Le “Prove” contro Ratzinger Sono Semplicemente Indegne di un Avvocato.

10 Febbraio 2022 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, mi sembra interessante offrire alla vostra attenzione, nella mia povera traduzione, ma come sempre ho cercato solo di essere il più fedele possibile all’originale, questo articolo di Lothar C. Rilinger, apparso su Kath.net, che demolisce da u punto di vista legale le accuse elevate nei confronti di Joseph Ratzinger. Buona lettura e condivisione.

§§§

Le prove (finanziate dalle tasse della chiesa) nel caso Benedetto sono semplicemente indegne di un avvocato”.

Commento dell’avvocato Lothar C. Rilinger

 

Monaco-Vaticano (kath.net) La perizia sugli abusi commissionata dal cardinale Marx, arcivescovo di Monaco/Freising, e pagata con le tasse della Chiesa, cerca di dimostrare con ipotesi e probabilità che l’allora arcivescovo Ratzinger era colpevole di cattiva condotta nella gestione dei casi di abuso e, attraverso le sue azioni e omissioni, si dice che abbia coperto in modo riprovevole i preti abusatori. La sua credibilità nel suo complesso è stata messa in dubbio anche perché dopo 42 anni non poteva più ricordare correttamente la sua partecipazione a una riunione dell’Ordinariato di Monaco che era del tutto irrilevante e non pertinente al caso. Non solo è stato quindi etichettato pubblicamente come “bugiardo”, ma addirittura condannato, anche se ha corretto il suo errore subito dopo essersene reso conto.

 

Benedetto stesso e i suoi consulenti legali e canonici hanno ora rilasciato una dichiarazione al pubblico, spiegando non solo come si è arrivati all’errore sulla partecipazione a un incontro, ma anche – sì: soprattutto – mostrando come gli esperti hanno messo Benedetto sotto pressione e hanno limitato il suo diritto a un’udienza legale, limitando così deliberatamente e irragionevolmente le sue opzioni di difesa. Come abbiamo appreso dalla dichiarazione, gli esperti hanno affrontato Benedetto con quasi 8.000 pagine di documenti. In modo sensato, questi documenti non sono stati presentati in forma cartacea, ma esclusivamente in forma digitale, il che, anche se più conveniente, ha ostacolato notevolmente l’elaborazione – anche perché i termini di elaborazione sono stati fissati troppo brevi. Solo un consulente poteva richiamare questi molti documenti nel computer, ma non poteva copiarli per presentarli agli altri consulenti; non poteva nemmeno salvarli o stamparli. Benedetto è stato così privato della possibilità, anche costituzionalmente sancita, di far preparare ai suoi consulenti la risposta alla perizia nel modo usuale. Era tagliato fuori dalla più importante possibilità di difesa e di chiarimento. Di solito, le memorie di difesa non sono preparate dagli stessi interessati, ma da persone incaricate che hanno una buona conoscenza delle questioni di difesa. Poiché queste persone non possono naturalmente valutare in modo definitivo tutte le questioni giuridiche e di fatto, cercano il parere di un esperto. Tuttavia, ciò richiede che anche questi consulenti siano pienamente informati sui fatti del caso. Di conseguenza, devono avere accesso ai file, e nella misura massima. Benedetto avrebbe dovuto quindi avere l’opportunità di mettere i fascicoli a disposizione dei suoi quattro consiglieri nella loro interezza, in modo che potessero valutare i fatti del caso – ciascuno per sé e come comunità. Tuttavia, a Benedetto non è stata concessa questa opportunità di difendersi. Questo rifiuto giustifica da solo l’ipotesi che la perizia sia priva di valore, almeno per quanto riguarda il papa emerito Benedetto XVI. A questo proposito, il cardinale Marx ha gettato dalla finestra, per così dire, i soldi delle tasse della chiesa, poiché i suoi esperti incaricati non erano nemmeno in grado, o forse sarebbe meglio dire: non volevano essere in grado, di osservare l’essenziale della conduzione di un processo. Limitando le possibilità di difesa, gli esperti hanno violato il principio del diritto di essere ascoltati, che naturalmente deve essere osservato anche nel contesto delle perizie private o commissionate. Di per sé, nuovi esperti dovrebbero ora essere incaricati per dare a Benedetto la possibilità di difendersi nella misura concessa dalla legge. Nei procedimenti statali

 

la violazione del diritto di essere ascoltati è un motivo di ricorso che porta all’annullamento della sentenza o almeno al rinvio del procedimento per un riesame.

