Il Medico della Mutua. Non Sei Inoculato? TI Cancello dagli Assistiti. Storia Vera.

5 Febbraio 2022 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, Paolo Deotto ci offre questo racconto che sarebbe surreale se non fosse drammatico: drammatico perché testimonia del grado di ideologizzazione – contro ogni scienza ed evidenza – di coloro che invece dell’una e dell’altra dovrebbero fare il loro pane quotidiano, e del livello di discriminazione che le autorità del Paese, Sergio Mattarella, Mario Draghi e via via scendendo fino a giungere ovviamente alle forme di vita meno nobili, cioè i responsabili dell’informazione, giornali e televisioni, hanno creato nel Paese. L’importante però è non dimenticare: giorno verrà…

§§§

 

La nuova morale del medico. Non sei vaccinato? E io ti cancello dal mio elenco di assistiti.

Con avallo dell’ASL

Un fatto vergognoso

Giorno dopo giorno, ci sono (purtroppo) nuove notizie che documentano il clima avvelenato in cui viviamo.

Ieri sera un amico mi ha raccontato l’esperienza vissuta da lui e da sua moglie, con il nuovo medico ASL di zona.

Questa coppia di amici vive da sempre in un paese piccolo, dove l’assistenza sanitaria è assicurata da un medico che copre anche un altro paesino. Di recente il medico che per oltre 25 anni  ha ricoperto questo ruolo è andato in pensione e la ASL ha inviato il nuovo medico, un giovane alle prime armi ma, così si direbbe dall’esordio, animato da sacro fuoco. O meglio, il fuoco che lo anima non mi sembra così sacro. Comunque, guardiamo i fatti e poi ognuno valuterà.

I miei amici vanno in ambulatorio e subito il nuovo medico li redarguisce perché ha saputo che non sono vaccinati. Li avvisa che lui è un medico pro-vaccino e che loro avrebbero fatto meglio a trovarsi un altro dottore. Insomma, non è certo un incontro piacevole, ma al momento la cosa finisce lì. Loro hanno bisogno solo delle solite ricette per i soliti medicinali, le ritirano e non si attardano a fare discussioni.

Pochi giorni dopo però i miei amici si lamentano con il nuovo medico perché non lo hanno trovato, pur essendo venuti nell’orario indicato dal cartello affisso sulla porta dell’ambulatorio.

Non solo: rintracciato per telefono, il medico si era rifiutato di venire ad aprire l’ambulatorio, perché impegnato altrove.

Per tutta risposta, il medico dice loro di trovarsi un altro medico, perché lui li cancellerà dal suo elenco di assistiti. Riceveranno in tal senso una comunicazione dall’ASL.

E infatti pochi giorni dopo arriva questa comunicazione dall’ASL:

La motivazione ex art. 41 c. 3 dell’ACN MMG (Accordo Collettivo Nazionale Medici di Medicina Generale) è la “turbativa del rapporto di fiducia”.

La faccenda è surreale. Dopo pochi giorni di “assistenza” – si fa per dire – il medico ha stabilito che è stato turbato il “rapporto di fiducia” e non ha esitato a cancellare questi due pazienti dall’elenco dei suoi assistiti.

La ASL a sua volta ha evidentemente preso come oro colato le parole del medico, visto che nessuno si è scomodato per fare una verifica. Un semplice avviso, timbro e firma e la faccenda è sistemata.

I miei amici hanno naturalmente dovuto scegliere un nuovo medico. Se da un lato sono stati ben contenti di non avere più a che fare con il giovane scorbutico, d’altro lato però ora si trovano a dover affrontare un viaggio – non lungo, ma fastidioso per chi, come loro, non è più giovanissimo – quando hanno bisogno del medico perché, come dicevamo, vivono in un paesino e l’assistenza medica è fornita da un medico che deve coprire anche altri paesi.

Parlando in paese, sono venuti a sapere che il nuovo medico ha agito nello stesso modo anche con altri assistiti, che a loro volta hanno ricevuto poi dalla ASL la comunicazione della cancellazione. Il “rapporto di fiducia” era stato turbato. Non è certo un caso che i “turbatori” siano tutti non vaccinati. Redarguiti e poi, alla prima occasione, cancellati. La ASL avalla, non fa alcuna verifica.

E così, al termine di questa bella storia, questo miei amici, come altri loro compaesani, dovranno affrontare il disagio di uno spostamento in un altro paese (hanno tutti l’automobile? Beh, questi sono problemi loro, si arrangino…), un disagio che può non essere lieve, soprattutto nella stagione invernale.

