Il Papa con Fazio. L’Ambiguità non Fa Bene alla Chiesa. Un Commento.

14 Febbraio 2022 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, il dott. Vitantonio Marasciulo, direttore de Il Borgo di Monopoli, ci offre questa riflessione amara sui tempi che stiamo vivendo e subendo, senza il conforto spirituale di troppi gerarchi dell’istituzione ecclesiastica. Buona lettura.

§§§

 

Il cerchio si sta facendo sempre più stretto

Al collo dell’umanità

 

Come non comprendere che si è di fronte ad un piano perverso sempre più disumano che come una corda al collo si sta facendo sempre più stretto. Prendiamo l’ultima attualità, l’intervista concessa dal Santo Padre, Francesco, al giornalista di sinistra, sacerdote di regime, Fabio Fazio e in salsa Saviano, le offese di Luciana Littizzetto alla Chiesa di Dio. A nostro modesto avviso, come di milioni di fedeli, Papa Francesco non avrebbe dovuto rilasciare “A che tempo che fa”, anche se non ha affermato nulla di male, l’intervista al programma, massima guida massmediale del pensiero unico, del politicamente corretto. Un servizio pagato dai cittadini italiani con il canone “che butta fango sulla dottrina della Chiesa, sui suoi epigoni, sui sacramenti e altro”: è quanto giustamente, ed è l’unico punto su cui mi trovo d’accordo, ha affermato padre Ariel S. Levi di Gualdo, sacerdote, teologo e saggista, di cui Stilum Curiae ha riportato il commento all’intervista di Fazio a Papa Francesco del 6 febbraio scorso. Tralascio pertanto il giudizio negativo espresso sul vescovo di Molfetta, in odore di santità, mons. Tonino Bello.

L’altro spunto sono i numerosi commenti al pensiero di Ariel, quasi tutti di attacco allo stesso. A mio modesto avviso, non mi sento di attaccare padre Ariel. Al di là di quanto detto, giusto o sbagliato che sia, una cosa va colta: che il suo scritto, il suo pensiero rivela malcontento, dissenso nei confronti del discutibile pontefice gesuita. Che è poi il malcontento di milioni di fedeli della Chiesa Cattolica Apostolica Romana.

Tralascio poi i giudizi su Francesco, non senza affermare solamente ciò che ebbe a dire il beato Fulton Sheen, morto nel dicembre 1979: “Ogni papa è espressione del proprio tempo e dunque e ciò che il popolo merita”. Il pontefice nell’occasione ha parlato in esterna. Per carità nulla di che, se non di rimarcare che lui è peccatore, non è santo e per ciò stesso non vive nella residenza papale, ma a Santa Marta, in diretto contatto con le persone. Per carità ancora nulla di che, ma non troppo…

Ma ciò che si palesa è che ha suffragato con l’intervista la bontà della controversa trasmissione “Che Tempo che Fa”. Da lì ci passa il gotha della sinistra fricchettona, i radical chic, il politicamente corretto, la religione del pensiero unico; del modernismo senza Dio. Del peccato che non esiste; che all’uomo è permesso di fare della propria esistenza ciò che vuole: eutanasia, aborto, sesso libero, il diritto di andare contro le leggi naturali per un mondo a dimensione tecnologica e transumanentista.   Da lì passa il dogma del vaccino tout court, lo stesso del Santo Padre: “vaccinarsi è un atto d’amore”. C’è il mantra del virologo vip di sinistra, Roberto Burioni: “vaccinarsi, vaccinarsi, vaccinarsi”. Detta con il volgo, “buttate il sangue dovete vaccinarvi”. Francesco ha avvallato con quell’intervento la fabbrica dei fumi neri dei senza Dio che la trasmissione esprime. Si è di fronte all’ennesimo gioco ad incastri che fa capo ad un’unica regia occulta: di uccidere l’uomo, di uccidere la libertà, di uccidere l’economia, di sterilizzare la fertilità e le menti, di controllare l’uomo con l’emergenza.

Francesco con quell’intervento conferma ciò che si pensa di lui: un pontefice politico e per ciò stesso parla come loro: ambiguo. Coloro che la pensano diversamente da lui, vengono traviati, in virtù dell’essere vicario di Cristo in terra e in quanto tale, d’avere l’immunità d’essere intoccabile, quando intoccabile non lo è, se sta portando la Chiesa alla deriva strizzando l’occhio a Lutero.

Sta portando la Chiesa ad una inflazione di misericordia da far passare sotto traccia che si può peccare, tanto c’è la misericordia di Dio. Basta credere in Lui e si è salvi. Credo che l’unico atteggiamento degno di fronte a queste imperfezioni, sia quello di non animarsi più di tanto; come dire, non è una questione di vita e di morte, sicuri che il Signore vede e provvede a suo tempo. Per cui occorre obbedire al Pontefice! Ci aiuta a crescere nel bene. Prendiamo la croce, moriamo con Cristo nel peccato, facciamo ogni giorno morire i sette vizi capitali per risuscitare con Cristo e in Cristo. L’anticristo sarà sconfitto se siamo un tutt’uno con la croce, se impariamo a vivere la croce. Morire al mondo per risuscitare in Lui. E’ l’augurio per la prossima Quaresima e Pasqua di Risurrezione.

Vitantonio Marasciulo

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86 commenti

  • Enrico Nippo ha detto:

    “Il problema è capirsi. Oppure nessuno può capire nessuno: ogni merlo crede d’aver messo nel fischio un significato fondamentale per lui, ma che solo lui intende; l’altro gli ribatte qualcosa che non ha relazione con quello che lui ha detto; è un dialogo tra sordi, una conversazione senza né capo né coda. Ma i dialoghi umani sono forse qualcosa di diverso?”
    Italo Calvino

    Capito? 🤠

    Non resta che prendere il dialogo come un giochino da cui la verità è bandita.

