Argentina. Quarracino: Resurrezione di Hitler e della Dittatura Militare?
18 Dicembre 2021
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, José Arturo Quarracino da Buenos Aires ci ha inviato questa riflessione che bene illustra quanto la situazione a livello mondiale sia tremenda, e come uno stesso copione venga applicato sostanzialmente laddove cultura e politica siano assoggettate a poteri esterni. Come in Italia, purtroppo. Buona lettura.
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PASS SANITARIO NELLA PROVINCIA DI BUENOS AIRES.
“Resurrezione” di Adolf Hitler e della dittatura militare?
Nel mese di luglio, il governo della provincia di Buenos Aires aveva cercato di attuare un pass sanitario nel distretto, per consentire alle persone vaccinate di accedere a diverse attività in luoghi pubblici o chiusi. In questo progetto, avevano stabilito che le “autorità esecutive” per richiedere tale pass erano i proprietari e i gestori di ogni stabilimento che era “obbligato” a richiedere la presentazione di tale strumento.
In modo cinico, sia il capo di gabinetto provinciale dell’epoca, sia il ministro provinciale della salute, hanno chiarito che l’intenzione non era quella di obbligare nessuno a farsi vaccinare, ma di impedire a chi non era vaccinato (????) di entrare in certi luoghi autorizzati.
Come dicemmo allora, era molto sorprendente che le misure che il governo del signor Axel Kicillof voleva attuare erano praticamente identiche alle misure discriminatorie decretate in Francia, durante l’occupazione tedesca nazista nella seconda guerra mondiale, da un ufficiale maggiore delle S.S. e capo della polizia della zona del comandante militare, pubblicate come “MISURE DI APPLICAZIONE del 9. Ordinanza delle autorità di occupazione sugli ebrei”. La suddetta ordinanza era stata emessa l’8 luglio 1942.
In questo documento delle forze di occupazione naziste, agli ebrei era proibito “frequentare tutti gli esercizi pubblici e assistere alle manifestazioni pubbliche” ivi elencate: ristoranti e luoghi di ristorazione, caffè, sale da tè e bar, teatri, cinema, concerti, sale da musica e altri luoghi di piacere, cabine telefoniche pubbliche, piscine, musei, biblioteche, mostre pubbliche, siti storici, manifestazioni sportive – sia come partecipanti che come spettatori – campeggi, parchi”, ecc.
Momenti storici diversi e circostanze diverse, ma identica metodologia discriminatoria, in entrambi i casi infondata, con l’aggravante nel caso della vaccinazione che, come le stesse autorità sanitarie hanno riconosciuto in diverse occasioni, i vaccinati possono infettare e infettarsi a vicenda, perché i “vaccini” non immunizzano.
Inoltre, questi sieri genici sperimentali – erroneamente chiamati “vaccini” – hanno un’efficacia molto limitata, solo 6 (mesi), come la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità ha appena riconosciuto, attraverso la dottoressa Katherine O’Brien, direttore del Dipartimento di Immunizzazione, Vaccini e Prodotti Biologici dell’organizzazione.
Inoltre, questi “vaccini” non sono approvati dall’OMS, ma hanno ottenuto l’autorizzazione per un uso di emergenza, perché sono in definitiva sieri genici che sono in fase sperimentale. Trattandosi di iniettabili sperimentali, tutte le aziende produttrici hanno preteso dai governi di godere della segretezza delle informazioni – i componenti del prodotto sono tenuti segreti – e dell’immunità legale – per legge, sono esenti dall’essere perseguiti per qualsiasi danno che possono causare a chi riceve l’iniezione sperimentale. Nel massimo della schizofrenia – o dell’ipocrisia – i governanti nac&pop esentano dalla responsabilità e forniscono l’immunità ai produttori di “vaccini”, ma si aspettano che la popolazione faccia iniezioni di cui nessuno è responsabile.
