Mons. Viganò ai Preti: Celebrare in Rito Antico non è Mai Disobbedienza.

6 Agosto 2021 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, mi sembra importante e interessante offrirvi, nella nostra traduzione, quanto l’arcivescovo Carlo Maria Viganò ha risposto a Maike Hickson, di LifeSiteNews, in relazione al Motu Proprio “Traditionis Custodes”. Maike Hickson gli ha chiesto come si debbano comportare i sacerdoti, nella situazione creata dal Motu Proprio, in particolare se il vescovo da cui dipendono sia ferocemente contrario alla celebrazione secondo il rito antico. Qui trovate il collegamento all’articolo di LifeSiteNews. Buona lettura.

§§§

 

5 agosto 2021
In Dedicatione B.M.V. ad Nives

Cara Maike,

In merito alla tua richiesta di chiarimento, ti invio alcune considerazioni che spero rendano più esplicito il mio pensiero. Questa è la frase di riferimento: “Sarà nostro dovere, sia come ministri di Dio che come semplici fedeli, mostrare fermezza e serena resistenza a tali abusi, percorrendo la via del nostro piccolo Calvario con spirito soprannaturale, mentre i nuovi sommi sacerdoti e scribi del popolo ci deridono e ci etichettano come fanatici. Sarà la nostra umiltà, l’offerta silenziosa delle ingiustizie nei nostri confronti, e l’esempio di una vita coerente con il Credo che professiamo a meritare il trionfo della Messa Cattolica e la conversione di molte anime”.

Tu mi chiedi: “Cosa faranno i sacerdoti e i fedeli quando il vescovo li metterà alle strette? Andranno nella clandestinità, o si esporranno pubblicamente, in pubblica disobbedienza?”. Permettetemi di dire innanzitutto che continuando a celebrare la Messa di Papa San Pio V nessun sacerdote compie alcun atto di disobbedienza, ma al contrario esercita il suo diritto sancito da Dio, che nemmeno il Papa può revocare. Chi ha il potere di offrire il Santo Sacrificio ha il diritto di celebrarlo nel rito antico, come è stato solennemente proclamato da San Pio V nella Costituzione Apostolica Quo Primum, promulgando la Liturgia Tridentina. Questo è stato ribadito dal Motu Proprio Summorum Pontificum come fatto indiscutibile. Chiunque contravvenga a queste disposizioni deve sapere che incorrerà nell’ira di Dio Onnipotente e dei Beati Apostoli Pietro e Paolo (Quo Primum).

La risposta a qualsiasi limitazione o divieto della celebrazione della Messa tradizionale deve ovviamente tener conto sia degli elementi oggettivi che delle diverse situazioni: se un sacerdote ha come Ordinario un nemico giurato del rito antico che non si fa scrupoli a sospenderlo a divinis se dovesse celebrare la Messa tridentina, la disobbedienza pubblica potrebbe essere un modo per rendere evidente l’abuso dell’Ordinario, soprattutto se la notizia viene diffusa dai media: i Prelati hanno molta paura della copertura mediatica sulle loro azioni, e talvolta preferiscono astenersi da provvedimenti canonici proprio per evitare di finire sui giornali. Il prete deve quindi valutare se la sua azione sarà più efficace con un confronto leale e diretto, o agendo con discrezione e nel nascondimento. A mio parere, la prima opzione è la più lineare e trasparente, e quella che risponde maggiormente al comportamento dei Santi, a cui ci si deve attenere.

Ovviamente ci può essere il caso di un Ordinario comprensivo, che lascia libero il suo sacerdote di celebrare il rito tridentino; parlare a cuore aperto con il proprio Vescovo è certamente importante, se si sa di poter trovare in lui un padre e non un funzionario. Purtroppo sappiamo bene che il più delle volte si tratta di tolleranza, e quasi mai di incoraggiamento sulla via della Tradizione. In alcuni casi, però, invitare il proprio Ordinario a celebrare egli stesso la Messa di San Pio V può essere un modo per fargli capire, toccando le corde più profonde del suo cuore e della sua anima sacerdotale, quali sono i tesori riservati ai Ministri di Dio che hanno la possibilità di offrire il Santo Sacrificio nel rito apostolico. Quando avviene questo “miracolo”, il Vescovo diventa un alleato del suo sacerdote, perché oltre all’aspetto intellettuale e razionale che rende preferibile la Messa tradizionale, sperimenta in prima persona la sua dimensione spirituale e soprannaturale, e come essa influisce sulla vita di Grazia di coloro che la celebrano.

§§§




Ecco il collegamento per il libro in italiano.

And here is the link to the book in English. 

Y este es el enlace al libro en español


STILUM CURIAE HA UN CANALE SU TELEGRAM

 @marcotosatti

(su TELEGRAM c’è anche un gruppo Stilum Curiae…)

E ANCHE SU VK.COM

stilumcuriae

SU FACEBOOK

cercate

seguite

Marco Tosatti




SE PENSATE CHE

 STILUM CURIAE SIA UTILE

SE PENSATE CHE

SENZA STILUM CURIAE 

 L’INFORMAZIONE NON SAREBBE LA STESSA

 AIUTATE STILUM CURIAE!

ANDATE ALLA HOME PAGE

SOTTO LA BIOGRAFIA

OPPURE CLICKATE QUI




Questo blog è il seguito naturale di San Pietro e Dintorni, presente su “La Stampa” fino a quando non fu troppo molesto.  Per chi fosse interessato al lavoro già svolto, ecco il link a San Pietro e Dintorni.

Se volete ricevere i nuovi articoli del blog, scrivete la vostra mail nella finestra a fianco.

