Vescovo Olandese: Motu Proprio, un Ukaze Malvagio di papa Francesco.

27 Luglio 2021 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Carissimi Stilumcuriali, il Motu Proprio Traditionis Custodes ha provocato e provoca numerose reazioni in tutto il mondo. Qui vi offriamo quella di un vescovo olandese, Robert Mutsaerts, che su questo blog non ha avuto paura di dire il suo pensiero. La traduzione dal neerlandese è dell’amico Vik van Brantegem, che ringraziamo di cuore. Buona lettura.

§§§

Traduzione italiana di lavoro del testo originale in neerlandese di Mons. Robert Mutsaerts, Vescovo ausiliare di ’s-Hertogenbosch, Paesi Bassi.

Un ukaze malvagio di Papa Francesco

Papa Francesco promuove la sinodalità: tutti dovrebbero poter parlare, tutti dovrebbero essere ascoltati. Non è stato così per il suo Motu proprio “Traditionis custodes”, pubblicato di recente, un ukaze che deve immediatamente porre fine alla tradizionale Messa latina. Con questo, Francesco mette una croce grande e grossa sul “Summorum Pontificum”, il Motu proprio di Papa Benedetto XVI che ha dato ampio spazio all’antica Messa.

Il fatto che Francesco qui usi la parola del potere senza alcuna consultazione indica che sta perdendo autorità. Ciò è apparso in precedenza quando la Conferenza Episcopale Tedesca non ha tenuto conto del consiglio del Papa in merito al cammino sinodale.

Lo stesso è accaduto negli Stati Uniti, dove Papa Francesco ha invitato la Conferenza Episcopale a non preparare un documento sulla comunione dignitosa. Quindi nessun consiglio, ma un ordine di esecuzione deve essere stato il pensiero del Papa ora che si discute della Messa tradizionale.

Il linguaggio è molto simile a una dichiarazione di guerra. Ogni Papa dopo Paolo VI ha sempre lasciato delle aperture per la Messa antica. Se sono state apportate modifiche, sono state revisioni minori, vedi ad esempio gli indulti del 1984 e del 1989. Giovanni Paolo II credeva fermamente che i vescovi dovessero essere generosi nel consentire la Messa tridentina. Benedetto ha addirittura spalancato la porta con il “Summorum Pontificum”: “Ciò che era sacro allora, lo è ancora oggi”.

Francesco sbatte forte la porta con “Traditionis custodes”. Sembra un tradimento ed è uno schiaffo in faccia ai suoi predecessori.

La Chiesa non ha mai abolito le liturgie. Nemmeno Trento.

Francesco rompe completamente con questa tradizione. Il Motu proprio contiene brevi e puntuali proposizioni e comandi. Ciò è spiegato più dettagliatamente per mezzo di una dichiarazione più lunga allegata. Questa affermazione contiene alcune inesattezze fattuali. Una è l’affermazione che ciò che fece Paolo VI dopo il Vaticano II sarebbe lo stesso di quello che fece Pio V dopo Trento. Questo è completamente lontano dalla verità. Non dimentichiamo che prima di allora circolavano vari manoscritti (trascritti) e qua e là erano sorte liturgie locali. È stato un disastro.

Trento voleva ripristinare le liturgie, rimuovere le imprecisioni e verificare l’ortodossia. A Trento non interessava riscrivere la liturgia, né fare nuove aggiunte, nuove preghiere eucaristiche, un nuovo lezionario o un nuovo calendario. Si trattava di garantire una continuità organica ininterrotta.

Il messale del 1517 si rifà al messale del 1474 e così via fino al IV secolo. Vi fu continuità dal IV secolo in poi. Anche dopo il XV secolo vi sono quattro secoli di continuità. Di tanto in tanto venivano apportate solo alcune piccole modifiche o l’aggiunta di una celebrazione, di un memoriale o di una rubrica.

Il Vaticano II, secondo il documento conciliare “Sacrosanctum Concilium”, ha chiesto riforme liturgiche. Tutto considerato, questo è un documento conservatore. Il latino fu mantenuto, i canti gregoriani mantennero il loro posto legittimo nella liturgia.

