La Digos a Casa di un Giornalista, all’Alba. Un’Intimidazione da Regime.
28 Gennaio 2022
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, questa mattina abbiamo dato notizia di un’azione della polizia nei confronti di un giornalista, Cesare Sacchetti. Qui sotto riportiamo il suo racconto, pubblicato su La Cruna dell’Ago. Come vedrete è un racconto dai contorni kafkiani, e tanto più preoccupante in quanto potremmo – Dio non voglia – ritrovarci il Grigio Kommissario al Quirinale. E allora a quel punto Lamorgese chi la tiene più? Particolarmente allucinante la motivazione del sequestro e dell’irruzione all’alba, secondo le migliore tradizioni delle polizie politiche. Buona lettura e indignazione. Chissà chi è il magistrato che ha firmato quell’assurdità.
§§§
Il sequestro del cellulare e la visita della DIGOS all’alba: i colpi di coda di un sistema all’ultimo stadio
Il protagonista del romanzo “Il processo” di Frank Kafka, Josef K., si è svegliato un giorno per ritrovarsi accusato di un crimine del quale lui stesso non sarà mai informato durante il corso del dibattimento.
Josef K. quindi non può difendersi dalla macchina processuale che lo ha messo sul banco degli imputati perché non sa nemmeno la ragione per la quale quella macchina si è messa in moto.
Quello che mi è successo nella mattinata di ieri può dirsi sotto certi aspetti persino più paradossale di quanto accaduto a Josef K.
Prima delle sette del mattino, alle 6:40 per la precisione, gli uomini della DIGOS si presentano con un decreto di perquisizione del mio appartamento per acquisire in realtà ciò che interessava particolarmente agli agenti, ovvero il mio telefono cellulare.
A quell’ora, immagino come molti altri lettori, dormivo un sonno profondo e quindi ritrovarsi buttato giù dal letto per vedersi davanti questo decreto è un risveglio traumatico.
Gli agenti chiedono di vedere i miei documenti, controllano la vettura che utilizzo generalmente per gli spostamenti e poi alla fine acquisiscono il mio computer e il mio telefono cellulare.
Cerco di raccogliere le idee e capire che cosa mi si contesta, e questo è quello che leggo nelle motivazioni che hanno portato al sequestro dei miei strumenti informatici, che sono anche gli strumenti attraverso i quali svolgo la mia attività di giornalista.
Leggo nell’intestazione del decreto che mi vengono contestate le violazioni dei reati 290 e 656 del codice penale.
Prendo allora il codice penale e scopro che l’articolo 290 riguarda il vilipendio della Corte Costituzionale, della Repubblica, del Governo ma in nessuno dei miei articoli, tantomeno in quello contestato, mi sono espresso in maniera ingiuriose nei confronti di queste cariche, se non nei limiti del mio legittimo diritto di critica, che mi rendo conto che di questi tempi non è poi più tanto legittimo.
L’altro articolo che mi viene contestato, il 656, è quello invece relativo alla “pubblicazione di notizie, false, esagerate o tendenziose” che possono costituire un turbamento dell’ordine pubblico.
Per scoprire quali sarebbero queste notizie false o tendenziose dobbiamo leggere il capoverso seguente del decreto di perquisizione.
Se qualcuno di voi dovesse trasecolare per quello che sto per scrivere voglio rassicurarvi fin da subito che non si tratta di un errore. Lo hanno proprio scritto.
Queste le motivazioni addotte.
“perché, sul canale Telegram avente vanity name “Cesare Sacchetti” divulgava un messaggio riportante notizie false notizie in merito a presunte precarie condizioni di salute dell’attuale Presidente del Consiglio Mario Draghi, con conseguente prevedibile istigazione ad una reazione nel contesto eversivo antigovernativo “NO VAX”.
La prima cosa da notare è che siamo di fronte ad una ipotesi di reato inesistente, ovvero quella che descrive un “contesto eversivo antigovernativo NO VAX.”
No vax non vuol dire assolutamente nulla. È una espressione priva di senso inventata dalla carta stampata per bollare delle persone che non di rado non sono nemmeno contro i vaccini in linea di principio, ma si limitano semplicemente ad esprimere delle lecite perplessità e forti denunce sulla opportunità di distribuire dei sieri sperimentali e di condizionare la vita sociale alla loro ricezione.
Nella cosiddetta Repubblica costituzionale questa contestazione non dovrebbe nemmeno esistere perché siamo nel seminato della libertà di opinione e di pensiero ma questa è una delle numerose ipocrisie dei sistemi democratici che promettono libertà di espressione per poi revocarla quando questa minacci gli interessi di chi sta dietro le quinte dei palazzi del potere.