    • Topo gigio ha detto:

      Mai letto Calvino. Ma se ha scritto la frase precedente è evidente che non credeva nella verità..
      La nostra fede implica invece Cristo che è Via, Verità e vita.
      Quanto afferma Calvino porta a un relativismo assoluto nei rapporti umani, in cui si parla non per raggiungere la Verità, ma al massimo per passare il tempo. O per turlupinare il prossimo.
      NELLA visione cristiana ogni parola ha un peso. E bisogna cercare di parlare cercando di comprendere il prossimo e di fargli capire che gli siamo vicini.

      • Enrico Nippo ha detto:

        “Nella visione cristiana ogni parola ha un peso”.

        Certamente!

        Soltanto che al tramonto della visione cristiana, che non si può mettere in dubbio, corrisponde l’aumento della dialettica laicista (non laica) che è diventata inarrestabile.

        Dialettica che coinvolge anche i Cristiani che a loro volta non sembrano poi così uniti.

        Si direbbe che Cristo non sia pietra d’inciampo soltanto per i laicisti, ma per gli stessi Cristiani.

        Per non dire dei Cattolici!

  • acido prussico ha detto:

    Ho incontrato Satana e con un ghigno mi ha detto:
    “Azzuffatevi, strappatevi a sangue i capelli, addottrinatovi e giudicatevi a vicenda. Siete e sarete quasi tutti miei graditi ospiti. Anche se sono in difficoltà logistiche (non ho tempo e spazio per collocarvi tutti) me la rido e me la godo con il vostra brevetto moderno “misericorditis”. Io sono il vero “ecumenista”: vi accomuno tutti (matti, savi, eruditi, predicatori, clero basso e clero alto…), non giudico nessuno e vi accolgo senza distinzione di razza, lingua e religione. Aspetto e basta. Io sono il vero “inclusivo”. Ho solo la difficoltà a catalogarvi perché la vostra anima è un unicum e con i multi-peccati che avete non riesco a “dividerla” per sistemarvi nei vari gironi. Godo come un mistico e ringrazio Dio per questa abbondanza.”

  • Enrico Nippo ha detto:

    Caro DIONIGI AEROPAGITA,

    Come già fatto con STILUMCURIALE EMERITO, Le propongo di ignorarci misericordiosamente a vicenda.

    Tanto più che tutto quello che pensiamo e scriviamo conta quanto il due di briscola.

    Che ne dice?

    • stilumcuriale emerito ha detto:

      “tutto quello che pensiamo e scriviamo conta quanto il due di briscola”
      Tu pensa per te, che a me ci penso io. Grazie.

      • Enrico Nippo ha detto:

        🤣🤣🤣🤣🤣🤣

        Ci avrei giurato!

        Quasi quasi mi sto affezionando a te.

        Accetta un abbraccio.

        Ciao.

  • Pio g. ha detto:

    E se finalmente cominciassero tutti i fedeli cattolici tradizionalisti a chiamarlo col vero nome: l’antipapa argentino, indebitamente sul soglio pontificio mercé un atto illegittimo e nullo di Rinuncia del Papa regnante tuttora.
    Si desti la Chiesa, non lasci campo aperto ai Demoni.
    È un appello a color che contano, all’interno della Chiesa Cattolica, pensino alla loro anima e a quella dei fedeli.
    Anche Mons. Viganò si dovrebbe far promotore di un’iniziativa volta a ripristinare il Diritto, così apertamente violato tra le mura vaticane.

  • Il Matto ha detto:

    “Trovarsi davanti a un pazzo sapete che significa? Trovarsi davanti a uno che vi scrolla dalle fondamenta tutto quanto avete costruito in voi, attorno a voi, la logica, la logica di tutte le vostre costruzioni!”

    Luigi Pirandello

    😂😂😂😂😂😂

    • alessio ha detto:

      Devo precisare perché mi
      è venuto in mente ora ,
      che Origene ha condannato
      Marcione in tutte le sue
      opere , quindi conosceva
      i suoi insegnamenti
      infami , che negavano
      l’ Antico Testamento ,
      come quando i servi del
      concilio ci dicono di
      attenerci solo alla
      freschezza del Vangelo .
      E con questo sono
      diciotto scope e quattro
      di mazzo ai delatori che
      non solo criticano me ,
      che non sono nessuno ,
      ma anche il buon Tosatti
      che è un’ autorità .

      • Marco Tosatti ha detto:

        Autorità? 😂😂😂

      • Dionigi Areopagita ha detto:

        A sua volta Origene è stato condannato per le sue dottrine riguardo alla restituzione universale… In realtà il rifiuto del vecchio testamento era un opzione allettante per la maggior parte dei convertiti dell’epoca e le cose sarebbero potuto andare diversamente da come sono effettivamente andate. Grazie a Origene e alla scuola di Alessandria, i Cristiani impararono a leggere gli scritti ebraici in maniera allegorica, cercando di estrarne sempre il significato spirituale e così facendo riconciliando con il messaggio di Cristo, ma la tentazione di Marcione, secondo me, è una tentazione abbastanza legittima; così come quella gnostica in generale che vede in YHWH un demiurgo ribelle (e contrariamente a quanto si crede comunemente, non tutte le azioni di Dio nel vecchio testamente venivano attribuite a questo demiurgo, ma molte volte solo quelle moralmente ingiustificabile se viste dal punto di vista del Vangelo). Ci sono molti YHWH nella Bibbia, e alcuni di essi sono veramente difficili da intepretare alla luce di Cristo. Per questi i protestanti falliscono sempre nell’intepretare le scritture.

