Stato di Paura. Siamo Manipolati da Scienziati Comportamentali?
9 Agosto 2021
Marco Tosatti
Carissimi Stilumcuriali, Vincenzo Fedele, che ringraziamo di cuore, ci offre la traduzione di un articolo che in realtà è la recensione di un libro, “State of Fear” (Stato di paura) in cui si spiega come gli Stati stiamo manovrando e alimentando in maniera cosciente la paura nei cittadini. Credo che sia estremamente interessante da leggere e diffondere.
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Da MERCATORNET
‘Stato di paura’: siamo manipolati dagli scienziati comportamentali?
La giornalista britannica Laura Dodsworth sostiene che il governo del Regno Unito sta “pianificando” la paura
di Anna Farrow 4 agosto 2021
Molto prima che David Attenborough ci spiegasse, con la sua voce rassicurante, il comportamento animale per la serie BBC Life , il pubblico televisivo nordamericano era stato introdotto alla maestà ed alle stranezze del mondo naturale attraverso Mutual of Omaha’s Wild Kingdom .
Ricordo che ero sdraiata a pancia in giù nel soggiorno di mio nonno a guardare programmi su leoni e aquile, la grande barriera corallina, le renne della Lapponia. I filmati di quelle ore domenicali mi sono tornati alla mente nelle prime settimane di lockdown per il Covid. Ho visto i miei amici e i miei vicini reagire ai messaggi dei media come mandrie di animali al pascolo che improvvisamente alzavano il collo, drizzavano le orecchie, increspavano la pelle in risposta a un’ombra o all’odore di un predatore.
Era stata rilevata una minaccia. L’ansia arrivava a ondate.
Neanch’io ero immune alla paura, ovviamente. All’inizio di aprile 2020 ho inviato un messaggio a un gruppo di amici: “Alza la mano se anche tu hai avuto questa sensazione: non esci di casa da quattro giorni, esci per fare la spesa e quando torni pensi: ‘Ho un piccolo solletico nella gola? Perché improvvisamente ho bisogno di tossire?’”
Come un sol uomo, tutti hanno alzato le mani dei loro bitmoji.
Visto che quelle prime settimane di blocco si sono estese in mesi di restrizioni, abbiamo appreso di più sul virus e sulla minaccia che rappresentava o non rappresentava. Eppure ero sempre più preoccupata di quanto fossimo diventati paurosi e simili a un gregge. Molti sembravano essere bloccati in modalità panico. Come e perché così tanti erano diventati così molto, molto spaventati?
Nel suo libro pubblicato di recente, A State of Fear (Stato di paura), la fotografa e giornalista britannica Laura Dodsworth fornisce penetranti risposte. Analizza l’utilizzo della psicologia comportamentale da parte del suo governo nel tentativo di indirizzare la risposta pubblica alla minaccia di SARS-CoV-2. Dodsworth afferma che il governo ha “pianificato” la paura e, in effetti, ha armato la psicologia comportamentale. A tutti coloro che ha intervistato, ha posto la seguente domanda: “È etico spaventare le persone <per un bene più grande?>”
La paura è una risposta talmente importante ad una minaccia percepita che provoca cambiamenti fisiologici nel corpo. La paura attiva diverse reazioni, tra cui sopprimere il pensiero razionale e aumentare la suggestionabilità. Questa emozione controllata è stata a lungo riconosciuta come un potente strumento nella manipolazione del comportamento umano. I marketer, i leader religiosi, i media e i politici l’hanno tutti attuata. La paura notoriamente, sia in ambito domestico che nell’arena politica, incoraggia la conformità.
