BDV. Gli Anni Tristi della Prova, e l’Anno che Nasce Adesso. Speriamo…

3 Gennaio 2022 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, la nostra BDv ci offre questo racconto che ci ricorda che sempre, e in alcuni momenti in particolare, bisogna scegliere da che parte stare; nella speranza che la prova che ci viene affidata possa terminare presto. Buona lettura, e Buon Anno, se Dio vorrà

§§§

 

Che ne dite, vi va, di salire con me sul mantello di San Francesco da Paola e di tornar indietro nel tempo? Come, come, sì, sì, avanti c’è posto per tutti. Oh dove ci porterà il grande Santo taumaturgo che si guadagnò la Trinità dei Monti? Eccoci atterrati. Bene, di qua, di qua. Restando sotto il manto del gran Santo calabrese, siamo invisibili, e così nessuno ci vedrà. Ora, silenzio e prestate ascolto. Siamo, forse, negli anni Cinquanta. Parla una voce di donna, con tono professionale.

Parole in tailleur. “Sì, sì, direttore, è arrivata una strana richiesta firmata Sat e Luci spa: si, cercano gli sceneggiatori migliori che abbiamo per un film tutto speciale, “in vivo”, mi han detto, ma non so che cosa significa. Il titolo? The great reset. Essi, i prescelti, che devono essere il garofano all’occhiello di tutte le case di produzione, vivranno un anno in un luogo segreto, insieme con psicologi, pubblicitari, sociologi e anche religiosi: il fior fiore degli illuminati. Ah, a proposito, saranno ricoperti di oro”.

Fu così che la gran sceneggiatura (pur iniziata in fondo all’inizio dei tempi con la mela…), compresa la psicopandemia, ingranò la quinta, a Hollywood, dove, come si sa, è stato costruito il più gran baraccone degli effetti speciali del mago di Oz. E’ qui che s’è cucita stretta la  coltre di Satana che, al guinzaglio delle tentazioni, ci ha traghettato, un passetto via l’altro, nel mondo al contrario in cui siamo condannati a vivere oggi.

Ecco fatto, ora, con l’informazione in tasca, possiamo rimetterci tutti quanti seduti sul gran manto, traversare l’Oceano Atlantico e ritornare in Italia dove, ohinoi, è stato girato, forse con maggior violenza, l’orrido film uscito dalle menti di chi ha scelto di lavorar per il maligno. Tutto, infatti, è diventato pane rancido e fiele come abbiamo, nostro malgrado, vissuto sulla nostra pelle. E non è finita qui. Perché quel “in vivo” significava solamente che l’azione si svolgeva tra la gente, nel mondo, nelle nostre case.

Purtuttavia essa, cioè il suo contenuto, cioè a dirla alla moderna, lo story telling, era già tutto quanto una sceneggiatura, una partitura scritta dai “migliori-peggiori” per ingannare grandi e piccini e tutti quanti. Il succo era questo: il male doveva diventare bene. Tutti quegli “esperti”, corrotti dai trenta denari, invitati nel gran regno oscuro di Davos (Diabos, cioè Diavoli, in diavoliano), dal gran maestro (si fa per dire) Klaus Schwab (che indossa vestiti ineleganti simili ai paramenti di Bergoglio e forse hanno lo stesso sarto alla fermata d’autobus del Flegetonte…) ci hanno messo del loro e han studiato tutto per benino e lavorato sodo. La regola era tutta fabiana (nel senso del Temporeggiatore).

Due passi avanti e uno indietro. Intinta nella finestra di Overton, sì, prima inaccettabile, poi scandaloso, in seguito accettabile e infine “fico”. Piano piano, dolce Carlotta. Han cominciato, con la tirata finale, ai tempi delle nostre mamme (che erano felicemente casalinghe e spose e madri) portando nel vecchio mondo il Paese dei Balocchi. La lavatrice, i balli americani, Sapore di sale, e tutto l’abbiccì degli Anni Ruggenti. Ruggenti, certo, perché come tigri si abbattevano sul corpo vivente della società coesa italiana, che era fatta di antichi legami e di liturgie religiose, e ne facevano brani. Poi, ecco il Sessantotto, una finta rivolta, al sugo dei sette peccati capitali, che era, infatti, un tristo adeguamento al potere, in stracci hippie. Tutto il contrario, va da sé, di ciò che prometteva. E già il mondo si chinava a capo in giù…

