Lettera di un Medico Rianimatore Francese: “Siamo Usciti dalla Caverna”.

9 Novembre 2021 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, ci sembra interessante rilanciare questa bellissima lettera di un medico rianimatole francese, pubblicata da Radio Radio, che getta una luce diversa, di speranza e futuro nella crisi e nelle difficoltà che stiamo vivendo. Buona lettura.

§§§

«Tanto di cappello a tutti coloro che sono riusciti a trasformare il Coronavirus in una “crisi sanitaria globale”, una “pandemia globale”. Grazie alla paura dei media, grazie alle politiche dittatoriali, grazie agli scienziati corrotti o dogmatici.

Vorremmo esprimere loro la nostra gratitudine in questa lettera. Gratitudine che deriva dalla parola “grazia”. Sì, siamo stati toccati dalla grazia, grazie a voi.

Questa crisi è una rivelazione, uno svelamento, un’apocalisse. E dopo l’apocalisse arriva un altro mondo. Non torneremo mai più nel mondo di prima, senza offesa per chi ancora vi si aggrappa.

Ormai da diversi anni, abbiamo sentito che molte cose sono “sbagliate” in questo mondo. Presi nella vita di tutti i giorni con questo senso confuso di “qualcosa” di sbagliato, abbiamo vagato senza veramente capire, aggrappandoci a questo mondo stantio per evitare il dolore di staccarci da esso. Fortunatamente, il virus e la sua narrativa burlesca che invade la superficie del globo sono arrivati, strappandoci i paraocchi, lasciandoci a contemplare il disastro.

Per prima cosa abbiamo cercato di capire. Posso dirvi che non abbiamo mai lavorato così duramente. E vi dirò di più: siamo tutti volontari! Abbiamo passato in rassegna tutti gli articoli scientifici, tutte le informazioni, le leggi, i decreti, le ordinanze. Abbiamo letto tutte le informazioni, dai media mainstream e dai cosiddetti “complottisti”. Abbiamo imparato a padroneggiare internet, i social network, la comunicazione, la grafica, la comunicazione non visiva e non violenta… Abbiamo scritto, filmato, pubblicato, coordinato, disegnato, cantato, ballato e realizzato opere d’arte. Ci alziamo all’alba e andiamo a letto quando i nostri occhi si chiudono.

Volevate impoverirci, ci avete arricchito tanto: la nostra conoscenza è maggiore, abbiamo scoperto nuovi talenti. Abbiamo superato i nostri limiti: più che mai siamo pieni di speranza, coraggio e gioia.

Ci volevate morti ma ci sentiamo più vivi e radiosi che mai.

Volevate che ci disperassimo, non abbiamo più bisogno di speranza per andare avanti.

Grazie a voi, siamo stati in grado di identificare ciò che non volevamo.

Non vogliamo vivere mascherati.

Non vogliamo vivere diffidando gli uni dagli altri.

Non vogliamo vivere nell’ipotetico senso di colpa di “uccidere” i nostri cari trasmettendogli un virus.

Non vogliamo vivere vaccinati con la forza ogni mese per tutti i virus che ci sono o che arriveranno.

Non vogliamo un passaporto sanitario, il riconoscimento facciale, non vogliamo vivere schedati.

Non vogliamo essere imprigionati nelle nostre case.

Volevate separarci. “Attenzione, distanziamento sociale: 1m, poi 1,50m, poi 2m con le nuove varianti”.

Ci avete riunito.

Volevate spaventarci, siamo usciti dalla caverna. Giocate da soli con le vostre ombre.

Volevate tenerci incollati davanti alla televisione, l’abbiamo spenta e domani getteremo tutti i vostri beni di consumo dall’obsolescenza programmata.

Volevate imporci il passaporto sanitario, monitorarci, riconoscerci di persona, magari fregarci? Abbiamo fame di libertà.

Volevate venderci farmaci costosi di dubbia efficacia e sicurezza? Stiamo esplorando altre strade per mantenerci in salute.

Volevate imporci la vostra visione del mondo mercantilistica, basata sul debito perenne, con l’obiettivo dell’esproprio totale fino addirittura a quello della nostra medesima vita? Stiamo ponendo le basi per un altro mondo emozionante basato sulla gratitudine, la gioia e il sostegno reciproco.

 

Allora, un immenso grazie a voi per tutti questi benefici.

 

Carole e Louis Fouché».

§§§




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12 commenti

  • Nuccio Viglietti ha detto:

    Carole e Louis avete scordato un particolare… bisognerà poi che qualcuno si decida a presentare conto a maiali che hanno messo in piedi tutto sto infame teatrino…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/

  • dav ha detto:

    Dal salmo 2, una lettura di questi tempi:
    Perché le genti congiurano,
    perché invano cospirano i popoli?
    Insorgono i re della terra
    e i principi congiurano insieme
    contro il Signore e contro il suo Messia:
    «Spezziamo le loro catene,
    gettiamo via i loro legami».
    Se ne ride chi abita i cieli,
    li schernisce dall’alto il Signore.
    … Improvvisa divampa la sua ira.
    Beato chi in lui si rifugia.

