Domanda. Perché Romani 26-28 non Viene Più Letta nella Messa?

18 Ottobre 2021 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, abbiamo ricevuto questo messaggio, che ci sembra interessante condividere con voi, e con chiunque possa rispondere; a cominciare, ovviamente dal nostro amico, Investigatore Biblico…A voi la parola, adesso.

§§§

 

Cari lettori,

faccio notare che martedì 12 ottobre 2021, 28ma settimana del tempo ordinario, anno B, abbiamo letto nella Santa Messa ROMANI 1,16-25.

(16 Io infatti non mi vergogno del vangelo, poiché è potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede, del Giudeo prima e poi del Greco. 17 È in esso che si rivela la giustizia di Dio di fede in fede, come sta scritto: Il giusto vivrà mediante la fede.
18 In realtà l’ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietà e ogni ingiustizia di uomini che soffocano la verità nell’ingiustizia, 19 poiché ciò che di Dio si può conoscere è loro manifesto; Dio stesso lo ha loro manifestato. 20 Infatti, dalla creazione del mondo in poi, le sue perfezioni invisibili possono essere contemplate con l’intelletto nelle opere da lui compiute, come la sua eterna potenza e divinità; 21 essi sono dunque inescusabili, perché, pur conoscendo Dio, non gli hanno dato gloria né gli hanno reso grazie come a Dio, ma hanno vaneggiato nei loro ragionamenti e si è ottenebrata la loro mente ottusa. 22 Mentre si dichiaravano sapienti, sono diventati stolti 23 e hanno cambiato la gloria dell’incorruttibile Dio con l’immagine e la figura dell’uomo corruttibile, di uccelli, di quadrupedi e di rettili.
24 Perciò Dio li ha abbandonati all’impurità secondo i desideri del loro cuore, sì da disonorare fra di loro i propri corpi, 25 poiché essi hanno cambiato la verità di Dio con la menzogna e hanno venerato e adorato la creatura al posto del creatore, che è benedetto nei secoli. Amen).

E il giorno dopo 13 ottobre, abbiam letto ROMANI 2,1-11.

(1 Sei dunque inescusabile, chiunque tu sia, o uomo che giudichi; perché mentre giudichi gli altri, condanni te stesso; infatti, tu che giudichi, fai le medesime cose. 2 Eppure noi sappiamo che il giudizio di Dio è secondo verità contro quelli che commettono tali cose. 3 Pensi forse, o uomo che giudichi quelli che commettono tali azioni e intanto le fai tu stesso, di sfuggire al giudizio di Dio? 4 O ti prendi gioco della ricchezza della sua bontà, della sua tolleranza e della sua pazienza, senza riconoscere che la bontà di Dio ti spinge alla conversione? 5 Tu, però, con la tua durezza e il tuo cuore impenitente accumuli collera su di te per il giorno dell’ira e della rivelazione del giusto giudizio di Dio, 6 il quale renderà a ciascuno secondo le sue opere: 7 la vita eterna a coloro che perseverando nelle opere di bene cercano gloria, onore e incorruttibilità; 8 sdegno ed ira contro coloro che per ribellione resistono alla verità e obbediscono all’ingiustizia. 9 Tribolazione e angoscia per ogni uomo che opera il male, per il Giudeo prima e poi per il Greco; 10 gloria invece, onore e pace per chi opera il bene, per il Giudeo prima e poi per il Greco, 11 perché presso Dio non c’è parzialità).

Mi chiedo come mai è stato saltato ROMANI 1, 26-28 che dice:

Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami; le loro donne hanno cambiato i rapporti naturali in rapporti contro natura. Egualmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna,si sono accesi di passione gli uni per gli altri, commettendo atti ignominiosi uomini con uomini, ricevendo così in se stessi la punizione che s’addiceva al loro traviamento. E poiché hanno disprezzato la conoscenza di Dio, Dio li ha abbandonati in balìa d’una intelligenza depravata, sicchè commettono ciò che è indegno”.

Grazie.