      • Don Pietro Paolo ha detto:

        I “servi del Concilio”, come li chiama lei, sono CATTOLICI” e in quanto tali sanno che nel V.T. è nascosto il Nuono e nel Nuovo è svelato il Vecchio. I cattolici credono che il vero volto di Dio lo ha rivelato pienamente Gesù Cristo, superando in modo sublime, perfezionando le completando la rivelazione mosaica. Scomodare poi Origine e Marcione in quello che ho detto io è spropositato ed errato. Se poi a qualcuno dispiace sentire parlare del Dio di Gesù Cristo che è misericordioso verso tutti, buoni e cattivi, che in quanto Padre vuole la salvezza di tutti e che non vuole la morte del peccatore, ma che si converta e viva, il problema è suo. Questo è vangelo. Capisco che chi ha avuto problemi affettivi nella vita, arrabbiato com’è, puo urticarsi nel sentire che Dio è tenerezza per natura – e la natura non si può cambiare – e preferisce un Dio vendicativo e punitivo. Persone come queste non sanno amare e , polemiche come sono, se la prendono con tutto e con tutti e soprattutto con Dio per cui attaccano cercando difetti anche quando non ce ne sono, con chi glielo ricorda, il prete che predica Amore, Amore. Dalla mia esperienza pastorale, questo atteggiamente lo trovo molto presente nelle zitelle inacidite che non avendo niente da fare, per colmare il vuoto interiore conpensano tutto per paura di aprire nuove ferite, non con una vita non di relazioni autentiche ma col mondo virtuale di internet o nell”ingozzarsi di films, televisione e riviste. Cerrto! È più facile così destreggiarsi e vendicarsi. Il buon Cattolico si nutre della Bibbia, la legge con gli occhi e il Cuore di Gesù Cristo e si attiene all’interpretazione che di Essa ne fa il.magistero autentico della Chiesa. E visto che si parla della Misericordia di Dio, consiglio di leggere l’enciclica Dives in Misericordia…spero che almeno qui qualcuno non senta gli echi di Jesus christ superstar o di imagine ( nel frattempo rido)

        • alessio ha detto:

          Don Pietro Paolo , richiami
          quell’altro , Klaus , così le
          fa da spalla come Gianni e
          Pinotto , sennò le dovranno
          fare
          il vaccino antirabbia , così
          li ha provati tutti.
          Che superbia !

        • Adriana 1 ha detto:

          ” Est modus in rebus. Sunt certi denique fines quos ultra citraque nequit consistere rectum ” ( Orazio ). Ma , caro don, lei gode ad oltrepassarli sventolando brandelli di una psicologia d’accatto come fossero labari guerreschi. Il suo è, tanto per cambiare, un attacco ( un tantino misogino ) ad personam, mascherato da attacco ad personas generalizzato. E sugli argomenti trattati…silenzio: il Magistero ( ma quale?) è il grande usbergo. ” Il coraggio, uno non se lo può dare “…proprio vero, anzi, verissimo.

    • Dionigi Areopagita ha detto:

      Le assicuro che lei non scuote nessuna fondamenta. Per scuotre fondamente è necessario avere argomentazioni a proprio supporto, non trucchetti retorici da bambini. Però vede che è lei a ritenersi quello che ha sempre capito tutto, quando poi critica gli altri di comportarsi rigidamente? Se non può scriverlo almeno lo pensi.

      • Il Matto ha detto:

        Certo che ho capito tutto!

        Se no che Matto sarei? 🤠

        Comunque il solo fatto che ci tenga a far sapere che non è scosso è un indice di scuotimento.

        • Dionigi Areopagita ha detto:

          Lo vede che rifiuta di discutere ma continua a rifugiarsi in questi trucchetti in cui può dire tutto e il contrario di tutto perché “è matto”? Ha mai risposto a una critica che le è stata posta senza ritorcela in una domanda? Ha ragione nel dire che mi scuote, ma non per quello che dice, perché lei non dice niente di coerente né argomenta, bensì per il suo atteggiamento puerile; se fossi un po’ meno civile, infatti, l’avrei già mandata a cercare l’acqua dove sorge il sole. Essere fastidiosi non è indice di grande spiritualità. Ma lei se le canta tutte da sole. Troverebbe il modo di rigirare qualsiasi cosa a suo favore. Francamento lo trovo talmente insopportabile che gradirei perfino ci fosse un tasto per nascondere i commenti. E questo, ripeto, non per quello che dice, ma perché si comporta come il bambino che risponde “gne gne” e “specchio riflesso” in continuazione.

  • Enrico Nippo ha detto:

    Caro Dionigi Aeropagita,

    vedo che Lei è un entusiasta della logica. La menziona spesso rilevando che invece il sottoscritto se ne fa beffe.

    Dal dizionario etimologico risulta che “logica” viene dal greco LOGIKI (sott. techne, arte) che trae da LOGO discorso, ragione, quindi arte di ben ragionare che insegna a dirigere la ragione in cerca della verità, e dimostrare altrui la verità conosciuta.

    Ora, se questo assunto teorico fosse almeno un poco realizzato – mi riferisco anche a ciò che succede su questo blog – gli accapigliamenti continui fra esseri umani dovrebbero ridursi notevolmente.

    Poiché questo non accade ed anzi la conflittualità impazza, vuol dire che ognuno dei contendenti – compreso Lei – si fa forte della PROPRIA logica, per la quale “organizza” il PROPRIO ragionamento che tenta di propinare agli altri in quanto corretto, appunto “logico”.