Ma oltre al disagio materiale, resta l’amarezza per il sopruso subito, per la gratuita cattiveria dimostrata dal giovane medico, per l’indifferenza burocratica dell’ASL.

Questo è il bel clima dell’Italia 2022, il Paese che, come ci insegnano i nostri Cari Leader, nell’emergenza della pandemia ha trovato la sua unità, ha affrontato l’emergenza con coraggio e solidarietà, eccetera eccetera. Certo, se poi qualche milione di cittadini sono stati declassati a cittadini di serie B, che possono essere vessati e umiliati, insomma questi sono fatti loro. Se la sono voluta…

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8 commenti

  • Adelmo ha detto:

    A meno che non ci siano stati dei diverbi la motivazione non regge. La mancata fiducia può scaturire solo da accadimenti personali, non dal fatto che una persona creda meno in quanto il medico ha studiato.

  • Sherden ha detto:

    Caro Paolo Deotto, mi sovviene per unn attimo la considerazione che se in occasione della campagna per la prima dose i pasdaran del vaccino almeno si sentivano obbligati a comuunicare che si trattava di gesto volontario e niente affatto obbligatorio, oggi che stiamo completando la terza gli stessi pasdaran si stanno comportando da guardiani inflessibili del vaccinisticamente corretto. Tanta e tanto veloce è la strada percorsa in discesa di questa china maleodorante del disprezzo del diritto. Immagino che in occasione della quarta dose si sentiranno autorizzati a sparre direttamente ai loro pazienti dissidenti, con tanto di medaglietta premio.

  • MARIA MICHELA PETTI ha detto:

    A prescindere dalle convinzioni personali in merito alla “vaccinazione” anti-Covid, essendo l’individuo non limitato al suo corpo, quale dovrebbe essere oggi la corretta applicazione del brocardo: “primum non nocere”, che si fa risalire ad Ippocrate? In nome del quale il medico presta un giuramento che, pur non avendo valore giuridico, ne conserva intatto quello etico e, nella versione moderna aggiornata al 2014, impegna tra l’altro il neolaureato in medicina, chirurgia e odontoiatria, a:
    perseguire come scopi esclusivi la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica dell’uomo e il sollievo della sofferenza, cui ispirerò con responsabilità e costante impegno scientifico, culturale e sociale, ogni mio atto professionale;
    curare tutti i miei pazienti con eguale scrupolo e impegno indipendentemente dai sentimenti che essi mi ispirano e prescindendo da ogni differenza di razza, religione, nazionalità condizione sociale e ideologia politica
    attenermi nella mia attività ai principi etici della solidarietà umana contro i quali, nel rispetto della vita e della persona, non utilizzerò mai le mie conoscenze

  • giovanni ha detto:

    Il ” furbacchione ” si e’ premurato di mettersi al vento giusto, giuramento al macero e appiattimento a sogliola su direttive vocali o percepite. Da uno cosi’ e’ molto meglio non farsi visitare e nemmeno averci a che fare. Inutile tentare di denunciarlo, s’e’ parato col contratto che ha una voce specifica per la bisogna.

  • Massimiliano ha detto:

    Succede più spesso di quanto si creda. Ma suggerisco di utilizzare prima di tutto una mail PEC dove si chiede al medico di ottemperare ai suoi doveri e successivamente lettera dell’avvocato. Nel caso poi non dovesse bastare passare alla denuncia personale. Di solito funziona già con la lettera da parte dell’avvocato… almeno per quella che è la mia esperienza. Saluti.
    Massimiliano

  • Grog ha detto:

    Chiedo a chi se ne intende: ma in questi casi il “medico” non potrebbe essere passibile di denuncia?

    • ANSELMO DALLE FIANDRE ha detto:

      Da “Codice di deontologia medica”
      (…)
      Giuro:
      (…)
      3. di curare ogni paziente con scrupolo e impegno, senza discriminazione alcuna, promuovendo l’eliminazione di ogni forma di diseguaglianza nella tutela della salute;

      Un bel esposto all’ordine dei medici è senz’altro un primo passo.

  • Maria Grazia ha detto:

    Secondo me bisogna diffondere questa notizia e condannarla perchè in contrasto con il giuramento di Ippocrate a cui devono sottostare i sanitari. Occorrerebbe che i pazienti danneggiati facciano denuncia all’ordine dei Medici della zona per sanzionare il medico in questione oltre a diffondere il più possibile la notizia soprattutto tramite i media anche per impedire che altri medici seguano il suo esempio a livello nazionale.