Korazym: Giornalismo Spazzatura, e Cambio di Narrazione.

13 Gennaio 2022 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, credo che sia importante, anche a futura memoria, offrire alla vostra attenzione questo articolo apparso su Korazym.org, che illustra molto bene quanto sta accadendo nel Paese, e in particolare il ruolo svolto dai mass media, giornali e televisioni (che in effetti perdono copie e ascolto…). Scherzando, ma non troppo, dicevo l’altro giorno che l’unica cosa che allevia la mia vergogna nel dover ammettere di far parte della categoria dei giornalisti è il fatto di poter negare assolutamente di essere un magistrato. I grandi assenti dal dramma che stiamo vivendo. Buona lettura.

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Giornalismo spazzatura e cambio di narrazione.

Giornalista inglese fa suo mestiere e Draghi sfugge.

Il 35% dei ricoverati nei reparti Covid-19 non centra nulla con il Sars-CoV-2

Ritorniamo sul tema del giornalismo spazzatura, sempre più diffuso e sul cambio di narrazione. Come la pandemia da Coronavirus cinese di Wuhan ha rivelato i sintomi di patologie psichiche nascoste, in questi anni ha svelato fin dove il giornalismo odierno è scivolato, strisciando e leccando. Lo facciamo con un articolo del giornalista informatico e insuperabile cacciatore di bufale Paolo Attivissimo, sul suo blog Il disinformatico di oggi. La sua analisi serve per mettere a nudo una situazione molto grave, perché una notizia fuorviante viene rilanciata, perché – scrive Attivissimo – «fidandomi stupidamente che ANSA fosse in grado almeno di riportare correttamente dei numeri».

ANSA scrive che i minori in terapia intensiva per Covid in Italia “sono 268“. Dimentica di dire che è il totale da inizio pandemia
di Paolo Attivissimo
Il Disinformatico, 12 gennaio 2022

Ieri ANSA ha pubblicato su Twitter questa notizia: «Secondo i dati della Società italiana di pediatria, al 5 gennaio, sono 268 gli under 19 in terapia intensiva per Covid, rispetto ai 263 della settimana precedente. I numeri più alti sono nella fascia d’età 16-19 ed in quella inferiore ai 3 anni».

Scritta così, fa sembrare che in questo momento ci siano ricoverati 268 minori. L’ho retwittata, fidandomi stupidamente che ANSA fosse in grado almeno di riportare correttamente dei numeri, ma ho dovuto cancellare il mio tweet e pubblicare un avviso e una rettifica perché la notizia ANSA non è vera.

Il numero citato, infatti, non è quello dei minori attualmente ricoverati, ma quello dei ricoverati da inizio pandemia, due anni fa.

E la fonte non è la Società Italiana di Pediatria, perché ho contattato l’ufficio stampa della SIP e ho ricevuto una rapida risposta che dice in sintesi che la notizia scritta in questo modo si presta a equivoci e che i dati non sono stati forniti dalla SIP ma dall’Istituto Superiore di Sanità.

L’ISS, nel suo bollettino del 5 gennaio 2022, a pagina 13, riporta che dall’inizio dell’epidemia i ricoveri in terapia intensiva di persone fra 0 e 19 anni ammontano a 268. Trentasei di queste persone sono morte.

ANSA ha anche pubblicato un articolo con lo stesso errore (copia permanente):

Successivamente ANSA ha creato un redirect per cui chi clicca sul link all’articolo originale viene portato a un testo nuovo e privo di quell’errore. Non viene indicata alcuna rettifica. Al momento in cui scrivo queste righe, il tweet ingannevole di ANSA è ancora online.

Sempre ieri (11/1/22), Bruno Vespa a Porta a porta su Raiuno ha riportato la stessa notizia falsa intorno al minuto 46: “268… tra i…. in terapia intensiva… 268 persone hanno meno di 19 anni e 68 meno di tre anni.” Ha usato il tempo presente, dando a intendere che ci siano ora 268 persone sotto i 19 anni in terapia intensiva.

Ringrazio @antican e twittatore per l’aiuto nel reperimento delle fonti.

Questo articolo è stato pubblicato da Il disinformatico gratuitamente e senza pubblicità grazie alle donazioni dei lettori. Se vi è piaciuto, potete incoraggiare Paulo Attivissimo a scrivere ancora facendo una donazione anche voi, tramite Paypal (paypal.me/disinformatico) o altri metodi.