I lockdowns attuati nella primavera del 2020 sono stati una risposta senza precedenti a una crisi della salute pubblica e i politici occidentali erano incerti su come avrebbero risposto i loro concittadini. Come potevano assicurarsi questa conformità? Dodsworth afferma che il governo britannico ha seguito i consigli dei team di analisi comportamentale. Cinque gruppi hanno svolto un ruolo nella definizione e nell’attuazione della risposta del governo:
- RICU, l’Unità di Ricerca, Informazione e Comunicazione del Ministero dell’Interno
- l’Unità di risposta rapida, con sede al numero 10 (sede del Primo Ministro) e l’Ufficio di Gabinetto
- la Cellula Contro la Disinformazione che collabora con il Dipartimento per il Digitale, la Cultura, i Media e lo Sport; Sede centrale delle comunicazioni del governo, un’agenzia di intelligence e cybersecurity
- la 77a Brigata, un’unità dell’esercito che unisce operazioni mediatiche e psicologiche
- il gruppo scientifico indipendente sull’influenza pandemica sui comportamenti (SPI-B), un sottogruppo del gruppo consultivo scientifico per le emergenze (SAGE). Il ruolo di SPI-B è stato quello di fornire “consigli di scienza comportamentale volti ad anticipare e aiutare le persone ad aderire agli interventi raccomandati da esperti medici o epidemiologici.“
Dodsworth delinea le tecniche utilizzate dal governo, tra cui “semina” e “piede dentro la porta”. Questi due concetti sono familiari agli studenti di Psicologia o Marketing 101. Il primo implica piantare un’idea come un seme nei clienti principali per una vendita o nei cittadini per la prossima restrizione pandemica. Ad esempio, le maschere sono state originariamente presentate al pubblico come non adatte allo scopo; ma introducendoli nella discussione, anche in forma negativa, l’idea di indossare la maschera era stata seminata. Quando le mascherine sono state reintrodotte come strumento importante nella lotta contro il virus, la proposta non era più nuova.
La tecnica del “piede dentro la porta” funziona sul principio che, una volta accettata la prima richiesta, diventa più difficile rifiutare la successiva e più importante richiesta. Il confinamento “per due settimane per appiattire la curva” è stato accettato dalla maggioranza. Aveva una tempistica definita e sembrava gestibile. Ma è stato presto seguito da nuove richieste, da mesi infiniti di chiusure di attività e scuole, restrizioni alla circolazione, chiese chiuse e isolamento.
Dodsworth sostiene che la scienza comportamentale non si occupa più principalmente di prevedere il comportamento umano. Il suo mandato è ora quello di influenzare e dirigere il comportamento. E i governi hanno mostrato un appassionato interesse alla possibilità di poterlo fare.
In Gran Bretagna il Behavioral Insights Team (BIT), ufficiosamente noto come Nudge Unit, (Unità di Spinta), è stato istituito nel 2010 sotto il primo ministro David Cameron. BIT adesso è un’azienda redditizia con uffici negli Stati Uniti, in Francia, in Australia e in Canada.
Il Canada non ospita solo un ufficio BIT a Toronto; ha una propria unità operativa. Un articolo del Toronto Star del febbraio 2021 riportava che la dott.ssa Teresa Tam, capo della sanità pubblica canadese, aveva fatto riferimento a un team di analisi comportamentale situato all’interno del Privy Council Office (Ufficio riservato del Consiglio). Si chiama Impact and Innovation Unit ed è stato istituito nel 2017. Susan Delacourt di Star osserva che il ruolo svolto dall’Impact Unit nella messaggistica Covid canadese è un “esperimento di scienze sociali” che “potrebbe aver fornito al governo indicazioni su come modificare il comportamento dei cittadini per altre grandi questioni globali, come ad esempio il cambiamento climatico”.
Prima della pandemia, le “spintarelle” potevano riguardare aspetti piuttosto banali: un invito a mangiare le nostre cinque porzioni giornaliere di frutta e verdura, ridurre gli sprechi alimentari o presentare in tempo le dichiarazioni dei redditi. In tempi di Covid questi team stanno orchestrando campagne più drammatiche per ottenere il pieno rispetto delle misure di salute pubblica e fornire ai politici spunti convincenti per difendere queste misure nei pubblici dibattiti. Le loro campagne spesso alimentano la paura e trasformano in capri espiatori i non accondiscendenti.
A titolo illustrativo, Dodsworth cita un “documento di discussione” presentato allo Scientific Advisory Group dal suo sottogruppo sui comportamenti pandemici il 23 marzo 2020: “Deve essere aumentato il livello percepito di minaccia personale tra coloro che sono compiacenti, utilizzando incisivi messaggi emotivi. ”
All’inizio erano coloro che non portavano la mascherina, chi violava la quarantena, i giovani che si riunivano per delle feste casalinghe e i religiosi, a risultare i “covidioti” responsabili dell’aumento del numero e dell’ “assassinio della vecchietta”. Pochi mesi fa, un editoriale pubblicato dal giornale Israeliano, Ha’aretz ha descritto ultra-ortodossi ebrei che non seguono le regole dello Stato come “insorti Covid” e “terroristi”.
Oggi, circa tre mesi dopo la pubblicazione del suo libro, Dodsworth si è dimostrata preveggente nel prevedere che i non vaccinati sarebbero stati condannati come “sconsiderati, socialmente irresponsabili o stupidi”.
