Pro Vita & Famiglia, SOS Ragazzi: No alla Follia dell’Asterisco nella Scuola.

23 Novembre 2021 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, la notizia che a Liceo Cavour di Torino, una volta considerato uno dei migliori, più seri e severi della città, il Preside abbia deciso di adottare improvvidamente l’asterisco finale per non definire maschi e femmine mi ha sorpreso, nonostante da tempo abbia cessato di meravigliarmi dell’umana follia. Qui sotto troverete alcuni commenti e iniziative correlate, per impedire che che l’idiozia politically correct del mio vecchio liceo trovi imitatori. Buona lettura.

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Liceo Cavour Torino adotta l’asterisco. PV&F: «Come può essere costituzionale cancellare maschi e femmine? Miur intervenga!»

COMUNICATO STAMPA

Gender

Liceo Cavour Torino adotta l’asterisco. Pro Vita & Famiglia: «Come può essere costituzionale cancellare maschi e femmine? Ministero dell’Istruzione intervenga!»

 

Torino, 22 novembre 2021 

«Cancellare studenti e studentesse come ha fatto il Liceo Cavour di Torino significa appiattire la mente, la cultura e l’identità dei giovani per un fine ideologico. Chiediamo l’intervento del ministero dell’istruzione, perché faccia rispettare al Cavour la legge italiana che obbliga la pubblica amministrazione a scrivere tutti i propri atti in lingua italiana e non tollera esperimenti linguistici», è il commento di Jacopo Coghe, vicepresidente di Pro Vita & Famiglia.

«E cosa c’entra l’articolo 3 della Costituzione, che il preside della scuola cita, che recita che tutti i cittadini hanno pari dignità a prescindere dalla propria condizione?», aggiunge Maria Rachele Ruiu, membro del direttivo di Pro Vita & Famiglia. «Dov’è la dignità nel fingere che queste condizioni non ci siano? Che non ci siano differenze? – prosegue – Nessuno sano di mente può pensare che l’asterisco a scuola, lo schwa nei libri della Murgia e la carriera alias e similari possano portare beneficio. Così si fa rientrare dalla finestra il ddl Zan: un indottrinamento all’ideologia gender, si cancellano maschio e femmina sulla pelle dei nostri giovani».

«La diga – conclude la nota – sta franando così velocemente che persino un esponente del mondo Lgbt come Cecchi Paone, nell’ultima puntata di Zona Bianca, si è scagliato contro l’identità fluida e la carriera alias, descrivendola come “una nevrosi, non è un fatto reale”».

COMUNICATO STAMPA

Gender a scuola

Pro Vita & Famiglia: «Petizione per chiedere a Provincia Trento legge sulla libertà educativa e per bandire ideologia gender»

Trento, 23 novembre 2021

«Nonostante la bocciatura del ddl Zan il concetto antiscientifico dell’identità di genere fluida continua ad essere veicolato nelle scuole, a danno dei nostri figli. Questo è inaccettabile perché dovrebbe essere un tema da espellere dalla didattica, poiché deleterio per il sano sviluppo psico-fisico dei giovani», la denuncia del Circolo territoriale di Pro Vita & Famiglia Trentino.

«Per questo motivo – prosegue la nota della Onlus – abbiamo lanciato una petizione per chiedere al Presidente del Consiglio della Provincia Autonoma di Trento Walter Kaswalder e all’Assessore provinciale all’Istruzione Mirko Bisesti l’impegno a promuovere, in seno al Consiglio provinciale, l’approvazione di una legge sulla libertà educativa che bandisca l’ideologia gender dalle scuole».

«Non devono più verificarsi casi come la promozione che l’Istituto Comprensivo Alta Vallagarina ha recentemente fatto sulla conferenza “Sei sempre tu. Come orientarsi tra generi e identità”, tenutasi lo scorso 20 novembre presso il MUSE, il Museo delle Scienze di Trento. Un evento che, sotto la “solita” maschera della lotta alle discriminazioni, celava l’ennesimo tentativo di indottrinamento LGBTQIA+ di ragazzi e bambini anche giovanissimi. E’ necessario – conclude Pro Vita & Famiglia – rimettere al centro l’art. 30 della Costituzione italiana che tutela il “dovere e diritto dei genitori istruire ed educare i figli”».

 

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7 commenti

  • Rosa Rita La Marca ha detto:

    Museo Egizio, Torino.
    25 Novembre 2020 · Torino, Piemonte ·

    Lasciamo parlare un uomo antico di migliaia di anni, ma ancora in grado di insegnarci con parole fresche e intrise di emozione, l’importanza del cuore.
    Dal Papiro Chester Beatty I
    Sono sette giorni che non ho visto l’amata.
    E’ entrata in me la malattia,
    sono diventato con le membra pesanti,
    ho dimenticato lo stesso mio corpo. Se i medici vengono da me, non mi soddisferanno i loro rimedi. I maghi non trovano espedienti,
    non si scopre la mia malattia. Il dire: “Eccola!” mi rende la vita.
    Il suo nome mi risolleva,
    l’andirivieni dei suoi messaggeri fa vivere il mio cuore. L’amata è per me meglio delle medicine,
    è per me meglio di un formulario magico.
    La sua venuta è il mio amuleto: quando la vedo, ritorno in salute.
    Quando apre gli occhi,
    diventa giovane il mio cuore, quando parla,
    divento forte.
    Quando l’abbraccio,
    allontana da me la malattia.
    Ed è lontana da me da sette giorni.

  • Jsph ha detto:

    Ma quando i nostri padri e padroni del pensiero illuminato, che pensano molto e soffrono tanto, metteranno in atto per il nostro bene la necessaria radicalità che deve andare oltre il presunto linguaggio di genere (v. la schwa)?
    Sarà necessario tagliare il pisello a tutti i maschietti, questo per distruggere l’ingiusta differenza rispetto alle femminucce. Che bello!!

  • MARIA MICHELA PETTI ha detto:

    Un asterisco per fare un passo avanti verso la parità? Bah! a me pare un salto a rotta di collo nella cancellazione della complementarità. Un calcio all’esclusione, a porta vuota, in una partita del torneo della nullità. Eh, già! Nella moltiplicazione odierna di squadre di “giocatori” (e di “giochetti)” a rimetterci è sempre e solo la genuinità dell’umanità.

  • Nuccio Viglietti ha detto:

    Certe capziose problematiche senza senso e certe scelte conseguenti… dovrebbero una volta per tutte togliere ogni dubbio su incontrovertibile condizione nostra di… bipedi idioti…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/

  • Mimma ha detto:

    Questo succede quando si decide di vivere senza Dio.
    Gli Italiani non siamo più un popolo.
    Né tanto meno il popolo diletto del Signore al punto da aver avuto in dono la Casa dell’Annuncio e la Sindone
    Siamo una tribù di trogloditi in via di estinzione.
    Per nostra scelta.

  • Non Metuens Verbum ha detto:

    Il famoso Liceo Cavour, la culla di tutta l’intelligenza laica torinese, e la sede in cui io conseguii la prima abilitazione all’insegnamento secondario, ridotta a spazzatura: Non ci siamo più, noi presidi di una volta.

  • Slave of JMJ ha detto:

    Sounds like Italy is quickly becoming like Oregon, Washington, and California. Shame on Italian “law makers” also known as breakers for all this evil against the little children.

    Remember, Our Lady of the Roses, Mary Help of Mothers advises that all Catholics homeschool. No Catholic private schools either (they also are all corrupted).

    http://www.smwa.org
    The Fall of Education
    https://www.tldm.org/Directives/d17.pdf