Mons. Ics: il Pontefice sul Problema dell’Ambiente Ha Dimenticato il Vangelo?

31 Ottobre 2021 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, mons. Ics ci invita a riflettere sui complimenti di Joe Biden al Pontefice in materia di ambiente, e sui sorrisi che il Vaticano riserva ai leader abortisti di ogni genere. Buona lettura.

§§§

Caro Tosatti, leggiamo della adulazione di Biden a Bergoglio, che definisce leader della difesa dell’ambiente, guida nel combattimento della crisi climatica.

Non invece (essendo Biden sedicente cattolico) guida nel combattere il peccato, magari di aborto, come dovrebbe essere un Papa.

Dimenticando che proprio l’aborto, espressione massima del non rispetto della vita, è quella che ha causato i problemi ambientali. Perciò non capisco i cattoBergogliani leccacalzini.

Leggiamo infatti la corsa dei catto- bergoglianizzati per terrore di essere commissariati o licenziati, che nel 5° anniversario di LaudatoSi si spezzano la schiena per leccarne i calzini, esaltando detta Enciclica.

Senza probabilmente neppure averla voluta capire. Consistendo ormai l’ermeneutica bergogliana nel ricercare nei sui scritti o discorsi una sola espressione o parola che permetta di dire: “Vedete che il papa è cattolico? W il Papa!”. Torniamo all’ambientalismo bergogliano.

Vorrei convincere il lettore che se la natura soffre è grazie al peccato, alla perdita di fede. Questo dovrebbe esser mestiere del Papa, che invece si accompagna ai suoi amici Nancy Pelosi, Jeffrey Sachs & Co. che insegnano invece a “distruggere” creatura e creazione. Cercherò di spiegarlo con due riferimenti evangelici: Matteo e Marco. (Che un Papa dovrebbe conoscere bene).

Matteo (27,45),commentando la crocefissione e morte di Cristo: “ A mezzogiorno fino alla tre del pomeriggio, si fece buio su tutta la terra….( Gesù spirò). (27,51)Ed ecco il velo del tempio si squarciò…, la terra si scosse, le rocce si spezzarono”. Il centurione e i soldati pensarono forse ad un terremoto dovuto al “riscaldamento globale”, poi presi da timore riconobbero che era dovuto alla crocefissione del Figlio di Dio. E si convertirono.

Marco ( 15, 33): “Venuto mezzogiorno, si fece buio su tutta la terra, fino alle tre del pomeriggio”. Magari gli astanti pensarono – anche loro – al buco dell’ozono che oscurava il sole. Poi riconobbero che il cielo stava piangendo e aveva chiuso gli occhi per non vedere. E si convertirono.

Utilizzerò ora il commento della Bibbia di Navarra (che contiene eccellenti commenti evangelici).

La Bibbia di Navarra commenta questo punto dei Vangeli riportando l’interpretazione di San Girolamo (Rom 8, 19, 22 )

nel Commento in Matthaeum, il quale osserva che: <le Tenebre esprimono il lutto dell’universo per il suo Creatore e la protesta della natura contro la morte iniqua del proprio Signore> ( Bibbia di Navarra, i 4 Evangeli, pag 473).

Attenzione, questo è il punto chiave: La Natura, l’Ambiente, protestano per il peccato (la causa) e le sue conseguenze (cattivi comportamenti).

Se non si affronta l’origine del problema (il peccato), bensì solo le conseguenze (degrado ambientale), si peggioreranno solo le cose.

Ma un Pontefice di che dovrebbe occuparsi? Delle cause o degli effetti?

Un altra Lectio ci viene sempre da San Paolo ( Rom 8, 19, 22 ), che scrive: “La Creazione attende con gran desiderio la manifestazione dei figli di Dio (cioè solo la glorificazione dell’anima e del corpo soddisferà tutta la Creazione)”.

Ora, per riconoscere queste Verità si deve avere fede, la fede viene rinvigorita dai sacerdoti, i sacerdoti sono istruiti dal Papa. Con questo papa, di che fede si nutriranno sacerdoti e fedeli? Di quella pragmatica ed opportunista di Biden che esalta il papa che si occupa di effetti e non di cause? E che responsabilità si stanno assumendo i leccacalzini prostrati a adorare Bergoglio?