Intanto alla Chiesa, che aveva sempre fatto fronte alla corruzione dell’Arcinemico, fungendo da baluardo e da kathekon, ci pensava il Vaticano Secondo, con i frutti indecenti che abbiamo tutti sotto gli occhi. Un (finto) Papa che intronizza la Pachamama e che ha l’ardire di cambiare le parole che Gesù ci ha insegnato nel Padre nostro. Poi vescovi in blue jeans, sacerdoti che ballano il flamenco in chiesa con tre procaci ballerine, altri che indossano paramenti arcobaleno, altri ancora che mettono insieme la messa e cerimonie atzeche. La Chiesa “moderna”, inchinata al mondo, ha sbeffeggiato la devozione, ha insegnato l’errore, cancellato la salvezza delle anime e tolto di mezzo i novissimi. Un capolavoro, evvai.  Nel frattempo, nel mondo, arrivano sculettanti gli anni Ottanta e poi i Novanta, all’insegna della superbia più spinta, della vacuità cosmica, del carrierismo, del sesso a tutto spiano. Nel Duemila poi, il capolavoro, ecco arrivare come un messia (falso) l’Europa, che voltò le spalle, con alterigia, alle sue radici cristiane. Un’Europa sovietica che sedeva in un edificio somigliante in tutto alla Torre di Babele…

Passano vent’anni di dittatura laicista, con la Chiesa sempre più in affanno per piacere al mondo. Vent’anni inutili di crisi continue e speranze deluse. Bene, la temperatura dell’acqua è salita abbastanza per aprire il fuoco. La sceneggiatura della psicopandemia parla in diavoliano. Ora, qui, non andrò ripetendo quanto ho scritto, nella grazia di Santa Caterina, per quasi due anni su questo stesso sito (a volte davvero mi pareva di ripetermi all’infinito come disco rotto e l’ho anche scritto al nostro caro Marco Tosatti).

E d’un tratto, nel raccontar gli anni che sono stati, e tutti in fila stenti e diseredati nella loro tristezza, ho pensato a  quello che verrà e che comincia proprio ora. E prego affinché il Signore intervenga e ci salvi. Il Cuore di Maria trionferà e Gesù tornerà Re dei Re. E qui mi ricollego, brevemente,  ai commenti che ho ricevuto sul pezzo del puparo. Il Signore non  ha per niente “voluto” la psicopandemia.

L’ha consentita e ha permesso agli uomini, a tutti gli uomini, di scegliere da che parte stare e di trarre un bene dal male. Casomai. Il libero arbitrio è dono suo. Ci vuole liberi affinché solo l‘amore ci conduca a Lui. Far la Sua volontà, tra prove e tentazioni, è la strada stretta – la Via – che conduce  alla Verità che è Cristo stesso. E quindi alla libertà. Quanto a pensar che il Signore stia da una o dall’altra parte fa semplicemente cappottare dalle risate. Egli è nella Verità e nella Vita.

E siccome questi vaccini – o meglio sieri genici – sono fatti ( o testati) con cellule fetali di bimbi abortiti, è facile capire che cosa vuol che facciamo noi  che amiamo Lui: Via, Verità e Vita.

§§§




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20 commenti

  • replets évidente ha detto:

