The Remnant: Francesco, il Pontefice dai Tristi Destini.

6 Gennaio 2022 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, mi sembra interessante portare alla vostra attenzione questo articolo, apparso su The Remnant, un sito americano, scritto da un commentatore argentino che l’ha firmato con uno pseudonimo. Mi ha colpito per la severità dei giudizi sull’operato del Pontefice regnante. Buona lettura. 

§§§

Scritto da Eck (pseudonimo di autore argentino)

 

“Pesante è la testa che porta la corona!” – W. Shakespeare, Enrico IV, parte seconda, atto 3, scena 1

 

Il papato di Francesco è ora nelle sue ultime scene, e prima o poi il sipario dovrebbe cadere per porre fine a questa Tragedia. Nel frattempo, assistiamo allo svolgersi di un complotto che, fatalmente, sta calpestando nella sua avanzata Francesco stesso, i suoi collaboratori, e la vita della Chiesa universale, sotto il suo peso di pazzia, malvagità e follia. Per parafrasare il Cigno di Avon, questo è un racconto recitato da un idiota, pieno di rumore e furore, che non significa nulla.

 

“Macbeth, tu sarai re”.

La peggiore punizione che si poteva pensare per una persona come Bergoglio era la piena realizzazione delle sue ambizioni. Passo dopo passo, tradimento dopo tradimento, piolo dopo piolo, ha scalato la scala del potere ecclesiastico, investendo in essa tutte le sue facoltà e la sua personalità. Appena arrivato a un grado, la sua ambizione sfrenata concepì il passaggio al successivo, schiacciando tutto sotto il suo enorme peso, distruggendo la giustizia e il diritto e sacrificando tutto ciò che la terra e il cielo offrivano per gonfiare l’anima e il corpo di vera felicità. Il suo spirito era spinto dalle fatidiche voci del vento che gli sussurravano all’orecchio il potere e gli dicevano, puntando le dita ossute: “Ave, Jorge, Provinciale dei Gesuiti; Ave, Jorge, Arcivescovo di Buenos Aires; Ave, Francesco, Papa di Roma!”

 

Persona eminentemente pratica, senza barlumi di intuizione o di immaginazione, senza hobby o gusti, la sua intelligenza si muoveva tuttavia agilmente sui campi della politica e della manipolazione degli uomini. Su quel terreno, purtroppo per lui e per noi, non aveva rivali e il suo genio poteva spiegare tutte le sue ali per conquiste sempre più alte: da provinciale a vescovo, da vescovo a primate, da arcivescovo di Buenos Aires a, infine, papa a Roma dopo la caduta del suo odiato concorrente.

 

Chi sottovaluta Jorge Mario Bergoglio dovrebbe riflettere sull’enormità di questa avventura, che molti hanno iniziato e pochi hanno finito. Né bisogna dimenticare che, se è salito così in alto, è perché è l’esempio vivente di un’intera generazione di sacerdoti che hanno succhiato il seno della Chiesa post-conciliare. Archetipo del modello dominante del clero, come potrebbero non esaltarlo, vedendosi, ciascuno, sul trono dopo di lui?

Durante quel lungo viaggio tracciato per lui dai suoi desideri, ha progressivamente deformato la sua anima, amputando aspetti essenziali della personalità: La pura azione e la mera potenza. Non sappiamo cosa ci sia al centro della sua persona per spingerlo a commettere quell’atto orribile.

 

La prima cosa a cadere, senza rimpianti, fu la contemplazione della Verità e della Bellezza, giudicate superflue e senza valore. Poi fu la volta della Giustizia e delle altre virtù, considerate come ostacoli nella sua carriera. Dopo di che venne lo spegnimento della Carità, l’oscuramento della Fede e la corruzione della Speranza. Quello che gli rimase alla fine fu il vero piccolo idolo della sua anima, il puro Potere.

