John Horvat: la Fine della Storia (Fukuyama) è Appena Finita…

27 Febbraio 2022 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, mi sembra interessante offrire alla vostra attenzione questo articolo di John Horvat, apparso su Tradizione Famiglia Proprietà, che ringraziamo per la cortesia, e che tratta la questione del conflitto in Ucraina in un contesto storico, filosofico e spirituale più ampio. Buona lettura.

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Nel 1992, il politologo americano Francis Fukuyama pubblicò il suo famoso libro, La fine della storia e l’ultimo uomo. L’autore affermava che la caduta della Cortina di ferro aveva segnato una pietra miliare di immensa importanza per l’Occidente.

Sosteneva che la fine della Guerra Fredda non era solo “il passaggio di un periodo particolare della storia del dopoguerra, ma la fine della storia in quanto tale: cioè, il punto finale dell’evoluzione ideologica dell’umanità e l’universalizzazione della democrazia liberale occidentale come forma finale di governo umano”.

Prendendo in prestito da Hegel e Marx la teoria dell’evoluzione degli eventi, predisse che d’ora in poi la democrazia liberale sarebbe stata la forma finale di governo per tutte le nazioni. Non ci sarebbe stata alcuna progressione successiva verso un sistema alternativo.

Una narrazione che finora ha zoppicato

Gli eventi successivi hanno messo in crisi questo suo scenario da “fine della storia”. Il terrorismo, le guerre islamiche, la polarizzazione ideologica, tutto sembrava cospirare contro il Prof. Fukuyama, aggiungendo nuovi capitoli al suo libro di storia da lui chiusa. Tuttavia, per tutto il periodo successivo alla Guerra Fredda, il sistema liberale democratico è rimasto la forma ideale di governo. Il mondo globalizzato ha standardizzato le economie utilizzando la struttura e i protocolli sviluppati nella democrazia liberale. La narrazione di Fukuyama avanzava zoppicando perché nessuna alternativa credibile la contestava.

Con l’invasione dell’Ucraina, tuttavia, la fine della storia è appena finita. La democrazia liberale appare debole, autodistruttiva, disorientata. Alternative forti non solo sono all’orizzonte, ma stanno avanzando nel panorama sotto forma di carri armati e movimenti di truppe.

La crisi ucraina è un altro momento fondamentale in cui due visioni del mondo entrano in conflitto: democrazie liberali e regimi autocratici.

Entrambe le parti sono in crisi

Il momento che ora arriva ci mostra che entrambe le parti sono in crisi.

Da un lato, la democrazia liberale è in stato di subbuglio. Le istituzioni di base come la famiglia, la comunità e la fede stanno andando in pezzi, distruggendo il tessuto sociale. L’ala radicale del liberalismo sinistrorso è impegnata in un comportamento suicida, mentre cerca di distruggere le strutture sociali ritenute troppo oppressive. I meccanismi dello stato di diritto che permettono al sistema di risolvere i problemi attraverso processi pacifici e legali si stanno rompendo. Di conseguenza, le cose stanno diventando violente e instabili all’interno dei regimi liberaldemocratici.

D’altra parte, i regimi autocratici che si oppongono alla democrazia liberale sono ugualmente in crisi. Affrontano implosioni demografiche incombenti a causa di una morale erosa o politiche demografiche draconiane. Le loro strutture sociali sono anche in disordine a causa della corruzione diffusa. Tuttavia, i duri meccanismi del potere governativo sono messi in atto per dare una parvenza di direzione a una società irrimediabilmente in decadenza.

Due sistemi nati dalla modernità

Così, uno scontro tra due sistemi in decadenza si mette in moto – riavviando i processi di quella storia che si supponeva conclusa. Tuttavia, sarebbe sbagliato assumere che ambedue i sistemi siano diametralmente opposti. Entrambi sono prodotti della modernità e condividono le stesse filosofie. Possono differire nei metodi ma si trovano d’accordo sulla visione moderna dell’umanità e della storia.

Entrambi i sistemi hanno camminato sulla strada della decadenza al punto che ora vogliono rovesciare le strutture oppressive che li trattengono. La democrazia liberale intende eliminare le strutture sociali che, come i radicali sostengono, promuovano un’oppressione sistemica. I regimi autocratici vogliono distruggere le strutture politiche internazionali (come la NATO) che sostengono l’ordine post-bellico.

