Un Sacerdote: il Motu Proprio Attacco Dispotico e Brutale contro la Messa.

26 Luglio 2021 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, riceviamo dal Brasile questo commento di un sacerdote al recente motu proprio Traditionis Custodes. Buona lettura.

§§§

 

L’ATTACCO DISPOTICO E BRUTALE CONTRO LA MESSA APOSTOLICA ROMANA,

non solo lede gravemente il diritto dei fedeli di proclamare la Lex orandi sostenuta da una Lex credendi che non è soggetta alla discrezionalità di alcun papa, vescovo o conferenza episcopale. In altre parole, non si può impedire ai credenti di proclamare o celebrare la propria fede sulla base di una solida dottrina radicata in Gesù Cristo e negli Apostoli. La prima differenza che osserviamo tra la Traditionis Custodes di Francesco e il Summorum Pontificum di Benedetto XVI è che TC è arrogante nella disciplina, mentre SP è dichiarativa. Il primo è dittatoriale, il secondo pastorale.

 

È vero che l’ermeneutica della continuità proposta da Ratzinger non è altro che un’espressione quasi disperata per salvare l’insormontabile; infatti TC diventa la tomba di tale ermeneutica.

Non è invece possibile presentare la Messa di Paolo VI e la Messa Apostolica Romana (tradizionale o tridentina) come due valide manifestazioni di un unico rito romano; queste sono contraddizioni interne di SP.

Tuttavia, le contraddizioni interne di TC sono grottesche e vergognose, facciamo un esempio: Bergoglio si pone sullo stesso piano del santo pontefice Pio V quando afferma non così implicitamente che sta unificando anche il rito della Messa come il Papa di Lepanto, che abrogò i riti precedenti che non furono garantiti per almeno due secoli di antichità.

Né Trento né Pio V inventarono la Messa romana; Il nucleo di questa, cioè il Canone, proviene sostanzialmente dall’epoca apostolica, arrivando senza attacchi né scosse e convivendo con altri venerabili riti anche di origine apostolica, fino al VII secolo quando papa san Gregorio Magno lo strutturò e lo arricchì di canto liturgico che porta il suo nome: il canto gregoriano.

Nel XVI secolo Pio V lo codificò e lo liberò da certe adesioni che potevano oscurare il contenuto della fede celebrata. Al tempo di questo santo Papa, la Messa Apostolica Romana esisteva già da quindici secoli; i riti che non erano in vigore da almeno duecento anni furono da lui abrogati, come abbiamo detto.

 

Ebbene, con quanto detto è evidente che Bergoglio non ha il potere di abrogare in alcun modo ciò che il Papa domenicano, Pio V, aveva riconosciuto come definitivo, promulgando il MISSALE che porta il suo nome e proteggendolo da ogni futura alterazione con la bolla Quo primum tempore. L’appello di TC a Pio V è ancora ridicolo, a meno che non provenga da una megalomania patologica che fa tanto danno alle anime quando il più alto pastore della Chiesa e gli altri pastori sono posseduti da questa malattia e la esercitano.

 

Nonostante le contraddizioni di SP e TC, il contrasto tra il livello intellettuale, culturale, teologico e liturgico dei rispettivi autori: Ratzinger e Bergoglio è netto. Ciò che quest’ultimo chiede ai vescovi ha più sapore militare che pastorale. L’umiltà di Francesco non è mai stata denunciata per quello che è: una farsa populista.

 

Non si può tralasciare nemmeno una brevissima considerazione di quanto sia offensivo per la cultura (arte, musica, pensiero, scultura, architettura) il motu proprio Traditionis Custodes di Francesco.

Lo denuncia Onfray, il più grande filosofo ateo di Francia, in un’intervista che ho trovato su Church Militant oggi, 22 luglio 2021. Già le prime due parole dell’infelice motu proprio rivelano disprezzo e scherno: Guardiani della Tradizione. Quale tradizione, quella che parte da Gesù Cristo e gli apostoli o quella che parte dal Vaticano II? L’ateo Onfray avverte che tutto il meglio della cultura occidentale è concentrato o cristallizzato nel rito liturgico della Messa apostolica romana. Ma ovviamente bisogna spazzare via tutto questo per poter camminare insieme -fratelli tutti- verso la nuova normalità massonica del nuovo ordine mondiale, al ritmo di un tango.

Padre Ruben.

§§§




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39 commenti

  • Gabriela Danieli ha detto:

    Reverendo Padre Ruben, concordo con PATER LUIS EDUARDO RODRÍGUEZ RODRÍGUEZ che, nel commento del 26 Luglio 2021, la esorta a difendere L’INDEFETTIBILITA’ del Sacro Decreto del legittimo successore di Pietro in ” Summon Pontificum”, contro quello NULLO del card. antipapa Bergoglio che lo vuole distruggere.