L’articolo vi ha interessato? Condividetelo, se volete, sui social network, usando gli strumenti qui sotto

Condividi i miei articoli:

Libri Marco Tosatti

Tag: , ,

Categoria:

62 commenti

  • Gabriela Danieli ha detto:

    Si. Concordo col fatto indiscutibile che il sacerdote, che ha la missione di offrire il Santo Sacrificio d’Espiazione come culto di suprema adorazione a Dio, ha il dovere assoluto di astenersi dal celebrare le MESSE SACRILEGHE imposte dall’attuale antichiesa massonica ai vertici che tratta Cristo come un COLPEVOLE DELINQUENTE CHE SI CONSEGNA alla Giustizia, quando invece è l’ INNOCENTE CHE SI OFFRE come VITTIMA DI ESPIAZIONE PER I NOSTRI PECCATI.
    MESSE SACRILEGHE in cui si impone ai fedeli di afferrare con le loro mani NON CONSACRATE il Sacro Corpo di Cristo-Dio, così che poi venga calpestato nei frammenti che cadono a terra… o peggio, trafugato per le messe nere.
    Sacerdoti, in nome di Dio:
    Basta obbedire al demonio!
    Solo il demonio può imporvi di compiere questi sacrilegi in tutte le messe e in tutte le chiese❗

    Il VERO SACERDOTE ha invece tutto il “DIRITTO” di celebrare il Santo Sacrificio nel rito antico, così come è stato solennemente proclamato da San Pio V nella Costituzione Apostolica Quo Primum, promulgando la Liturgia Tridentina e ribadito dal Motu Proprio Summorum Pontificum dell’attuale legittimo sommo pontefice Benedetto XVI.
    Pertanto, io credo che ogni sacerdote in comunione con Cristo e il legittimo Vicario da Lui stabilito, ha il DOVERE morale della PUBBLICA DISOBBEDIENZA a tutti i vescovi che vieteranno di celebrare la s Messa come Dio comanda.
    E nel momento in cui questi sacerdoti avranno L’ONORE di ricevere la sospensione a divinis dalla falsa chiesa del card. Bergoglio, DEVONO CONTINUARE indisturbati la loro missione sacerdotale nella PARROCCHIA affidatagli da CRISTO, GETTANDO NEL CESTINO TALE NULLO PROVVEDIMENTO!!!
    BASTA TEMERE LA TIRANNIA DELL’ ANTICHIESA MASSONICA!
    Piuttosto, i veri sacerdoti illecitamente scomunicati hanno il dovere di APPELLARSI al legittimo papa Benedetto per essere confermati nella loro missione sacerdotale. (il PAPA BENEDETTO LI STA ASPETTANDO! )
    E ricordiamoci che se Gesù non avesse DISOBBEDITO agli ordini dei superiori CONTRARI alla CARITÀ, non ci sarebbe stato di esempio.
    Un consiglio a d. Pietro e a tutti i seguaci del card. Bergoglio:
    Tornate a Cristo e al Suo vicario Benedetto XVI.
    Perché, chi milita nella cattedra massonica, contro quella del legittimo Pietro istituita da Gesù Cristo, si rende reo di grave peccato di SCISMA.

  • Gabriela Danieli ha detto:

    Carissimo.
    Se davvero vuole una risposta certa e documentata, la prego di ascoltare con attenzione la dichiarazione ufficiale dello stesso papa Benedetto XVI del 27 Febbraio 2013 (almeno dal min. 12)
    E poi le chiedo cortesemente di rispondere con un SI o con un NO a queste tre domande:

    1️⃣ È Gesù Cristo o gli uomini a conferire al Suo Vicario il Ministero Petrino?

    2️⃣ Papa Benedetto XVI ha REVOCATO IL MINISTERO PETRINO datogli da Cristo SI O NO?

    3️⃣ Dunque, se papa Benedetto XVI ha dichiarato pubblicamente di non aver REVOCATO il MINISTERO PETRINO, è ancora lui l’unico detentore del MUNUS PETRINO SI O NO?

    https://youtu.be/dLiGTk3YunY

  • unaopinione ha detto:

    Un pensiero mi sta occupando la mente in questi giorni, e cioé: si discute se Papa Benedetto sia il vero Papa. E tutti discutiamo se, quando lui dice che esiste solo un Papa, intenda indicare sé stesso e non papa Francesco; e tutti stiamo attenti alle parole che dice per vedere se fra queste ce ne sono alcune come p.e.: “Io sono il vero Papa, non l´altro”. Ma finora, mi pare, non abbiamo avuto questa fortuna (ma al massimo un: “Il Papa é uno solo”, senza dire chi é).
    Ma questo pensiero mi porta ad applicare lo stesso ragionamento a papa Francesco: quando mai papa Francesco ha detto in documenti ufficiali, discorsi ufficiali, interviste di rilievo (e questo non quando abbia magari rimproverato qualche bambino che gli ha fatto qualche dispetto per dirgli che non si fa cosí con un Papa oppure in occasioni secondarie). ecc.; “Io sono il Papa, non l´altro” oppure “Io sono il vero vicario di Cristo” o altra dichiarazione univoca. Per me é anche chiaro che una dichiarazione come p.e.: “Io sono papa Francesco” non lo fa di certo Papa. Insomma, la mia domanda é (anche): cosí come é successo che i MSM hanno intervistato Papa Benedetto per poi affermare che Papa Benedetto avrebbe detto che il Papa é papa Francesco, esistono interviste/dichiarazioni/filmati/atti ufficiali in cui papa Francesco stesso/personalmente ha sicuramente affermato che il vero Papa é lui e non Papa Benedetto? (e se no, perché non lo hanno mai intervistato su questa questione cosí come hanno fatto con papa Benedetto?). Qualcuno mi puó dare una risposta? Grazie. ”
    Nota: faccio questa domanda perché ammetto che queste cose non le ho mai seguite molto).

