In preparazione: un nuovo testo sulla liturgia, nuovi decreti sugli Istituti Ecclesia Dei

20 Gennaio 2022 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, mi sembra interessante portare alla vostra attenzione e rilanciare questo articolo apparso su Roma Perenne. Buona lettura e riflessione…

§§

 

Leggo su Riposte catholique che circolano nuove voci su ulteriori sviluppi delle direttive vaticane sulla Liturgia. Da letture di commenti in gruppi tradizionalisti U.S.A. apprendo che nella redazione di La Croix, da cui provengono le notizie sotto riportate, ci sono allievi di Grillo, uno dei maggiori avversari della Messa antica e che tanta parte ha avuto anche nell’ultima stretta (vedi). Il che ci darebbe anche un’idea sulle fonti vaticane… Qui l’indice degli articoli sulla Traditionis Custodes e sui Responsa.

 

La Croix dedica due articoli al tema della liturgia postconciliare. Cito dal primo:

Il Vaticano starebbe lavorando ad altri testi sulla liturgia : sarebbe in corso di elaborazione un documento più ampio sulla liturgia post-conciliare, in sostituzione dell’istruzione Liturgiam authenticam del 2001. E un nuovo decreto sugli Istituti Ecclesia Dei sarebbe in preparazione per marzo.

Il primo documento potrebbe generare nuove basi al consolidarsi della Chiesa rivoluzionaria di conio vaticansecondista, le cui variazioni – ormai vere e proprie rotture – si fanno sempre più audaci ad ogni tappa successiva, in continuità esclusivamente all’interno del loro nuovo impianto paradigmatico, ma senz’alcun legame, e quindi in discontinuità, col magistero perenne ritenuto obsoleto per definizione. Proprio sulla Liturgia, il recente motu proprio Traditionis custodes attribuisce alla Messa riformata dai Paolo VI l’unica espressione della lex orandi del Rito Romano. Inquietante cosa ancora potrebbe attenderci posto quanto segue.

Dell’Istruzione Liturgiam authenticam mi ero occupata fin dalle prime avvisaglie focalizzando minacce e rischi temuti e preconizzati [qui], peraltro ora già concretizzati nel Magnum principium (9.9.2017) [qui e relative implicazioni, in particolare sui nuovi messali qui], che modifica il can. 838 del Codice di diritto canonico, riguardante le competenze della Santa Sede, delle Conferenze episcopali e dei Vescovi diocesani nell’ordinamento della liturgia. Un vero e proprio colpo di spugna alla Liturgiam authenticam “sull’uso delle lingue volgari nella pubblicazione dei libri della liturgia romana”.  Di fatto il ‘rompete le righe’ anche col decentramento alle Conferenze episcopali della preparazione dei libri liturgici, che mina l’unità e l’universalità de La Catholica.

Richiede attenzione il seguente passaggio della Correctio papale alle affermazioni del card. Sarah in un documento [qui] che attenuava la svolta rivoluzionaria della Lettera Apostolica : «Il Magnum Principium non sostiene più che le traduzioni devono essere conformi in tutti i punti alle norme del Liturgiam Authenticam, così come veniva effettuato nel passato». Tale affermazione unita all’altra secondo cui una traduzione liturgica “fedele” «implica una triplice fedeltà» – al testo originale, alla lingua della traduzione, alla comprensibilità dei destinatari – lascia intendere che Magnum Principium è considerato come l’inizio di un processo che può portare molto lontano in direzione di una vera e propria devolution liturgica.

I ‘processi’ innescati come mine vaganti sono più d’uno e la frammentazione nella Chiesa acquista velocità sia sulla dottrina che sulla morale e ora sulla liturgia, fons et culmen di tutto.

Quanto al secondo documento, gli istituti Ecclesia Dei vedrebbero messa in discussione la loro posizione in base all’ermeneutica della riforma nella continuità, che già più volte abbiamo visto proclamata (Ratzinger discorso 2005); ma in chiave storicista, poiché riferita, anziché all’oggetto-rivelazione (fondamento oggettivo, dato per sempre, pur se sempre ulteriormente approfondito e chiarito nelle sue innumerevoli ricchezze), al soggetto-chiesa, transeunte perché in evoluzione a seconda dei tempi. Il che, non esplicitamente ma pragmaticamente [pastorale conciliare versus dottrina docet], provoca la negata rottura.