    O uomo dalle parole equivoche! Di grazia, spiegati: sarei io prelest perché mi credo profondo o per altro? E, se mi accusi della prima, non vedi che quello che ho scritto, l’ho come trafugato dai tesori dei Documenti, dei Padri e degli Autori spirituali? E, se per altro, per vanità o orgoglio, non vedi che sono profondo di quanto la Chiesa ha profuso? Perciò, se ho abusato e non ho dato frutti, dimostramelo; ma se non ho abusato, perché mi percuoti? Se le mie parole sono state sfrontate, correggimi: non lasciarmi sprofondare nella fossa! Ma se non lo sono state, allora di cosa mi accusi? Se le parole che altri hanno dette per profitto delle anime, con la medesima intenzione, a mia volta, io ad altri le trasmetto, mi si accuserà di furto? Come pagherò l’indennizzo, se i doni del Signore non hanno prezzo e, ammonisce S. Pietro, va in rovina chi vuole comprarli? E allora che cosa? Vorresti, come l’antica legge soleva soddisfare il danneggiato (Ex.22), vendere al Padrone il Suo stesso schiavo? Forse, allora, il ladro sei tu: borsaiolo di vocaboli!, latrocinio del vocabolario! La mia bocca però non ti accusa, solo ti ammonisce: approfondisci; e non vorrebbe essere che profondamente umile nel farlo. Ella non ha offeso, non menziona l’offesa, non offende. Ella solo si dispiacerebbe di essere stata fraintesa: una fossa profonda è la prostituta, e un pozzo stretto la straniera.

  • Christian ha detto:

    Buongiorno,

    mi chiamo Christian e le ho già scritto in passato in merito a questa drammatica narrativa pandemica.

    Siamo al dunque e sono a girarle una lettera che ho dovuto scrivere al mio futuro (?) datore di lavoro, rispondendo alla domanda “che intenzioni ho sulla questione covid?”

    Prima ero una p.iva ma i vari lockdown e altre difficoltà mi hanno costretto a chiudere, ed ora come possibile futuro dipendente operaio, sono costretto a scegliere se piegarmi oppure NO.

    Questa realtà non mi piace e mi toglie il fiato, soprattutto se guardo i miei figli. Ma poi il mio sguardo volge verso il cielo e Gesù mi sorride…

    LETTERA:

