Laporta: Joe Biden Farebbe Meglio a non Scherzare col Fuoco (Putin…).

14 Gennaio 2022 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, il generale Piero Laporta ci offre questa riflessione a tutto campo sui tempi drammatici che stiamo vivendo, non solo nel nostro Paese, ma in scenari molto più ampi. Buona lettura.

§§§

 

Sollecitato a scrivere per SC, ho fatto mantello del libro che sto scrivendo su via Fani, invero spinosissimo, per tardare questo intervento. Mi chiedono di descrivere la situazione dell’Italia. A modo mio? Con una sola parola? Immutabile, verrebbe da dire. La Fede, grazie a Dio, invece mi soccorre.

Il discendente di don Bernardo Mattarella e donna Maria Buccellato vuole lasciare il Colle, alla maniera di Umberto Nicola Tommaso Giovanni Maria di Savoia in partenza per l’esilio. È una scelta pienamente condivisibile. Due nobili sconfitti, l’uno dal terzo Reich, l’altro dal quarto; quest’ultimo agli ordini della oberste Führer Angela Merkel, alla quale e al di lei susccessore si genuflettono i Gefreite kapò globalisti, partigiani, comunisti, demonicristiani, socialmazzettisti, albertogiussanini, accattocomunisti, sanguisusindacalisti, mafiosi, paramafiosi, antimafiosi e… Bergoglio, allenatissimo alle genuflessioni, non solo liturgiche, dai tempi dei Desaparecidos e dei fratelli inglesi alle Malvinas.

Da decenni v’è un ritorno, fattosi oggi precipitoso, da piazzale Loreto a piazza Venezia, in testa i felloni generali siringa, allora come oggi. Al balcone s’affacciano puttanieri e medium e saltimbanchi, e poi Giuseppi, Mario Uotever-it-teics e domani chissà persino un Sala o uno Zaia piccoli a piacere, magari De Luca o il suo più genuino Crozza. Dalla tragedia alla farsa, assicurò Karl Marx, non bastando una ripetizione dai tempi della Milano da bere e defecare.

 

Umberto, prima del Portogallo, fece penitenza nell’eremo francescano di Montella, due passi da Nusco, dove unsero uno dei più grandi medium ed economisti del mondo, tale Romano Prodi. Come dite?  Nusco è dell’onesto Ciriaco De Mita? È lo stesso; il viaggio umbertino fu vaticinio e presagio. Impossibile avvedersene allora. Meno rassicurante non ve n’accorgiate ora, mentre si vorrebbe un medium al Colle. Siamo a un  tale livello di sprofondo fognario, per cui dopo tutto un medium non sarebbe peggio di non pochi predecessori.

Il Guardian, il britannico Guardiano, il quotidiano più letto dall’Mi6, in queste ore e ben prima di piazza Fontana, via Fani e Portella della Ginestra, a pochi passi dalle case dei peggiori neri e rossi italiani, Il Guardian, Il Guardiano, da Londra, ci esorta alla democrazia. Loro? Coi duchi e i principi pedofili e assassini, loro? Da non crederci. Il Guardiano ha invece pienamente ragione quando afferma l’impossibilità di continuare col venerabile don Mario Draghi.

Tutto scivola sull’imperturbabile discendente di don Bernardo Mattarella e donna Maria Buccellato. Scrutato da Nusco e commemoratovi ogni Epifania, prima d’andarsene volle come Umberto far penitenza, subendo l’ovazione della borghesia più trascolorante e corrotta d’Europa, dopo quella torinese, ciniche del pari. Da far rimpiangere Mario Capanna e gli assalti a piazza de La Scala. A bene vedere, nulla di nuovo; come dissi, immutabile… in apparenza.

L’Italia post risorgimentale, madre di facili costumi della Repubblica  altrettanto virtuosa, fu ritratta da due davvero sventurati scrittori, a dispetto di nobili e agiati natali d’ambedue.

L’11º principe di Lampedusa, 12º duca di Palma, barone di Montechiaro e della Torretta, Grande di Spagna, consumò i giorni nell’avita terrazza sul mare di Palermo, pel monumentale romanzo, diciamo così, parallelo a “I Viceré” di Federico De Roberto, sfigatissimo siculopartenopeo, anch’egli andatosene nella disperazione, a causa del flop letterario del libro. Il principe lasciò pure la sua virilità a Caporetto, disastro più che patriottico quindi.

