Atto d’Amore Inocularsi il Siero? Ne Siamo Proprio Sicuri? Parliamone…

15 Ottobre 2021 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, riceviamo e volentieri pubblichiamo da una studiosa di filosofia e di teologia, che conosciamo personalmente ma che per ragioni personali e professionali preferisce non apparire, questo contributo al dibattito provocato dalla discussa e discutibile frase del Pontefice regnante e ripresa dall’inquilino del Quirinale sulla vaccinazione come atto di amore. Buona lettura.

§§§

 

VACCINARSI NON E’ UN ATTO D’AMORE CONTRARIAMENTE A QUANTO SOSTENGONO INTELLETTUALI ED ECCLESIASTICI

 

Si continua ad assistere agli interventi da parte di intellettuali, finora baluardo culturale contro l’aborto, e di rappresentanti di istituzioni religiose, volti a “convincere” che i vaccini sono moralmente legittimi. L’interesse sotteso a tale dispiegamento di forze, visto che gli apparati governativi sono più che efficienti in tal senso, appare solo quello di scardinare il convincimento di chi è ancora fermo nel rifiutare i vaccini a causa del loro derivare da linee cellulari “abortive”.

A tale proposito, quale premessa terminologica, continuerò a definire per velocità di espressione, le linee cellulari come “abortive”, sebbene si tratti evidentemente di linee cellulari derivanti da neonati “espiantati” da “vivi”.

L’ultimo intervento che sponsorizza i vaccini è a firma di Don A. Selegni della Fraternità di San Pio X (https://fsspx.news/it/news-events/news/considerazioni-pratiche-sulla-vaccinazione-contro-il-covid-19-68810).

L’Autore, con un ragionamento molto suadente e suggestivo, dopo aver banalizzato la scelta del vaccino paragonandolo alle scelte assicurative sulla vita o al fumo, arriva infine a citare San Tommaso per dare a suo parere la motivazione più autorevole circa la legittimità dei vaccini. Così cita San Tommaso: «Una cosa è consentire al male commesso da qualcuno, altra cosa è servirsi di questo male per ottenere un bene. Acconsentire al male altrui significa compiacersi dell’azione cattiva o spingere a farla, il che è sempre peccato. Invece servirsi del male altrui significa riconvertire in bene il male compiuto: così Dio si serve dei peccati degli uomini per ricavarne qualche bene. Di conseguenza, anche l’uomo può servirsi del peccato altrui per ottenere un bene.» De malo, Questione XIII, art. 4, ad 17. Si veda anche Summa theologica, II-II, 78, 4.

L’autore prosegue dicendo: “Non si tratta qui di un male che si commette da sé, ma di un peccato commesso da un altro: ed è per questo che occorre prima riprovare il peccato passato e non acconsentire alla sua malizia”.

Fa assurgere quindi il vaccino a “bene” assoluto, in quanto Dio converte il male dell’aborto, posto alla sua origine, in bene per l’umanità, rappresentando esso la “salvezza” dal virus pandemico.

A latere il definire come assiomi il virus, la pandemia e il “vaccino”, fatti mai dimostrati e solo assertivamente imposti all’opinione pubblica, l’Autore induce quindi abilmente a ritenere che una cosa è “l’aborto” commesso all’origine della creazione delle linee cellulari abortive, un’altra cosa, del tutto avulsa e indifferente da quella, è l’utilizzo che se ne faccia per salvarsi la vita.

La verità è però un’altra. Ogni azione va valutata per il suo fine, oltre che per il suo oggetto e le circostanze. Un aborto qualsiasi, per quanto abominevole, ha come fine la soppressione di una vita umana nel seno della madre: questo è il suo fine, per cui l’azione è perfettamente circoscritta e definita dalla morte del feto ed è moralmente riprovevole di per sé.

Invece, l’azione che implica l’utilizzo di linee cellulari provenienti da feti umani, sebbene abbia la sua origine nell’”aborto”, ha invece come fine esattamente la produzione dei vaccini affinchè siano utilizzati come tali, per cui la soppressione di una vita umana non è il fine ma costituisce il mezzo: quella vita umana serve a realizzare un farmaco.

L’azione umana è quindi complessa: il fine non è la soppressione del bambino, come accade nell’aborto, ma l’uso della sua vita per realizzare scientemente in laboratorio un prodotto da offrire sul mercato mondiale.

E’ quindi ingannevole rappresentare la fattispecie come se si trattasse di un “banale” aborto posto decenni fa all’origine della storia che ci riguarda, circoscrivendone la responsabilità solo in capo alla madre e ai diretti cooperatori, assolvendo così gli utilizzatori finali che innocentemente si avvalgono di un rimedio “necessario” per la salvezza della propria vita.

Addirittura secondo il Lefreviano gli utilizzatori finali nel vaccinarsi trasformano il male in bene! E chi più di San Tommaso può autorevolmente sostenere tale affermazione, sciogliendo definitivamente ogni dubbio sulla legittimità morale dei vaccini: “così Dio si serve dei peccati degli uomini per ricavarne qualche bene”!

