L’Ukase Divisivo e Anti-Cattolico del Vicario del Papa per la Città di Roma.
11 Novembre 2021
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, il cardinale Vicario di Roma, Angelo De Donatisi, ha emanato norme applicative estremamente severe per i fedeli e i sacerdoti che vogliano celebrazioni secondo il Messale Roma del 1962. Vi offriamo qui il commento a queste norme – a nostro parere giuridicamente infondate: ogni sacerdote, mi sembra di ricordare, ha il diritto di celebrare secondo il Vetus Ordo – certamente tese a dividere la comunità cristiana, inutilmente. Il commento è stato pubblicato da Korazym.org. Buona lettura.
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Il Cardinal Vicario di Roma emana norme per la severissima attuazione di “Traditionis custodes”. “Tempi duri per i fedeli romani e non solo”… La “mossa del cavallo”

Da ieri, 9 novembre 2021 i fedeli della Diocesi di Roma potrebbero essere al corrente, che il Vicario Generale di Sua Santità, il Cardinale Angelo De Donatis (che amministra la Diocesi di Roma come un vescovo ordinario, a nome del Papa) ha emanato un mese fa le sue norme per la severissima attuazione della Lettera apostolica in forma di Motu proprio Traditionis custodes, promulgata da Papa Francesco il 16 luglio 2021. A prima vista andando anche oltre, sembra. Chissà perché ci viene in mente il detto “essere più papista del papa”, oppure – pensando al Papa-Re attuale – “essere più realista del re”. Quasi sempre le streghe novelle e i maghi apprendisti fanno danni grossi, quando vogliono impressionare lo stregone capo.
++++ Siamo grato all’amico e collega Marco Tosatti, che nella mattinata dell’11 novembre 2021 ha condiviso – come ha fatto già altre volte con nostri commenti – questo articolo sul suo seguitissimo blog Stilum Curiae [QUI] «L’Ukase divisivo e anti-cattolico del Vicario del Papa per la Città di Roma. Cari amici e nemici di Stilum Curiae, il cardinale Vicario di Roma, Angelo De Donatis, ha emanato norme applicative estremamente severe per i fedeli e i sacerdoti che vogliano celebrazioni secondo il Messale Roma del 1962. Vi offriamo qui il commento a queste norme – a nostro parere giuridicamente infondate: ogni sacerdote, mi sembra di ricordare, ha il diritto di celebrare secondo il Vetus Ordo – certamente tese a dividere la comunità cristiana, inutilmente. Il commento è stato pubblicato da Korazym.org. Buona lettura». ++++

Con la sua Lettera Pastorale, indirizzata “a tutti i sacerdoti impegnati nella pastorale della Diocesi di Roma” e “a tutti i fedeli della Diocesi”, datata 7 ottobre 2021 (ma resa nota con la pubblicazione sul sito del Vicariato di Roma soltanto ieri, nella Festa della Dedicazione della Basilica di San Giovanni in Laterano, la Cattedrale del Vescovo di Roma, il 9 novembre 2021 alle ore 13:40:44 [QUI], con “ultima modifica” oggi, 10 novembre 2021 alle ore 11:33:28…), il Cardinal Vicario scrive – leggere per credere – che intende proseguire nell’opera di “facilitare la comunione ecclesiale a quei cattolici che si sentono vincolati ad alcuni precedenti forme liturgiche” (citando San Giovanni Paolo II), già avviata nell’Urbe da molti anni.

Il Cardinal Vicario vieta espressamente la celebrazione secondo il rito antico del Triduo Pasquale (dalla sera del 1° aprile 2021, Giovedì Santo fino alla sera del 4 aprile, Domenica di Pasqua) in TUTTE le chiese di Roma. Inoltre ha concesso, che i fedeli potranno continuare a partecipare alla celebrazione eucaristica secondo il Missale Romanum del 1962 (il Vetus Ordo) negli altri giorni, “eventualmente anche nelle domeniche e nelle solennità di precetto (escluso il Triduo Pasquale)”, in cinque chiese di Roma: la parrocchia personale della Santissima Trinità dei Pellegrini, di viene amministrata dalla Fraternità Sacerdotale di San Pietro (FSSP) e le chiese Santi Domenico e Sisto, Santi Celso e Giuliano, San Giuseppe a Capo le Case e Santa Anna al Laterano.