Il Gattopardo fu stroncato da Elio Vittorini, siciliano ambrosiano, duro e puro del Pci togliattino. Si può pensarla come si vuole ma il compagno Vittorini aveva naso. Il Gattopardo che balla il valzer nella scena, poi fatta sua dal compagno don Luchino Visconti, anticipava lo sprofondo dei compagni kapò Merkeliani, in smochin e faffallino. Al rogo, sentenziò il compagno Vittorini, mica a torto.

Sfigatissimi, i due nobili scrivitori mai avrebbero immaginato le proprie opere – diciamoci la verità, nate sotto pessimi auspici – trasmutarsi in perpetuo viatico decadente, destino scolpito nel letame di traditi e traditori, passando per piazzale Loreto, arrivando a via Fani e oggi a La Scala, un teatro, come si conviene a crudeli e inetti commedianti da tre soldi.

Lampedusianamente parlando siamo oggi a una quota da rendere difficile immaginarne una più sprofondata. Eppure è in arrivo, ben lo sa il discendente di don Bernardo Mattarella e donna Maria Buccellato: andando via, sarà lontano quando arriveranno gli esiti del di lui condiviso potere. Che abbia imparato dal Cossiga Francesco, rifugiatosi sotto l’ali della regina Elisabetta,  tre mesi prima del Britannia e di Capaci? Non di meno, egli, già venerabile dal 1978, riversò sul semplice fratello Draghi Mario la responsabilità della rotta del panfilo reale, il 2 Giugno 1992, verso Ustica; quando si dice humour inglese. Festa della Repubblica che sanguina.

Nonostante tutto non è finita. Lo scrissi su queste colonne (antipatico autocitarsi, ma mi si costringe): il problema è duplice e non concerne nuovi ordini più o meno mondiali né l’azzeramento finanziario, solo conseguenze. Neppure vale perdersi sul vairus e bigfarma, sul verace Bassetti e sulla terapia monoclonale per quello sciocchino del Galli. Stupidaggini, solo conseguenze.

Il male in agguato è la guerra, indispensabile agli Stati Uniti di Joe Biden. Vuole la guerra su piccola scala, a mo’ di quella di Spagna prima della 2GM, per sperimentare la capacità di combattimento con pochissimi uomini, circa un quinto o anche meno rispetto agli standard delle guerre tradizionali. Le tecnologie militari senza uomini già operano in terra, nel cielo, nel mare e nello spazio. Occorre sperimentarle in guerra, con un vero nemico, per capire se assicurano davvero la vittoria tattica, strategica e politica.

L’Ucraina sarebbe il perfetto teatro di prova, con un  piccolo problema tuttavia: Vladimir Putin. A Davos glielo ha detto chiaro e tondo: «Joe, se la NATO (cioé gli Usa, NdR, e anche l’Italia) tocca la Russia, scateno l’inferno nucleare. Per 3mila morti alle Due Torri state ancora frignando; che cosa accadrebbe per milioni e milioni di morti in ogni vostra metropoli?».

Per buona misura lo stato maggiore generale sovietico… pardon russo, usualmente molto riservato, svela informazioni dettagliate sulle proprie capacità; questo video è un esempio. https://www.pierolaporta.it/wp-content/uploads/2022/01/ILGIORNODELGIUDIZIO.mp4  Quanti non comprendono il russo e non hanno tempo, vadano all’ultimo minuto del video. I militari russi, l’hanno inequivocabilmente battezzato: “Il Giorno del Giudizio”.

Il Giorno del Giudizio, l’incubo ronza nell’orecchio del vecchietto mentre inciampa tre volte sui gradini del potere. Inciampa ma non  rinuncia, non può rinunciare a sparare il primo colpo, senza il quale la Cina prende il comando e gli Stati Uniti implodono come l’Unione sovietica la notte del 25 Dicembre 1991.

Per ora a Joe va benissimo il vairus che obbliga tutti casa, anche i soldati russi, in ipotesi. E se il vaccino Sputnik funzionasse davvero, se non fosse una fola da ripetere all’infinito? Come mai a Cuba nessun infetto? Il destino di quella che fu la più grande democrazia del mondo, in mano a untori peggiori di quanti distribuirono coperte infette di vaiolo ai nativi da sterminare. E nessuna via d’uscita.

