L’Utero in Affitto Diventi Reato Universale.

13 Novembre 2021 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, ci sembra giusto rilanciare questo comunicato di Pro Vita & Famiglia, in cui si chiede che la pratica dell’utero in affitto diventi un reato universale. Qui trovate il collegamento alla storia della bambina ucraina commissionata e poi abbandonata dai compratori. 

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COMUNICATO STAMPA

Utero in Affitto

Pro Vita & Famiglia: «Diventi reato universale! Abominevole quanto accaduto alla bimba nata in ucraina»

Roma, 13 novembre 2021

 

«Un dramma disumano, come conseguenza di una pratica altrettanto disumana! L’utero in affitto deve subito diventare reato universale, non ci sono più scuse né alibi!» è il commento di Antonio Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia, sulla vicenda della bambina nata in ucraina con l’utero in affitto e abbandonata dalla coppia “committente”.

«Più che “committente” – prosegue Brandi – bisogna usare la parola “mandante”, perché l’utero in affitto è qualcosa di aberrante e disumano, un reato in Italia ma che dovrebbe esserlo anche se commesso all’estero da cittadini italiani. Solo così, infatti, si possono evitare eventi drammatici come questo».

«Per questi ricchi signori – aggiunge Jacopo Coghe, vicepresidente della Onlus – l’utero in affitto al momento è una vera e propria compravendita commerciale e questo caso dimostra che se il “prodotto/bambino” non è di gradimento si pretende il diritto di recesso. Rimanere in silenzio – conclude la nota – significa giocare sulla pelle dei bambini e sulla loro esistenza».

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E qui sotto trovate un articolo di ieri del Il Nuovo Arengario che denuncia un altro orrore: gli sconti per l’Utero in Affitto con il Black Friday.

di Valeria Gelsi

 

Dopo le fiere, arrivano anche gli sconti del Black friday. L’ultima trovata per pubblicizzare l’utero in affitto arriva dalla ucraina Biotexcom, con tanto di banner nella homepage del sito dove si parla di «promozione». L’offerta “imperdibile” prevede dal 15 al 26 novembre, dunque in concomitanza con la settimana del “venerdì nero”, «uno sconto del 3% dal prezzo del contratto». Un lessico che rimanda in tutto e per tutto alle pratiche commerciali, trascurando il “piccolo dettaglio” che si parli di bambini e delle donne che dovranno portarli in grembo e partorirli per altri.

L’orrore del “Black friday” sull’utero in affitto

A sollevare il caso è stato Avvenire, con un articolo intitolato «Corpi delle donne e figli col cartellino. Black friday: bebè sul banco». «Un bebé come una lavatrice», scrive nell’attacco la caporedattrice del quotidiano Antonella Mariani, dando immediatamente la misura di cosa si stia parlando. Un giro sul sito uteroinaffitto.com chiarisce il resto, qualora ve ne fosse ancora bisogno. Nella sezione “servizi” sono proposti i vari «pacchetti»: Standard, standard plus e vip surrugacy, che vanno dai 39.900 euro ai 64.900. Dunque, anche il 3% di sconto non è poi una cifra così irrisoria. Magari ci si ripaga il viaggio fino in Ucraina, dove la maternità surrogata rappresenta un mercato fiorente, che attira coppie da tutta Europa e non solo, anche perché qui comprare un bimbo nuovo di zecca costa assai meno degli Usa, dove le cifre si aggirano intorno ai 150mila dollari.

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6 commenti

  • silvio esposito ha detto:

    La perversione e le tenebre della ragione stanno mettendo a nudo tutte le contraddizione di questi governanti. Pensate che nel contratto per l’utero in affitto è previsto che chi fitta l’utero non può abortire, capite bene: quella che fitta l’utero può rifiutare il bambino una volta partorito, ma la partoriente non può abortire, nè rinunciare a quel figlio ed è obbligata a tenerselo se dovesse nascere malato o disabile!!! Tutto questo mentre da tutte le parti del mondo si alza la voce per il “diritto all’aborto”, ma per chi? Solo per i ricchi e possidenti senza cuore e per i seguaci di satana. Ma per chi fitta l’utero, non per scelta ma per fame, non esiste alcun diritto neppure quello di abortire previsto dalle leggi di uno stato omicida.

  • MARIA MICHELA PETTI ha detto:

    Assordante il silenzio di femministe d’assalto e, ancor di più, di voci di autorevole impronta morale.

  • zuzzurellone ha detto:

    Mi domando : se delle donne ucraine accettano questo compito è forse perché sono in condizioni economiche sfavorevoli e, in questo modo pensano di raggranellare quanto sia necessario per vivere ?

    • silvio esposito ha detto:

      Conoscendo le periferie dell’ucraina posso affermare senza ombra di dubbio che si muore di fame e di freddo. Conosco famiglie che per mesi vivono mangiando solo patate scaldate, unico prodotto del loro orto che cresce anche quando c’è tanta neve e qualche uova di qualche gallina che per miracolo riescono a procurarsi. Non hanno riscaldamento, nè luce, nè gas. In queste condizioni disumane è facile che qualcuna venga convinta pur contro voglia e coscienza a sottostare alla legge della sopravvivenza. La fame fa uscire pazzi.

  • Giancarlo ha detto:

    Per un semplice e misero cattolico peccatore come il sottoscritto, la Fede già debole, è a forte rischio.

    • Valeria Fusetti ha detto:

      Perché ? Dove trova nella Sacra Bibbia, nei Padri della Chiesa, nel Magistero, una sola frase che possa legittimare tutta una serie di atti che presuppongono una malvagità intrinseca ? Ripugnante ad ogni persona che usi la retta ragione? Caro amico, rifletta bene, per mezzo della Chiesa il Signore ha tratto dalla barbarie il mondo, ha combattuto quelle culture che erano la negazione dei suoi Comandamenti, nei comportamenti e nelle leggi, scritte e non scritte. Se ora siamo precipitati in una barbarie peggiore di prima si ricordi che il Signore ci aveva avvisati : nella casa in cui i demoni sono stati scacciati, ed è stata ripulita delle sue lordure, se poi non si fa attenzione di demoni ne entrano ancora di più. Il Signore ci ha salvati, ci ha pure detto cosa fare, ha mandato poi Sua Madre (e Madre nostra) per dirci un’altra volta che era giunto il momento di agire, dicendo per filo e per segno cosa fare… Le risulta che sia stato obbedito? A me NO. E allora cosa c’entra, in nome di Dio, la Fede? Cerchi di rientrare in sé al più presto, chieda questa grazia, è urgente. Per tutti noi, non solo per lei.