Cattolici, Vaccini e Polemiche. Deotto: Guardare la Realtà, Senza Paura.
4 Settembre 2021
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, l’amico Paolo Deotto dopo una lunga pausa di riflessione ha deciso di scrivere qualche cosa sulle singolari polemiche che sembrano dividere i cattolici in questi tempi. Apprezziamo il tono pacato dell’intervento, e ne raccomandiamo lettura e riflessione.
§§§
Non credo davvero che Mons. Carlo Maria Viganò abbia bisogno di me come difensore, però desidero proporvi alcune riflessioni sugli attacchi che ha dovuto subire. Non si tratta di cronaca attualissima, sono passate ormai diverse settimane e ciò va bene, per evitare qualsiasi giudizio “a caldo” e toni polemici inutili.
Anzitutto mi sembra necessaria una premessa. Da quando Bergoglio è stato eletto Papa, via via che mostrava il suo vero volto (del resto già ben intuibile nel famoso “buonasera”…) si è iniziato negli ambienti cosiddetti “tradizionalisti” – che io preferisco chiamare cattolici, e basta – a sperare, sempre più esplicitamente, che qualche Vescovo, qualche successore degli Apostoli, si decidesse ad alzare santamente la voce per esercitare quella correzione fraterna, indispensabile di fronte ai veri e propri attacchi alla Fede, che da Roma arrivavano sempre più forti.
Non è qui il luogo per ricordare le mille occasioni in cui Bergoglio ha detto vere e proprie eresie o compiuto atti scandalosi. Basterebbe ricordare la negazione dell’unicità della Fede cattolica per la salvezza, ribadita tante volte o la profanazione di un luogo consacrato (la chiesa di santa Maria in Traspontina) con l’introduzione di un idolo pagano, la “pachamama”. Oltretutto poi ancora “celebrata” con una moneta del Vaticano.
E che dire dello sforzo continuo di Bergoglio per svilire la figura stessa del Papa, ridicolizzarla, banalizzarla, fino ad arrivare a cancellare il titolo di “Vicario di Cristo” dall’annuario pontificio?
Nel frattempo, è maturata, nell’ultimo anno e mezzo, la folle situazione in cui viviamo e purtroppo Bergoglio si è mostrato perfettamente in linea con le interpretazioni “ufficiali” di una politica che giorno dopo giorno ha gettato la maschera e si sta mostrando in tutta la sua dimensione liberticida.
Si invocava qualche Vescovo che alzasse finalmente la voce, che parlasse senza timori e senza un rispetto comprensibile, ma sempre più inadeguato alla realtà tragica, ripeto tragica, che stiamo vivendo.
Certo, diverse voci erano già sorte qua e là – ricordiamo ad esempio la pubblicazione dei famosi “Dubia”, peraltro rimasti senza risposta – ma senza dubbio la voce dirompente, coraggiosa e chiarissima è stata ed è quella dell’Arcivescovo Carlo Maria Viganò il quale, e non credo sia un caso, ha scelto anche di rendersi “irreperibile”, il che la dice lunga sull’atmosfera di “misericordia” che si deve respirare in Vaticano.
Gli interventi di Mons. Viganò si sono succeduti e hanno spaziato non solo su discorsi puramente dottrinari, ma anche sulla politica, sugli inganni che si stanno consumando a livello quasi-mondiale, sul “Grande Reset”, progetto diabolico di massificazione liberticida, sull’inganno continuo e martellante dei “vaccini” (al quale Bergoglio ha dato un non indifferente assist).
Che Mons. Viganò venisse attaccato da ambienti laicisti e comunque dall’informazione allineata, non stupisce. Ovviamente si sono ipotizzate le più fantasiose ambizioni di potere, la vendetta per le posizioni non raggiunte e così via. Nihil sub sole novum.
