Di Topi, di Uomini, di Politica, di Formaggio e di Libere Elezioni.

9 Febbraio 2022 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, l’ing. Zerbini oggi ci offre una spassosa riflessione non sui numeri, ma sul comportamento di alcune specie animali, in particolare uomini e topi…legata alla situazione sociale, politica e morale che stiamo vivendo e subendo. Buona lettura e meditazione.

§§§

 

Stavolta non parlerò di numeri, ma di un’altra cosa non meno importante, anche se,all’inizio, sembrerà a qualcuno che mi stia divertendo con una storiella per bambini. Premesso che non scrivo per il gusto di scrivere, né per insegnare qualcosa a coloro che già ne sanno più di me (anche se un loro intervento in mio appoggio qualche volta sarebbe importante);  dopo aver detto nei miei precedenti articoli  che cosa possiamo imparare da un cubo, da un dado, da un mazzo di carte, penso possa essere utile dire che cosa possiamo imparare da un topo. Un topo? Sì un topo, anzi un topolino, uno di quelli che di notte rosicchiano la porta della credenza per arrivare al formaggio che vi è custodito.

La storia

E’ mezzanotte e sono a letto ancora sveglio. Dalla cucina sento provenire uno strano rumore. Mi alzo, vado in cucina, accendo la luce  e vedo un sorcetto che sta rosicchiando l’antina della credenza. Il topo mi vede e che cosa fa? Fugge. Esattamente come fanno in  stragrande maggioranza  uomini e superuomini di fronte ad un pericolo. Fugge, ma, appena spengo la luce e me ne vado, ritorna.

FUGGE perché i comportamenti che portano ad evitare minacce alla propria vita sono innati in tutti gli esseri viventi. Dai più piccoli ai più grandi. Il topo ha paura dell’uomo e, come lo vede,  fugge.

Ma appena cessa il pericolo, RITORNA perché in lui c’è una motivazione cioè una molla che lo spinge ad agire ,  che si chiama appetito, cioè, in questo caso, bisogno di cibo e desiderio di un determinato cibo (il formaggio) ; c’è uno stimolo che è il profumo del formaggio di cui è ghiotto che esce dalla credenza ; c’è una tendenza a rispondere allo stimolo con un comportamento, che lo conduca all’obiettivo  di raggiungere e gustarsi  il formaggio.

Non fa lo stesso il poveraccio che al mattino alle nove si mette in coda davanti al Casinò di San Remo,aspettando l’apertura del portone, per raggiungere  una  slot machine , nella speranza di moltiplicare i suoi risparmi con una vincita ? E non fa lo stesso il povero no-vax che si mette in coda per il tampone che serve ad ottenere il green pass che a sua volta serve per andare al lavoro o al bar?

Una volta SAZIO, il topo se ne va, ma domani ritorna e ritornerà anche dopodomani perché ormai è condizionato. Ogni volta che ha voglia di formaggio sa dove andare a procurarselo. Come il vaccinato con una dose, immunizzato con la seconda, che ritorna  a fare la terza per essere un cittadino libero.

Grande questo sorcetto ! Senza laboratori, senza congressi mondiali sul tema, senza università , senza scrivere o leggere montagne di libri ha  capito qual è il paradigma dei comportamenti di tutti gli esseri viventi (uomo compreso) :

MOTIVAZIONE -> STIMOLO -> RISPOSTA -> RINFORZO.

Ma io che sono vittima di questo “indegno” comportamento del sorcetto che vuole rubarmi il formaggio voglio fargliela smettere. E che cosa posso fare?

– Tentare di ucciderlo. Ma non ci riesco, perché appena mi vede lui fugge ed è più svelto di me.

– Turare il buco. Ma non serve perché il topo si impegnerà in tutti i modi  per un’intera  notte  per  aprirne un altro. E poi tutto ritornerà come prima.

– Sostituire la porta di legno con una di ferro. Ma non serve nemmeno questo perché il topo troverà il modo di aprirsi un passaggio dal fondo o dallo schienale della credenza.

– Avvelenare il formaggio. Se il topo non se ne accorge funziona, ma è una soluzione crudele e poi, una volta che è stato avvelenato, il formaggio è avvelenato anche per me ed è da buttare.