L’altra cosa da far notare è che il fatto che io abbia ricevuto da fonti molto qualificate e informate la notizia che Mario Draghi avrebbe una patologia e si starebbe curando non è fino a prova contraria falso, e il fatto che questo possa turbare l’ordine pubblico è una ipotesi del tutto assurda.
Soprattutto poi sarebbe interessare sapere dove sarebbe il nesso tra la pubblicazione dello stato di salute di Draghi e l’istigazione di un immaginario contesto eversivo NO VAX?
In chi modo il primo porterebbe ad una alimentazione del secondo?
Questo è comunque l’articolo “incriminato” che ho pubblicato su Telegram lo scorso 24 gennaio e, come si può vedere, non contiene nessun “vilipendio” contro Draghi come mi viene contestato nel decreto emesso dalla procura di Roma.
Da quando infatti riportare notizie sullo stato di salute di una carica pubblica costituirebbe in qualche modo una violazione dell’ordine pubblico?
Sono pieni gli stessi media cosiddetti “mainstream” a riportare notizie sulla salute di Capi di Stato o pontefici come successo lo scorso anno nel 2021 quando alcuni organi di informazione riportavano che lo stato di salute di Bergoglio non era affatto dei migliori, e nessuno all’epoca gridò ad un allarme per un presunto turbamento dell’ordine pubblico.
Fare il giornalista significa riportare delle informazioni che vengono da fonti che si ritengono affidabili e tra queste informazioni ci sono certamente le condizioni di salute di chi ricopre una carica pubblica, dal momento che per questi personaggi non vige la privacy come per qualsiasi altro privato cittadino.
Al tempo stesso è diritto dei cittadini sapere se chi ricopre delle cariche pubbliche ha eventuali problemi di salute perché questi potrebbero pregiudicare lo svolgimento di quegli incarichi così delicati e importanti per gli interessi di una nazione e della sua collettività.
Un’altra cosa che mi ha colpito è la “tempestività” di questa perquisizione che secondo quello che mi riferiscono diversi legali è del tutto immotivata specialmente per delle ipotesi di reato del tutto infondate.
Gli agenti della Digos alla fine mi chiedono di venire con loro negli uffici della polizia postale. Quando arriviamo sul posto mi restituiscono il computer e le schede sim presenti nel mio telefono.
Nelle circostanze che hanno dato vita a questi surreali fatti devo dire al tempo stesso che gli agenti sono stati tutto sommato corretti e cortesi.
Ciò che si sono limitati a fare è fotografare il post del mio canale Telegram per accertarsi che io sia la persona che l’abbia pubblicato.
L’articolo porta la data dello scorso 24 gennaio e io ho subito il sequestro del mio cellulare solamente tre giorni dopo.
Generalmente la macchina della magistratura è molto più lenta e macchinosa per mettere in moto un procedimento simile, ma in questo caso ho constatato che c’era una particolare fretta di avviare delle procedure che in circostanze ordinarie richiederebbero tempi molto più lunghi.
Quello che mi chiedo è questo. Qualcuno aveva premura di farmi arrivare un messaggio? Qualcuno ha voluto farmi sapere che ho parlato di ciò che non dovevo parlare e che ho toccato un nervo scoperto?
In questi giorni è lo stesso Draghi che sta trattando per la sua ascesa al Quirinale e non sono io a dirlo, ma persino i media in mano a quei poteri finanziari che hanno srotolato il tappeto rosso al suo governo.
A giudicare dai risultati questa trattativa sembra avviata al fallimento perché i partiti non ne vogliono proprio sapere di trasferirlo su al Colle.
Draghi fa comodo a palazzo Chigi per tutta una serie di ragioni che abbiamo già spiegato in precedenti contributi, ma soprattutto la ragione principale è che la classe politica vuole lasciare immutato lo status quo e cercare di tirare a campare ancora un po’ nella speranza di rinviare l’appuntamento del suo sempre più vicino naufragio.
La fine dell’operazione terroristica del coronavirus avrà le conseguenze di uno tsunami e si porterà via con sé con ogni probabilità ciò che resta di un sistema politico completamente incancrenito, e allo sbando più completo.
La voce nei palazzi del potere è ormai una sola: si salvi chi può. Queste sono le ragioni per le quali i partiti vogliono che Draghi resti lì, ma Draghi non sembra intenzionato a restare in ogni caso, e sono sempre i suoi “portavoce” a riferirlo sugli schermi nazionali.