 

Gli esperti sostengono inoltre che Benedetto ha minimizzato gli abusi sotto forma di esibizionismo, poiché ha fatto una distinzione tra gli abusi “su” e “davanti”. Si vorrebbe sbattere all’orecchio dei revisori la vecchia saggezza che i ripetitori giuridici non si stancano mai di martellare negli studenti, che uno sguardo alla legge rende più facile trovare la legge. Se gli esperti si fossero presi la briga di leggere la dichiarazione di Benedetto nella sua interezza e – ciò che è importante – l’avessero anche capita, avrebbero potuto notare che Benedetto ha condannato ferocemente gli abusi in ogni forma nella sua introduzione e che poi ha citato le norme canoniche dell’epoca – senza dire una parola per spiegare che condivideva questa distinzione e quindiminimizzare o relativizzare l’abuso “davanti” alla vittima. Il motivo per cui i periti non hanno capito questa distinzione è al di là della comprensione di un terzo non coinvolto, ma apre speculazioni che non parlano esattamente della condotta obiettiva del procedimento da parte dei periti, ma piuttosto del fatto che volevano accusare Benedetto di cattiva condotta in ogni caso – forse anche per giustificare i costi orrendi per i periti.

 

Alla fine, durante la conferenza stampa in cui la perizia è stata presentata al mondo, gli esperti hanno dovuto ammettere di non poter presentare alcuna prova giudiziaria della cattiva condotta di Benedetto. Ecco perché hanno detto che c’è stata “probabilmente” una cattiva condotta. Questo argomento da solo lascia senza parole e ci fa – giustamente – dubitare delle capacità legali e di chiarificazione degli avvocati. La presentazione delle prove nel caso Benedetto è semplicemente indegna di un avvocato.

 

Benedetto XVI era, dopo tutto, il Papa e quindi il capo di 1.300 milioni di cattolici e ricopriva una posizione che nessun cittadino tedesco prima di lui aveva mai avuto in tale misura, nemmeno l’imperatore Carlo V, nel cui impero, come è noto, il sole non tramontava mai. Benedetto è un uomo della storia contemporanea, anzi fa parte della storia mondiale. E rimproverano a quest’uomo di aver “probabilmente” coperto degli abusatori. Questa sfacciataggine è davvero inimmaginabile. Come si possono fare accuse così oltraggiose ma non provate, anzi, indimostrabili contro una persona, che sono in grado di distruggere la reputazione di Benedetto XVI, senza essere in grado nemmeno di iniziare a provare queste accuse. In un caso giudiziario, questa azione sarebbe considerata una falsa accusa e sarebbe perseguita. Tuttavia, una tale condanna pubblicamente infondata potrebbe anche giustificare, per altre ragioni giuridiche, un controllo giudiziario della misura in cui altre disposizioni del codice penale potrebbero essere state violate.

 

Accusare gli esperti di ignoranza delle regole nei procedimenti probatori è probabilmente superfluo. Sanno molto bene quali condizioni devono essere soddisfatte per non solo accusare una persona di cattiva condotta, ma anche per provarla. Pertanto, devono essere stati guidati da considerazioni che non hanno nulla a che fare con le linee guida legali. Di conseguenza, dobbiamo di nuovo pensare al

 

la cosiddetta “via sinodale”, su questo modo, non approvato dal Papa, di creare una nuova Chiesa e di puntare così ad uno scisma. Il committente, il cardinale Marx, è un grande sostenitore di questa riforma, che si trasfigura come protestantizzazione, mentre Benedetto è uno strenuo oppositore. Che il cardinale Marx non sia all’altezza di Benedetto dal punto di vista teologico e filosofico è una cosa di cui lui stesso dovrebbe rendersi conto, altrimenti si esporrebbe all’accusa di grettezza mentale e: Chi vuole essere considerato di mentalità ristretta, specialmente quando sei tu stesso un professore? Pertanto, il sospetto che le accuse espresse nella perizia possano avere una sola ragione: sconfessare Benedetto come persona e metterlo a tacere come teologo e filosofo, in modo che non possa più usare la sua voce per mettere in discussione l’attesa di salvezza attraverso la “via sinodale”. Gli esperti, come avvocati esperti, devono essere consapevoli dell’effetto che un rapporto di abuso da solo ha sul pubblico, anche se nessun colpevole può essere nominato in un tribunale. La messa in scena della pubblicazione nel quadro di una conferenza stampa, concepita per avere un effetto mondiale, parla per questo – una messa in scena come sintesi delle arti per poter mostrare al mondo la propria eccellenza immaginata, ma in realtà solo – almeno per quanto riguarda Benedetto – per aver presentato lucidamente al pubblico la propria soggettività e quindi la mancanza di idoneità come esperto neutrale.