Tuttavia, gli sviluppi che seguirono il Vaticano II sono molto lontani dai documenti conciliari. Il famigerato “spirito del Concilio” non si trova da nessuna parte nei testi conciliari stessi. Solo il 17% delle preghiere del vecchio Messale (Trento) si ritrova nel nuovo Messale (Paolo VI).

Allora difficilmente si può parlare di continuità di uno sviluppo organico. Benedetto lo riconobbe e per questo diede ampio spazio alla Messa antica. Ha anche detto che nessuno aveva bisogno del suo permesso (“Ciò che era sacro allora, lo è ancora adesso”).

Papa Francesco ora pretende che il suo Motu proprio stia nello sviluppo organico della Chiesa, che contraddice completamente la realtà. Rendendo praticamente impossibile la Messa in latino, rompe finalmente con l’antica tradizione liturgica della Chiesa Cattolica Romana. La liturgia non è un giocattolo dei Papi, ma è patrimonio della Chiesa. La Messa antica non riguarda la nostalgia o il gusto. Il Papa dovrebbe essere il custode della Tradizione; il Papa è il giardiniere, non il fabbricante. Il diritto canonico non è solo una questione di diritto positivo, c’è anche una cosa come la legge naturale e la legge divina, e inoltre c’è una cosa come la Tradizione che non può essere semplicemente messa da parte.

Quello che fa Papa Francesco non ha niente a che vedere con l’evangelizzazione e tanto meno con la misericordia. È più simile all’ideologia. Vai in una parrocchia dove si celebra la Messa antica. Cosa incontri lì: persone che vogliono solo essere cattoliche. Queste non sono generalmente persone che si impegnano in controversie teologiche, né sono contro il Vaticano II (ma contro la sua attuazione). Amano la Messa latina per la sua santità, la sua trascendenza, la sua centralità per la salvezza delle anime, la dignità della liturgia. Ti imbatti in famiglie numerose, la gente si sente benvenuta. Si celebra solo in un piccolo numero di luoghi. Perché il Papa vuole negare questo alla gente? Torno a quello che ho detto prima: è ideologia. È il Vaticano II compresa la sua attuazione con tutte le sue aberrazioni, o niente! Il numero relativamente esiguo di fedeli (che, per inciso, cresce, mentre il novus ordo sta crollando) che si sentono a casa alla Messa tradizionale deve e sarà bandito. Questa è ideologia e malizia.

Se vuoi davvero evangelizzare, mostrare davvero misericordia, sostenere le famiglie cattoliche, allora onori la Messa tridentina. La Messa antica non può più essere celebrata nelle parrocchie da oggi, occorre il permesso esplicito del proprio Vescovo, che può permetterla solo in determinati giorni, e per coloro che saranno ordinati in futuro e per celebrare la Messa antica, il vescovo deve chiedere consiglio a Roma. Quanto dittatoriale, quanto poco pastorale, quanto spietato lo vuoi!

Francesco cita nell’art. 1 del suo Motu proprio il novus ordo (la presente Messa) “l’unica espressione della Lex Orandi di rito romano”. Non distingue quindi più tra la Forma Ordinaria (Paolo VI) e la Forma Straordinaria (Messa Tridentina). Si è sempre detto che entrambe sono espressioni della Lex Orandi, non solo del novus ordo. Ancora una volta, la Messa antica non è mai stata abolita! Non sento mai Bergoglio parlare dei tanti abusi liturgici che esistono qua e là in innumerevoli parrocchie. Nelle parrocchie tutto è possibile, tranne la Messa tridentina. Tutte le armi vengono gettate nella mischia per bandire la Messa antica. Come mai? Per l’amor di Dio perché? Qual è l’ossessione di Francesco di voler eliminare quel piccolo gruppo di tradizionalisti. Il Papa dovrebbe essere il custode della tradizione; non il carceriere della tradizione. Mentre “Amoris laetitia” eccelleva nella vaghezza, “Traditionis custodes” è una dichiarazione di guerra completamente chiara.

Sospetto che Francesco si stia sparando ai piedi con questo Motu proprio. Per la Confraternita di San Pio X si rivelerà una buona notizia. Non avranno mai sospettato di doverlo a Papa Francesco…

+Rob Mutsaerts

§§§ 




Ecco il collegamento per il libro in italiano.