Così questo conflitto non rivela tanto un disaccordo politico quanto un cambiamento di paradigma verso un mondo antioccidentale.

Il bersaglio è l’Occidente

L’obiettivo della guerra ucraina è la distruzione dell’Occidente come concetto. Infatti, tutti i media parlano della distruzione dell’ordine post-Guerra Fredda e raccontano che è una sfida all’egemonia occidentale. Nessuno contesta che sia questo il bersaglio.

Tuttavia, la maggior parte dei media non allude alle pericolose alternative che potrebbero sostituire l’Occidente. La Russia, la Cina e i loro stati clienti vedono l’Occidente come un sistema ingiusto che va soppiantato da un mondo decostruito, riciclando a questo scopo vecchi errori basati sul nazionalismo, sul marxismo, sullo gnosticismo, aggiungendovi persino certi elementi mistici. Che si tratti del sogno eurasiatico panslavo della Russia (di Aleksandr Dugin) o della “nuova era del socialismo con caratteristiche cinesi” di Xi Jinping, l’enfasi schiacciante è il loro anti-occidentalismo e pro-marxismo.

Da parte loro, le società liberaldemocratiche stanno mettendo in discussione la loro occidentalità. Per esempio, la Teoria Critica della Razza1 e altre ideologie considerano l’Occidente come la radice di tutti i mali presenti nelle istituzioni.

Così, l’Occidente affronta nemici interni ed esterni che cercano di abbattere le sue strutture geopolitiche e le alleanze militari che sostengono l’egemonia occidentale. Questi attacchi arrivano in un momento di grande decadenza occidentale, di leadership patetica e di disarmonia pandemica.

Perché l’Occidente è preso di mira

La ragione dietro questa attenzione laser sull’Occidente non è arbitraria. Non è una questione di regioni geografiche più o meno equivalenti che combattono tra loro. I regimi autocratici non stanno reagendo alla degenerazione della morale occidentale che merita ogni condanna. In effetti, condividono la stessa depravazione, anche se si manifesta in modo diverso.

L’ostilità anti-occidentale si concentra sui piccoli resti dell’ordine cristiano che ha costruito l’Occidente. Le radici della civiltà occidentale sono basate sulle istituzioni, la morale e le verità cristiane che rendono possibile il vero ordine e il progresso. Così, l’attuale conflitto si rivolge contro questa struttura morale ora in rovina così come a quelle strutture ispirate dalla Chiesa: lo stato di diritto, la gerarchia, la logica classica e il pensiero sistematizzato che hanno elevato l’Occidente ed esercitano ancora influenza. Finché questa piccola piattaforma esiste, deve essere salvaguardata.

L’Occidente va difeso. Questo non si fa con il conflitto di due ceppi decadenti della modernità. La loro lotta non risolve nulla. Il vero obiettivo dovrebbe essere quello di difendere i resti dell’ordine cristiano in Occidente come trampolino di lancio per un pieno ritorno all’ordine. L’Occidente deve opporsi, internamente ed esternamente, agli errori decostruzionisti che prendono di mira questi resti e minacciano di gettare il mondo nel caos.

Tuttavia, la difesa dell’Occidente sarà efficace solo con una rigenerazione morale che deve includere l’azione divina, come previsto dalla Madonna a Fatima.

La fine della storia è finita. La storia è di nuovo in movimento. L’Occidente tornerà all’ordine?

 

Note

1. La teoria critica della razza (CRT) è un movimento intellettuale e sociale interdisciplinare di studiosi e attivisti dei diritti civili che questionano l’intersezione di razza e legge negli Stati Uniti, sfidando i tradizionali approcci liberali alla giustizia razziale.

 

Fonte: Tfp.org, 24 febbraio 2022.  Traduzione a cura di Tradizione Famiglia Proprietà – Italia

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20 commenti

  • Signor Brega ha detto:

    Lo Stato moderno retto dal sistema liberal-democratico non è mai stato così forte (apparendo, appunto, di una fortezza quasi divina – l’evocazione del mitico Leviatano che in questi due anni è andata tanto di moda, e in parte con buone ragioni).

    Altro che crisi delle democrazie liberali (”wishful thinking” dei pliniani che vorrebbero salvare capra e cavoli, ossia Occidente e ”Kapitalizma”, facendo fuori il ”liberalismo sinistrorso”).