    “E’ logico!” è l’esclamazione della persona sicura di sé, del PROPRIO ragionare (che poi non è un modesto misurare) intriso, alla lettera, di SOGGETTIVISMO.

    Quindi …

    • Enrico Nippo ha detto:

      ragionare (che poi non è che un modesto misurare)

    • Dionigi Areopagita ha detto:

      come al solito – e ormai non meraviglia più – lei non risponde nel dettaglio ai commenti che critica (non ha minimamente risposto a quello che ho scritto riguardo alla distinzione tra giudizio ad hominem e giudizio sull’operato di un individuo) ma utilizza l’escamotage del rifiutare la logica come giustificazione per sottrarsene. In pratica le si potrebbe obbiettare qualsiasi cosa, e lei invece di rispondere a dovere, entrando nel dettaglio delle obbiezioni, scriverebbe per tagliare corto che è “matto” e “illogico” partendo per una tangente che non c’entra di fatto nulla. A me ricorda molto quello che fanno i bambini, e ora realizzo, probabilmente molto tardi, che è un caso perso visto che si ripete uguale ad ogni discussione che si prova a iniziare, quindi a mia volta lascerò perdere.
      Quello sicurò di sé e di questa strategia sembra proprio lei, comunque, visto che la applica con così tanta pervicacia.

      • Enrico Nippo ha detto:

        Ognuno ha i suoi occhi e vede quel che vuol vedere.

        Pensi che quel che Lei mi addebita io lo addebito a Lei!

        Non se ne esce.

        Comunque, il tormentone della “logica” me lo sta propinando Lei ed io le ho dato la mia versione.

        “Invece di rispondere a dovere, entrando nel dettaglio delle obbiezioni”: Le sorge il dubbio che su qualche Sua affermazione io non abbia niente da dettagliatamente obiettare?

        O Lei è uno che legge le parole di un altro unicamente per godere nel prepararsi le obiezioni?

        Davvero la DIA-lettica diventa facilmente DIA-bolica.

        • Dionigi Areopagita ha detto:

          Occhio, sta giudicando cosa è diabolico e cosa no, ora, applicano quindi dei criteri logici! quelli che lei rifiuta! Ora farò come “risponde” lei di solito. Cosa significa diabolico? etc. gettando in mazza ogni discussione in nome di un presunto misticismo che in realtà è puro stordimento mentale da narcisista.

  • Pinolo ha detto:

    Detto semplicemente:
    Marcione era un armatore del Ponto che giunse a Roma intorno al 140 della nostra era. Scrisse un Vangelo di Marcione che, almeno così sembra, sia stato ripubblicato recentemente da Einaudi. Pensava di estromettere l’Antico Testamento dalla tradizione cristiana.
    Origene è posteriore : nascita intorno al 180, morte nel 254. Leggende posteriori affermano che non sia tra i santi in Paradiso.

  • Giovanni B. ha detto:

    Non potendo fare affermazioni apertamente eretiche, che porterebbero alla sua cacciata, ecco che Francesco adopera l’ambiguità: dire e non dire, affermare ma privatamente, con la sala stampa che non smentisce, così si sa che lui lo ha detto ma ufficialmente non lo ha detto…Prendiamo l’ Inferno-che-non-esiste, lo ha detto a Scalfari, Scalfari ha riportato, così tutti ora sanno che lui così pensa, ma si può sempre dire che se l’è inventato Scalfari…Intanto il messaggio è arrivato alla Chiesa: il Papa regnante sostiene quella cosa lì…

    • Dionigi Areopagita ha detto:

      Francesco ha sempre fatto così. Ogni tanto viene riportato qualcosa di estremamente scandaloso da terzi, su cui non viene fatto alcun chiarimento; i “progressisti” prendono queste dichiarazioni come una tacita approvazione delle proprie posizioni e le avanzano sempre più fragorosamente, mentre i critici del papa si consolano constatando che ciò che è stato detto non è stato detto ex cathedra. Poi capita anche che Francesco dica cose sacrosante, si vedano per esempio le sue recenti affermazioni sulla legalizzazione dell’eutanasia, o la criminalizzazione dell’aborto (che comunque non gli impedisce di sostenere partiti che hanno l’aborto come cavallo di battaglia).
      Per questo modo di agire alla fine si sono stancati tutti, soprattutto coloro che si aspettavano veri e propri stravolgimenti. Ormai questo papato si è fatto spento, una sorta di pantomina che non interessa più a nessuno.

  • Enrico Nippo ha detto:

    Ricordati soprattutto che non puoi essere giudice di nessuno. Giacché non può esistere sulla terra giudice di un criminale se quello stesso giudice prima non abbia compreso che egli è un criminale al pari di quell’uomo che gli sta di fronte e che egli stesso è colpevole, forse, più di chiunque altro di quel crimine. Solo quando avrà compreso questo, un uomo potrà diventare giudice. Per quanto possa sembrare assurda, questa è la verità.
    (Fëdor Dostoevskij)

    Sublime!!!🧐

    • stilumcuriale emerito ha detto:

      Sublime fino ad un certo punto. Anzi direi scemenza. Giudicare chi giudica non è giudicare???? Neanche Fëdor Dostoevskij era infallibile nei suoi giudizi. Affascinante fin che vuoi, ma fallibile come te, me e chiunque altro.