E’ evidente che costituisce un colpo da maestro quello di ricorrere all’autorità di San Tommaso per dimostrare che non solo vaccinarsi non è un male, ma è addirittura un bene, “un atto d’amore”, visto che dà l’occasione all’Onnipotenza di Dio di trasformare l’abominio dell’aborto in bene per l’umanità.

Anche a voler prendere per buona la citazione di San Tommaso, la mistificazione è davvero disdicevole, soprattutto considerando che proviene da uomini di Chiesa. Vien da dire: corruptio optimi pessima.

La verità è invece che l’azione, l’atto dell’utilizzo delle linee cellulari abortive (sarebbe più corretto dire, ripeto, linee cellulari derivanti dal trattamento in laboratorio di bambini vivi), ha un suo termine, si compie, si realizza proprio nel farne uso, nell’usufruirne tramite il vaccino. Il vaccinarsi completa e finalizza definitivamente l’atto “abortivo”. L’aborto posto all’origine realizza il suo fine proprio nel momento in cui un soggetto fa uso di ciò che ne è stato ricavato (le linee cellulari usate per fare il vaccino) per avvantaggiarsene. Si tratta quindi della forma più ampia di “consenso” al male, come dice San Tommaso: “è consentire al male commesso da qualcuno” nella forma più esplicita del detto consenso, in quanto il trarre beneficio implica un consenso esplicito, per facta concludentia, una legittimazione diretta ed un incentivo alla moltiplicazione di quegli atti, costituita dal servirsi di quella cosa a proprio vantaggio e proprio per il fine per cui è stato realizzato quel male, con una cooperazione che sebbene postuma è diretta e non accidentale per il raggiungimento dello scopo, in quanto ci si rende fruitori consenzienti sia dell’intenzione che dell’atto materiale dell’agente principale. “Acconsentire al male altrui significa compiacersi dell’azione cattiva o spingere a farla, il che è sempre peccato”: usare il vaccino sapendo che proviene dalla soppressione e manipolazione in laboratorio di vite umane significa esattamente “compiacersi” di quell’azione ed anche alimentarla, “spingere a farla”, proprio con il suo uso che non fa altro che alimentarne l’ulteriore produzione. Usare il vaccino è “acconsentire al male altrui… il che è sempre peccato”.

L’utilizzo del vaccino non è quindi solo un fatto accidentale, così come vorrebbe far intendere il Lefreviano, ma è la realizzazione del male posto alla sua origine, in quanto costituisce esattamente la realizzazione del fine per cui vite umane di bambini trattati da vivi in laboratorio sono state manipolate proprio per realizzare vaccini da inoculare.

E da inoculare per una sedicente salvezza dell’umanità: cosa che ulteriormente aggrava la mistificazione, ma non ne determina l’abominio, nel senso che se il vaccino fosse davvero efficace, e non lo è, comunque non sarebbe legittimo proprio per l’immoralità dell’azione posta alla sua origine e finalizzata all’uso personale a fini terapeutici.

L’inoculazione realizza il male, compie definitivamente l’azione, realizza lo scopo dell’aborto. Si potrebbe obiettare che la madre che ha abortito nulla sapeva: in effetti, non bisogna lasciarsi ingannare dal fatto che la madre risponda del solo aborto, in quanto la sua azione era probabilmente circoscritta a quell’atto e non era certamente partecipe del sotteso progetto farmaceutico e volto a trasformare suo figlio in vaccini.

Chi ha invece cooperato direttamente all’aborto e alle manipolazioni in laboratorio è pienamente responsabile non solo dell’aborto, ma anche della sua finalizzazione al vaccino.

Chi usa il vaccino, fatta salva la mancanza di piena avvertenza e deliberato consenso, usufruendo e traendo “beneficio” dal vaccino, partecipando quindi direttamente alla realizzazione dell’atto, partecipa a tutto l’atto fin dalla sua origine, partecipa quindi sia all’aborto, sia alla manipolazione in laboratorio, sia alla perversa intenzione, finalità sottesa all’intera operazione, volta a realizzare vaccini da smerciare per la (sedicente) salvezza dell’umanità.

 

E’ evidente che tale ragionamento ha una sua valenza fortissima nei confronti di coloro che hanno una formazione culturale e morale tale da avere piena avvertenza di quanto stiamo asserendo. Coloro invece che, indotti dalla paura e dalle false informazioni si sono vaccinati inconsapevoli di tale retroscena, non hanno in teoria alcuna responsabilità morale.

Anche se la pericolosità dei vaccini è ancor prima dovuta sia all’essere essi solo sperimentali e sia all’essere essi intrinsecamente nocivi tout court. A prescindere quindi dalla questione morale legata alle linee cellulari umane, i vaccini quindi sono di per sé dannosi per la vita umana e basterebbe ciò per orientare chiunque alla prudenza.