È una critica del lockdown. Alcuni potrebbero trovare inverosimile paragonare la manipolazione dell’opinione pubblica da parte del governo con il comportamento di una setta. Ma questo non è un libro sull’etica o sull’utilità dei lockdown. È un libro che pone domande rilevanti sugli effetti negativi a lungo termine di una campagna di paura condotta deliberatamente dal governo. Indaga sul ruolo svolto in questa campagna dai media, sia mainstream che social. E scandaglia il ruolo di “psicocrati” non eletti nella progettazione e nella realizzazione della campagna.
A State of Fear solleva anche la questione del “perché”: qual’è lo scopo di questa campagna? Dodsworth non pensa che si tratti solo di gestire il Covid. Lei pensa che esacerbando la paura intorno al Covid i governi (o chi fa loro da “consulente”) stiano costruendo nei cittadini una memoria subcosciente di compiacente servilismo, magari per prepararli a sacrifici futuri che saranno richiesti in una guerra contro il cambiamento climatico.
La sua richiesta di discutere pubblicamente di questi argomenti non dovrebbe rimanere inascoltata. Ha dimostrato che “la struttura della scienza comportamentale per costringere la popolazione a conformarsi all’essere confinata implicava potenti tecniche che meritano un pubblico consulto”. I suoi timori per il futuro, se tale dibattito non avrà luogo, sono timori che condivido.
Ma insieme a quei ricordi delle domeniche pomeriggio stesi davanti a Animal Kingdom ad ascoltare Marlin Perkins, c’è un altro ricordo che mi torna in mente, con una voce diversa.
Nel 1978, nella sua Messa di inaugurazione, San Giovanni Paolo II iniziò il suo pontificato con il clamoroso appello che sarebbe diventato il segno distintivo del suo ministero pontificio: “Non abbiate paura!” Più tardi, in Varcare la soglia della speranza, rileverà che in un certo senso si trattava di «un’esortazione rivolta a tutti gli uomini, un’esortazione a vincere la paura nell’attuale situazione mondiale».
Giovanni Paolo II sapeva dalla sua esperienza in Polonia cosa significasse vivere in uno stato di paura. Sapeva anche, dalla sua esperienza con Dio, che non c’è motivo per noi di sentirci in uno stato di paura.
Ha esortato “Non abbiate paura di ciò che voi stessi avete creato, non abbiate paura di tutto ciò che l’uomo ha prodotto e che ogni giorno diventa più pericoloso per lui! Infine, non abbiate paura di voi stessi”.
“I popoli e le nazioni del mondo intero hanno bisogno di ascoltare queste parole. La loro coscienza ha bisogno di crescere nella certezza che esiste Qualcuno che tiene nelle Sue mani il destino di questo mondo transuente; Qualcuno che detiene le chiavi della morte e degli inferi; Qualcuno che è l’Alfa e l’Omega della storia umana, sia essa individuale o collettiva. E questo Qualcuno è Amore”.
(Traduzione di Vincenzo Fedele)
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Ecco il collegamento per il libro in italiano.
And here is the link to the book in English.
Y este es el enlace al libro en español
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Tag: covid, mercator, stato di paura
Categoria: Generale
Non c’è dubbio, l’offensiava è stata preparata in modo sapiente e meticoloso. Sono stati, tra l’altro, condotti monitoraggi ed effettuate campionature di ogni genere. Ricordo, ormai diversi anni fa, di essere stato intervistato in un aeroporto internazionale extraeuropeo in merito alla reazione delle autorità e della popolazione del mio paese di fronte all’epidemia Sars. Nella fase preparatoria rientrano anche la disarticolazione del senso critico e l’esaltazione-della/riduzione-alla sfera pulsionale, il rimbecillimento collettivo a base di tronisti, veline, reality e format di ogni tipo, accuratamente adattati alle diverse sensibilità nazionali in modo da poterle imbrigliare e scardinare meglio (il tutto a cura di agenzie del Pensiero Unico controllate dagli innominabili che sappiamo). // Credo che all’inizio, diciamo in primi tre-sei mesi della “pandemia” ci siamo cascati quasi tutti. Come nei giorni iniziali della prima guerra d’Iraq (la famosa operazione di polizia internazionale per la liberazione del Kuwait, ve la ricordate: Bellini e Cocciolone, i bombardamenti chirurgici, ecc.). Poi, a poco a poco, chi serbava ancora in sé qualche barlume di logica ha cominciato a rettificare il quadro e oggi è in grado di rilevare ogni tratto dell’impostura con occhio radiografico (forse per questo Matterella, Draghi, Figliuolo e Speranza, Burioni, Bassetti, Pregliasco e Capua, Giannini, Vespa, Mentana e Molinari ci fanno tutto sommato sorridere: perché li vediamo nudi. Scheletrici).
