto sbilanciata. Ci sembra giusto condividere con voi questo post dell’amico Vik van Brantegem, editore di Korazym.org, che aiuta a gettare uno sguardo anche sul dolore e sui lutti che vengono detti in tono minore. Perché i morti innocenti non hanno colore. Buona lettura.

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Vendetta ucraina su Donetsk. Strage di civili e bambini
Un missile Točka-U lanciato dalle forze ucraine sul centro abitato di Donetsk ha provocato una vera e propria strage di civili, tra cui alcuni bambini. Questo non è una strage per errore. Nel centro di Donetsk non ci sono obiettivi militari.
Sembra che il missile caduto sulla capitale della Repubblica popolare di Donetsk sia stato abbattuto dal sistema di difesa aereo che era riuscito a intercettarlo ma che la carica esplosiva era intatto al momento dell’impatto. I resti hanno colpito un gruppo di civili in coda ad un bancomat nel centro di Donetsk. Forse tra gli obiettivi vi era anche la sede del governo della Repubblica popolare di Donetsk.
Il bilancio provvisorio è di almeno 23 morti e altrettanti sono i feriti gravi, ma sembra destinato ad aggravarsi per le condizioni critiche di molti feriti, alcuni dei quali già deceduti nel viaggio in ambulanza verso l’ospedale. Si tratta principalmente di pensionati in coda al bancomat per ritirare la pensione e di persone a bordo delle auto e degli autobus che transitavano lungo una delle vie principali della città, in pieno giorno.
Le foto e i filmati (anche riprese da telecamere di sorveglianza) sono molto crude e non mi sento di pubblicarle.
L’esercito ucraino quasi quotidianamente impiega questo tipo di armamenti contro gli obiettivi strategici delle due Repubbliche popolari del Donbass. Missili lanciati per ammazzare civili, civili lontani da qualsiasi tipo di obiettivo militare.
Chi mette in dubbio tutto ciò, è pregato di lasciare questo profilo e di non commentare. Sono stanco di dover leggere che si tratta di fake news, da parte di chi semina disinformazione e terrore, fomentando odio e sete di guerra. No alla guerra.
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Guerra Ucraina-Russia, italiano a Donetsk: “Io via? Non siamo turisti”
Adnkronos, 14 marzo 2022
A lasciare Donetsk “non ci penso proprio, non siamo turisti e questo il governo lo deve capire. Siamo partiti, abbiamo mollato tutto in Italia e ci siamo costruiti un’altra vita qui. Chi ha un business, chi è pensionato. È vero, si può tornare indietro, ma per andare dove?”. Lo afferma un italiano rimasto a Donetsk, la città principale dell’omonima autoproclamata Repubblica nell’Ucraina orientale riconosciuta dalla Russia, teatro stamane di un attacco missilistico da parte delle forze ucraine, che avrebbe provocato oltre 20 morti.
“Penso che il missile sia stato abbattuto. I resti sono caduti quasi nel centro della città. Si è sentito un boato che si è diffuso su tutta Donetsk, chissà che carica esplosiva trasportava – racconta in un’intervista all’Adnkronos – Subito abbiamo cercato notizie sui gruppi Telegram per capire cosa era successo e dove”.
A Donetsk vivrebbe, oltre all’intervistato che ha preferito non rivelare la sua identità, un altro italiano, “un pensionato che si è trasferito qui con la moglie, ma ci sentiamo poco. Di sicuro c’è uno svizzero che si è trasferito di recente”, prosegue tornando sulla questione di una sua eventuale partenza da Donetsk.
“Da Donetsk c’è solo la strada per la Russia, mentre dall’altra parte dell’Ucraina si devono fare mille chilometri per arrivare alla frontiera con un Paese Ue. Si tratta di un viaggio con tante incognite, tra bombardamenti e posti di blocco, è un’avventura rischiosa”, prosegue l’italiano che non è molto convinto di tornare nel nostro Paese. “Dovrei iniziare tutto da capo con due borsoni e passerei da una guerra di fatto a una guerra contro la burocrazia”.
La situazione a Donetsk, al netto del missile di questa mattina, sottolinea, è tutto sommato gestibile. Le merci, a differenza del resto dell’Ucraina dove “il lavoro si è fermato”, non mancano “perché arrivano dalla Russia e tutti i negozi sono aperti”. Ma, tiene a precisare, quello che oggi accade in Ucraina, “noi l’abbiamo vissuto nel 2014”, all’epoca della guerra del Donbass. “E in questi otto anni pochi media si sono occupati di questa vicenda”.
Sul conflitto in corso, l’italiano ritiene che la “disinformazione” porti a percepire in Occidente una realtà diversa da quella effettivamente sul terreno. “Tutti raccontano che l’Ucraina sta vincendo questa guerra, ma un giorno magari i russi saranno presenti in tutta l’Ucraina e allora cosa ci racconteranno? – insiste – Non so fino a che punto si spingerà la Russia, ma sta vincendo, le grandi città sono tutte circondate ed è vero che i soldati non sono entrati ma farà parte del loro piano”.
Dopo il 2014, conclude, a Donetsk “ci siamo dovuti abituare a una nuova vita: siamo passati al rublo, alle leggi russe, abbiamo preso atto di una nuova realtà. Ma io voglio solo vivere in santa pace e che non mi cada un missile in testa”.
Vik van Brantegem

