Lettera Aperta al card. Eijk su Bonum Commune e Salus Animarum, in re Siero.

29 Ottobre 2021 Pubblicato da

Eijk

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, un amico del nostro sito mi segnala questo interessante intervento di Pier Luigi Tossani, apparso su Facebook. Buona lettura e riflessione.

§§§

Covid e vaccini: “Bonum Commune” e “Salus Animarum”
Lettera aperta al Card. Willem Jacobus Eijk, Vescovo di Utrecht
Firenze, 28 ottobre 2021
a S.E. il Card. Willem Jacobus Eijk
presso Arcidiocesi di Utrecht
e, p.c.
a Corrispondenza Romana
il Direttore, Prof. Roberto De Mattei
Eminenza,
Mi consenta di dirLe che Lei sia apparentemente incorso in errore, avendo esordito nel recente convegno a Roma, del quale si legge qui:
con le parole
“il principio più basilare della dottrina sociale cattolica è quello del Bene Comune, in latino Bonum Commune”.

Mi risulta che la suprema lex ecclesiæ sia, invece, la “salus animarum”. Nell’ultimo canone del Codice di Diritto Canonico si dichiara che la salvezza delle anime deve essere sempre nella Chiesa la Legge suprema. Del “Bene Comune” come massima legge etica, casomai parlava, in tempi ancora pagani, il pur grande Cicerone.

Questo sua impostazione di partenza sembra purtroppo inficiare il seguito del Suo intervento. Comunque, di tutte le imprecisioni scientifiche e sanitarie – chiamiamole così – che Lei ha elencato nella Sua relazione, può ben far sintesi questo recente articolo a firma di Fabio Torriero su “Il Giornale”:
“I misteri della fede. L’abbiamo detto più volte. Se vogliamo analizzare obiettivamente la gestione politica e la comunicazione ufficiale della pandemia, dobbiamo ricorrere alla Finestra di Overton e alla teoria della rana bollita. In soldoni, si dice una cosa, si determina l’effetto, e poi gradualmente si portano le persone nella direzione prestabilita dall’alto e prima. E quando queste persone capiscono, reagiscono, è troppo tardi. Siamo già alla fase successiva. Senza ritorno.
Se andiamo a ripercorrere tutte le tappe della vaccinazione, non possiamo non accorgerci che c’è stata una tempistica ben precisa con un finale altrettanto scontato: l’“eterna” vaccinazione. Italiani “eternamente” impauriti, colpevolizzati (se non seguono le regole), e continuamente sotto scacco.
Andiamo per ordine. Tralasciamo la demonizzazione etica, antropologica, sociale, umana e psicologica, perpetrata dal pensiero unico vaccinista e dal Palazzo, nei confronti dei no-vax e dei no-green pass (argomento da noi trattato diffusamente), e concentriamoci sul “mondo sì-vax”, sul suo apparato politico, culturale, sanitario, con annessa strategia obbligata che, alla prova dei fatti e dei numeri, risulta ormai purtroppo estremamente chiara.
Prima una comunicazione terrorizzante da parte degli esperti, assecondati da una politica totalmente incapace di esprimere una sua informazione autonoma che avrebbe dovuto conciliare emergenza, salute, libertà, economia e rassicurazione pubblica. Comunicazione terrorizzante cui ha fatto seguito una comunicazione salvifica: i vaccini sarebbero stati la salvezza del mondo, come il green-pass il passaporto per la libertà e la ripresa. Due strumenti a garanzia della nuova religione, basata sull’eterna salute. Come se lo Stato potesse garantirci l’immortalità.
Poi, lentamente, i vaccinati si sono accorti che anche dopo l’inoculazione del siero si ammalavano e si contagiavano ugualmente. La risposta del “Regime-Covid”, il nuovo pensiero unico, è stata, che comunque si ammalavano meno e più lievemente dei non vaccinati (dati smentiti da Israele, Inghilterra etc). Poi, di fronte alle prime morti dopo il vaccino, anche qui, il solito mantra ideologico (“benefici superiori ai rischi” “patologie pregresse”), incentrato su una nuova neo-lingua: morti che diventano “reazioni avverse”.
Ottenuto il quasi 90% dei vaccinati, si scopre a sorpresa che i vaccini perdono di efficacia. Un po’ come la storia del target da assegnare ad AstraZeneca: sotto-sopra i 60enni, ai giovani, poi ancora agli over 60. Un gioco a scacchi sulla pelle della gente e dei giovani che in massa si sono vaccinati agli open (solo in questi giorni qualche solone in camice bianco, ha ammesso che quegli open-day sono stati a rischio e sbagliati).
Domanda: se i vaccini perdono efficacia, prima fino a 8 mesi, poi fino a 6, ieri ci hanno detto fino a due, come mai il tanto amato-odiato green pass vale 9 mesi? Ciò vuol dire che per 3-4-7 mesi i vaccinati che ostentano questa patente di superiorità etica, o i disperati, che senza questo documento non possono lavorare, vivere, andare in giro, non sono coperti? E che paradossalmente combattono meglio il rischio di Covid, i tamponati?
Nessun problema: il “pensiero unico vaccinista” ha trovato l’ennesima risposta: la terza dose, con preferenza per i vaccinati con Johnson & Johnson che, furbetti, pensavano di cavarsela con una sola dose. Devono essere puniti. Guarda caso, in vista di questa nuova indicazione-imposizione, il numero degli ammalati risale e i titoli sono associati ovviamente alla terza dose in arrivo.
Conclusione: tutto vero o tutto descritto ad arte?
Ps: la spinta sarà per Pfizer e Moderna: costano di più”.
Quindi, non solo i vaccini, e di conseguenza il Green Pass, sono stati da Lei anteposti alla “Salus Animarum”, ma, invece del “Bene Comune”, si sono pure rivelati il “Male Comune”, al servizio di una politica oligarchica che persegue apertamente, invece dell’interesse del popolo, un disegno egemonico. E dico tutto questo, anche perché i vaccini hanno fatto morti, vedi qui lo scandalo del “Comitato Tecnico Scientifico” consulente del Governo italiano, che è notizia di questi giorni, riportato qui dall’agenzia informativa “La Nuova Bussola Quotidiana”:
“L’inchiesta di Report conferma: il CTS autorizzò gli Open day dei giovani quando da mesi si sapeva che, a fronte di un rischio zero di morte per Covid, AstraZeneca provocava decessi. Un errore clamoroso e fatale. Il nodo degli indennizzi e il precedente della Corte Costituzionale sui vaccini “fortemente raccomandati”.