(Cinicamente ispirato all’opera di De Amicis; dedicato alle ex comparse nello sceneggiato tv, ora aspiranti a ruoli maggiori in altri remake. Dicono sia in corso il casting di Vincitori e vinti.)
Tiranni e guru. Ovvero bulli che ce l’hanno fatta.
Personaggi e interpreti.
Tizio: è il tirannello della classe. A volte -non sempre- è rozzo in parole e atti al limite della violenza. Tratto distintivo è la necessità di imporre la sua volontà, dote di natura una perfidia istintiva quanto micidiale. Una bussola della prevaricazione che gli indica infallibilmente il punto debole nella psiche altrui; su cui far leva per irridere, umiliare, o -quando è davvero pericoloso- manipolare. Perché lo fa (convenienze pratiche a parte)? Perché l’arbitrio sugli altri è l’unico modo in cui riesce a dimostrare a se stesso la sua esistenza in vita. E perché gli inventori di Buoni Selvaggi e affini sono colossali imbecilli che hanno fatto più danni di un migliaio di bombe atomiche.
Caio: il classico bravo bambino della signora maestra. Gli hanno insegnato che in classe si sta a braccia conserte, che deve alzare la mano per chiedere di parlare e di andare in bagno. Non ha sviluppato anticorpi, non è attrezzato per reagire quando si trova davanti un autentico figlio di Tizia. Quindi subisce. Anzi, peggio, l’istinto di sopravvivenza, l’interesse e la codardia lo portano a convincersi che quello è il migliore dei mondi possibili. A empatizzare e solidarizzare con le “ragioni” dell’aguzzino, compiacerlo per tenerselo buono, addirittura farsi suo complice contro i più deboli. Nei casi di meschinità estrema può arrivare a tesserne le lodi in prima pagina.
Sempronio è un Caio mancato. Uno che, pur educato da bravo-bambino, causa imprinting familiari o esperienze particolari, o semplicemente per carattere, non riesce neppure volendo a sottomettersi. Non è necessariamente supportato da forza erculea o qualità superiori che gli consentono di tener testa a bullo e compari, per cui spesso, fisicamente e psicologicamente, le prende. Ma -e ciò fa la differenza- non si riduce mai al livello delle scarpe e dei lacchè. Quando i Semproni, qualche Caio che si è stufato e i bullizzati si mettono assieme sono ricreazioni amare per i Tizi.
Massa amorfa, che aspetta la campanella/parola del Capo come il cane di Pavlov: come non ci fosse (tranne quando cascano le bombe).
Pigliate, rivedete, socializzate, democratizzate, sperimentate più o meno ufficialmente, cambiate nomi, luoghi, circostanze, strutture e sovrastrutture, affinate strumenti e tecniche nelle officine universitarie e nelle agenzie pubblicitarie, sviluppate in pluritomi e pubblicate in London o in Usa.
Ogni applicazione a qualunque aggregazione umana, storica e attuale, è puramente voluta (chi non vuole rivalutare l’Inquisizione non pensi a quanti reverendi Jones -quello della Guyana- ha processato).
E il Pontifex Maximus? La religione: atea, cristiana, buddista o altra ha la sua fondamentale importanza nella tragicommedia…
Giusto. All’interno dello stesso copione.
Lasciamo stare Tizio/teocrazia, che in occidente non c’è mai stata se non in qualche pergamena messa in bella mostra nei sussidiari.
I ruoli corrispondenti sono Caio/Caifa, Sempronio/voce profetica, e vittime/martiri.
C’è una sola religione tanto protagonista da averli interpretati, in corsi e ricorsi, tutti e tre. Che ora, in una sorta di ricapitolazione, li sta rappresentando in contemporanea. Il Gran-di-bianco-vestito et consimilia, a tutto disposti pur di andare d’accordo coi bulli di questo mondo. Le voci nel deserto -pochissime- che gridano ai potenti, anche di-bianco-vestiti, “non ti è lecito” fare scempio di verità e giustizia. I testimoni fedeli fino al martirio del disprezzo, che nelle nostre contrade ex-cristiane ha preso il posto di quello del sangue. Per ora. Perché i segnali che arrivano dalla ex-cristianissima figlia primogenita sono chiarissimi: chiese che bruciano come sterpaglie d’estate e preti ammazzati come nemmeno in terra di missione. Nella mal dissimulata soddisfazione di chi fa leggi emergenziali e aperture di tombin…giornali/tg ogni volta che qualcuno starnutisce contro una colorata minoranza “oppressa”. Che dire? E’ Dio che rovescia i Tizi dai troni. Ma due Testamenti e tutti i relativi santi dicono che il modo ordinario dell’azione divina passa per le mani degli uomini.