A questo punto torno al quesito che proponevo poco fa. A chi o cosa ha disturbato il mio articolo? Quale negoziazione in corso potrebbe essere stata compromessa in seguito alla sua pubblicazione?
Altre fonti altrettanto ben informate avevano riferito che l’uomo del Britannia vorrebbe cercare riparo a Bruxelles tra i palazzi delle istituzioni comunitarie qualora le porte del Quirinale dovessero restare chiuse per lui.
Non so se ciò che ho scritto possa aver irritato determinati poteri che stanno trattando eventuali buonuscite e vie di fuga. Non ho ancora risposte definitive, ma se dovessi trovarle le condividerò volentieri come ho fatto in precedenza.
So però che non è normale che la polizia entri in un’abitazione privata per delle ipotesi di reato inesistenti, così come so che quando si arriva a queste pressioni nei confronti di giornalisti, allora devono essersi necessariamente toccati gli interessi delle sfere più alte del potere.
So anche al tempo stesso che chiunque abbia messo in moto questo meccanismo ha commesso un errore madornale perché questa storia non farà altro che aumentare l’attenzione su ciò che ho scritto.
Nel frattempo, continuerò a fare il mio lavoro finché mi sarà consentito farlo. Finché ci saranno lettori che leggono i miei articoli e sostengono la mia informazione libera e indipendente, questo spazio resterà aperto.
C’è comunque una consapevolezza in me che è sempre più profonda e che è corroborata dai fatti che stiamo vedendo.
Un sistema che dà vita ad un’azione del genere è un sistema che è ormai all’angolo. È una bestia ferita che si dimena e che tenta di dare gli ultimi morsi prima della sua definitiva dipartita.
Il tempo e la storia sono dalla parte di chi si è schierato per la libertà e contro questo piano per ridurre in polvere il Paese così tanto odiato dalla massoneria, ovvero l’Italia.
Non saranno pressioni di questo tipo a fermare la macchina della storia.
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Categoria: Generale
Solidarieta’ piena al giornalista, ove la notizia fosse stata destituita di ogni fondamento, generalmente, se ne chiede la rettifica con tanto di scuse. Qui invece no, si usa il metodo intimidatorio che ravviva passate esperienze, non della nostra generazione. Nel frattempo i nostri eroi hanno rieletto, usando il copia ed incolla napolitano, lo stesso presidente. Il segnale politico e’ chiarissimo / alla via cosi’. L’unico lato positivo e’ lo svelamento della menzogna sotto i colpi della resistenza al ” vaccino ”, da inoculare nel nostro esclusivo interesse. Naturalmente chi non aderisce viene punito, sempre nel nostro interesse, si capisce. Kafka non avrebbe saputo fare meglio. La dittatura scientista immaginata dai satanisti oltreoceano procedera’ bruciando i tempi, infilando una turpitudine dietro l’altra fino al suo epilogo. Chi deve svegliarsi lo faccia ora, altrimenti sara’ tardi.
Vilipendio delle Istituzioni? Non c’è fondamento. Turbamento dell’ordine pubblico? Manco a parlarne. Continuiamo a credere nella giustizia. E anche nella Giustizia. Soprattutto nella Giustizia. Stiamo combattendo solo con armi spirituali, preghiera e fede. Non siamo eversivi. A noi piace la Costituzione. Le forze delle tenebre dimissioneranno per sferrare l’ultimo attacco. A noi toccherà il compito di ricostruire sulle macerie umane e finanziarie.
Dio ci aiuterà.
Se il vile affarista è profondamente ammalato, credo che non abbia vita lunga. Il sentimento di odio che si è tirato addosso unito al karma che sta arrivando, lo sta piano piano divorando nel corpo oltre che nello spirito.
A sentire certi commenti sembra che prima del covid e di Draghi l’Italia fosse quasi un paradiso di “libertà” e di “verità” straripanti.
Mentre invece la situazione era egualmente penosa ed anzi più subdola di quella attuale. Non è che andare a Messa o al ristorante senza passaporto verde fosse proprio il massimo.
In ogni caso, la tempesta che si sta vivendo non può essere altro che il frutto marcio del vento che si è seminato per decenni e a piene mani in questa repubblichetta italianetta … “nata dalla resistenza antifascista”.
E se fosse vero che “si stava meglio quando si stava peggio”?
E’ normale prassi poliziesca disporre le perquisizioni all’alba, il caso di Sacchetti non è un’eccezione.
