Intervista con Davide Lovat, Guarito Miracolosamente dalla Sars Cov 2.
21 Gennaio 2022
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, Gloria Callarelli ci offre – e la ringraziamo di cuore – questa intervista a Davide Lovat, che le racconta la sua esperienza con la Sara Cov 2. Un’esperienza drammatica, felicemente risolta, e che ha risvolti spirituali importanti. Buona lettura.
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Definisce la sua una guarigione “miracolosa” e ora è pronto, dopo oltre quaranta giorni di ospedale, a riprendere la sua battaglia più forte di prima. Lui è Davide Lovat, 50 anni, storico e professore veneto di area indipendentista, cattolico, da sempre esponente della battaglia contro il green pass e da sempre difensore della libertà vaccinale. L’aver ritardato di qualche giorno le cure di fatto lo ha proiettato in ospedale a Vicenza dove il ricovero non è bastato ed è subentrata la necessità della terapia intensiva con tanto di intubazione. Un’esperienza che però, appunto, non lo ha fiaccato nelle sue convinzioni e anzi gli ha permesso, dopo il suo rientro a casa, di prendere coscienza ulteriormente della situazione politica in corso e di difendere le sue posizioni.
Prof. Lovat, la Sua guarigione ha del miracoloso…
Direi proprio di sì, mi sono rimesso completamente e in breve tempo. Pensi che ad un certo punto della terapia intensiva avevano pensato addirittura di farmi una tracheotomia, perché ho sofferto due momenti critici. Ebbene: mi è stato raccontato dai miei cari che il giorno dopo questa proposta avanzata dai medici, grazie alla vicinanza e alla preghiera di tantissime persone, ho avuto un miglioramento repentino, inspiegabile, sono stato estubato ad una velocità impressionante e oggi ho i polmoni praticamente a posto. A qualche giorno dalle dimissioni faccio già esercizi ginnici e sono sereno. Ho ricevuto una seconda vita e oggi mi sento in dovere di fare la mia parte con entusiasmo ancora e più di prima.
Ci può raccontare il decorso della malattia?
Inizialmente soffrivo di dolori allo stomaco, pensavo si trattasse di indigestione, poi il male è passato ai polmoni e la situazione è precipitata. Sono dovuto ricorrere alle cure ospedaliere. Dopo il ricovero mi sentivo anche bene, se devo essere sincero, ma quando mi si è avvicinato il medico anestesista e in un colloquio molto franco, mi ha spiegato che solo con l’intubazione avrebbe potuto salvarmi la vita, ho firmato il consenso e ho serenamente accettato. Devo dire che in ospedale sono stati tutti molto gentili.
Erano ricoverate anche persone vaccinate nel reparto?
Assolutamente si, vaccinati e non vaccinati.
Come ha vissuto il momento dell’intubazione?
Mi sono addormentando recitando il Padre Nostro: ero sinceramente sereno, non avevo la minima paura. Perché? Perché da cattolico avevo fatto quanto in mio possesso per essere il più possibile a posto con la mia coscienza e anzi mi sento di dire a tutti: siate sempre a posto con voi stessi, vivete sempre come se fosse l’ultimo giorno. Per me questa esperienza è stata una grazia: anche la sofferenza, per un cristiano, trova un significato.
Una volta ristabilito non ha cambiato idea rispetto alla gestione governativa del virus e alla vaccinazione?
Assolutamente no. Io sono sempre per la libertà vaccinale contro ogni obbligo e sono radicalmente contro il Green Pass, oltre a contestare in ogni aspetto la gestione dell’emergenza sanitaria da parte del Governo Draghi. Personalmente, da cattolico, devo specificare che rifiuto di farmi questo vaccino perché prodotto con cellule di feti abortiti.
Ecco appunto da cattolico vorrei chiederLe una considerazione su un tema che è stato riproposto in questi giorni: alla luce della Sua esperienza, fede e scienza come si declinano?
Ho fiducia nelle persone competenti perché so quanto studio richieda la specializzazione in una materia, ma la fede è qualcosa che non si può riporre in un mezzo come è la scienza. La fede si ripone nel Principio e nel Fine di ogni cosa, che è Dio, mentre la scienza è il frutto dell’intelligenza che l’uomo ha ricevuto come creatura e che ha messo a frutto. Un mezzo, appunto, che usato con perizia, ciascuno nel suo ambito, permette il progresso materiale e anche morale dell’uomo. Io mi sono fidato dei medici proprio in quest’ottica e invito tutti a fidarsi di coloro che la Provvidenza ha messo sul cammino proprio per aiutare chi è in difficoltà.
Questa gestione pandemica ha senza dubbio inasprito i toni ed esasperato gli animi, è d’accordo?
La paura di morire, instillata alle persone anche attraverso una parte della stampa, ha devastato lo spirito e tolto umanità a troppi esseri umani. Bisogna tornare ad amare il prossimo e a rispettare le idee altrui. Bisogna smettere di odiarci: prima di tutto siamo persone e dobbiamo pretendere la nostra dignità davanti a chi vorrebbe ridurci allo stato bestiale.
Come vede le manovre di Palazzo Chigi?
A mio modo di vedere continua a concretizzarsi la svolta tecnocratica: sospensione della democrazia, affidamento a tecnici che altro non sono che obbedienti esecutori dei piani di Davos. Ci troviamo ahimè a vivere misure nazi-comuniste: ma lo Stato non è sovrano sulle persone, i diritti dell’uomo sono a prescindere dallo Stato. Purtroppo gli Stati sono diventati uno strumento di potere dispotico dove continua la sua marcia un progressismo mondialista che ha le sembianze di una dittatura antiumana. Sinceramente sono convinto che non ci sia nessuna speranza con i partiti attuali. Ci troviamo in una finta democrazia e i tanti lati oscuri di questa vicenda, vedi ad esempio i villaggi della protezione civile inutilizzati e approntati non si sa per quale motivo, oggi più che mai necessitano di una risposta chiara da parte del governo. Occorre cambiare marcia nella nostra società.