Che cosa ci attende? Una valanga di odio e un ritorno con incalcolabile forza di antiebraismo e anti cattolicesimo. C’è una quantità d’ebrei non credenti, decisi a utilizzare la bandiera della propria etnia ai loro scopi. Così come tanti “cattolici adulti” crocifiggono Nostro Signore i i suoi discepoli. Questi fecero, faranno e fanno già odiare milioni di innocenti, colpevoli solo di essere nati ebrei o cattolici e credere nel nostro unico Dio.

Un agente del Mossad una sera si lasciò andare: «Quando finiremo coi palestinesi, cominceremo con i nostri ortodossi». Quanti vogliano capire il perché vadano su questo sito. Gli ebrei ortodossi vogliono riaprire il processo a Gesù e riconoscerlo comune Messia.

Nostro Signore difende noi e la nostra Fede, più di quanto presumiamo. Dopo tutto dobbiamo morire, meglio che sia per uno scopo. “La Battaglia è nostra, la vittoria di Dio”, disse santa Giovanna d’Arco; essa aveva ragione ma questo non le risparmiò il rogo; solo dopo venne l’altare. Teniamolo a mente.

Abbiamo Fede, sebbene non comporti prendere ulteriori lezioni di buonismo un tanto al chilo, per ogni cicisbeo passato a miglior vita. Non dobbiamo odiare: non di meno ricordiamo a maestrine e maestrini che questa repubblica fu battezzata nell’odio “del sabba di piazzale Loreto” (come lo definisce Pietrangelo Buttafuoco), nelle stragi di via Medina dell’11 giugno 1946 a Napoli e di via Rasella a Roma, nelle segrete di palazzo Salviati a Roma, nelle foibe e nelle fosse comuni sotto Bologna, a Portella della Ginestra, nell’Alto Adige e a piazza Fontana, e a via Fani, contro Aldo Moro e contro Giovanni Leone, con le mani pulite lordate di sangue. Se il web restituisce una parte dell’odio quando il potere perde un pezzo, be’, inutile stupirsi: si raccoglie il proprio seminato.

Urliamo dai tetti la verità, senza tuttavia odiare; dobbiamo anzi pregare anche per i nemici, pur rimanendo prudenti e consapevoli degli ostili finché tali rimangono. Sono ostili; se sorridono, veston bene e sanno stare a tavola, se paiono gentili, sono ancor più pericolosi. Chi detiene il potere di vita e di morte sul prossimo non ha motivo di sembrare aggressivo; questo è compito dei generali siringa e degli sbirri a Trieste.

Il problema, come dissi, è duplice. Uno è la guerra possibile; l’altro? È Bergoglio. Mai la Chiesa precipitò così dai tempi della Rivoluzione Francese. Lo sa pure lui, poveretto, al timone d’una barca sgangherata, privo lui e priva la barca di requisiti adeguati. Si scelse amici al vertice del gangsterismo finanziario, quanto di peggio vi sia al di qua dell’inferno, col solide connessioni al di là, ben presenti nei paraggi vaticani. Costoro sono d’un cinismo, al cui confronto Hitler e Stalin impallidiscono. Se un giorno Francesco diventerà superfluo per costoro, lo elimineranno, esattamente come fecero con Aldo Moro e come tentarono con san Giovanni Paolo II. Anche per questo, ancor più occorre pregare, non odiare né maledire, mai, perché la profezia di san Giovanni Paolo II, «il male divora se stesso» si compia nella Divina Misericordia. Non alimentiamo il male, noi cattolici, perché così operiamo contro il disegno di Dio; disegno misterioso eppure avvertibile, operante per strade inimmaginabili e sicure.

Non Praevalebunt.

www.pierolaporta.it

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18 commenti

  • Pio g. ha detto:

    La Corte Suprema boccia il vaccino obbligatorio (ma siamo negli USA). Abolito il Green Pass dal 26 gennaio (ma siamo in Inghilterra). Assalto al Parlamento (ma siamo in Bulgaria).
    Caduto il governo (magari fossimo in Italia!)
    In Italia si attende da un momento all’altro l’elezione del nuovo Capo dello Stato….perché l’Italia sarebbe ancora uno Stato? Una nazione in coma, dal 1793…il titolo dell’ultimo libro del compianto Buscaroli. Dal coma alla morte il passo è stato breve.

    • PIERO LAPORTA ha detto:

      E’ la subalternità dell’Italia a pesare
      Draghi attende ordini
      Se la piazza, come temo, si scatena, il farabutto ha buon gioco a presentarsi come indispensabile salvatore della patria.
      Il sistema sta tuttavia mostrando di implodere. Occorre pregare senza mescolarsi ai no vax e ai berci sul web.
      O Dio vieni a salvarci
      Signore accorri in mio aiuto.