    Ciao (nome titolare) e buon anno.
    Rispondendo alla tua email, sono a ringraziarvi per la fiducia e l’opportunità datami.
    Sono sicuro che un accordo economico sarà l’ultimo dei nostri problemi, rifletto però sulla tua domanda relativa ai tempi che corrono.
    Ragiono come padre di famiglia, come uomo responsabile della vita di altri esseri umani che da me dipendono, come uomo religioso che ha in Gesù Cristo l’unico punto di riferimento, nella sacra scrittura, la Bibbia, parola di Dio.
    Alla tua domanda ho solo una risposta, che è la stessa che elaborai all’inizio di tutta questa farsa. 
    Non voglio fare un trattato filosofico e neppure un dictat morale, ma la mia convinzione rimane tale e quale.
    Non mi inginocchierò mai davanti all’uomo, tanto meno se si arroga il diritto di decidere sulla mia vita, sulle mie libertà, sulla mia morale, e soprattutto se mi ordina di contravvenire ai comandamenti che Dio mi ha dato.
    Comandamenti sui quali incentro la mia vita, la mia morale e la mia libertà.
    Pertanto, escludendo a priori una inoculazione di un siero sperimentale mortale, pericoloso e soprattutto inutile, non sottostarò mai al consecutivo gioco a cui vorrebbero obbligarmi a partecipare. I tamponi, ormai dichiaratamente e ufficialmente spiegati come inutili dallo stesso CDC americano, in quanto possono confondere influenza con covid, e valutando la pericolosità di omicron che è pari ad un raffreddore (dichiarazioni ufficiali dei medici in Africa scopritori della variante) e leggendo i dati ormai incontrovertibili che girano in  tutto il mondo tranne che in Italia, non posso che non obbedire ad una narrazione orweliana, distopica, autoritaria e dittatoriale, che attraverso la nuova bibbia, la televisione, e un nuovo dio, il vaccino, vuole convincerci che l’unica “verità” è nelle mani di una falsa scienza, asservita ad interessi economici sproporzionatamente giganteschi delle note case farmaceutiche.
    Non posso e non voglio obbedire a uomini politici che nel dichiararsi per il bene altrui, in realtà stanno facendo solo giochi di poltrone e di soldi, contravvenendo ogni regolamento internazionale sui diritti umani e la nostra costituzione.
    Detto questo, io credo in Dio e nella Sua Divina  Provvidenza, credo nella vera Santa Chiesa e nella comunione dei Santi, che ci hanno insegnato la vera dottrina (non quella che oggi “qualcuno” da Roma vuole imporci) ma soprattutto nella preghiera, azione che accompagna ogni mia giornata.
    Non ho paura dell’uomo, che può fare perire solo il mio umile e corrotto corpo, ma temo coLui che può farmi perire per l’eternità giudicando e condannando la mia anima.
    Credo nello Spirito Santo che attraverso la Sua luce illumina le mie scelte.
    Tutto quello che stiamo vivendo è, che ci crediate oppure no, ma ormai è fin troppo evidente anche ai più convinti, una vera e propria manipolazione, un controllo coercitivo che vuole obbligarci ad una spersonalizzazione forzata, atta a raggiungere un unico scopo, l’ubbidienza incondizionata.
    Ti sembrerò pazzo, ma tutto quello che sta accadendo (green pass, prima dose, seconda dose, terza dose, forse una quarta, tamponi per i vaccinati, obbligo vaccinale nascosto) io lo avevo già chiaro nella mia mente, era già evidente all’inizio e lo dicevo già alle prime avvisaglie di una dittatura mascherata come emergenza pandemica.
    Non voglio convincere nessuno e nemmeno insegnare qualcosa, ma soprattutto non voglio mancare di rispetto a nessuno. 
    La paura ha condizionato tutti e ognuno ha reagito come si sentiva di fare.
    Ma ora siamo arrivati al punto che se non abbiamo un super pass rafforzato (solo il termine fa ridere, per non piangere) rischiamo di non poter lavorare, rischio che i nostri beneamati governanti hanno già minacciato.
    La Bibbia ci insegna che quando l’uomo si vuole sostituire a Dio, cosa che oltretutto gli è impossibile, attira su di se la Sua ira e ben presto cadrà, finendo nel fuoco eterno della geenna.
    La Sua ira misericordiosa sarà inarrestabile e solo questo dovrebbe farci riflettere e guidare le nostre scelte. Ma non per paura, ma per il vero dispiacere di offendere coLui, che per infinito Amore, ci ha creato.
    Ci troviamo oggi a dover scegliere e decidere su chi e come far lavorare oneste persone, seguendo una narrativa completamente insensata. Infatti oggi brave persone si trovano, loro malgrado, a discriminare altre brave persone solo perchè queste ultime scelgono un dissenso pacifico, appoggiandosi  oltretutto a principi garantiti dalla costituzione italiana, e dove l’onore, la stima, il rispetto, ma soprattutto l’Amore, ormai hanno lasciato il posto alla paura. E se la paura è l’unica cosa a dirigere le nostre azioni, queste non potranno che essere opera del diavolo, il quale solo così, può farci fare quello che vuole lui.
    Solo questo dovrebbe farci riflettere sulla bontà della gestione di tutta questa situazione.
    Non si tratta più di obbedire o disobbedire a chi ci mal governa. Ma di guardare oltre, più lontano e cercare di capire a quale futuro vogliamo andare incontro.
    I miei riferimenti qua su questo mondo, non sono Draghi, Speranza, il cts, o qualche virologo da televisione, ma persone come Franz Jagerstatter, Massimiliano Maria Kolbe, Padre Pio, uomini, santi coraggiosi che si opposero al male contrapponendo il bene, affidandosi completamente anima e corpo a Gesù Cristo, donandoci così, a tutti noi, grazie immense come la fede, la speranza ma soprattutto la carità.
    Loro mi hanno insegnato cosa vuol dire vivevere. Cosa vuol dire vivere per Nostro Signore. 

    Rivolgo le mie preghiere quotidiane a nostra Signora della Pace, Maria Santissima, che guida i miei passi.
    Con Lei non temo nulla.
    Sarete pertanto e comunque nelle mie preghiere, per il tempo trascorso e se vorrete per il tempo che trascorreremo insieme in futuro. 

    Quindi lascio a te e a voi la scelta finale, se considerarmi come un problema difficilmente gestibile oppure un collaboratore con il quale vale la pena continuare a lavorare nonostante i “relativi rischi”. 