Il governatore della provincia in persona, Herr? Axel Kicillof, ha riconosciuto qualche mese fa, il 9 settembre 2021, in un’intervista televisiva, che “i vaccini sono sperimentali” e che le imprese produttrici sono esenti da ogni responsabilità penale e giudiziaria nel caso in cui l’applicazione dei loro prodotti produca effetti avversi o mortali in coloro che vengono iniettati.
- Ma oltre a ricorrere a una metodologia utilizzata dalle forze di occupazione naziste in Francia, il governo provinciale ha anche fatto ricorso al contributo della dittatura del Processo di Riorganizzazione Nazionale, basato su una legge promulgata dall’allora governatore de facto nel 1977, il generale Ibérico Manuel Saint-Jean. (Nella fotografia).
La legge in questione è la 8841/77, datata 29 luglio 1997 e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale l’8 agosto 1997, che prevede “multe per la violazione di leggi e regolamenti provinciali in materia di sicurezza, salute e igiene” (articolo 1).
Bisogna ricordare che il suddetto generale Saint Jean ha sancito e promulgato questa legge sulla base “dell’autorizzazione concessa dall’Istruzione 1/76, articolo 5 della Giunta Militare, nell’esercizio delle competenze legislative da essa conferite”, secondo il titolo del testo.
La risoluzione congiunta n. 474-MJGM-2021, firmata il 10 dicembre 2021 dal capo del Gabinetto dei Ministri della Provincia di Buenos Aires -Martín Insaurralde- e dal Ministro provinciale della Salute -Nicolás Kreplak- stabilisce “il “COVID FREE PASS” come requisito per assistere a quelle attività svolte nel territorio provinciale che rappresentano un rischio epidemiologico maggiore”, per attività che includono attività con un gran numero di persone, procedure faccia a faccia davanti a enti pubblici provinciali e comunali, procedure faccia a faccia davanti a enti privati, ecc. (art. 1); privatizza il controllo dell’accreditamento del Pass (art. 2) e si assume il potere di applicare le sanzioni previste dal decreto legge n. 8.841/77 (art. 3), cioè si basa sulla suddetta legge della dittatura militare.
Il governo della provincia di Buenos Aires intende legiferare per mezzo di una risoluzione amministrativa, non per mezzo di una legge o di un decreto, e per questo ricorre a una legge della dittatura militare, un regime de facto che sia il governatore che i suddetti ministri ripudiano a parole.
È sorprendente che il Frente de Todos, il partito al governo nella provincia di Buenos Aires, in questo caso particolare si fonde con la metodologia di discriminazione praticata dal nazismo e con la legislazione sancita dal Processo di Riorganizzazione Nazionale per imporre un passo incostituzionale nazi-dittatoriale per obbligare la popolazione a iniettarsi un siero di cui nessuno è responsabile e che è volontario.
È illogico o sbagliato pensare che le pratiche discriminatorie naziste e le leggi dittatoriali ricevano uno status democratico attraverso una risoluzione amministrativa a sostegno di tale aberrazione politica?
José Arturo Quarracino
15 de diciembre de 2021
[1] El documento citado se encuentra en los archivos del Centro de Documentación del Museo “Memorial de la Shoah”, identificado como CCXXXVIII-98.
[1] Ver Dr. Steven Hotze, en https://www.bitchute.com/video/vwD9hDNsRkAX. Para más datos, https://marcotosatti.com/2021/04/15/quarracino-vacuna-anti-covid-no-es-vacuna-fraude-mundial-y-nacional/
[1] En https:/america/mundo/2021/12/09/la-organizacion-mundial-de-la-salud-dijo-que-la-inmunidad-de-las-vacunas-contra-el-covid-19-dura-hasta-seis-meses/
[1] Ver https://www.youtube.com/watch?v=UA0O4oP01SU
[1] En https://normas.gba.gob.ar/documentos/zBo6ptzx.html
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Tag: argentina, greenpass, hitler, quarracino
Categoria: Generale