Ma a un certo punto è iniziato un “fuoco amico” che davvero non poteva non stupire. Anzitutto si è ipotizzato che quanto veniva pubblicato a firma di Mons. Viganò fosse in verità scritto da qualcun altro, arrivando a fare anche ipotesi e nomi di altri scrittori “nascosti”. Non credo che chi ha iniziato a seminare questo dubbio, ignorasse che al più può esserci un lavoro redazionale, per rendere un testo adatto alla pubblicazione su un giornale o un sito internet. Nulla di strano quindi se un Autore, dopo aver scritto il suo testo, lo passa a un redattore esperto, che dia al testo il taglio giornalistico. Poi si è anche sottolineato, quasi fosse una colpa, che Mons. Viganò, dopo essersi occupato di questioni dottrinali, è sceso anche in campo politico, esprimendo giudizi forti e chiari su una situazione drammatica, che peraltro non interessa solo l’Italia ma buona parte del mondo occidentale.
Ma non è forse dovere di un Pastore guidare i fedeli, dando loro le dovute indicazioni anche nella vita di tutti giorni, soprattutto quando la politica accentua sempre più il suo carattere liberticida e anticristiano?
Ma nell’attacco a Mons. Viganò gli si è rimproverata anche l’adesione a “teorie complottiste”, e forse in questa accusa c’è la chiave di lettura di questo singolare attacco.
Voglio escludere a priori che chi ha iniziato a sparare su Mons. Viganò lo abbia fatto con intenti malvagi o per reconditi motivi, difendendo chissà quali interessi inconfessabili.
Piuttosto mi sembra che tante persone, anche nel nostro ambiente, non abbiano afferrato il grado di tragica gravità in cui ci troviamo. È certamente molto tranquillizzante pensare che stiamo vivendo un momento storico che sì, è difficile, ma ne verremo fuori e tutto tornerà come prima, con il nostro placido tran-tran quotidiano.
Mons. Viganò parla forte e chiaro e non fa sconti a nessuno. Così facendo, San Giovanni Battista si guadagnò la decapitazione. Ma chi parla forte e chiaro non turba solo gli avversari, turba anche gli amici che forse desidererebbero un po’ più di quiete. Come dei soldati ai quali piacesse un generale che li rassicurasse – mentendo – sul fatto che in battaglia non rischiano di morire.
Insomma, siamo arrivati a un punto di orrore generalizzato, che non tutti – ed è comprensibile – riescono a vedere e ad accettare fino in fondo.
In questo orrore generalizzato, la parola dei Pastori non può certo essere morbida e delicata.
La questione dei vaccini, a questo proposito, mi sembra molto chiarificante.
Accertato che i vaccini servono a poco o a nulla, oltretutto per un malattia la cui mortalità effettiva non è per nulla tragica, accertato che in compenso si moltiplicano le reazioni avverse e anche le morti post-vaccino, e soprattutto accertato che i vaccini vengono prodotti con l’utilizzo di tessuti prelevati da feti abortiti, tutto ciò accertato, il no ai vaccini dovrebbe essere chiaro a tutti.
Però vediamo bene che il governo fa una campagna furibonda e ossessiva per la vaccinazione di massa, che per ora è resa obbligatoria de facto con l’imposizione del “Green Pass”, ma che a breve potrebbe diventare obbligatoria anche de iure, con apposita legge, alla quale Adolfo Draghi si è oggi, 2 settembre 2021, dichiarato favorevole.
E allora, sempre nell’ottica del “tanto domani tornerà tutto come prima”, ci si può arrampicare sugli specchi per affermare la liceità morale dei vaccini, perché senza di essi si rischia di essere a breve tagliati fuori dal quasi tutte le attività.
Ma forse non si è capito che non siamo più all’epoca del Gattopardo (“Cambiamo tutto perché tutto resti come prima”). Siamo nell’epoca in cui il diavolo ha gettato ormai ogni maschera e si palesa in tutta la sua ripugnante potenza.
Certo, è brutto e angosciante ammetterlo, ma solo ai bambini è concesso nascondere la faccia sotto il lenzuolo quando la paura è troppo grande.