Il Cardinal De Donatis aggiunge, che con la Traditionis custodes, “non è più possibile utilizzare il Rituale Romano e gli altri libri liturgici del “rito antico” per la celebrazione di sacramenti e sacramentali (p. es. neppure il Rituale per la riconciliazione dei penitenti secondo la forma antica)”. Per inciso ha aggiunto, che tutto “pertanto, attualmente è espressamente interdetto e rimane consentito solo l’uso del Missale Romanum del 1962” (cioè la celebrazione della Santa Messa, per cui serve comunque l’autorizzazione previa per iscritto dal Vescovo diocesano, quindi con richiesta inviata per iscritto al Cardinal Vicario che nomina un incaricato per tutti gli adempimenti).

Il Cardinal Vicario ha affidato al parroco “pro tempore” della Santissima Trinità dei Pellegrini (chiesa gestita dalla Fraternità Sacerdotale di San Pietro-FSSP) il “compito di curare la dignitosa celebrazione della liturgia eucaristica; nonché della cura pastorale e spirituale ordinaria di questi fedeli”, “in stretta comunione e collaborazione con l’incaricato di cui sopra”.
Infine, le letture durante la Santa Messa Vetus Ordo devono comunque essere proclamate non in latino ma in italiano, secondo la traduzione del 2008 della Conferenza Episcopale Italiana.


Padre John Zuhlsdorf ha scritto ieri, 9 novembre 2021 sul suo Fr. Z’s Blog (traduciamo dall’inglese): «Il Programma Anticattolico continua. Oggi… nella stessa Roma. Sono stato informato che Roma ha avuto altre brutte notizie per tutti noi… Includo quelli che si dedicano al Novus Ordo. Ricordate… fan del Novus Ordo! Ferito uno, tutti sono feriti. Siete feriti dalla persecuzione di coloro che amano il Rito Romano Tradizionale. Dovresti difendere i vostri fratelli, sia per interesse personale che nel nome della carità. Questo può bastare… questa repressione è fatta per “facilitare la comunione ecclesiale di quei cattolici che si sentono legati ad alcune forme liturgiche precedenti”. Orwell rimane in soggezione. La repressione è fatta con “viva carità pastorale”. Questo pogrom viene compiuto “per il bene spirituale dei fedeli”».
Riportiamo la reazione del blog Messainlatino.it:
Traditionis Custodes nel mondo CONTRO la Tradizione
PESSIMO documento del Vicariato di Roma
VIETA il Triduo Pasquale (e non solo) #traditioniscustodes
Messainlatino.it, 9 novembre 2021
Pochi minuti fa abbiamo ricevuto – e ci risulta autentico perché l’abbiamo trovato pubblicato sul sito della diocesi di Roma – un documento che si configura come la peggiore (almeno finora) e più restrittiva attuazione del Traditionis Custodes. Non poteva che venire dalla diocesi di Roma, che da cuore della Cristianità è divenuta epicentro dell’insensata guerra contro la liturgia tradizionale. Il documento del Vicariato, datato 7 ottobre, vieta esplicitamente sacramenti e sacramentali secondo il Rituale romanum e vieta il Triduo Pasquale ANCHE nella Parrocchia Personale di Ss.ma Trinità dei Pellegrini, della FSSP, oltre che nella Basilica dei Santi Celso e Giuliano, affidata all’ICRSS, e agli altri luoghi di culto dove si celebra in rito tradizionale.