 

Il cardinale Marx deve accettare le azioni degli esperti come proprie. Lui ha commissionato gli esperti, non una terza parte indipendente, come avrebbe dovuto essere; sì, è la sua opinione di esperto, e quindi deve anche rispondere delle accuse infondate e non provate contro Benedetto come sue. Così come Benedetto, firmando l’opinione di 82 pagine, l’ha fatta sua, anche se è stata preparata da un terzo. Si deve quindi rimproverare al cardinale Marx di aver posto una causa con la sua opinione, che è in grado di causare un danno considerevole e gravissimo non solo a Benedetto, ma anche a tutta la Chiesa. Il committente deve essere ritenuto responsabile di questo danno alla persona di Benedetto e alla Chiesa. Anche se abili avvocati possono ora sostenere che le due situazioni non possono essere paragonate in linea di principio, si deve controbattere che il cardinale Marx, in quanto cliente, era il padrone del procedimento, sebbene sia anche lui giudicato. Avrebbe dovuto scoprire ciò che gli esperti hanno scoperto prima che il rapporto fosse pubblicato; dopo tutto, gli esperti hanno agito in suo nome e non in nome di un’autorità investigativa statale o ecclesiastica indipendente. Sapeva quindi che Benedetto veniva accusato di azioni o omissioni non dimostrabili e che questo non avrebbe colpito solo la persona di Benedetto, ma anche la Chiesa stessa. Avrebbe dovuto sapere che queste accuse avrebbero dato nuovo impulso al processo di distruzione della Chiesa. Forse – e qui possiamo solo speculare – la vecchia Chiesa doveva essere danneggiata in modo che l’ostacolo decisivo potesse essere rimosso per creare una nuova Chiesa, quella della cosiddetta “via sinodale”. Queste sono solo speculazioni, solo escrescenze di una ricerca dei motivi di azioni che non sono impregnate di alcuna ragione. Di conseguenza, il cardinale Marx ha perlomeno condonato di danneggiare Benedetto e la Chiesa, sebbene abbia solennemente promesso di servire la Chiesa di Gesù Cristo alla sua ordinazione come sacerdote e vescovo e in occasione della sua elevazione a cardinale. O in altre parole: per non distruggerla.

Il cardinale Marx ha causato un grande danno all’ex Papa e alla Chiesa incaricando gli esperti – almeno per quanto riguarda la persona di Benedetto XVI/J. Ratzinger – che porterà molte persone a lasciare la Chiesa. Il cardinale Marx non si è quindi dimostrato adatto ad assumere responsabilità nella Chiesa romana. Lui stesso sa quali conseguenze si possono trarre da questo. Possiamo solo sperare che Papa Francesco veda il senso e apra un nuovo futuro per la Chiesa nella diocesi di Monaco/Frisinga con un nuovo capo pastore – un futuro in cui la proclamazione della Parola di Dio incarna il compito principale e non – personali – giochi di potere che servono solo a distruggere la Chiesa e il suo ex più alto rappresentante. La Chiesa deve sopportare attacchi da molte parti, quindi è inaccettabile che debba anche respingere quelli dei suoi stessi vescovi. Solo se rappresenta gli stessi ideali cristiani, solo allora, ha la possibilità di diventare di nuovo grande e di offrire alla gente la salvezza che Gesù Cristo ha promesso all’umanità.

Lothar C. Rilinger

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35 commenti

  • Miserere2 ha detto:

    Dico una mia opinione.
    L’ultima uscita di Bergoglio sulla comunione dei santi non mi e’ piaciuta. Io l’ho sempre difeso, diffamando pure i peccati degli altri.
    Invece oggi son convinto che solo Dio puo’ giudicare. Oggi mi par doloroso parlar ancora di casi singoli.

