BDV ci fa un Regalo per l’Immacolata Concezione. Se Leggete l’Inglese…

7 Dicembre 2021 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, la nostra Benedetta De Vito ci regala qualcosa per l’8 Dicembre, Festa dell’Immacolata Concezione, ma non riesce a non mettere un pochino di – giusto, meritato, legittimo, doveroso – veleno nella coda…buona lettura.

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Per questa dolce festa dell’Immacolata Concezione, che è anche il mio compleanno, in preghiera devota, sotto alla bella statua della nostra purissima Mamma celeste, che s’innalza, gloriosa, su piazza di Spagna (dove il signor Bergoglio, “eretico” secondo il vecchio sacerdote ortodosso che così  lo ha apostrofato…), vorrei regalarvi un piccolo libro in forma di ebook, puro nelle sue storiette come la Corredentrice, tenero come il suo amore per il dolce Bambino che nascerà a breve a Betlemme, e allegro come allegre sono le vite dei Santi, pur nella sequela del Crocifisso.

E andiamo a iniziare.  Quando il tempo è galantuomo e l’ispirazione giunge dal cielo, è gioia grande per me indossare i panni di Indiana Jones e andare a caccia di libri dimenticati nella polvere del tempo, tra gli infiniti ebook che si trovano in rete e sono tutti regalati, gratis et amore Dei. Il sito dove mi “servivo” anni addietro Project Gutenberg, non c’è più e non so mica perché. Così, cerca che ti ricerca, ne ho scovato uno nuovo, davvero carino perché mostra, in fotografia, scrittori e scrittrici e un viso, si sa, parla tanto di più di mille recensioni. Scegliere diventa un gioco di sguardo e d’attrazione. Oh che bellina questa signorina che graziosa acconciatura, che occhi pieni di bontà, quasi quasi la leggo…

Ecco il sito, che, però, è in inglese: https://www.ebooktakeaway.com/ebta.1

E’ qui che ho trovato, pochi giorni fa, un libriccino al sapor di delizia che ha condito in dolce neve le serate deserte nel pensiero del green pass in arrivo, che mi impedisce, e secondo me in ragioni babilonesi (ma vi lascio per le amarezze alla coda del pezzo), di far la vita che ho sempre fatto. Una vita niente di ché, senza medaglie, senza glorie, ma in salda unione con il Signore ed è l’unica cosa che, per me, conta davvero. Ma basta basta, e andiamo al dunque con un paso doble e una pirouette. Dunque il libro si intitola “The book of Saints and friendly beasts” e racconta, in poetico periodare, la vita di tanti innamorati di Dio, “sanciti” nella Sua Immutabile Legge Eterna, che adorarono il Signore e che amarono, riamati, le sue creature, cioè gli animaletti del bosco, dell’aia, dei cieli e del mare. Una parola, prima di continuare sull’autrice, americana, che si chiama Abbie Farwell Brown, nata  nel 1971 e vissuta 50 anni, scrivendo storie e poesie.

Una scrittrice sconosciuta oramai e sepolta dall’oblio. Ma sentite un poco come decise di scrivere il suo librino. Bene, giunta dalla sua Boston in Europa per un giro culturale nel vecchio mondo si ritrovò un giorno, nel silenzio della Cattedrale di Chester davanti al coro di legno intagliato che è, pur non essendolo, una delle sette meraviglie del mondo.

Incuriosita dalla favoletta allegra che sembrava rivivere nei ghirigori lignei, rimase colpita dalla bella Santa Werburga, patrona di Chester, ritratta in compagnia di due eleganti oche bianche. Oh che delizia, pensò di certo la nostra Annie, ma allora le sante sono persone vere, vive e non piatti santini che ti regalano le zie beghine (che carine, io le adoro! E magari ci fossero ancora…). E così, eccola ritrovar la storia di Werburga, principessa badessa che sgridò le oche che devastavano i campi dei contadini all’intorno. Le sgridò ed esse, che la amavano, ubbidienti promisero di non farlo più. E la storia non finisce qui, ma non ve la racconto, casomai voleste leggerla da voi. Sappiate però che è in inglese (ma io la tradurrei tanto volentieri…).

Così nacque, in Abbie l’idea, e proseguì, scovando altre avventure di Santi con i loro beniamini pelosi o di penne. Tante, una più deliziosa dell’altra, sono le storie raccontate, ma quella che a me ha davvero rapito il cuore è la vicenda della bimba Prisca, morta martire sotto l’imperatore Claudio. Essa era solo una bimba, ma amava così tanto Gesù che si rifiutò di adorare il sole, spargendo l’incenso sulle braci nel tempio di Apollo. Fu portata nell’arena. Aperte le gabbie, uscì un leone ruggente che, invece di papparsela, le si accovacciò vicino, leccandole i piedi e lasciandosi accarezzare da lei. Un quadretto ed ecco perché Santa Prisca, la cui chiesa, bella, è vicina alla casa dove sono nata, è spesso ritratta accanto a un leone, così come Werburga lo è con le sue bianche oche…

Ecco, ho finito, ma prima di lasciarvi vi racconto di quanto inutile è il green pass e di come non protegge affatto i “buoni”, cioè i vaccinati, di oggi dal contagio. Questa sì un piattume menzognero. Non posso fare nomi, per paura di dispiacere a chi amo, ma questi si era recato alla presentazione di un libro (inutile) che parlava di vaccini in un tal museo romano e naturalmente tutti con la verde vipera della non libertà.

Bene tre giorni dopo lo squallido evento (pur essendo una grande casa editrice c’eran massimo venti persone in sala e molti amici d’infanzia del sedicente “scrittore” venuto dall’America), arriva un messaggino: il tale autore era positivo. Ma come, non potevamo star sicuri, tra noi sì vax, visto che gli odiati vermi no vax, gli irresponsabili, i cattivi erano banditi?

Nossignore. Così, via al balletto dei tamponi. Dieci, venti, cinquanta, sessanta e non so più quanti perché il nostro eroe al contrario, tutto boria e vanità, s’era dato un gran daffare per vendere il suo volumetto. Morale della favola. Il passaporto della libertà vigilata in casa nostra serve magari ad andare ad eventi inutili e perniciosi, ad ascoltare conferenze stampa barbose e ripetitive ma non protegge affatto dal virus!

Che il Signore ci aiuti e la Madonnina, che oggi festeggiamo,  apra finalmente le porte a Cristo Re, unico Signore nostro.

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Ecco il collegamento per il libro in italiano.

And here is the link to the book in English.

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2 commenti

  • Chedisastro ha detto:

    A me che in ginocchio confessavo il mio risentimento per tutto il male che stiamo subendo, un santo prete ha detto: – Sì, è vero, è una persecuzione e anche noi siamo perseguitati, ma preghiamo e può darsi che le cose cambino-. Quel “noi”, dico la verità, mi ha dato speranza. Non siamo del tutto soli e la chiesa è ancora dei santi.
    Buona festa della Santissima Vergine Immacolata!

  • GIOPAV ha detto:

    Io sono ignorante, non conosco l’Inglese, ma mi farebbe piacere
    leggere la sua traduzione perché lei scrive col cuore.
    Io sono tutt’altro che santo e andando a messa presto
    se ho qualche magone, ho notato che, qualche volta DIO
    CREATORE mi fa incrociare dei passerotti che mi sollevano
    il morale e raramente scappano. Naturalmente ringrazio DIO.
    Se a me è già concesso questo, non mi
    stupisco se ai Santi anche gli animali obbediscono.
    Grazie Maria Benedetta e buon compleanno.