 

Quando arrivò al Trono di San Pietro e alla sua incoronazione, il vertice dei suoi desideri, la sua trasformazione era completa, e quasi tutta la sua umanità, generosità e curiosità era stata prosciugata dai suoi pensieri, azioni e decisioni egoistiche. È il re, ma non regna su se stesso, perché non ha nessuna luce interiore che lo guidi nel labirinto della vita; né la Verità generosa, il Bene e la Bellezza camminano con lui: è completamente senz’anima, senza cuore, un vuoto in cui cresce per sempre il freddo eterno dell’assenza di amore, e la sua anima deserta e gelida è rimasta nell’oscurità, come un cielo notturno senza stelle e senza luna.

La lunga notte oscura del tuo pontificato incombe su di te, e nell’ora del crepuscolo appaiono le ombre allungate delle tue vittime. Intendo le vittime della tua anima, psiche e intelligenza. Ora il potere è tuo e non puoi salire più in alto, né passare oltre. Ma hai scoperto tardi, Bergoglio, che il potere è un termine che per necessità ha un oggetto! Ora è tuo, ma non sai come usarlo, e non sai nemmeno a cosa serve.

 

Sei Annibale, che ha conquistato ma non sa come usare la sua vittoria. Un Re Mida del potere, il cui tocco trasformava tutto in un mezzo per la tua ambizione, ora la tua ambizione è rimasta senza meta, un fine senza fine.

 

Hai distrutto la Verità nella tua intelligenza, e ora le tue parole sono sparite con il vento; hai ucciso la Bellezza della tua anima, e ora i tuoi atti sono così rozzi e meschini che mancano persino della grandezza infernale del Male.

Hai ucciso il Bene, e con questo diventa impossibile raggiungere le stelle e illuminare te stesso e gli altri con la loro luce. La tua mancanza di generosità, di amore disinteressato per le persone e le cose, pretende ora un pagamento da te, e con interessi composti. Non hai fatto nulla gratuitamente, non ti sarà dato nulla gratuitamente, raccoglierai ciò che hai seminato.

 

Senza gusti, interessi o amici, la tua anima non è accesa dall’arte, dalla musica, dai bei versi o dai racconti ben raccontati. Ciò che fa la felicità degli uomini ti è precluso, e ciò che fa la felicità dei santi: la contemplazione di Dio. Magro, affamato, senza scopo, inutile, ti muovi come una trottola, girando su te stesso, facendoti del male e facendo del male agli altri, il triste destino di uno la cui vita non ha destino né aspirazione.

 

Come Gollum e a sua immagine e somiglianza, ti aggrappi all’Anello del Pescatore, piangendo come un posseduto, attraverso Santa Marta e le sue sale: Il mio tesoro! Il mio tesoro! Tu temi

 

che ti sarà strappato, ma allo stesso tempo ti distrugge dall’interno. Non pensi nemmeno per un momento di sacrificarlo per qualcosa di grande, generoso, alto, che sia sbagliato o giusto, che ti porti lode o derisione. Nell’egoismo e nel solipsismo, morirai con esso sulla Montagna della Storia e scomparirai dalla storia senza traccia, senza che nessuno ti ricordi per qualcosa di grande o di buono. Polvere, rumore e nulla saranno la tua eredità.

Disperare e morire

Il più miserabile degli uomini si dispera, mentre il potere gli scivola dalle mani; come un pazzo fa gesti senza senso, comanda contraddizioni, dice follie. Disperatamente ti rivolgi di nuovo agli strumenti che ti hanno servito nella tua scalata: la teologia del popolo, il peronismo, uno sventrato culto del Progresso, perché non hai mai creduto che fossero altro che strumenti di potere. Ti inchini davanti agli idoli del giorno per dare un contenuto al tuo papato, per dare un contenuto alla tua vita.