Proposte in questo senso?
Diverse. Lo si può fare innanzitutto da un lato mettendo da parte i personalismi e unendo i vari gruppi di lavoro che si stanno opponendo a questo sistema dispotico di governo e dall’altro disturbando la macchina statale sempre nel rispetto delle leggi: ad esempio dilazionando i pagamenti, sfruttando gli strumenti sindacali a disposizione e così via.
A livello politico?
Si può fare ancora molto, anzi. Questo è il momento di intensificare l’impegno sul fronte dell’autodeterminazione e dell’autonomia. Spostando il potere sul territorio si aiutano i popoli e le fasce deboli. Il potere centralizzato a Roma permette invece a élite, mafie e grossi gruppi finanziari ed economici di controllare la politica attraverso i cosiddetti “tecnici” o i “fantocci” politici di turno che altro non sono se non espressioni del potere stesso. Il tutto a scapito della popolazione che si trova vessata e ad oggi anche pesantemente discriminata.
E’ evidente la Sua determinazione e l’entusiasmo che fanno intuire come la Sua “battaglia”, dunque, non si fermerà.
Assolutamente no, anzi. Voglio dare pubblica concreta risposta alla chiamata di monsignor Carlo Maria Viganò e riunire tutte le persone di buona volontà che vogliano unirsi contro il mondialismo, ideologia totalitaria di questo secolo che ha la medesima matrice filosofica di quelle del secolo scorso e ne rappresenta un’evoluzione. Dar vita a un’alleanza antimondialista è lo scopo per il quale darò ogni mia energia. E oggi, dopo questa prova, sono pronto a farlo fino al martirio.
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Tag: callarellli, lovat
Categoria: covid
L’articolo in questione merita alcune riflessioni:
1) Anzitutto di tipo medico: perchè un cinquantenne si ammala gravamente di Covid, mentre per molti altri questa malattia è simile ad una comune influenza? Credo che sarebbe necessario aumentare le ricerche sui fattori di rischio di tale malattia al fine di renderla curabile e sopratutto salvare l’equilibrio psichico e le relazioni umane e sociali per ciascuno di noi. Con una battuta, che forse tale non è, ad alcuni è concesso di ammalarsi gravemente perchè Dio vuole mostrare la sua potenza salvandoli anche attraverso l’unità delle preghiere di chi è legato ad essi.
2) Vorrei inoltre fare un’osservazione circa il potere: l’autore dice “Roma”, ma come afferma in altra parte dell’articolo, in realtà il potere è a Bruxelles ovvero a Londra o in qualche circolo, di cui Davos rappresenta la parte presentabile. A noi, che dividiamo tempo ed interessi in questo blog, non rimane che osservare gli effetti di tale potere e contrastarlo, specie quando esso erode, talvolta fino ad annullarle, le nostre libertà fondamentali.
Grande prova di fede e dignità del prof. Lovat, la cui luce brilla nelle tenebre del momento presente.
Bisogna far crollare la Torre di Babele costruita pazientemente dai seguaci di Satana.
E per far ciò occorre lavorare dal basso e tenecemente, senza paura, edificando comunità indipendenti e autonome di base.
Vivere ogni giorno come se fosse l’ultimo, con la coscienza a posto, alla luce di un sano cattolicesimo integrale.
Auguri di pieno ristabilimento al prof. Lovat.
C’è un’intervista di tenore un po’ diverso sul corriere del Veneto https://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/cronaca/22_gennaio_01/vicenza-l-indipendentista-veneto-salvato-dall-intubazione-mi-sono-fidato-ora-convincero-negazionisti-224f2bc8-6ad3-11ec-a738-60074e3536fa.shtml
Anche considerando la cialtroneria del corriere che immagino abbia fatto il suo bel “taglia e cuci”, faccio fatica a pensare che sia la stessa persona… Ma a quel punto se fossi Lovat sarei abbastanza contrariato…
Anche qui la narrazione è diversa, probabilmente l’intervista è stata resa politicamente corretta!
https://www.ilmessaggero.it/salute/storie/davide_lovat_no_pass_niente_vaccino_covid_ultime_notizie-6411546.html
Grandissimo rispetto per il testimone di questa esperienza.
Ma, come dice il proverbio, una rondine non fa primavera, perciò il fatto riportato resta isolato e personale sul quale sarebbe bene non stendere immediatamente l’alone del miracolo per imprimere un sigillo soprannaturale al movimento no-vax, e, manco a dirlo, il marchio della bestia sulla “massa di pecoroni” che seguono la corrente, il che è per lo meno raccapricciante.
La fede esemplare del signor Lovat non è esclusiva e può benissimo trovarsi anche fra coloro che sono convinti del vaccino.
D’altra parte, il cavarsela alla grande di fronte ad una situazione difficile non può riguardare coloro (che sono i più) che non beneficiano di tale fortuna o provvidenza che dir si voglia.
Il “miracolo” lo può raccontare chi lo riceve, ma tutti coloro che non lo ricevono restano con l’acqua alla gola, e questo non può essere (diabolicamente) ignorato.
Se permette trovo offensivo quello che dice e anche teologicamente sbagliato. Come ci spiega S.E. Mons. Viganò, ormai l’umanità è divisa in due: i figli della luce da una parte (contrari, tra le varie cose, al falso vaccino prodotto con feti abortiti) e i figli delle tenebre (che si vaccinano coi feti abortiti). Chiesa contro falsa chiesa anticristiano.