  • Mimma ha detto:

    L’Ordine è Dio.
    L’occidente tornerà all’ordine se tornerà a Dio.

  • GINO ha detto:

    Non esiste più l’occidente democratico, il primo pezzo è crollato il 15 ottobre 2021, il secondo il 15 febbraio 2022.
    Chi potrebbe mai sostenere che siamo in una democrazia liberale?

  • FGG ha detto:

    Non è il liberalismo dell’occidente in crisi ma la società occidentale dove hanno avuto modo di svilupparsi ideologie che hanno prevaricato sul normale andamento della società.
    È la sovrastruttura ideologica il vero cancro della società. Invece di scendere nei meandri della coscienza alla ricerca della verità si è preferito farsi chiudere in una capsula senza uscite apparenti, né verso l’alto, né verso il basso.
    Ma in una capsula si soffoca.
    Ritornare alla Parola del Signore e alle beatitudini può essere una via di salvezza.
    Altrimenti si potrà giungere all’adorazione del vitello d’oro di biblica memoria.
    Gli USA sono più in crisi di noi perché coltivano nel loro seno sia la religione del vitello d’oro sia la folle religione della cosiddetta cancel culture.
    Ma la cancel culture non è un croco che spunta a primavera nel prato. La cancel culture ha la sua origine nella religione marxista leninista che si è sviluppata in Russia in seguito alla rivoluzione bolscevica. Leggere a questo scopo una breve novella di Solgenitzin in cui si descrive come avvenne il passaggio dai tradizionali programmi di insegnamento della letteratura russa ai nuovi programmi che avevano lo scopo di forgiare l’uomo nuovo.
    Ma anche da noi , ormai da decenni sono stati lentamente sostituiti i programmi scolastici in nome del progresso solo quello però marxista leninista.
    La ricetta è semplice : praticare verità e giustizia e fare in modo che i ragionamenti contorti vengano raddrizzati.
    La verità e unica e ci porta verso l’alto.
    Se abbiamo da un lato una società in crisi e dall’altra i carri armati e’ chiaro che questa semplice ricetta non è stata applicata.

  • Miserere2 ha detto:

    Tuttavia, la difesa dell’Occidente sarà efficace solo con una rigenerazione morale che deve includere l’azione divina, come previsto dalla Madonna a Fatima.

    La fine della storia è finita. La storia è di nuovo in movimento. L’Occidente tornerà all’ordine?

    Dallo stupendo catechismo dell’epoca Wojtila sembra evincere che la fine della storia sara’ solo al termine della storia stessa (ritorno di Cristo).
    Nessuna apparizione mariana, nemneno approvata, puo’ cambiare il depositum fidae. E quindi che cos’e’ questo trionfo del cuore immacolato di Maria che tutti attendono (mentre pochi attendono la parusia di Cristo?).
    Penso che i due eventi coincidano.
    Non ci sara’ nessun periodo di pace sulla terra, prima della palingenesi finale. Mi pare questo venga condannato dal catechismo sotto nome di MILLENARISMO.
    Piu’ che CRISTIANI SEMBRIAMO MARIANI.
    PS: La madonna di Medjugorie avrebbe detto che satana regna guarda caso Bergoglio ha citato LA REGINA DELLA PACE?

    • Antonello ha detto:

      Non si puó essere veramente cristiani se non si è veramente mariani.

      • Miserere2 ha detto:

        Dipende da molti fattori.
        Se ci fermiamo ai cattolici non e’ obbligo di fede credere al messaggio di Fatima. Ergo io posso essere cattolico e tralasciare il messaggio. Pubblicati (a cui CREDO come versione ; o fantasiosi…mai nessuno credera’ a una versione,).Di profezie ne e’ gia’ piena la scrittura…

        Poi mi vorreste dire cos’e’ sto trionfo del cuore immacolato?

        Ricordo benissimo in don Gobbi avveniva contemporaneamente alla Parusia.

        Poi ognuno crede quel che vuole. Gli americani evangelici credono che il katecon siano loro e quando saranno rapiti….ci sara’ la grande tribolazione ecc.

        Io mi rifaccio alla tradizione cattolica. O sbaglio?