– Comprare un gatto e metterlo in cucina senza dargli nulla da mangiare. Altra soluzione crudele ma efficace, perché quasi certamente il gatto mangerà il topo.

– Far sparire  il formaggio togliendolo dalla credenza e mettendolo al sicuro da un’altra parte, ad esempio  in frigorifero. E’ l’unica soluzione sicura. Dopo una, due, tre volte che il topo ritorna alla credenza senza trovare il formaggio,  non torna più.

E se i topi fossero 2 o più di due che cosa succede? Succede che in fase di creazione del foro collaborino, ma poi, una volta realizzato il foro, inizino a lottare fra loro su chi debba  entrare  per primo  e a chi spetti mangiare il formaggio. In realtà hanno entrambi la stessa motivazione che nella prima fase li spinge ad essere solidali, ma l’obiettivo (il formaggio) è uno solo e richiederebbe una ripartizione ed è su questo punto che la collaborazione sbocca in una lotta.

Bene a questo punto i giochetti che sono stati fatti in questi due ultimi anni trovano una spiegazione proprio in questi meccanismi.

Nella realtà il raggiungimento di un obiettivo umano, specialmente in campo  sociale, pur seguendo il paradigma  MOTIVAZIONE -> STIMOLO -> RISPOSTA -> RINFORZO richiede comportamenti molto più complessi nel senso che il raggiungimento dell’obiettivo finale richiede il raggiungimento di una sequenza, a volte molto lunga, di obiettivi intermedi .  Nel caso del nostro sorcetto, la realizzazione del buco nella porta è un obiettivo che viene raggiunto con una serie di comportamenti che pur avendo sempre come motivazione la soddisfazione dell’appetito non mira direttamente al formaggio ma alla eliminazione di un ostacolo al suo raggiungimento.

Nei comportamenti sociali oltre al coordinamento in sequenze temporali c’è un coordinamento dovuto ai ruoli svolti dalle diverse persone : un mio comportamento in risposta ad uno stimolo datomi da un altro, può agire da rinforzo per il comportamento dell’altro. Lui per condizionarmi, premia me se soddisfo la sua richiesta, ma io soddisfacendo la sua richiesta premio lui e il suo comportamento di avanzarmela.

Sulle motivazioni, gli stimoli, le risposte, i rinforzi che hanno fatto da motore e supporto del comportamento dei potenti e della gente di tutto il mondo in questi ultimi anni sono state fatte analisi molto scadenti, dal punto di vista comportamentale. Si è pensato a tutto meno ad un fatto evidente : sono uomini. Se quello che i potenti vogliono non ci piace che cosa possiamo fare per neutralizzarli? Visto che ammazzarli non si può, tentare di mettere loro i bastoni fra le ruote non serve, e il gatto che si li mangi non è in commercio, dobbiamo togliere il formaggio dalla credenza. Ma che cosa è per loro il formaggio? E’ la nostra sottomissione. La nostra sottomissione rinforza la loro arroganza e fa aumentare il loro livello di aspirazione.

E qui sorgono le vere difficoltà perché anche noi siamo uomini e sottostiamo allo stesso paradigma.

Abbiamo paura. Sappiamo che da soli non possiamo farcela. Occorrerebbe una comunità. Ma per creare una comunità che abbia socialmente e politicamente un peso è necessario trovare altri uomini con le stesse nostre motivazioni, che vogliano dare le nostre stesse risposte, che siano sensibili agli stessi rinforzi. Ma creare movimenti è sufficiente? No perché per togliere il formaggio ai Toponi che comandano bisognerebbe invertire le parti. Non più i Toponi che fanno paura ai cittadini ma i cittadini  che fanno paura ai Toponi. E che possibilità hanno i cittadini di fare questo?

Per prima cosa i cittadini devono rimpossessarsi del potere premiante.

Indebolendo la democrazia, rinviando le elezioni, continuando a riproporre le stesse persone nei governi si toglie ai cittadini l’unico potere che hanno, l’unico mezzo che hanno  per far paura ai toponi : mandarli a casa. Se non si vuole la rivoluzione, la soluzione è il voto. Ma il voto non basta se prima non si cambiano le liste e le persone da queste rappresentate e proposte.