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17 commenti

  • Adriana 1 ha detto:

    A proposito di buone intenzioni e di dialogo
    https://www.maurizioblondet.it/biden-ha-annunciato-la fornitura-di nuove-armi-allucraina-via-draghistan-false-flag-in-vista/
    E i trasportatori si sono inca-volati moltissimo. Ora chiamano a raccolta la base per una manifestazione contro l’ipocrisia di questo governo. ( Sui media: silenzio!!! ).

  • miserere mei ha detto:

    Forse un tantino trascurata, l’intervista del 26 dicembre 1957 di Padre Fuentes a Suor Lucia di Fatima era stata proposta ai lettori di Stilum Curiae.

    https://www.marcotosatti.com/2022/01/26/lintervista-di-padre-fuentes-a-suor-lucia-di-fatima-ancora-attuale-oggi/

    C’era ancora Pio XII e non era ancora giunto il fatidico 1960, in cui si sarebbe dovuto rivelare il segreto.

    Alcuni spunti davvero molto forti.

    … la mia missione non è quella di indicare al mondo il castigo materiale che certamente lo attende, se non si converte per tempo alla preghiera e alla penitenza. No! la mia missione è di ricordare a ciascuno di noi il pericolo di perdere le nostre anime immortali, se ci ostineremo nel peccato.

    … ora è necessario che ciascuno di noi inizi a riformare se stesso spiritualmente. Ognuno di noi ha il dovere di salvare non solo se stesso, ma anche di aiutare tutte le anime che Dio pone sul nostro cammino.

    … quando Dio è costretto a punire il mondo, prima di farlo cerca di correggerlo con tutti gli altri rimedi possibili. Ora, quando vede che il mondo non presta alcuna attenzione ai Suoi messaggi allora, come diciamo nel nostro linguaggio imperfetto, Egli ci offre ‘con un certo timore’ l’ultima possibilità di salvezza, l’intervento della Sua Santissima Madre. Lo fa ‘con un certo timore’ perché, se anche quest’ultima risorsa non avrà successo, non potremo più sperare in nessun tipo di perdono dal Cielo, perché ci saremo macchiati di quello che il Vangelo definisce un peccato contro lo Spirito Santo.

    … il diavolo è in procinto di ingaggiare una battaglia decisiva contro la Vergine. E questa battaglia decisiva è lo scontro finale, da cui una parte uscirà vittoriosa e l’altra sconfitta. Dobbiamo scegliere sin da ora da che parte stare, se con Dio o con il diavolo. Non c’è altra possibilità.

    … il Signore aveva deciso di dare al mondo gli ultimi due rimedi contro il male, che sono il Santo Rosario e la Devozione al Cuore Immacolato di Maria. Questi sono gli ultimi due rimedi possibili, il che significa che non ce ne saranno altri.

    … la devozione al Cuore Immacolato di Maria, Nostra Madre Santissima, consiste nel considerarLa quale sede della clemenza, della bontà e del perdono e come la via sicura attraverso la quale entreremo in Paradiso.

    • Adriana 1 ha detto:

      Tutto ciò è molto interessante…però auspicare il ritorno al potere di un nuovo Gorbacev o di un nuovo Eltsin significa augurarsi che la Russia diventi strapuntino di un mondo unipolare dominato dai pacifisti e democratici USA. A ciò serve anche la” reductio ad Hitlerum ” di Putin, controfigura cinematografica di Ivan il Terribile. Gli intellettuali liberali sempre là vanno a parare.

      • MARIO ha detto:

        Possibile che debba mettere il suggello della “reductio ad Hitlerum” anche sui ragionamenti (che mi sembrano di buon senso) di un importante intellettuale russo, che ha il coraggio(!) (perché in Russia si rischia… e molto purtroppo..) di raccontarla giusta su Putin e i suoi oligarchi affaristi.

        Non capisco come si possa giudicare (e giustificare) un dittatore solo dalla prospettiva dei mali dell’occidente.
        Anche lei è una occidentale (come me e tanti altri), ma questo non significa che la sua coscienza e intelligenza non possano permetterle di condannare Putin, in ragione di una autonoma scala di valori.