Anatolio, monaco eremita

§§§




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17 commenti

  • Maria Cristina ha detto:

    Comunque, la piu’ grande e sottaciuta “ censura” e’ stata nel passaggio dalla Messa Vetus Ordo alla Messa Novus Ordo, l’ abolizione dell’ Ultimo Vangelo, ovverosia del Prologo di San Giovanni “ In principio era il Verbo….ecc”
    Mi sono sempre chiesta perche’ i riformatori della Liturgia abbiano abolito la lettura dell’ Ultimo Vangelo , ovvero del Prologo di San Giovanni.
    Perche’ il testo non e’ importante?
    O forse perche’ il testo e’ TROPPPO importante?
    Perche’ i fedeli potevano essere annoiati dalla lettura di un Ulrimo Vangelo dopo tutta la Messa?
    Operche’ i fedeli non dovevano uscire dal portare della Chiesa con nelle orecchie queste ultime parole “ In Principio era il Verbo?
    Forse a Paolo VI , a , ai protestanti , questo Prologo dava fastidio ? ?

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    X Monaco eremita. Quanti secoli hai? Non sai che anno A,B,C distingue tre cicli di letture per le DOMENICHE e che
    per i giorni feriali i cicli sono 2 : anni dispari e anni pari ?
    Alla Chiesa ci pensa già la Gerarchia a fare danni . Non aggiungiamone noi saputelli con critiche immotivate e superficiali.

  • alessandro ds ha detto:

    Ci sono mai passi della Bibbia che vengono omessi sia nella lettura delle messe, ma anche nelle letture dell’Ufficio Delle Ore, Ufficio, Lodi, ora media, Vespri.
    Solitamente vengono omessi i salmi chiamati “imprecatori”, dove i profeti (spesso Re Davide) o altri invocano la vendetta di Dio suoi loro nemici, e in alcuni tratti con parole molto forti, specialmente chiamate la vendetta tramite morte cruenta dei figli dei nemici e cose del genere, tipo ” Possano essere le vivere dei loro figli smembrate” E cose del genere.
    Tutto questo per dire i passi della Bibbia omessi sia nelle letture della messa che nelle preghiere dell’ufficio delle ore sono molte.
    Ovviamente di questi tempi vanno di moda le omissioni sui gay, perché un pò si rispecchiano i nostri tempi e si fa caso di più a quelle, ma ci sono anche altre omissioni dei salmi imprecatori.

    • stilumcuriale emerito ha detto:

      Dici bene Alessandro. Chi vuol farsi una “cultura” biblica deve leggere tutta la Bibbia (meglio se in versioni precedenti il 2008). Le letture della Messa sono pagine strappate qua e là a criterio di chi ha confezionato e via via rimaneggiato Liturgia, Lezionari e Messali. Ci sono interi libri (dell’AT, soprattutto) di cui vengono menzionati solo alcuni versetti.

  • Carlo Tommasi ha detto:

    L’uomo,
    creato da 𝐃𝐈𝐎
    a Sua Immagine,
    e quindi libero,
    ha il tremendo potere
    di rifiutare
    il suo CREATORE,
    il Sommo Bene per lui,
    e di preferire
    la menzogna alla 𝐕𝐄𝐑𝐈𝐓𝐀’,
    l’odio all’𝐀𝐦𝐨𝐫𝐞,
    la morte alla 𝐕𝐢𝐭𝐚,
    il 𝗱𝗶𝗮𝘃𝗼𝗹𝗼
    al 𝐏𝐀𝐃𝐑𝐄 suo Celeste!

    Non dice 𝐆𝐄𝐒𝐔’:
    《Molti sono chiamati,
    ma pochi eletti.》?

    𝐌𝐨𝐥𝐭𝐢 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐜𝐡𝐢𝐚𝐦𝐚𝐭𝐢,
    𝐦𝐚 𝐩𝐨𝐜𝐡𝐢 𝐞𝐥𝐞𝐭𝐭𝐢!
    https://carlotommasi-natipercredere.blogspot.com/2021/10/blog-post_14.html

  • Valeria Fusetti ha detto:

    Se si ha un po’ di pazienza vedrete che verranno epurati pure i versetti 1: 24 e 25 che comunque rimangono “pericolosi”. Poi, sempre con pazienza verrà cancellato anche 1:23, quando uomini ed animali saranno equiparati giuridicamente. Cosa che mi pare in alcuni Stati ci sono già richieste in questo senso. Se è la legge umana lo strumento dell’interpretazione promosso dalla cosiddetta gerarchia è ovvio che a breve tutta la Sacra Bibbia verrà epurata. Non rimarrà nemmeno la copertina. È utile cercare un nascondiglio dove salvarne una copia, ed impararne a memoria ampie porzioni. Ognuno un libro, ad esempio. E non sto scherzando.

