BDV: la Nuova Chiesa Discrimina, Non Accoglie, Scaccia. Kyrie Eleison.

7 Novembre 2021 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, la nostra Benedetta De Vito condivide con noi questo sfogo appassionato e dolente. Leggiamo, e riflettiamo sulla nostra sventura, sulla colossale menzogna di cui siamo vittime. Che Dio abbia pietà di noi.

§§§

 

Toh guarda, chi si rivede: il professor Walter Ricciardi! Non ci mancava niente, ma ancor meno, se possibile, una volta sentito quel che ha da dire il professore di catastrofismo e presidente dell’associazione per la fine del mondo. Che, cioè, la non si sa più quale ondata del virus sarà, udite udite, la “pandemia dei non vaccinati” che, dice il profeta di sventure, gran difensore di lockdown, green pass e chi più  ne ha più ne metta nel calderone, rischiano tantissimo, cioè ovviamente (risata satanica., buahaha…) di morire. Occhi roteanti, nella bella stazza di mangione. Un rischio, quindi, non una realtà. Una realtà, invece, e che mi mette insieme con Gesù nell’Orto del Getsemani, in santa preghiera sostituendo ai grani dell’Ave Maria quelli dell’Eterno Riposo, sono le continue morti da “malore improvviso” che ogni giorno, in barba all’Istat e a qualsivoglia statistica, e senza occuparmi dei “fact checkers” (che sono i “non giornalisti” che chiacchierano tutt’intorno a me), registro da me sola, googolando semplicemente “malore improvviso”. Mi perdo così, ogni giorno, nella storia di un giovane, di un giovanissimo oppure di una persona della mia età che, da un momento all’altro, crolla per terra e non c’è niente da fare.

Ogni giorno, infatti, conto almeno due o tre storie tragiche e prego fino allo spasimo per chi, pensando magari di non prendersi il virus, ha guadagnato il green pass e ha perduto la vita. Provo a tenere il conto delle morti, ma la fila si allunga e il singhiozzo mi si ferma nella strozza. Vedo quei volti sorridenti e ora spenti… Abbasso lo sguardo, prego.  E se correlazione con il vaccino non c’è, come mi dicono in tanti, sorridenti, ciechi (secondo me), perché nel caso di Camilla Canepa c’è eccome e in quello, terribile, della quattordicenne Giulia Lucenti, non si vuole cercare e si rifiuta l’autopsia? Ieri, sconvolta dalla morte di due fratelli di vent’anni o giù di lì (un ragazzo e sua sorella) e lui due giorni dopo aver fatto il vaccino, ho preso carta e penna virtuale e ho scritto  al Vescovo Angelo De Donatis, vicario del Vescovo di Roma che siede sul soglio petrino. Ecco la mail, inviata alla segreteria: “con il cuore innamorato del Signore, ieri, tutto il giorno, l’anima piangente, ho pregato per la giovane calciatrice palermitana morta a 23 anni, due mesi dopo il fratello di 25, morto il giorno dopo aver fatto il vaccino. Nella mia preghiera del cuore, perenne, ho passato un giorno di grande mortificazione, stretta a Gesù piangente nel Getsemani. Di notte, sveglia alle tre, davanti alla maestà del cielo e alla mia piccolezza mi sono consolata e oggi scrivo a voi, i miei pastori, e vi chiedo: come può  la Santa Chiesa cattolica non opporsi a questi sieri fatti con cellule fetali di bimbi strappati al grembo delle loro mamme? Tali vaccini non possono che scuotere l’anima di chi li riceve e condurli alla morte spirituale e fisica. Come potete tacere, fare finta di nulla e addirittura approvarli e incentivarli? Taccio ora, tornata dalla Santa Messa mia quotidiana, mi stringo alla Croce che porto ogni giorno, nella speranza che s’accende tra tante tenebre, forte della Sua dolce Presenza in me, piccola serva”. Seguono i saluti rispettosi.