      • ex : ha detto:

        «senza mescolarsi ai no vax»

        Bisogna vedere cosa s’intende per «no vax», definizione peraltro cretina. Perché quelli che vengono definiti dagl’imbecilli, dai corrotti e dai mafiosi, «no vax», sono coloro che, facendo funzionare il proprio cervello al contrario dei lobotomizzati teledipendenti, nutrono dei seri dubbi sul fatto: 1) – che quello che chiamano “vaccino” sia un vaccino; 2) – che quelle porcherie che chiamano “vaccino” abbia efficacia nell’immunizzare il “vaccinato”; 3) – che non comportino gravi conseguenze di natura fisica; 4) – che non siano intrugli diabolici creati immolando tanti poveri innocenti, estratti vivi dal seno materno (allora od ora non c’è differenza).

        Tutti particolari clamorosamente dimostratisi non dubbi ma certezze.

        Quindi è proprio con la gente che ragiona, cioè con coloro che dai nazivax sono definiti “no vax” che bisogna «mescolarsi».

        P.S. – «No vax» – secondo la terminologia degl’idioti, erano anche De Donno e Biscardi. E sono tutti quei medici, ricercatori e scienziati non corrotti che si oppongono alla politica sanitaria fondata sul “dio-vaccino”.

  • miserere mei ha detto:

    Vengono alla mente davvero tanti spunti… ma cercherò di essere telegrafico. La situazione è diabolica, in senso proprio. I più potenti si mostrano molto affini a quel culto. La Chiesa cattolica purtroppo è infiltrata ed è più debole di un tempo, avendo disarmato e smantellato la contraerea.
    L’elite che manipola i simulacri delle istituzioni, è capace di asservire popoli interi tramite certi sedicenti rappresentanti, disponendo persino della cultura, salute e degli eserciti.

    Quale il senso di un palese tentativo di far naufragare il welfare, instupidire le masse e forse innescare una guerra?
    Che vantaggio ha un manipolo di nababbi con velleità superumane da una pletora di impoveriti o destinati ad essere tali? Il raffreddamento generale della domanda serve a chi vederebbe esplodere l’inflazione e la montagna di denaro falso che è stato creato dal nulla, speculandovi.
    Salvare il loro deretano dallo scoppio della bolla passa da un’unica via: una dittatura, basata sul grincazz. Avendo spolpato tutto ciò che si poteva, non resta che divorare i propri concittadini e ciò che possiedono, per soddisfare se stessi e i creditori, che assistono interessati e si fanno i loro conti e contratti. La svendita nostra a qualcuno conviene e non è detto che siano dei creditori che in futuro non avranno più a chi vendere, dopo essersi riempiti di realtà produttive che saranno prive di consumatori. In più c’è la pesante incognita di che cosa possono provocare le vaccinazioni, anche in termini di malattie e capacità di cura (l’eutanasia è sempre più propagandata). Dovesse mettersi proprio male, le armi nucleari abbondano. Chi ci toglierà da questo incubo? La lettura dei primi capitoli del libro di Samuele in questi giorni ha spiegato bene perché ci si è ridotti così. Non è colpa degli altri: il marcio è tutto intrinseco alla nostra società. Avrà misericordia Dio? Abbiamo capito di meritarcelo?

    • PIERO LAPORTA ha detto:

      Il Santo Rosario
      Il Santo Rosario
      Il Santo Rosario
      Il Santo Rosario
      Il Santo Rosario

  • GINO ha detto:

    No, deve scherzarci, così questi liberal fascisti verranno spazzati via d’un colpo così pure in Italia.