La “sollecitudine pastorale” richiamata in questo genere di documenti è sempre meno credibile. Nella Chiesa del “liberi tutti”, nel pontificato del “chi-sono-io-per-giudicare” la scure della misericordia si abbatte soltanto su coloro che sono legittimamente ancorati nella tradizione della Chiesa. E continueranno a esserlo nonostante questa guerra insensata e ideologica, così come gli orientali restano legittimamente ancorati alla loro tradizione e alle loro venerabili liturgie. Proviamo a immaginare se in una parrocchia greco-cattolica vietassero proprio i riti pasquali dicendo loro: “A Pasqua niente Divina Liturgia, potrete andare solo alla Messa romana”. Non avrebbero ragione a sollevarsi?
Intanto la Fraternità San Pio X starà stappando lo champagne: dopo anni passati a dire agli altri di non fare accordi con Roma e a vantarsi della propria autonomia, adesso vedranno aumentare il numero di fedeli che la “sollecitudine pastorale” di Francesco spedisce tra le loro braccia.
Tempi duri per i fedeli romani e non solo. In bocca al… alla Pachamama!
Stefano
Postilla
Riproponiamo – in riferimento all’osservazione di Messainlatino.it, che «la Fraternità San Pio X adesso vedrà aumentare il numero di fedeli che la “sollecitudine pastorale” di Francesco spedisce tra le loro braccia» – la Postilla al nostro articolo del 2 febbraio 2021 (di cui in fondo segue il link). Della questione della “mossa del cavallo”, “scisma indotto” o “provocato” abbiamo parlato già nel 2018…
Lo “scisma indotto” o la “mossa del cavallo” [*]: lasciare una via di fuga
Quando tempo fa lessi “L’arte della guerra” di Sun Tzu (VI-V secolo a.C.) una delle idee che più mi avevano colpito è quella di lasciare sempre una via di fuga per il nemico – “Lascia una via d’uscita a un esercito accerchiato” – che si può commentare con Cao Cao: “La regola degli antichi aurighi dice: ‘Accerchia da tre lati ma lasciane uno libero, per indicare così la strada alla vita’”.
Se la vita è presente nella loro mente, i soldati nemici si batteranno con meno ardore. Del resto lo stesso Sun Tzu subito dopo dice anche di: “Non incalzare un nemico disperato”, perché: “Un animale atterrito lotterà fino alla fine, è una legge naturale”.
Non è una mossa strategica, sconosciuta all’occidente, tant’è che come racconta Machiavelli nel suo “Arte della guerra”, fu adottato da Cesare contro delle tribù germaniche: queste, completamente circondate si battevano con furia; aprendo loro una via di fuga, Cesare preferì farsi carico del successivo inseguimento piuttosto che avere a che fare con un nemico così combattivo e furioso.
Quello che cambia, e questo lo abbiamo capito leggendo Francois Jullien, è che quello che per gli occidentali è solo un espediente, un aneddoto su cui neanche soffermarsi, per i cinesi è un concetto dalla portata molto più profonda. Nella mentalità cinese quello che rende pavidi o coraggiosi e il “potenziale della situazione”, e quindi quello che il generale deve fare non è chiedersi come rendere i suoi uomini coraggiosi e i suoi nemici pavidi, ma come agire, come operare per costringerli in quelle determinate situazioni.
Se lasciare una via di fuga serve per rendere “pavido” il nemico, tagliare i ponti, bruciare le navi, “far salire in alto e poi togliere la scala” è un modo per rendere coraggiosi i propri soldati. Portati in territorio nemico e isolate le vie di comunicazione, gli uomini non avranno scelta e saranno costretti al coraggio.
“Il bruciare i ponti”, secondo gli economisti Avinash Dixit e Barry Nalebuff e anche un modo per rendere credibili i propri impegni.