Ma anche, sempre a proposito della morte di Camilla Canepa, della quale si parlava al link precedente, la NBQ segnala questo ulteriore risvolto, qui:

“Camilla è morta così, perché i giovani come lei «volevano riacquistare la loro libertà», è stato scritto anche questo, e il suo nome è andato a riempire la casella dei morti da vaccino che ad oggi è a quota 17 unità.

Un numero che non è indicativo di una realtà esaustiva perché la farmacovigilanza in Italia non è attiva e perché non si considerano tutte quelle morti sospette sulle quali non sono state svolte autopsie. Sia come sia, almeno per 17 persone il vaccino è stato fatale. È un numero basso, se confrontato con i miliardi di persone che non hanno avuto conseguenze. È un numero altissimo se si pensa che queste persone si sono vaccinate senza avere il covid e con un rischio di morire bassissimo. Almeno per 17, e tra questi vi è anche l’ufficiale di Marina di Siracusa, il rapporto rischi/benefici è stato rovesciato a favore dei rischi. Chi derubrica queste morti a incidente di percorso di una necessaria campagna vaccinale di massa, non fa altro che alimentare il cinismo delle convenienze. Per una cena al ristorante, per un’ora di palestra in più”.

Evidentemente, oltre ai decessi, i medesimi vaccini hanno anche colpito gravemente molte persone, delle quali però nessuno si è occupato, di sicuro né lo Stato, né il Sistema Sanitario Nazionale italiano, vedi qui, ancora dalla NBQ:
“Bruciori inspiegabili e persistenti, dolore ovunque, la testa in fiamme e mancanza totale di forze che impedisce anche solo di camminare o guidare. Le storie della Bussola delle misteriosi reazioni avverse da vaccino di donne convintissime di vaccinarsi e ora abbandonate da un sistema sanitario che, dopo averle indotte a iniettarsi l’inoculo perché «è sicuro», ora non è in grado di offrire loro supporto, ascolto e una diagnosi. La paura di rimanere invalide e di essere scambiate per pazze. Storie di vittime del vaccino, che hanno avuto la vita cambiata in peggio e per le quali non si può dire che i benefici hanno superato i rischi”.
 A monte di tutto quanto sopra, per quanto riguarda il tema etico principale da Lei toccato nel Suo intervento in questione, e cioè la radice abortiva nei vaccini, rimando a quanto scrissi al Prof. De Mattei e alla Congregazione per la Dottrina della Fede, qui:
dal cui testo cito la riflessione della Sig.ra Luisella Scrosati:
“…Rifugiarsi dietro la collaborazione materiale mediata remota, può diventare – anzi, lo è già diventato – una ragione per far cessare ogni resistenza e ridurre il rifiuto della collaborazione formale ad un mero “io, personalmente, non sono d’accordo, ma faccio come tutti gli altri”. Penso che Eleazaro avrebbe avuto qualcosa da ridire.
Inevitabilmente finiremo in un angolo, dal quale sarà impossibile uscire; perché viviamo in un mondo marcio, che prima induce i bisogni delle masse e poi fornisce la via obbligata per “uscire” dal bisogno indotto. E questa via obbligatoria sarà sempre più tracciata con mezzi immorali. Basti pensare ai topi “umanizzati”, creati con cellule provenienti da feti umani; dicono sia il top per sperimentazioni contro il cancro e per gli stessi vaccini. Non basterà rifugiarsi dietro la cooperazione remota. Giovani o vecchi, non possiamo dare l’impressione di «vivere alla maniera dei pagani», accettando questa barbarie”.
In conclusione, come scrissi in passato al Prof. De Mattei e anche al Prof. Josef Seifert e altri, qui:
mi pare che Lei, Eminenza, si sia assunta una responsabilità non piccola, associandosi alla narrazione Covidica e vaccinale corrente, quantomeno quella del Governo e dei media mainstream italiani.