 

Poiché il talento della costruzione ti è negato, ricorri per forza alla distruzione. Sei un Riccardo III papale, e ciò che ti è servito per scalare le altezze, ora ti getta nell’abisso. In questa lunga notte prima della fine, i tuoi ricordi ti appaiono, per gridare i tuoi crimini contro di te; ti mostrano la tua vera immagine e figura nello specchio delle tue azioni: Becciu mostra la tua ingiustizia; Benedetto la tua mancanza di saggezza; Pell la tua ipocrisia, poiché hai permesso alla mafia di sporcare la sede petrina con i suoi sporchi affari; Viganò il tuo dispotismo e il tuo volenteroso autoabbassamento agli schiavi del Principe di questo mondo; i quattro cardinali dei Dubia ti mostrano la tua frivolezza con il Tesoro della Fede; le vittime del Cor Orans e i Francescani dell’Immacolata mostrano il tuo odio per il fine ultimo dell’uomo, la visione di Dio; Traditionis Custodes mostra il tuo odio per ciò che è grande e bello; le schiere di martiri, santi, dottori e papi insultati e vessati da te mentre sollevi l’eresia e l’idolatria; e per ultimo risorgerà la memoria di colui che fu diffamato, perseguitato, punito, cacciato dalla sua casa con la sua vecchia madre, e che morì di dolore per l’ingiustizia commessa da te e dai tuoi tirapiedi; il vescovo Livières, con il quale hai iniziato con cattivo auspicio il tuo governo funesto, mostrando il tuo vero volto. Anche gli antichi pagani ti accuseranno, perché essi emettevano la sentenza dopo aver ascoltato le suppliche e dopo aver concesso all’accusato il diritto di difendersi (Atti, 25, 16), e tu no, tu che sei il successore di un santo condannato senza colpa, e il rappresentante dell’Innocente ingiustamente crocifisso.

Dio non è rimasto a bocca asciutta, l’Alta Giustizia di Colui che governa i suoi popoli con una verga di ferro ora ti spinge al Destino con le fruste della disperazione e visita i suoi castighi sulla Chiesa che ti ha seguito nei tuoi misfatti senza alzarsi in difesa della Giustizia, del Diritto, della Fede e della Carità, della Verità e della Sapienza. L’Eterno non si fa prendere in giro da nessun uomo, per quanto si ritenga elevato. E tuttavia, Egli non dimenticherà la tua ardente difesa della Vergine Santissima in un’occasione e le tue visite filiali all’Immacolata e alla Salus Populi Romani.

 

Pregare per i vivi e per i morti

Rimane dunque una speranza per Francesco: non che raddrizzi i sentieri del suo pontificato ma che raggiunga quella misericordia che ha trovato casa nel cuore del ladro San Dismas e del peccatore Sant’Andrea Wouters. Mettiamo da parte il rancore, il disgusto e l’odio che possiamo avere per lui per i suoi atti malvagi; dobbiamo cominciare ad avere pietà, compassione e dolore per lui, perché in fondo è un miserabile, che, per sua disgrazia e per punire gli enormi peccati dei membri peccatori della Chiesa, ha ottenuto ciò che più desiderava.

Cerchiamo di riparare con la contemplazione, la preghiera e la carità tutto il male e il pregiudizio commesso da questo papa sventurato. Una medicina amara che, tuttavia, sta mostrando a tutti noi, alti e bassi, il vero male che sta corrodendo la Chiesa e facendo marcire il suo midollo. Innumerevoli cancri che si annidavano senza essere visti mentre uccidevano in silenzio la vita soprannaturale sono venuti alla luce in tutta la loro natura incancrenita con Bergoglio e il suo entourage. Ringraziamo Dio che ciò che era nascosto è stato rivelato e che possiamo affrontarlo se abbiamo sufficiente santità, coraggio e forza.

 

Si avvicina l’ora in cui né le accuse né le lodi né i rimproveri conteranno nulla, quando lo scettro cadrà dalla mano e la corona dalla fronte; il potere svanirà come fumo nell’aria e la paura si scioglierà come neve. Colui che pensava di poter determinare il futuro non sarà più in grado nemmeno di governare il presente. Dimenticato da coloro che lo hanno servito in vita, il calore della loro stima svanirà con il calore del suo corpo mentre si rivolgono al nuovo calore del sole nascente. Il suo anello sarà schiacciato, e l’anello del suo successore sarà modellato da esso. In fondo, tutta la sua vita e la sua fine ci parlano di noi stessi e dei pericoli di concentrare la nostra vita in noi stessi: Acta est fabula et de te narratur!