Non ho avuto nessuna risposta, silenzio. E silenzio anche dalla scuola che ho frequentato bambina e ragazza dove avrei voluto recitare un Rosario insieme con altri. Ma la sister, che ho incontrato in cortile (non avendo io il green pass) aveva fatto due occhi rotondi nell’udire che non avevo la tessera verde. Ha balbettato qualcosa sulle consorelle e poi ci siamo salutate. Da allora le ho mandato tre mail e non ha risposto mai. E mi chiedo: è questa la chiesa in uscita del nuovo corso voluto da Santa Marta? Gesù non mandava via nessuno, abbracciava i malati, li guariva. Altroché green pass! Come può la Santa sua Chiesa mettere all’indice quanti non dimostrano, con un francobollo digitale che li rende merce, di essere sani? Gesù amava i malati, gli ultimi… La Chiesa nuova discrimina, divide, non accoglie, anzi accusa, giudica, caccia via. E’ questo quel che insegnano oggi nei seminari? E il pensiero mio vola a un parroco sardo che, avendo io chiesto la Santa Particola sulla lingua (cosa permessa anche in questi tempi), mi girò le spalle, di fatto cacciandomi, borbottando: “La sua è un’altra chiesa”.

E torniamo, per chiudere il cerchio, a Ricciardi, il signor so tutto io (il quale ha dichiarato, però, che il vaccino Johnson durava solo due mesi…) non ha niente da dire su tutti questi morti che cadono come pere cotte al suolo e nessuno riesce a rialzarli?

E che cosa ha da dire all’anatomopatologo che, aprendo la povera Camilla, ha dichiarato di non aver mai veduto una cosa simile in tutta la sua vita professionale? Nulla, certo. Avanti con la “campagna vaccinale”. Gli interessano solamente i morti da Covid 19 che servono a spaventar per benino la gente (risata satanica, buahaha).

E non una parola neppure sui dati dell’Istituto superiore della Sanità che quantifica in 3 mila anime i morti di Covid e con Covid tutti gli altri, circa 129 mila persone, tutti già malatissimi, con due, tre, quattro o cinque patologie. Tutti o quasi molto anziani. Invece i morti di “malore improvviso” sono giovani, sanissimi fino al giorno prima o prima di entrare a contatto con il fiore viola… Va bene, la finisco qui e mentre il Signore mi incarica di pregare Rosari dell’Eterno riposo senza interrompermi mai, per quanti, attoniti, sono finiti in Purgatorio, mi par di sapere dove si sono rifugiati i Santi che, scandalizzati dalla Chiesa silente di oggi, che cambia le parole di Nostro Signore, intronizza la Pachamama, regala scandali quotidiani, sono fuggiti dal Vaticano riempiendo le strade del centro di Roma, invisibili ai più. Sì, sì, sono in un monastero monticiano, ma non rivelerò quale. E una di loro, la mia dolce Caterina, mi invita ad usar la sua acqua benedetta, presa alla sua fonte purissima, per cacciar via la morte inoculata ai vaccinati. Come ho più volte già fatto, a Lei ubbidendo. In preghiera, un inchino e corro via a preparare il desinare.

§§§




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15 commenti

  • Chedisastro ha detto:

    Scritto al mio Vescovo circa un mese fa riguardo allo sconcerto per una Chiesa che si preoccupa della sanità più che della santità: a tutt’oggi nessuna risposta. Non sanno cosa dire ovviamente, e siccome si sentono toccati nel vivo, preferiscono il silenzio, cioè il modo più semplice per dichiararsi in cattiva fede e complici di quello che un tempo era e ancora dovrebbe essere, il loro (e nostro) peggior nemico.
    Mi hanno fatto incattivire, una condizione mai provata in tutta la mia vita.
    Che il Signore abbia pietà di me.

