Quirinale. Cercando un Candidato Presentabile, perché non Mario Segni?

17 Gennaio 2022 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, si avvicina il momento in cui i partiti dovranno scegliere un nuovo presidente della Repubblica. Il generale Piero Laporta ha pensato a un suo candidato, fuori dai giochi abituali; personalmente temo che purtroppo le molle che porteranno al Quirinale il successore del macellaio della Costituzione “più bella del mondo” (cit.) non terranno conto di candidature degne come questa. Ma la proponiamo egualmente alla vostra attenzione. Buona lettura.

§§§

 

In Italia c’è un uomo, una rara eccezione di questi tempi, una risorsa affidabile, preparata, onesta, al di sopra di tutti i partiti e delle correnti oggi in corsa per il Colle.

C’è un uomo che ha tutti i numeri per entrare al Quirinale, garantendo a ogni onesto cittadino e a ogni forza politica favorevole a un’Italia europea ma non schiava, la difesa degli interessi comuni di tutti noi e dell’Italia in Europa e nel mondo.

È integerrimo; non è mai sceso a compromessi di alcun tipo, senza tuttavia cadere mai nell’estremismo. È cattolico, senza aggettivi; nelle vene gli scorre un sangue politico cattolico analogo a quello di Aldo Moro, sebbene fosse un aspro ma leale nemico dichiarato del compromesso storico e del PCI.

Questo lo espone agli strali dei finti amici della Democrazia Cristiana da cui egli si tirò fuori ai tempi di Mani Pulite. Se lo candidano, fischieranno colpi di lupara da Nusco e da Pioltello; suvvia non possiamo far felici tutti.

Mentre mi domandavo quale possa essere il nostro futuro, osservando i candidati che vanno stagliandosi nella corsa al Colle, ho rammentato che abbiamo un uomo, un padre e un professore di diritto, perfetto per questo ruolo: Mario Segni.

Chi voglia vedere la sua biografia, potrà attingere al web. A me interessa osservare la sua adamantina coerenza, mai scaduta nell’estremismo, sempre equilibrato in una lunga carriera politica, segnata da poche importanti vittorie e molte delusioni.

A me interessa che Mario Segni conosca benissimo la macchina statale italiana e quella europea. A me interessa che nessuno possa, in alcun modo, trovare macchie nel suo passato per costringerlo a sporcare il suo e il nostro incerto futuro. Sono tuttavia consapevole che questo possa essere l’ostacolo più aspro per candidarlo. Oggi possiamo dire che sembra sia stato preservato per il Colle. Tocca a noi cittadini dare una mano al destino.

Coraggio, amici di Stilum Curiae, siamo tanti, cominciamo subito a raccogliere firme e, come sempre, affidiamoci a Nostro Signore.

Ps: io Mario Segni non l’ho mai conosciuto personalmente né incontrato neppure fugacemente.

www.pierolaporta.it

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30 commenti

  • Cris ha detto:

    Sul PresDelRep siamo tranquilli. Confesso di essere troppo giovane per ricordare chi sia Segni, ma se è un dritto di sicuro non sarà considerato. Come il Generale scrisse per Draghi, sarà scelto il migliore. Certo, bisogna intendersi su il migliore per chi, o che cosa. Di sicuro sarà il migliore per chi comanda davvero. Per gli Italiani.. meh. Se devo puntare 2 centesimi, Mattarella bis. Stesso copione del Napolitano bis, anche lui all’inizio non ne voleva sapere. Cercheranno di trovare qualcuno, falliranno, e non trovandolo chiederanno un eroico ultimo gesto al PresDelRep uscente. Un anno forse due, quanto basta per portare a termine i compiti assegnati a Draghi. Una pedina importante come l’Italia non sarà lasciata all’incognita delle elezioni coi ventacci di guerra che corrono.