    • Adriana 1 ha detto:

      Al Russo fa eco lo Svedese…il regista Ingmar Bergman che, nel ” Posto delle fragole ” fa porre al medico protagonista, da un onirico tribunale, la tremenda domanda: ” Quale è il primo dovere di un medico? “. Egli sbaglia sempre la risposta che, da ultimo, cade su di lui come terribile sentenza: ” Deve chiedere perdono! “.
      Certamente si dovrebbe poter porre la medesima, “sublime” domanda a varie categorie di nostra conoscenza: politici, magistrati, dottori, presbiteri ecc…ecc…
      Suscitando risate, indignazione, indifferenza…a meno che costoro non vengano -in qualche modo sovrumano -colpiti duramente dalla Forza di quello Spirito invocato, per la giusta causa, da Alessandro Manzoni nella Pentecoste: ” Scendi bufera ai tumidi pensier del violento; vi spira uno sgomento che insegni la pietà. ” Così il Sublime si attua nel miracolo. Oremus.

      • Dionigi Areopagita ha detto:

        Un conto è giudicare gli atti, altro conto è giudicare la persona che questi atti li produce. Ora lo spiegherò con un esempio semplice, in modo che anche l’utente Nippo, che asserisce insistentemente di rifiutare la logica, possa comprendere la distinzione.
        Se l’autore di questo articolo avesse scritto che Francesco è un cretino, un demente, un criminale, magari anche brutto e stupido, o se lo facesse la maggior parte di coloro che criticano il suo ponteficato, questo sarebbe un perfetto esempio di attacco ad personam, ed è chiaramente contrario agli insegnamenti di Cristo. Ma ben diverso è giudicare l’operato di una persona, nel caso specifico rimarcando i comportamenti ambigui di Francesco. Se il discorso del “non giudicare” valesse anche per le critiche mosse all’operato degli invidui e non soltanto ad essi in quanto persone, allora nessuno potrebbe più affermare nulla, criticare nulla, etc. Allora tutti i santi, che non esitavano a bastonare i peccati dei peccatori, non sarebbero più santi. Allora Gesù Cristo stesso e tutte le grandi figure religiose sarebbero degli ipocriti. Dovremmo stare tutti in silenzio.
        Cosa si sta criticando qui? La mondanizzazione di una delle figure più sacre al mondo. Se Francesco fosse andato in mezzo ai peccatori ad evangelizzare, allora sarebbe già diverso; ma lui non ha partecipato alla trasmissione da Cristiano. Effettivamente è molto peggio che dare perle ai porci (azione criticata da Gesù stesso): lui getta direttamente le sue vesti a questi porci, e lascia che le divorino.

        • Enrico Nippo ha detto:

          cos’è la “logica”?

        • Ermeneuta ha detto:

          Il precetto del non esprimere un giudizio di condanna va, a mio parere, applicato contestualmente in due momenti, l’uno positivo l’altro negativo, implicantesi vicendevolmente: sii convinto che l’azione dell’altro sia mossa dal miglior motivo possibile; rifiuta femamente di agire come l’altro secondo una qualunque cattiva intenzione che lo potrebbe motivare. Insomma: giustifica l’altro con la tua magnanimità, preservato cioè dall’eventuale scandalo: non far essere l’altro occasione di scandalo per te, quindi di condanna per lui. In tutto ciò vi sono molta carità e prudenza.
          A questo proposito, mi sovvengono le bizzarrissime e fantasticose interpretazioni dei carmi neoterici, le quali vorrebbero essere più un’educazione alla carità nel senso anzidetto, che sforzo di corretta esegesi.
          Per esempio, il catulliano “pedicabo ego vos et irrumabo” (di cui non forniamo versione, lasciando il testo a fronte solamente…), potrebbe significare l’azione del diavolo in Lutero, il quale, com’è noto ebbe un rapporto sui generis col demonio, fatto di scoregge ed escrementi (simia Dei trattata alla pari), e giunse a sopraffarlo definitamente cacciandolo proprio lì… (persino Mieli, nei suoi perversi sebbene geniali Elementi, ne parla). Il passo successivo del carme dice appunto la consequenzialità dell’azione diabolica: Aureli pathice et cinaede Furi. Il soggetto della predicazione eretica (o della pedicazione…) si sdoppia in Aurelio, colui che ascolta, che ora subisce la parola dell’eresia senza opporre resistenza, e in Furio, colui che si arrabbia, che ora diventa arrendevole e disposto alle mollezze e al proprio comodo. Pathicus, cinaedus sono sinonimi di dracus. Il che è rivelativo della diabolicità del peccato. Rettile alato era infatti il serpente prima che Dio lo condannasse a strisciare. Peccato sommo è il conseguimento dei poteri occulti, detta dagli indiani shivaiti apertura della kundalini rappresentata dal serpente. Similmodo si legga certa letteratura vittoriana.
          Dovremmo proprio inventarci un decostruzionismo cattolico, che dite!?
          Tornando seri, la questione del papa Francesco è fondamentale. Disegnare vignette offensive come fanno gli statunitensi è un evidente peccato contro il quarto comandamento. È una questione di giustizia, di dare a ognuno quanto è dovuto. Se sono un padre abusante, mia figlia deve in giustizia denunciarmi, ma salvare il mio onore non riportando la notizia ai media, dicendo a tutti “era un buon padre” quand’anche la giustizia in giustizia mi avesse condannato a morte. Sta alla giustizia giudicante il giudicare se riferire il fatto al pubblico: e veramente lo farà.

  • acido prussico ha detto:

    “Il Vaticano ha pubblicato oggi una lettera apostolica in forma di “Motu Proprio”, Fidem Servare, con cui Francesco modifica la struttura interna della Congregazione per la Dottrina della Fede, cosa che Messa in Latino aveva anticipato.
    Con questa nuova legislazione, il Papa divide la Congregazione in due sezioni: dottrinale e disciplinare, con un segretario a capo di ciascuna. A capo di entrambi, il prefetto.”
    https://infovaticana.com/2022/02/14/el-papa-modifica-la-congregacion-para-la-doctrina-de-la-fe/

    Commenti del Tossico.
    – La burocrazia alimenta la birocrazia.
    – La Fede è morta la burocrazia clericale si vivifica.