    Grazie 

    Christian

  • daouda ha detto:

    Non vi passerà mai la supposizione illusoria e nefasta che ci sia stata una cristianizzazione delle aristocrazie e del popolo minuto. Rimpiangete un’illusione e non fate altro che misinterpretare la salvezza del Signore.
    Ecco perché non riuscite a capire perché sia esistito il Concilio Vaticano II, che urta i vostri cuori, non riuscendo a scorgere l’inesorabile degenerazione della Chiesa da ben prima tant’è che piangete su Francesco e non condannate il sovversivo Pio X.
    La vostra parzialità vi condanna.

    • massimo trevia ha detto:

      ……………………….”san”Pio x, Prego!!!!!!E chi e’ il sovversivo, visto che santo lo ha nominato la Chiesa e lei non ne riconosce la santità’?Si accetta dibattito:su,dibatta!!!!!!

      • Daouda ha detto:

        Dovrebbe sapere che le canonizzazioni NON godono di infallibilità.
        Studi la liturgia e scoprirà che la manomissione della musica sacra e del breviario tradizionale da parte di Pio X non solo lo costituirono abusatore antiliturgico ma lo dichiarano apripista delle future sovversioni che inerirono la santa messa come di fatto avvenne.
        Poi se vuole continuare a credere allo scontro fra modernisti e tradizionalisti per determinare i destini del mondo e della Chiesa, faccia pure ma io non posso che rimanere perplesso e stupito di quanto le semplificazioni strumentali facciano presa.

  • Hierro1973 ha detto:

    Ancora i buoni non vaccinati ed i cattivi e dannati vaccinati? Magari chi si è vaccinato lo ha fatto per tirare a campare o costretto ovvero chi non si è vaccinato vive nella sua confort zone garantita magari da una rendita assicurata?

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    Il buonismo sentimentaloide fa strage della Verità che si evince dalla Parola di Dio:
    –[29] Di quanto maggior castigo allora pensate che sarà ritenuto degno chi avrà calpestato il Figlio di Dio e ritenuto profano quel sangue dell’alleanza dal quale è stato un giorno santificato e avrà disprezzato lo Spirito della grazia?

    [30] Conosciamo infatti colui che ha detto: A me la vendetta! Io darò la retribuzione! E ancora: Il Signore giudicherà il suo popolo.

    [31] È terribile cadere nelle mani del Dio vivente!
    (Eberi 10, 29-31)

    • E in aggiunta ha detto:

      Sempre dalla lettera agli Ebrei. Cap.4 versetti 12-13.

      La parola di Dio infatti è vivente ed efficace, più affilata di qualunque spada a due tagli e penetra fino alla divisione dell’anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla, ed è in grado di giudicare i pensieri e le intenzioni del cuore.
      E non vi è alcuna creatura nascosta davanti a lui, ma tutte le cose sono nude e scoperte agli occhi di colui al quale dobbiamo rendere conto.

  • Chedisastro ha detto:

    Al di là del “Nippo pensiero” che si contorce via via che si esprime (umiltà ci vuole davanti a Dio…), fermiamoci un attimo a considerare l’immensa cappa di peccati che avvolge il mondo e fra tutti ascoltiamo le grida strazianti degli innocenti abortiti e immaginiamo il dolore del Cuore di Dio e della Sua Madre Santissima. Se non ci si converte, se le nazioni e i loro governanti non si pentono, se i pastori non fanno mea culpa, come possiamo sperare nel soccorso misericordioso del nostro Padre che è nei cieli e come possiamo chiederGli che venga il Suo Regno se non siamo noi a costruirlo? Lo insultiamo persino, chiedendo che non ci abbandoni alla tentazione, mentre Egli vuole solo metterci alla prova, come fece con Abramo. Lo abbiamo scacciato preferendogli l’eterno nemico e accogliendo costui nei nostri corpi facendoci giulivamente inoculare il siero salvifico, quello che, secondo le oscene parole dell’oscuro usurpatore che ben conosciamo, arrivò come “luce di speranza” il triste Natale di un anno fa. Né preghiere, né processioni si fanno più, né si medita sui castighi che meritiamo, né si implora pietà.
    Come consigliava l’immenso P.Pio, almeno preghiamo così: “Maria concepita senza peccato, terrore dei demoni, pregate per noi che ricorriamo a Voi!”