Più che movimenti e creazione di partiti nuovi occorre modificare quelli esistenti dal di dentro. Coloro che sono contrari al modo attuale di gestire il potere non dovrebbero creare nuovi partiti, ma iscrivere le loro persone e i loro seguaci nei partiti esistenti per portarvi  il loro pensiero e modificarli dal loro interno.

Fuori i Conte, i Letta, i Draghi, i Di Maio, i Salvini, e dentro altri, tanti altri, giovani, preparati, onesti, motivati, capaci. E poi libere elezioni.

Qualcuno dirà: ma questo è puro e semplice buon senso. Ma non è soltanto buonsenso. E’ buon senso aggiunto a conoscenza di che cosa è, di come è fatto e di come funziona l’uomo.

§§§




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19 commenti

  • Nuccio Viglietti ha detto:

    Storia umana è storia di sopraffazioni… essere umano no sa fare altro… sopraffare tutto e tutti… è nostra infame natura prevaricatrice… se no prevarichi vieni prevaricato… invariabilmente… questi ultimi due anni dovrebbero essere stati sufficiente istruttivi in proposito!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/

  • Luciano Motz ha detto:

    “Più che movimenti e creazione di partiti nuovi occorre modificare quelli esistenti dal di dentro. Coloro che sono contrari al modo attuale di gestire il potere non dovrebbero creare nuovi partiti, ma iscrivere le loro persone e i loro seguaci nei partiti esistenti per portarvi il loro pensiero e modificarli dal loro interno.
    Fuori i Conte, i Letta, i Draghi, i Di Maio, i Salvini, e dentro altri, tanti altri, giovani, preparati, onesti, motivati, capaci. E poi libere elezioni”.
    L’ing. Zerbini, evidentemente, possiede una notevole esperienza gestionale e di conduzione di uomini, ma non ne ha di partiti. Pensare di poter modificare un grande partito dall’interno, attraverso l’inserimento di nuovi iscritti, è una pia illusione. Neppure i “signori delle tessere”, cioè quei personaggi con disponibilità economica che pagavano le quote associative delle migliaia di iscritti loro fedeli ai tempi della grande DC, sono riusciti a farlo. Lo posso testimoniare, perché a quel partito sono stato iscritto.
    La cosa può riuscire in un sindacato. C’è riuscito parzialmente, per esempio, Pierre Carniti, attraverso una campagna di formazione della dirigenza intermedia. Ma c’è riuscito perché era già al vertice dell’organizzazione e perché i dirigenti intermedi sono dipendenti stipendiati del sindacato. Lo posso testimoniare, perché sono stato dirigente della CISL, anche se appartenente alla corrente di Franco Marini.
    Nemmeno la costituzione di un nuovo partito o movimento, può essere sicuramente risolutiva. L’esperienza del M5S è sotto gli occhi di tutti. La possibilità che i nuovi leader, pur scelti tra persone integerrime, mutino dopo la conquista del potere è reale. La descrive magistralmente Jean Paul Sartre nel dramma “Le mani sporche”.
    Che fare, allora? La realtà è questa:
    L’attuale situazione mondiale, non solo quella italiana, fa parte del disegno di Satana; il demonio è sì potente, ma non omni, l’unico omnipotente è Dio e l’azione di Satana viene dal Signore concessa e tollerata per fini che a noi sfuggono. Il Libro di Giobbe, al capitolo 1, versetti dal 6 al 12, è molto chiaro in proposito.
    Certamente, dovremo affrontare tempi difficili, ma non ci resta altro da fare che continuare a resistere contro il dispotismo dei malfattori e continuare nella fedeltà al Signore, testimoniando l’appartenenza al suo Corpo Mistico. Il progetto diabolico non arriverà a compimento.

    • stilumcuriale emerito ha detto:

      La mia esperienza politica è effettivamente = 0. Ciò non toglie che una certa trasferibilità di esperienze tra un settore e un altro esista, dato che il mattone di qualsiasi organizzazione sociale è sempre l’uomo con tutte le sue virtù e i suoi difetti, i suoi lati buoni e quelli cattivi . Un minimo di fattibilità nella mia proposta penso che ci sia e potrebbe anche dare risultati sorprendenti.