Premesso che la credibilità è fondamentale per la buona riuscita di ogni strategia, chiarito che “stabilire una buona credibilità in senso strategico significa far sì che ci si aspetti che portiate a termine le vostre mosse incondizionate, manteniate le vostre promesse e mettiate in atto le vostre minacce”, si può sostenere che bruciarsi i ponti alle spalle è proprio uno dei possibili modi per obbligarsi a mantenere i propri impegni. Citando ancora Dixit e Nalebuff: “Credibilità implica trovare il modo per non tornare indietro. Se non c’è un domani, l’impegno di oggi non può essere ritrattato” (Ivano Paolo Todde).
[*] La mossa del cavallo negli scacchi è lo spostamento a “L” di questo pezzo sulla scacchiera, con evidente richiamo a strategie di lotta sui campi di battaglia. In senso figurato la mossa del cavallo è un modo di dire entrato nel comune linguaggio politico e giornalistico per indicare un movimento assurto a metafora di iniziativa tanto abile quanto inattesa, che permette – come al giocatore che la utilizza negli scacchi – a liberarsi da un impedimento o ad uscire da una situazione critica.
Articoli collegati
– Actuating Schism – Provocare lo scisma | by Patrick Archbold – Creativeminorityreport.com, 27-30 November/3 December 2018 (Inglese e Italiano)
– Daniel Mitsui: il Maligno è più raffinato di noi. La Chiesa è debole. Il cristiano deve pregare tra le rovine, come sempre – 1° febbraio 2020
– “Chi non accetta il Concilio Vaticano II è fuori della Chiesa”. “Provocare lo scisma”, respinto al mittente – 2 febbraio 2021
– Sarebbe un disastro – non solo per i “tradizionalisti” ma per l’intera Chiesa Cattolica – se Papa Francesco proibisse o solo limitasse la Forma Straordinaria del Rito Romano – 2 giugno 2021
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Tag: de donatisi, messa, vetus ordo
Categoria: Generale
Non capite che è carta straccia? Benedetto XVI non ha abdicato, va lo dice da otto anni e ora ve lo confermano anche gli specialisti. https://www.liberoquotidiano.it/articolo_blog/blog/andrea-cionci/29422686/benedetto-xvi-codice-ratzinger-reale-decodificate-lettere-cardinal-brandmuller.html
Nulla di quanto promanato da Bergoglio è valido in quanto egli non è il papa perché Benedetto XVI è in sede impedita e non ha rinunciato al trono.
Sono anni che il Papa favorisce la FSSPX con aperture e misericordie grazie alle quali può validamente amministrare i Sacramenti, mentre fa terra bruciata intorno alle comunità Ecclesia Dei.
Mi pare evidente l’intenzione di confinare i cattolici tradizionali in una riserva (sempre più) indiana: o vai alla FSSPX, che non ha statuto canonico ed è di fatto già amministrata come una Chiesa parallela, o devi sorbirti Messe sempre più “riformate” (eufemismo). Non è dato sapere cosa diventerà questa chiesa “autogestita” entro qualche anno. Ricordate i gallicani? Ora celebrano messe per le anime degli animali domestici.
E non credo ci sia da sperare in un futuro Papa, con un Conclave blindato da modernisti e candidati “tradizionali”, sempre più pavidi e invisibili.
Come lascia intravvedere il messaggio della Madonna ad Akita, si profila un periodo di caos probabilmente lungo, in cui non sarà facile distinguere il bene dal male (Chiesa scismatica o Messa modernista?)
Per quel che ne posso capire è un castigo divino, non immeritato vista l’assenza di comunità e talora di carità anche in ambito cattolico, tradizionali compresi: nel migliore dei casi, nelle parrocchie c’è un marcato individualismo, la gente va a Messa per conto proprio poi via, ognuno per la propria strada. Siamo uniti su Internet, ma un gregge disperso nella vita reale per cui il “decretone” di Bergoglio non fa che ratificare una situazione di fatto col sigillo del Cristo in Terra: tutto torna
IL MATTO
9 Novembre 2021 alle 18:48
Carissima Gabriela,
La ringrazio per la confidenza che mi concede dandomi del tu. Non è da tutti. Il Matto è un tipo pericoloso poiché in odore di eresia, e dargli della confidenza potrebbe non essere prudente per la propria reputazione.