Dicevamo: anche a voler prendere per buona la citazione di San Tommaso. Perché in effetti purtroppo le sorprese dell’articolo di Don Selegni non finiscono qui. La verità è che la citazione di San Tommaso è del tutto impropria, essendo tratta, udite udite, dal capitolo sull’”USURA”, quindi del tutto avulsa dalla questione morale che ci occupa. La questione XIII del De Malo è infatti sull’”AVARIZIA” e l’art. 4 è sul “se sia peccato mortale prestare a usura” (pag. 393 De Malo allegato) e l’ad 17 risponde  (pag. 400 de malo) ad una obiezione, secondo il metodo di San Tommaso, per la quale si pecca mortalmente non solo prestando ad usura, ma anche prendendo in prestito ad usura (pag 395 de malo). San Tommaso, il Dottore Angelico, risponde dunque all’obiezione chiarendo che non è peccato prendere del denaro a usura per un determinato bene, ed è in ciò che si trasforma il male in bene.

Don Selegni quindi decontestualizza la citazione di San Tommaso e la usa per indurre il lettore a trarre conseguenze ingannevoli.

E’ disonestà intellettuale? E’ mistificazione? Se sì, da parte di un ecclesiastico è davvero disdicevole e grave. E’ forse questo il motivo del recente sdoganamento della Fraternità di San Pio X?

Le considerazioni da farsi sono molteplici, fra cui per esempio che, come noto, ci sono materie che sono di per sé gravi e rendono l’azione gravemente immorale a prescindere dall’intenzione e dalle circostanze (art. 1756 Catechismo Chiesa Cattolica): utilizzare le questioni di San Tommaso sull’avarizia ed applicarle all’aborto finalizzato alle manipolazioni genetiche è del tutto inconferente. Sappiamo che l’aborto è uno dei peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio e comporta la scomunica latae sententiae (canone 1398). E “nessuna finalità, anche in se stessa nobile, come la previsione di una utilità per la scienza, per altri esseri umani o per la società, può in alcun modo giustificare la sperimentazione sugli embrioni o feti umani vivi, viabili e non, nel seno materno o fuori di esso” (Donum Vitae parte I 4).

Inoltre, la Summa di San Tommaso è di una tale estensione ed analiticità in ordine alla moralità degli atti umani, che assumere che la citazione relativa all’avarizia e all’usura possa applicarsi rigidamente alla questione dei vaccini è un’evidente forzatura. Non avremmo avuto la Summa se ogni questione morale fosse risolvibile applicando la risposta del Dottore Angelico sull’usura. La Summa costituirebbe una noiosa ripetizione delle medesime questioni e risposte, se tutte fossero una reiterazione dell’analisi sull’usura, ma così non è.

I vaccini sono il frutto sia dell’aborto che delle manipolazioni e sperimentazioni sull’essere umano e pertanto intrinsecamente immorali, a prescindere dalle intenzioni e circostanze. La citazione di San Tommaso non li salva in alcun modo ed anzi solleva un enorme dubbio di onestà intellettuale.

La domanda che si pone a questo punto è: perché sacerdoti, filosofi, teologi, studiosi, intellettuali, alcuni dei quali hanno finora costituito addirittura un punto di riferimento ed un baluardo nella lotta contro l’aborto, oggi si “dedicano” con tale ardore a suffragare la bontà del vaccino e taluni anche a screditare chi non la pensa come loro e a seminare zizzania, dividendo coloro che finora hanno condotto la loro stessa battaglia? Cui prodest? C’è già lo schieramento dei governi a sostenere la battaglia pro vaccino, perché affannarsi tanto? E del resto, da quanto gli stessi governi ci dicono, l’umanità è ormai vaccinata nella sua maggioranza. Perché allora uomini di Chiesa, intellettuali finora ispirati dalla sana dottrina, sembrano così motivati nel “convincere” anche gli ultimi che resistono all’inoculazione?

Non è evidentemente idolatrico da parte di questi grandi uomini di Chiesa questo osannare il vaccino come salvatore dell’umanità tanto da dover cercare anche l’ultima pecorella affinchè “si salvi”?

Non è un’enorme incoerenza con l’essere contro l’aborto questo banalizzarne l’abominio per il solo fatto che l’ha commesso qualcun altro, per cui che importa se il fine per cui è stato realizzato costituisce la mia (presunta) salvezza?

Non sarà che tutti questi grandi studiosi sono degli infiltrati che hanno finora lavorato sotto l’aurea di santità per poi usare della loro autorevolezza per sferrare colpi ferali su coloro che si sono finora loro affidati, destabilizzando le coscienze e minando dal di dentro la Chiesa? Quale peggior tradimento di quello di chi pensavi essere tuo padre, di colui al quale ti abbeveravi fiducioso come un lattante, certo di trarne sana dottrina!

E’ doloroso, ma occorre essere prudenti anche con coloro con i quali le nostre difese sono di solito azzerate. Anche quelli che si ammantano di santità e fedeltà alla Chiesa possono essere i peggiori traditori: i famosi lupi rapaci travestiti da pastori, ladri e briganti.

