Osservatorio Van Thuan: i Fatti di Trieste e il Sistema Green Pass. Deriva Autoritaria.

20 Ottobre 2021 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, ci sembra importante e interessante offrire alla vostra attenzione questo comunicato dell’Osservatorio cardinale Van Thuan sulla Dottrina Sociale della Chiesa, dove viene ribadito ancora una volta il carattere vessatorio, inutile, e violento dell’obbligo del Green Pass, privo di una qualsiasi ragione di carattere sanitario. Buona lettura, e condivisione. Uniamo a questo la lettura fatta da un portuale del messaggio dell’arcivescovo Carlo Maria Viganò ao popolo di Trieste.

§§§

 

I fatti di Trieste e il sistema Green pass

Dichiarazione dell’Osservatorio Card. Van Thuân

 

I fatti accaduti lunedì 18 ottobre a Trieste, unitamente a quelli capitati a Roma qualche giorno prima, vanno considerati come eventi apicali di un lungo periodo di pressione del potere politico sulla società e sui cittadini italiani. Il disagio e la sofferenza di molti è dovuta al nuovo autoritarismo sanitario, sociale e politico che interviene a bloccare la vita sociale e ad esercitare un controllo sui movimenti, sulle azioni e sulle coscienze degli individui in forme preoccupanti per la libertà e per la dignità delle persone, delle famiglie, dei corpi intermedi, allineati dall’alto a comportamenti obbligatori anche in mancanza di veri motivi di emergenza.

Le manifestazioni di Trieste, senza scordare quelle tenutesi in moltissimi capoluoghi di provincia in questi ultimi giorni e che i media ufficiali hanno trascurato, hanno espresso questo disagio per il superpotere che lo Stato si attribuisce con la scusa di proteggerci da una pandemia ormai pressoché inesistente. Si è trattato, in genere, di manifestazioni pacifiche, tenuto anche conto che in questi casi l’infiltrazione di facinorosi è sempre possibile, il che dovrebbe essere considerato soprattutto dalle autorità di governo, che dovrebbero prudenzialmente evitare di esacerbare i cittadini proprio per evitare poi possibili strumentalizzazioni disordinate.

Il carattere sostanzialmente pacifico e di popolo delle manifestazioni denuncia l’eccesso di controllo da parte delle pubbliche istituzioni, e l’idea che criticare il Green pass sia il principale pericolo per la Repubblica. La sproporzione degli interventi delle forze dell’ordine, la demonizzazione di chi non vuole sottomettersi all’ingresso dello Stato nelle coscienze in campo sanitario ed etico, la determinazione del sistema politico a costringere, anche tramite ricatto, ad una vaccinazione dai molti aspetti problematici che solo la coscienza personale può valutare, ci dicono che i fatti di Trieste sono il fenomeno di una volontà politica di ampio respiro che va respinta.

Il nostro sostegno ai dimostranti triestini è motivato non solo dal trattamento che hanno subito, ma soprattutto dal fatto che la loro denuncia delle derive autoritarie su temi essenziali della vita civile ha fondamento reale.

Nonostante la narrazione ufficiale ci presenti un quadro del nostro Paese in ripresa proprio grazie al Green pass, è invece proprio il Green pass a dimostrare il blocco autoritario del sistema politico e forme di decomposizione della nostra vita sociale. Da quando si è deciso di non curare ma di vaccinare; da quando si è deciso di obbligare a vaccinarsi direttamente o tramite il ricatto di non poter più lavorare o di non poter più entrare a prendere il proprio bambino alla Scuola materna; da quando si è deciso di fornire dati contraffatti e allarmistici; da quando si è confezionato il format di una vulgata da distribuire alle masse a cui si sono attenuti anche giornalisti e sindacati; da quando si è voluto negare il diritto della coscienza personale a giudicare del bene da fare qui e ora, sia negando che i cosiddetti vaccini anti-covid non sono vaccini ma sieri genici, sia negando il loro carattere sperimentale e le loro reali e possibili conseguenze negative … si è capito che si era davanti ad un progetto di controllo sociale e politico di ampia portata, non contingente ma sistemico, che avrebbe prolungato artificialmente l’emergenza perché ad esso utile e funzionale.

Le dimostrazioni di dissenso sono la fase acuta del profondo disagio che molti italiani provano davanti a questo progetto di sperimentazione sociale condotto dall’alto. Non si tratta solo di difendere la democrazia nei suoi aspetti formali, ma di difendere le basi più elementari del bene comune. Se il potere politico oggi fa questo, cosa potrebbe fare domani?