  • Giovanni ha detto:

    Molto, molto bella, desta la speranza di un rinnovamento profondo nella società. Avanti , tutti insieme, verso quella che potrebbe essere una nuova radiosa alba. Che Dio ci assista e accompagni.

  • Antonello ha detto:

    Speriamo non siano solo pie illusioni.

  • DANIELA ha detto:

    FANTASTICO! Semplicemente. Grazie!

  • FANTASMA DI FLAMBEAU ha detto:

    Logica e ragione sono la terra di mezzo in cui le persone di buona volontà si trovano per evitare le guerre.
    Quando ragionare diventa difficoltoso o impossibile vuol dire che gli schieramenti sono formati e vanno allo scontro. I segnali ci sono tutti. Basti vedere quanti bei princìpi stanno rivelandosi sottili pellicole di ipocrisia. Uno scenario di cartapesta che sta venendo giù a velocità impressionante. E non c’è da farsi illusioni che a un certo punto si fermeranno e si tornerà alla “normalità”.
    Due mesi, non due anni fa, chi avrebbe immaginato un ricatto sul pane e sul lavoro, sulla pelle dei poveri cristi? Benestanti esclusi o trattati “di cortesia”, l’orologio riportato a quando c’erano latifondisti e cafoni col cappello in mano disposti a tutto pur di lavorare, o altrimenti manganellati, benpensanti bella-ciao plaudenti in coro?
    E hanno pure la faccia tosta di agitare lo spauracchio nero. Qualcuno dice che proteste e manifestazioni pubbliche non servono. Servono a noi, per riconoscerci, conoscerci e prepararci. Far fronte, resistere, essere pronti per il momento in cui una delle enormi contraddizioni di sistema verrà al pettine. Ed è matematico che avvenga, forse più prima che poi. Sintomatica, più-che rivelatrice, l’urgenza che hanno di stringere la garrota, di castrare ciò che più temono (ogni rif. lgbtqwerty, cancel culture, ambientalista, femminista, orwelliano e maltusiano è puramente voluto).

    Noi e loro. I nostri e i loro.
    Tracciare la linea non è manicheismo: è semplice presa d’atto della realtà.
    I nostri medici (non così pochi come vorrebbero farci credere; esclusi gli onnipresenti furbi che hanno pensato solo alla salvezza personale e familiare). I nostri giornalisti (pochissimi, ma ci sono, e hanno attributi che valgono dieci reggimenti di lacchè a cottimo). I nostri intellettuali (senza cervelli pensanti, senza pesci pilota, non c’è scampo dalle tonnare predisposte dai -loro- cervelloni). I nostri insegnanti e le nostre scuole (la prima linea del fuoco è la cultura, e oggi lasciare i -nostri- figli nelle -loro- mani è molto peggio che quattrocento anni fa consegnarli volontariamente ai razziatori saraceni; molto peggio). I nostri politici… no. Niet. Assoluto. La nostra Chiesa e le nostre chiese. Quelle in cui NON si dice che farsi iniettare un prodotto dell’industria degli aborti «es un acto de amor». Le nostre famiglie e comunità. Roccaforti da difendere o costruire. Con la malta e i mattoni del reciproco aiuto. Su altri -quaggiù- non possiamo contare.

    Le -loro- televisioni sono l’equivalente di un bombardamento a tappeto.
    Mirato a spappolare i cervelli. Chi è l’incosciente o pazzo suicida che si esporrebbe di propria volontà alle bombe? Eccezioni a parte, stesso discorso per chi si fida delle loro “garanzie” e va a infilarsi nelle gabbie di iene ridens e latrans.

  • g.vigni ha detto:

    Ci sono cose che si vedono solo al buio.
    Necesse est enim ut veniant scandala, verumtamen vae homini per quem scandalum venit .

    G.Vigni

  • 👀 ha detto:

    A Carole e Louis🤝🤝

  • MARIA MICHELA PETTI ha detto:

    Lo Spirito, come il vento, “soffia dove vuole”. Importante che i nati dallo Spirito ne sentano la voce per lasciarsi ispirare nel porre «le basi per un altro mondo emozionante basato sulla gratitudine, la gioia e il sostegno reciproco».
    Se è vero che mirasse a tale scopo l’insistenza dell’appello a non sprecare l’occasione data da questa crisi sanitaria, testimonianze del genere di questa lettera gettano fasci di luce sulla speranza che non vuole morire. Insignificanti e inconcludenti gli sforzi tesi ad indicare un percorso a marce forzate all’insegna di parametri di tutt’altro respiro.

  • MARCO NOCETTI ha detto:

    Meraviglioso!