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23 commenti

  • Jsph ha detto:

    Faccio riferimento all’articolo indicato nel commento da Enrico Nippo
    http://www.osservatoriomalattierare.it/news/attualita/17271-bufalavirus-i-vaccini-anti-covid-19-non-contengono-feti-umani
    della dott.ssa Roberta Villa
    L’ho letto: esso ripete le stesse affermazioni della dott.ssa Ruggieri nell’articolo
    UN CONTRIBUTO DELLA DOTT.SSA GIULIANA RUGGIERI SULLA LICEITA’ MORALE DELLA VACCINAZIONE ANTI-COVID – Lo StranieroLo Straniero (antoniosocci.com), apparso sul blog di Antonio Socci, dove il cattolico Socci sposa in pieno la legittimità e la validità morale dei vaccini anticovid sperimentati e prodotti con linee cellulari di feti abortiti: proprio lui che con diverse pubblicazioni e interventi si batte e si è battuto contro la diabolica pratica dell’aborto, pagando anche di persona. Peccato!. Me ne dispiace proprio, ho letto diversi suoi libri molto belli.

    Tralasciando il fatto che questi vaccini sono sperimentali e insicuri per quanto riguarda gli effetti avversi a breve e lungo termine, la dott.ssa Villa e la dott.ssa Ruggieri affermano che non vi è nessuna traccia di cellule embrionali all’interno dei vaccini anticovid.

    Anzi dal punto di vista della sicurezza – chiarisce Villa – la questione non si pone nemmeno perché i vaccini prodotti in questo modo non contengono né cellule embrionali (vedi la linea HEK 293) né i loro residui, anche perché provocherebbero reazioni di rigetto da parte dell’organismo.

    Per costoro infatti tale linea cellulare (la HEK 293) non è la stessa cosa del tessuto embrionale (abortito molti anni fa), ma sono cellule “moltiplicate ”, v. il caso della linea HEK 293. Cellule che derivano da una serie di esperimenti fatti per renderle “immortali “. Sono piuttosto prodotti biologici che sono stati modificati e riprodotti molte volte in laboratorio e non mantengono la funzione naturale del tessuto da cui derivano. Quindi il collegamento con l’aborto è vanificato.

    Ma in un punto la dott.ssa Villa ne riconosce invece il necessario collegamento quando afferma che
    “per sviluppare i vaccini nei laboratori vengono usate delle linee cellulari umane, che per riprodursi praticamente all’infinito devono essere di origine embrionale, e quindi programmate per replicarsi fino a produrre tutti i tessuti dell’organismo”.
    E questo è grave: basta proprio questo per rendere immorali tali vaccini.
    Ma poi è proprio nello stesso DNA di queste nuove cellule sta il problema, in quanto esso è lo stesso DNA delle linee embrionali, anche se in piccolissima o infinitesima parte?
    Altrimenti perché le avrebbero riprodotte con tutto questo ambaradn se non avessero avuto la certezza della presenza originaria del DNA umano nel nuovo tessuto prodotto?.

    “Non si può ribattere che le scorie umane si trovano in quantità infinitesimali, perché il più piccolo filamento di DNA è sufficiente per caratterizzare la natura umana”.
    Vedi: La questione della moralità dei vaccini COVID: l’uso della linea cellulare criminale HEK 293 – RENOVATIO 21

    Ma altri dicono che se il collegamento c’è, è così lontano da essere trascurabile, non bisogna farsi alcun problema morale.
    La linea cellulare HEK-293 poi è anche utilizzata in ambito alimentare, per testare i correttori di sapidità contenuti in innumerevoli cibi in commercio, e nell’industria cosmetica e farmaceutica per la produzione di un numero enorme di nuovi farmici.

    Quindi, a quanto si comprende, nessun problema morale,… perché scandalizzarci? Perché lamentarci se sino ad ora abbiamo anche assunto medicinali con tali linee?
    Ma questo è avvenuto per nostra ignoranza, nulla sapevamo e se l’avessimo saputo o meglio se ci fosse stata una corretta informazione, il nostro comportamento sarebbe stato certamente e probabilmente diverso. Dico probabilmente perché le scritte sui medicinali è quasi sempre ambiguo – vedi ad es. la sigla HEK 293- e non si comprende la loro composizione con cellule derivanti da aborti. Nulla si sa e nulla dicono o meglio dicono e non dicono.
    Ma una volta accertato che vi sono linee cellulari di feti abortiti, tali medicinali devono essere assolutamente rifiutati.

    Riprendo queste considerazioni da un altro mio precedente commento:
    ho letto poi che alcuni vaccini obbligatori utilizzati per nostri figli, hanno colture di cellule e tessuti umani, e potrebbero essere responsabili di reazioni autoimmuni contro il DNA umano: vi è la possibilità di future insorgenze tumorali.
    Copio e incollo da
    LA LICEITÀ MORALE DEL VACCINO ANTICOVID | don Curzio Nitoglia (wordpress.com)
    “La somministrazione di frammenti di DNA umano fetale (primitivo) estraneo a un bambino potrebbe generare una risposta immunitaria che avrebbe anche una reazione crociata con il DNA del bambino stesso, poiché il DNA contaminante potrebbe avere zone di sovrapposizione molto simili al DNA del bambino stesso. I bambini con disturbo autistico hanno anticorpi contro il DNA umano in circolo che i bambini non autistici non hanno. Questi anticorpi possono essere coinvolti in attacchi autoimmuni in bambini autistici”.
    Ma guai affermare, nella narrativa odierna, questa causa come eventuale problema dell’autismo!.
    Cosa fare?
    Ma perché non contestarli apertamente?. Farsi aiutare da qualche bravo avvocato e santo avvocato?
    Ma ce ne sono?
    Ma nessuno ti aiuterebbe in questa azione: diventi un NOVAX falso e violento,