Mio figlio , a tal proposito, diceva che a scuola c’erano i bulli dominanti (in genere ragazzi che avevano problemi a casa), poi i sudditi (chi segue la corrente), i menefreghisti (nel loro caso le femmine, che non vedevano né sentivano nulla). Poi c’erano i bersagli e tra loro c’era chi subiva e chi no.
Intanto i docenti, non vedevano e non capivano (o facevano finta, terrorizzati pure loro).
Questo finché non è arrivata una denuncia….
Ricorda qualcosa, vero?
Con la differenza che nel mondo invertito viene denunciato chi si ribella ai prepotenti.
(I bulli peggiori sono quelli che a prima vista non lo sembrano; che vengono da buonissime famiglie e buonissimi quartieri. Ha presenti le bestie del Circeo?)
Per la cronaca.
È stato assassinato un sacerdote nel dipartimento francese della Vandea, per mano di un rifugiato ruandese, costituitosi alla gendarmeria, che era sotto controllo giudiziario per l’incendio del 18 luglio 2020 alla cattedrale di Nantes.
Fino a questo momento, e contrariamente a quanto avveniva fino ad alcuni anni fa in occasioni del genere, nessuna nota da parte degli organi di informazione della Santa Sede.
E, per una strana coincidenza, proprio oggi la Francia sta facendo parlare e scrivere di sé per un altro fatto. Risulterebbe partito da lì un plico contenente tre proiettili, intercettato presso il centro operativo postale di Peschiera Borromeo e indirizzato al papa.
Ottimo espediente per una campagna contro i cosiddetti Tradizionalisti.
Quello dei proiettili intendo…
I grandi idetentori del potere terreno sanno come riuscire a penetrare il subconscio dell’essere umano ed hanno già installato quello di cui hanno bisogno per questo scopo: le grandi antenne di apparente ricezione ed emissione di alta tecnologia, sono i mezzi per penetrare il subconscio delle persone per fare in modo che agiscano contro la Volontà Divina.
PER QUESTO ESISTONO DEGLI ANTIDOTI:
RIMANERE NELLA VERA FEDE…
COMPORTARSI ED AGIRE NEL BENE…
AMARE DIO SOPRA OGNI COSA E IL PROSSIMO COME SÉ STESSI…
QUESTO BLOCCHERÀ L’AZIONE DEL MALE IN VOI.
SE VI MANTERRETE NEL DEBITO STATO SPIRITUALE, LA PRESENZA DELLO SPIRITO DIVINO VI LIBERERÀ DA QUESTO MALE…
Se vuoi leggere tutto:
https://reginadelcielo.com/il-controllo-del-male-sulla-mente-e-sullinconscio-delluomo/
L’uso sistematico e programmato delle conoscenze acquisite tramite gli esperimenti sui meccanismi di controllo del comportamento animale ed umano costituisce certamente un potente strumento di potere, anche perché gli effetti di tali strumenti sono indipendenti dalle ideologie sia di chi manipola le variabili sia di chi viene per conseguenza manipolato. Agiscono sempre, sul dotto come sull’ignorante, sul furbo come sull’ingenuo, perché alla base delle ricerche comportamentistiche (con capostipiti Watson e Skinner) c’è il presupposto di evitare di esplorare l’uomo “interno” ( sia questo interno fisiologico, neurale, sia quello spirituale e culturale) ma di osservare solo come il comportamento di A possa generare modificazioni del comportamento di B o in generi di altri. I cosiddetti benpensanti rifiutano questo modo di vedere, che invece è diventato modus operandi dei male intenzionati compresi uomini politici di alto livello.
E, purtroppo per noi, questo modus operandi quasi sempre ha successo, come nel caso a cui si riferisce l’articolo.
Si, cari umani. Cercate i vari esperimenti che sono stati effettuati dai comportamentisti statunitensi negli anni del dopo-guerra, in America, su noi piccioni e altri animali. La vostra psicologia non è mai stata una scienza disinteressata, pensate a cosa fece il nipote di Sigmund Freud delle ricerche dello zietto (naturalmente gli organi tradizionali non accennano mai a queste cose). Però le porcherie si sperimentano sempre su noialtri in primis, che tra l’altro non abbiamo nessuna colpa né peccato originale.