    DIMENTICHIAMOCI I CASI singoli! Noi non conosciamo nulla, nemmeno del cervello. Ci furono, penso, papi che infransero con peccati che gridavano vendetta a Dio. Ma rientrano pienamente nella successione apostolica. Come dico che penso abbiano peccato, cosi penso abbiano riparato. E non han deviato dalla dottrina. Son papi ante concilio vaticano Ii e ante controriforma! Quindi dovremmo essere tutti daccordo.

    Oggi siamo in una strana situazione. 2 papi. In fondo- anche se non mi era empatico- apprezzo il lavoro del dott. Cionci.
    Per ora i 2 papi sono un mistero. E pure grave. E se fosse la presenza di Benedetto a impedire di tacciare l’altro di eresia? Io penso che forse- ma non mi intendo di diritto canonico- ci fosse stato un papa solo forse i cardinali avrebbero convocato un concilio, deposto Francesco.
    Pero’ Dio scrive dritto sulle nostre righe storte..a Medjugorie la madonna avrebbe detto non giudicate, ci pensera’ Dio.

    Qualunque peccato puo’ essere perdonato..ma non abolire il peccato. Questo chiederei a Francesco.
    Poi chiaramente e a parer mio giustamente lo stato non condanna piu’ i gay (sarebbero troppi ☺). Su questo il papa non si e’ espresso, ancora, nella chiesa. In Germania potrebbe esserci uno scisma.

    Prego per papa Bergoglio come per tutti.

    Su papa Ratzinger, mio antico “nemico”, non ritengo siano quelle le sue colpe. Ripeto papi pre conciliari coprirono i loro peccati, non quelli di altri! Direi che puo’ stare tranquillo. Ha fatto il possibile. Men che meno si puo’ giudicare per legittimare i propri peccati. Siamo tutti in conversione..credete che la fedelta’ coniugale- mi riferisco ai gay – la abbiano osservata tutti? Non per questo vogliamo benedire e canonizzare il poliamore ecc. ecc.

    Inoltre in questo stillicidio di PETTEGOLEZZI stiamo distruggendo gli uomini di chiesa.

    Anche questi tempi si chiariranno.

    Pregate per me, vi prego e per TUTTI.

  • FRANCESCA ha detto:

    Vaticano, lettera di Ratzinger tagliata e taroccata: si dimette Viganò, prefetto della segreteria per la comunicazione – Il Fatto Quotidiano – https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/03/21/vaticano-lettera-di-ratzinger-tagliata-si-dimette-vigano-capo-comunicazione-della-santa-sede/4241457/

  • FRANCESCA ha detto:

    Un politico diceva: A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca.
    Di tutta questa storia su Papa Benedetto XVI, prima le accuse infamanti riesumate dopo 40 anni e poi infine la lettera riparatoria addebitata a Papa Benedetto XVI, come se lui dovesse difendersi da colpe non commesse, a me sembra sinceramente una grossa orchestrazione per fargli dire ,e’ scritto ad un certo punto della lettera, che il papa e’ Francesco, visto e considerato che I nemici di Papa Benedetto XVI, sanno cosa circola sui social e la storia della sede impedita di Papa Benedetto XVI li fa tremare.
    Quindi non e’ meglio, dicono loro, demolirlo nella sua figura autorevole riesumando la storia vecchia di 40 anni fa e poi finendo con una lettera di scuse dove fargli dire che e’ brrgoglio il papa, in modo tale che si abbandoni qualunque pensiero di Papa Benedetto XVI in sede impedita? Il ragionamento non fa una grinza, anche perche’ bisogna ricordare che nel 2015, hanno provato in maniera maldestra a manipolare una lettera di Papa Benedetto XVI, riuscendovi male, infatti ala fine era diventata una barzelletta, e’ un vecchio vizio quello di manipolare le lettere a quel tempo la tecnica non era delle migliori, adesso l’hanno migliorata.
    Tutta questa storia mi da’ solo sdegno.
    Il Vaticano: la lettera di Ratzinger non è stata manipolata http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2018/03/15/il-vaticano-la-lettera-di-ratzinger-non-e-stata-manipolata_40a0566a-33b9-4a17-9af0-4edc27aef36a.html
    Che la lettera non e’ stata manipolata sono quelli di excusatio non petita accusatio manifesta.

    • Alessandro Pds ha detto:

      Lei crede seriamente che in Vaticano tremino per la storia della sede impedita?