    Ma perché aver voluto abbandonare lo studio e la produzione di medicinali e vaccini con tessuti di animali preferendo le cellule di embrioni umani?
    Utilizzare i tessuti umani apre una strada inclinata molto pericolosa.
    Cosa fare allora?
    Bisognava attendere diversi anni per la verifica di questi vaccini, combattere il virus con altre armi (medicinali) che finora non sono state utilizzate, attendere nuovi vaccini etici.

    E principalmente pregare molto il Signore di intervenire.
    Nella stessa Roma vi è un esempio di ciò che può fare una preghiera incessante:
    “con la potenza della preghiera, papa san Gregorio Magno riuscì a fermare la peste del 590 che si era abbattuta su Roma. L’angelo Michele scese su Castel Sant’Angelo rinfoderando la spada. Ecco il motivo del grande angelo di bronzo sul castello romano”.
    Ma per pregare potentemente non basta chiedere l’aiuto ma bisogna chiedere perdono dei gravi peccati attuali, non denunciati apertamente e con forza dai vescovi e dal Papa, Vicario di Cristo.

    Non basta pregare o consacrare i popoli a Maria, se non vi è una sincera richiesta di perdono col proposito di non più peccare.
    Siamo arrivati all’assurdo che gravi peccati sono diventati diritti:
    -vedi l’atto impuro contro natura diventato divenuto atto di amore tra persone dello stesso sesso e che chiedono addirittura la benedizione del Signore,
    -lo stesso omicidio dell’aborto che attualmente in Italia crea ogni anno l’uccisione di quasi ottantamila bambini,
    -la Santa Comunione per chi è in stato di grave peccato,
    -l’adorazione della Pachamama in Vaticano, atto idolatrico di estrema gravità contro l’unicità e la santità di Dio,
    -il voler forzare in maniera diabolica la sessualità umana, cambiandola a capriccio, atto gravissimo contro Dio e la Sua legge naturale,
    -la bestemmia contro Dio, Gesù e la Sua santa Madre con profanazione, di chiese, dell’eucarestia, di processioni blasfeme.,
    mi fermo qui, ognuno di noi vede quello che sta succedendo…
    eppure se riconosciamo con dolore i nostri peccati, se chiediamo perdono, se ci nutriamo del Corpo di Cristo, quanto bene alla nostra anima e al nostro corpo scende in noi.
    Mettiamoci nelle mani di Gesù e Lui certo ci aiuterà.

    Lettera / “Nulla giustifica il sacrificio di una vita innocente. Da madre e medico, non vaccinerei mai i miei figli” – Aldo Maria Valli

  • esseci ha detto:

    Forse mi sbaglierò ma un feto ha già l’ anima, quindi oltre a sentire la sofferenza ha una sensibilità e una coscienza. Il peccato originale c’è già . E’ ucciso in modo violento , possiamo pensare che viva, la sua anima, in uno stato incosciente? Penso di no. E penso che fino alla resurrezione dei corpi manterrà una certa relazione col suo corpo anche se deflagrato. In quanto vittima è associato a Cristo ma non sarà un pò arrabbiato?

  • Francesco ha detto:

    Vorrei ricordare ch il ministero della sanità ha fatto stampare all’interno di ogni scatola di medicinali un papiro per ogni medicinale anche il più innocuo con tutte le possibili manifestazioni di effetti indesiderati o rischiosi per la salute, dichiarando espressamente che qualora ci fossero effetti indesiderati o dannosi di sospendere l’uso e di informare il proprio medico, e ricordo che tutto questo era frutto di sana sperimentazione (forse). Non solo, alla televisione ci hanno fatto per anni una testa così che bisogna leggere attentamente le avvertenze ogni volta che si prende un medicinale anche per il solo raffreddore. Anche di più, il ministero della sanità per chi si ricorda faceva prontamente ritirare i medicinali che potenzialmente potevano creare reazioni avverse o mancare l’obiettivo fondamentale che era quello di fare stare bene una persona e non farlo morire, e lo facevano informando la popolazione alla televisione.
    Ora invece molto tranquillamente si induce a convincimento (nientemeno) che questo farmaco fatto passare per vaccino sia buono nonostante che abbia prodotto parecchi morti, chi è bene informato può dare cifre precise. Oltretutto nessuno ma proprio nessuno può analizzarlo bene per vedere effettivamente che cosa contenga? Allora mi dispiace, la scienza senza spirito è deviata dal retto cammino è ha fallito e sta miseramente affondando la fiducia della gente che nonostante tutto in buona fede continua a crederci.
    Se fosse vero che questo medicinale contiene dei nanochip che possono produrre problemi letali a livello cerebrale o al sistema immunitario o altro, allora è crimine contro l’umanità, allora è bene prendere le difese è meglio obbedire a Dio piuttosto che agli uomini, grazie cordiali saluti.