      • Luciano Motz ha detto:

        Caro ing. Zerbini, l’indirizzo politico di un partito è stabilito dal congresso, quindi per modificarlo occorre poter contare sulla maggioranza dei voti espressi: un’impresa per niente facile, specie per un gruppo di recente affiliazione. E, mi creda, mettete su gruppo di tali dimensioni implica l’impegno di molte migliaia di arruolatori. Una soluzione potrebbe essere questa: un gruppo di mille all’inizio, con ciascuno che s’impegna a portare altri cinque soci, con i nuovi cinquemila soci che s’impegnano a portare ciascuno altri cinque soci, e avanti così. Ma probabilmente la segreteria del partito farebbe resistenza per impedire la registrazione dei nuovi soci. Avendo la capacità di implementare la suddetta procedura, sarebbe preferibile l’istituzione di un nuovo partito.

        • stilumcuriale emerito ha detto:

          Interessante il suo commento, di cui la ringrazio. Qui si apre un altro argomento molto stimolante e ricco di studi e di ricerche .
          Chi ha realmente la leadership di un gruppo? Il capo formale, o il membro più influente per originalità, carisma, ampiezza di vedute ?

  • acido prussico ha detto:

    Gustosa la parabola. Com’è gustoso il formaggio con le pere.
    Suggerirei due altri metodi conoscendo piú o meno il “comportamentismo” uomo-animale.
    1) Mettere un piattone di formaggi vari senza fori, trappole, gabbie. Libertà totale. L’abbuffinità avrà il sopravvento e il “topo” schiatta da solo.
    2) Mettere nella stanza una gabbia con un nibbio. Quello che ha spalle nere, occhi rossi e fischio nitido. Il “topo” lo vede, ne sente l’odore e il fischio e siccome “per natura” è un cagone … emigra.

  • Carlo Tommasi ha detto:

    Questa è la mia modesta risposta,
    tramite twitter,
    alle menzogne quotidiane
    dell’ineffabile bergoglio (minuscolo):

    https://twitter.com/carlo_tommasi/status/1491394936091987974

    Giorno 3256°
    del 𝘀𝘂𝗽𝗲𝗿𝗴𝗶𝘂𝗱𝗮 𝗯𝗲𝗿𝗴𝗼𝗴𝗹𝗶𝗼,
    figlio della 𝗽𝗲𝗿𝗱𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲.

    O sciocchi
    e tardi di cuore
    nel credere al 𝗩𝗮𝗻𝗴𝗲𝗹𝗼!

    Guardate
    le abominevoli opere
    di 𝗗𝗿𝗮𝗴𝗵𝗶, 𝗦𝗽𝗲𝗿𝗮𝗻𝘇𝗮,
    𝗯𝗲𝗿𝗴𝗼𝗴𝗹𝗶𝗼…
    e capirete perché 𝐃𝐈𝐎
    Si fece cullare
    in una mangiatoia!

    https://www.marcotosatti.com/2022/02/09/di-topi-di-uomini-di-politica-di-formaggio-e-di-libere-elezioni/

    https://www.maurizioblondet.it/speranza-prende-le-decisioni-senza-consultare-affatto-il-cts/

    𝑮𝒖𝒂𝒊 𝒂 𝒄𝒐𝒍𝒐𝒓𝒐 𝒅𝒂𝒊 𝒒𝒖𝒂𝒍𝒊
    𝒊𝒍 𝑭𝒊𝒈𝒍𝒊𝒐 𝒅𝒆𝒍𝒍’𝒖𝒐𝒎𝒐
    𝒗𝒊𝒆𝒏𝒆 𝒕𝒓𝒂𝒅𝒊𝒕𝒐!
    https://carlotommasi-natipercredere.blogspot.com/2021/11/guai-coloro-dai-quali-il-figlio.html

    https://twitter.com/carlo_tommasi/status/1491034161959870470

    𝐅𝐞𝐝𝐞

  • Giovanni B. ha detto:

    Beh, potrei dare un consiglio, avendo avuto lo stesso problema, se davvero si tratta di un topolino solitario, magari accompagnato da un collega. Si sa che i topi procedono sempre lungo le pareti, quindi non dovrebbe essere difficile individuare il percorso di quel topo in prossimità della meta: individuato il percorso si crea una strettoia con qualche oggetto al termine della quale si pone una trappoletta…
    PS Se qualcuno ha pensato che volessi anche, indirettamente, riferirmi all’agire del governo per indurre le persone all’inoculazione, non sarebbe troppo in errore.