    • Enrico Nippo ha detto:

      Ogni mente vede e si “contorce” con quel che vede.

      Niuna mente umana può vedere il Vero. Può solo balbettarne.

      Abbassiamo le penne prima di esigere dagli altri la solita “umiltà davanti a Dio”.

      • Forum Coscienza Maschile ha detto:

        Ha ragione, ma un po’ di carità e verità almeno tra cristiani potrebbe placare l’ira Divina.
        L’iniquità e la cattieria gratuita (in questo non vedo gran differenza tra cristiani e non cristiani) si sono moltiplicati a tal punto nel mondo che forse, più che di prova, dovremmo parlare di castigo.
        Le faccio un esempio tra tanti: appena arrivato (e quindi socnosciuto) in una parrocchia tradizionale, chiedo al parroco se posso dare una mano nelle attività parrocchiali. Risposta del parroco: “Puoi solo pulire le latrine”. Cosa le pare?
        Non giudico nessuno, anzi mi trovo in sintonia con chi scrive qui. Ma fuori dal virtuale, le cose stanno diversamente: se esistessero cristiani appena appena passabili, avremmo comunità fiorenti di carità come nei primi secoli. Invece, quando va bene, la gente entra in chiesa per le sue prosternazioni, poi ognun per sé e magari si guarda anche in cagnesco. Quando va male, mobbing e cattiverie gratuite. Altro che prove per gli eletti caro signore, questo è il diluvio e Traditionis Custodes ha il sapore della maledizione del fico sterile!

  • Nuccio Viglietti ha detto:

    Esami no finiscono mai…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/

  • ALESSANDRO O ha detto:

    Cara dott.ssa da Vito, con quanto piacere leggo i suoi articoli! Sono perfettamente d’accordo sul fatto che Dio non ha voluto la “psicopandemia”, ma la chiesa non doveva tirare i remi in barca, anzi schierarsi dalla parte del nemico. Del resto era la Chiesa l’ultimo baluardo da abbattere, e sono contento che anche lei condivida la posizione di molti sulla falsità di questo “papa”. Io penso che non con l’anno nuovo, ma con un Papa vero riusciremo a superare la crisi attuale. Le profezie (quelle della Madonna del Buon Successo, della Emmerich e di molti altri) ci hanno avvertito della costituzione di una falsa chiesa che si sarebbe sostituita alla vera. Che dire? Attediamo con asia il successore di Benedetto XVI, PIetro Romano, il Grande Prelato. Solo lui potrà rimettere i piedi la Sposa di Cristo e cos il mondo. Pace e bene

  • Enrico Nippo ha detto:

    Le sei righe finali della signora De Vito potrebbero aprire un discorso che non finisce più.

    Dio “vuole”, Dio “permette”. A parte che la distinzione tra volere e permettere sa tanto di escamotage teologico in mancanza di un’altra spiegazione, bisognerebbe essere nella Mente di Dio per sapere senza indugi, e sottolineo senza indugi vista la certezza sconcertante di certe prese di posizione, quand’è che Dio vuole e quand’è che Dio permette.

    E, da non dimenticare, quand’è, secondo una certa visione, che Dio castiga, meglio, quand’è che Dio “vuole” castigare: circostanza che, almeno a me, fa accapponare la pelle.

    Per rifarsi ad un esempio trito e ritrito ma calzante: dov’è Dio quando uno tsunami distrugge interi villaggi e uccide migliaia di persone? Certamente anche lì dove avviene il disastro, ma chi può dire se lo “vuole” o lo “permette”? E se (accapponamento della pelle) è un castigo “voluto”?

    Se poi ci mettiamo anche il libero arbitrio, la faccenda diventa ancora più complicata poiché la mente umana non può sondare se stessa in tutto e per tutto, quindi nemmeno nelle intenzioni che la muovono, specialmente quelle più recondite.

    In conclusione, ci andrei piano nel tranciare giudizi, specialmente se puntellati dalla “Dottrina”, la quale, seppur necessaria, resta sempre una mediazione umana delle ispirazioni divine, le quali, poco ma sicuro, non possono esaurire Dio.