Quello che non avrei mai pensato, è che degli esseri così complessi, fatti a immagine e somiglianza di Dio, punto d’incontro tra materia e sostanza angelica, potessero cadere nella stessa trappola del rinforzo comportamentale. Ma d’altronde sono decenni che cercano di mettervi in testa che tra noi e voi non c’è nessuna differenza, solo un po’ di connessioni neuronali in più… un mero accidente evolutivo!
Convengo con lei, Milli. Personalmente posso dire che grande paura non ne ho avuta mai (sono un’incosciente?…), ma mi sono accorta delle spropositate paure di altri, roba da ansia e compulsivi spruzzi disinfettanti ad ogni piè sospinto. Sono queste le persone su cui la scienza comportamentale ha registrato la sua più grande vittoria e continuerà nel tempo a registrarla poiché esse accettano tutto, varianti, controvarianti, vaccini doppi, tripli, a tempo indeterminato, multicolori (“mi facciano quel che vogliono” esclama felice la mia cara amica in vista del “vaccino”). Persino le voci di nullità assolute, tipo un tal Fedez o un tal altro Damiano (doppi ?? per entrambi) influenzano con successo i comportamenti, d’altronde che influencer sarebbero se no? Di che meravigliarsi dunque, che tutti siano felici del verde lasciapassare? Per farli convincere di esser nel giusto lo hanno dato persino al più grande dei promotori, quel tal papafrancesco che così al bar potrà sedersi sul tavolinetto a gustarsi il suo cornetto…
Tempi di prova e di speranza e Dio voglia che non abbandoniamo mai la consapevolezza di questa disumana impostura. La Sua immeritata grazia ci accompagni sempre.
L’ansia della prima ondata dipendeva anche dalla propria regione. Per me , che sto a 10 km da Codogno, con i figli che tornano a casa da scuola quel venerdì, dicendo che avevano chiuso la scuola, vedere i vigili che impediscono l’apertura dei negozi, avere le camionette dell’esercito alla prima rotonda che vietano l’accesso alla prima zona rossa, poi i muri tappezzati da decine di manifesti mortuari….l’impatto c’è stato.
Al di fuori di qui, almeno all’inizio c’era solo fumo e poco altro, Bergamo e Brescia a parte.
Poi, nella seconda ondata, a Codogno c’è stato poco o nulla, forse perché gli anziani malati erano già morti (scusate il cinismo) e perché molti hanno imparato a curarsi in maniera alternativa.
Invece la cosa di cui non mi capacitavo era la moria nelle altre città, come se la nostra esperienza fosse servita a nulla.
Altra domanda che mi faccio spesso è perché tutto sia scoppiato da noi, Lodi, Bergamo , Cremona e poi le altre lombarde e invece poco altrove?
Che c’era qua che altrove non c’era? È stato un caso oppure no?
Alla ricerca della verità e dell’origine del male, Sant’ Agostino si avvide dell’impostazione sbagliata del metodo che non gli permetteva di individuare “il male”, lasciandolo immerso nel turbinio di interrogativi di non facili risposte.
Da dove proviene il male, di cui abbiamo paura – si chiedeva- se Dio ha fatto “buone” tutte le cose?
«O forse non esiste affatto? E come mai allora evitiamo e temiamo ciò che non esiste?».
Arrivando alla conclusione che: «se anche la paura è vana, un male è la paura stessa, che invano pungola e tormenta il cuore: e un male tanto più grave in quanto ciò di cui abbiamo paura non esiste, e noi ne abbiamo paura lo stesso. Perciò o c’è il male di cui abbiamo paura, oppure la stessa paura è il male».
E riconducendo il motivo del tormento interiore al «timore della morte e della mancata scoperta della verità» che soltanto nel cuore e con la mente saldamente ancorati alla fede «nella Chiesa cattolica del Cristo tuo, Signore e Salvatore nostro» finiva col placarsi, per quanto quella fede fosse «per molti aspetti ancora informe e fluida, non soggetta alla norma del suo insegnamento». [cfr. Confessioni Libro VII (5. 7)]
Dov’è la parte in cui si dice che il male è entrato nel mondo grazie a Satana? Il male esiste.
Sig. ra Milli,
mi permetto suggerirLe oltre la lettura dell’intero Libro VII – dal quale ho estratto frasi che mi paiono più pertinenti nello stato di “paure” , indotte o menbo – anche le seguenti pagine che Sant’Agostino dedica a ciò di cui aver “timore”, non negando affatto il Male.
E,pur riconoscendo le insidie alla fede, il Santo non ha mancato di indicare l’unica ancora di salvezza, che ho ripreso nel finale del mio commento.