  • Enrico Nippo ha detto:

    Una prima osservazione:

    non si dovrebbe ammazzare nemmeno un topolino poiché è anch’esso una forma di vita di cui l’uomo non è autore e quindi non si vede con quale “autorità” si prenderebbe la briga di sopprimerla.

    Seconda osservazione, a proposito di

    “Indebolendo la democrazia, rinviando le elezioni, etc etc.:

    “Le masse saranno sempre sotto della media. La maggiore età si abbasserà, la barriera del sesso cadrà, e la democrazia arriverà all’assurdo rimettendo la decisione intorni alle cose più grandi ai più incapaci. Sarà la punizione del suo principio astratto dell’Uguaglianza, che dispensa l’ignorante dall’istruirsi, il bambino dall’essere uomo e il delinquente dal correggersi.
    Il diritto pubblico fondato sull’uguaglianza andrà in pezzi a causa delle sue conseguenze. Perché non riconosce la disuguaglianza di valore, di merito, di esperienza, cioè la fatica individuale: culminerà nel trionfo della feccia e dell’appiattimento. L’adorazione delle apparenze si paga”.

    Henri-Frédéric Amiel, “Frammenti di diario intimo” (1871)

  • Berlicche ha detto:

    Con tutta la stima, in che modo i topolini giovani, preparati, onesti, motivati, capaci sono diversi dai toponi odierni? Sempre topi sono, e anche loro sentiranno l’odore del formaggio. La natura murina e umana è questa; la soluzione libere elezioni è solo sostituire topi esperti con altri di diverso pelo. Sempre che i re topi ce lo permettano.
    La sola soluzione sarebbe quella Ratatouille, cambiare la natura del topo, cosa il topo desidera. Ma qui…

    • arrendersi all'evidenza ha detto:

      Il topone non differisce dal topino in due cose: il peccato originale e la data di scadenza (che viene anche per i Soros, i Gates e tutto il bestiario). Il topone ha, nei limiti della sua natura, dei mezzi che il topino non ha. Ma anche il topino ha dei mezzi, però il topone cerca disperatamente (nel senso che è da disperati pagare dei topastri scelti tra i topini per mentire a miliardi di topini) di non farglieli usare. Tra i mezzi a disposizione del topino ci sono il numero e l’essere naturalmente associato agli altri topini. Il topone, coi topastri, gioca a dividere i topini.
      Purtroppo il peccato originale predispone tutti i topi a farsi inoculare… In principio non era così. Adesso attenti: Chi ha creato i topi è disposto a morire per loro. Non c’è topone che regga alla luce che ne deriva. Basterebbe che i topini aprissero gli occhi, ma ci sono topastri che su ordine dei toponi ti spruzzano calce viva addosso. La soluzione è proteggersi gli occhi, un cuore puro.

    • stilumcuriale emerito ha detto:

      Certamente. Ma potrebbe essere un formaggio di qualità migliore che ad esempio invece di “sottomissione” potrebbe chiamarsi “consapevole e attiva collaborazione”. Il meccanismo rimarrebbe sempre lo stesso perchè fa parte della natura ma i risultati potrebbero essere molto diversi.

  • Veronica Cireneo ha detto:

    Come è rilassante il ragionamento logico!!

    Simpaticissima l’intera metafora.

    Grazie 😉

  • arrendersi all'evidenza ha detto:

    Mitico!

    Le cavie che scoprono l’esperimento sono come i criceti che scendono dalla ruota sulla quale correvano dentro la gabbia.