In questi mesi ed anche in questi giorni siamo rimasti impressionati dalla convergenza, come se ci fosse un’unica regia, dei centri di potere su un’unica tesi, diffusa tramite un’unica narrazione, diramata tramite alcuni ripetuti slogan: la libertà non è un fatto individuale, il Green pass ci permette di essere liberi, il Green pass permette la ripresa economica … Perfino la resurrezione del Fascismo è stata utilizzata per confondere le acque. Nel frattempo sono stati vaccinati i giovani, senza alcun vero motivo sanitario e senza tener conto dei danni che ne potranno derivare a lungo termine; nel frattempo si parla di vaccinare obbligatoriamente i bambini dai 5 ai 12 anni, una vera e propria violenza gratuita, date l’assoluta inutilità e pericolosità della procedura, stante l’assenza di emergenza e stante la mancanza di dati sulle possibili conseguenze a lungo termine; nel frattempo il potere politico ha mentito in molte occasioni, ha bloccato la vita politica per mesi e ha chiamato ancora una volta al governo un uomo cooptato dallo stesso sistema; nel frattempo si è obbligato il popolo a fare i temponi tre volte la settimana non per poter andare a ballare in discoteca ma per lavorare, si sono obbligati gli studenti allo stesso trattamento per poter studiare in biblioteca, si ritiene normale far fare la fila davanti alle farmacie dalle 5 del mattino mentre i dati sul contagio, sui ricoveri e sulle morti cadono a picco e sparirebbero anche di più se fossero forniti e interpretati correttamente,

Il nostro Osservatorio ha pubblicato molti contributi critici dal marzo del 2020 ad oggi sulla questione pandemia, vaccinazione e Green pass, davanti ai fatti di Trieste sente ora il dovere di rendere nota in forma sintetica con questa Dichiarazione la propria posizione.

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12 commenti

  • FANTASMA DI FLAMBEAU ha detto:

    Hanno fatto un errore gravissimo. Queste sono le vere linee di demarcazione tra uomini e no, tutto il resto non conta.
    Niente provoca un’anima giusta quanto il sadismo dei prepotenti.
    Chi ha visto gli sgherri, gli stessi che hanno fatto da chaperon ai “fascisti”, che per difendere la “democrazia” infierivano su operai e donne col rosario e si è girato dall’altra parte è un carapace vuoto. E merita la stessa considerazione.
    Chi l’ha giustificato, in qualsiasi modo, è un sacco di palta. E non merita nulla.

    Dopo Roma e Trieste chi non capisce che siamo una colonia, completa di governor con la puzza sotto il naso e sepoy manganellatori, è un idiota oppure in malafede. Colonia, simbolo e prologo.
    Dopo mesi e anni di protocolli mortiferi senza che moscerino di indagine si levi, statistiche su commissione, “assembramenti” di ogni genere e specie senza che peste dilaghi, chi realmente non ci arriva è il prodotto di un baccellone arrivato dallo spazio. Via tv.
    Dopo che hanno fatto di collare elettronico e Sangue Immune il discrimine tra cittadinanza ariana e ghetto, chi non vede la svastica al braccio è perché la indossa.
    Dopo sessant’anni di maltusianesimo a martello, di espressioni che sono tutto un programma, del genere “siamo/siete troppi”, “state -voi- facendo soffrire Madre Terra” (che “si vendica”: copyright simil-papa), “dobbiamo/dovete fare sacrifici” (umani, vedi aborti 3-4-5…9 mesi, post-nascita, -tra poco- eutanasia) e anche di molto peggio, chi non vede la consecutio logica è perché vuole offrire il petto e/o le gonadi al coltello/siringa di ossidiana (se non stavolta, alla 4^, 5^, 6^…: l’importante è “avviare processi”).
    Dopo aver visto di cosa sono capaci quelli di cui Sopra (guerre montate su menzogne spudorate e porcherie di ogni con milioni di morti, da moltiplicarsi x 10 o 100 secondo il principio del Potere-iceberg) chi lascia che mettano mani e aghi sui bambini rende culto a Moloch. Il dio-che-ritorna che hanno “casualmente” posto al Colosseo, invocato con la litania di bestemmie dell’omonimo festival, al quale hanno spalancato la Porta al Quirinale.
    Con l’Italia poi sembra abbiano un fatto personale.

    Note.
    I tamponi sono un’ipocrisia con la data di scadenza di uno yogurt.
    E le risorse per il mutuo soccorso non dureranno all’infinito. Come il welfare, le pensioni dei nostri vecchi, il sistema delle Pmi e delle partite Iva nell’oceano dei leviatani che dettano legge agli Stati. Bisogna entrare nell’ordine delle idee che o si cambia davvero o si muore.

    Rallegrarsi di aver vinto le elezioni con meno di metà votanti è da masochisti e/o deficienti.
    Pensare di aver perso solo un’elezione è da deficienti e basta.

    Se questa è una cosa seria siamo alle comiche finali.
    https://www.youtube.com/watch?v=IoEcnFhC17Y&t=7s
    Maria Antonietta si sarebbe vergognata.

    I gatti sono sensibili al barometro. Basta guardarli. C’è ad esempio un certo tipo di gatta morta pariolina che col bel tempo è tutta tolleranza, comprensione, empatia, diritti e libertà. Poi, quando comincia a sentire freddo alla coda, passa direttamente da Gandhi a Himmler. Ottimo segno.