  • Davide Scarano ha detto:

    Non mi aspetto nulla di buono da chi ha avuto un ruolo attivo nella gestione della cosiddetta “pandemia” ovvero non ha esecitato una credibile opposizione.
    Credo che questo scoramento nei confronti dell’attuale sistema e quindi nei confronti di qualsiasi nome che possa uscire dal cilindro della nomina a Presidente, sia comune a molti.
    PS L’affluenza alle elezioni supplettive di Roma è stata di poco inferiore all’11%, si potrebbe definire “il punto più basso” in termini di partecipazione e fiducia. Non ci rimane che pregare e parlare al fine di esporre con prudenza e saggezza le nostre ragioni

  • Giovanni B. ha detto:

    Nei suoi interventi Marcello Pera ha sempre mostrato equilibrio, razionalità, senso delle istituzioni, tutte cose che di questi tempi sembrano merce rara, molto rara. Inoltre egli sempre riafferma le radici cristiane dell’Europa, criticando per questo apertamente l’atteggiamento dell’Inquilino di Casa Santa Marta (dal quale peraltro provengono una parte non piccola dei nostri problemi, vedi la costante interferenza sulla questione migratoria). Se possa essere lui il san Giorgio che scaccia il drago verde non so, sarebbero però un segno di cambiamento.

  • Sherden ha detto:

    Mario Segni? Quello che ai primi scoppi di mortaretti abbandonò la nave DC (subito dopo i topi)? Quello che con il fallimentare progetto del bipolarismo assoluto ci regalò il PCI-PdS-DS-PD al governo?
    Mah…

    • PIERO LAPORTA ha detto:

      Non furono scoppi di mortaretti. Fu un preciso disegno, partito apparentemente dal palagiustizia di Milano, aveva una porta girevole sul consolato Usa ambrosiano, su Nusco e Pioltello e, sorpresa, in casa Berlusconi, da cui Segni avrebbe dovuto prende le redini spezzate di un governo fantoccio. Lasci perdere i racconti pilotati.
      Lei mi conferma nell’umile lezione di Disraeli: “quando voglio leggere qualcosa di buono, me lo scrivo”.
      Questo è del 2013, ma respira ancora
      https://www.pierolaporta.it/berlusconi-fesso-incompreso/

      • Sherden ha detto:

        Caro Generale, se fu un “preciso disegno” (e questo potrebbe non essere accertato) e il tizio se l’ha svignata ponendo le basi per una scissione multipla (e questo è invece palesemente accertato), in gergo militare mi pare di ricordare che si chiami “diserzione”.
        Per rispetto (suo, non di tal Mariotto) non aggiungo altro.

  • Simona ha detto:

    Fratini? La Casellati? Insieme a Segni e a Pera potrebbero rappresentare una buona rosa per evitare i soliti sinistri e/ o le mummie ipocrite. Vedremo…

    • PIERO LAPORTA ha detto:

      ah sì? Perché no il card. Bertone?

      • Simona ha detto:

        Era solo per dire che ci sono persone che si attaglierebbero bene alla Presidenza della repubblica, anche nell’area cattolica/moderata.
        Suscettibile il signore con le mostrine…
        Saluti.

        • PIERO LAPORTA ha detto:

          Ma no, non sono suscettibile, quantunque con le mostrine. Animoso più del dovuto, talvolta e mi spiace averla toccata, davvero. Mi scuso.
          Frattini e Casellati sarebbero, come Pera, prestanomi di Berl che ha ttradito quanti sono entrati nella sua orbita, moglie e Italia incluse.
          Non è saggio provare altrove?

  • Remo ha detto:

    Buongiorno, credo che Mario Segni sia un ottimo candidato. Avete la mia firma!

  • Maria Grazia ha detto:

    Io vedrei bene al Quirinale Giorgetti: mi sembra molto equilibrato ed anche preparato per il ruolo che attualmente riveste, come seconda opzione metterei Pera. Non parteggerei per la nomina di Berlusconi, soprattutto per ragioni anagrafiche: compie quest’anno 86 anni e dovrebbe reggere sino a …… 93 anni!

    • MARIO ha detto:

      Ma lei non sa che Berlusconi è di plastica, di quella non biodegradabile, di quella che dura in eterno?

      • Maria Grazia ha detto:

        Caro Mario, constato che in te è sempre presente il senso della provocazione alla quale, come sai, non riesco a resistere.
        Vorrà dire che quando per Berlusconi arriverà il momento di lasciare ….. la plastica anche il prete si adeguerà alla situazione somministrandogli l’estrema ….. finzione!