        • Adriana1 ha detto:

          La scala di valori “autonoma” deve esser quella di ” repubblica “? Di Parenzo e, quindi, la sua?

  • acido prussico ha detto:

    Ti ammiro Vladimiro.
    von Clausewitz al tuo cospetto era un pischello. Nonostante la bocca coperta da un mini-Pampers sono rimasto a bocca aperta per la tua tattica-strategia di conquista dell’occidente.
    Hai scelto il fianco piú debole e il momento piú favorevole: l’Ucraina con il quasi 70% di no-vax e l’immunizzazione “calante” dei vaxs. Ora, milioni di contagianti strariperanno senza green-pass nell’Europa arcoiris e i suoi paesi – immunodepressi e senza-gas – cadranno come birilli nelle tue mani.
    Fammi sapere quando prevedi di giungere a Roma.
    Quando sfilerai per via della Conciliazione in testa alle tue truppe sventoleremo nella sinistra la bandiera russa bianco-blu-rossa e nella destra quella del tuo volto incoronato. Per la tua incoronazione a Imperatore del Sacro Russo Impero porta con te il Patriarca Kirill perché il nostro Patriarca forse starà altrove.

  • miserere mei ha detto:

    La guerra rende l’uomo più feroce della belva.
    Un guerriero avrebbe ancora un codice minimo d’onore.
    In ogni epoca all’agire militare si accompagnano scorrerie.
    Danneggiare la popolazione civile è la via più comoda per sfogare le frustrazioni, oppure per esacerbare le tensioni.
    Da che esiste la propaganda (non l’avevano i Romani, i Saraceni, i Lanzichenecchi…) fare danno da lontano permette anche di incolpare qualcun altro.
    Orrore e propaganda, esplosione e mistificazione.
    Siamo tutti sconfitti quando l’essere umano imbestialisce.

    • MARIA MICHELA PETTI ha detto:

      Grazie al Cielo! qualcuno senza sproloquiare riesce ad indicare la via dell’umiltà…

  • Nuccio Viglietti ha detto:

    Vediamo curiosi se… riusciranno farlo passare per… missile russo!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/

  • Vivalaverità ha detto:

    Propongo la visione di questo video:
    https://youtu.be/bRFeIaFBq8I

  • maria ha detto:

    La guerra e “avventura senza ritorno” come la definì Papa Wojtyla. Sai come comincia ma non sai dove finisce. Ecco perché ha sbagliato chi ha cominciato per primo. Non ha avuto la pazienza delle vie diplomatiche e pensava di farcela con una breve azione di forza. Ma l’uomo propone e poi “è un Altro che dispone.”. Intanto la migliore gioventù russa è
    stata macellata.

  • Giovanni ha detto:

    Accordo certamente possibile ove vi sia buona volontà, utile sotto ogni profilo e da caldeggiare in ogni consesso. Però mi duole molto dirlo , spero ardentemente di sbagliarmi e fare ammenda ma specialmente in occidente , americani in testa e valletti al seguito, non mi pare ci sia questo desiderio. La mia impressione netta e che si sia lavorato per decenni a questo e una volta ottenuto non ci sia volontà di spegnere l’incendio.

  • Adriana 1 ha detto:

    Su ” 100 giorni da leoni ” di poco fa: un filmato della tv ufficiale ucraina che aveva attirato l’attenzione, non ipocrita, di Giulietto Chiesa…. Scuole inferiori dove dei bei bambini comprano dolcetti per finanziare le bande naziste e li mangiano con gusto… Nomi dei dolcetti: ” Cervello di X ” ( politico contrario alla nazificazione ), oppure : ” Sangue dei bambini di Mosca ” ecc… Nel filmato si dice con fierezza che i nomi sono stati scelti dai bimbi stessi, ma magari i genitori non erano del tutto estranei alle denominazioni ” artistiche “…
    Giulietto vedeva lungo…

  • Pasquale ha detto:

    Grazie per la sua testata.

    Ho un suggerimento da dare.

    I caratteri degli articoli sono molto piccoli.

    Ho 75 anni, mi rifiuto di usare quell’aggeggio infernale chiamato smartphone che ha contribuito ad obnubilare le menti, per poter leggere gli articoli di stilum curiae sono costretto ogni volta a fare copia-incolla per ingrandire i caratteri.

    Cordiali saluti

    Pasquale Masellis

    • Marco Tosatti ha detto:

      Caro Pasquale, purtroppo i caratteri sono predefiniti, e non posso cambiarli. Usa Chrome per leggere Stilum (ma è valido anche per Edge, per esempio…) se va in alto a destra, dove ci sono tre puntini uno sotto l’altro, clicca, e vede che nella lista c’è anche zoom. Basta che ingrandisca la pagina. Buona giornata.