Poi, il cambio di narrazione che è iniziato. «Geremicca: “Sono preoccupato di cosa può provocare un cambio di narrazione”. Ecco a voi i Media. Quella frase dice tutto» (Senso di Napalm @Napalm51 – Twitter, 12 gennaio 2022). Federico Geremicca è un giornalista che sa osservare e analizzare la realtà politica. Quindi, quello che dice ha un suo peso.

Ricordiamo un nostro articolo del 17 giugno 2021 [Da una barca che affonda, scappano…, con la foto di copertina che riportiamo sopra] con cui abbiamo condiviso due articoli, preceduti da una breve riflessione su tutto ciò che viene detto: «“In una nave che affonda gli intellettuali sono i primi a fuggire subito dopo i topi e molto prima delle puttane”, scrisse il poeta e drammaturga russo Vladimir Vladimirovič Majakovskij, nato il 7 luglio 1893 a Bagdati in Georgia e morto suicida a 36 anni il 14 aprile 1930 a Mosca. Ecco, i primi a scappare, prima che la barca inizia a fare acqua da tutte le parti, sono coloro che fino ad un secondo prima avevano vissuto nelle stive e nei meandri della imbarcazione e rosicchiarne subdolamente le scorte, agendo sempre nell’ombra e nell’opacità, nelle tenebre, che caratterizzano la loro esistenza. Il buio non esiste, il buio è solo l’assenza di luce. L’assenza di quella luce del Signore, che anche nell’abisso delle tenebre più oscure, non ci ha mai abbandonato. A quella luce abbiamo guardato e guardiamo sempre con grande devozione e Fede. Con la nostra Fede, che è sempre poca, ma sappiamo benissimo che il Signore sa lavorare anche con strumenti insufficienti, quali noi siamo. Buona lettura… e buona riflessione sulla via della metacognizione».

Vaccini e booster, Oms ed Ema iniziano a dubitare
L’allarme di EMA e OMS: non si può andare avanti all’infinito con le dosi booster. E chiedono nuovi vaccini
Nicolaporro.it, 12 gennaio 2022

La domanda è: siamo sicuri che la terza dose con questi vaccini sarà abbastanza? Dopo che la copertura vaccinale è scesa da 12 a 6 a 4 mesi, dopo che il Ceo di Moderna ha fatto capire che con ogni probabilità il booster non durerà a lungo, dopo che Big Pharma ha promesso “vaccini aggiornati” entro marzo, ora è l’OMS a calare il carico da 11. Orizzonti bui: servino nuovi prodotti anti-Covid-19, dice l’Organizzazione, secondo cui ripetere booster a gogo non è ad oggi una strategia praticabile.

Durante una conferenza stampa, l’OMS si è detta scettica nella possibilità di trattare il Covid-19 come una malattia influenzale, come invece vorrebbe fare la Spagna. E tra i motivi ci sarebbe proprio una certa delusione verso la durata dei vaccini. Per l’Organizzazione Pfizer&Co. non sono sufficienti a stroncare del tutto la pandemia, tanto che andrebbero sviluppati nuovi prodotti “che abbiano un alto impatto sulla prevenzione dell’infezione e della trasmissione, oltre che sulla prevenzione di malattie gravi e morte”. Il che significa, ci par di capire, che quelli attuali non vadano del tutto bene.

E qui casca l’asino. Secondo OMS continuare a ripetere richiami e dosi booster con i vaccini esistenti non è utile. Anche l’EMA (l’Agenzia del farmaco UE) predica cautela, visto che “vaccinazioni ripetute a brevi intervalli non rappresentano una strategia sostenibile a lungo termine”. Va detto che l’OMS non ha mai visto di buon grado la terza dose, preferendo prima dirottare le risorse sui Paesi poveri, ma questa frenata sul fronte booster da parte delle più importanti autorità sanitarie del mondo è di certo una novità.

Il capo della strategia vaccinale dell’EMA, Marco Cavaleri, ha fatto notare che la possibilità di somministrare un secondo booster, in sostanza la quarta dose, utilizzando gli stessi vaccini oggi in uso, si scontra col fatto che “non sono ancora stati generati dati a sostegno di questo approccio”. Magari si potrà fare in emergenza, qualora dovessero tornare a salire i ricoveri o i decessi, e di sicuro per immunodepressi e persone fragili, “ma vaccinazioni ripetute a brevi intervalli non rappresenterebbero una strategia sostenibile a lungo termine“. “Non abbiamo ancora dati sulla quarta dose per poterci esprimere – ha concluso Cavaleri – ma ci preoccupa una strategia che prevede di andare avanti con le vaccinazioni a distanza di poco tempo”.