      • Paolo B ha detto:

        Certo! Il codice di diritto canonico esiste! E non è certo cosa di poco conto che la declaratio del 2013 sia, come abdicazione, canonicamente invalida e quindi nulla. Benedetto ha comunicato di non essere più in grado di esercitare il ministerium (semplicemente non gli obbedivano più) e si è ritirato inn monastero conservando però sia la veste bianca che il titolo divino. Se non è sede impedita questa! Ovvio che in Vaticano non dormano sonni tranquilli. Sanno bene che prima o poi, quando Nostro Signore vorrà, la verità verrà fuori.

    • Gabriela ha detto:

      Concordo pienamente Francesca.
      In effetti, non è la prima volta che la massoneria ecclesiastica insediatasi in Vaticano, MANIPOLA i documenti del Santo Padre Benedetto XVI.
      Vedi la DECLARATIO o… questa lettera👇
      – Il Fatto Quotidiano – https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/03/21/vaticano-lettera-di-ratzinger-tagliata-si-dimette-vigano-capo-comunicazione-della-santa-sede/4241457/

      Si, in effetti, anch’io ho il grave dubbio che in questo momento cruciale in cui l’antichiesa massonica di Bergoglio sta raggiungendo il diabolico obiettivo di ELIMINAZIONE DEL SACERDOZIO… stia usando questa lettera come un mezzo e per denigrare il Santo Padre addebitando a lui gravi responsabilità che invece dovrebbero essere addebitate a Bergoglio e ai suoi collaboratori..
      e per far crollare la VERITÀ della SEDE IMPEDITA di Papa Benedetto, che sempre più sta emergendo ultimamente sui social.

      Sai Francesca, a volte, di fronte alle centinaia di commenti per lo più volti a difendere il falso papa senza Munus e a demolire certe “VERITÀ” postate in questo blog…. VIENE ANCHE A ME DA PENSARE MALE!

  • MARIA MICHELA PETTI ha detto:

    Ci sono autori in cerca di prove e prove in cerca di autori. Prove che ricicciano, non senza qualche sospetto, a distanza di anni e anni, se non di decenni e decenni, e prove che hanno il passo più breve ed incalzano a stretto giro – per fortuna o per nemesi – quelle che hanno suscitato l’inquietante interrogativo “perché proprio ora?” e facilitano la rispondenza del “chi di prove ferisce, di prove perisce”.
    Sono le prove, “lettere del Vaticano sui pedofili”, che smascherano un consolidato “sistema del silenzio”, «un collaudato “sistema” di coperture che coinvolge gli attuali vertici della Santa Sede e fedelissimi di papa Francesco».
    Prove che azzerano la propaganda mirante ad accreditare la versione rovesciata, pompata dalla stampa mainstream e le tele massmediatiche promozioni e autopromozioni di pseudo realtà virtuose o in via di risanamento.
    https://www.ow2.rassegnestampa.it/Ucei/PDF/2022/2022-02-11/2022021150807734.pdf#page=1&zoom=auto,-154,800

  • Gabriela ha detto:

    Per non dimenticare…le responsabilità di Bergoglio per aver coperto casi di abusi e omosessualità….
    Per alcuni card. COCCOPALMIERO avrebbe interceduto presso Bergoglio a favore di *don Mauro Inzoli, il sacerdote di CL condannato per ABUSI SESSUALI, e che poi era stato REINTEGRATO…

    Coccopalmerio è stato presidente del Consiglio Pontificio per i Testi Legislativi fino all’aprile 2018. Nel 2010 è stato nominato membro della Congregazione per la Dottrina della Fede.
    Bergoglio lo ha nominato nel 2015 membro di un nuovo organismo della Congregazione che esamina gli appelli dei sacerdoti accusati di abusi. Secondo la testimonianza dell’arcivescovo Viganò Coccopalmerio fa parte della corrente FILO-GAY in VATICANO.

    L’autore del saggio di Herder Korrespondenz, Benjamin leven, vive a Roma, e ha contatti molto stretti in Vaticano. Il suo saggio si intitola “Francesco e l’Abuso.
    Il Segreto papale” discute il problema degli abusi, e il ruolo dI UN VERO PAPA . Leven racconta del PARTY OMOSESSUALE innaffiato di droga che ha avuto luogo nell’appartamento del palazzo della Congregazione della Fede occupato da MONS. LUIGI CAPOZZI, SEGRETARIO di COCCOPALMERIO. Leven conferma la notizia secondo cui Capozzi ha ottenuto l’appartamento “che era destinato ad un’altra persona” grazie all’intervento del Pontefice. Aggiunge che “gli avvertimenti dati sono stati “ignorati” da Bergoglio addirittura “si stava pianificando l’elevazione di Capozzi al ruolo di VESCOVO ”.

    https://www.marcotosatti.com/2018/09/27/abusi-herder-korrespondenz-il-papa-ha-bloccato-la-creazione-del-tribunale-per-i-vescovi-responsabili/

  • Gabriela ha detto:

    COME MAI BERGOGLIO, CON PROFONDA VERGOGNA NON AMMETTE PUBBLICAMENTE LE SUE COLPE PER AVER COPERTO E DIFESO SACERDOTI PEDOFILI?

