Luca Del Pozzo: il Papa, i Sondaggi e una Chiesa in Esplosione.

4 Settembre 2021 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, ci sembra interessante condividere con voi questa lettera che l’amico Luca Del Pozzo ha inviato al direttore de Il Foglio,relativa alle voci di dimissioni del Pontefice regnante, e a un sondaggio sul suo gradimento (!) pubblicato nei giorni scorsi. Buona lettura.

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Che una rondine non faccia primavera è vero non solo in questi tempi di cambiamenti climatici cosiddetti; lo è ancor di più se la primavera in questione è quella della chiesa, per usare la celebre formula di Paolo VI, a indicare una stagione di rinnovato slancio spirituale e di fede. La rondine in questo caso è un sondaggio, uscito nei giorni scorsi su Repubblica incidentalmente a ridosso dei rumors e dei retroscena sulle possibili dimissioni del Pontefice regnante per motivi di salute. Stando ai risultati dell’indagine, la sua popolarità “appare in sensibile ripresa negli ultimi due anni”, con 3 italiani su 4 che esprimono fiducia nei suoi confronti, ciò che rappresenta “il dato più alto registrato dal 2017”, nonché un consenso “molto più elevato rispetto a quello verso la chiesa”. Anche per questo, si legge, le dimissioni del Papa sarebbero “poco ragionevoli”. Detto altrimenti, ma davvero proprio ora che la popolarità, la fiducia e il consenso nei confronti del Papa è in rialzo, qualcuno può pensare che si dimetta? Ma, appunto, una rondine non fa primavera. Intanto va detto che questa cosa di voler tastare il polso del popolo, ancorché di Dio, sondandone gli umori nei confronti del Pontefice, manco stessimo parlando di un partito e del suo leader, lascia il tempo che trova, posto che la chiesa ha una natura sacramentale e non democratica. Secondo, e cosa più importante: come ha ben documentato sabato scorso Matteo Matzuzzi su queste colonne (“Il pontificato della discordia”), a distanza di otto anni e mezzo il dato di fatto indiscutibile è che rispetto a quelle che erano le attese e le parole d’ordine di una stagione che si preannunciava rivoluzionaria, la chiesa cui ci si trova di fronte è una chiesa divisa, confusa e scossa da fibrillazioni potenzialmente esplosive. Si voleva una chiesa in uscita, il risultato è l’uscita dalla chiesa, certificata dalla continua emorragia di fedeli, eccetera; ma anche l’uscita della chiesa dalla società, nel senso di una sempre minore incidenza nella vita pubblica. Poi, certo, sullo sfondo c’è sempre la famosa “profezia” dell’allora (1969) giovane teologo Ratzinger, quella in cui non a caso il futuro Pontefice parlava di una chiesa che avrebbe perso molto, che sarebbe diventata piccola e che avrebbe dovuto ripartire dagli inizi. Forse ci siamo. E se è così, tanto l’attuale pontificato quanto (e soprattutto) la renuntiatio di Benedetto XVI andrebbero inquadrati in tutt’altra prospettiva.
Luca Del Pozzo

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15 commenti

  • Michel Berthoud ha detto:

    I sondaggi valgono quello che valgono: poco.
    Personalmente Bergoglio mi lascia molto perplesso: Istrionismo, desiderio di piacere a tutti, atteggiamenti questionabili e valutazioni superficiali, la mancanza di rispetto per le tradizioni liturgiche della Chiesa e la volontà di stupire a tutti i costi attraverso dei “gesti” ambigui privi di contenuto che servono solo a mettersi in mostra. L’umiltà sbandierata da Bergoglio è l’esatto contrario di com’è lui veramente. Lo hanno accostato a papa Luciani. Io ero piccolo, ma Luciani me lo ricordo bene: Lui era realmente umile, la sua modestia era vera e non ostentata. Era tutto il contrario di Bergoglio. Da Luciani mi sentivo affascinato, da Bergoglio mi sento infastidito. Sentire un papa dire “Dio non è cattolico” nel corso di una intervista con Eugenio Scalfari, mi ha fatto rabbrividire. Ma neanche Bergoglio è cattolico, naturalmente si comporta come se lo fosse, ma non lo è. La volontà di “aggiornare la dottrina” sono stati colpi di maglio inferti ad alcuni punti-chiave della dottrina cattolica tali che non ha senso parlare di aggiornamento, si tratta di una vera e propria demolizione. Senza parlare per la sua certa “simpatia” per la massoneria, l’enciclica “Fratelli tutti” e un “trionfo della massoneria” a sostenerlo sono gli stessi grembiulini del GOI, il Grande Oriente d’Italia, storica loggia italiana.

