Nuovo Arcivescovo a Torino. Chissà che ne Pensa Benedetto XVI…

20 Febbraio 2022 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, come sapete Torino ha un nuovo arcivescovo. Una scelta che un amico cardinale di Curia, qui a Roma ha definito sorridendo “apocalittica”. Penso che sia interessante condividere con voi questo breve commento scritto da Vik van Brantegem, che ben conoscete, e pubblicato su Facebook, una persona che ha profonda esperienza della Santa Sede e della Chiesa. È una scelta che di sicuro, si affretteranno a dire i soliti commentatori, si colloca in piena continuità di intenti con il papa emerito, Benedetto XVI….Buona lettura.

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Ricordiamo che il nuovo Arcivescovo di Torino e Vescovo di Susa, Don Roberto Repole è il teologo che curò per la Libreria Editrice Vaticana la collana di 11 libricini “La teologia di Papa Francesco”, che a marzo 2018 finì nelle cronache per il caso della lettera al Prefetto della Segreteria per la Comunicazione, Monsignor Dario Edoardo Viganò, che era stata qualificata dal suo autore come “riservata-personale”, con cui il Papa emerito Benedetto XVI rifiutò di scrivere “una breve e densa pagina teologica” di recensione.

La lettera (“riservata-personale”) non solo fu pubblicata da Mons. Viganò, ma che sbianchettò pure la parte in cui il Papa emerito muoveva delle critiche per la scelta di uno degli autori della collana, per aver “capeggiato iniziative anti-papali”, perché “attaccò in modo virulento l’autorità magisteriale del Papa specialmente su questioni di teologia morale” e in “opposizione al magistero papale”.

La parte pubblicata:

Reverendissimo Monsignore, molte grazie per la sua cortese lettera del 12 gennaio e per l’allegato dono degli 11 piccoli volumi curati da Roberto Repole. Plaudo a questa iniziativa che vuole opporsi e reagire allo stolto pregiudizio per cui Papa Francesco sarebbe solo un uomo pratico privo di particolare formazione teologica o filosofica, mentre io sarei stato unicamente un teorico della teologia che poco avrebbe capito della vita concreta di un cristiano oggi. I piccoli volumi mostrano a ragione che Papa Francesco è un uomo di profonda formazione filosofica e teologica e aiutano perciò a vedere la continuità interiore tra i due pontificati, pur con tutte le differenze di stile e di temperamento.

Tuttavia non mi sento di scrivere su di essi “una breve e densa pagina teologica”. In tutta la mia vita è sempre stato chiaro che avrei scritto e mi sarei espresso soltanto su libri che avevo anche veramente letto. Purtroppo anche solo per ragioni fisiche non sono in grado di leggere gli undici volumetti nel prossimo futuro, tanto più che mi attendono altri impegni che ho già assunti.

La parte sbianchettata:

Solo a margine vorrei annotare la mia sorpresa per il fatto che tra gli autori figuri anche il professore Hünermann, che durante il mio pontificato si è messo in luce per aver capeggiato iniziative anti-papali. Egli partecipò in misura rilevante al rilascio della ‘Kölner Erklärung’, che, in relazione all’enciclica ‘Veritatis splendor’, attaccò in modo virulento l’autorità magisteriale del Papa specialmente su questioni di teologia morale. Anche la ‘Europäische Theologengesellschaft’, che egli fondò, inizialmente da lui fu pensata come un’organizzazione in opposizione al magistero papale. In seguito, il sentire ecclesiale di molti teologi ha impedito questo orientamento, rendendo quell’organizzazione un normale strumento di incontro fra teologi. Sono certo che avrà comprensione per il mio diniego e La saluto cordialmente.

Vik van Brantegem

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11 commenti

  • Sherden ha detto:

    Il “teologo” degli 11 libercoli (uno dei quali scritto da un autore palesemente anticattolico) viene nominato arcivescovo, e nel frattempo il suo agente di pubblicità farlocca è stato promosso ad altri incarichi (mica cacciato, come avrebbe meritato un Prefetto comunicatore/costruttore di fake news).
    In questa sempre più maleodorante fattoria, dopo aver messo il topo a guardia del formaggio, hanno aggiunto il cane a guardia delle salsicce.
    Il tutto nel silenzo tombale sulla diffusione a macchia d’olio di certa gaiezza teutonica.
    “Voi mettete le premesse, poi io tirerò le conclusioni”.

  • acido prussico ha detto:

    Genetica applicata a…
    Possono i cani generare gatti?
    No. Gli esperti dicono che i cani generano solo cani.
    Dunque…

  • alessio ha detto:

    Il vero Alessio sono io ,
    quello sopra è un cretino
    e anche bergogliano .