Piuttosto, l’eccezione consiste nei soli tre giorni trascorsi dalla pubblicazione del post all’irruzione della Digos.
E’ evidente che qualcuno temeva la cancellazione dei dati di cui voleva impossessarsi. E il sequestro del telefonino dimostra che tutto è avvenuto per un solo scopo: scoprire il nome dell’informatore che ha svelato a Sacchetti la possibile malattia del Draghi.
Si vede che Sacchetti è seguito in alto (si fa per dire) loco e il post su Draghi deve aver toccato qualche potente nervo scoperto che, proprio perché potente, ha potuto mobilitare il Ministero dell’interno, dove qualche funzionario è poi ricorso a un magistrato compiacente per ottenere il mandato di perquisizione. E gli agenti, ben istruiti, sapevano perfettamente che cosa cercare.
Credo anche io che l’interesse fosse concentrato sul cellulare. Mi chiedo, però se questo non sia una possibile conferma indiretta che l’indiscrezione abbia un qualche fondamento. Se si trattasse solo di una balla come tante che vengono sparse quotidianamente, si sarebbero mossi così in fretta? O, si sarebbero mossi in assoluto?
A meno che la scusa della malattia sia un modo per salvarlo dall’ira funesta di molti italiani; pare che il virus stia per esaurirsi ma, vista l’inflazione che sta montando, non ci attende un periodo facile. Meglio darsela a gambe…
Fatto che esige unanime sdegno generale. Solidarietà a tutti i cittadini perseguitati e l’auspicio che la parte onesta della magistratura si attivi per indagare su simili azioni e persegua i responsabili.
Il Sacchetti è esperto in psyop, Cerco su internet lo scoop del tale giornalista che annunziava la morte di Gina Haspel in un raid a Berlino. Gina è viva e vegeta e di quell’articolo non c’è più traccia nel web. Chi ha il potere di far scomparire cotanto scoop?
lo stesso del Dottor Biscardi sa che è nascosto in qualche isola che finge la morte.
Può darsi che il ministero gli sta ricostruendo la verginità di fronte a noi complottisto novax? Aprite gli occhi.
Dietro questa iniziativa della Procura di Roma – che, negli anni che furono, era soprannominata il porto delle nebbie, perché tutto ciò che di scottante arrivava lì si arenava – potrebbe esserci la manina dei servizi nostrani, i quali, tra le loro occupazioni, hanno quella di controllare i personaggi scomodi, potenzialmente “eversivi”, secondo i loro schemi. Possono aver redatto un’informativa, che qualche solerte pm al servizio del padrone ha subito tradotto in un mandato di perquisizione.
Insomma colpa della Belloni?
Non è detto che dietro ogni operazione ci sia il massimo dirigente.. Comunque sono porcherie tipiche di quell’ambiente..
Sarei curioso di sapere che fine hanno fatto tutti coloro, anche in questo blog, che gioivano all’elezione di Draghi a Capo del Governo. Il Generale Laporta, da uomo d’onore qual è, ha pubblicamente ammesso di essersi sbagliato nel giudicare positivamente la sua elezione, ma gli altri?
Eppure, a prescindere dai suoi precedenti, non era difficile capire lo scopo con cui Draghi è stato insediato a Capo del Governo; lo disse lui stesso nel discorso che fece al Senato ad inizio mandato:
«… Sostenere questo governo significa condividere l’irreversibilità della scelta dell’euro, significa condividere la prospettiva di un’Unione europea sempre più integrata che approderà a un bilancio pubblico comune capace di sostenere i Paesi nei periodi di recessione. Gli Stati nazionali rimangono il riferimento dei nostri cittadini, ma [attenzione! – NdR] nelle aree definite dalla loro debolezza cedono sovranità nazionale per acquistare sovranità condivisa [tutto chiaro? – NdR]. Anzi, [qui viene la presa per i fondelli, e probabilmente nel pronunciare il sèguito quel sorriso stampato stabilmente sulle labbra stava per trasformarsi in una risata – NdR] nell’appartenenza convinta al destino dell’Europa siamo ancora più italiani, ancora più vicini ai nostri territori di origine o residenza».
Non voglio vantarmi di aver sùbito messo in evidenza questa chiara dichiarazione d’intenti. Molto volentieri avrei riconosciuto di essermi sbagliato, ma purtroppo i fatti mi hanno dato ragione.