Allora, pregando per la sua salvezza eterna e offrendo penitenza perché ottenga il perdono di cui tutti abbiamo bisogno, potremo dire:  Addio, Francesco di Roma, Papa dei tristi destini!

§§§




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33 commenti

  • Ira Divina ha detto:

    Offro come contributo una mia riflessione se il moderatore riterrà opportuno pubblicarla.

    NEL MARE MAGNUM DELLA MODERNITÀ, UNA CHIESA ALLA DERIVA….

    Con il Concilio Vaticano II furono aperte le porte della Chiesa al modernismo e con esso il fumo di Satana, come lo definì il Papa Paolo VI, riuscì a penetrare in essa.
    Un Concilio voluto da Papa Giovanni XXIII con l’intento di consegnare alle generazioni future una Chiesa rinnovata; ma quanto grande dovesse esse il suo rinnovamento, questo probabilmente non lo aveva immaginato neppure lo stesso Roncalli, dato che concluse la Sua vita terrena poco dopo la sua indizione. Con il Papa Paolo VI il Concilio entrò nel vivo delle questioni trattate, che tennero conto dei diversi aspetti della vita della Chiesa; da quello morale e pastorale, liturgico ed ecclesiologico. Un libro del giornalista Domenico Agasso, dal titolo “Le Chiavi pesanti”, mise in luce tutta la drammaticità del pontificato di Montini. L’Enciclica “Umanae Vitae”, promulga dal Papa per arginare la deriva abortista, fu osteggiata da non pochi pastori, che ritenevano giusto spalleggiare quel movimento femminista che andava gridando ” l’utero è mio e me lo gestisco io”. Il risultato del referendum sull’aborto nel 1978 portò il Papa a dire: “la Chiesa è stata pugnalata due volte”, alludendo così anche all’altro tradimento con il referendum sul divorzio. Furono tempi di amarezza per il Papa, che vedeva il fumo di Satana permeare in molti ecclesiastici. D’altronde non pochi furono i preti e i vescovi sessantottini che si erano aperti alla modernità e per questo ad una Chiesa nuova, che progressivamente doveva perdere il suo carattere di CHIESA DI CRISTO. Il Papa Polacco Carol Wojtyla cerco di arginare questa deriva, ribadendo più volte il carattere sacro della vita e la indissolubilità del matrimonio, ma in molti pastori e laici credenti, il gaudio della modernità ormai aveva preso il sopravvento. Il carattere laico che il mondo clericale si era dato, aveva contribuito ancora di più a fare si che la figura del Vescovo, del parroco e del prete in genere perdesse il suo mordente come riferimento morale. Anche la pastorale si riduce a riunioni vuote sia in ambito catechistico che liturgico, tanto ché oggi ne “apprezziamo” molto i risultati; chiese svuotate, denatalità, famiglie che non nascono ai piedi dell’altare, ma dalle convivenze, vita sacramentale distrutta e chi più ne ha, più ne metta. Con l’avvento dei social abbiamo poi anche i preti social!
    Dopo Giovanni Paolo II il Grande, che nel corso del Suo pontificato tenne diritta la barra del timone della barca di Cristo dato a Pietro a cui Cristo ha dato il comando, “pasci le mie pecorelle”, viene eletto Papa Benedetto XVI, “Gloria olivae”. Così lo definisce lo stemma Papale nella successione profetica dei pontefici attribuita a San Malachia di Armagh. Benedetto XVI sembrerebbe essere l’ultimo Papa prima dei tempi dell’Anticristo, che saranno preceduti dal suo profeta. Il tentativo di Papa Benedetto di difendere il giusto rapporto tra fede e ragione, di custodire il tesoro ormai nascosto ai più della liturgia antica, di richiamare alla moralità la gerarchia ecclesiastica ormai priva di freni morali e ricca di scandali, conesce il naufragio. Benedetto si sente isolato e con il caso vatileaks sente il fiato sul collo di chi lo vorrebbe dimissionario. Quelle che furono intese come dimissioni, non sono altro che una dichiarazione di sede impedita e questo spiegherebbe anche l’interruzione così brusca della profezia di San Malachia che si conclude: “In persecutione extrema S.R.E. sedebit.[29]
    (“Regnerà durante l’ultima persecuzione della Santa Romana Chiesa” – O un’altra traduzione: “La Santa Romana Chiesa sarà in una persecuzione finale”).
    Un dato oggettivo di certo è che oggi la Chiesa di Cristo è osteggiata e perseguitata sia dal suo interno, che dal di fuori e che le forze antiCristiche sono riuscite a fare breccia, ponendola in una condizione di persecuzione. Finché ci sarà il katechon (il Papa), colui che trattiene il male, i credenti sono protetti, ma cosa accadrà quando il katechon verrà a mancare? C’è da gridare ogni giorno che ci separa da quel giorno, con Pietro (oggi Benedetto XVI): Signore salvaci!
    Mt. 8, 23-27.