L’infettivologo Matteo Bassetti all’AGI denuncia un effetto doping sui dati effettivi di ricoveri e decessi Covid-19 a causa del numero altissimo di tamponi: “Nei nostri reparti siamo ben oltre il 35% di ricoverati che con il Covid-19 non c’entrano nulla. Non hanno della malattia nessun sintomo, ma solo la positività al tampone per l’ingresso in ospedale. Dirò di più: questo avviene anche nella registrazione dei decessi, se il paziente entra in ospedale per tutt’altro, ma è positivo e muore, viene automaticamente registrato sul modulo come decesso Covid-19. Sono numeri assolutamente falsati”.

Bassetti choc: “I dati sui decessi Covid sono falsati”
Affondo dell’infettivologo di Genova. Sale la pressione per eliminare il bollettino serale dei contagi
Nicolaporro.it, 11 gennaio 2022

La bomba Matteo Bassetti la sgancia in un’intervista all’AGI: i decessi calcolati per Covid-19, dice, sono “assolutamente falsati”. Cioè farlocchi. In pratica quando “il paziente entra in ospedale per tutt’altro, ma è positivo e muore, viene automaticamente registrato sul modulo come decesso Covid-19”.

La frase di Bassetti sui decessi Covid-19

L’infettivologo, Direttore della Clinica di Malattie Infettive dell’Ospedale San Martino di Genova, ha commentato il report della Fiaso secondo cui il 35% dei pazienti positivi ricoverati negli ospedali sono sì positivi al virus, ma se ne stanno in corsia per tutt’altro motivo. “Nei nostri reparti siamo ben oltre il 35% di ricoverati che con il Covid-19 non c’entrano nulla – conferma Bassetti – Non hanno della malattia nessun sintomo, ma solo la positività al tampone per l’ingresso in ospedale. Anzi, dirò di più, questo avviene anche nella registrazione dei decessi: se il paziente entra in ospedale per tutt’altro, ma è positivo e muore, viene automaticamente registrato sul modulo come decesso Covid-19. Sono numeri assolutamente falsati”.

La rivelazione di Bassetti non è di secondo piano. Per due motivi. Primo, perché significherebbe che da due anni a questa parte contiamo i decessi un po’ alla carlona. Secondo perché questi dati “assolutamente falsati” finiscono con l’influenzare di fatto le scelte politiche del governo. Non solo zone rosse, gialle, arancioni e bianche, che dipendono appunto da ricoveri, terapie intensive e decessi. Ma anche obblighi vaccinali, Green Pass e Super Green Pass. “Noi abbiamo i reparti occupati al 26% – spiega Bassetti – ma li avremmo al 10% se usassimo criteri diversi. Quindi sarebbe un gennaio normale: sempre infatti in questo mese invernale avevamo in reparto pazienti con influenze e polmoniti. Se noi non entriamo nella nuova logica continueremo a essere in emergenza. Faccio un appello a Draghi perché ascolti un po’ più i medici e un po’ meno i burocrati”.

Basta col bollettino dei contagi

Il suggerimento di Bassetti è quello di considerare Omicron meno pericolosa e di guardare ad Inglesi e spagnoli. I primi hanno quasi superato il picco di contagio solo con blande misure di contenimento e senza chiudere tutto (checché ne dicessero i giornali italiani). Secondo invece hanno proposto all’Ue di cominciare a considerare il Covid un po’ come l’influenza. Uscendo così dall’emergenza.

In fondo ormai da più parti, Francesco Vaia lo aveva detto già settimana fa, arriva l’appello al governo di smetterla col bollettino serale dei contagi: “Continuo a pensare che il report giornaliero andrebbe evitato – aggiunge Bassetti – Siamo gli unici in Europa, un conto era un anno fa, un altro oggi con la popolazione vaccinata al 90%”.

«Suggerirei caldamente di evitare l’argomento “i non vaccinati impediscono le cure ai malati oncologici” perché il passo successivo è “i malati oncologici fumatori o in sovrappeso sottraggono risorse a malati più meritevoli”. Poi non ci si ferma più» (Gavino Sanna @GavinoSanna1967 – Twitter, 11 gennaio 2022).