    • Miserere2 ha detto:

      When the saints going marchin in

      https://youtu.be/FF8zl-N6ib0

  • Enrico Nippo ha detto:

    Ci vuole un PENSIERO NUOVO. Un PENSIERO IMPERIALE.

    Il vecchio pensiero non può ambire ad alcuna restaurazione di ordine e di moralità.

    La tronfia superiorità dell’Occidente si è sgretolata.

    L’apporto dell’Oriente Spirituale, non più considerato cristianamente come un nemico, un estraneo , un guastatore, può invece dare il suo apporto.

    Il Cattolicesimo integralista ed esclusivo ha fatto il suo tempo.

    • Dubbi Ecclesiali ha detto:

      Roba vecchia anche quella. Lei dev’essere uno fermo agli anni ’60. Le religioni orientali sono più ancora in crisi che il cristianesimo. In Cina e Africa, poi, è proprio il Cristianesimo che avanza, tutti il resto è fermo.

      • Enrico Nippo ha detto:

        Ho parlato di PENSIERO NUOVO – PENSIERO IMPERIALE, quanto di più lontano dagli anni del “mettete dei fiori nei vostri cannoni” e degli sballati drogati che andavano in India a cercare il nulla suonando il sitar.

        Un pensiero che deve ancora essere concepito.

        Il Cristianesimo cinese e africano? Bah… è tutto da vedere.

        • Miserere2 ha detto:

          L’oltreuomo di Nietsche?

          Solo un Dio ci puo’ salvare. (Heidegger)

          • stefano raimondo ha detto:

            A proposito di Heidegger, trovo suggestivo e in tema il seguente scritto.

            Nell’imperialismo planetario dell’uomo tecnicamente organizzato, il soggettivismo dell’uomo raggiunge quel culmine da cui l’uomo non scenderà che per adagiarsi sul piano della uniformità organizzata e per installarsi in essa.

            Questa uniformità è infatti lo strumento più sicuro del dominio completo, cioè tecnico, della terra. La libertà moderna della soggettività si fonde completamente nella oggettività corrispondente. L’uomo non può svincolarsi da questo destino della sua essenza moderna.

            Ma l’uomo può comprendere che l’esser soggetto non è stata l’unica possibilità dell’essenza futurativa dell’uomo storico. Un’ombra passeggera di nubi su una piana velata, questo è l’oscuramento che la verità come certezza della soggettività distende.

            (Heidegger – Sentieri interrotti)

      • Miserere2 ha detto:

        Il cristianesimo evangelico, se possibile ancor piu’ intollerante, dei tradizionalisti cattolici. Solo 144.000 di loro si salveranno. E Roma e’ da sempre sede dell’anticristo. Quello che gli eletti trascurano e’ che Dio decide non popi papi o pastori. E sovente sceglie gli ultimi. Quelli che parlano poco e Amano molto. (Non chiunque dira’ Sigbore Signore…).
        Are your ready for the rapture?

        Ps: se penso che la DISASTROSA guerra in Iraq (da cui e’ nato l’Isis) e’ dovuta ad un ex alcolizzato che interpretava la bibbia 🙈

    • Miserere2 ha detto:

      Nessuno puo’ passare di li, tantomeno con il messaggio di un morto, ma tu stai alla finestra e ne sogni: quando viene la sera (un messaggio dell’imperatore).

      https://www.libreriadelsanto.it/libri/9788831523196/la-speranza-nellapocalisse.html

  • Massimiliano ha detto:

    La domanda è:”Cosa sarebbe questo fantomatico occidente? E ancor di più cosa rappresenterebbe nella realtà delle cose per un cristiano?”. Saluti. Massimiliano.

  • arrendersi all'evidenza ha detto:

    La storia potrebbe non finire bene…

    Tra gli scenari peggiori ipotizzati a proposito dei cosiddetti vaccini anti-Covid19, uno dei meno dibattuti riguarda la possibilità che l’istruzione mRNA iniettata con le dosi possa interferire con il DNA del vaccinato.
    Luminari del calibro del Dr. Peter McCullough hanno recentemente accreditato uno studio svedese dell’università di Lund che conferma i timori più brutti. Un primo studio, pubblicato nell’ottobre 2021, aveva già illustrato la capacità dell’istruzione genica mRNA del vaccino di raggiungere il nucleo cellulare e di interferire negativamente con i processi cellulari incaricati di riparare i danni al DNA.