  • Iginio ha detto:

    Sinceramente non mi pare così strano questo sondaggio, a parte il dubbio sulla validità di qualsiasi sondaggio. E’ notorio che alla gente comune papa Francesco va bene perché “è uno di noi”, ossia uno che non rompe le scatole ed è un po’ grezzone. A pretini e suorine sarà stato raccontato che “papa Francesco vuole cambiare tante cose sbagliate o sorpassate ma i cattivoni della curia vaticana non glielo fanno fare”. Tra gli intellettualoidi va di moda dire che “Ratzinger era troppo elitario, adesso ci vuole uno come Bergoglio”.
    Insomma non c’è dubbio che a tanta gente Bergoglio (o meglio: ciò che credono o vogliono Bergoglio sia) va benissimo. Caro Del Pozzo, lei dove vive? Sulla luna? E’ con la gente comune che bisogna confrontarsi. Certo, poi c’è anche gente comune che fa il leone da tastiera contro Bergoglio in questo blog vomitandogli accuse e insulti contro, ma sono quattro gatti che si rifanno qui perché non hanno chi li ascolti.
    Non è quindi l’opinione, che dobbiamo cercare. Quella sarà sempre superficiale e mutevole.

  • Valeria Fusetti ha detto:

    Secondo Repubblica il Papa, chiunque sia, avrebbe lo stesso status di un conduttore televisivo, o di un politico ? Che buffonata, chiunque l’abbia richiesta… degna comunque della ” modern cultur” di una testata che risponde agli ordini della massoneria rosa shoking. Comunque ci si dovrebbe ricordare che mons. Bergoglio ha rinunciato al titolo ” storico” di Vicario di Cristo, e su questa dichiarazione non si è visto ancora uno straccio di analisi su, cosa significa, essere papa senza essere il Vicario del Fondatore legittimo, e tutt’ora vivente. Intendo una cosa seria, non due chiacchiere giornalistiche. Aspetto fiduciosa che la “patata bollente” voglia essere affrontata.

  • Maria Cristina ha detto:

    I sondaggi si dovrebbero fare in cielo, non in terra. Questo papa e’ gradito a Dio , alla Comunione dei Santi? Sta facendo il bene della fede cattolica? Sta confermando i fratelli nella fede? Sta provocando armonia, Unione o divisione e lotte fratricide far i cattolici ? Insomma sta facendo bene il suo lavoro ? Se facessero un sondaggio fra i Santi che godono la beatitudine del Paradiso cosa verrebbe fuori di risultati ?

    Che importano i sondaggi di “ popolarita’” di Repubblica che probabilmente chiede: vi piace Papa Francesco ? E la maggior parte risponde si, e’ umile , alla mano, si porta da solo la borsa, calza scarpe nere e non rosse, vive a Santa Marta, Insomma quali sono i criteri su cui si basa questa popolarita’ ? Sono criteri religiosi ? Oppure sono superficialmente criteri laici, come verso qualsiasi personaggio mediatico?
    A me sembra un sondaggio molto superficiale. Forse pilotato per portare acqua al mulino del bergoglismo militante: quello dei vari Melloni, Spadaro, ecc.

    • Valeria Fusetti ha detto:

      Mi scusi Maria Cristina ma continuo ad insistere : il suo ragionamento non fa una piega ma rimane un ma … che tipo di papa è uno che ha rinunciato ad essere Vicario di Gesù Cristo, definendo “Vicario” come titolo ” storico” ? E aggiungo: storico in che senso ? Una Storia infinita… o una storia che è iniziata nel tempo e che si può interrompere a proprio talento ? Non è cosa da poco.

