Amal. La Disperazione di Mangiafuoco: come è Brutto ‘Sto Burattinone…

15 Novembre 2021 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, la nostra BDV ci offre questa riflessione ironica sulle forze che si stanno scatenando nel nostro mondo…Buona lettura.

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“Ma che racchio questo burattinone, non so come mai m’è uscito così brutto, questo non incanterà nessuno, figuriamoci, c’ha scritto in faccia: sono losco, faccio paura, passa innanzi e non seguirmi. Sì, m’è uscito proprio maluccio, uno schifio, e quanto tempo buttato!” Nel carrozzone triste di Mangiafuoco non tira una buona aria. Il maestro burattinaio, che s’è inventato il pupazzo Greta (la bimba innocente con le treccine che innocente non è), il pupazzetto rosso a puntarelle ritte del Covid 19, la burla delle maschere e tutto il materiale scenico della grande Bourla (prendiamo in prestito il cognome dell’amministratore di Pfizer…) che ha incatenato l’intero mondo a una morte in vita per salvar la vita, è fuori dai gangheri. Tira calci al gatto nero che gli han mandato i suoi amici animalisti (quelli che vogliono abbassar l’uomo per innalzare cani, gattini e coniglietti…), spacca a metà la bandiera arcobaleno che pure ha inventato lui per  mescolar tutti i colori e far dell’uno tanti, del maschio femmina, e seminar la confusione e, furente, non si riesce a dare pace. “E ora, che ci faccio con questa bambolona alta quasi quattro metri, con la bocca gonfia e gli occhi melliflui che ingannano a un chilometro di distanza, sì che cavolo ci faccio?” Sconsolato siede sul pancone nero, vicino al gallo e alla serpe verde che dorme tutta ravvolta nelle sue spire. Hmmmm, sospiro di Mangiafuoco che, accortosi del rettile, gli sferra un pestone sul capo.

“Che c’è, che vuoi?”, la voce del serpente non lo distrae dal cattivo umore. “Tornatene a dormire, buono a nulla, non servi più oramai perché gli uomini sono tutti infettati, han mangiato tante mele, anche marce, e non han più bisogno delle tue lusinghe. Crepa!”. Ma il serpente, strisciando, è salito sulla bambolona burattina e ammirandola, dichiara: “Con questa a mazzi ne porteremo all’inferno….” Buahaha, risata satanica. E spiega il serpente, improvvisamente trasformato in un elegante pubblicitario. Oh sì, indossa un completo grigio, porta gli occhiali e in mano ha una cartella tutta piena di documenti e di proposte, idee e altra roba d’Azzeccagarbugli. “Allora?”, fa Mangiafuoco. “La chiameremo Amal, che vuol dire Speranza e diremo che è una bambina abbandonata che cerca la sua mamma in giro per il mondo, che animuccia santa! Quanti ne accalappierà con la sua storiuccia strappalacrime!”. Buahaha, risata satanica. Invece, come sappiamo, questa è una stregaccia celtica, né maschio né femmina, ambigua come ambiguo è il suo losco sguardo, che, ai tempi, vuota com’è e con stecche al posto del cuore, veniva riempita di bambini da sacrificare agli dei… Buahaha, risata satanica. Questa poi, sorride, all’improvviso, Mangiafuoco afferrando per il collo l’amico tornato verde serpe. E quello continua: “ E la faremo “accogliere” dalla Chiesa accogliente del nostro Orgoglio… Buahaha”. E tutti si inchineranno a lei, buahaha…

Ed ecco, raccontata in sogno, ma mica poi tanto, la storia dell’orrida pupazza che da qualche tempo gironzola per il pianeta recandosi sempre nei luoghi dei potenti, dove s’incontrano presidenti, cardinali, filantropi multimilionari e altra bella umanità. La bandiera della sostituzione etnica e degli inganni del globalismo… Orrenda è questa finta bambina che ti guarda in tralice, offrendoti una manona inquietante che a me vien voglia di mordere. Di Amal, la falsa bimba migrante e vera strega, sì, vorrei fare un bel falò, perché solo a chi vive ipnotizzato sotto l’arcobaleno di Satana, cieco condotto da altri ciechi,  ben cucinato dai sibili del serpente amico di Mangiafuoco, può venir in mente di credere a simili fole, che cioè quel pupazzaccio sia il simbolo di tutti i bambini migranti che, poverini, cercano la loro mamma in giro per il mondo. Ma per carità, quella Amal è la divinità mangiabambini, vuota dentro per contenerli, la quale, inquietante, si aggira in questo mondo all’incontrario, dove si cerca di nascondere la Via, la Verità e la Vita che è il nostro Salvatore. Persino Mangiafuoco, a guardarla, non credeva che potesse funzionare. Cioè ingannare. E invece, il gioco è stato facile in un mondo dove il bene è diventato male e il male bene. L’inversione è completa.  Si un gioco da ragazzi. Olé.