  • miserere mei ha detto:

    Racconti parrocchiali. Omelia sull’accoglienza, la solidarietà e non lasciare mai nessuno solo. Poi una lunga solfa sul non discriminare chi non la pensa come noi, amando anche i nemici e soprattutto non imponendo a nessuno il nostro modo di pensare. Infine l’invito a mangiare insieme, ma solo se muniti di green pass. Sarebbe stato bello invitare chi non lo aveva ad attendere all’aperto che gli portassero un piatto, ma l’organizzazione non lo prevede. Il pranzo al massimo riguarda chi non ha il permesso di soggiorno, ma se sei senza green pass puoi morire di fame. Te lo sei meritato, non meriti alcuna pietà. Al termine della messa, dopo altri annunci sulle attività per non lasciare indietro nessuno, la chiusura di rito: buon pranzo e usciamo distanziati! Il prete non ha fatto in tempo a dirlo che la chiesa era quasi vuota, prima ancora del termine del canto finale. Chissà perchè non si dice una volta che si può stare a fare un po’ di ringraziamento, così che si esce distanziati senza “perdere tempo” e senza correre… Soprattutto è stato bello sentirsi così accolti.

  • GIOPAV ha detto:

    per Benedetta De Vito.

    Molti anni fa in una breve biografia della Beata ELENA AIELLO
    era stata inserita una profezia attribuita all’ IMMACOLATA, la
    quale diceva: “… si svilupperà una grande rivoluzione, ma il
    tempo non è lontano: I MALVAGI PERIRANNO NEI TREMENDI
    RIGORI DELLA GIUSTIZIA DI DIO”. Io non sono in grado di
    precisare meglio, ma ho tratto le ovvie conseguenze spirituali.

  • giorgio rapanelli ha detto:

    Poiché sono ritornato nel Cattolicesimo grazie a strade esoteriche non tradizionali, adesso mi sto dando una riassettata con “Nolite timere”, un libro scritto da Danilo Quinto. Sono solo all’inizio della lettura. Spero di avere una conferma cattolica al cammino che iniziai nel 1970, che mi ha portato irrimediabilmente di nuovo nella Chiesa Cattolica, che avevo abbandonati nel 1966, dopo un mio viaggio in Congo, durante il quale avevo visto morire bambini per mancanza di medicine. Dove sei, o Dio? Il mio urlo era lo stesso di quello elevato nei campi di sterminio nazisti e nei gulag… Ma che tipo di chiesa cattolica ho oggi trovato? Non quella che lasciai nel 1966. Oggi abbiamo un Papa che inneggia ai vaccini, tra i quali ci sono quelli che utilizzano cellule di aborti causati per l’occorrenza. Evidentemente Francesco teme la morte fisica. Per cui ogni vaccino va bene, pur di salvare la pelle sua e dei suoi cardinali, vescovi e parroci. Una morte che gli arriverà a breve. E per la quale se la vedrà con Nostro Signor Gesù Cristo.

  • Carlo Tommasi ha detto:

    Stia saldamente unito
    a 𝐆𝐄𝐒𝐔’ 𝐂𝐑𝐈𝐒𝐓𝐎
    chi vuol salvarsi
    dal 𝗱𝗶𝗮𝘃𝗼𝗹𝗼
    che,
    come leone ruggente,
    va cercando
    chi divorare,
    servendosi
    della sua maligna chiesa
    bergogliana
    e di individui
    che gli hanno ceduto
    l’Anima
    in cambio del potere!

    𝕾𝖆𝖙𝖆𝖓𝖆
    𝖊 𝖎𝖑 𝖘𝖚𝖔 𝖆𝖑𝖙𝖊𝖗 𝖊𝖌𝖔:
    https://carlotommasi-natipercredere.blogspot.com/p/satana-e-il-suo-alter-ego.html

    𝐌𝐨𝐥𝐭𝐢 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐜𝐡𝐢𝐚𝐦𝐚𝐭𝐢,
    𝐦𝐚 𝐩𝐨𝐜𝐡𝐢 𝐞𝐥𝐞𝐭𝐭𝐢!
    https://carlotommasi-natipercredere.blogspot.com/2021/10/blog-post_14.html

    𝑵𝒆𝒍𝒍𝒂 𝑪𝒊𝒕𝒕𝒂`𝒅𝒊 𝑫𝑰𝑶:
    https://carlotommasi-natipercredere.blogspot.com/2018/10/la-citta-di-dio.html