    • ex : ha detto:

      «tutti discutiamo se, quando lui dice che esiste solo un Papa, intenda indicare sé stesso e non papa Francesco; e tutti stiamo attenti alle parole che dice per vedere se fra queste ce ne sono alcune come p.e.: “Io sono il vero Papa, non l´altro”. Ma finora, mi pare, non abbiamo avuto questa fortuna (ma al massimo un: “Il Papa é uno solo”, senza dire chi é)»

      Non intendo risolvere il dubbio, ma solo esporre una considerazione.

      E’ evidente che Papa Benedetto XVI, per qualche motivo che ritengo grave, non intende – o non può – sciogliere questo dubbio, che certamente sa essere angoscioso per milioni di fedeli. Siccome non è un sadico penso che ne soffra anche lui (per questo credo che “non possa” più che “non voglia”).

      Detto questo, e visto che sul Soglio di Pietro c’è Bergoglio, mi sembra significativo non tanto che dopo aver detto «c’è un solo Papa» non aggiunga «e sono io», quanto che non aggiunge «ed è Francesco»; il che confermerebbe l’evidenza dei fatti (il Papa che regna , promuove, boccia e
      e decreta). Sarebbe una parola conseguente. Ma non la pronuncia.

      • unaopinione ha detto:

        Ringrazio sinceramente per la risposta. Ma non é questa la questione su cui volevo un chiarimento (della cosa se ne é discusso abbondantemente anche in questo blog senza in realtá si arrivasse a conclusioni sicure).
        La mia domanda invece é: cosí come ci si é impegnati a pesare ogni parola di Papa Benedetto sulla questione, esistono scritti/itnterviste/dichiarazioni/ecc, di papa Francesco sulla questione? Ad es.: “Io sono il Papa e non Benedetto/Esiste un solo Papa e questo sono io/Io sono il vicario di Cristo, ecc.
        Si tratta semplicemente di sapere se papa Francesco si sia mai espresso sulla questione cosí come l´ha fatto Papa Benedetto e magari piú esplicitamene ed univocamente di lui Questo perché non ho mai letto in questo blog né altrove qualcosa al riguardo. Insomma, si potrebbe anche tentare di arrivare alla veritá dalla direzione opposta della strada … cioé sentendo e valutando cosa ha mai detto l´altra persona interessata sulla questione, cioé papa Francesco,
        Certo é che se papa Francesco non si é mai espresso sulla cosa mi vengono certi pensieri …

  • Donna ha detto:

    Dr. Tosatti, forse sarebbe il caso di dare un occhio al commento di un visitatore sulla versione spagnola, ognuno certamente libero di dissentire, ma qui siamo ….decisamente sconfinati in altro

    • Marco Tosatti ha detto:

      L’avevo cestinato! Ogni tanto WP fa strani scherzi. É il solito troll sboccato che vanno ogni giorno…grazie.

      • SERGIO ha detto:

        Anche questo è indicativo. A nessuno di noi verrebbe in mente di bazzicare un blog filoconciliarista per vomitare sconcezze contro chi la pensa diversamente. Il livello di un don P&P risponde a un disagio di ordine psicologico (necessità di certificare la propria posizione), ma il caso del troll in oggetto, evidentemente un minus habens, attesta una grave patologia spirituale (la stessa del confessore milanese che ha rischiato l’infarto per aggredire il fedele V.O.).

        • Don Pietro Paolo ha detto:

          il “non ti è lecito” e “tutta la predicazione di S. Giovanni Battista scaturiva da un disagio psicologico e, come spesso viene presentato, da irritabilità caratteriale, oppure da zelo per la verità e la giustizia? Su pone sulla scia caratteriale oppure profetica?

  • Antonio Cafazzo ha detto:

    Ieri 6 di agosto la Chiesa celebrava la Trasfigurazione di Gesú.
    Siccome avevo letto che il Papa Callisto III nel 1457 l’aveva estesa a tutta la cristianità per commemorare la vittoria che i cristiani avevano ottenuto in Belgrado su Maometto II – orgoglioso conquistatore di Costantinopoli – allegro come un asinello senza soma sono andato a Messa. Ad una Messa N.O. perché questa è la pietanza che passa il convento. Ma ho partecipato con un buonumore, con una pace direi “storica”, pre-conciliare.

  • Antonio Cafazzo ha detto:

    Fratelli e confratelli.
    Andate a leggere un commento elegante e raffinato lasciato oggi alle 11.16 su questo blog da un confratello bocca-di-rosa nella versione spagnola di questo post.

  • stefano raimondo ha detto:

    Anche ieri Messa tridentina (a cura dell’ICRSS). Ti ringrazio Signore, fa che ne sia degno. Forse non merito tanto, spesso ti abbandono, ma Tu sei sempre lì ad aspettarmi e mi riservi le cose più preziose.