And here is the link to the book in English. 

Y este es el enlace al libro en español


STILUM CURIAE HA UN CANALE SU TELEGRAM

 @marcotosatti

(su TELEGRAM c’è anche un gruppo Stilum Curiae…)

E ANCHE SU VK.COM

stilumcuriae

SU FACEBOOK

cercate

seguite

Marco Tosatti




SE PENSATE CHE

 STILUM CURIAE SIA UTILE

SE PENSATE CHE

SENZA STILUM CURIAE 

 L’INFORMAZIONE NON SAREBBE LA STESSA

 AIUTATE STILUM CURIAE!

ANDATE ALLA HOME PAGE

SOTTO LA BIOGRAFIA

OPPURE CLICKATE QUI




Questo blog è il seguito naturale di San Pietro e Dintorni, presente su “La Stampa” fino a quando non fu troppo molesto.  Per chi fosse interessato al lavoro già svolto, ecco il link a San Pietro e Dintorni.

Se volete ricevere i nuovi articoli del blog, scrivete la vostra mail nella finestra a fianco.

L’articolo vi ha interessato? Condividetelo, se volete, sui social network, usando gli strumenti qui sotto

Condividi i miei articoli:

Libri Marco Tosatti

Tag: , , ,

Categoria:

21 commenti

  • Giovanni Vannicelli Casoni ha detto:

    Aprite gli occhi: il papa è Benedetto xvi, bergoglio non è il vicario di Cristo e quindi tutti I suoi atti sono nulli e inesistenti e frutti del maligno!!!

  • 👀 ha detto:

    Povero Bergoglio, come lo qualificano le sue stesse parole!!!
    Sono 8 anni che si rivela con le sue parole!!!

  • Boltzmann ha detto:

    Ohibò e quale sarebbe il messale del 1517???
    Di che parla il simpatico vescovo?

  • Enrico Nippo ha detto:

    Carissimi,

    Piaccia o non piaccia, la Chiesa è una monarchia.

    Il Papa è il Primo fra Pari. E sono i Pari che lo eleggono.

    • Altre domande ha detto:

      A chi preferisce la monarchia alla democrazia non dispiacerà quindi anche l’ultima decisione del sovrano: il Traditionis custodes

    • Don Pietro Paolo ha detto:

      Il papa non è il primo tra i pari…anche se viene eletto è il capo del collegio dei vescovi a cui si deve obbedienza e rispetto… Primus inter pares lo vogliono gli ortodossi. il Papa È infallibile quando parla ex cathedra ma non lo è nel magistero ordinario e tanto meno quando esprime pensieri personali. È giusto che, quando vuole si consulti o consulti il corpo della Chiesa, ma le decisioni ultime le prende lui. Ad esempio nell’ultimo Sinodo si voleva il matrimonio dei preti, ma lui non ha ratificato questa proposta. Il rispetto si da al papa in quanto papa anche quando dice o fa cose discutibili. Anche lui è un figlio di Adamo e può peccare come, purtroppo, cado nel peccato io e anche voi.

    • OMERO (NON SUM DIGNUS!) ha detto:

      Inter pares non significa assoluto: ricordiamoci di Agamennone. Ma soprattutto monarca non significa tiranno. Con buona pace di certi loquaci “leoni di Dio”, censurare un atto dispotico e insensato, ed eventualmente avversarlo e sottrarvisi, rientra non solo tra i pieni diritti, ma anche tra gli inderogabili doveri dei sudditi. L’unico grande pregio del Traditionis Custodes è quello di avere rivelato chi e che cosa è (e chi e che cosa non è) realmente Bergoglio. Dai loro frutti li riconoscerete.