  • Gabriela Danieli ha detto:

    Se Dio ha permesso al vicario di satana di usurpare il trono di Pietro lo ha fatro per metterci alla prova e vedere chi di noi Gli sarebbe stato fedele riconoscendoLo nel Suo vero Suo Vicario in terra BENEDETTO XVI.
    Perché:
    “Senza COMUNIONE col Papa non vi è comunione con Cristo” ❗️
    http://papabenedettoxvitesti.blogspot.com/2009/07/card-ratzinger-1977-la-comunione-con-il.html?m=1

    Mentre chi è in comunione con il vicario di Satana è in COMUNIONE con SATANA e la sua antichiesa.

    Ma scusate, il papa chi lo stabilisce:
    CRISTO O GLI UOMINI?

    Oggi solo i veri cristiani riconoscono e obbediscono al legittimo papa Benedetto XVI che mai ha revocato il Munus Petrino conferitogli da Gesù Cristo. (ascolta verso la fine) 👇
    https://youtu.be/-6zVkmfeJSA

    … Ma ai disertori che si ostinano a riconoscere “PAPA” l’ANTIPAPA STABILITO invalidamente DAGLI UOMINI e non da GESÙ CRISTO, ricordo che:

    “Se qualcuno affermerà che il beato Pietro Apostolo NON È STATO COSTITUITO DA” CRISTO” Signore Principe di tutti gli Apostoli e capo visibile di tutta la Chiesa militante…. SIA ANATEMA❗️ (Costituzione dogmatica (Pastor Aeternus – Papa Pio IX-cap.1). https://www.vatican.va/content/pius-ix/it/documents/constitutio-dogmatica-pastor-aeternus-18-iulii-1870.html

    ———————————-
    Gesù:
    34 Gerusalemme, Gerusalemme, che UCCIDI i profeti e lapidi coloro che sono mandati a te, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli come una gallina la sua covata sotto le ali e voi non avete voluto! 
    35 Ecco, la vostra CASA vi viene lasciata deserta!
    Vi dico infatti che non mi vedrete più fino al tempo in cui direte:

     “BENEDETTO” (è) colui che viene nel nome del Signore❗️».

  • Donato Zeno ha detto:

    Definirlo Gollum è fargli un torto semmai è uno zelante Saruman

  • Michele Silvi ha detto:

    Il fatto che troviate interessante un articolo del genere vi qualifica. L’illazione di un anonimo, probabilmente la classica volpe che non è arrivata all’uva, del tutto prima di contenuti che possano aiutare qualcuno in un’analisi. Il ritratto fatto del Papa potrebbe anche rispecchiare la realtà, e con ciò? Quanto vale il giudizio di un anonimo? Che rimane anonimo per cosa, se non per tenersi stretto quel briciolo di potere a cui a quanto pare sta attaccato con i denti? Davvero siamo caduti in basso. Se il Papa fosse effettivamente alla lettera come qui rappresentato, dicevo, gente così vile da lasciarsi andare anonimamente a questo diluvio di insulti evidentemente se lo è meritato.