  • MARIO ha detto:

    Il tanto declamato “Santo Sacrificio” (= celebrazione del sacramento dell’Eucarestia), che rappresenta l’estremo atto di obbedienza di Gesù al Padre, rischia di trasformarsi in estremo atto di disobbedienza del sacerdote alla Chiesa, che di Gesù Cristo è il Corpo Mistico.
    E di questo, per di più, qualcuno sembra anche vantarsi.
    Non c’è più religione…

    • Gaetano2 ha detto:

      “…rischia di trasformarsi in estremo atto di disobbedienza del sacerdote alla Chiesa…”

      Mariuccio, confondi la Chiesa con don Ciccio adoratore di pachamame, a cui rende culto…
      Farti correggere da me è grave. Sembri un donpietropaolo qualunque essù…

  • daouda ha detto:

    Verrebbe da chiedersi se al tempo di Clemente VII ci fosse permessi di celebrare secondo il rito romano in uso nel trecento, se esso sarebbe stato lecito.
    Da una risposta a questa omanda si potrebbe chiedere successivamente: cosa è allora l’intangibilità liturgia ed in che rapporto è il diritto canonico e la giurisdizione rispetto la divina liturgia? Si vedrebbe che Viganò con probabilità non si discoterebbe da Francesco…
    Difatti non solo il rito del 62 è una riscizione simulatoria del rito romano, ma constatato che l’indulto concessivo ed il ritenere il rito 62 straordinario implicano che è solo tollerato, e tenuto conto che si travisa il senso della Quo Primum nel suo stabilire e promulgare la riforma del rito romano, si contiuna impunemente a confodere i fedeli tramite il raggiro attuato da Benedetto XVI : non potendosi abrogare messali e liturgie, avendo ciò scritto questo papa nel SP, egli ha solo ribadito una ovvia impossibilità che nulla c’entra con la legge abrogata che teneva in vigore il rito del 62 ma dispensata per i tradizionalisti, il che pone tutto solo soltanto su piano giurisdizionale!
    Ora chiunque può leggersi i famosi documenti dell’84 e dell’88 di Giovanni Paolo II e noterà la continuità con Benedetto XVI e Francesco. Si concede e regolarizza, si liberalizza, si comprime, ma la ratio soggiacente è la medesima.

    Perché allora spingere i sacerdoti allo scontro per palesare temerariamente contro gli episcopi. Che razza di santità è mai questa?
    Il santo è nascosto sempre, e non farà mai qualcosa contro il suo vescovo, se vescovo è.
    Forse qui è il problema…

    • daouda ha detto:

      Preciso: considerato un abuso stanti all’autorità legittima non è compito del fedele né del chierico esporsi, non si “dissobedisce” facendosi pubblicità. Pretendere questo mi pare dunque erroneo ( ma sono aperto alleventualità definita ) …Antonio Abate ad esempio cercò varie volte il martirio ( cosa di per sè illecita ) sfacciatamente e DIO glielo negò giustamente e non certo solo perché la sua opera sarebbe stata più utile per quanto riguarda l’anacoresi.

      Poi questo accenno ai media è non solo sinistro quanto meschino.

      La ratio ad ogni modo è deviante. La disobbedienza al vescovo su norme legittime in continuità con i predecessori ( checché ne diciate fra voi ) non costituisce resistenza laddove la materia in oggetto è un rito rimodulato e riscritto già valutato e la cui para teologia soggiacente a giustificarlo è del tutto ideologica.

      A quanto pare si vuole lo scontro, la manovra a tenaglia contro i cattolici abbia inizio fra le morse dei tradizionalisti e dei modernisti!

  • Pater Luis Eduardo Rodrìguez Rodríguez ha detto:

    Gentilissimo Antonio Cafazzo. La saluto, ringrazio e Benedico. Sempre lucidissimi ed acutissimi suoi interventi, contrasta quelli purtroppo che qui girano quali troll mascherati con nickname e fanno pena il livelluccio così miope, basso, pieni d’odio. Da Caracas un abbraccio!

  • 👀 ha detto:

    Questo nuovo Motu Proprio di Bergoglio (ma quanti moti propri ha fatto quest’uomo!), mi aiuta a capire meglio la figura di Caino che uccide Abele:
    .irritato
    .abbattuto il volto
    .il peccato è accovacciato alla tua porta ma tu dominalo
    .(Caino ad Abele) andiamo in campagna…. alzò la mano e lo
    uccise
    .si giustifica “……

    Mi domando: ma si rende conto quanto male fa a tutti, o da buon “dittatore” continua battere il pugno sul tavolo?
    Bergoglio è colui che ha messo in moto la “misericordina” usa e getta.
    E’ colui che esige rispetto e obbedienza altrimenti la scomunica,
    ma egli né rispetta né obbedisce al CCC.
    Se lui ci amasse come dice, quanti prodigi avremmo visto!
    Invece fa conoscere terremoti e divisioni e noi quali figli della Chiesa di Roma veniamo perseguitati come fece Valerio, Diocleziano, Nerone….
    Certo è, che non assomiglia al grande S. Francesco o Agostino di Nippona, o Benedetto di Norcia, o Ignazio di Loyola…
    Certamente tra Sosa, Martin, Spadaro, chi è il fedele che lo potrebbe aiutare?, che vergogna!

    Vieni Signore Gesù, difendici da ogni male.