E la finisco qui con la bruttona Amal, che spero di non incontrare mai da vicino, e scendendo di un rigo passo, a proposito dell’inversione della verità, a commentar una tavola rotonda che ho veduto, cercandola, su youtube nella quale si attaccavano i cattolici romani. Il programma era della Rai, condotto, nel pomeriggio, da un giornalista barbuto e intorno al tavolo erano riunite vallette, conduttrici, giornalisti e altra bella umanità per attaccare la “rete clandestina di perfidi cattolici che non credono nel vaccino”. Prima di tutto vorrei dire a questi signori che anche io, e qui sì faccio outing a modo mio, faccio parte della rete (che non è affatto una rete) ma soltanto la fraternità spirituale di quanti vivono sanciti nell’Eterna Legge del Signore che Egli ha scritto in ogni cuore. Il vaccino fatto o sperimentato con cellule di bambini abortiti è un abominio, un peccato mortale (per me che ne sono consapevole) e non importa se i falsi pastori, grandi e grandissimi, dicono il contrario. Se un sacerdote caro a Dio dichiara che non bisogna farlo, durante la sua omelia, non fa bene, fa benissimo! E il Signore lo ricompenserà. Infine vorrei dire a una biondina che aveva sul capo una cascata di edera tra i bei capelli biondi, che chiamava “fragili” le persone che vanno alla Santa messa, i credenti e i devoti come la sottoscritta, che si sbaglia di grosso. Che fragili, come uomini, lo siamo e anche umili. Ma siamo forti perché il Signore abita in noi. Con lui, non abbiamo paura di nulla. San Michele Arcangelo è il nostro Generale e la Vergine Santissima sempre schiaccerà la testa a tutti i serpenti. E che combatteremo contro l’abominio fino allo spargimento del sangue. Forse quella signora di cui ignoro tutto, anche il nome,  non conosce la storia gloriosa dei martiri cattolici i quali sono, nella Chiesa che non si vede, la forza grande che manda avanti la Chiesa che si vede. Noi, forti della Grazia del Signore, non abbiamo paura di nulla, nemmeno di morire perché, morendo nella grazia del Signore, nell’umiltà e nel pentimento, vedremo, a Dio piacendo, la Sua gloria.

Vivat Jesus in cordibus nostris.

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3 commenti

  • Milly ha detto:

    Il Segno dei Tempi. Questa frase mi ricorda l’omelia tuonante del “santo” vescovo americano Fulton Sheen! Ma oltre a questo, se proprio vogliamo avere una visione chiara e completa di quello che ci sta capitando basta leggere la prima lettura dal Libro dei Maccabei di oggi, lunedì 15 novembre 2021 (Mac1, 10-15 . 41-43. 54-57. 62-64).
    Sconvolgente similitudine!

    • GIOPAV ha detto:

      Concordo pienamente con MILLY. Anche io, a messa ho sentito
      il brano dei Maccabei, travisato nella spiegazione dall’officiante che ha dato la colpa all’effetto (pandemia) anziché alla causa (tradimento dei veri cattolici cinesi).

  • Marco Matteucci ha detto:

    LE COMODITÀ SARANNO UN RICORDO DEL PASSATO, PREPARATEVI!
    MESSAGGIO DI SAN MICHELE ARCANGELO, Venerdì 12 Novembre 2021

    Amato Popolo della Trinità Sacrosanta:

    SONO STATO INVIATO A CONDIVIDERE CON VOI LA VOLONTÀ TRINITARIA.‎
    VENGO A CHIAMARVI URGENTEMENTE PER PREPARARVI SPIRITUALMENTE.‎

    Ogni creatura umana deve crescere spiritualmente, deve lottare per la sua salvezza e, al tempo stesso, aiutare fraternamente i suoi fratelli di fronte alle sofferenze che già vivono e a quelle che rimangono da realizzarsi completamente.

    Vi invito ad una maggiore preparazione spirituale, senza la quale la creatura umana non sarà in grado di vincere la malvagità di coloro che sono agli ordini dell’Anticristo.

    DOVETE ESSERE PIÙ DETERMINATI!

    Se vuoi leggere tutto:
    https://reginadelcielo.com/2021/11/14/le-comodita-saranno-un-ricordo-del-passato-preparatevi/