«Collega trivaccinato, che mi faceva ogni 3 x 2 battute più meno velate sulla mia “pericolosità”, ora a casa con il Covid-19 contratto dalla moglie trivaccinata. Al telefono con il mio titolare, frigna e dice: ma com’è possibile??? È possibile per un unico motivo: SEI UN COGLIONE!» (Silvia @Silvy6701 – Twitter, 11 gennaio 2022).

«Durante le feste di Natale si sono rivolte a me più di 20 persone positive e sintomatiche al Covid-19, in modo più o meno importante. Conoscenti e amici di amici, alcuni vaccinati con doppia e tripla dose, altri non vaccinati. Di varie età e stati di salute» (Umberto Molini @molumbe – Twitter, 11 gennaio 2022).

«Un uccellino mi ha detto che in terapia intensiva al San Martino di Genova ci sono 28 persone, 25 vaccinate e 3 no. Attendo riscontri di qualsiasi genere. Bassetti dovrebbe saperlo bene, immagino» (sssssssspupy @Puupi200000 – Twitter, 12 gennaio 2022).

“Il modello inglese funziona”. Ma Draghi non risponde
Il Premier “scappa” di fronte alla domanda del giornalista inglese sul “modello” Boris Johnson contro il Covid-19
Nicolaporro.it, 11 gennaio 2022

Per carità, domandare è lecito rispondere e rispondere è cortesia. Però in pochi si sarebbero attesi questo tipo di replica da parte di Mario Draghi al giornalista del The Times, Tom Kington. Durante la conferenza stampa di ieri, quando il premier s’è accanito sui no vax e si è negato a domande sul Quirinale, tra i cronisti accreditati c’era anche il collega inglese che ha rivolto all’ex banchiere una domanda sulle strategie di contenimento della pandemia. Perché se da un lato l’Italia introduce restrizioni a gogo, e l’ultimo decreto ne è la prova, dall’altra la Gran Bretagna si appresta a superare il picco di contagi senza aver introdotto obblighi vaccinali, super mega green pass e via dicendo.

Chiede allora Kington: “In questi giorni ci sono ministri del governo inglese che hanno detto che Boris Johnson aveva ragione prima di Natale a non introdurre restrizioni in Inghilterra, visto che adesso ci sono segni che forse lì il contagio sta decellerando. Volevo chiedere una riflessione, visto che l’Italia ha fatto il contrario…”. Draghi risponde: “È molto difficile dare giudizi sul Regno Unito e su quale sia la politica sanitaria, economica e sociale del primo ministro. Ho già gran difficoltà a farlo con le cose che succedono da noi”. Come, scusi?

Va bene avere difficoltà a capire bene cosa succede in Italia, visto il sudoku regolatorio che lo stesso Draghi e il suo governo hanno introdotto. Però la domanda di Kington non era tanto volta ad ottenere un giudizio sulle politiche “economiche, sociali e sanitarie” di BoJo, quanto cercare di capire se il governo è pronto ad ammettere che un altro “modello”, diverso da quello italiano, se non addirittura opposto, pare portare a buoni risultati contro il Covid-19 senza il bisogno di restrizioni, Super Green Pass e obblighi vaccinali. Era così complicato “dare giudizi” o proporre un’analisi?

In realtà, ciò che è apparso evidente agli spettatori (non intenti a battere le mani) è che se alle domande sul Quirinale Draghi ha posto un veto iniziale, di fronte a quella del Times è stato costretto a fuggire.

«I vaccinati sviluppano pochi sintomi mentre i non vaccinati vanno alla rianimazione o al cimitero»: chi scrive questo tipo di cretinate – e lo crede come una verità rivelata, chiamando “convinzioni” gli argomenti e i dati che lo confutano – è stato fuorviato da un #brancodibalordi che ci “governa”. Senza il ritorno al buon senso e l’accensione del cervello prima di parlare, non usciremo mai fuori dal baratro in cui costoro ci hanno spinto.

«“Se non ti vaccini ti licenzio!”.
È estorsione di Stato.
È un reato!»
(Vittorio Sgarbi).