  • Antonio Cafazzo ha detto:

    A giudicare dalle sue “reazioni” molto molto irritate quando su questo blog appare un intervento di Mons.Viganò, Don P.P. ha un pesante, irrisolvibile “conflitto” interiore: ama e odia nello stesso tempo il Novus Ordo. Lo ama (è la sua “tradizione”) e lo odia perché lo sente “vuoto”. Per questo “aggredisce” il tradizionalista Viganò. Per questo ha un’attrazione fatale per questo blog (consolazione?). Per questo gli consiglio di non visitare oggi https://www.aldomariavalli.it/2021/08/06/questa-chiesa-e-considerata-regolare/

    • Don Pietro Paolo ha detto:

      Cafasso,

      la preferivo quando scriveva spiritosaggini da visionarioi…almeno potevo dire “poverino”, ma le assicuro che come psicanalista o psicoterapeuta vale meno di zero. Scambia lo zelo con l’irritazione… ” lo zelo per la tua Casa mi divora” … difatti è evidente che tanti si pongono come costruttori della Chiesa in rovina e invece contribuiscono a demolirla sempre più… Se lei fosse stato più attento ai miei interventi, avrebbe constatato che ho sempre sostenuto la validità della Messa V.O.. Per me la Messa N.O. o V.O. è la stessa, anche se preferisco il N.O. Rispetto coloro che sono legati al V.O. anche se per me ha fatto il suo tempo. Quello che invece noto è che molti stanno combattendo non la battaglia per la Messa ma per un rito di una Messa a tal punto da spingere i preti a diventare disubbidienti. Costoro creano solo confusione; chi scrive queste cose, anche se è un consacrato. è cattolico?

      • wisteria ha detto:

        Davvero “il VO ha fatto il suo tempo”?
        E che è, una moda? Una pettinatura? Una canzone?
        Ma si rilegge prima di postare?
        Semmai veramente demodé è il tentativo di ritrovare la messa primordiale secondo i dettami del vat2 secondo cui i custodi della tradizione sarebbero i novatori.
        Ricercare la semplicità dei primi cristiani in questa guisa ci riporterà… nelle catacombe.

      • Valeria Fusetti ha detto:

        Veramente ci sarebbe da chiederselo: chi scrive le cose che ha scritto lei, è o non è un cattolico ? Evidentemente lei è stato battezzato, cresimato e a quanto pare sarebbe, o è, un parroco, ma non è in grado di capire la differenza tra la Messa tridentina, a cui corrisponde la Sacra Scrittura, la Tradizione Apostolica, il Magistero bimillenario (quasi) della Chiesa, ed è la fonte a cui si sono nutrite generazione dopo generazione fedeli, e consacrati, dal più piccolo al più grande, e milioni di Santi, per cui “contiene” anche la Comunione dei Santi. E lei la “liquida” come vecchia, obsoleta e, udite udite è “opera della Chiesa”. No carissimo, è opera del Signore, così come è opera del Signore la Chiesa. Se poi nella Chiesa ci sono persone che s-ragionano come lei è evidente che questo accade per punirci dei nostri peccati. Ma mi creda, a dare retta a lei i peccati si accumulerebbero ancora di più, per cui spero bene che i suoi parrocchiani sappiano discernere. In cordibus Jesu et Mariae.

    • unaopinione ha detto:

      Comunque, se é Sankt Canisius (chiesa dei Gesuiti), la foto con il tappeto colorato dovrebbe essere di una sala secondaria.
      La foto interna della vera chiesa dovrebbe essere questa:
      https://sanktcanisius.de/event/oekumenischer-gebetsgottesdienst-fuer-die-einheit-der-christen/
      Naturalmente vi si celebrano “Ökumenische Gebetsgottesdienste” (cioé “funzioni di preghiera ecumeniche”?”)

    • unaopinione ha detto:

      Ho sbagliato: la foto del precedente post é della
      Kirche am Hohenzollernplatz -Nassauische Strasse in Berlino.
      Perció la foto dell´articolo di A.M.Valli é corretta.

  • Agostino ha detto:

    I concetti di questa frase di riferimento di Mons. Viganò: “Sarà nostro dovere, sia come ministri di Dio che come semplici fedeli, mostrare fermezza e serena resistenza a tali abusi, percorrendo la via del nostro piccolo Calvario con spirito soprannaturale, mentre i nuovi sommi sacerdoti e scribi del popolo ci deridono e ci etichettano come fanatici. Sarà la nostra umiltà, l’offerta silenziosa delle ingiustizie nei nostri confronti, e l’esempio di una vita coerente con il Credo che professiamo a meritare il trionfo della Messa Cattolica e la conversione di molte anime”, sono quelli espressi continuamente da Don Alessandro Maria Minutella e Don Enrico Bernasconi, sante guide spirituali del piccolo resto cattolico, in ogni situazione, nei confronti del falso Papa Jorge Mario Bergoglio. Ora che Mons. Carlo Maria Viganò, ancora una volta senza nominarli, è pervenuto alle stesse considerazioni di questi due citati coraggiosi sacerdoti che stanno pagando un prezzo per amore della Chiesa (della vera Chiesa) anche se le scomuniche sono invalide e carta straccia agli occhi del Signore. Ora mi aspetterei un ulteriore atto di coraggio da parte sua. Diversamente siamo nell’ipocrisia e nella perfidia che fa a pugni con la coerenza citata nella frase di riferimento. Aggiungerei anche una considerazione riguardo all’invito alla disobbedienza nei confronti del sommo pontefice riconosciuto come tale. Essa non è lecita a meno che non lo si ripudi negandogli l’autorità, lo status ed il potere di rappresentare la Chiesa Cattolica e contestualmente si dichiara fedeltà, obbedienza e devozione senza riserve al vero Papa, il Santo Padre Benedetto XVI. Non esiste un terza possibilità: si o no pro Bergoglio, il di più appartiene al Maligno. Se è si si obbedisce senza recriminare e se è no si disobbedisce e lo si rinnega riconoscendo il vero Papa mai dimessosi.

  • Acido Prussico ha detto:

    Quaggiù tutto è binario. Contrapposto. Inconciliabile.

