Vetus Ordo. Come il Sondaggio dei Vescovi è Stato Tradito o Ignorato (Seconda Parte)

29 Ottobre 2021 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Cari StilumCuriali, penso sia interessante offrire alla vostra attenzione questo articolo pubblicato su The Remnant, e che grazie ala cortesia dell’autrice, Diane Montagna, vi presentiamo nella nostra traduzione. Buona lettura.

§§§

 

Nota dell’autore: nella versione stampata del mio articolo del CIC del 2021, https://remnantnewspaper.com/web/index.php/articles/item/5633-traditionis-custodes-separating-fact-from-fiction intitolato “Traditionis Custodes: Separating Fact from Fiction” e pubblicato online su The Remnant il 7 ottobre 2021, ( e qui in italiano: https://www.marcotosatti.com/2021/10/09/traditionis-custodes-come-il-sondaggio-dei-vescovi-e-stato-tradito-o-ignorato/) ho scritto che “le premesse e le conclusioni di Traditionis Custodes non sono le stesse di quelle presentate nel dettagliato rapporto principale prodotto dalla Congregazione per la Dottrina della Fede (CDF)”, sulla base di una consultazione dei vescovi del mondo. “La Traditionis Custodes non era coerente con ciò che il rapporto principale raccomandava o rivelava”.

 

Riguardo al dettagliato rapporto principale della CDF, ho scritto:

 

“Per quanto ne so, il rapporto principale era molto approfondito ed era suddiviso in diverse sezioni. Una parte era molto analitica, offrendo analisi diocesi per diocesi, paese per paese, regione per regione, continente per continente, con grafici e diagrammi a torta. Un’altra parte era un riassunto dove veniva presentata tutta l’argomentazione, insieme a raccomandazioni e tendenze. E che io sappia, una parte del rapporto conteneva citazioni tratte dalle risposte che venivano dalle singole diocesi. Questa raccolta di citazioni sarebbe stata inclusa per dare al Santo Padre un campione a tutto tondo di ciò che i vescovi avevano detto”.

 

Come ho anche notato:

 

“Questa raccolta di citazioni è stata suddivisa in varie categorie. Queste categorie includevano: “valutazioni negative sull’atteggiamento di certi fedeli”; “sull’isolamento della comunità”; una sezione molto breve sulla “irrilevanza della Forma Straordinaria per il popolo”; “sulla necessità e/o adeguatezza pastorale della Forma Straordinaria”; “su coloro che la Forma Straordinaria attrae”; una lunga sezione di citazioni sul “valore della Forma Straordinaria per la pace e l’unità della Chiesa”; “sul valore liturgico teologico e catechetico della Forma Straordinaria”; “sul valore storico della Forma Straordinaria”; “sull’influenza della Forma Straordinaria sulla Forma Ordinaria”; “sull’influenza della Forma Straordinaria sui seminari e/o case di formazione”; e una lunga sezione finale di “proposte per il futuro”. ”

 

Nell’edizione stampata del 7 ottobre del mio discorso, ho incluso trenta di queste citazioni di varie categorie. Quella parte della raccolta può essere vista qui. Oggi, consideriamo altre quindici di queste citazioni di vescovi di tutto il mondo.

 

Per rispetto verso i membri della gerarchia, ho eliminato i nomi individuali di ogni vescovo qui citato e ho incluso solo il loro paese d’origine. Diane Montagna

 

UNA RACCOLTA DI CITAZIONI

DALLE RISPOSTE RICEVUTE DALLE DIOCESI

(Dove abbreviato: FS=Forma Straordinaria; FO=Forma Ordinaria)

 

Valutazioni negative sull’atteggiamento di alcuni fedeli

 

“Per alcuni, questa Messa è una forma di protesta contro l’orientamento generale dato dalla Chiesa, e per altri si presenta anche con programmi politici. Detto questo, preferisco mantenere

 

tali persone vicine alla Chiesa, chiedendo ai sacerdoti coinvolti di correggere queste opinioni sbagliate”. (Un vescovo degli Stati Uniti, risposta alla domanda 3).

 

“Omettere di praticare la Forma Straordinaria significherebbe tagliarsi fuori dalle fonti della fede”. (Un vescovo del Belgio, risposta alla domanda 9)

 

Sull’isolamento delle comunità

 

“In pratica, l’effetto voluto [mantenere il legame con la parrocchia] non si è verificato, perché ognuno rimane nella cerchia dei fedeli che condividono la stessa sensibilità liturgica. Ma forse questo limite è dovuto a un’applicazione ancora troppo prudente del Motu Proprio [Summorum Pontificum].” (Un vescovo di Francia, risposta alla domanda 3)

 

“Queste comunità non si integrano nella vita parrocchiale e diocesana. Questo può essere per loro colpa, quando diffidano degli orientamenti pastorali della diocesi o della parrocchia, e preferiscono vivere in isolamento. Ma questo può anche essere dovuto a coloro che sono attaccati alla Forma Ordinaria, e che faticano a capire esattamente chi sono e le loro aspettative così come il modo in cui questi fedeli vivono la loro fede”. (Un vescovo di Francia, risposta alla domanda 3)

 

Sull’irrilevanza della Forma Straordinaria per il popolo

 

“A volte la forma è stata applicata non per il bene delle anime, ma per assecondare i gusti personali del prete”. (Un vescovo d’Italia, risposta alla domanda 4)

 

“La Forma Straordinaria è diventata un tesoro per la Diocesi da cui trarre ispirazione e prospettive concrete su come rinnovare la vita liturgica della Chiesa”. (Un vescovo delle Filippine, risposta alla domanda 5)