    • PIERO LAPORTA ha detto:

      Io non scherzo affatto
      Ho pubblicato questo sulla pagina FB di ebrei ortodossi che vogliono riaprire il processo a Gesù
      https://bit.ly/3fmLCiq
      Le persone più pericolose per i veri ebrei e cristiani sono i laici di entrambe le parti.
      Trascorrono le loro vite pietose odiando sia i cristiani che gli ebrei, dimenticando che le loro radici sono in entrambe le fedi.
      Odiano se stessi e quando non possono suicidarsi o non possono combattere o uccidersi a vicenda, sostengono i loro nemici, non importa se musulmani, comunisti o nazisti.
      I cristiani secolari flagellano Cristo così come desiderano che gli ebrei muoiano
      Gli ebrei laici si incolpano a vicenda per aver diffuso l’odio che sta cadendo su di loro.
      Un Everest di scheletri, un Mississippi di inutili dolori, afflizioni e distruzioni.
      Nonostante la follia, l’umanità marcia inesorabilmente verso lo sviluppo. Come è possibile?
      Nostro Signore ha già scritto il finale della storia: il bene vince, non importa quante brave persone devono spendere la propria vita. Tutti dobbiamo morire, non importa per cosa. La cosa migliore è morire onorando la volontà di Dio.
      Sono cattolico e so quello che Cristo vuole che io faccia: pregare e devo amare davvero tutti i miei fratelli come amo me stesso, tutti, senza differenza di religione, senza colore razziale o barriera sociale, e senza aspettare di essere ricompensato durante la mia vita.
      Sono davvero felice di incontrare questa superba pagina FB in cui trovo una bella luce di speranza divina. Grazie mille, fratelli miei, grazie mille.
      Dio vi benedica, voi tutti, tutti noi.

  • Luciano Motz ha detto:

    Agli ordini, Generale, non alimentiamo il male! Ma qualche accidente, ben mirato, possiamo tirarlo?

    • PIERO LAPORTA ha detto:

      si prega ✝ pure col Salmo 58
      ^^^^^
      Rendete veramente giustizia o potenti,
      giudicate con rettitudine gli uomini?
      3 Voi tramate iniquità con il cuore,
      sulla terra le vostre mani preparano violenze.

      4 Sono traviati gli empi fin dal seno materno,
      si pervertono fin dal grembo gli operatori di menzogna.
      5 Sono velenosi come il serpente,
      come vipera sorda che si tura le orecchie
      6 per non udire la voce dell’incantatore,
      del mago che incanta abilmente.

      7 Spezzagli, o Dio, i denti nella bocca,
      rompi, o Signore, le mascelle dei leoni.
      8 Si dissolvano come acqua che si disperde,
      come erba calpestata inaridiscano.

      9 Passino come lumaca che si discioglie,
      come aborto di donna che non vede il sole.
      10 Prima che le vostre caldaie sentano i pruni,
      vivi li travolga il turbine.
      11 Il giusto godrà nel vedere la vendetta,
      laverà i piedi nel sangue degli empi.
      12 Gli uomini diranno: «C’è un premio per il giusto,
      c’è Dio che fa giustizia sulla terra!».

      Conferenza Episcopale Italiana (CEI)

  • Cris ha detto:

    In questi giorni ne sono successe di tutte, tra il silenzio assordante dei media nostrani. L’ultimatum della Russia che chiede garanzie alla Nato di smettere di portare missili ai suoi confini, il tentativo di colpo di stato in Kazakhstan prontamente sventato, i colloqui infruttuosi di Ginevra, con la Russia che riserva di prendere misure tecnico-militari per garantire la sua sicurezza, nel mentre l’Occidente implode sotto la crisi culturale, energetica e soprattutto di fede.
    I posteri si chiederanno come facevamo a parlare solo di vaccini, dad e mascherine mentre il mondo indugia sull’orlo della guerra.

    • PIERO LAPORTA ha detto:

      Vaccini, Dad e mascherine occorrono per portarci in guerra, così come Mussolini ci portò in Grecia e in Russia e in Africa

      • Cris ha detto:

        E la disorganizzazione, la retorica vacua e l’impreparazione sono le stesse di ottanta anni fa. Almeno all’epoca c’era un gigante come Pio XII. Il guaio oggi è che si combatterà ovunque, specialmente nel cyberspazio.. e senza elettricità e computer dove va finire la nostra sicumera di uomini moderni? Ha ragione che non ci resta che pregare e pregare.

  • PIERO LAPORTA ha detto:

    ci sarò

  • Veronica Cireneo ha detto:

    Il male divora se stesso.

    Ma prima di sé stesso sbrana anche molti. Non importa. L’anima di chi gli si oppone, non l’avrà.

    Ma nella fattispecie dei tempi, ne avessi facoltà introdurre nel codice penale un nuovo reato (se già non c’è) :
    INGANNO DI STATO.

    P. S. : Ricordiamo al Generale, l’appuntamento spirituale di stasera alle 17,30 a Tarquinia sul sagrato del Duomo. 🙏