    • alessio ha detto:

      Ma perché sparare all’
      Impazzata tutti questi
      Motu Proprio in così
      poco tempo di distanza. tra di loro?
      E perché come risulta. su Infovaticana ,
      il cardinale Zuppi ha
      difeso Papa Benedetto
      dalle accuse degli sgherri
      tedeschi del card. Marx ,
      che come avvocati hanno
      fatto spendere alla Chiesa
      tedesca un qualcosa come
      300000 Euro ?
      e che il medesimo card. Zuppi in precedenza ha
      mantenuto la Messa
      Vetus Ordo a Bologna ?
      Boh ! Misteri vaticani
      da approfondire .

    • fabio ha detto:

      E’ normale che in un blog ci sia un utente che usa come nick l’ingrediente dello Zyklon-B che usavano i nazisti nelle camere a gas?

    • MARIA MICHELA PETTI ha detto:

      Osservazioni degne di piena approvazione tanto più perché avanzate da redattori de “Il Sismografo”, non certo sospettabile di opposizione al papa.
      https://ilsismografo.blogspot.com/2022/02/italia-e-se-la-praedicate-evangelium.html

  • gabrio trenna ha detto:

    Mi sembra che Bergoglio abbia detto che lui “non è vicario di Cristo in terra” e che “non crede in un Dio cattolico”. Tanto per giustificare l’intervista a Fazio.

  • Paoletta ha detto:

    La mia impressione e’ che sia andato da Fazio perche’ ormai non se lo fila piu’ nessuno.

    • Giovanni B. ha detto:

      Lo penso anch’io: per un narcisista come lui la perdita di occasioni di visibilità, anche a causa della pandemia, dev’essere angosciosa (i narcisisti “vivono” proiettando una certa immagine di sé). Per uno che ha potuto avere la copertina di Vanity Fair e di Rolling Stone dopo i trionfi di Rio, per uno che è riuscito a tramutare, tanto per dire, la Lavanda dei piedi nella propria glorificazione personale, plaudito dall’intero mainstream occidentale, ridursi ad andare a cercare Fazio…

  • Luciano M. ha detto:

    “… Credo che l’unico atteggiamento degno di fronte a queste imperfezioni, sia quello di non animarsi più di tanto; come dire, non è una questione di vita e di morte, sicuri che il Signore vede e provvede a suo tempo. Per cui occorre obbedire al Pontefice! ”

    Prego chiarire. A un antipapa eretico, bestemmiatore e idolatra occorre continuare ad obbedire?! Se ho ben capito, e la frase non è ironica, siamo alla pura follia masochistica. Cominciamo a recitare il De Profundis per il Cattolicesimo Romano. Amen.

    • Vitantonio marasciulo ha detto:

      Obbedire ad un Papa, pontefice ambiguo, gia offeso di sé, è come obbedire ad un frutto prossimo a precipitare dall’albero. Equivale dunque attendere e fra virgolette, obbedire, senza andare sulle barricate, ma cmq dissentire senza il coltello fra i denti, tanto ci penserà la Provvidenza.

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    Con un briciolo di pensiero creativo immaginiamo che Giovanni risorga oggi e riscriva l’Apocalisse. Se oltre che alle sette chiese che sono in Asia, scrivesse una lettera alla Chiesa che e’ in Roma che cosa scriverebbe? Non basterebbero tutti I pozzi di petrolio del mondo per alimentare le fiamme….

  • Ernesto ha detto:

    Articolo….ambiguo e scialbo

  • Carlo ha detto:

    Santo Padre Papa Francesco… Quelli che lo dicono senza ironia, dopo 9 anni, non hanno capito niente e non lo capiranno mai. Mi spiace.

  • Brigitte ha detto:

    Riguardo all’inflazione di misericordia, forse sarebbe opportuno andarsi a rileggere il libro della Sapienza, in cui si afferma con chiarezza che la misericordia non è per tutti, ma per i suoi eletti. Perdonatemi se non sono precisa, ma so di averlo letto qualche giorno fa e inoltre penso che un bel tuffo in quel libro possa essere utile a molti.

    • alessio ha detto:

      La misericordia bisognerebbe
      chiamarla quando apre
      bocca .

    • Don Pietro Paolo ha detto:

      Brigitte,
      “Farò grazia a chi vorrò far grazia e avrò misericordia di chi vorrò aver misericordia” (Es. .) e altri versi del V.T. sono superati e completati dalla Rivezione di Gesù Cristo: Dio è Amore e la Misericordia è un’aspetto dell’Amore. Poiché l’essenza di Dio è Amore, Lui è Amore misericordioso sempre anche quando applica la giustizia. Ma la Misericordia ha sempre la meglio sulla giustizia. Lui è Amore misericordioso per tutti e non fa distinzioni di persone; è Misericordioso anche con gli angeli ribelli, anche se sembra assurdo. Se la sua natura è Amore, non può cambiarla ad libitum. Proprio perché Amore misericordioso vuole che tutti gli uomini si salvino e fa sorgere il sole sopra i buoni e i cattivi. Però un conto è la misericordia e un conto è il misericordismo. In ogni caso, Siate misericordiosi come lo è il Padre vostro che è nei cieli.

      • Adriana 1 ha detto:

        Perbacco che bel coktail, con, al posto dell’olivetta , l’apocatastasis di Origene. Complimenti al barman.