Con ossequi,

Pier Luigi Tossani

§§§

Eijk




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10 commenti

  • Pier Luigi Tossani ha detto:

    c’è un aggiornamento autorevole, da parte del Prof. Paolo Bellavite, sui contenuti della relazione del Card. Eijk:

    https://lanuovabq.it/it/vaccini-e-bene-comune-il-fattore-rischio-e-decisivo

    “La forza etica dell’intervento del Cardinale Eijk è notevole e alcuni punti sono confortanti, là dove difende la libertà “ultima” della coscienza e nega l’obbligatorietà dell’inoculo. Ma pesa l’assenza di menzione dei numerosissimi decessi nei giorni successivi alla vaccinazione, che ammontano a più di 600 solo in Italia e le incidenze di effetti avversi gravi decine di volte superiori a tutti gli altri vaccini. Questo aspetto non può essere ignorato da chiunque intenda fare un discorso di natura etica sulla vaccinazione e soprattutto sull’obbligo – o ricatto che dir si voglia – vaccinale”.

  • Paolo ha detto:

    Caro TOSATTI, permettimi di complimentarmi per i nuovi occhiali che devi avere acquistato di recente. Lo deduco dal fatto che utimamente il corpo (dimensione) del testo degli articoli è sempre pù piccolo.
    Mi ricordano le clausole scritte sul retro delle polizze di assicurazione.
    I miei occhi però ne soffrono.
    Per facore, che i caratteri minuscoli siano alti almeno 2 mm !
    Cordialità

    • Marco Tosatti ha detto:

      Ma che strano! Non ho potere di cambiare il carattere, è una cosa automatica di WordPress, ma forse dipende dal suo strumento. Mi dispiace.

  • acido prussico ha detto:

    L’attuale suprema lex ecclesiæ e l’attuale “missione” della chiesa non è la “salus animarum” bensí la “salus animalium”.

  • Chedisastro ha detto:

    A leggere qualche giorno fa il corposo intervento del card. Eijk, ho provato vergogna per lui. Sì, vergogna per come anch’egli, con massima disinvoltura, si sia accodato a tutti coloro che si sono prestati e si prestano alla diffusione della grande impostura con una operazione che conferma (se ancora ve ne fosse bisogno), quanto questa conventicola di sciagurati, col loro capo in testa, sia ormai completamente fuori dalla Chiesa Cattolica Apostolica e Romana, quella a cui personalmente mi vanto di appartenere.

  • Luca Del Pozzo ha detto:

    Mi pare che l’autore della lettera aperta non abbia le idee molto chiare sulla differenza tra dottrina sociale e missione della chiesa. Il card. Eijk ha fatto riferimento alla prima, e in quell’ambito giustamente ha ricordato che il principio fondante è quello del bene comune. Diverso, anche se non ovviamente in contraddizione con il primo, è il fine della missione della chiesa , che è appunto quello della salus animarum. Sono piani differenti anche se non, ripeto, contrastanti. Detto ciò, le critiche all’intervento possono piacere o meno, ma il punto di partenza pecca di imprecisione, contrariamente a quanto l’autore dice a proposito del card. Eijk. Il quale è incorso in errore solo “apparentemente”, appunto.

    • stilumcuriale emerito ha detto:

      Di tanto in tanto, come nel suo commento, fanno capolino logica e conoscenza . Sembra che siano due risorse della mente umana in via di estinzione come il carbone e il petrolio lo sono per le fonti di energia.

      • Corrado Bassanese ha detto:

        Bene comune inteso come vaccinarsi, cioè sottomettersi alla vaccinazione: farsi cavie di un esperimento sull’impiego di feti abortiti?
        Mi sa che questo bene comune, sarà sicuramente su un piano diverso dal salus animarum, ma mentre questo deriva dal Fondatore della Chiesa, il primo sembra proprio di derivazione demoniaca.