    Reverendo p. Ruben, io credo che il Signore sta chiedendo a tutti voi, sacerdoti fedeli al magistero della Chiesa, di avere l’umiltà di “riconoscere” BENEDETTO XVI, quale legittimo successore di Pietro; l’unico che ha ricevuto da Cristo il MUNUS PETRINO MAI REVOCATO”, (come ribadito dallo stesso papa nella sua dichiarazione ufficiale del 27-2-2013).
    E quindi di APPELLARVI PERSONALMENTE a lui affinché difenda il vostro Diritto Sacerdotale di poter celebrare la messa V.O. così come sapientemente “stabilito” e “decretato” dalla Cattedra di Pietro.
    Perché credo che l’unità al vero Papa sia oggi più che mai, l’unica soluzione neccessaria per salvare la s messa e la Chiesa dagli attacchi sempre più feroci del nemico.

  • Maria Michela Petti ha detto:

    Decisa presa di posizione di un vescovo olandese riguardo al Motu Proprio TC
    https://leblogdejeannesmits.blogspot.com/2021/07/traditionis-custodes-mgr-robert.html

    • ex : ha detto:

      Bellissimo. Sarebbe da inserire come topic (magari tradotto, che è semplice col traduttore automatico).

      • : ha detto:

        Ripeto: bellissimo, perché l’autore è un Vescovo ed ha parlato “chiaro e semplice”, senza eufemismi; come purtroppo non fanno altri Vescovi, pur critici nei confronti dell’operato di Bergoglio.

    • Ruben ha detto:

      Acho muito motivador lutar pela defesa da nossa fé e da verdadeira Missa Católica. Um exemplo desse bispo holandês !!!

  • Paolo Mayer ha detto:

    Articolo forse un po’ devoto ma giuridicamente sbagliato e pure parecchio.

  • Maria Michela Petti ha detto:

    Arroganza, contraddizione, offesa, attacco, ecc… – con immancabili qualificazioni, fra le più frequenti: dispotico, brutale, ecc… – sono termini entrati ormai nel frasario corrente che a me causano un malessere persino fisico, mentre sembrano scivolare addosso come l’acqua refrigerante di una doccia nel pieno della calura estiva ai più. Nella colpevole indifferenza di chi preferisce incerottare alla propria maniera gli strappi (evidenti, e pure riconosciuti) anziché ponendosi in atteggiamento di ascolto realmente: umile, tenero e caritatevole, nondimeno riproposto con insistenti proclami retorici, gridati a gran voce.
    È l’ammonimento di San Paolo della liturgia domenicale di ieri: «Fratelli, io, prigioniero a motivo del Signore, vi esorto: comportatevi in maniera degna della chiamata che avete ricevuto, con ogni umiltà, dolcezza e magnanimità, sopportandovi a vicenda nell’amore, avendo a cuore di conservare l’unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace». (Ef 4, 1-3)
    Ammonimento surclassato dall’ interesse per la nuova giornata mondiale celebrativa, in onore degli anziani, ai quali – a scanso di equivoci – non mi sogno affatto di voler negare il doveroso e meritato apprezzamento e nemmeno nego il triste abbandono in cui troppi di essi e troppo frequentemente versano. Purché, però, non ci si dimentichi dei tanti altri “scartati” e dimenticati… che non “fanno notizia”.

    • Bastian contrario ha detto:

      Se si volesse veramente onorare i nonni bisognerebbe onorarli nella festa liturgica dei santi Gioacchino ed Anna, nonni di Nostro Signore. L’uso di introdurre nuove celebrazioni sganciate dal contesto liturgico sembra voler impoverire il deposito della fede cancellando le figure dei santi, nascondendo la loro storia ed i miracoli compiuti per loro intercessione.

    • Ruben ha detto:

      Mi congratulo con lei per aver messo in pratica Ef 4,1-3. Grazie dal mio cuore.

  • Italia Brasile ha detto:

    Laggiù ci sono molti italiani che coltivano la loro lingua madre. Spesso fanno parte di associazioni costituite allo scopo di conservare e mantenere la nostra cultura. Alcune decine di anni fa mi sembrava di aver capito che i vari Gruppi di immigrati non amassero mescolarsi tra loro. Italiani con italiani, crucchi con crucchi, e così via.

    • P.s. ha detto:

      Vi ricordo che quando la fiat era ancora fiat aveva in Brasile un enorme stabilimento.
      Un’estate degli ultimi 20 anni avevo letto sulla Stampa che 50 cinquanta ingegneri neolaureati al Politecnico di Torino erano stati assunti in Fiat , impacchettati e spediti in Brasile per la fabbrica di laggiù. Ho qui un libro di storia scritto da un’italiano evidentemente immigrato laggiù.
      Sto cercando di dire che in Brasile non abbiamo spedito manovalanza ma classe dirigente.