      • PIERO LAPORTA ha detto:

        Certo, dritto dritto nel termovalorizzatore, tedesco ovviamente

        • MARIO ha detto:

          No no, meglio in un’urna di vetro. Così, incorruttibile, potrebbe passare anche per santo… e finire sotto qualche altare.

          • Dafne ha detto:

            Ricorda quella barzelletta sul Cavaliere che si lamenta del costo del futuro monumento funebre (piramide):
            – Ma come? Per soli tre giorni? –

    • PIERO LAPORTA ha detto:

      Giorgetti? Il più fedele alleato di draghi nella lega? Interessante.

      • Maria Grazia ha detto:

        Pensandoci bene, ha ragione: al Quirinale ci vedrei bene PIERO LAPORTA ( spero che almeno su questo candidato non abbia nulla da eccepire!!!)

        • PIERO LAPORTA ha detto:

          Io nel Quirinale? Eh, la prima dotazione sarebbe una ghigliottina biposto, a nastro continuo, autopulente; la porrei nel cortile dove schierano quella spagnolesca guardia d’onore(!).
          Sui primi 500 candidati avrei un’idea alquanto precisa.
          Se tutto va bene, avrei un’altra quindicina d’anni per affliggere questa valle di lacrime. Le pare possa impegnarmi in un’attività così noiosa? Meglio le rose del mio giardino e i miei lavori di falegnameria, oltre al libro su via Fani.
          Grazie per il suo pensiero, davvero, debbo tuttavia renderglielo coi miei più cortesi omaggi.

          • Veronica Cireneo ha detto:

            Per la manutenzione della ghigliottina biposto mi offro io.
            Conosco ottimi arrotini 😀

          • Maria Grazia ha detto:

            @ PIERO LAPORTA – E’ il primo candidato al Quirinale che si distingue per un programma così preciso e ….. tagliente.

  • IL BRIANZOLO ha detto:

    Proporre Mario Segni mi pare una buona idea.
    Ciò premesso, purtroppo i “grandi (?!?) elettori” del P.d.R. [deputati, senatori e rappresentanti regionali] mi paiono per il 45% analfabeti funzionali e/o di ritorno, per un altro 45% furbacchioni, corrotti, ruffiani, paraculi & c..
    Ne salvo il 10% perché sono ottimista di natura…
    Non ci resta che pregare perché avvenga il miracolo!

  • PIERO LAPORTA ha detto:

    Pera chi? Quello sull’attenti dietro Berlusconi, in devota attesa di baciare la pantofola a Napolitano e mandare l’Italia in guerra contro la Libia.
    Ridicolo.

  • Milly ha detto:

    Marcello Pera ha un unico neo. È un cattolico, amico di papa Benedetto XVI!

    • ex : ha detto:

      Marcello Pera non è affatto cattolico, è agnostico. Ma è un agnostico illuminato oltre che persona onesta, che riconosce al Cattolicesimo il ruolo che gli spetta nella formazione della civiltà europea (ormai decaduta). E in questo senso difende il Cattolicesimo.

  • Giovanni B. ha detto:

    Non credo che Draghi dopo questa gestione insensata della pandemia (con annesse, ripetute, plateali menzogne) abbia qualche possibilità di arrivare al Colle. Nemmeno il Cavaliere sembra molto più presentabile, dato il suo passato controverso. Credo che al cdx non convenga insistere sul suo nome.
    Dovranno trovare qualcuno davvero super partes ed equilibrato: mi pare che Marcello Pera sia un nome da considerare.

    • PIERO LAPORTA ha detto:

      Non caposco perché si insiste su Pera e quali demeriti si imputino a Segni, se non aver rifiutato un governo, con numerosi impresentabili, offertogli da Berlusconi.
      Segni ha commesso grossi errori, li ha ammessi e si è ritirato davvero, non per finta come il Cossiga, andato a piangere sulla tomba della sua vittima con fotografi e tv al seguito, mobilitati uno per uno. A proposito, Di Pietro fu lanciato da Corrado Carnevale e Francesco Cossiga, Dei due uno solo fu nitido e galantuomo, ma commise un errore come può capitare