Ricordo che quando fu pubblicata LaudatoSi, il primo commento lo lessi sul quotidiano Il Foglio, scritto dall’economista cattolico Ettore Gotti Tedeschi. Scrisse che il problema climatico andava cercato e risolto nelle cause, cioè nella disobbedienza a leggi naturali, quelle relative alla vita ed alle nascite.

Fu infatti il crollo nascite in Occidente a generare le conseguenze che hanno poi generato i maggiori effetti ambientali: consumismo in Occidente (per compensare il crollo PIL dovuto al crollo nascite) e delocalizzazione produzioni a basso costo in Asia (per soddisfare il potere di acquisto consumistico occidentale necessario a far crescere il Pil).

Questi due fatti generarono, spiegò sempre Gotti Tedeschi, il problema ambientale. Perciò Consumismo esasperato e Delocalizzazione a basso costo, entrambi ignorando l’impatto ambientale, pur di interrompere le nascite considerate insostenibili. Impatto ambientale che viene idolatrato oggi al fine di imporre la riconversione green-ambientalista, cioè il nuovo grande Reset, un po’ utopistico ed illusorio. Ma anche lui antinatalista.

Se si riflette bene e si capiscono i Vangeli, si intende che le cause dell’ambientalismo sono anzitutto di carattere morale, oggi soprattutto riferite a vita e nascite.

Perciò l’esempio di Bergoglio che assicura l’abortista (non direttamente, dice la stampa) Biden che può tranquillamente comunicarsi, non mi piace. Perciò la nomina dell’abortista Sachs alla Pontificia Accademia delle Scienze non mi piace. Perciò l’accoglienza affettuosa a Nacy Pelosi non mi piace. Non mi piace e non mi convince.

Dove vuole portarci Bergoglio? Al panteismo? Al paganesimo amazzonico? O solo vuole limitarsi a metter in dubbio la applicabilità del cattolicesimo, oggi, e la necessaria conversione al luteranesimo, ben più e meglio aperto alla modernità?

L’ambiente oggi soffre per motivi diversi da quelli dichiarati dalle varie Greta e Sachs. Ma il Papa dovrebbe esserne consapevole. Se leggesse i Vangeli, magari. Se i sacerdoti prossimamente, invece di commentare Laudato SI, commentassero il Vangelo di Marco 15,33 o Matteo 27,45, aiuterebbero il criterio critico e le rette intenzioni dei fedeli. Magari anche quelle del Papa.

Meglio sarebbe se lo facessero in occasione della prossima Festa di Cristo Re, magari rileggendosi anche l’Enciclica “ QUAS PRIMAS “ di papa PIO XI,sulla Regalità di Cristo (dicembre 1925 ).

Mons ICS

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10 commenti

  • Dino Brighenti ha detto:

    Nove lunghissimi anni per capire chi è bergoglio e compagni

  • acido prussico ha detto:

    Roma. Ottobre 2021. G20.
    20 Influencers si riuniscono per decidere i destini del mondo.
    L’ Influenced tri-inoculato (il Capo del piú piccolo Stato del mondo) non partecipa.
    I 20 influencers tirano un sospiro di sollievo. Dicono: “Punture si, punture tante. Ma le endovene di saccarina no…, no… Proprio non abbiamo il coraggio di proporle…”.

  • acido prussico ha detto:

    Dr. Tosatti.
    Mi ha deluso. Vedo che ha aggiornato l’orario nel suo blog. Mi aspettavo piú “fermezza” da lei. Anche lei si è allineato subito ai dettami della U.E.
    (Non s’inquieti. Sto solo facendo una burla sulla ridicola e contronatura danza dell’ora legale e solare).

  • Don Giacinto T. ha detto:

    l’enciclica QUAS PRIMAS , nel capitolo ” Il laicismo” spiega che la peste del laicismo negò alla chiesa il diritto di essere maestra , Così di li a poco la religione cristiana fu uguagliata con altre religioni false e indecorosamente abbassata al livello di queste .; quandi la si sottomise al potere civile , all’arbitrio dei politici e dei magistrati.
    Oggi potremmo aggiungere che tutto ciò si sta consolidando grazie al papa Bergoglio .