  • FANTASMA DI FLAMBEAU ha detto:

    Satis est

    Tu fa’ sempre la cosa giusta
    e ogni aggiunta è parola frusta
    Ma siccome nessuno è capace
    poesia è la frusta più verace

    Per salvare dal barbaro alle porte la cristianità
    un Pio mise insieme Venezia e Spagna e santità
    Per non dare a Cesare quel che è della religione
    un altro Pio andò a morire in esilio e in prigione
    Per difenderlo dal moderno veleno dell’ipocrisia
    un santo Pio fece al gregge estrema diga all’eresia

    Mezzo tremulo con passo vacillante
    l’ultimo Pio vedè l’orrore fra le sacre mura
    Dopo di lui si spalancarono tutte le ante
    e l’ostacolo venne rimosso alla grande abiura
    Finché la misura non fu ricolma e bastante
    e l’intronizzatore dell’idolo uscì dalla clausura

    Mentre puro e bello ogn’ora più vanno a imbrunire
    questo dal profondo del cuore una voce vuol dire
    a te che della preziosa vetusta e scandalosa fede
    hai con il plauso del mondo occupata la sede:
    dileggiatore del Santo spregiatore del Pio
    uomo vestito di bianco, va’ col tuo dio.

  • Andrea Cionci ha detto:

    Il parallelo con Macbeth lo avevo trovato io un mese fa: https://www.byoblu.com/2021/12/11/il-luminoso-insegnamento-dellorrendo-macbeth-alla-scala/ c’è solo un tassello che manca: un essere così malvagio non può essere il papa a meno di non offendere orribilmente la Trinità. Io ve lo sto dicendo da due anni che quello non è il papa perché BXVI non ha abdicato. L’ho dimostrato in tutte le salse, col diritto canonico, col Codice Ratzinger, ma si preferisce continuare così, insultando il papato e lo Spirito Santo. Fate come volete, che vi devo dire.

    • laura cadenasso ha detto:

      Buonasera Andrea ! Mi scusi la domanda forse elementare : possono i laici sfiducìare il/un papa ? Grazie in anticipo se vorrà risponermi….

      • Andrea Cionci ha detto:

        Sfiduciare non credo, possono pero chiedere spiegazioni ai prelati, disertare le messe tagliare le offerte… Ha voglia a cose che si potrebbero fare. Ma siccome “il papa è il papa” e “Ratzinger è modernista” tutto il gregge sostiene l’antipapa.

        • laura cadenasso ha detto:

          E’ una misera consolazione ma la penso come lei : su Messe e offerte ho chiuso, mio malgrado, come per altro, ma poco importa. Il papato di “Lotta e di governo” regge sino a quando servirà ma se cade sarà perchè non serve più allo scopo ! A mio parere la vecchiaia che avanza inesorabilmente lo consuma giorno dopo giorno mentre l’ uomo/papa diventa sempre meno affidabile MA -parimenti- penso che il buon Dio stia facendo al mondo che detesta -sia LUI che Benedetto- il peggior dispetto possibile mantenendo in vita il papa emerito. Non aggiungo altro ma mi impegno a seguire con più costanza le sue indagini sulla legittimità dell’ elezione di Bergoglio. BUON LAVORO e…nuovamente grazie per la risposta.

        • Cornelio ha detto:

          Cionci non si senta in dovere di rispondere a tutte le amenità di questa terra. Quando leggo certo domande comprendo come sia un certo cattolicesimo ad aver prodotto “Bergoglio”, e non il contrario.