  • MARIA MICHELA PETTI ha detto:

    Appello di un prete al Nunzio Apostolico in Italia – alla guida della nunziatura argentina al tempo di Bergoglio a Buenos Aires, poi chiamato alla sua elezione al Soglio di Pietro a rappresentarlo nel nostro Paese (per “fedeltà” sperimentata??? – per una mediazione presso l’episcopato italiano per interrompere lo scandaloso silenzio sulla situazione in atto e l’imbarazzante accondiscendenza dell’Istituzione ecclesiale all’ “Agenda 2030”.
    http://donfloriano.altervista.org/don-floriano-lettera-aperta-al-nunzio-apostolico-in-italia-sugli-scandalosi-silenzi-dellepiscopato-italiano/

  • Carmelo G. ha detto:

    Leggo sempre con piacere Benedetta De Vito. Mi consola e mi conforta. Grazie di cuore anche al dott. Tosatti.
    Carmelo G.

  • giovanni ha detto:

    Il livello apostatico nella Chiesa e’ altissimo, la fede scarseggia, molti sacerdoti danno l’impressione di non aver trovato altro lavoro . Dalle mie parti mi e’ giunta voce che per sostituire un sacerdote impossibilitato per motivi di salute, i supplenti per dire Messa vengono incoraggiati con una dazione di 30 euro a carico del malato. Sara’ che sono all’antica ma quando l’ho saputo, sono rimasto circa un minuto allibito, senza profferire parola. Ritengo, vista la situazione, un vero miracolo stia ancora in piedi. Il non prevalebunt e’ in piena azione, solo Cristo la regge.

  • MARIA MICHELA PETTI ha detto:

    Divide et impera. Nulla di nuovo sotto questo cielo che non è ancora il, certo, profetizzato “nuovo”, checché vogliano far credere le false profezie della martellante campagna pubblicitaria-giornalistica.
    L’ascolto? Parola che si vorrebbe riempita con sostanziale empatia e capacità di interazione. In realtà: refrain su cui si è incantato il disco, che ne ha cancellato la reciprocità a favore di chi vuole pretestuosamente farsi ascoltare da supposti e sospetti sordi. Con “missionari” che considerano – o sono indotti a considerare – una perdita di tempo rispondere a questuanti bisognosi di aiuti non contemplati dal programma-progetto in fieri.
    Calzante il riferimento a Gesù nell’orto del Getsemani. Inascoltato dai suoi l’invito a vegliare e pregare. Tornato, li trovò addormentati. Ricordiamocelo nella presa d’atto, amara, della situazione in cui siamo venuti a trovarci e comune, per i più disparati motivi, agli uomini di ogni tempo, con la dovuta differenza che il confronto impone e l’obbligo di non cadere nella tentazione di paragonarci indegnamente a Lui. Che si ritrovò solo, a continuare a pregare, fra gli ulivi spettatori – di lì a poco – del tradimento dell’ Uomo-Dio, nella miseranda rappresentazione della contorta miseria umana.

  • emma ha detto:

    cara BDV, qualcuno su StllumCuriae qualche tempo fa ci ha ricordato chi è W.Ricciardi . Famosissimo carrierista , asino e pure ultratrasversale , proprio in quanto asino.
    E’ un (ex?) attore fallito , è un politico di serie z , per esser chiaro , tipo Scilipoti o Razzi . Ha cercato fortuna in Italia Futura, con Renzi, con Gentiloni, con Conte , con Calenda . Grazie ai suoi titoli di trasversalità , è riuscito ad ottenere incarichi ( OMS) da Mattarella. Ma soprattutto da Papa Francesco . Che lo ha nominato Membro della Pontificia Accademia della Vita. Ora , è su questa nomina che le suggerisco di indagare , cara Benedetta .