  • MARIA MICHELA PETTI ha detto:

    «Dove vuole portarci Bergoglio?» si chiede Mons. Ics.
    Non è difficile trovare risposta a quest’ interrogativo e a dubbi e perplessità, che attraversano una parte consistente dei fedeli a Cristo e alla Sua Sposa che provano disagio nella neo-chiesa (“c” voluta), nei pronunciamenti vari dello stesso papa dai vari “pulpiti” dai quali diffonde il suo “verbo”.
    Ad esempio, dalla Slovacchia visitata a metà settembre scorso, nella conversazione con i gesuiti ha riproposto la contrarietà all’ “ideologia” generata dalla “paura della libertà”, all’ «ideologia di tornare indietro nel tempo – che a suo dire – sta colonizzando le menti delle persone. È una forma di colonizzazione ideologica. Non è proprio un problema universale, ma piuttosto specifico delle Chiese di certi Paesi».
    Sentendosi investito della missione di liberare l’uomo moderno dalla “paura” che considera letale e causa anche dell’allontanamento dalla Chiesa, proseguendo nell’esegesi della Lettera ai Galati, ha concluso la catechesi nell’udienza generale di mercoledì scorso (27 ottobre) presentando l’insegnamento di Paolo come «una bella sfida anche alle nostre comunità. A volte – è tornato a ribadire il concetto non nuovo – chi si accosta alla Chiesa ha l’impressione di trovarsi davanti a una fitta mole di comandi e precetti: ma no, questo non è la Chiesa! Questo può essere qualsiasi associazione. Ma, in realtà, non si può cogliere la bellezza della fede in Gesù Cristo partendo da troppi comandamenti e da una visione morale che, sviluppandosi in molti rivoli, può far dimenticare l’originaria fecondità dell’amore, nutrito di preghiera che dona la pace e di gioiosa testimonianza. Allo stesso modo, la vita dello Spirito che si esprime nei Sacramenti non può essere soffocata da una burocrazia che impedisce di accedere alla grazia dello Spirito, autore della conversione del cuore. E quante volte noi stessi, preti o vescovi, facciamo tanta burocrazia per dare un Sacramento, per accogliere la gente, che di conseguenza dice: “No, questo non mi piace”, e se ne va, e non vede in noi, tante volte, la forza dello Spirito che rigenera, che ci fa nuovi».
    Non potrebbe essere più chiaro di così… “Tutto il resto è noia/ No, non ho detto gioia, ma noia, noia, noia/
    Maledetta noia”.

  • don Z ha detto:

    Molto ben detto caro monsignore , e ben atto il riferimento all’economista Tedeschi.
    Soprattutto perfetto il riferimento a QUAS PRIMAS . In un punto importante ( Regno universale e sociale ) l’Enciclica racita : “Allontanato GesùCristo dalle leggi e dalla società , l’autorità appare senz’altro come non derivata da Dio ,ma dagli uomini , in maniera che anche il fondamento della medesima vacilla : tolta la causa prima ,non v’è ragione che per cui uno debba comandare e l’altro obbedire . Dal che è derivato un generale turbamento della società ,la quale non poggia più sui suoi cardini NATURALI ” ( ex Ubi arcano Dei)

  • don Z ha detto:

    Molto ben detto caro monsignore , e ben atto il riferimento all’economista Tedeschi.
    Soprattutto perfetto il riferimento a QUAS PRIMAS . In un punto importante ( Regno universale e sociale ) l’Enciclica racita : “Allontanato GesùCristo dalle leggi e dalla società , l’autorità appare senz’altro come non derivata da Dio ,ma dagli uomini , in maniera che anche il fondamento della medesima vacilla : tolta la causa prima ,non v’è ragione che per cui uno debba comandare e l’altro obbedire . Dal che è derivato un generale turbamento della società ,la quale non poggia più sui suoi cardini NATURALI ” ( ex Ubi arcano Dei)

  • Massimiliano ha detto:

    Prima comprendiamo chi c’è e cos’ è adesso il Vaticano e meglio è… e tutte le domande che ci poniamo svaniscono in un istante. Saluti.
    Massimiliano