  • Don Pietro Paolo ha detto:

    Enrico potrà anche dire che sono un masochista… ma non importa… in democrazia ognuno può esprimere il suo pensiero… se poi i lupi cercano di sbranarti, peggio per loro… sono indigesto…

    Mie considerazioni:
    Un vescovo che si presenta con la veste di tradizionalista … ma che in realtà nasconde la sua indole modernista… Primo, un tradizionalista cattolico , e per di più’ vescovo, non si rivolgera’ mai al papa in questo modo; secondo, un tradizionalista non direbbe mai che un papa per emanare un motu proprio deve radunare un sinodo (e con questo non voglio togliere nulla all’importanza che possono avere i sinodi o le conferenze episcopali) . La Chiesa non è una democrazia. A parte che non penso che il pontefice non si sia consultato (magari avrà letto gli sproloqui di alcuni su certi blogs), comunque il sinodo non ha potere legislativo (così come vorrebbero i tedeschi) e il papa e’ al di sopra delle decisioni di un sinodo e anche di un Concilio ecumenico che si sta celebrando durante il servizio pastorale

    • Domanda ha detto:

      Se la chiesa non è una democrazia , allora perché il papa viene eletto ?

    • Altre domande ha detto:

      Se “il papa e’ al di sopra delle decisioni di un sinodo e anche di un Concilio ecumenico che si sta celebrando durante il servizio pastorale”, che senso ha menarla con le convocazioni di assise sinodali a intervalli stringenti e invocare a rotta di collo: sinodalità, sinodalità, sinodalità? Un ritornello abbastanza stonato.
      Abbiamo preso atto, obtorto collo, che la Chiesa non è una democrazia sotto questo papa e non prima di lui, quando il clima e soprattutto gli animi non erano arrivati al grado di esasperazione – e non solo – che dovrebbe almeno indurre ad una riflessione. Il clima si fa ogni giorno che passa sempre più infuocato.

    • ULTERIORE DOMANDA ha detto:

      Quindi, proseguendo il suo ragionamento, Bergoglio poi in seconda istanza potrebbe anche prendere provvedimenti simili per il “Novus Ordo”, e imporre a tutti, per esempio, il rito dei protestanti ?

      • Boanerghes ha detto:

        Non è una democrazia, nel senso che se anche la maggioranza affermasse che nel sacrificio eucaristico non è presente Gesù in corpo e sangue, ha ragione la minoranza , anche fosse uno solo, a sostenere quello che sempre si è sostenuto e creduto. Per le elezioni ci sono le norme proprie.

        • Maria Michela Petti ha detto:

          @ Boanerghes,
          riesco a capire il carattere, opportunamente moderato, di questo intervento da cui traspare pur sempre l’anima di un (sebbene) “ex” cappuccino, come da Sua confidenza, se ricordo bene.
          Tuttavia: mi permetto rivolgerLe l’invito a non minimizzare la questione con l’esempio estremo, incontrovertibile, che ha addotto. Non ci giro intorno e, lo scrivo papale papale: ho preso coscienza da tempo dell’unicum rappresentato dallo Stato Città del Vaticano, ma ci è voluto Bergoglio a farmi aprire gli occhi su quella che è – per dirla in termini più rispondenti alla realtà – una Monarchia assoluta. Punto. E il papa regnante, che è sovrano di questo Stato, lo ha svelato al mondo intero – in ciò senza dare adito a dubbi di sorta – esercitando e personificando il potere assoluto, incontrollato e incontrollabile. Ed evito la riproposizione del tutto inutile di dati di fatto illustrativi.
          La cosa non mi convince affatto e lo stato dell’arte non mi concilia pensieri positivi circa il pieno espletamento del mandato specifico conferito al rappresentante di Cristo in terra, per non citare il titolo ridotto a “storico” di Vicario di Cristo.
          Se c’è un problema – e mi pare evidente che ce ne sia più di uno – la preoccupazione dovrebbe ricadere anche su altri, e non credo siano pochi coloro che dovrebbero sentirsi interpellati circa la propria responsabilità nella situazione attuale. Di certo non è materia di mia competenza che, per di più, dovrebbe farmi sentire in colpa se espongo il mio punto di vista a riguardo, non senza validi e fondati motivi, come vorrebbero e sentenziano tante anime belle. Il riferimento è generico, non diretto a Lei, Boanerghes.
          Grazie! se avrà avuto la bontà di leggermi e non condannarmi.