Allora anch’io passo al tu chiedendoti di perdonare la mia pignoleria.
Ma insomma, me la dai questa soddisfazione? Me lo dici una buona volta che ne pensi del Ratzinger pro-Lutero e pro-Banfi grande “artista”😂 interprete di film zeppi di tette e chiappe al vento?
E dai! Che ti costa?
Con amore.
N.B. Ti inseguirò misericordiosamente finché non ti degnerai di rispondermi. 😍😍😍
Amabile, disponibile Paraclito.
– Posso farti un paio di domandine, a Te che sei il precursore dell’energia eolica?
– Parla.
– “Venticello, venticello de Roma.
Venticello profumato de sole e d’amor…”,
sfarfalli ancora “pe’ le strade de Roma”, fra i palazzi romani ?
– No!. Da 8 anni ho lasciato Roma.
– S’è notato… c’è un’afa.. un CO2 pesante.… Dove soffi adesso?
– Gonfio tonache ad Ecône, in Svizzera.
– Anche Tu in Svizzera? Ma è proprio una mania moderna… SanGallo… Davos…
– Non malignare…
– Non sto malignando… ripeto solo quello che circola su certi blogs…
– … ed allora stai spettegolando.
– Uffa! Non ti si può proprio nascondere nulla… Però come vedi non ho un registratore con me.
– Mascherina… mascherina… non prendermi in giro… Perché, allora, tieni un chip nel braccio sinistro?
Il suo venticello la guida bene… potrebbe anche soffiare in Virginia, dove ha sede il più grande seminario oltremare della nota congregazione toccata dalla misericordia… bergogliana e altre specchiate istituzioni governative che avrebbero infiltrato l’ambiente tradizionale, pur non avendo nulla a che fare con la fede cattolica. Ne ha parlato Don Nitoglia in un’intervista pubblicata qui.
Nessun problema, Eminenza. Un Rosario recitato con fede vale molto, molto di più delle vostre grottesche orge liturgiche.
Sua Eminenza si frega le mani nel vedere chiese sempre più deserte, se poi sono Vetus Ordo fa salti di giubilo
Temo che quelle VO non siano deserte…quello è il problema..😂
Mi riferivo alla probabile desertificazione che comincerà col prossimo Triduo Pasquale, non so se anche nella mia città, con celebrazione coatta (causa ‘misericordia’) Novus Ordo.
Già siamo in due: Luciano che reciterà il Rosario a casa (cosa che non consiglio), io che probabilmente assisterò a una celebrazione in rito bizantino.
Mesi fa ero in viaggio e ho dovuto assistere dopo anni a una Messa Novus Ordo: tra “pace in terra a quelli che ama”, “non abbandonarci alla tentazione”, Comunione in bocca su domanda, è un’esperienza ogni volta più scioccante.
Forse ci vorrà il pass in chiesa per cominciare a celebrare Messe come si deve in case private, come ai primi tempi
È appena uscito il libro di Julia Meloni che mette magistralmente in luce il modo di operare della Mafia di San Gallo nell’elezione di Bergoglio. Non ho la pretesa di essere teologo e nemmeno canonista. Sono un semplice filosofo della storia e specialmente quella culturale. Quanto accade attualmente non ha nulla si sorprendente. Chi studia il cattolicesimo d’oltra alpi sa si rende conto che quanto accade oggi fu preparato di lunga mano.
Signor Carlo, mi permetto di mettere in guardia lei e i lettori dal libro da lei citato, che non solo non mette in luce la VERITÀ sull’impostura in atto, ma sembra essere l’ennesima occasione per dividere il Corpo mistico della Chiesa dai legittimi papi come l’attuale Benedetto XVI, l’unico che ancora oggi rappresenta la persona di GESÙ Cristo in terra.