 

Nel secondo articolo La Croix così si esprime:

Quanto ai seminaristi e ai sacerdoti, tra alcuni cresce la tentazione di entrare nei ranghi della Fraternità San Pio X (FSSPX), in rottura di comunione con Roma [falso: vedi -ndr]. « È una questione seria, confida un responsabile di un istituto “Ecclesia Dei”. Ci dicono : “Vi avevamo avvisati che avrebbero fatto marcia indietro”. Ognuno dovrà decidere. Rompere con Roma sarà difficile, ma poiché la FSSPX è meno ostracizzata rispetto ad anni addietro e i sacramenti che amministra sono riconosciuti dalla Santa Sede, c’è chi si sta interrogando. »

Che dire? Che forse dobbiamo prepararci al peggio, ma che la resistenza si fa sempre più forte, costi quel che costi [vedi]. (Maria Guarini)

§§§




SE PENSATE CHE

 STILUM CURIAE SIA UTILE

SE PENSATE CHE

SENZA STILUM CURIAE 

L’INFORMAZIONE NON SAREBBE LA STESSA

 AIUTATE STILUM CURIAE!

*

Chi desidera sostenere il lavoro di libera informazione, e di libera discussione e confronto costituito da Stilum Curiae, può farlo con una donazione su questo conto, intestato al sottoscritto:

IBAN:  IT24J0200805205000400690898

*

Oppure su PayPal, marco tosatti

*

La causale può essere: Donazione Stilum Curiae




Ecco il collegamento per il libro in italiano.

And here is the link to the book in English.

Y este es el enlace al libro en español


STILUM CURIAE HA UN CANALE SU TELEGRAM

 @marcotosatti

(su TELEGRAM c’è anche un gruppo Stilum Curiae…)

E ANCHE SU VK.COM

stilumcuriae

SU FACEBOOK

cercate

seguite

Marco Tosatti




SE PENSATE CHE

 STILUM CURIAE SIA UTILE

SE PENSATE CHE

SENZA STILUM CURIAE 

L’INFORMAZIONE NON SAREBBE LA STESSA

 AIUTATE STILUM CURIAE!

*

Chi desidera sostenere il lavoro di libera informazione, e di libera discussione e confronto costituito da Stilum Curiae, può farlo con una donazione su questo conto, intestato al sottoscritto:

IBAN:  IT24J0200805205000400690898

*

Oppure su PayPal, marco tosatti

*

La causale può essere: Donazione Stilum Curiae




Questo blog è il seguito naturale di San Pietro e Dintorni, presente su “La Stampa” fino a quando non fu troppo molesto.  Per chi fosse interessato al lavoro già svolto, ecco il link a San Pietro e Dintorni.

Se volete ricevere i nuovi articoli del blog, scrivete la vostra mail nella finestra a fianco.

L’articolo vi ha interessato? Condividetelo, se volete, sui social network, usando gli strumenti qui sotto

Condividi i miei articoli:

Libri Marco Tosatti

Tag: , ,

Categoria:

8 commenti

  • gaetano2 ha detto:

    “direttive vaticane” che riguardano esclusivamente neoclero accoglione e accoglino. I preti veri e i cattolici continueranno con la messa di sempre

    • Don Ettore Barbieri ha detto:

      Caro Iginio, la domanda resta sempre la stessa: perché Andrea Grillo, 61 anni, si trova ad insegnare all’Anselmianum? Non è arrivato lì grazie a papa Francesco, ma c’era già con Benedetto XVI e – penso – con Giovanni Paolo II.
      Il problema del postconcilio è stata la desistenza dall’autorità, inaugurata da Paolo VI: magari ti rimbrotto un po’, ma ti lascio dove sei a fare danni. Non basta rimproverare, bisogna rimuovere, all’occorrenza scomunicare.
      Già Don Divo Barsotti, chiamato a predicare gli Esercizi spirituali alla Curia romana nel 1971, le aveva cantate a papa Montini: la Chiesa non può rinunciare ad esercitare il suo potere coercitivo.
      Se negli anni Settanta/Ottanta avesse preso la porta chi doveva prenderla, non ci troveremmo in questa situazione.

      • Corrado Bassanese ha detto:

        Purtroppo ha ragione.
        Che ci fosse già allora la Sede Impedita?