    Vaccinati e Novax.
    Conciliaristi e Tradizionalisti.
    Bergoglio e Benedetto.
    Novus Ordo e Vetus Ordo.
    Don Pietro Paolo e Viganò.

    I primi sono il grano. I secondi sono la zizzania.

  • Don Pietro Paolo ha detto:

    Consigli indegni di un vescovo, più indegni se detti da un vescovo che si crede tradizionalista…. La Messa l’ha istituita Gesù Cristo e nessuno può mai abrogarla, il Rito attraverso cui si esprime la S. Messa e’ opera della Chiesa e così come lo ha redatto, altrettante può trasformarlo e crearlo ex novo. E’ la Chiesa e non il ministro celebrante, sia egli stesso vescovo, a stabilire o a concedere il Rito con cui celebrare la Messa. Mi pare che la dottrina della Chiesa stabilisca ancora che e’ la Chiesa magisteriale a legiferare anche sulla liturgia e che il Papa sia il liturgo universale indiscutibile. Se la Chiesa, con l’autorità del vescovo di Roma,ha stabilito che il Rito della Messa redatto dopo il Vat. II e’ quello ordinario e quello che, erroneamente, Vigano chiama “apostolico”, cioè il VO. , e’ straordinario e che si può celebrare solo e giustamente col permesso del liturgo diocesano, dare “consigli” del genere, come questo dell’ex Nunzio, significa spingere i preti alla disubbidienza… Vedremo come l’arcivescovo si discolperà di questo davanti a Dio… il buon cattolico obbedisce, prega e aspetta. Nonostante io non gradisca la versione del Padre Nostro, quando celebro la S. Messa, proprio perché la Messa non è mia, dico: ” e non abbandonarci alla tentazione”.

    • Busiride ha detto:

      Affermare quanto sopra sarebbe come affermare che il direttore del Louvre ha la potestà di tagliare a pezzetti la Gioconda e di ricomporla accostando i pezzetti in una disposizione diversa da quella originale. Io non credo proprio che il direttore del Louvre abbia questa potestà. Anzi, credo che se facesse una cosa del genere finirebbe sotto processo.

      • Don Pietro Paolo ha detto:

        ma questi che sono esempi da farsi? non calzano

        • Busiride ha detto:

          Se il commento è stato pubblicato dal dott. Tosatti evidentemente a suo giudizio “calza” eccome. Infatti calza.

      • NESTORE ha detto:

        @Busiride : Casi di processi, anche postumi, di deposizioni e di liquidazioni in varia forma di romani pontefici ritenuti per varie ragioni, diciamo così, poco adatti all’augusto incarico, ce ne sono stati parecchi nei secoli passati. A volte se ne dovette occupare l’imperatore, altre volte la plebe romana, altre ancora bastò, riferiscono alcuni, un semplice oste cornificato (cfr. il figliolo della bella Marozia). Ovviamente i pretonzoli e i laicucci a tre narici c’erano anche allora, e non mancarono di inveire, talora di infierire, contro i liquidatori. I quali tuttavia portatono a termine la propria opera, spesso benemerita.

    • Veronica Cireneo ha detto:

      Buonasera.

      Non la conosco, non intendo conoscerla e se L’avessi come parroco non mi presenterei alle celebrazioni amministrate da Lei.

      Quanti fedeli ha allontanato da Cristo in questi anni?
      Quante anime Dio ha convertito attraverso il suo esempio?

      Non deve rispondere a me.
      Sono suggerimenti di domande per se stesso.

      • Don Pietro Paolo ha detto:

        Veramente, non la conosco e neanche io tutto questo desiderio di conoscerla…. Per questo, e me ne guardo bene di fare giudizi su di lei o su quello che lei, spero sinceramente , dice. Ai miei parrocchiani parlo solo di Gesù Cristo, della sua Parola. indico . come conoscerlo meglio, amarlo e adorarlo; parlo del sacramenti che amministro con tanta devozione, parlo dell’importanza della Chiesa, sacramento universale di salvezza e comunione gerarchica, dell’ obbedienza ai pastori, del rispetto loro dovuto anche se alcuni grandi peccatori: inseme con loro prego, lavoro e insegno loro che bisogna dire sempre la verità . Non vedo perché dovrebbero allontanarsi da Dio. Grazie al Signore e non per merito mio, ho una fiorente comunità …si ricreda… la sia reazione non viene dallo spirito buono

        • Veronica Cireneo ha detto:

          Reverendo padre, proprio perché non ci conosciamo, La invito a non formulare supposizioni sugli spiriti che mi suggeriscono quanto affermo.

          Mi sembra peraltro molto strano che Lei supponga la provenienza delle mie parole da fonti estranee a Gesù,quando affermo di essere totalmente distante dalla Sua pratica di recitare il Pater diversamente da come la Chiesa ha sempre insegnato. Ha memoria?

          Chi mi conosce sa, Gesù Cristo in primis, quanto e se io sia sincera.

          Offro più volte durante l’anno messe gregoriane per la santificazione dei sacerdoti della Chiesa Cattolica, Lei compreso.

          Le sia di merito la carità di offrire ai Suoi fedeli ed ai lettori di questo blog il comportamento cattolico, universale, di celebrare il Santo Sacrificio, secondo i canoni che hanno generato miriadi di santi, che mi sono testimoni, adesso.

          E se insieme alla modifica del Pater Lei obbligasse i fedeli a ricevere la Comunione sulle mani, e se nonostante queste “demoniache modifiche” Lei continuasse ad avere la Chiesa piena, sappia che dovrà rendere conto a Dio per se stesso e per tutte quelle anime a cui, nell’ignoranza anche colpevole, è imposto di oltraggiare il Corpo Sacratissimo del Mio Signore.