  • Patrizia ha detto:

    Bravissima filosofa e teologa!!! Articolo chiaro, preciso, lineare. Luminoso nella Verità enunciata e spiegata con coerenza in ogni dettaglio. Coraggiosa e più fedele al Signore di tantissimi consacrati che hanno perso il primo amore per il loro Signore. Sono causa della loro cecità che li porta a trascinare nella loro caduta quanti danno loro credito. Gesù è Via, VERITÀ e Vita, ieri, oggi e domani.

  • Patrizia ha detto:

    Bravissima filosofa e teologa!!! Articolo chiaro, preciso, lineare. Luminoso nella Verità enunciata e spiegata con coerenza in ogni dettaglio. Coraggiosa e più fedele al Signore di tantissimi consacrati che hanno perso il primo amore per il loro Signore. Sono causa della loro cecità che li porta a trascinare nella loro caduta quanti danno loro credito. Gesù è Via, VERITÀ e Vita, ieri, oggi è domani

  • Andrea Zuckerman ha detto:

    Affermare che una persona sia “partecipe” retroattivamente di un aborto avvenuto decenni prima della sua venuta al mondo è semplicemente una assurdità.

    • Gabriela ha detto:

      Andrea, forse lei non sa che, per potersi sviluppare, un vaccino ha bisogno di cellule embrionali VIVE e pertanto estratte da bambini VIVI senza sedazione.
      INOLTRE, è una realtà di fatto che a causa di questo vaccino sono già morte centinaia di persone, anche giovanissime!!!
      E questo è omicidio colposo, che diventa premeditato qualora il vaccino lo si vuole imporre COMUNQUE!

      Purtroppo, oggi troppi cattolici si vaccinano perché obbediscono all’antipapa, anziché al vero vicario di Cristo BENEDETTO XVI ❗️
      Il quale ha collaborato con il suo predecessore nella stesura di molti suoi documenti.

      🌟 EVANGELIUM VITAE (San Giovanni Paolo II)

      “Si deve invece affermare che L’USO DEGLI EMBRIONI i o DEI FETI UMANI come oggetto di SPERIMENTAZIONE costituisce un DELITTO nei riguardi della loro dignità di esseri umani, che hanno diritto al medesimo rispetto dovuto al bambino già nato e ad ogni persona.

      🔴La stessa CONDANNA MORALE riguarda anche il procedimento che sfrutta gli embrioni e i FETI UMANI ANCORA VIVI — talvolta «prodotti» appositamente per questo scopo mediante la fecondazione in vitro — sia come «MATERIALE BIOLOGICO» da utilizzare sia come FORNITORI di ORGANI o di TESSUTI da TRAPIANTARE PER LA “CURA di ALCUNE MALATTIE.”
      In realtà, L’UCCISIONE di creature umane innocenti, SEPPURE a VANTAGGIO di ALTRE, COSTITUISCE UN ATTO ASSOLUTAMENTE INACCETTABILE.”

      🌟 “Nessuna circostanza, NESSUNA FINALITÀ, NESSUNA LEGGE al MONDO potrà mai rendere lecito un ATTO che è INTRINSECAMENTE ILLECITO, perché contrario alla Legge di Dio, scritta nel cuore di ogni uomo, riconoscibile dalla ragione stessa, e proclamata dalla Chiesa.”

      🌹NESSUNA ragione, per quanto GRAVE e drammatica, può MAI GIUSTIFICARE la soppressione deliberata di UN ESSERE UMANO INNOCENTE.

      🌟La scelta deliberata di privare un essere umano innocente della sua vita è sempre cattiva dal punto di vista morale e non può MAI ESSERE LECITA né come fine, né come mezzo per un fine buono.
      È, infatti, grave disobbedienza alla legge morale, anzi a Dio stesso, autore e garante di essa;
      contraddice le fondamentali virtù della giustizia e della carità.
      «Niente e NESSUNO può autorizzare L’UCCISIONE DI UN ESSERE UMANO INNOCENTE, feto o embrione che sia, bambino o adulto, vecchio, ammalato incurabile o agonizzante.
      NESSUNO, inoltre, può richiedere questo gesto OMICIDA per se stesso o per un altro affidato alla sua responsabilità, né può ACCONSENTIRVI esplicitamente o “IMPLICITAMENTE”.

      🔴NESSUNA AUTORITÀ può LEGITTIMAMENTE IMPORLO né PERMETTERLO ».

      🌟Pertanto, con l’autorità che Cristo ha conferito a Pietro e ai suoi Successori, in comunione con i Vescovi della Chiesa cattolica, confermo che L’UCCISIONE diretta e volontaria di un essere umano innocente è “SEMPRE” GRAVEMENTE IMMORALE.