        • Klaus ha detto:

          Non ha detto che tutti si salvano, ma che Lui vuole salvare tutti, mentre il passo del VT sembra dire che alcuni li vuole salvare e altri no. Origine diceva tutt’altro.

      • alessio ha detto:

        Caro Don Pietro Paolo ,
        ma dove ha studiato
        teologia , alla Gregoriana?
        Lei come l’attuale pontefice
        avete siete caduti nell’
        errore del Grande
        Origene , e cioè nel credere. all’
        “Acatastasi” che sarebbe
        il perdono finale per tutti ,
        compresi i demoni .
        Come disse Gesù a Santa
        Faustina Kowalska ,quando
        ritornerà giudicherà
        secondo giustizia e non
        secondo Misericordia .
        Evviva San Giovanni
        Paolo III che ci ha regalato. la grande
        devozione della Corona
        alla Divina Misericordia che
        io recito in Latino , terrore
        dei demoni.

        • Klaus ha detto:

          Ohibò due utenti APPARENTEMENTE diversi hanno frainteso allo stesso modo. Ohibò….che coincidenze 🙂

          • Adriana 1 ha detto:

            In realtà sono 3 ” sostanzialmente ” diversi, caro Klaus, ohibò, ohibò….:-)….Nella sua smania di difendere il don, non le passa “p’a capa” che siano state proprio le sue risposte e il modo in cui le ha esposte a ingenerare reazioni tanto simili? Egli può pure andare in giro per il mondo a cantuzzare : ” Ammore eterno Ammore…”. E’ consolatorio, ma non chiarisce il problema del male di cui soffrono gli innocenti, ( del resto, nemmeno il di lui attuale Capo sa, né vuole dare una risposta in chiave religiosa a questo ” piccolo” quesito)…Non sento odore di pecora nelle risposte del don, bensì sento echi di ” Jesus Christ Superstar ” e di ” Imagine ” in queste autarchiche, liriche declamazioni… Oltre al Salmo 136 ” completo “, consiglio anche la lettura del Salmo 18 ” completo “. Sicuramente il tardo permesso di leggere autonomamente l’AT ha creato problemi che stanno portando a Marcione ( poverino ).

        • Don Pietro Paolo ha detto:

          Si dice “apocatastasi”, apocatastasi che io non ho minimamente trattato. Ho semplicemte parlato che Dio è Amore misericordioso.. Eterna è la Misericordia di Dio, come dice il salmo, significa che Lui è stato , è e sara misericordioso con tutti, anche con i demoni e dannati. E proprio perché Dio è misericordioso, lascia che i demoni e i dannati stiano nello stato che gli è proprio: l’inferno. Cara Adriana e Alessio, ripeto: se Dio è Amore lo è per sempre e non può cambiare. Se Lui ha preparato l’inferno per satana e i suoi, come dice Gesù, lo ha fatto perché è misericordioso. E io canterò in eterno la sua misericordia

          • Adriana 1 ha detto:

            Caro don, perchè non legge i seguenti versi di quel Salmo? Così scoprirà in che cosa consiste la misericordia di quel Dio: nel far fuori tutti i suoi nemici. Facile fermarsi a due paroline introduttive di ovvia suggestione.

      • Topo gigio ha detto:

        Ma Marcione non era stato considerato eretico ? E, per di più da un Concilio ?

        • alessio ha detto:

          Origene ha scritto questi. libri
          prima di tutti i concili ,
          che come certamente
          saprà , si sono svolti dopo
          la morte del Grande
          scrittore , e soprattutto
          vennero cassati gli
          origeniani , che
          estremizzarono le sue
          tesi teologiche.
          Soprattutto furono
          condannati i contenuti
          del libro “i princìpi” che
          altro non erano una sua
          serie corposa di appunti,
          trafugato da uno dei
          suoi e pubblicato di
          nascosto .
          È buona cosa leggere
          le sue omelie , ma
          bisogna avere attenzione
          su cosa credeva lui ,
          stando attenti a non
          buttare il bambino con
          l’acqua .

          Quindi Origene non
          c’entra nulla con gli
          ariani e quegl”altri
          eretici del IV secolo.

        • Klaus ha detto:

          Non avendo espresso un diteismo perché don Pietro Paolo sarebbe un marcionita?

          • Don Pietro Paolo ha detto:

            Grazie Klauss… non ho capito da dove:questi signori hanno tratto dal mio commento l’argomento dell’apocatastasi e peggio la dottrina di Maricione? Moh….Ho detto semplicemente che Dio è Amore e se è Amore è misericordioso e lo è per sempre anche quando applica la giustizia, e che vuole che tutti gli uomini si salvano. Questo non significa, purtroppo, che tutti si fanno salvare o che alla fine tutti saranno beati

  • Giovanni B. ha detto:

    Magari fossero “imperfezioni” questi atteggiamenti del pontefice, si tratta invece di un attacco deliberato ai capisaldi della fede che lui evidentemente non condivide (o non capisce). Tutti i papi hanno avuto umane imperfezioni ma il fatto è che lui abusa di una autorità che gli è stata data precisamente per sostenere la fede della gente, non certo per manipolare questa fede stessa. “Non è una questione di vita o di morte”…in qualche senso è molto di più, visto che si tratta del nostro destino eterno.

  • Enrico Nippo ha detto:

    Sì … va bene …

    Ma c’è di mezzo quel

    “chi è senza peccato scagli la prima pietra”,

    una vera e propria montagna da scalare.

    Come la mettiamo?

    Non è che sono sempre “gli altri” a doversi correggere.

    Il “sentirsi a posto” dal punto di vista dottrinal/teorico non risolve neanche un po’ a faccenda.

    Anzi, forse bisogna guardarsi ancor di più dal vizio capitale della superbia.