      • Don Pietro Paolo ha detto:

        Il papa non può cambiare la sostanza della Messa che è il sacrificio di Cristo che si rinnova su ogni altare del mondo per mezzo di un sacerdote validamente ordinato ( vescovo o prete che sia). La Chiesa, e quindi il papa con la sua autorità apostolica, crea il rito o i riti nel quale il sacrificio incruento dell’altare viene celebrato. Per fare un esempio, i riti sono come i vestiti che una stessa ed unica persona indossa. La persona è sempre la stessa, ma cambia il vestito. La Messa è sempre la stessa, può essere celebrata secondo il V.O, secondo il N.O., in greco secondo la liturgia di S. Giovanni Crisostomo…. Capisco che a ognuno può piacere più un rito che un altro o un canone rispetto ad un altro, ma la Messa è sempre la stessa. I protestanti non hanno Messa, non hanno successione apostolica e le loro cosiddette ” cene” non hanno niente a che vedere con la Messa della Chiesa cattolica ( comprese quelle scismatiche: ortodosse….) che è in qualunque rito si celebri è apostolica.

    • alessandro ds ha detto:

      Si, è alquanto strano che un Vescovi si esprima in quel modo poco intellettuale, avrebbe potuto dire le stesse cose usando epiteti diversi, non vorrei ci fosse una traduzione non fedele al 100%. Magari nel tradurre si hanno 3-4 scelte per un termine e si prende quello che più ci fa comodo.
      Poi è molto ambiguo il riferimento alla fraternità Pio X, solitamente un Cattolico non fa riferimento ad altre Chiese che non siano la Cattolica. Non dico che di questa scelta ne godranno gli Anglicani, gli Ortodossi o i Luterani…. Strano il riferimento della Fraternità Pio X, in Olanda poi…. Dove probabilmente nemmeno esistono o sono estinti… Boh, tutto strano.

      • Giorgio ha detto:

        Boh … Si sapeva già che per Lei è ” … tutto strano”. Non era il caso che si scomodasse a dircelo!

  • Slave of JMJ ha detto:

    Praise be to Jesus Mary st. Joseph and st. Teresa our only hope. In these epochal apocalyptic end times we cannot expect to be treated any less by the church then how they treat Pope Benedict XVI. We will be persecuted for being true and faithful. Also we cannot harbor hatred or unforgiveness. True, it is discouraging when a soldier has prayed, fasted, given alms and accepted poverties only to have a hand thrown in your face like Cardinal Zen did after a hard flight on a cramped China plane not once but twice. We can expect this now.
    It’s hard to see our just and true warriors given death threats and expelled like Archbishop Viganó. Folks, WE CANNOT EXPECT A LIGHTER CROSS AT THIS TIME. These are the apocalyptic end times the saints vied for. The saints wanted to live in our times. Due to the merits. I had a dream last night that beside every Catholic Church up into even Washington State and Alaska were flourishing palm trees. They were waving, healthy, sprightly, young and strong in the wind. I feel this dream was to signify and symbolize the number of end time martyrs coming forth from the Church. May the God of wisdom and compassion truly bless your day. Second point. We must keep hope and turn now to the Eternal Father for help. Do not expect help from your pastors, whether they be traditional or not. Some of the worst are in the FSSP right now. You reap what you sow (I.e. Motu Proprio). Read christina gallaghers latest 3 prophesies. Amen. May God bless you. Holylove.org Feast of the Eternal Father August 1. Do not miss out on this important feast day. Divine Mercy Sunday is real!! God will forgive you all your sins on this day. Amen. Third point. Pope Benedict gave us many documents and we refused to listen so he has been silenced as a result of our many crimes. Its a punishment to us more than to him.

    • Slave of JMJ ha detto:

      Addendum to comment: point 1. About the dream about the palm trees: I saw they were on top of a beautiful green hill near the city, but not right next to the Church (however there was a Catholic Church in the City). I am guessing this means that the end-times martyrs will be “burned without the gate” or like John of the Lateran Gate. Outside the Church. Like St Joan of Arc. I don’t mean burnt literally, but somehow killed for their Faith by patience, long suffering, illnesses related to persecution, and actual deaths. I feel forgiveness is the best remedy. May God truly bless your day!