  • alessandro ds ha detto:

    Se vuoi ti dico dove trovarlo. Ricciardi Abita a Roma in zona “Balduina”, ha un cane Bulldog di nome Cyrus. È stato moltissimi anni professore all’Università Cattolica Agostino Gemelli. Particolarità di questo uomo è che ha infilato tutti i suoi raccomandati in diversi ospedali romani.
    Tutti i studenti del gemelli che sono diventati dottori dovevano baciargli il sedere per poter lavorare dopo la specializzazione. Ci sono anche casi, che conosco per sicuro al 100% di suoi pupilli che avevano addirittura 3 lavori e 3 stipendi insieme. Uno con una società farmaceutica da 2.000 euro al mese senza nemmeno dover mai andare in Sede, ma lavorando con il computer da casa, uno da ricercatrice nell’Università stessa per collaborare con lui del quale non ricordo quanto di stipendio, e un altro stipendio in un altro ospedale romano. Tanto per far capire il livello di onestà della persona. Cio che ho detto è una cosa certa, la persona in questione che percepiva 3 stipendi perché era raccomandata da lui, la conosco di persona. Come conosco il meccanismo di raccomandazioni post-specializzazione per essere inseriti nel mondo del lavoro dell’Università Cattolica del gemelli.

    • Rosy ha detto:

      conosco il Ricciardi dai tempi della università .Lui carriera l’ha iniziata impalmando ( sposando) la figlia delProfessore Primario …Era nà pippa …Faceva la corte alle studentesse solo dopo aver preso informazioni su chi fosse il “papà”

  • Iginio ha detto:

    Forza con l’intercultura e l’inter-religione!
    Altro che pachamama, qui anche in Africa prendono riti pagani e li fanno cristianizzare, in questo caso strumentalizzando persino una povera suora dal Paradiso:

    https://irene.missionariedellaconsolata.org/portfolio/messaggi-nipepe/
    Trascrivo:

    Il primo simbolo e il primo messaggio viene dal rito della Makeya, con il quale il padre e i tre catechisti invocarono suor Irene. Si chiama Makeya il rito tradizionale macua xirima, che consiste nel lasciare cadere nel suolo farina di mapira, invocando Dio e gli antenati facendo delle richieste o ringraziando. La Makeya è il cuore della biosofia e biosfera xirima, è presente in tutti i settori della vita del popolo macua xirima: domestico, civile, iniziatico, terapeutico, festivo, commemorativo. Ora, la cosa meravigliosa dell’evento di Nipepe è che suor Irene arriva e agisce in Nipepe come se fosse una donna macua xirima, capisce e ascolta il rito della Makeya che il padre e i tre catechisti le offrono, arriva pertanto a Nipepe non come straniera, ma come una donna di casa, e in casa. Accettando e capendo la Makeya, questa forma di preghiera e di richiesta della tradizione macua, suor Irene conferma da una parte la sua bontà e compatibilità con la fede cristiana, e dall’altra invia un forte messaggio di sostegno a tutti gli sforzi che si stanno facendo nel dialogo e nello scambio di doni a livello di interculturalità e inter religiosità.

    I Macua xirima commentano così: suor Irene, accettando la nostra Makeya, è come se prendesse l’animale per la coda: prende tutto l’animale, assume/raccoglie tutta la nostra cultura e religiosità, la nostra fede in Dio Madre che genera tutto e tutti, Dio è la luna che vive e danza con le stelle/spiriti/antenati, Dio che di notte prepara le relazioni/progetti perché di giorno noi li realizziamo.

    In sintesi, suor Irene proclama qui una norma fondamentale per la missione di oggi: raccogliere la preevangelizzazione e poi seminare il Kerigma. Il/la missionario/a trova prima Dio di casa e in casa di ciascun popolo; il suo compito consiste nel percepire questo cammino di Dio con il popolo non come un ostacolo, ma come fase previa all’evangelizzazione.

    • Enrico Nippo ha detto:

      Le ultime tre righe non sembrano poi così assurde.

    • Topo gigio ha detto:

      Sì, probabilmente lei ha ragione al 100%, ma sembra, leggendo l’articolo che le persone rinchiuse nella chiesa per 3 giorni abbiano potuto abbeverarsi all’acqua che sgorgava dal fonte battesimale… ovvero un miracolo sembra esserci stato.