DISCORSO 65
SULLE PAROLE DEL VANGELO DI MT 10, 28:
“NON ABBIATE PAURA DI QUELLI CHE UCCIDONO IL CORPO” ECC.
Forse Le saranno più chiare le considerazioni del Libro VII delle Confessioni.
Con Satana è entrata la disobbedienza nel mondo, e conseguente chaos. Ma il male, di per sé, non può esistere come fenomeno a sé stante. Agostino e la teologia Cattolica-Ortodossa in generale hanno fatto proprio il concetto da me per primo introdotto (poi sviluppato successivamente da altri pensatori appartenenti alla mia stessa corrente filosofica, che corressero alcuni miei errori, tra cui – non sapete quanto ancora me ne dolgo per le conseguenze nefaste che ha avuto e ancora sta avendo – l’aver presupposto un demiurgo/Dio inferiore operante sulla materia) del male in quanto assenza di bene, disordine, disgregazione, confusione, etc. Non una reale sostanza che in qualche modo si contrapporrebbe al bene: questo perché Dio è il Sommo Bene stesso, per cui non può contenere il male.
La classe [di Platone] non è acqua!
Infatti il male non è altro che assenza di bene.
Il Male non è semplicemente l’assenza del Bene, il male personificato è Satana, che esiste, è intelligente e senziente , odia e vuole distruggere l’essere umano e con lui il creato.
Satana ha tentato il Cristo, con buona pace di Platone!
Allora gli esorcisti che ci stanno a fare, scacciano l’assenza di bene?
O scacciano qualcuno o qualcosa che sono il Male in persona?
Sbaglio?
Sig.ra Milli,
da un mio commento sulla paura del male siamo arrivati a commentare il Male, che sia o meno personificato.
Aggiungo una semplice e ultima nota, non con spirito polemico e lasciando ad altri preparati in materia la risposta sull’esercizio degli esorcismi e il giudizio su Platone.
Il Papa San Giovanni Paolo II, nel suo Messaggio per la giornata mondiale della pace 2005, ammoniva tra l’altro: «il male non è una forza anonima che opera nel mondo in virtù di meccanismi deterministici e impersonali…il male ha sempre un volto e un nome».
Non è da me pronunciarmi su volti e nomi del male o, più propriamente, delle manifestazioni del male.
Sig.ra Maria Michela, con tutta la mia stima per lei, non capisco la sua risposta diplomatica. Un cristiano sa chi è il male: è satana, se si crede nel Vangelo , codesto diavolo è ben presente, fin dall’inizio (quasi).
Esserne consapevoli aiuta a tenere ben alti gli scudi e a usare le nostri armi contro di lui.
Risposta al titolo: SI’
E’ un’operazione di marketing
Prima usarono l’Olimpo
Più tardi le razze
Oggi il virus
Un cattolico forte e strutturato può smontarli.
Da venti anni almeno hanno lavorato su questo, con successo.
I cattolici sono divenuti incapaci di pensare secondo la Fede.
Lo scopo è sempre il medesimo: soldi e potere.
Questa volta su scala globale.
Sempre col medesimo risultato: caos, violenza, guerra.
Di qualcosa dobbiamo pur morire.
Ho letto la traduzione e concordo sulle analisi di quanto ci sta accadendo . Siamo vittime di un piano diabolico organizzato da almeno una decina d’anni a tavolino ovviamente con l’utilizzo di tutte le specializzazioni scientifiche di cui i regimi dispongono. La paura ovviamente l’ho avuta anche io in quanto bombardati da stampa e TV dalla mattina alla sera. Sto parlando dei primi tre mesi del 2020 , gennaio , febbraio e marzo . Avendo una preparazione professionale che mi induceva alla ricerca ho voluto indagare sui numeri dei morti che ogni sera alle 18.00 propinano i vari virologi alla TV. Nella mia città del sud , le ambulanze giorno e notte a sirene dispiegate scorrazzavano nella città deserta ,la gente in casa tremava . Ho inizjato una ricerca e mi sono imbattuto in due siti Istat Demo Geodemo e Grafici interattivi decessi ISTAT che fornivano mese per mese anche se con ritardo il numero dei morti Ad aprile ISTAT pubblica I dati dei primi 3 mesi del 2020 . Analizzando i numeri ho fatto una scoperta : I decessi in più registrati nel 2020 rispetto al 2019 erano solo al nord pari a 46.000 con la prevalenza in Lombardia la quale lamentava in 40 giorni tra marzo ed aprile 26.000 morti in più sul 2019 . Seguivano nella classifica regioni sempre del nord ma non con numeri così eclatanti . Al