    • Cristiana Cattolica ha detto:

      S Paolo ha forse peccato di giudizio e di superbia quando ha definito ANATEMA quell’angelo tra-vestito di bianco che insegna un vangelo massonico diverso da quello di Cristo?
      Anche s Giovanni Apostolo ha peccato di GIUDIZIO e di SUPERBIA quando ha ammonito noi cristiani di NON SALUTARE, NÉ FAR ENTRARE IN “CASA” L’ERETICO PER NON ASSOCIARCI ALLE SUE OPERE MALVAGIE ?

      • Enrico Nippo ha detto:

        Anche Lei guarda agli “altri”, in questo caso san Paolo e san Giovanni.

        Insomma, gli “altri” li si guarda o per condannarli o per prenderli ad esempio a giustificazione dei propri giudizi.

        San Paolo era san Paolo e san Giovanni era san Giovanni, e non è che siccome si trova giusto quello che dissero automaticamente si sta dalla parte giusta. Troppo facile.

        Mai che uno guardasse a sé stesso e giudicasse se stesso.

        Una proiezione continua sugli “altri” del tribunale che uno si porta dentro.

        Ma l’intoppo sta proprio qui:

        CHI E’ SENZA PECCATO SCAGLI LA PRIMA PIETRA.

        Nessuno di noi poveri mortali può evitare questo terribile fendente. E l’ignorarlo peggiora la situazione.

        • Adriana 1 ha detto:

          Enrico,
          please, non esageriamo! Di fronte al Bergoglio di “tutti salvati”, oppure- per i kattivissimi- della “cestinazione indolore” , al Bergoglio dell'”atto d’amore vaccinale”, delle “vibrazioni” da toys, capisco che non ci rimanga altro che sprofondarci nel Rg.pa- e questo sarebbe comunque un bene-… ma quante rinascite dovremo affrontare per liberarci dai kattivi pensieri a cui costui ci costringe quotidianamente come fosse il peggiore dei Jinn?

          • Enrico Nippo ha detto:

            “Ma quante rinascite dovremo affrontare per liberarci dai kattivi pensieri a cui costui ci costringe quotidianamente come fosse il peggiore dei Jinn?”.

            Esattissimamente!

          • Adriana 1 ha detto:

            Enrico, Enrico,
            capisco che bisogna essere dei Maestri nella mente/cuore, ma quando ce vo’, ce vo’…anche Padma Sambhava combattè i mostri demonici col Vajra, non rimase a contemplarli con indifferenza.

        • stilumcuriale emerito ha detto:

          E intanto tu qui oggi di pietre ne hai gia’ scagliate due, anzi di piu’ e belle grosse.

          • Maria Cristina ha detto:

            “Chi e’ senza peccato scagli la prima pietra” .
            La capacita’ di citare le Sacre Scritture maliziosamente e a proprio vantaggio e’ tipica del Diavolo. E questa non e’ una pietra ma una constatazione

          • Enrico Nippo ha detto:

            Ah … la dialettica!
            Ah … l’opinione!
            Ah … la vista!

            Ognuno vede quel che vuol vedere.
            Ognuno opina quel che vuole opinare.
            Ognuno dice quel che gli (ap)pare.

            🤠🖐

          • Enrico Nippo ha detto:

            Scusi, Maria Cristina,

            potrebbe essere più esplicita riguardo alla “costatazione”?

            Chi constata e nei confronti di chi?

            La prego di credere che non sto giocando con le parole.

        • Dionigi Areopagita ha detto:

          E’ davvero buffo che lei non si renda mai conto di comportarsi esattamente come coloro che vorrebbe criticare. “mai nessuno che guardi sé stesso” è l’ultima frase che una persona che guardasse realmente a sé stesso direbbe, ma lei la ripete in continuazione. Ma d’altronde continua anche a negare che la logica abbia alcuna validità e che lei è “matto” quindi può dire tutto e il contrario di tutto ed avrà sempre ragione comunque.
          In realtà, le critiche sono perfettamente legittime, quello che non è legittimo per un cristiano sono gli attacchi ad personam.

    • Corrado Bassanese ha detto:

      “…“chi è senza peccato scagli la prima pietra”
      ma poi Gesù le dice: “nemmeno io ti condanno, vai e non peccare più”
      e non “vai e fai quello che ti pare, tanto ti ho perdonato già”

  • Dino Brighenti ha detto:

    Anche solo tratteggiato col gessetto mi provoca avversione e vomito

  • Senza Speranza ha detto:

    Ho visto solo la fine dell’intervista della quale mi ha colpito soprattutto due cose:
    1. che tutti hanno diritto ad essere perdonati (e … ‘dobbiamo pretendere di essere perdonati!’); quindi non serve più nè il pentimento nè la confessione per essere perdonati (visto che è un nostro diritto!); l’altro,
    2. nel saluto finale ha chiesto (come in altre occasioni) di pregare per lui o … di mandagli ‘vibrazioni positive’.
    Che cosa sono le ‘vibrazioni positive’? … equivalenti alla preghiera!?

  • Nuccio Viglietti ha detto:

    In momento storico di per se surreale… prende forma più surreale di azione pubblica… un presunto papa che si fa intervistare da trasmissione più anticlericale di italica TV… in un delirio di ipocrita piaggeria. E magari hanno pure trovato qualche babbeo che se l’é guardata!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/

    • Maurizio ha detto:

      Bel commento, sì, ma non capisco la conclusione: passi che non bisogna animarsi, ma che bisogna obbedire al Papa non lo capisco.proprio e non lo accetto. L’autore dell’articolo per esempio, si è anche vaccinato in obbedienza?