Nella battaglia di Nikolajewka, in una situazione disperata, che poi si risolse miracolosamente a nostro favore, il Generale Giulio Martinat, imbracciato il moschetto, si mise personalmente al comando di un gruppo di alpini, incitandoli al combattimento con la voce e con l’esempio. Mentre sparava contro il nemico, un pallottola dei russi lo colpì in fronte, fulminandolo. Il generale morì, ma il suo esempio era stato di sprone ai soldati, che riuscirono a rompere l’accerchiamento delle truppe sovietiche.
Forse molti di loro, senza quel gesto trascinante, senza il coraggio del Generale Martinat, avrebbero preferito starsene stesi nella neve, sperando di salvarsi in qualche modo. E i carri armati e il fuoco sovietico li avrebbero distrutti.
Se faremo lo sforzo di guardare la realtà fino in fondo, nella sua cruda durezza, nell’orrore quotidiano e in quello peggiore che ci attende, ringrazieremo il Signore per un dono come l’Arcivescovo Viganò. Vero pastore, che non ha paura di parlare chiaro, anche a proprio rischio.
E finalmente i capponi di Renzo resteranno solo un ricordo letterario.
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Tag: cattolici, deotto, vaccini
Categoria: covid
“Per chi è in difficoltà dal punto di vista etico, ricordo che la Chiesa ed il Papa si sono espressi più volte sul tema della vaccinazione. La vaccinazione è lecita, è etica e morale. Nessun cattolico abbia dunque dubbi in merito, perché la Chiesa è interessata al bene globale delle persone, inteso sia come spirituale che corporale. Dobbiamo fare in modo che la pandemia si ritiri e che i cittadini possano vivere in pace tra loro”.
Mons. Giuseppe Zenti, vescovo di Verona (quotidiano “L’Arena” del 03/09/2021”).
Concordo pienamente con l’attenta analisi di Paolo Deotto. Non deve sembrare strano che proprio in Italia ci sia il green pass piu’ oppressivo del mondo, con esclusione dell’Australia dove hanno reso pubblico culto al demonio (con le logiche conseguenze). In effetti l’Italia è il Paese della Croce , quindi il piu’ attaccato dalle forze infernali. Però a Fatima ed anche in altre apparizioni la Madonna ha assicurato che attraverso la preghiera del S. Rosario si possono fermare anche gli eventi naturali. Ho letto che molte sono state le novene, le preghiere ed i S. Rosari recitati. Anche io, a rischio lavoro (e pane) per questo obbligo, ho recitato il S. Rosario dedicato proprio all’abolizione di questo vaccino demoniaco e, mentre lo recitavo un po’ sfiduciato, mi è venuto in mente uno scritto di Don Dolindo il quale affermava che tra le tentazioni del maligno vi è anche quella di indurre a credere che la preghiera non serva, mentre essa invece raggiunge “infallibilmente ” il suo scopo. Quell’infallibilmente l’ho avuto proprio stampato in testa. E sono rinfrancato. Questo solo per ribadire, con la mia testimonianza, la vicinanza del Cielo in questa lotta contro il potere mostruoso delle tenebre, per quel Piccolo Resto che prego sempre non sia così piccolo. Vedere tanta gente in piazza a dimostrare per così tanti giorni riempie il cuore e fa capire che l’intervento Celeste è già in atto perchè la consapevolezza del grande inganno è già un’argine iniziale ad esso. Bisogna proseguire la battaglia con la preghiera, il digiuno e l’azione. In Christo et Maria libertas.
Salve. Sperando di rincuorarla ancora di più, le trascrivo che da molti mesi leggo dei commenti sui giornali online della mia città impensabili fino a qualche anno fa.
Persone totalmente disilluse e consapevoli di tutti i grandi inganni orditi: politici, militari, scientifici… sono tutti messi alla berlina ogni giorno.
