Il Governo più Fascista dalla Liberazione Picchia i Portuali a Trieste.
18 Ottobre 2021
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, mentre a Trieste va in scena l’ennesima vergogna di uno Stato ex-democratico e di un governo che definire gestito come un racket di malavitosi non è lontano dalla realtà, ci sembra interessante a botta calda, e mentre ancora le vicende di Trieste sono in corso condividere con voi questo primo breve commento del prof. Marco Gervasoni, apparso su La Voce del Patriota. Buona, triste e speriamo indignata lettura. E c’è chi vorrebbe quel grigio emissario di non si sa quali poteri a Capo dello Stato? Che Dio ce ne guardi.
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Errare è umano, perseverare è diabolico. E certo lo pseudo ministro (apocrifo) dell’Interno, Lamorgese, continua a perseverare nel dimostrare di essere totalmente incapace a gestire l’ordine pubblico. I fatti di Trieste, che mentre scriviamo sono in ancora in divenire, sono l’ennesima, clamorosa dimostrazione della sua inadeguatezza. Checché se ne dica della protesta, e del merito (si può essere pro o contro), tutti devono riconoscere che la decisione dello sgombero nel porto giuliano non era tale da provocare una guerriglia in città: le forze dell’ordine non sembrano in grado di fare fronte né al primo né alla seconda. Ed è troppo comodo scaricare tutto sul prefetto di Trieste. La responsabilità politica è del ministro dell’Interno. E poi, ovviamente, di Draghi, che deve rispondere di tutto essendo presidente del consiglio, non solo dei soldi del Recovery.
Ebbene il fatto che Draghi guidi un governo che ha provocato i più grandi disordini sociali negli ultimi anni è spiegabile in questo modo: l’ex banchiere non conosce il paese. E non lo conosce perché non ha mai intrapreso una campagna elettorale in vita sua. Quando Giorgia Meloni illustrò una delle ragioni della opposizione al governo Draghi nel fatto che non fosse stato eletto, molti hanno ironizzato: è la forma che in democrazia conta, e Draghi ha la maggioranza in parlamento. Cosa volete di più?
Appunto, ha una maggioranza schiacciante nel paese legale, ma del paese reale nulla sa. Anche a questo servono le elezioni: a far si che chi i candidati interagiscono con il paese che intendono governare se le vinceranno. Ma se chi guida l’esecutivo non è mai passato da questo lavacro, la sua immagine della nazione sarà astratta, i problemi saranno considerati solamente tecnici, i cittadini dei numeri: e non avrà neppure la decenza di comunicare con gli italiani, come invece fanno tutti i premier di tutti i paesi.
Quindi, a crollare nel lunedì triestino non è solo quel poco di autorevolezza del ministro dell’Interno, che a questo punto sarebbe davvero scandaloso che rimanesse. E anche, e soprattutto, il “metodo Draghi” (e diciamo pure le sue ambizioni quirinalizie)
Qualche commentatore avventato nei giorni scorsi ha paragonato l’ex Super Mario a Thatcher o a Reagan. Ma per le botte ai portuali, a noi ricorda più che altro il capo del comunismo polacco di fronte ai cantieri navali di Danzica.
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Tag: gervasoni, portuali, trieste
Categoria: Generale
A me fanno pena questi di sinistra
che vogliono lesionare il diritto di
sciopero per fare da cassa di risonanza
ai tetri sgherri di confindustria che per
difendere i loro interessi mandano la
polizia a picchiare gli operai ,
come nel ventennio ,come
negli anni sessanta .
Mi chiedo solo una cosa ,
dove sono i vescovi e
i preti di strada che preferiscono
fare marce con la
crema della società invece di
mandare un messaggio contro
la paura come ha fatto Mons. Vigano?
Evviva Santa Giovanna D’ Arco che aveva
un corpo di donna ma un cuor di leone ,
il contrario dei nostri pastori che hanno
terrore di perdere il posto se solo parlano.
.Un giorno , l’ attuale pontefice chiese
a San Filippo Neri se voleva fare il
cardinale , lui rispose: preferisco il
Paradiso , che è la regola che seguì
il Cardinale Newman che ottenne il
permesso di risiedere in Inghilterra
e non a Roma .
Come ho già espresso recentemente vi è da un lato la consapevolezza dell’inutilità delle proprie parole ma dall’altro il dovere di testimoniare o almeno di cercare in coscienza, libertà e verità. Credo che la rassegna stampa quotidiana esprima in modo puntuale ed efficace la narrazione degli eventi, meglio la narrazione voluta dai direttori e dagli editori dei quotidiani. Nel panorama di oggi si distingue il titolo di “Avvenire” (cappottino Rosso, dedicato ai ballottaggi), che, se non erro, sembra mostrare un certo compiacimento. In tale contesto Trieste non esiste, così come le cure domiciliari, così come, a contrario, i tamponi vanno effettuati ad ambedue le narici; evidentemente vi è il rischio che il Covid discrimini la destra, oppure, ohibò! non sia mai!, la sinistra del corpo del portatore del virus ed invece sia pronto a contaminare chiunque oltrepassi il limite salvifico, ovviamente variabile secondo le ultime scoperte scientifiche.
Detto ciò proviamo a spegnere chi recita la solita commedia, ad amare la libertà e la coscienza più del benessere e, con pazienza, proviamo a far capire almeno le più clamorose contraddizioni che abbiamo osservato a partire dai primi mesi del 2020. Ricordiamo infine i messaggi della Madonna riguardanti questi tempi che, ritengo di non sbagliare, possano essere definiti “ultimi tempi”. Essi non serviranno, almeno oggi, a convincere l’amico ateo o agnostico ad introdurre nei propri comportamenti una prospettiva pienamente umana, quindi capace di alzare gli occhi al cielo ma almeno ricorderanno a noi che in primavera le foglie sono verdi, nonostante vi sia chi afferma il contrario.
No avevamo dubbi su natura ripugnante di questa dittatura nazifasciocomunista d’accatto… e ahinoi ogni atto quotidiano di questa masnada di criminali ci dà conferma…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/
Parlano di fascismo e da come parlano ne’ hanno disperato bisogno per poter giustificare quello che sta avvenendo e ancor di piu’ quello che avverra’. Ebbene non bisogna cercare lontano, lo dice persino una canzone di U. Tozzi ” gli altri siamo noi ” per cui basta si guardino allo specchio et voila’ ecco i fascisti. Non e’ poi cosi’ difficile.
Il diritto al.lavoro lo stabilisce la costituzione (pure il dovere).
Invece big pharma mi danneggia. Sono un camionista e mi han messo sulla patente che sono iperteso e ipercolesterolemico, mi fanno assumere medicinali tramite linee guida che non condivido. Con la scusa che se mi viene un infarto uccido qualcuno.
Io.non ho infarti solo fattori di rischio come chi non si vaccina.
A un mio collega iperglicemico l ‘han levata. Le linee guida abbassano sempre di più i valori. A me la rinnovano ogni 3 anni.
E a me ricorda anche il gen. Bava Becccaris che nel 1898 per sedare i tumulti di Milano fece prendere a cannonate la gente in Piazza del Duomo.
Non posso credere che lei ci fosse già!
Non c’ero già ma i miei genitori e parenti vari, tutti rigorosamente nati negli anni 1860-1900, ne parlavano ancora negli anni ’30. E, oggi, ne parla la Storia.