centro sud nel 2020 rispetto al 2019 si contavano meno decessi del pari a qualche migliaio in meno . A questo punto la paura diminuisce ancora di piu ; nella mia città ci sono meno morti del 2019 mentre le ambulanze suonano giorno e notte . Passa il tempo maggio , giugno , luglio , agosto, settembre ed in tutta l’Italia non c’è un decesso in piu sul 2019 . Gli ultimi due mesi del 2020 novembre e dicembre è un’altra storia Ritorniamo al nord in Lombardia nei mesi di marzo ed aprile 2020 e faccio una constatazione ; dai grafici interattivi scopro che in tutti i capoluoghi lombardi i picchi di mortalità iniziano alla stessa data 7 marzo per finire a fine aprile 2020 . A questo punto ho ancora meno paura perche qualcosa non quadra nella narrazione . Come fa un virus ad agire contemporaneamente in città distanti alla stessa data ? Caso atipico Pesaro che dista da Bergamo 400 km che presenta lo stesso grafico di Bergamo con inizio decessi alla stessa data 7 marzo . Immaginiamo le illuminazioni dei capoluoghi lombardi più Parma Piacenza e Pesaro collegati ad un interruttore ; chiudo quest’ultimo e le illuminazioni delle città si accendono contemporaneamente .La paura oggi si è tramutata in rabbia Grazie della ospitalità
P.S.
Su Stilum Curiae ieri ho fissato gli screenshot dei Grafici Interattivi ISTAT della mortalità dei primi otto mesi del 2020 . Chiunque può verificarli e fare le sue considerazioni ed al limite scaricarli perché introvabili. Andare su Stilum Curiae digitare ISTAT nella ricerca e verificare di persona quanto da me affermato .
E’ molto interessante quello che scrive, e conferma alcuni sospetti che non possono non essere venuti a chi è un po’ sveglio nel seguire questa tragedia.
Essendo lodigiana, di paura ne ho avuta parecchia durante la prima ondata (febbraio 2020), addirittura sfiorava il panico nel giorno della prima chiusura totale a Codogno, anche i supermercati, sabato 22 febbraio.
Poi, la voglia di informarmi mi ha fatto capire che tante cose non tornavano, ma come , c’è lo stato d’emergenza fin dallo scorso gennaio e lo Stato non ha nemmeno le mascherine? Perché non fanno le autopsie? Perché c’è questo Burioni che cambia opinione a seconda delle convenienze (leggasi sua collaborazione con FCA)? Perché ostacolano le cure domiciliari precoci? Perché a Bergamo rimane tutto aperto mentre noi siamo chiusi? Perché l’esodo verso il Sud dell’8 marzo non ha prodotto stragi ma solo pochi contagi?
Il secondo lockdown mi è sembrato del tutto pretestuoso, già allora il virus era molto meno aggressivo (se curato), ma la gente era abbandonata, solo tachipirina e vigile attesa, poi i morti fasulli.
Abbiamo scoperto che il virus colpisce di notte, nei ristoranti ma non negli autogrill, nei negozi di abbigliamento ma non il corriere di Amazon, nelle scuole ma non sui bus e sulle metropolitane, che bisogna portare la mascherina di carta anche all’aperto, ma non se si arriva su un gommone dall’Africa, prima si poteva prendere il caffè solo seduti e adesso solo al bancone, adesso il pass serve ovunque ma non in Senato. Che strani questi virus moderni!
In più si parlava insistentemente di “vaccino come unica cura”, era diventato un mantra da parte di giornalisti, politici e intrattenitori tv.
Poi “vaccinarsi è un dovere morale”, poi il nazi pass come “misura di libertà ”
Aggiungo il”vaccinarsi tutti per uscire dalla pandemia” , quando si sa che se si vaccina durante una viremia si producono le varianti. Chiunque abbia un po’ a che fare con le vaccinazioni lo sa, chiunque, anche noi allevatori che punturiamo gli animali per evitare di usare antibiotici . Eppure i virologi non dicono nulla, non c’era nei loro libri?
La risposta è che questa è una menzogna perpretata a tutte le ore.
L’unico modo per uscire dallo stato di paura indotta è spegnere la scatola infernale : la tv.
Sinceramente anch’io non ho capito perché il virus avesse una simile predisposizione per le ore notturne. Quali assembramenti pericolosi si sarebbero potuti formare in quelle ore ?
Più che altro si stava verificando la predisposizione del gregge all’obbedienza, criminalizzando i disobbedienti. Mi pare un esperimento riuscito.