E’ inutile porre in evidenza il vero scopo di tutto questo: la distruzione completa dell’economia Italiana al fine di renderla definitivamente colonia e terra di esperimenti di natura etnico-sociale. Nel frattempo – ormai non fa più notizia e noi stessi non ci scandalizziamo più, mentre dovremmo farlo – l’invasione giornaliera continua: altro esperimento in atto: la sostituzione etnica qui in Italia. Alla denatalità endemica già precedentemente in atto, ora si unisce la sterilizzazione, grazie al falso vaccino, delle donne ancora nominalmente fertili. Niente paura: ci pensano i nuovi arrivati a riempire le culle ormai da tempo vuote quasi ovunque nelle regioni italiane.
Un appello al dott. Tosatti. Torniamo a parlare del problema dell’invasione, di cui ormai se ne fregano altamente, a parte Salvini (si sente ancora il di dietro bruciato) anche la Meloni. Solleciti, nelle possibilità che si ritrova, anche i suoi colleghi di sottoporre questo fondamentale tema all’attenzione del pubblico. Si cerchi di organizzare qualche incontro tramite Tv private, o altre idonee iniziative per risvegliare l’interesse e il disappunto per questa pericolosissima faccenda che organizzazioni infami ed altrettanto infami politici stanno portando avanti approfittando del procurato terrore inoculato insieme al falso vaccino nella maggioranza della popolazione.
Non ho mai gioito. Anzi. E l’ho scritto chiaro.
Non era certo a Lei che mi riferivo, dott. Tosatti; so ben che non ne era entusiasta.
Inquietante. Si prega per lei. per l’Italia, per tutti i connazionali perseguitati.
Io sono nessuno ma mi permetto un doveroso tributo a Cesare Sacchetti che con profonda riconoscenza seguo leggendo “la cruna dell’ago”: la ringrazio per il suo impegno e il suo lavoro fonte d’informazione e riflessione, sguardo attento sulla realtà contemporanea, doti oggi sempre più rare e preziose di cui non possiamo assolutamente fare a meno. Combatta e resista per tutti noi. Grazie.
Questo arresto è un’anticipazione di quello che potrebbe succedere se Draghi diventasse il Presidente della Repubblica.
Sacchetti è stato arrestato perchè ha osato insinuare una salute malferma del nostro attuale Presidente del Consiglio in quanto potrebbe implicare una reazione antigovernativa da parte dei no vax.
Ormai Draghi è andato oltre l’accanimento e la discriminazione nei confronti dei no vax: li vuole rendere inermi davanti all’ istigazione all’odio a cui sprona i pro vax. Nel silenzio di un’Italia in ginocchio, Draghi ha bisogno dei no vax per esibirli come ottusi ostinati, utili a coprire i veri problemi del Paese. La politica senza radici, accetta l’inaccettabile: si è ridotta a zerbino dell’oligarca che ora esige, prima volta in Italia, di salire al Quirinale direttamente da Palazzo Chigi. Ritengo che se Draghi, per la ormai cronica debolezza della politica, riuscisse a soddisfare le sue ambizioni “quirinalizie” lo Stato italiano attraverserà una crisi democratica peggiore dell’attuale: avremo una Repubblica Presidenziale con un eletto che ridurrà il richiamo alla Costituzione a vuota retorica con un sistema parlamentare limitato ad uno scomposto balbettio che continuerà ad ossequiarlo avendo ormai completamente esaurito la propria spinta propulsiva al corretto governo del nostro Paese. L’ambizione di Draghi, come da mentalità contabile, continuerà ad essere quella di impostarci come numeri da incasellare secondo un suo disegno precostituito: nessuno dovrà avversarlo in nome dell’autonomia di giudizio, il “lord” incoronato presidente dall’alta finanza mondiale avrà ormai sarà asservita da una classe politica senza più dignità.
ERRATA CORRIGE – Ultima riga, dopo mondiale, va tolto “avrà”.
Siamo già ridotti ad un numero : il CODICE FISCALE.
ERRATA CORRIGE: ultima riga “ormai sarà servito” anzicchè …. avrà ormai sarà asservito…
Posso suggerire a Sacchetti di trovate un buon avvocato e di denunciarli tutti per questa “impresa eroica”, vigliacca e stupida contro la libera stampa? Denuncia più che può, anche alle Iene e al Gabibbo, poi ci dia il suo IBAN, io sarò lieto di fare un contributo alle sue spese legali. Personalmente l’ho presa male, come un affronto personale, bisogna portarli in tribunale, in galera e poi alla pubblica gogna, devono finirla di fare i gradassi. La prego Sacchetti, ci faccia sapere, deve mordere come un felino infuriato e fare uscire il sangue, siamo con lei!