    Lo studio più recente, condotto in vitro con il vaccino BNT162b2, dimostra la retrotrascrizione intracellulare del mRNA in DNA.
    Il materiale esogeno che codifica la proteina spike (pericolosa di suo) viene anche trascritta nel genoma umano. In vitro l’effetto è stato riscontrato in circa sei ore! Ciò comporta che essa -la proteina spike- possa diventare un’espressione costitutiva del genoma, il che in pratica significa produrne la sintesi e reiterarne gli effetti deleteri ben oltre i tempi in cui l’mRNA esaurisce i suoi effetti.

    Se erano già noti gli effetti avversi reversibili, particolarmente sul fegato delle cavie animali, qui si inizia a fare i conti con effetti forse irreversibili. La retrotrascrizione si serve dell’enzima transcriptasi inversa che può sintetizzare DNA come farebbe la DNA polimerasi ma è capace di farlo utilizzando l’RNA come istruzione iniziale, esattamente come fanno i retrovirus (ad esempio quello che provoca l’AIDS che proprio in questi giorni è stato più volte nominato). Il meccanismo ipotizzato dai ricercatori svedesi implica che se ne facciano carico le cellule epatiche Huh7.

    Questo studio giustifica le preoccupazioni circa i possibili effetti sull’integrità del genoma, con potenziali effetti genotossici dai contorni del tutto imprevedibili.

    I più sospettosi autorizzati a vederci dietro un piano sappiano che Klaus Schwab rilasciò un’intervista nel 2015 in cui spiegava che “la quarta rivoluzione industriale differirà dalle precedenti non perché cambieranno le cose che fai, ma cambierai tu”. “Se assumi un editing genetico, sei tu che stai cambiando”.
    https://charlierose.com/videos/23789

    Per altro nulla di nuovo: lo dicevano (2021) le stesse Aziende produttrici dei sacri sieri.
    https://thewashingtonstandard.com/bombshell-moderna-chief-medical-officer-admits-mrna-alters-dna/

    Una nuova frontiera, ben illustrata dal guru per eccellenza, Bill Gates in un video promozionale del 2020 che spiega la novità.
    https://www.youtube.com/watch?v=Eb2zRCCVhyY

    Ma chi ha firmato di essere perfettamente conscio e informato ha la garanzia che è tutto per il suo bene.

    • Roberto ha detto:

      Sono le stesse informazioni che ho letto sul sito di Kennedy oggi pomeriggio. Mi complimento per la chiarezza dato che l’argomento è tecnico. Semplificando ulteriormente oltre agli eventi avversi ( morte compresa) a breve, c’è da aspettarsi una valanga di ulteriori danni a distanza di qualche anno. Non per nulla bigpharma vuole tenere tutto segreto per 75 anni.
      Io, umilmente, ripeto la mia versione di Cartagho delenda est : “a quando una nuova Norimberga? “

  • egt ha detto:

    Sono totalmente d’accordo con Horvat sulle considerazioni e conclusioni. Meno d’accordo con la premessa configurata nel pensiero di Fukuyama che ha voluto scrivere un libro sensazionale per farlo passare alla storia ,ma è un pò fuorviante , bastava dicesse che la “globalizzazione doveva sostituire la tensione” per risparmiare e investire in mercato anzichè in missili . Ma sarebbe stato troppo facile , il libro non sarebbe passato lui alla storia.La fine guerra fredda viene anzitutto concepita dopo il crollo economico dell’impero sovietico , dirigista e mal gestito . Ma la fine della guerra fredda viene soprattutto avviata per motivi economici ,problemi di bilancio USA , dove una percentuale enorme del PIL ( tra il 12% e il 14% ) veniva investito in Difesa. Finendo la prima ragione di investimento in Difesa ( Pericolo Impero Sovietico) detta percentuale di PIL venne in gran parte ( due terzi circa ) investito in globalizzazione
    del mercato. Ciò perchè negli anni ’90 ( fine guerra fredda : 1989) cominciava a preoccupare la flessione del tasso di crescita del PIL Usa ,dovuto al progressivo crollo delle nascite , E bisognava perciò correggere il ciclo economico con un Reset geopolitico-finanziario .
    La conclusione di Horvat la condivido totalmente , Gotti Tedeschi