Draghi, le menzogne e la premessa falsa. Commentano Adinolfi e Travaglio
di Marco Tosatti
Stilum Curiae, 12 gennaio 2022, Anno Primo dell’Era Draghista

Siamo rimasti molto colpiti dalla Conferenza Stampa del Presidente del Consiglio per una serie di ragioni. La prima, non nuova, che mentendo incita all’odio contro milioni di persone che a buon diritto preferiscono non farsi iniettare a proprio rischio e responsabilità una terapia sperimentale poco efficace verso contagi e infezione, e con grosse pericolose incognite. Forse lo fa per nascondere gli evidenti fallimenti di una politica anticostituzionale, discriminatoria, vessatoria e perdente da un punto di vista sanitario ed economico: ma lo fa; e mentendo spera di arrivare al Quirinale. La seconda ragione, purtroppo anche quella non inedita, sta nel comportamento dei giornalisti presenti incapaci di porre un qualsiasi quesito che potesse disturbare in qualche maniera il Conducator. Romania di Ceausescu e la felice Corea del Nord avevano ed hanno una stampa così. Unica nota positiva: questa volta non hanno applaudito il Piccolo Padre. Non sono il solo, però ad essere rimasto attonito. Qui sotto trovate quello che pensa Mario Adinolfi, Presidente de Il Popolo della Famiglia. E subito dopo, un commento di una sponda ben lontana da Adinolfi, quella dove scrive Marco Travaglio. Buona lettura.

LA PREMESSA FALSA
di Mario Adinolfi

Il 22 luglio 2021 Mario Draghi definì il green pass uno strumento con cui “i cittadini possono svolgere attività con la garanzia di ritrovarsi tra persone che non sono contagiose”. Io sono qui per accusare il presidente del Consiglio italiano e i partiti che lo sostengono: avete fatto decreti su decreti fondati su questa premessa falsa. Avete avuto piena consapevolezza di quanto la premessa fosse falsa, perché il contagio si è diffuso attraverso la sensazione di sicurezza che ogni cittadino che voi avete vaccinato e a cui voi avete consegnato un green pass ha intascato con esso, ma avete continuato a legiferare come se la premessa fosse vera.

Io sono qui per accusare il presidente del Consiglio italiano e i partiti che lo sostengono di aver costruito un capro espiatorio, affermando che erano i non vaccinati a diffondere il virus e a oberare di conseguenza il sistema sanitario, creando un clima infame nel Paese e limitando i diritti costituzionali fondamentali di costoro in un modo che non ha precedenti ed in pura malafede, perché la premessa su cui tutto fondavate ormai la sapevate falsa.

Non paghi avete stabilito una serie di provvedimenti, con tre decreti legge in dieci giorni nelle feste natalizie, che non ha eguali al mondo stabilendo un obbligo vaccinale generalizzato e scientificamente e giuridicamente insensato per metà della popolazione italiana, quella over 50 a cui si accompagnano i familiari, vessandola ulteriormente e costringendola a vivere senza stipendio e senza potersi muovere o anche solo bere un caffè all’aperto, dove i rischi di contagio sono zero, per puro sadico desiderio di testare il limite di sopportazione di un popolo che sapete obbediente, mai rivoluzionario, cristianamente mite e disposto a chinare il capo davanti al potente.

Io sono qui per accusare il presidente del Consiglio e i partiti che lo sostengono di averlo oltrepassato quel limite: non basterà il collaborazionismo dei mass media censori e asserviti nell’era annunciata della “informazione somministrata” per contenere una rabbia che è sorda ma monta, nelle famiglie italiane stremate da politiche sbagliate fondate su una premessa falsa.

La Gran Bretagna vede contrarsi ormai da tempo il numero dei contagiati avendo scelto di non chiudere mai le attività, rifiutando ogni limitazione della libertà tenendo pieni gli stadi con centinaia di migliaia di persone senza mascherina ogni fine settimana, in un clima più rigido del nostro. Persino il dirigista Macron si è rifiutato di imporre l’obbligo vaccinale ai francesi, temendone la reazione e tutto il mondo libero ha fatto solo lo stesso.

Allora resta solo una domanda, presidente Draghi: perché solo in Italia, il paese con il tasso più alto di vaccinati al mondo, dovuto alla docilità popolare di cui sopra? Avete ricattato, hanno ceduto pressoché tutti al ricatto. Perché non vi è bastato? Perché perseguitare un manipolo di resistenti geloso dei propri diritti ma per niente pericoloso, disorganizzato, talvolta maldestramente vociante? Perché, presidente Draghi, perché continuare a decretare limitazioni furibonde dei diritti basate su una premessa che lei sa bene essere falsa? Perché dividere, infiammare, ferite così un Paese? Non attendo risposte, conosco il potere, non ne offre. Spero però che qualcuno prima o poi trovi il coraggio di rivolgerle queste domande guardandola negli occhi perché so, Dio se lo so, che non potrà far altro che abbassare lo sguardo.