  • Andrea Cionci ha detto:

    Auguro miglior fortuna a Del Pozzo, visto che a Il Foglio non si interessano molto di tali questioni. e non amano rispondere. Dopo aver sollecitato per due volte il collega Matzuzzi su questi interrogativi posti a mezzo stampa, lo stesso si è detto non interessato. (Cerasa non ha neanche risposto). https://www.liberoquotidiano.it/articolo_blog/blog/andrea-cionci/28221705/papa-ratzinger-lettera-direttore-foglio-cluadio-cerasa.html Se fossimo stati nell’800, Matzuzzi avrebbe dovuto ricevere una busta con 4 piume, per mancata accettazione della “sfida”, ma siccome siamo nel 2021, ci facciamo una risata sopra e traiamo le nostre conclusioni.

    • alessio ha detto:

      In questi giorni ho riguardato il mio
      libro di letture di terza elementare
      anni 70 , più che letture erano un
      bollettino di guerra ; fame ,
      inquinamento , olocausto nucleare ,
      povertà erano il pane quotidiano
      indotto dal programma scolastico ,
      tutti temi non idonei per un bambino
      in crescita ,se non in piccole dosi .
      Venivamo mandati a giro per il paese
      a intervistare gli anziani come quelli
      del telegiornale e nei pensierini
      volevano tutti essere astronauti
      e primari come Bassetti ;
      negli anni 70 ,subito dopo la
      messa in volgare di Paolo VI ,
      la repubblica ha tolto il
      latino dalla scuola dell’obbligo ,
      quindi già da allora si può
      parlare di deep church e
      deep state .
      Per il 2050 A.D non sono in
      grado di fare previsioni ,
      perché chi annuncia il
      futuro di solito si sbaglia ,
      come il profeta di sventura
      di Santa Marta che dopo
      essersi alienato noi ,
      è andato a provocare gli
      Ebrei.
      Sono contento per il nostro
      Cionci che ha fatto una bella
      evoluzione come giornalista
      dalle prime volte che scriveva
      su questo blog , speriamo
      che il suo direttore
      gli mantenga questa
      libertà visto che scrive su
      Libero .

      • MARIO ha detto:

        Hai forse dubbi che Libero mantenga la libertà a Cionci?
        Libero la mantiene sempre a tutti coloro
        che della Chiesa vogliono fare polpette.
        Sono dei buongustai illuminati…

  • Maria Michela Petti ha detto:

    Forse, o senza forse: se ci siamo, sarà un bel po’ complicato dirimere la questione dovendo innanzitutto superare l’errore di prospettiva da cui si è costretti a ri-partire.
    E sempre che non interferiscano giochi di equilibrismo.

  • Bastian contrario ha detto:

    Minore incidenza nella vita pubblica ?
    Ho molti dubbi. Probabilmente dal 1870 al primo decennio del 1900 la Chiesa ebbe poca o nulla incidenza sulla vita pubblica. Ma a partire dal patto Gentiloni Sivieri l’importanza della Chiesa nella vita politica italiana è andata costantemente aumentando. I patti Lateranensi hanno poi incrementato ancora di più l’importanza della chiesa stessa.
    Oggi trovare un laico nel parlamento o nel governo è una impresa ardua.

    • Mac ha detto:

      Repubblica non sbaglia un colpo: quello che sai già che scriverà… lo scrive!

      Saluti.

    • Dubbi Ecclesiali ha detto:

      Lei ha ragione, ma non è un bene. L’influenza della chiesa sul mondo è in diretta correlazione con il proprio traviamento. Non a caso, Francesco è un influencer.

    • Iginio ha detto:

      Quello del patto Gentiloni era Ottorino Gentiloni, che non ha a che fare coi Gentiloni Silveri di cui fa parte il notorio politicante odierno, anche se a lui fa comodo far credere che sia imparentato.

    • Iginio ha detto:

      Chissà che intende lei per “laico”. Scommetto ignora il fatto che la Chiesa sia composta di chierici e laici e che il termine laico viene dal linguaggio ecclesiastico.
      Eh, le scuole di partito…