    • arrendersi all'evidenza ha detto:

      Non si può dire che il vangelo non sia attuale.
      Riassumo il concetto in tre affermazioni: 1-la verità vi farà liberi; 2-solo chi perde la propria vita la salverà; 3- sorgeranno infatti falsi cristi e falsi profeti e faranno grandi portenti e miracoli, così da indurre in errore, se possibile, anche gli eletti.
      Il tentativo di salvare una situazione abituale, degenerata ma “normale” nei suoi pregi e difetti, è anacronistico e velleitario per la semplice ragione che manca chi potrebbe riportare indietro le lancette. In ogni caso siamo sospesi su una novità e dovremo saper perdere molto, forse quasi tutto, per entrarvi vivi. Soprattutto viviamo immersi nella falsità e pertanto prigionieri: bisogna uscirne per essere liberi. Infine i fautori della novità depravata e transumana hanno disponibilità e possibilità che chi ragiona ancora alla vecchia maniera finirebbe addirittura con l’ammirare, sentendone pericolosamente il fascino. Questo spiega come mai la maggior parte della popolazione sia già sufficientemente assuefatta all’andazzo.
      Come scritto nell’articolo non c’è reazione alla degenerazione della morale occidentale che merita ogni condanna. Anche l’autorità religiosa si è allineata al mondo. Non di meno è proprio il piccolo resto cristiano ad avere gli anticorpi necessari per aprirsi (non restaurare) un ordine che porti l’umanità a salvezza.
      In che cosa esattamente consista la lotta è tema che porterebbe lontano. Comunque è contro il caos e il risultato non sarà ascrivibile a solo merito di capacità umane di riportare la storia a un esito diverso da una fine perversa.
      Riporto l’argomento teorico a una situazione pratica come le vaccinazioni. Ho già scritto dei rischi di una alterazione del genoma dovuta a retrotrascrizione dell’istruzione genica iniettata con i vaccini anti-Covid19.
      Guardiamo ora alla presenza di nanoparticelle, riscontrate da più laboratori nei diversi preparati vaccinali. Si tratta dei nanolipidi dichiarati in etichetta, ma anche di altre sostanze sempre riconducibili a nanotecnologie trovate nel corso delle analisi su fiale di tutti i produttori i cui vaccini sono usati in Italia.
      In altre parole ci sono delle possibilità tecnologiche (l’mRNA o le nanotecnologie) che sono introdotte nel corpo umano e possono essere (almeno potenzialmente, ma parliamo di brevetti già depositati e articoli scientifici noti da anni) indirizzate, riconosciute, interagite dall’esterno. L’essere umano diventa così non solo terminale di una struttura o di una sovrastruttura, non solo può essere tracciato da adempimenti o telecamere, ma entra in uno stato di totale dipendenza da un sistema operativo di controllo.
      Le evidenze della presenza di nanotecnologie non ascrivibili a semplici contaminazioni casuali di un preparato unicamente deputato a far produrre anticorpi, per preservare da un contagio virale, possono spiegare la determinazione a coinvolgere il maggior numero possibile di soggetti a ricevere queste iniezioni.
      L’ossido di grafene c’è davvero, in quantità minime eppure in grado di “organizzarsi” nell’organismo ricevente e la microscopia ne ha fotografato caratteristiche assai inquietanti. Non si tratta solo di temerne la tossicità biochimica, come potrebbe essere il caso dell’istruzione genica o della proteina spike che ne viene sintetizzata, ma di riconoscerne le potenzialità a livello di marchiatura (lo spettro del microchip).
      C’è chi parla di connessione, di codice, di interazione con la rete. Tutta fantascienza? Fino a qualche anno fa sì, ma ora non più. Certo: ci sono ancora le guerre, anche le bombe e i carri armati, ma anche lì i conflitti si sono fatti più complicati. Anche il denaro oggi è slegato dall’oro eppure tutti pensiamo ai soldi come erano prima, anche se non ci sono già più.
      C’è chi pensa a un’umanità transumana, per controllare i transumani a proprio vantaggio. Se siamo arrivati a questo punto vuol dire che dall’ordine divino abbiamo deviato da tempo. La deriva è stata lunga. Ancora però il vangelo resta attuale, per chi non guardi indietro, ma avanti. Più avanti del Male.