    🔴 Bergoglio commissionò uno studio in quattro volumi che DIFENDEVA il MOLESTATORE OMOSESSUALE condannato, il padre salesiano don Julio César Grassi. Lo studio descrive le ” VITTIME”di Grassi come “FALSI ACCUSATORI”.

    https://gloria.tv/share/hoAjmdJAsxfz4E6rGNxMc9TUf

    • Miserere2 ha detto:

      Scandalizzero’….ma per me apostatare dalla fede e’ piu’ grave di aver coperto un pedofilo (dico per ipotesi).
      Io penso che l’anticristo sara’ una persona o una cosa apparentemente, PERSONALMENTE, inattacabile dai “giudizi” umani . Cosa che sta torturando gli uomini di chiesa oggi. Ma tentera’ di far perdere anime. Non che l anticristo sara’ un SANTO! Ma forse gli altri- che non hanno apostatato- verranno additati come peccatori. Bergoglio apparentemente non ha scheletri nell’armadio. Sbagliato e INUTILE cercare di colpirlo su quel lato.

      Si e’ svelato quello che c’era da sempre (mio padre fu molestato nel 1946) e sicuramente prima c’e’ stato di tutto e da questa crisi, con un papa che si “dimette” in modo strano: arriva uno senza macchia ma che stravolge il cattolicesimo?

  • Gabriela ha detto:

    🔴 Pedofilia

    Come mai nessuna scusa da parre di Bergoglio che “NON HA ACCETTATO” le dimissioni dal cardinale Philippe Barbarin, arcivescovo di Lione, nonostante la condanna di primo grado a sei mesi di carcere PER AVER COPERTO ABUSI SESSUALI su un minore perpetrati da un sacerdote della sua diocesi?

    Contro Barbarin si sono mosse personalità importanti della Chiesa. Fra queste ___Pierre Vignon, giudice ecclesiastico delle province di Lione_e Clermond-Ferrand_ ,_ da qualche mese LICENZIATO dopo venticinque anni di servizio.

    È stato lui a lanciare una PETIZIONE PER CHIEDERE LE DIMISSIONI DI BARBARIN.

    https://www.repubblica.it/vaticano/2019/03/19/news/papa_francesco_no_accetta_le_dimissioni_di_barbarin-221996111/

  • Gabriela ha detto:

    SOS
    Qualcuno ci può aiutare a preparare una petizione per chiedere le DIMISSIONI DEL FALSO PAPA PRIVO DI MUNUS e a favore dell’OMOSESSUALITÀ?

    🔴 BERGOGLIO RIABILITA Il VESCOVO“GAY ” slovacco Robert Bezák, deposto nel 2012 da papa Benedetto XVI.
    NB:
    qualcuno ha notato un particolare in comune tra i due?

    https://lanuovabq.it/it/e-in-slovacchia-il-papa-riabilita-il-vescovo-gay

  • GINO ha detto:

    Il grande testimone Viganò tace? nessuna difesa è pervenuta?

  • Diana ha detto:

    PROBABILMENTE il cardinale Marx nel corso della sua carriera ha protetto molti sacerdoti omosessuali, pur sapendo che non potevano essere ordinati. PROBABILMENTE non vive seguendo Cristo, ma Cesare, come quei tizi che dissero “Non abbiamo altro re che Cesare”. PROBABILMENTE è un affiliato alla massoneria e in quanto tale PROBABILMENTE intende danneggiare la Chiesa Cattolica, Una, Santa e Immacolata. PROBABILMENTE chi lo ha voluto in ruoli eminentissimi all’interno della Chiesa condivide questi suoi scopi e le sue affiliazioni. Non ho uno straccio di prova, però è PROBABILE.