Anche se hanno le piovre giuste ai posti giusti per restare a fare la parodia dei tempi che non hanno vissuto ma che segretamente vorrebbero emulare, è bello vedere che fanno solo la figura dei pagliacci.
Non c’è un piccolo resto, e per altro non mi ci auto-infilerei io (il dramma del rivelare le profezie al popolo è che poi i non sani di mente si sentono delle piccole lucia), ma c’è un immensa folla di persone tradite che ha preso coscienza e non ascolta con fiducia nessun pupazzo urlante.
https://www.youtube.com/watch?v=m4DZg0t_VMo&list=PLG2SiD7et6gyFpXnpBwwsZPcvyyWT-NdN&index=15
Intanto vi delizio con una celebrazione stranissima del Papa.
Ad arricchimento di quanto detto e scritto da Mons. Viganò, il cui link ho spedito in giro a giornali e a gente comune, ma che non mi sembra abbia avuto riscontro neanche sulla stampa “amica”, vi dico che sto leggendo il libro “Il dio vaccino” di Tiziana Alterio, con cui la giornalista svela i retroscena di questa imposizione mondiale del vaccino sperimentale anti-Covid19. La Altiero ci fa sapere che l’OMS è in mano a Bill Gates, ai Rockefeller e ad altri magnati che finanziano l’OMS e che quindi l’OMS sponsorizza – e da tempo – i produttori di vaccini, tra cui c’è Bill Gates. Il quale dichiarò: “Non si potranno ripristinare i diritti delle persone fino a quando non sarà vaccinata l’intera popolazione mondiale”. E dopo? Dopo ci sarà la modifica del codice genetico dell’intera popolazione mondiale. E per chi lavora Bill Gates e compagni?
Ce lo diceva Rudolf Steiner, fondatore dell’Antroposofia, già nel suo libro “La caduta degli spiriti delle tenebre” del 1917, in cui parlava dell’uso dei vaccini per condizionare l’umanità in forma materialista.
E quale è il ruolo di Draghi al governo? Con la sua dichiarazione minacciosa di morte il re è diventato nudo, ossia ha dimostrato che è stato portato al potere in Italia, dopo il fallimenti dei precedenti lacchè del potere mondiale (Monti, Letta, Renzi e Conte), per imporre la volontà dei suoi mandanti di rendere gli italiani schiavi, felicemente inconsapevoli dei progetti occulti di Bill Gates e del Nuovo Ordine Mondiale. Il quale, è sempre Steiner che lo scrive, è in contatto con Lucifero e Arimane, ossia Satana, per traviare e fare loro (o sua) la maggior parte dell’Umanità. Purtroppo, Mons. Viganò, parlando della Teosofia, ha fatto di ogni erba un fascio, mescolandoci pure la satanista Alice Bailey, molto di casa all’ONU, e la arcinota Blavatsky. Senza poi evidenziare che i teosofi chiaroveggenti come Ledbeater e Jinarajadasa hanno parlato della Scienza dei Sacramenti e del Mistero della Vita e della Forma, in cui si parla della Trinità e di ciò che la Liturgia crea con i suoi Sacramenti e Sacramentali. Io, senza le conoscenze teosofiche, non sarei mai rientrato nella Chiesa Cattolica, proprio per la realtà di salvezza che mi danno i Sacramenti, e gli aiuti dei Sacramentali contro il “Nemico” psicofisico, così come soprattutto Leadbeater presentava.
Infine, mi piace sperare nell’Apocalisse, con cui l’Anticristo, rivelatosi, verrà gettato insieme a milioni di compari nella grande fornace, o Ottava Sfera, secondo i Teosofi Powell, Leadbeater e Steiner. L’Anticristo si presenta come un grande filantropo, potentissimo a livello mondiale. Vorrei dirne in nome, ma non lo dico… Chiedete al giornalista Maurizio Blondet chi potrebbe essere, poiché, secondo lui, siamo a cinque anni dalla resa dei conti finale con il Nuovo Ordine Mondiale.
Salve.