      Tale dottrina, fondata in quella legge non scritta che ogni uomo, alla luce della ragione, trova nel proprio cuore (cf. Rm 2, 14-15), è riaffermata dalla Sacra Scrittura, trasmessa dalla Tradizione della Chiesa e insegnata dal Magistero ordinario e universale.51

      http://www.vatican.va/content/john-paul-ii/it/encyclicals/documents/hf_jp-ii_enc_25031995_evangelium-vitae.html
      ———-
      E considera che non ho ancora messo in luce la condanna gravissima da parte del SACRO MAGISTERO DELLA CHIESA su elementi di questo pseudo-vaccino, qualora fosse vero che cambiassero il nostro DNA UMANO o inducessero al TRANSUMANESIMO.
      O sui farmaci ILLECITI PERCHÈ NON TESTATI, e comunque da vietarne tassativamente l’USO qualora si riscontrassero effetti collaterali GRAVI o MORTALI. (vedi anche “Carta agli operatori sanitari”)
      Cosa che sta succedendo oggi sotto gli occhi di tutti…. ma senza che i responsabili siano processati e condannati a giusta pena!

    • alessandro ds ha detto:

      Sicuramente non è partecipe, se fosse partecipe sarebbe scomunicato anche.
      Non è un discorso di partecipazione, è un discorso di moralità.
      – qualcuno ha chiesto il permesso al bambino per usare i suoi organi dopo “l’omicidio”?
      Siamo allo stesso livello del criminali che uccidono i turisti per rubargli i reni è venderli al mercato nero. Chi poi comprerà quel rene, sapendo che il donatore non voleva donarlo ed è anche stato ucciso per rubargli il rene, non si pone un problema di onestà e moralità?
      È come la trasfusione di sangue, se c’è un vero bisogno per salvare un vita e se il donatore è consenziente, va bene.
      Ma se tu stendi a bastonate una persona per rubargli il sangue…. Beh direi che non va bene.
      E non va bene nemmeno se chi riceve quel sangue non ne ha veramente bisogno perché rischia la vita, ma lo Usa per sfizio.
      Capisco che molte persone si sono vaccinate e si sentono giudicare, allora trovano giustificazioni per sentirsi apposto con la coscienza.
      Ma se la persona vaccina non era anziana dai 60-65 in su, non aveva patologie pregresse o fattori di rischio gravi, che rischiava veramente la vita se si ammalava, non gli era lecito farlo.

  • alessandro ds ha detto:

    Ora che scrivevo l’ultimo commento, ho riflettuto su una cosa. Quando ho parlato dell’insulina per i diabetici che anche essa Usa e mezzo cellule umane manipolate, mentre prima si usavano cellule di maiale.
    E ritorniamo sempre allo stesso punto, è lecito usare insulina per i diabetici?
    Perché tutto questo casino si sta facendo solo per i vaccini e non è mai stato fatto prima per l’insulina?
    La mia è solo una provocazione ovviamente. Per la domanda viene spontanea, perché sull’insulina il problema non è mai stato creato è per i vaccini si?

  • alessandro ds ha detto:

    Ma soprattutto c’è da dire che il feto abortito non mai dato il suo consenso a essere utilizzato per esperimenti o come mezzo per arrivare a guarire malattie.
    Tutto questo si può tranquillamente paragonare a quello che succede in alcuni paesi del terzo mondo, dove danno droghe o sonniferi alla gente è poi gli tolgono un rene o un organo è li rivendono mercato nero. Dove poi qualcuno li utilizzerà “non avendo avuto niente se che fare con il furto del rene”.
    Che differenza c’è fra il bambino ucciso è quel tale a quale tolgono in rene con la violenza? Nessuna.
    Il bambino non ha dato il consenso, e la madre non può dare il consenso per utilizzarlo come esperimento, perché la madre al limite può essere tutore legale, ma non può decidere sulla vita, la vita non è la sua. E come se una madre di un bambino di 1-2 anni dice: “ok, questo è mio figlio, uccidetelo è usate gli organi”. Cosa che non esiste, è da ergastolo. Eppure il paragone è lo stesso.
    Quindi come si può dire che è lecito usare quelle cellule? Se chi le dona non ha dato il consenso per donarle, e se la persona che le riceve sa molto bene che provengono da un omicidio è dove hanno rubato gli organi?
    Certo, sarebbe da aprire molti discorsi, anche sul l’insulina dei diabetici, che una volta era fatta von cellule di maiale e adesso con cellule umane, sarebbe molto lungo il discorso.

  • Francesco ha detto:

    Purtroppo sono costretto dall’evidenza l’uomo è un inganno dice la Sacra Scrittura e nessuno fa eccezione nemmeno i rappresentanti della chiesa, é si necessario essere “vaccinati” ma contro le apparenze e gli inganni che costantemente persone che si dicono accreditate dabbene competenti ecc. fanno ai danni prima ancora che ad altre persone, lo fanno alla verità che dovrebbe dimorare nelle loro coscienze, verità che il Signore nostro Gesù ha detto nel vangelo di Giovanni conoscerete la verità e la verità vi farà liberi Gv. 8,32,. Molti stanno tradendo la loro coscienza poi tradiscono le persone che in loro hanno creduto, poi ancora molti tradiscono la Chiesa da dentro, si ormai è chiaro l’argine non c’è più, i responsabili del gregge stanno svendendo le pecore per 30 denari, ormai siamo carne da macello. Ma chi persevererà fino alla fine sarà salvato, cioè chi persevererà nella verità anche a costo della vita perchè Dio giudicherà della nostra coscienza che è spirito e non carne ed è lì che si gioca tutto, ma non è un gioco, mi fermo non entro in polemica con nessuno desidero continuare ad amare e pregare per quanti mancano di luce vera, grazie di tutto questo , sia lodato Gesù e Maria che presto vincano su tutto questo mare di inganno.