    • alessandro ds ha detto:

      Il discorso è molto semplice, la corrente di pensiero e i segna mento ideologica insegnata in Germania non crede nel dogma dell’infallibilita’ del Papa e non crede nel primato della Chiesa di Roma. Tutto nasce da qui.
      La scuola teologica di Roma insegna “che il dogma dell’infallibilità del Papà è un dogma -rivelato da Dio-.
      Mentre la scuola teologica tedesca insegna che dietro al dogma dell’infallibilità del Papà c’è un movimento tradizionalista influenzato dalla filosofia della restaurazione che ha fatto in modo che il Concilio proclamasse il dogma dell’infallibilità.
      Loro non credono nella figura del Papa come ci crediamo noi.
      Purtroppo a questa scuola di pensiero teologico sta avendo molto successo negli ultimi 30 anni, anche fra gli ecclesiastici stessi.

  • Michele ha detto:

    19 febbraio 2013 – Essi diranno che lui si era reso colpevole di un CRIMINE circa il quale è totalmente INNOCENTE

    questa veggente ci aveva avvertiti8 del falso profeta misericordina Bergoglione dello sfacelo a cui avrebbe portato la Chiesa e aveva osato pure dire che i vaccini avrebbero avuto altri scopi

    coincidenze???

    https://messaggidagesucristo.wordpress.com/tutti-i-messaggi/

  • acido prussico ha detto:

    “….Georg Gänswein, segretario personale di Ratzinger, [ha dichiarato] in un’intervista al Tg1, riportata da Avvenire: “È arrivata una bella lettera di Papa Francesco a Benedetto XVI, una lettera in cui parla da pastore, parla da confratello e parla anche da persona che ancora una volta esprime la sua piena fiducia, il suo pieno appoggio e anche le sue preghiere”.
    https://infovaticana.com/2022/02/10/francisco-muestra-su-pleno-apoyo-a-benedicto-xvi/
    ….
    Commento del Tossico:
    … ‘a France’ no’ te credo! invece de arrivà per “ultimo”, “a cose fatte” e per bella carta “privata”, tu appojo manifestalo in Rai-TV o dal balcone… Dalle “peso” pubblico co’ tu autorità papale… No’ te credo!
    Eppoi, dimme, che famo con tu “protegido” Zanchetta?
    “Il vescovo Zanchetta sarà processato per abusi su seminaristi a fine mese. Gustavo Zanchetta, che ha dovuto lasciare il suo posto di vescovo della diocesi argentina di Orano dopo essere stato accusato di abusi e che successivamente ha ricevuto rifugio in Vaticano, affronterà i giudici il 21 di questo mese, dopo un ritardo di cinque mesi.”
    https://infovaticana.com/2022/02/10/el-obispo-zanchetta-sera-juzgado-por-abusos-a-seminaristas-a-finales-de-mes/

    • fabio ha detto:

      Zanchetta SARA’ processato, non E’ STATO processato. Pertanto, fino a sentenza definitiva avremmo il dovere di assumere un atteggiamento diverso ed improntato alla presunzione di innocenza. Ciò significa che, a meno di volersi dimostrare appartenenti ad una civilità di trogloditi, non bisogna mai esprimersi come fa il signor Prussico. Anche perché é illegale…

      • alessandro ds ha detto:

        Beh, c’è da fare una precisazione, per essere condannato dalle autorità civili c’è la presunzione di innocenza, ameno che le prove fornite non siano talmente evidenti che allora la presunzione di innocenza non è più applicabile.
        Comunque, per la legge della Chiesa Zanchetta doveva essere sospeso appena arrivata la segnalazione, anche se ancora sicura, infatti basta la semplice segnalazione o denuncia per fermare immediatamente l’accusato fino al chiarimento della situazione. Finché la situazione non si chiarisce egli non potrebbe nemmeno celebrare la messa pubblicamente.
        Eppure Zanchetta non mi sembra che sia mai stato fermato.

        Riguardo l’attendibilità della denuncia…quando la denuncia viene da un seminarista, non è come quando viene da un laico. Ovvero, un laico potrebbe cercare dei soldi e dire il falso per interessi.
        Un seminarista non farebbe mai una denuncia del genere se non fosse vero ciò che dice. Non credi?
        E se Zanchetta non ha subito contro denunciato per calunnia, vuol dire che allora le prove contro di lui sono molto forti.

