8 Marzo, Pro Vita, Donne: “Facciamole Nascere”. Vandalizzata la Sede.

6 Marzo 2022 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, riceviamo e ben volentieri pubblichiamo questa denuncia di Pro Vita e Famiglia, che dopo aver subito la censura della giunta guidata dal sindaco piddino Gualtieri a Roma (che, detto fra noi farebbe meglio a occuparsi dell’emergenza spazzatura, con la città ridotta a discarica) ha visto la sede vandalizzata dai soliti collettivi che agiscono impunemente. Pro Vita comunque agirà in sede legale contro il Comune. Buona lettura.

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Aborto. Brandi (Pro Vita & Famiglia): «Sede Pro Vita vandalizzata

Giunta Gualtieri fomenta odio politico»

La scorsa notte la sede di Pro Vita & Famiglia Onlus in Viale Manzoni a Roma è stata attaccata da collettivi di sinistra e vandalizzata con pesanti insulti e volgarità scritti a caratteri cubitali sulle saracinesche e sui muri all’ingresso. Il grave episodio è avvenuto dopo la decisione dell’Assessore alle Pari Opportunità di Roma, Monica Lucarelli, di ordinare alla polizia locale la rimozione dei manifesti affissi a Roma dalla nostra associazione in occasione dell’8 marzo, che difendevano il diritto alla vita delle donne contro il fenomeno, largamente diffuso in molte parti del mondo, degli aborti selettivi sulla base del sesso femminile del feto. Sui manifesti si vedeva una bimba nel grembo materno accanto allo slogan “Potere alle donne? Facciamole nascere!”. L’Assessore Lucarelli ha ordinato la censura dei manifesti di Pro Vita & Famiglia appellandosi all’articolo 12-bis del regolamento comunale, secondo cui è vietata l’esposizione pubblicitaria che “contenga stereotipi e disparità di genere, veicoli messaggi sessisti, violenti o rappresenti la mercificazione del corpo femminile e il cui contenuto sia lesivo del rispetto delle libertà individuali, dei diritti civili e politici”.

«I nostri manifesti non contenevano il minimo messaggio offensivo o discriminatorio – afferma Antonio Brandi, Presidente di Pro Vita & Famiglia Onlus – e riteniamo la Giunta Gualtieri politicamente responsabile del violento attacco subito. Etichettando e censurando la nostra innocua campagna come violenta e sessista, l’Assessore Lucarelli ha fomentato un clima di odio politico verso la nostra associazione. Chiameremo il Comune, il Sindaco e l’Assessore a rispondere dei loro abusi in ogni sede giudiziaria, anche quella penale, dove difenderemo il nostro diritto costituzionale alla libertà di opinione ed espressione. Chiediamo all’Assessore Lucarelli – conclude Brandi – di condannare quanto avvenuto, chiediamo la sua solidarietà e la invitiamo nella nostra sede per toccare con mano le attività che quotidianamente Pro Vita & Famiglia porta avanti in difesa delle donne e della Vita».

E Jacopo Coghe Vicepresidente di Pro Vita e Famiglia dichiara:

«Siamo pronti a denunciare il Comune di Roma in sede penale per il reato di asportazione, distruzione o deterioramento di stampati se proveranno a rimuovere i nostri manifesti affissi in città, come ha annunciato di voler fare l’Assessore alle Attività Produttive e Pari Opportunità Monica Lucarelli. Le nostre affissioni sono prodotti di stampa tutelati a tutti gli effetti dall’art. 21, comma 2 della Costituzione e dalle norme in materia, che il Comune deve rispettare. Difenderemo la nostra libertà di espressione in tutte le sedi giudiziarie», così Jacopo Coghe, Portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus, risponde all’annuncio da parte dell’Assessore Lucarelli di aver disposto la rimozione dei manifesti affissi a Roma e in altre città italiane dall’associazione pro-life in vista dell’8 marzo, che raffigurano una bimba nel grembo materno accanto allo slogan: “Potere alle donne? Facciamole nascere!”. Nelle scorse ore a Roma alcuni dei manifesti sono già stati imbrattati da collettivi femministi.

«Secondo l’Assessore Lucarelli – prosegue Coghe – i nostri manifesti violerebbero i regolamenti comunali per il loro contenuto violento, sessista e lesivo della dignità e dei diritti personali. Cosa c’è di offensivo nel chiedere che al mondo nascano più donne? A Roma è vietato ogni discorso anche solo indirettamente collegato all’aborto? Queste sono censure degne di un regime totalitario. Il Sindaco Gualtieri freni gli istinti autoritari dell’estrema sinistra o il Comune ne risponderà in tutte le sedi giudiziarie: penale, civile e amministrativa. Noi andremo avanti».

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8 commenti

  • Milli ha detto:

    Se mangi carne di agnello sei un mostro, però è giusto e bello uccidere il proprio figlio in grembo. I bambini inquinano!!

  • Sherden ha detto:

    Sarebbe interessante sapere quali partiti politici intendano sostenere la battaglia di Pro Vita e Famiglia. Giusto per ricordarcene quando si riandrà a votare.

  • Aggiornamento ha detto:

    Non si è più saputo niente di ricorsi precedenti per le angherie subite. Sì può avere qualche aggiornamento?

  • FRANJO ha detto:

    La libertà di espressione la difendono solo quando conviene a loro. Se non gli garba diventano violentemente intolleranti e censurano un manifesto ideato per suscitare qualche salutare dubbio. Meriterebbe invece un premio per la sua efficacia comunicativa.
    D’altra parte, sul presupposto – da loro immaginato – che Papa Benedetto XVI potesse parlare di aborto in occasione di un invito all’Università di Roma “La Sapienza” (perduta) un gruppo di professori universitari fece fuoco e fiamme e riuscì ad impedire che il Papa pronunciasse il suo discorso. Alla faccia della libertà di pensiero ed a perenne vergogna di tali cattedratici. (allego un link dove si potrà leggere il bellissimo discorso di Benedetto, anche con traduzione in inglese https://vaticandiplomacy.wordpress.com/2008/01/16/il-testo-integrale-del-discorso-che-il-papa-avrebbe-pronunciato-alla-sapienza/ )

  • Marco l'altro ha detto:

    Solidale con pro-vita e famiglia
    No alla dittatura del pensiero unico
    Si è passati dall aborto come dramma della madre (parola abolita) a un diritto incontestabile della donna contro il diritto a vivere delnascitiro. In tutta questa contraddizione ho letto un aforismo di Feltri su libero” si uccide un bambino senza il suo consenso e non.si concede l’eutanasia a chi la chiede.
    La schizofrenia del pensiero e delle leggi della nostra società che non.hanno il fondamento nella legge naturale e in ultimo in Dio .

  • ex : ha detto:

    Secondo me questo dipende da una miscela esplosiva
    composta da fanatismo ideologico e un’ignoranza crassa che, ormai diffusasi ovunque, regna soprattutto in ogni luogo in cui esista un seppur minimo centro di potere. Quelli probabilmente non hanno nemmeno capito il messaggio, ma siccome proviene da Pro Vita e Famiglia è da censurare.

  • Roberto ha detto:

    Tutta la mia solidarietà.
    Sempre più viviamo in un mondo capovolto.
    Satana è all’opera e non si nasconde più

  • Antonello ha detto:

    Secondo il l’Assessore l’immagine di un feto sarebbe violenta? E sottolineare che nel mondo le femmine sono più a rischio di essere abortite rispetto ai maschi, sarebbe sessismo? Vergogna!
    Tutto il mio appoggio a Pro Vita & Famiglia.