    La vaccinazione con questi intrugli sperimentali, dei quali c’è da dubitare persino sul contenuto dichiarato in etichetta, sta rivelandosi inefficace per lo scopo ufficiale per la quale viene imposta (il Covid) mentre è sempre più vincolante in termini di lesione delle libertà civili a carico di chi non si assoggetta a fare da cavia.
    Invece le cavie stanno sperimentando, dopo gli effetti avversi immediati nelle prime settimane successive all’inoculo, l’emergere di situazioni spiacevoli per la salute poco o nulla paragonabili (in peggio) al risibile rischio che in quasi tutte le età si sarebbe potuto correre venendo contagiati.
    Non stiamo parlando di casi sfortunati o di un numero di casi giustificabile con l’elevata percentuale di vaccinati rispetto ai non vaccinati: sono dati parametrati allo stesso numero di soggetti (quelli britannici sono tutti riferiti a 100000 persone).
    Ebbene, attualmente chi ha ricevuto il vaccino in quasi tutte le fasce di età è più propenso a contrarre il contagio, a finire in ospedale e a morire con Covid rispetto ai non vaccinati. In più il sistema immunitario debilitato li protegge meno anche da tutte le altre malattie, anche la più brutta e temuta. Infine i danni vasali li espongono ad un maggior numero di patologie tromboemboliche. Processi innescati: gutta cavat lapidem.
    I vaccini, come si è capito, hanno fallito lo scopo medico-sanitario che vantavano. Non solo hanno fallito, punto e basta, ma stanno facendo danno adesso nell’organismo e non si sa bene per quanto tempo ancora.
    Lo dicono i calciatori, gli atleti, i piloti, gli operai edili, le compagnie assicurative e chi fa autopsie…
    Lo dice qualsiasi rilevamento diretto, non manipolato da chi ne ha il potere e la convenienza.
    Non sono previsioni, ma numeri attuali. Se invece l’obiettivo era il green pass, beh allora stanno funzionando.
    Ovviamente il terzo inoculo (o il quarto) non fanno che peggiorare la situazione.
    Alcuni esperti spiegano che il sistema immunitario pian piano può ripulirsi di queste informazioni velenose, ma intanto potrebbe non farcela il cuore. Per altro anche il green pass magari lo toglieranno, ma chi intanto e fallito o caduto in depressione quello che ha perso l’ha perso. Il tempo è galantuomo, ma non fa miracoli.

    • Giovanni B. ha detto:

      “Se invece l’obiettivo era il greenpass”…molti lo pensano, ma non ne sarei così convinto. Vediamo piuttosto una volontà ossessiva, per il nostro Paese, di inoculare tutto e tutti anche quando, ormai, come dice Crisanti, accanirsi contro chi ancora non ha fatto il siero non ha senso. Non avrebbe senso dal punto di vista sanitario, ma supponiamo che il siero significhi qualcosa d’altro per “loro”, magari il collaudo del fatto che si può ottenere obbedienza da una popolazione alimentando ad arte la paura: raggiunta l’obbedienza DI TUTTI su questo, assuefatta la popolazione, si cercherà obbedienza riguardo a qualcos’altro, qualcosa di peggio.

      • stilumcuriale emerito ha detto:

        Il green pass è il premio (in termini comportamentistici, il rinforzo positivo) che viene dato da Draghi & C. alla risposta del cittadino che si fa vaccinare anche senza convinzione circa l’utilità e l’efficacia del vaccino, ma per usufruire di vantaggi in termini di libertà di movimento e di svolgimento di attività lavorative e/o ludiche . Quindi : per il cittadino il formaggio è rappresentato dalla libertà condizionata dal green pass, per Draghi & C. il formaggio è rappresentato dalla sottomissione dei cittadini vaccinati.
        La differenza tra ricatto e condizionamento non è molto evidente, ma c’è.
        La legge del ricatto è : se non fai ti punisco, mentre la legge del condizionamento è : se fai ti premio.
        In tutta la faccenda del covid è evidente che sono stati usati entrambi.

        • Giovanni B. ha detto:

          Si spera che il greencoso venga tolto, il pericolo è che il macchinario ideologico messo un piedi per imporre il siero venga utilizzato in futuro per altri obiettivi.

    • Paoletta ha detto:

      Ma l’AIFA dice che va tutto bene! 🤡😂