Stamane mi son svegliata col rimebrare il progetto MKULTRA. Qualcuno qui ne ha già discettato in precedenza?
Incantati dalla pseudo trasparenza, che avrebbe voluto rappresentare l’annullarsi in umiltà per far trasparire la luce di Dio, non si era guardata in faccia la nudità del re colta da uno (o forse più di uno) sguardo che, sia pure non avendo mantenuta intatta l’ingenuità propria di un bambino, non si era e non si è lasciato confondere dalle apparenze.
Ed ora: calato il sipario su un ballo in maschera, che ancora seduce ballerine e nani, molti più spettatori increduli volenti o nolenti assistono ad uno spettacolo che all’indecenza nuda e cruda abbina l’integrale delle fattezze malefiche.
Al netto dei danni causati da un disastro eterogeneo non è da minimizzare la caduta di più di una maschera.
Testo lucidissimo. Lo diceva già Aristotele: solo si sciolgono i nodi che si vedono. Solo la verità può vincere la tirannide della menzogna sotto la quale viviamo. Verissimo.
Ma è proprio questo coraggio della verità che ci obbliga a riconoscere che purtroppo Mons. Viganò non è quello che dice il sig. Deotto. La verità è oggi più che mai croce, martirio. Proprio perché è croce salva. Solo la croce salva. Non si nascondono dietro i Rayban i cristiani. E non si rifiutano a dire le parole essenziali che aprono le porte per la salvezza della Chiesa: non è Papa.
Parlare contro i falsi vaccini o la mafia che governa il mondo è importante, senz’altro, ma ci sono moltissimi che lo fanno anche con più autorità e competenza di Viganò. Non è quello che solo un prelato può fare: denunciare l’illegittimità del falso Papa.
Ottimo intervento, non sarebbe male aggiungere un po’ di nomi di finti cattolici che attaccano Viganò, sarebbe utile a chi non ha il tempo di seguire tutto il pattume orofecale pubblicato
VERO, VERO, VERO!
Pienamente d’accordo con l’eccellente articolo di Paolo Deotto. Gli attacchi a Mons. Viganò servono anche a far capire che i nostri ambienti tradizionali (anzi, come giustamente dice: cattolici), sono purtroppo ancora lontani dall’essere il “piccolo resto” di fedeli che si proclamano a parole.
Posso confermare che il gregge di cristiani rimasti è molto, molto più piccolo di quanto si pensi.
Grazie per il pacato e lucido intervento. Aggiungerei una cosa
È abbastanza bizzarra l’accusa, che ancora si può leggere in qua ed in la che Monsignore si occupa troppo di politica a discapito della spiritualità. Il fatto è che l’aggressione che subiamo come creature umane, e come figli di Dio, accade perché siamo stati creati a Sua immagine e somiglianza, e molti sono anche Suoi figli. È un’aggressione portata per odio a Dio, un odio così totale che comprende tutta la Sua Creazione. Questi diavoli, ed i loro succubi umani, con la loro pachamama e altri idoli che “nutrono” con i sacrifici umani che si compiono ogni giorno, soprattutto assassinando i bambini, hanno tutta l’intenzione di essere loro a dominare la natura, non per preservarla dall’ uomo “parassita”, ma per dominarla e stravolgere attraverso lo scientismo. Questo è il fine della loro politica. E questo lo Spirito Santo ci sta dicendo per mezzo di Monsignor Viganò , il nostro valoroso Giosue’. Ci sta dicendo qual’e’ la realtà che dobbiamo guardare in faccia, consapevoli che la lotta che dobbiamo fare non saremo noi a vincerla, ma il Signore. È questo, solo questo, che può darci il coraggio che serve, se dovessimo basarci sulle nostre forze saremmo ben stolti, oltre che fritti ! Come davanti a Gerico ora noi dobbiamo gridare ! Gridare come da secoli ormai ci chiede la Madonna: con la preghiera e la penitenza. Questo è il nostro vero green pass, e non per andare al ristorante. Digiunare e pregare.