Questa è la sola VERITÀ dei fatti.
👇👇👇
Il dott. José Galad presidente dell’Università della Gran Colombia spiega come il gruppo dei CARDINALI COSPIRATORI ( massoneria o Mafia S Gallo) hanno sostituito il papa legittimo BENEDETTO XVI con l’antipapa Bergoglio, per distruggere Cristo e la Sua Chiesa.
Cardinali cospiratori già scomunicati:
🔴 Walter KASPER
🔴 REINHARD MARX
▪️Carlo Maria Martini
▪️Achille Silvestrini
▪️Gofried Dannels
▪️Christoph Schönborn
▪️Ivo Furer
▪️Oscar Marradiaga
▪️Carl Lehman
▪️Murphhy O’Connor
▪️André Vintrois
▪️Santos Auril Castello
▪️Sean O’Malley
▪️Lauren Monseguo
▪️Basil Hume
▪️Adrian Van Lyun
▪️Armand Ving Trois
▪️Lauren Monsegu
▪️Oscar Ridriguez
https://youtu.be/P6yyndTZksU
Ascolti con attenzione.
A tutti i PASTORI SCISMATICI che attirano le pecore di Cristo che fuggono dall’antichiesa massonico-modernista…. ma per rerderle partecipi delle loro ADORAZIONI EUCARISTICHE SACRILEGHE, dove si BESTEMMIA IMPUNEMENTE in faccia a Dio INNEGGIANDO il nome del vicario di satana…
e delle loro messe celebrate in COMUNIONE con l’IMPOSTORE ERETICO, anziché con Cristo e il papa da Lui stabilito….
ripeto le parole che Gesù ha più volte rivolto loro attraverso il Suo legittimo Vicario BENEDETTO XVI :
🔴 “Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti E “LAPIDI” QUELLI CHE TI SONO INVIATI, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una gallina raccoglie i pulcini sotto le ali, E VOI NON AVETE VOLUTO! 🙈
🔴 Ecco: LA VOSTRA CASA VI SARÀ LASCIATA DESERTA!
◼️Vi dico infatti che NON MI VEDRETE PIÙ FINCHÉ NON DIRETE:
” BENEDETTO (é) COLUI CHE VIENE NEL NOME DEL SIGNORE! ».
(Matteo 23, 37-39)
Finalmente nella mia parrocchia è arrivato un nuovo parroco, giovane, motivato e che gira in città ed in chiesa ….. con la talare! Questo lo rende riconoscibile, come consacrato a Dio, anche ad una certa distanza. In questo modo si elimina un problema che diverse volte ho visto porsi quando giovani fanciulle dichiaravano di essere fidanzate con uomini, alcuni dei quali scopertisi, solo successivamente, essere sacerdoti in cerca di ….. avventure proprio perchè non riconoscibili esteriormente.
Questo nostro novello parroco ci ha fatto scoprire quanto sia grande la nostra ignoranza in merito alla vita dei Santi che dovrebbero essere nostri esempi in quanto conoscono, meglio degli angeli, la nostra fragilità umana e le difficoltà della vita terrena in quanto predecessori.
Per farci cogliere la presenza dei Santi nella nostra vita, adesso, tutte le domeniche, ci fornisce personalmente una biografia di un Santo diverso: non ci eravamo più abituati a sentir parlare di Santi in chiesa, a meno che non si trattasse del Santo patrono!!!
Per quanto poi concerne il tema della restrizione, sempre maggiore, prevista dalle attuali disposizioni papali, alla liturgia tradizionale, io ritengo che verrà sempre più limitata sino all’annullamento completo sinchè, nel clero, per il quieto vivere, nessuno avrà il coraggio di esporsi e di denunciare pubblicamente la deriva a cui sta andando incontro la Chiesa di Pietro.