A BABBO MORTO
di Marco Travaglio
7 gennaio 2022

Su un decreto che pare uscito da un manicomio o da un cabaret o dagli alcolisti anonimi – infatti persino Draghi si vergogna e manda avanti tre scudi umani col favore delle tenebre – qualunque discorso coerente sarebbe troppa fatica e troppo onore. Solo pensieri sparsi alla rinfusa.

È soltanto un caso che Mario Draghi faccia partire le nuove norme a scoppio ritardato, o a babbo morto, cioè fra 40 giorni, quando spera ardentemente di non essere più al governo?

Posto che i decreti sono ammessi solo “in casi straordinari di necessità ed urgenza” (art. 99 Cost.), che urgenza possono avere delle norme varate il 5 gennaio per scattare il 15 febbraio?

Quanto alla necessità: posto che i precedenti quattro decreti anti-Covid in un mese, tutti basati sull’equazione “vaccinati=sani, non vaccinati=malati”, dovevano ridurre i contagi, i ricoveri e i morti, che invece si sono moltiplicati, possiamo immaginare gli effetti del quinto, che corre dietro ai soliti No Vax (ormai meno del 10%) anziché far qualcosa per i 18 milioni di Sì Vax senza terza dose?

La vera necessità contro il Covid non sarà cancellare i cinque decreti sbagliati e farne uno giusto?

Posto che il vaccino non riesce a farselo neppure chi vuole (solo il 42% dei bivaccinati ha la terza dose), per i 5 mesi di ritardo del governo sui booster, si spera che l’obbligo non convinca nessuno dei 2,2 milioni di No Vax over 50 a vaccinarsi, sennò il sistema – già in tilt oggi di suo – collassa. L’unica chance di far funzionare il decreto è che nessuno lo rispetti.

Il 22 luglio Draghi spiegò il Green pass come “garanzia di essere tra persone non contagiose”: corbelleria scientifica, visto che Delta e ancor più Omicron contagiano vaccinati e non. Così come i tamponi ai turisti stranieri per bloccare Omicron alla frontiera. Ora il Super Green Pass per over 50 e il modello base per andare sui mezzi o in banca o dal barbiere non è più per fermare i contagi, che dei vaccini se ne fottono, ma per “salvare la vite” ai No Vax (quella dei vaccinati è salva per definizione). Lodevole proposito, ma allora perché non vietare per legge pure il suicidio? Il fatto che chi vuol salvare la vita ai No Vax contro la loro volontà pretenda contemporaneamente una legge per il suicidio assistito (omicidio del consenziente) aggiunge al tutto un tocco di surrealismo.

Siccome le code al gelo sono ancora poche, si sentiva giusto la mancanza di quelle fuori dalle banche e dalle poste per controllare i Green pass o i tamponi.

Per gli over 50 disoccupati sorpresi a zonzo senza vaccino, multa di 100 euro: sempre meno di un tampone molecolare.

Trovata sul web: “Una delle più importanti differenze tra gli uomini e gli animali è che gli animali non permettono al più idiota di diventare capobranco”.

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17 commenti

  • Antonio ha detto:

    E in tutta questa fiera di bugie&menzogne ad arte, non interviene la magistratura? Dove siamo finiti?

  • Pro Memoria ha detto:

    Egregio dottore, chissà quanti si sono accorti che i “vaccinati” in ospedale muoiono PIU’ dei “non” e, addirittura, NON passando dalla terapia intensiva.

    Possibile che in intensiva ci vadano SOLO i “non”?

    Non è facile trovare una spiegazione, almeno per la mia sicuramente limitata intelligenza.

    Inseriti in questo articolo, ora nel mio blog-archivio, trova due fogli di calcolo che ho realizzato con quanto pubblicato dall’ISS.

    Penso che in tale formato i dati siano più facilmente leggibili, anche in percentuale. Naturalmente ci sono gli interi pdf ufficiali dell’ISS:

    https://www.pro-memoria.info/terapie-intensive-e-decessi-le-anomalie/

    Auguro a lei ed a tutti i lettori del suo meritorio blog ogni bene.