          Mi benedica.
          E lo faccia con la mano destra.
          Non con la sinistra come fa il cardinale impostore che è un poveraccio.

          Amen

          • Don Pietro Paolo ha detto:

            Paradosso…Purtroppo si sono scambiati i ruoli: io fedele a Cristo e alla Chiesa sono ritenuto mancante; chi invece crede di essere fedele a Cristo, ma disubbidiente alla Chiesa, sulla retta via… ma non lo sa che il Signore ha dato il potere delle Chiavi a Pietro e a agli altri apostoli ha detto chi ascolta voi ascolta me? E vero che bisogna obbedire a Dio e non agli uomini, ma solo se gli uomini ti impongono cose che Dio proibisce.Ora il papa ha regolato l’uso di un rito, non ha soppresso la Messa.

        • Gaetano2 ha detto:

          “… Non vedo perché dovrebbero allontanarsi da Dio…”

          Azz… quando si dice cecità spirituale…

          Un po’ mi ricorda me stesso… ai bei tempi durante una confessione parlavo dei miei misfatti (mai contronatura, dati i tempi specifichiamo), e si vede che il modo non era adeguato (anche qui, sia ben chiaro, non era mia intenzione) e allora il confessore mi disse, all’incirca: “guarda che sei qui per pentirti non per vantarti”…
          e aggiunse “cecità spirituale”…

          • Veronica Cireneo ha detto:

            Bravo. Si sono scambiati i ruoli.
            Non a caso più d’un santo disse:”saranno i laici a salvare la chiesa”
            E ancora: il nemici assoluto della Chiesa, verrà reclutato tra i vescovi”

            Mi ricordi. Chi l’ha detto?
            Grazie

    • alessio ha detto:

      Lei Don Pietro Paolo ,non so come
      faccia a fare discorsi sempre banali ,
      prima di parlare male di Mons.
      Viganò si dovrebbe sciacquare la
      bocca con l’ aceto .
      Lei è come la volpe che non
      arriva all’ uva e la smetta di
      indurre in tentazione i poveri
      cristiani dicendo che il
      Padre Nostro si può dire
      come lo dice l’abusivo di
      Santa Marta .

      • Don Pietro Paolo ha detto:

        Per lei è banale ricordare la dottrina della Chiesa di sempre? Mah…è cattolico?

        • alessio ha detto:

          Sono più cattolico di lei che si
          nasconde tra le sottane di
          bergoglio , impari piuttosto
          dalle tante donne che scrivono
          su questo blog ad avere
          un’anima forte e virile.

        • Federico ha detto:

          Non se la prenda, ma quelli come Lei in gergo informatico si chiamano “troll”…

    • Enrico Nippo ha detto:

      Esimio don,

      poco ma sicuro che una bestialità del genere di quella che può leggere qui sotto, può darsi soltanto da pseudopreti modernisti vaticanosecondisti novusordisti.

      http://blog.messainlatino.it/2021/08/effetti-del-traditionis-custodes-duomo.html#more

      • Don Pietro Paolo ha detto:

        Mi creda: bestialità simili avvengono dappertutto … sono atteggiamenti di uomini che come me e lei non sono perfetti. Ora non rispondo più a nessuno. ho ben altro da fare, vado a pregare anche per voi. Buon pomeriggio

        • alessio ha detto:

          Speriamo sia vero i

          • Veronica Cireneo ha detto:

            Non sembra anche a voi che chiunque, in ogni campo, giustifica le bestialità, Le tollera e Non si oppone, assomigli alla bestia?

          • NESTORE ha detto:

            Il fatto che bestialità del genere avvengano ovunque non ne attenua minimamente la gravità. Semmai la accresce. È evidente che il mo(r)tu (im)proprio bergogliesco era molto atteso dagli inveterati nemici del rito antico ed viene da molti di loro considerato una liberatoria per fare un po’ di terrorismo. Anziché rimanere interdetto, il malcapitato fedele avrebbe dovuto alzarsi e congedarsi dall’indegno “presbitero” (certamente anche “teologo”) con un semplice: “tanti auguri, stia bene!”, ed eventualmente fare come mi riferì di aver fatto anni fa, in quello stesso Duomo, un caro amico: dopo una confessione con protratta consultazione del cellulare da parte del pretonzolo, si recò qualche confessionale più in là e si riconfessò da un più degno esemplare del clero di santa madre Chiesa. “Da quanto tempo non ti confessi?” esordì il buon padre. “Da cinque minuti…”, rispose il mio amico, e procedette alla segnalazione del caso.

        • Enrico Nippo ha detto:

          Ancora una volta Lei la vuol farla pari e patta.

          NON E’ VERO che bestialità del genere avvengono dappertutto.

          E’ VERO che sono perpetrate soltanto da pseudo preti modernisti che covano un odio sulfureo per la Tradizione cattolica. E che sono dei veri e proprio cavalli di troia nella Chiesa. E che sono legione.

        • Gaetano2 ha detto:

          “…vado a pregare anche per voi…”

          ehm, nel mio caso, grazie lo stesso ma meglio non disturbare pachamama…
          Altri già pregano per me, nella Chiesa di sempre, e pare anche efficacemente, finora almeno

    • Michele ha detto:

      La chiesa di Francesco può stabilire nuove liturgie per l’abominevole pachamama? Non neghi il fattaccio, se ha un minimo di onestà intellettuale e verso Dio.