      • MASSIMILIANO ha detto:

        Bene. Allora se è illegale io mi pronuncio di proposito… Zanchetta è colpevole delle peggiori nefandezze suddivise in gestione di fondi molto molto allegra e altre questioni diciamo per così dire sessuali… Che fa adesso caro il mio Fabio? Mi denuncia? Se casomai lo volesse fare chieda pure il mio nome e cognome a dott. Tosatti o se vuole mi dia la mail che ci penso io direttamente a mandarle tutto il necessario. Non vedo l’ora! Saluti.
        Massimiliano.

        • Alessandro Pds ha detto:

          Non può denunciarti Fabio. Se vuole lo fa Zanchetta. Però la legge si dovrebbe rispettare anche senza la minaccia di una querela. I buona cittadini si comportano così. E anche i buoni cristiani perché la maldicenza è anche un peccato.

          • MASSIMILIANO ha detto:

            Vai… eccone un altro! Grazie per avermelo spiegato… Ora me lo segno, perchè magari non vado in carcere ma rischio l’inferno!!! Grazie davvero caro pds… Saluti.
            Massimiliano

          • Stefano ha detto:

            Lei gentile sign. PDS..e la persona che si firma Fabio avete ragione.. sul serio! Di fronte alle accuse, fino alla sentenza che ne stabilisca la colpevolezza effettiva, vige la presunzione di innocenza per chiunque. I processi si fanno in tribunale, non sui social o altrove. Purtroppo la società odierna viaggia così. Ci si riempie la bocca di frasi del tipo ” non spetta a me giudicare”..poi però ( almeno x qualcuno) basta che si muova una foglia x sentenziare alla velocità della luce. Tuttavia.. toglietemi un dubbio. Quando alcuni giorni fa è stato Papa Benedetto ad essere “processato” con sentenza ( secondo alcuni) inappellabile, non ho notato interventi altrettanto garantisti/ difensivi da parte vostra. Sono andato a verificare nei commenti ma…non ho trovato niente. Sicuramente mi saranno sfuggiti… e sono certo che voi mi aiuterete a trovarli…può capitare…

          • Alessandro Pds ha detto:

            @ Stefano

            Non ha trovato commenti garantisti perché qui nessuno aveva scritto nulla contro Ratzinger.

      • Sherden ha detto:

        Quanto al rispetto del principio della presunzione di innocenza da parte del pampero e dei suoi diitirambici cantori, si potrebbe riflettere sul trattamento riservato a George Pell e a Giovanni Angelo Becciu, magari confrontandolo con quelllo concessso a Zanchetta e alla non sparuta schiera degli altri protetti (e ben asserragliati) entro le mura leonine.

        • Alessandro Pds ha detto:

          Illazioni di cui n nano che non sa nulla

          • Stefano ha detto:

            @ Alessandro PDS
            “Non ha trovato commenti garantisti perché qui nessuno aveva scritto nulla contro Ratzinger.”
            Questo non è assolutamente vero. Il dott. Tosatti nei giorni scorsi ha pubblicato diversi articoli che segnalavano
            accuse..o meglio calunnie contro Papa Benedetto. E tra i commenti, la stragrande maggioranza dei quali solidali col Papa, ne spiccavano più d’ uno per aggressività e livore ( qualcuno anche farneticante) nei suoi confronti. Probabilmente Le sono sfuggiti…

  • MARIA MICHELA PETTI ha detto:

    “Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai delinquenti, ma per l’inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare”.(Albert Einstein)
    Non credo sia necessario aggiungere altro alle infinite osservazioni mosse su questo blog alla colpevole, generale, indifferenza dei potenziali responsabili nel settore di azione. Inerzia in tutte le sfumature, che vanno dalla complicità attiva e passiva all’omertà, di fronte allo scenario desolante che si è aperto davanti ai nostri occhi, davanti a noi impotenti a modificarlo, pur avvertendone la pericolosità e la responsabilità morale.

  • Jokerin ha detto:

    Rillinger non è teologo a Roma, ma avvocato in Germania.

  • alessandro ds ha detto:

    Scusate una cosa, non mi è chiaro un punto.
    Ma perché, Il Santo Padre Benedetto XVI è stato accusato formalmente di delitto penale? Dovrà affrontare un processo? Non riesco a capire.
    Da ciò che ho capito io si tratta semplicemente di un rinfacciare presunte omissioni o negligenze del passato. Ma da li, a parlare di avvocato difensori è quant’altro, beh mi pare eccessivo. Ma qualcuno ha denunciato formalmente Benedetto?