  • giovanni ha detto:

    L’autore tratteggia sapientemente le caratteristiche di una persona ( probabilmente lo conosce piuttosto bene ), che la smania di potere ha letteralmente trasformato ( cita quale esempio smigol diventato gollum per effetto dell’anello), facendogli porre in atto comportamenti malvagi. In effetti si puo’ pensare che, senza il suo disastroso pontificato, tutti i problemi della chiesa non sarebbero emersi in maniera cosi’ eclatante. Come sempre Dio tramuta il male in bene. Molte volte l’ho definito uomo vestito di bianco, perche’ in lui non vedevo nulla di Cattolico e molto di istrionico.
    Pero’, concordando con l’autore la chiosa finale evitero’, per il futuro, di apostrofarlo cosi’ unendomi invece nella preghiera di perdono di cui tutti abbiamo bisogno

  • marzio ha detto:

    Ha detto tutto. Notevole

  • acido prussico ha detto:

    Solitamente è nelle salumerie e nella barberia che i clienti s’intrattengono parlando del clima, di politica, di calcio, di donne…. In attesa del “sotto-a-chi-tocca”.
    Da 9 anni anche nella Chiesa.
    È con questo diversivo che da 9 anni il pizzicagnolo dal “grembiule-bianco” rifila affettati argentini fra il tradizionale e stagionato salame d.o.c. di puro suino.
    È da 9 anni che il barbiere lascia sotto il mento certe rasoiate… ai clienti affezionati.

  • Fabio Fineschi ha detto:

    Preghiamo per l’uomo Bergoglio, credo ne abbia molto bisogno. Fino dall’inizio il suo operare mi ha fatto sorgere molti dubbi. Detto questo non credo sia il caso di abbandonarsi a insulti e invettive contro la sua persona, ciò sarebbe ben poco cristiano. Limitiamoci a pregare per lui e per Santa Romana Chiesa.

    Fabio

    • acido prussico ha detto:

      Non farò come lei omelieggia.
      Siccome lei è “animato da spirito cristiano” faccia un salto a Santa Marta e educhi l’uomo Bergoglio affinché la smetta di inveire contro di me tradizionalista (rigido, sgranarosario, mummie da museo, untuoso…) che non gli ha fatto nulla (mentre lui da 9 anni mi/ci insulta quotidie). Quando uno è “pieno di spirito cristiano” – come lei – dovrebbe sapere che l’amore cristiano deve essere RECIPROCO (leggasi San Paolo) soprattutto quando si tratta di un “Papa”, un “Santo Padre” cioè del “Vicario di Cristo”…

  • Maria Grazia ha detto:

    “Pesante è la testa che porta la corona” ma, se la testa è vuota, il peso da sorreggere diventa più grave.
    Da Taggia, dove da alcuni anni si è insediata una Comunità benedettina, è arrivato un urlo deciso e definitivo: “COSTI QUEL CHE COSTI”: E’ così che pochi frati hanno sfidato il “Traditionis custodes” di Bergoglio: sono disposti a tutto pur di rendere testimonianza al valore della Liturgia tradizionale della Chiesa Cattolica, sulle cui orme hanno deciso di proseguire il loro cammino come “Sacerdos Christi”. Si augurano che Bergoglio si renda conto dell’importanza di essere Vicario di Cristo e che riporti la Chiesa sul solco del Vangelo. Loro non sono disposti ad abbassare la testa: sono consci dell’ordine sacerdotale che hanno ricevuto, la loro fedeltà a Cristo spero che risvegli la coscienza di molti ecclesiastici che, per rinunciare alle “sacre prebende” hanno piegato la testa davanti a qualsiasi scelleratezza ordinata da Bergoglio.
    http://blog.messainlatino.it/2021/12/benedettini-dellimmacolata-resteremo.html

    • Maria Grazia ha detto:

      ERRATA CORRIGE – Penultima riga: “per non rinunciare” anzicchè ” per rinunciare”.

  • Maria vittoria ha detto:

    Articolo meraviglioso :tutte le sere dico un’avemaria x la conversione di bergoglio

  • Luciano Motz ha detto:

    Un ritratto magistrale, che fa venire alla mente le pennellate di Michelangelo Merisi.

  • Carlo ha detto:

    Ma è riuscito a ingannare lo stesso Onnipotente, facendosi da Lui consacrare Il Suo legittimo vicario sulla terra?
    Chi risponde sì a questa domanda non ha il senso cattolico della divinità. Mi dispiace.