  • Carlo ha detto:

    Che triste vedere dove sono arrivati i neolefebvriani bergogliani. Vergogna!
    E le cellule fetali non sono solo a una lontana origine del vaccino, ma la stessa produzione del vaccino richiede l’ uso continuo di nuove cellule dette di controllo. Gli stessi dirigenti della Pfeizer lo riconoscono secondo le rivelazioni di una whistleblower al progetto Veritas:
    https://youtu.be/FUXGB5FzhPc

  • Andrea Cionci ha detto:

    Gentile Professoressa, purtroppo devo dirle che lei non ha ragione, in quanto nel suo ragionamento c’è un errore di fondo. Criticare l’uscita di Bergoglio considerandolo papa. Egli NON è il papa, e questa non è una boutade, ma il risultato di una inchiesta estremamente approfondita e documentata che consta finora di 31 capitoli. Le raccomanderei soprattutto i numeri 1,2,5. Li troverà in fondo a questo pezzo: https://www.byoblu.com/2021/10/14/papa-antipapa-inchiesta-31/ Vedrà quindi che nell’ottica di un antipapa, per giunta non cattolico, il vaccino può anche essere un atto d’amore. Cordialmente,

  • Mariocrevola ha detto:

    C’è chi la fatto per 30 denari, ma visti i tempi penso che li abbiano ampiamente rivalutati e non su offerta dell’altra parte bensì pretesi

  • Maria Michela Petti ha detto:

    Le conclusioni di queste argute osservazioni mi sembrano valgano anche come risposta indiretta a quanti, specchiando i propri pareri sullo schermo di un PC, si ergono a maestri e moralizzatori di chi osa formulare qualche considerazione – personale, sì – come appare l’interpretazione del concetto di “amore” e “atto d’amore” – in riferimento all’amore verso la Chiesa – con l’aggiunta di qualche giudizio tranchant sul conto di soggetti sconosciuti, così come sconosciute sono le esperienze dei singoli, tanto più nell’ignoranza totale delle medesime.
    Nell’incontro di ieri con i partecipanti al Congresso promosso dalla Società Italiana di Farmaceutica Ospedaliera, il papa ha esortato i farmacisti ospedalieri a far ricorso all’obiezione di coscienza – “responsabilità ultima dei professionisti della salute” – in presenza di pratiche abortive, pur non facendo mancare la vicinanza alle donne. «Voi siete sempre al servizio della vita umana – ha ricordato – E questo può comportare in certi casi l’obiezione di coscienza, che non è infedeltà, ma al contrario fedeltà alla vostra professione, se validamente motivata. Ed è anche denuncia delle ingiustizie compiute ai danni della vita innocente e indifesa».
    Sull’aborto – ha aggiunto – «sono molto chiaro. Si tratta di un omicidio e non è lecito diventarne complici».
    Senza reiterare rilievi mossi abbondantemente in articoli e commenti pubblicati su questo blog, aggiungo soltanto la mia (personale e senza pretese di sorta) impressione che non sia altrettanto “molto chiaro” su questa scottante materia nel rivolgersi a personalità del mondo politico e ai legislatori in materia.

  • Giuseppe ha detto:

    Deo gratias per l’ottimo articolo
    Laudetur Jesus Christus

  • Nuccio Viglietti ha detto:

    La Natura con relativo Sacro insito in essa… ci impone prima di tutto di… tutelare noi stessi… anima e corpo…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/

  • Federico Peratti ha detto:

    Ho più volte chiesto alla FSSPX una posizione ufficiale sulla liceità morale nella sperimentazione, produzione, commercializzazione e utilizzo dei vaccini che contengono linee cellulari provenienti da feti aborti. Non ho ancora ricevuto risposta. Padre Emanuele della Fraternità da me inconrrato recentemente a Spadarolo è sulle posizioni di de Mattei e giustifica l’utilizzo di questi vaccini, un confronto su questo tema sembra impossibile in quanto non c’è contradditorio.
    Chi è l’autore di questo testo che mi sembra dare un contributo inedito alla riflessione? Grazie.

    • Giacomo ha detto:

      Don Emanuele du Chalard ripete quello che il superiore generale scrisse nella lettera ufficiale un anno fa. Le messe di questi volta gabbana, per non dire di peggio, andrebbero lasciate deserte. Se vuole piú di un contributo le consiglio l’ottimo libro “Mors tua vita mea” con gli importanti interventi dei monss. Schneider e Viganò , di don Curzio Nitoglia, dei prof Viglione e Turco, di moralisti, giuristi e medici. Una vera ricchezza di informazioni.

  • Laquiladidio ha detto:

    Grazie, sia lodato Gesù Cristo!