L’Avvento, le Lucine che Danno Fastidio e l’Unica Vera Luce.

28 Novembre 2021 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, la nostra BDV ci regala questa riflessione sull’ingresso nel tempo di Avvento. Buona lettura, e meditazione.

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Ancora adesso in casa mia, dove sono sposa e madre – e fin da piccolina, quando abitavo dai miei – il venerdì, ogni venerdì di ogni anno, si mangiava di magro: verdure, pesce, pane, formaggio. Il digiuno serviva – e serve – a ricordare il pianto degli uomini per il Cristo, dolente eppure vincente, sulla Croce.

Non so quanti più usano far come faccio io, ma il digiuno è così importante che persino gli esorcisti, prima di dedicarsi alla loro opera santa, restano a pancia vuota. E mi direte, va bene, ma che cosa c’entra tutto questo con il tempo di Avvento, cioè di preparazione alla venuta (adventus) del Bambinello Santo di Betlemme, che comincia, oggi domenica 28 novembre? Che c’entra il mesto digiuno con il Natale allegro, rosso di luci e colori? C’entra, c’entra, perché anche durante l’Avvento, i cattolici, almeno quelli di un tempo, digiunavano nell’attesa del Santo Natale. E il perché, per me (che teologa non sono) è semplice: bisogna far posto, anche fisico, a Gesù Bambino che nasce per noi e dentro di noi. Ed ecco perché la Vigilia si mangia di magro… Digiunando, insomma, si aprono le porte al Salvatore!

Eccoci, dunque, nel nuovo anno liturgico, che comincia proprio con l’Avvento, tempo sospeso, di trepida attesa per la nascita di Gesù. Nell’aspettare il nuovo inizio, si accendono le sante candele, che servono a ricordarci che Lui, Lui solamente, è la Luce delle Luci, la Luce del mondo. Ogni domenica (quattro) una candela. A casa dei miei genitori, accendevo io, la più piccola, il lume santo. Oggi, poiché sola in famiglia festeggio, tocca di nuovo a me e la mia candela solitaria, con la sua fiammella delicata e ondeggiante, splende al mattino presto, quando il sole ancora riposa, nella mia piccola cucina affacciata sulla Roma deserta che ancora piange per le tante ferite. Io, la candela e il caffè. Se chiudo gli occhi, il tempo si arrotola come sulla spoletta della mia macchina da cucire, Miss Bernina, ed eccomi fresca sposa e appena mamma. Al mio bambino regalavo la gioia dell’Avvento, accendendo, mentre si preparava per andare a scuola, le canzoni inglesi del Natale, che si chiamano Christmas Carols e che io, cresciuta da signorine inglesi, con loro cantavo da bambina. La luce restava spenta, solo la candela dell’Avvento brillava nel buio, regalando un lucore caldo, avvolgente, che neppure Leo ha mai dimenticato. E anche la madia, la libreria, il tavolo, insieme a noi, parevano se possibile più fermi, attendendo come noi il miracolo…

Seduti sul divano, lui, piccolissimo, e io tornata bimba, cantavamo con i bimbi della musicassetta ed era bello iniziare la giornata nel sapore d’Avvento, sapendo che, giorno dopo giorno, s’avvicinava la santa notte in cui “Israello” scendeva dalle stelle, portando la sua grazia al mondo intero. Poi via ad aprire la finestrella sul calendario (da me tagliato e incollato) che nascondeva sempre, nel cuore, un cioccolatino o una caramella… Ieri era così e oggi è ancora così e così sarà per sempre. Le candele dell’Avvento, così semplici, pulite, pure, spengono le luci del Natale che gli uomini di oggi accendono per una festa, il Natale, che non capiscono più. Scendo di un rigo e concludo a modo mio.

Perché, mi domandavo ogni anno, mi infastidivano il rosso, l’oro, l’argento e le tante lucine degli abeti? Perché non gioia ma uggia mi danno? E d’un tratto, in folgore, ho capito: ma certo, tutte quelle luci lì sono le finte luci che attraggono gli uomini come i lumini notturni le falene. La vera luce, l’unica luce che splende nel mondo, nella notte di Natale, è il Santo Bambino nella grotta nuda. Non c’erano le luci, forse solo candele, quella notte santa, eppure pareva mezzogiorno, come scrive Sant’Alfonso de Liguori nel suo meraviglioso “Quando nascette Ninne” (che è poi diventato Tu scendi dalle stelle…). E allora, a tutti quei pochi che passeranno di qui e leggeranno queste mie poche righe auguro di trascorrere un Natale nudo, sotto il cielo stellato di Betlemme. In compagnia della vera, unica luce del mondo…

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7 commenti

  • Mimma ha detto:

    Luminoso e Santo Avvento ,cara Benedetta!
    Lei ha le lucine nel cuore.

  • FRANJO ha detto:

    Nella sua divina pedagogia Gesù ha scelto di nascere nella “Festa delle Luci” per farsi riconoscere da Israele come la Luce vera che viene nel mondo. (25 kislev). Ma i suoi non lo hanno riconosciuto….
    La vigilanza e la penitenza suggerite dall’Avvento ci consentano di non confondere la Sua luce con le false luci mondane.

  • Chedisastro ha detto:

    Io invece ho sempre amato le lucine di Natale, specie certe lanternine con cui il mio papà illuminava l’albero che solo lui sapeva fare così bello. Erano lì per festeggiare la nascita di Gesù, assieme a quelle del presepe su cui sempre lui si impegnava con tutta la sua vena artistica.
    E sono così affezionata a quelle lanterne di ormai rara celluloide che, rimodernate nella parte elettrica, ancora spargo quasi con religiosa cura, sul natalizio albero della mia età non più verde. E da cimelio fra i miei più cari, guai a chi me le tocca.

  • Marco Matteucci ha detto:

    “Temo il giorno in cui la tecnologia andrà oltre la nostra umanità: il mondo sarà popolato allora da una generazione di idioti.” (Albert Einstein)

  • Milly ha detto:

    Felice e Santo Natale di Nostro Signore Gesù Cristo a lei Benedetta!
    Da Genesi 1, 3-5 Dio disse: ” Sia luce. E luce fu. Dio vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre e chiamò luce il giorno e le tenebre notte”.
    Gesù è la nostra Luce! …è Lui che separa la luce stessa dalle tenebre del peccato , accogliamolo con sobrietà e gratitudine!

  • Emilio Ricchetti ha detto:

    La signora De Vito mi incanta e commuove sempre.
    Vorrei ringraziarla di cuore.
    Buon Avvento e Buon Santo Natale a tutti

  • Brasi ha detto:

    BDV carissima non le sarà sfuggito che l’anagramma della variante “omicron” è “moronic”… C’è lo dicono in faccia 😒