Ha detto bene signora Maria Grazia, ma solo allora, quando l’esporsi sarà il segno evidente della fedeltà di un sacerdote a Cristo, al suo Vicario e alla sua Chiesa capirete se questo giovane sacerdote in talare, che, come lei dice, si fa giustamente riconoscere come consacrato a Dio solo, era ed è veramente tale, magari ravvedendosi sinceramente. Noi del piccolo resto fedele non abbiamo bisogno di aspettare quel giorno, a noi basta ascoltare la dichiarazione del Canone romano per capire se quel sacerdote è in comunione ecclesiale con la Chiesa Cattolica fondata da Cristo sulla roccia di Pietro, il designato, che come tale si procrastina legittimamente nel tempo fino alla fine, protetto ed assistito dallo Spirito Santo con la preghiera del Cristo stesso al Padre affinché egli possa sempre confermare i fratelli nella Fede. Chi non è Papa non può beneficiare e non beneficia di questo privilegio divino. E chi non è vero Papa non è in comunione con Cristo e la sua Chiesa, offende Cristo stesso e chiunque lo invochi indegnamente nell’offerta del Santo Sacrificio ne vanifica la presenza reale. Dio non può essere ingannato dalle sue creature, così come Dio non può ingannare le sue creature, poiché a Lui ripugna essere ciò che egli non è. Ormai le carte sono scoperte e l’impostura svelata. Nessuno può fare più finta di non sapere. Questo è il tempo della scelta con chi stare: con la verità o con la menzogna.
@ mariagrazia.
La Messa del Messale 1962 non sparisce e non sparirà. Benedetto XVI ( che Lei disprezza) ha tracciato, senza nulla togliere al novus ieri, una strada irreversibile. E ha dimostrato di vedere molto più lontano di tanti turiferari starnazzanti.
… quanto al sacerdote in talare della Sua parrocchia…buon x lui..e per voi spero….ma col dovuto rispetto a noi….non ce ne po’ frega’ dde meno!…😊🤗
Sanctiores sunt aures plebis
quam corda sacerdotum.
( Sono più sante le orecchie del
popolo che i cuori dei sacerdoti) .
John Henry Newman.
Gli ariani del quarto secolo.
Mi scuso con il reggente del trono
di Benedetto XVI ed i suoi compari/agni,ma il latino è
più bello , più buono e più santo ,
da quando sulla Croce Pilato
fece scrivere il Santissimo
Nome di Dio.
Povero Santo Padre… I modernisti l’hanno fregato ancora una volta… Povero Santo Padre…
In linea con l’indirizzo del Dicastero vaticano di pertinenza. In risposta ad una lettera del 28 luglio scorso con richiesta di chiarimento sull’applicazione del TC da parte del card. Nichol, arcivescovo di Westminster, mons. Roche, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, precisa che: «bisogna tener presente che il n. 8 di Traditionis Custodes abroga ogni precedente norma, istruzione, permesso e uso non conformi alla vigente legislazione», «ciò che è stato concesso precedentemente in via eccezionale e limitata».
Ad ogni applicazione di “novità” introdotte formalmente e con un modo di fare surrettizio si grida all’attentato ad un’unione che già non c’è più.
https://lanuovabq.it/it/messa-antica-le-amnesie-di-roche-che-contraddice-bxvi
“Sondaggio sui sacerdoti statunitensi: più sono giovani, più sono ‘rigidi’”.
https://infovaticana.com/2021/11/11/encuesta-a-sacerdotes-en-estados-unidos-cuanto-mas-jovenes-mas-rigidos/
Non ci resta che aspettare che la natura e la biologia adempiano le loro leggi…
L’immagine piú essenziale e significativa della chiesa di oggi è la “Caramella Polo”.
Sí, il “buco con la menta intorno”.
Un “anello” di zucchero aromatizzato: le omelie zuccherose e fredde di papi, cardinali e subordinati.
Un “buco”: non quello dell’ozono. Il buco della fede. Il buco nero dove i pastori bergogliani hanno gettato fedeli e fede.