 

Su coloro che la Forma Straordinaria attrae

 

“C’è un numero significativo di cattolici che sono sempre rimasti in comunione ma che aspirano fortemente a forme liturgiche più tradizionali, e che sono stati molto consolati e aiutati nella loro fede attraverso la partecipazione alle Messe della Forma Straordinaria. Molte giovani famiglie e cattolici più giovani hanno trovato la Forma Straordinaria come un tesoro che li ha aiutati a crescere nella fede… anche se non sono cresciuti con la EF, la trovano arricchente per la pratica della fede”.  (Un vescovo degli Stati Uniti, risposta alla domanda 2)

 

Sul valore della Forma Straordinaria per la pace e l’unità della Chiesa

 

“Molte delle persone che frequentano sono pellegrini inquieti e piuttosto sofferenti, e penso che la ‘normalizzazione’ della loro esperienza liturgica all’interno della vita della Chiesa rafforzi l’unità della Chiesa.” (Un vescovo degli Stati Uniti, risposta alla domanda 9)

 

“Alcuni fedeli della Messa in forma straordinaria, che non erano interessati alla vita della diocesi, hanno cambiato il loro comportamento, contribuiscono al “denier de l’Eglise” [raccolta annuale per le diocesi in Francia], ed esprimono in altri modi la loro gioia di poter pregare nella loro diocesi.” (Un vescovo di Francia, risposta alla domanda 9)

 

“Penso che sia possibile per i due usi, ordinario e straordinario, coesistano. Questo potrebbe essere un punto di forza all’interno della Chiesa cattolica”. (Un vescovo d’Inghilterra, risposta alla domanda 9)

 

Sul valore liturgico, teologico e catechetico della Forma Straordinaria

 

“Senza dubbio, la Forma Straordinaria ha sfidato i membri del clero sul posto della ritualità nella vita cristiana e sulla dignità delle celebrazioni. (Un vescovo di Francia, risposta alla domanda 5)

 

“La Forma Straordinaria è diventata un tesoro per la Diocesi da cui trarre ispirazione e prospettive concrete su come rinnovare la vita liturgica della Chiesa”. (Un vescovo delle Filippine, risposta alla domanda 5)

 

Sul valore storico della Forma Straordinaria

 

“Omettere di praticare la Forma Straordinaria sarebbe come tagliarsi fuori dalle fonti della fede”. (Un vescovo del Belgio, risposta alla domanda 9)

 

“Se continuiamo a tollerare tristi esempi di anomalie liturgiche, sperimentazioni, abusi, e semplicemente liturgie di scarsa qualità, perché dovremmo selezionare quelli legati agli antichi riti della Chiesa per una vigilanza speciale? Non mi sembra giusto”. (Un vescovo degli Stati Uniti, risposta alla domanda 9)

 

Sull’influenza della Forma Straordinaria sulla Forma Ordinaria

 

“A volte si presumeva che elementi della Forma Straordinaria fossero stati incorporati nella Forma Ordinaria della Messa. Ho potuto verificare che questo non era il caso, ma che si trattava semplicemente di un’ignoranza di ciò che è già permesso dal GIRM”. (Un vescovo degli Stati Uniti, risposta alla domanda 5)

 

Proposte e/o prospettive per il futuro

 

“Suggerisco di permettere la Forma Straordinaria così com’è. Che usiamo il principio di Gamaliel”. (Un vescovo delle Filippine, risposta alla domanda 9)

 

“Penso che sia possibile che i due usi, ordinario e straordinario, coesistano. Questo potrebbe essere un punto di forza all’interno della Chiesa cattolica. Anche se sentiamo molto la LMS [Latin Mass Society] e la sua crociata per cambiare il volto della Chiesa e riportare indietro gli orologi, la mia impressione nella Diocesi è che gli stridenti appelli per l’EF siano ormai svaniti, e che essa troverà il suo (probabilmente abbastanza piccolo) livello, per così dire (… ) Direi che la formazione nella pienezza della tradizione di forme, pratiche e simboli liturgici è necessaria, e che questi possono essere aperti a tutti in piena libertà, e anche incoraggiati, in modo tale da mostrare che la FS non è qualcosa da temere, e che la FO non è da disprezzare, perché è radicata nella tradizione.” (Un vescovo d’Inghilterra, risposta alla domanda 9)

La Conferenza Episcopale del Messico ritiene che un’autentica formazione liturgica sia indispensabile a tutti i livelli.” (Relazione generale della CEM)

 

Da continuare.

 

Nota del redattore di Remnant: Continueremo a rilasciare questi testi di prova nel corso dei prossimi giorni. I lettori sono invitati a leggere la versione stampata dell’articolo di Diane Montagna qui. Siate certi che alla conclusione di questa serie, tutte le citazioni dei vescovi pubblicate su RemnantNewspaper.com saranno raccolte in un PDF in ordine e sotto le loro rispettive categorie per il bene del record permanente. Mentre andiamo avanti, per favore sentitevi liberi di condividere questa serie in toto o in parte soprattutto sui social media. MJM

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1 commento

  • Mimma ha detto:

    A Bergpglio non interessa niente di nessuno.
    È un carrarmato corazzato bene dai suoi pupari e dalla sua ideologia liberal cpmunista, aggettivazione significante
    che dà un colpo al cerchio e uno alla botte.
    Nemmeno del popolo gli interessa nulla né della sua fede nè della sua salvezza nè tanto meno dei suoi gusti liturgici.
    Lo blandisce per nutrire e carezzare il suo immenso patologico narcisismo.
    Gli piace infinitamente fare il papa . non gli costa niente.
    Preghiamo per lui