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    La non menzione dei versetti Rm 1, 26-28 dal messale quotidiano feriale non è una novità di quest’anno.
    Io ho un messale con imprimatur 4/5/94 – settima edizione (anno 2000 )- e vedo che già allora la prima lettura del martedì della 28.a settimana del TO – anno dispari – prevede Rm 1,16-25 . Quindi è almeno da 27 anni che Rm1,26-28 nel messale non c’è.
    Ad meliora!

  • Milly ha detto:

    Per questo passo di San Paolo, diversi sacerdoti sono stati messi a tacere e persino umiliati dai loro Vescovi per aver letto e commentato Romani 1, 26-28! …vedi per es. Don Massimiliano Pusceddu!

  • MARIA MICHELA PETTI ha detto:

    Non sono una biblista e non attribuisco alcun valore di esegesi fondata alle mie considerazioni, basate sul raffronto fra le nozioni acquisite in anni di formazione alla portata dei laici terra-terra e la predicazione à la page, con l’occhio attento e sgombro da pregiudizi ai dati oggettivi della realtà.
    Premesso pure che nei Testi cerco risposte ai miei dubbi, limitandomi a citazioni che mi appaiono soddisfacenti, quel che evidenzio dalla lettura di catechesi odierne è il denominatore comune tendente alla liberazione dalla “paura della libertà” che condanna, esclusivamente, i “rigidi” e i dissidenti all’espiazione sine die di peccati contrari alla “missione redentrice” dell’esercito schierato in difesa dei messaggeri del lieto neo credo, primo fra tutti il peccato gravissimo di lesa maestà. Tanto che, oltre alla pena inflitta in base al libero arbitrio, su chi osa uscire dal sottoscala e non mostrare il capo cosparso di cenere, si abbatte la mannaia azionata da togati popolari, nel ruolo auto attribuitosi di autentici difensori della Chiesa… invero: della chiesa mediatizzata, che non riconosce il “valore assoluto” dei comandamenti e, nei fatti, sta riscrivendo il decalogo, nel quale balza al primo posto l’esecrazione dell’ecocidio.

  • Stefano ha detto:

    Ho sentito tante volte il Card. Biffi lamentare la censura di questo passo.
    Tra i tanti esempi questo:

    “Una domanda rivolgiamo in particolare ai teologi, ai biblisti e ai pastoralisti. Perché mai in questo clima di esaltazione quasi ossessiva della Sacra Scrittura il passo paolino di Romani 1,21-32 non è mai citato da nessuno? Come mai non ci si preoccupa un po’ di più di farlo conoscere ai credenti e ai non credenti, nonostante la sua evidente attualità?”

    (Giacomo Biffi, Memorie e digressioni di un italiano cardinale, nuova edizione ampliata, Cantagalli, Siena, 2010, pp. 609-612).

  • Nat ha detto:

    Nel rito ambrosiano il passo di Romani citato viene letto nella liturgia domenicale tutto assieme, non in due giorni separati voglio dire, ed egualmente da alcuni anni vi è la stessa autocensura.
    Ecco, credo che autocensura sia il termine da impiegare.
    Autocensura che nasce quando la Chiesa, come diceva un grande uomo di Chiesa come don Giussani, si è vergognata di Cristo e così ha abbandonato l’umanità.

  • Grog ha detto:

    Il Vangelo politicamente corretto secondo i desiderata di influenti monsignori culattoni…

  • Donna ha detto:

    Nessun passo evangelico viene citato senza l’approvazione di Bergoglio &co., che interpreta,censura e giunge a giudicare alla luce della propria decantata “misericordina”, per la quale tutti, anche chi non si pente, sarà salvato.

  • Non Metuens Verbum ha detto:

    Il DL ZAN è uno zuccherino rispetto a quanto ci ammanniscono in CEIP (P=Patriottica).

  • Maroun ha detto:

    Umilmente, credo di sapere il perche`? La risposta e la ragione per i quali non vengono piu` letti i versi 26-28 si trova nel verso 32…
    32E, pur conoscendo il giudizio di Dio, che cioè gli autori di tali cose meritano la morte, non solo le commettono, ma anche approvano chi le fa.