    • arrendersi all'evidenza ha detto:

      Giusta considerazione.
      Tra l’altro tra i non vaccinati ci sono gli esentati dal vaccino per gravi ragioni.
      Vero che sono relativamente pochi, ma sono anche portatori di problemi che purtroppo prima o poi portano al ricovero. Così gonfiano i numeri introducendo una variabile statistica non considerata.
      Questo per dire che tutto fa brodo per scaldare la bufala.

  • Giovanni B. ha detto:

    Prima o poi la verità verrà fuori perché il sistema delle menzogne ormai fa acqua. Con il 90% di vaccinati ed il vaccino che non protegge dal contagio né evita il ricovero è impossibile, lo capisce anche il gatto di casa, che la maggioranza dei ricoverati Covid sia di non vaccinati, come ancora continuano a ripetere tutti i pappagalli addestrati in tv.

    • Giovanni B. ha detto:

      Ore 18:30, tg 2000 annuncia con enfasi uno studio della Cattolica secondo il quale se il 100% dei cittadini si fosse vaccinato avremmo risparmiato 140 milioni per i ricoveri dei novax… Lascerei a chi ne sa più di me commentare sulla scientificità di tale studio che comunque odora di propaganda a miglia di distanza.
      Immagino che i solerti analisti ci forniranno presto studi analoghi sul costo delle cure per tutti quelli che abusano di alcol o droghe (in gran parte giovani e giovanissimi) o magari delle cure per le malattie causate da comportamenti azzardati in ambito sessuale. Vedremo.

  • Luciano M. ha detto:

    “È molto difficile dare giudizi sul Regno Unito e su quale sia la politica sanitaria, economica e sociale del primo ministro. Ho già gran difficoltà a farlo con le cose che succedono da noi”
    Traduco: “come faccio a dare un giudizio sulla Gran Bretagna se già non ci capisco un tubo su come governare l’Italia?”
    Questa è la risposta di quello che i lobotomizzati continuano a considerare il “migliore”.

  • GINO ha detto:

    Attivissimo, Caltabellotta, bassetto, Cerasa&donLivio (ascoltare lettura di oggi) ecc.. tutti animalettei piccoli e simpatici che stanno fuggendo dalla nave che affonda.

  • Veronica Cireneo ha detto:

    Ultimamente si vendono più giornalisti, che giornali

  • Nuccio Viglietti ha detto:

    Giornalismo purulento putrido… marcio… spiegabile confrontando dati di contributi statali ad editoria agonizzante in anni 2019 2020 2021… cifre cresciute in modo esponenziale… prezzo d spudorata corruzione!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/

  • corrado ha detto:

    Bah…ieri ho letto su questo sito un articolo di un ex magistrato che dice alla gente di non pagare le multe; oggi un articolo di un prete che dice di denunciare le forze dell’ordine se danno una multa perché dare una multa sarebbe un reato. Mi domando se anche questo sito non sia un esempio di giornalismo spazzatura, come da titolo…..

    • Marco Tosatti ha detto:

      Bah…non capire la differenza fra spargere notizie false, terroristiche, gonfiate e ospitare pareri, magari opinabili, ma comunque pareri di persone che hanno un ruolo e delle idee testimonia che la spazzatura nei cervelli è entrata, e lì rimane. Che peccato.

      • Veronica Cireneo ha detto:

        🤣🤣🤣
        la raccolta differenziata a domicilio per scatole craniche?!?! 🤣🤣🤣

        • Veronica Cireneo ha detto:

          Potrebbe essere una soluzione dottor Tosatti.
          Magari ci arrivano.
          Non disperiamo 🤣

      • Luciano M. ha detto:

        Eh già, Dottor Tosatti, ne è entrata di spazzatura nei cervelli in questi due anni di follia!!!

  • Qui Zena ha detto:

    Da quanto scritto sopra sembra che Bassetti abbia deciso di dire la verità.
    Ma, oltre al San Martino a Genova abbiamo anche il Galliera. Ieri al Tg regionale è intervenuto uno dei medici o meglio uno dei dirigenti medici del Galliera che ha informato gli spettatori che alcuni reparti dell’ospedale erano stati chiusi per poter essere utilizzati per i malati di covid. Mi sembra si tratti, tragli altri di neurologia, gastroenterologia ed altri ancora.
    Il medico era tutt’altro che felice della situazione che si è venuta a creare.