    • Michele ha detto:

      Esempi di corretta liturgia secondo papà Francesco per chi nega la realtà.
      Riguardo il Padre Nostro: si deve ubbidire a Dio piuttosto che agli uomini. Il testo originale greco, quello della Vulgata e il Catechismo della Chiesa Cattolica sono gerarchicamente superiori alla Cei, che non mi risulta essere una istituzione divina.
      Dio non abbandona.
      Tralascio gli argomenti sulla lingua italiana e sul significato di fare un tentativo: fare una prova…

      https://www.aldomariavalli.it/2021/08/06/diocesi-argentina-pubblica-una-preghiera-alla-pachamama-e-poi-e-costretta-a-scusarsi/amp/

      https://www.aldomariavalli.it/2021/08/06/questa-chiesa-e-considerata-regolare/amp/

  • Antonio Cafazzo ha detto:

    Nella Chiesa l’obbedienza è una “scala”.

    Io ubbidisco al parroco.
    Il parroco ubbidisce al Vescovo.
    Il Vescovo ubbidisce alla Conferenza Episcopale.
    La Conferenza Episcopale ubbidisce alle Congregazioni della Curia.
    Le Congregazioni della Curia ubbidiscono al Papa Bergoglio.
    Il Papa Bergoglio ubbidisce all’Onu.

    Conseguentemente, ogni cristiano comme il faut può e deve disubbidire.

  • Donna ha detto:

    Bergoglio &Co. col Summorum Pontificum e Draghi &Co. Col Green Pass….entrambi operano male,ma lo fanno passare per bene; scelte scellerate in odore di dittatura….
    TuttI alacremente al lavoro, per la restaurazione del “nuovo ordine mondiale”, del pensiero unico,che non ammette teste pensanti, anime con una morale/etica che non sia la loro.
    Messe clandestine? Sacerdoti che volete seguire ancora Cristo, sappiate che avete alle spalle un non piccolo gregge che sa riconoscervi quali veri pastori tra i lupi…noi vi cercheremo e non vi lasceremo soli, ma a voi chiediamo lo stesso, non lasciateci allo sbando.
    Tempo di lotta, alla testa la Donna vestita di sole, Maria avvocata e corredentrice….la vittoria è soltanto sua.

    • Donna ha detto:

      Scusate errore di copia incolla volevo scrivere ovviamente “Traditionis custodes”

  • wisteria ha detto:

    Anch’io ringrazio. Ogni parola di mons. Viganò è una scintilla di luce on questo periofo di “buio a mezzogiorno”. Faccio però notare che purtroppo per vivere anche il sacerdote ha bisogno del suo stipendio e l’opposizione diventa un lusso se uno non ha alle spalle una famiglia benestante. Poi ci sono le legittime ambizioni di carriera, che vengono stroncate. Se i migliori se ne vanno, chi resta?

  • alessio ha detto:

    Per me Monsignor Viganò è come
    se fosse uno di famiglia , che
    parla di verità , mentre gli altri
    ci parlano di farci vaccinare e
    solo di bisogni corporali , ma
    non di quelli dello Spirito .
    Ma ora devo tirare fuori dal
    mio profondo un grido :
    mi rivolgo ai pastori della
    Fraternità San Pio X , se
    per Carità Cristiana mi
    vogliono ascoltare .
    Qui da me ,nel
    Mugello , la Messa
    Antica è stata scientemente
    eliminata specialmente
    tra i francescani dell’immacolata .
    Perché non considerare come
    terra di missione questi luoghi ,
    visto le decine e decine di
    chiese e cappelle chiuse ,
    alcune anche in vendita , per
    donare ai cristiani feriti da
    questo pontificato una
    Messa Vetus Ordo ?
    E se non fosse possibile ,
    almeno spiegate perché ,
    così non scrivo più
    sull’ argomento , sapendo
    che potreste essere voi la
    barca che viene in
    soccorso di quella di Pietro
    dove la rete si sta per
    rompere e i pesci si
    stanno per disperdere .

  • Veronica Cireneo ha detto:

    Laudetur JESUS CRISTHUS.

    Una bella giornata Monsignor Viganò.

    Certo!
    Ciò che suggerisce ai sacerdoti è perfetto.

    È quello che abbiamo fatto noi, fedeli al depositum fidei, quando i preti hanno incominciato ad imporci la Comunione sulle mani.
    (personalmente mai ricevuta)

    Abbiamo continuato ad inginocchiarci a terra, aprendo la bocca, anche al cospetto di quei preti che di fronte a questa posizione, fisica e dottrinale, ci hanno: rimproverato, umiliato, negato la Santa Eucarestia. 😥

    Con alcuni abbiamo poi parlato in privato, tentando di spiegare che era un nostro Sacrosanto diritto/dovere accostarsi all’Altissimo nello stesso modo che farebbe un Angelo.

    La maggioranza non ha condiviso, invitando noi ad andare a parlare col vescovo (che si sa essere d’accordo con lo scempio!)

    I preti dicevano che avremmo dovuto obbedire, tanto la responsabilità del delitto di Lesa Maestà non ci avrebbe riguardato, visto che non dipendeva da noi, ma ci veniva imposto.

    Odio e detesto questo gioco perverso dello “scaricabarile”, specie all’interno dell’ambito ecclesiale, visto che il Maestro Insegna la libertà e la responsabilità personale, alla luce del libero arbitrio.

    Ah, se hanno tentato di deviarci, di corromperci, di allontanarci da Cristo fisicamente e nel cuore!

    Non ci sono riusciti, a maggior Gloria di Dio.

    Ma siccome la ruota gira, ora tocca a loro. Grazie di ❤️

    OREMUS🙏