  • scarpe grosse ha detto:

    E dopo ol grinpas adès gh’è riat ol svicioff issé sensa nissù bisogn a me toca de cambià ol televisur che l’indaa amò benisim.. Maledecc.
    Traduzione per gli italiani: e dopo il green pass adesso è arrivato lo switch off così senza alcuna reale necessità mi tocca di cambiare il televisore che funzionava ancora benissimo. Maledetti.

  • Maria Michela Petti ha detto:

    Gent.mo dott. Tosatti,
    La prego cortesemente di censurare un eventuale mio commento denotante “villania” , cosa finora mai verificatasi {intendo: di essere stata censurata. Mai!). Pertanto: non sono disposta a tollerare lezioni offensive nei confronti dei miei familiari, in particolare dei miei amati genitori che mi hanno educato al rispetto del prossimo e di cui onoro la memoria con questo mio commento. Un’altra lezione che ho ricevuto e che metto in pratica è di non impartire lezioni gratuite agli altri e dettare regole in casa d’altri. Mi scusi, Dottore, e mi scusino gli altri frequentatori del sito, costretti a leggermi in tali termini “decisi” e inequivocabili. E’ il mio parlare : sì, sì; no, no. Vogliate accettare il mio ringraziamento per l’ attenzione che vorrete riservarmi.

    • Rosa Rita La Marca ha detto:

      Signora, io ho risposto a lei, non contro di lei.
      Approfitto per richiedere, a questo punto, lo stesso per me, qualora dovessi essere una possibile causa di guai per tutti voi altri. Mi scuso se le ho dato dispiacere non essendo chiara nel modo di esporre la mia opinione.
      Resta uguale, in quanto, la prego di credermi, ho trovato in alcuni gruppi pubblici accessibili a tutti, dei contenuti molto pesanti che non dovrebbero essere rivolti nemmeno ai nostri nemici.
      Tutti, ciclicamente, sbagliamo. Ma, almeno, è corretto dire che un linguaggio offensivo, o peggio, la preparazione di video aggressivi, non aiuterà mai la Chiesa a purificarsi dai suoi eventuali errori, ma soltanto eccita gli animi gli uni contro gli altri.
      Se sto sbagliando, vi prego di farmi capire dove e come e perchè.

  • Gilda ha detto:

    I fatti di Trieste richiamano alla memoria quelli di Danzica, ma non solo per le caratteristiche di Puzzer/ Walesa, ma anche per la particolarità delle zone, che sono di interesse internazionale per il fatto di essere entrambe porto franco.
    L intervento delle Forze dell’Ordine voluto da Lamorgese contro dimostranti inermi e ben documentato da molteplici video non è avvenuto In territorio italiano, bensì in zona portuale soggetta a vincoli internazionali e dunque illecitamente.
    Quale sarà l’effetto domino generato dal “15 ottobre”?

    Sarebbe utile approfondire con molteplici contributi di esperti il nodo problematico cruciale: green pass come strumento finanziario.

  • Adriana 1 ha detto:

    La dittatura nelle azioni e nei pensieri serpeggia ormai da per tutto…Ma c’è sempre qualche dittatore particolarmente zelante che ne vorrebbe di più e che incita le truppe speciali a silenziare il mondo
    https://www.maurizioblondet.it/bergoglio-chiede-silicon-valley-in-nome-di-dio-di-censurare-le-teorie-del-complotto/
    In nome della perfetta democrazia stile Xi Jin Ping.

    • Maria Michela Petti ha detto:

      Per mantenere imbattuto il record… E per tacitare le “malelingue” che si ostinano ad evidenziare la mancata citazione di Dio nei suoi interventi, in questa circostanza ha inanellato una sfilza di richieste, tutte “ in nome di Dio” , rivolte a interlocutori vari, indicati col nome generico della categoria di appartenenza.

      • stilumcuriale emerito ha detto:

        Gent.ma Sig.ra Maria Michela, guardi che se la Sig.ra Rosa Rita avesse voluto riprendere lei, la sua risposta sarebbe stata registrata qui. Dalla posizione si capisce che il commento della Sig.ra Rosa Rita riguarda il post di Adriana 1.

    • Rosa Rita La Marca ha detto:

      Concordo che sia doveroso censurare chiunque esponga le sue posizioni e rimostranze con villania. Dovrebbe essere insegnato in famiglia.
      E sono come i facinorosi infiltrati. Vogliano o meno, sono i peggiori nemici delle cause che credono di difendere.

  • MARIA MICHELA PETTI ha detto:

    Da quando si è deciso di fare dell’elogio dell’ “ascolto” uno specchietto per le allodole. gli intortati – presa coscienza dell’ inganno – hanno deciso, pacificamente, di reagire ad una tipologia di caccia… vietata per “volatili” che, avvertito il pericolo, alzano le piume della cresta.

  • Donna ha detto:

    In una dittatura,non si rispetta ne Dio ne il regno… tutto è possibile a chi segue le voci provenienti da “sottoterra”.
    Per capire il pensiero basta vedere il braccio di ferro che l’U.E. sta portando avanti con la Polonia.