  • Patrizia Picardi ha detto:

    Quel che pensa Papa Benedetto XVI non è mai stato né è ‘trascurabile’!!! Ribadisco.

  • miserere mei ha detto:

    Chissà che cosa ne pensa un umile e sincero cattolico torinese, uno di quelli che credono davvero alla Sindone, sono devoti a Maria e all’Eucaristia come San Giovanni Bosco e alla Sacra di San Michele guardano sapendo quale sia lo scontro in atto!

    • Riccardo ha detto:

      Io non sono né umile ne’ sincero: un povero peccatore che cerca di amare Dio vivendo nella sua Volontà, però torinese di nascita e dal cuore affranto.
      Ma se penso come sta messa Roma, cuore della cristianita’: col suo vescovo in sede impedita ed un usurpatore sul trono petrino

      https://www.byoblu.com/2022/01/07/papa-e-antipapa-linchiesta-fango-di-40-anni-fa-contro-papa-ratzinger-il-tragico-boomerang-dei-pro-bergoglio-parte-60/

      come possono essere messe le province italiche?
      Come mi sento? Fuggito sui monti da alcuni anni perché stanco della desolazione. Fuggito dalla città ma non dalla fede.
      A Torino scendo solo per il necessario e fuggo il prima possibile
      D’altronde da alcuni anni le processioni della Consolata e del Corpus Domini erano solo una desolante combriccola di poveri disagiati che passavano per le vie del centro, sperando di non ricevere pietrate e sputi addosso da parte dei giovani della città e dei cittadini orgogliosamente laici che ci guardavano come monatti fuori tempo, mentre i religiosi ed i preti non vedevano l’ora che finisse il supplizio…
      Ormai la distanza tra gerarchia e popolo è abissale.
      Ma la speranza non muore. Le promesse di Dio non mentono. La restaurazione non tarderà, anche se nel dolore e nel sangue.
      Dio non può dimenticare il sangue dei Santi Solutore, Avventore ed Ottavio e di altri nel corso di 2000 anni, ne’ il sacrificio di santi come Don Bosco o San Giuseppe B. Cottolengo. Tanto più non può dimenticare che Maria ha posto i suoi piedi nella Basilica dell’Ausiliatrice e nella Consolata. Lei ha già salvato tante volte Torino, la salverà ancora

  • Riccardo ha detto:

    Purtroppo abbiamo solo quello che meritiamo

    • massimo trevia ha detto:

      Anche io vivo qualcosa di simile e vorrei processioni piu’ “virili”:silenzio quasi assoluto seguendo il crocefisso, poche preghiere essenziali senza che al microfono una voce pietosa parli “per tutti”i presenti con preghiere “psicologiche”pietose e chi mi guarda impietosito lo fisso negli occhi …….con espressione NON PIETOSA:allora ci vado volentieri ad una processione; ma purtroppo ci si trova in processioni che sembrano “malate”!Poi anche io abito sulle alture,molto fuori mano(nel paese di mio papa’ e nella casa dei nonni)e quando scendo ne ho nostalgia, al punto che(e magari capiterà’)sogno di sentire l’ululato dei lupi dal bosco che e’ vicinissimo!P.S.:Io mi permetto invece di suggerire al Generale La Porta un articolo sulla disumanità’ delle misure del governo circa l’obbligo vaccinale de 50enni,che tocca anche me(ma non cedo):o meglio, mi piacerebbe lo facesse perche’ non ha bisogno certo dei miei suggerimenti e colgo l’occasione per salutarlo(mi permetto di dire che e’ quasi”di famiglia”).P.S.:salire’ la giusta rabbia (quella giusta)per cio’ che accade o continueremo a dormire?O forse “continueranno”:non mi piace l’ipocrita uso del solito plurale che accomuna tutti nella colpa!

  • Stefano ha detto:

    Nulla di nuovo…La scelta e la nomina dei vescovi sono lo specchio di colui che li ha nominati e scelti. Il loro grado culturale, ma soprattutto morale ed etico, va di pari passo con quello dell’attuale inquilino di s. Marta e della situazione ecclesiale odierna. A Torino, come ormai in moltissime altre città in Italia e nel mondo, hanno vescovi che potranno anche essere “nuovi” di nomina..ma che sono e rimarranno vecchi.

  • piero laporta ha detto:

    IL FALSO E’SATANA

    • alessio ha detto:

      Generale Laporta , lei che
      è analista , perché non
      scrive un suo contributo
      sulla crisi in Ucraina ?
      Rischiamo seriamente di
      essere ingannati dai
      TG di regime .