      • gaetano2 ha detto:

        “la desistenza dall’autorità, inaugurata da Paolo VI”…
        Già! Nella difesa della retta dottrina, della Liturgia Divina di santi preti vessati ecc. ecc. è senz’altro cosi. Invece nellarbitrio e nell’imposizione di profanazioni e dissacrazioni se ne è usata in abbondanza

  • acido prussico ha detto:

    Dialogando con Dio.
    – Padre Santo, anche se sei Onnipotente e Onnisciente oserei suggerirti una Variante alla Tua Azione di Governo.
    – Osa. Vi ascolto sempre ma ti prevengo: farò sempre a modo mio perché se vi dessi retta!!!
    – Si tratta della Tua Volontà.
    – Che cosa non va della Mia Volontà? Vuoi sindacarla?
    – Non ti inquietare con me perché mi preoccupa la sorte della Chiesa e sono solo un messaggero. Quaggiù si dice che è troppo “Rigida”, che è Eterna ma che “i tempi sono cambiati”, che bisogna “adattarla ai tempi”, che bisogna “indirizzarla verso orizzonti di progresso umano…”
    – Ti riferisci all’Agenda 2030?
    – Veramente è piuttosto un’Agenda-1964. Ma è dal 2013 che ha avuto uno sprint…
    – Alludi a…?
    – Per carità di Dio, non sto farneticando, non insinuo!!! È parresia, è esplicito progetto dei tuoi Pastori…
    – Ed Io che c’entro con il “progetto” dei miei “Pastori”?
    – Perdona… Noto che hai “virgolettato” le due parole ‘progetto’ e ‘Pastori’. Dubiti anche Tu?
    – Lascia stare… lascia stare… e dimmi piuttosto perché tiri in ballo la Mia Volontà?
    – Ecco. Già prima – diciamo dal famoso Inciampo di Eva – il nostro “libero arbitrio” ha dimostrato di essere molto “deviato”. Ora, però, il nostro è poco “libero” e quello dei “governati” molto “arbitrio”. Aggiungi poi che dal Nuovo Corso Pastorale non Ti pensiamo proprio, “pensamm’e a ‘u clima”, “currimm’e a la siringa de la salute”, “simm’e divenute ‘na massa de pecore”…
    – E allora? “Che… vvuoi da Me”?
    – Che Tu ci riportassi all’ovile. Che Tu ci facessi un poco da “Cane Pastore” (perdona il termine… ma vivo fra un mondo di “pecoroni’)
    – Devo “abbaiarvi”? Devo ricredermi sulla mia Volontà di lasciarvi “liberi”?
    – Solo un poco.
    – E cioè?
    – Prendi esempio dai nostri Governanti Mundial (Draghi, Macron, Sanchez, etc..). Ai loro ordini – clausura, siero, mascherina, passaporto – siamo diventati cittadini docili e ubbidienti, Sani e Salvi. Comandaci a bacchetta per “ubbidirTi”, per farci “sani e salvi”… siamo un pochetto atei.
    – Vorresti che frenassi il vostro “libero arbitrio”, che vi “obbligassi” a frequentare le chiese? Figliolo, sei un ingenuo. La strizza del “letale” e visibile Coronovirus non vi ha convinti a limitarvi e a “pensarMi”, figurati se vi convinco Io che sono Invisibile e da anni messo in un cantuccio dai predicatori.
    – Ecco… potresti ispirare i tuoi predicatori a predicare l’Inferno…
    – Che Iddio me ne guardi! Poveri pastori miei! Già sono ridotti al lumicino… Se poi si mettono a annunciare le fiamme dell’Inferno, le quattro nonnine della messa mi muoiono subito e loro, poverini, quale mestiere possono fare?

    • Don Pietro Paolo ha detto:

      – “Comandaci a bacchetta per “ubbidirTi”

      – Visto che me lo chiedi, ti comando: non mi importunare più con queste. leggere domande-richieste

    • Veronica Cireneo ha detto:

      È di qualche giorno fa l’omelia di un sacerdote che dopo aver anche sottolineato la volontà criminale di certi attori di potere, di stato e chiesa, riferendosi ad essi conclude:”con l’autorità sacerdotale che mi viene da Dio, Convertitevi o Dio vi fulmini”

      È piaciuta anche agli atei quell’omelia, tanti fitto è lo sdegno