    • arrendersi all'evidenza ha detto:

      Dio Creatore legge nei cuori: non Lo si inganna. Mai.
      Bergoglio ha ingannato solo chi -tra le creature- è propenso a farsi bastare molto meno della Verità tutta intera su Dio. Della quale c’è vicario e vicario.

  • Franco ha detto:

    Terrificante.
    Ora capisco ancor più il perchè della situazione attuale nella quale non è Dio che ha abbandonato il suo popolo ma è Dio che usa ancora misericordia nel farci toccare con mano, qualora non lo avessimo ancora capito, il tradimento della fede che ci è stata donata (popolo e buona parte delle gerarchie ecclesiastiche).

    • miserere mei ha detto:

      Pensa te che abbiamo modificato il Padre Nostro per pregarlo di non abbandonare Lui noi… Esemplare prova di non aver ancora capito bene che Dio è amore fedele e noi (me)no.

      • Maria Grazia ha detto:

        @MISERERE MEI – …. oltre a suggerire noi a Dio di seguire il nostro esempio nel perdono …” perdona a noi i nostri debiti COME ANCHE NOI li perdoniamo…”

  • Gianfranco ha detto:

    “L’ardente difesa della Vergine?” Mah… solo captatio benevolentiae a favore di telecamera, secono me! Non vi ricordate “NO NOS PERDAMOS EN TONTERAS”?
    Vedasi https://cronicasdepapafrancisco.com/2019/12/31/tonteras-i-dogmi-mariani-secondo-papa-francesco/

  • MARIA MICHELA PETTI ha detto:

    Afflizione seminata a piene mani. Afflitti che esternano per un naturale moto dell’animo, e/o per dovere morale di denunciare un intollerabile degrado spirituale prima ancora che umano, certi soltanto che “saranno consolati”. E, non in un’attesa statica, con la loro empatia si rendono – insieme agli afflitti cui danno voce – testimoni viventi di umana misericordia e destinatari della misericordia di Dio.
    Misericordia infinita, sì; ovvero è questo il nome di Dio. Ma, come ci ricorda Maria con il canto del Magnificat:
    di generazione in generazione la sua misericordia
    si stende su quelli che lo temono.

  • Dino Brighenti ha detto:

    Così alla fine dei conti tutto finisce in gloria “ il missericordiosso dopo tutto il male fatto otterrà la sua missericordia “ e la Giustizia?

  • laura cadenasso ha detto:

    …e, probabilmente, ci voleva una sberla come Bergoglio per RIPULIRE la Chiesa. Credo che altre sorprese di Dio -come questa- saranno un Bene per tanti, tanti altri personaggi al potere : per oguno di essi semplicenìmente provvisorio. MAI ETERNO. Chissà se lo capiranno….il tempo è ora, non domani !

  • Nuccio Viglietti ha detto:

    Bergoglio il presunto papa che da gesuita si fece servo di Demonio… mentre sproloquiava quotidiano a favore di poveri diseredati lavorava a tutto spiano per compiacere luciferine superelites finaziarie…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/

  • Forum Coscienza Maschile ha detto:

    Articolo solo in apparenza duro perché invoca su questo Papa sventurato il pentimento e la misericordia Divina.
    Ma la descrizione che fa dei guasti enormi del suo pontificato è precisissima: magari il popolo carttolico avesse, nel suo insieme, questa lucidità.
    Come ho detto di recente, prego che il tentativo di sopprimere la Messa tridentina, che già fu il programma diabolico di Lutero, sia “la goccia” che porterà il Signore a toglierci questo Pontefice calamitoso di mezzo, nel modo che Lui vorrà.

    • Gaetano2 ha detto:

      Se si dovesse sopprimere del tutto la Messa (quella vera), sarà per la sperimentata codardia dei “cattolici”, clero e laici di ogni ordine e grado. Inutile prendersela con don Ciccio. Lui ha fatto quello che voleva e doveva fare, i “cattolici”, invece, vilmente, non hanno difeso né la dottrina, né la Messa e neppure il Papa (quello vero, anche in questo caso) quando era il momento

  • LuisaGT ha detto:

    Straordinario !

  • Milly ha detto:

    Caspita!!