    “Lui è Vita, Verità e Vita”: questo è Vangelo: ma per sapere DAVVERO cos’è Via, Verità e Vita non basta citare il Vangelo, bensì occorre ESSERE Lui.

    Nel frattempo, in attesa di essere da Lui assimilati a Lui, stiamocene calmini e vediamocela soprattutto con le nostre personali magagne piuttosto che con le nostre supposte virtù, queste ultime molto facilmente miscelate con il napalm.

    • Massimiliano ha detto:

      Mamma mia signor Nippo. Che persona noiosa e piena di se. Un giorno Lei fece l’elogio del silenzio… Ma evidentemente pensava a quello degli altri. Saluti. Massimiliano.

      • Enrico Nippo ha detto:

        Caro Massimiliano,

        mi dispiace (sul serio) di provocarLe disagio. Però Lei si può difendere agevolmente non leggendo i miei commenti.

        Mi permetta una battuta: non è Lei che, in fondo, gradirebbe il mio, di silenzio, per non essere annoiato? . 😊

        Con cordialità.

        • Massimiliano ha detto:

          Nessun disagio, per carità. Ci vuole ben altro. La mia era solo una semplice constatazione e forse anche un suggerimento dato a una persona piena di se. Ah già… lei non ne ha bisogno, giusto? Saluti.
          Massimiliano

          • stilumcuriale emerito ha detto:

            Massimiliano il suo è uno sforzo inutile. Ogni persona ha un suo plafond oltre il quale non riesce ad andare.

    • Sinonimo in dottrine ha detto:

      Caro Enrico,
      è di fede che tutto ciò che l’intelletto umano può conoscere di Dio ha un solo Santissimo Nome, che è quello di Gesù. Essendo Gesù non solo la seconda Persona della SS. Trinità, ma avendo preso natura umana, mantenendo la natura divina, mediante il mirabile mistero dell’Incarnazione, ed essendo, per questa ragione, perfetto Dio e perfetto uomo, ne consegue che Egli non solo conosce infinitamente Dio infinto essendo Egli stesso Dio, nonché Sapienza di Dio, secondo l’attributo proprio alla Sua divina Persona, ma ne consegue anche che conosce Dio secondo le facoltà della natura umana, sebbene perfettamente e senza errore alcuno, e che è perfettamente capace di comunicare agli altri uomini questa conoscenza materialmente umana e formalmente divina. Ma Gesù non solo è perfettamente intelligente, ma è anche perfettamente buono. Lo dimostra la pericope dell’adultera: Gesù sottrae la donna al castigo previsto dalla legge giudaica, sebbene sia (anche) a causa del suo peccato che Egli patirà supplizi crudeli e ingiusti e sarà crocifisso. Quale ragione avrebbe Gesù per impedire che una peccatrice manifesta subisca la condanna prescritta, quando a causa del suo peccato Egli sarà percosso e insultato, ricoperto di sputi e umiliato, e infine appeso al legno come il più ignobile dei criminali? Evidentemente, nessuna se non la ragione della Sua bontà e sapienza: la Sua gloria. Infatti, secondo Gregorio Magno, santo Dottore della Chiesa, l’adultera oggetto della divina misericordia, Maria Maddalena, per gloria di Dio oggi e per sempre magnifica Dio coi beati del paradiso. Con l’accettare la morte in remissione dei peccati dei molti, Gesù ha permesso che una donna destinata al castigo, prima umano e poi divino, potesse godere per l’eternità di un bene per il quale gli spiriti immondi, se fosse loro permesso conoscerlo, patirebbero volentieri diecimila eternità di inferno pur di conseguirlo. Vedi bene quanta è la bontà di Gesù! Per questo, non possiamo in alcun modo dubitare che Egli abbia insegnato perfettamente a noi tutto quanto è necessario al fine di conseguire anche noi questo grandissimo bene che è Dio. Questi insegnamenti costituiscono l’immutabile Deposito della fede.
      Ti saluto.

    • Prelest evidente ha detto:

      lei è il chiaro, perfetto esempio di “prelest”. Ricerchi il termine. Proviene dal mondo Ortodosso. Crede di essere profondo, ma è solo molto confuso.