    • : ha detto:

      Possiamo anche dire che un sito che tutela (nel senso che fa da archivio) ancora oggi quella che nel campo della Musica leggera un tempo era detta “La Canzone italiana”, ormai morta e sepolta da circa mezzo secolo, ed oggi soppiantata dalle esibizioni fedeziane e simili… è brasiliano:

      https://italiasempre.com/

      da cui:

      https://italiasempre.com/vedere/index_it.php

  • ALCMANE ha detto:

    Pio V o non Pio V, irreformabilità o reformabilità, anonimato o autoesposizione (ma ci possono essere molti buoni motivi perché in contesti come questo un sacerdote preferisca restare anonimo), resta però innegabile che il linguaggio del TC ha assai più dell’accesso isterico che dell’amorevole sollecitudine. Per usare la metafora di Monsignor Schneider, esso ci mostra un pastore ansioso di bastonare la parte più indifesa del suo gregge, un po’ come fanno certi allevatori cavernicoli che ogni tanto vengono alla ribalta della cronaca. In questo senso il TC è un saggio di alterigia senza pari, l’esatto opposto del SP, e il tempo si incaricherà di mostrare come sia anche un terribile saggio di insana miopia.

  • Laico anonimo ha detto:

    Come testimoniano le lettere di San Paolo nella chiesa dei tempi apostolici si usavano inni e cantici spirituali. Ai tempi di sant’Ambrogio il nostro a capo , suo malgrado, della Diocesi di Milano, scrisse inni dalla bellezza imperitura.
    Come tempi siamo a circa metà strada tra i tempi apostolici e quelli di san Gregorio magno
    Alcuni ortodossi affermano che degli angeli abbiano insegnato ai cantori inni dalla bellezza imperitura.

  • Lady Ypsilon ha detto:

    L’articolo di Onfray mi ha stupito. Sembra che sia stato pubblicato inizialmente su Le Figaro e successivamente riportato da diversi siti cattolici.
    Articolo inatteso. Visto che a pensar male a volte ci si azzecca ho consultato, per la prima volta la biografia di Onfray. Mi sembra di aver capito che il suddetto con una famiglia problematica alle spalle abbia trascorso la sua giovinezza nei collegi cattolici. Dentro e fuori. Più volte, nutrendo rabbia verso i suoi educatori ma essendo posseduto da nostalgie per le cerimonie liturgiche di allora, canto gregoriano compreso.
    Questa biografia mi ha convinto. In Francia l’uso degli pseudonimi è molto più diffuso di quanto non sia da noi.
    Cosa c’è di meglio che far firmare da un ateo dichiarato una sostanziale accusa contro la Chiesa di Roma ?

  • Veronica Cireneo ha detto:

    Quante “parrocchie” in questa strana chiesa del III millennio!
    “Vi diranno: è qua, è là. Non li seguite”
    Cercate Cristo dove potete trovarlo!

    Come è bella la messa antica!
    È bellissima la messa antica.
    L’unica che resterà

    Deo Gratias.
    AVE Maria

    • Boanerghes ha detto:

      Se la messa antica è bella, tuttavia non va schifata quella cosiddetta nuova, perché al di là di certi degradi è pur sempre il memoriale della passione di nostro Signore.
      Lei che continuamente prega e medita la passione, come può portare disprezzo alla Santa Messa NO che comunque è sempre stata celebrata da Giovanni Paolo II e Benedetto XVI?

  • Tornare a scuola ha detto:

    Questo prete e altra gente di questo tipo dovrebbero andare a scuola da don Nicola Bux, che ha smontato bene in un recente video la baggianata per la quale il Messale di san Pio V sarebbe imperituro in virtù della bolla quo primum tempore. Mancano proprio i fondamentali, le basi elementari.

  • Avanti un altro ha detto:

    Bene così Tosatti, un altro prete (anonimo) che usa la Messa tridentina per rifiutare il Concilio Vaticano II e la gerarchia attuale della Chiesa: continuate pure imperterriti a dimostrare che ha ragione il Papa, che proprio per siffatti elementi ha abolito il Summorum.

    • Marco Tosatti ha detto:

      Il nome c’è, Ruben. Se vuole contattarlo gli darò la sua mail, forse le scriverà.

      • : ha detto:

        Ruben, in Brasile ce ne saranno tanti. Dovrebbe firmarsi col cognome anche in pubblico, non in email private. Ma a me non importa sapere chi è, non sono affari miei. Bisogna dire che, per essere brasiliano, scrive in un ottimo italiano ed è singolare che abbia scritto proprio a Stilum Curiae, si vede che questo blog è conosciuto anche in Brasile. O forse è un italiano missionario laggiù. Dovrebbe essere un religioso e non un diocesano, dato che si firma “padre” e non “don”. Comunque, tutta questa dittatura bergogliana sembra che non ci sia, se a tutti questi preti è consentito di esprimersi liberamente in simili termini nei confronti del Papa, della gerarchia, del Concilio, di san Paolo VI ecc.

        • Marco Tosatti ha detto:

          Sì, è conosciuto anche in Brasile; da quel Paese ci sono decine, e talvolta centinaia, di visualizzazioni ogni giorno. Come da Stati Uniti, Argentina, Spagna Francia e molti altri Paesi.

        • ALCMANE ha detto:

          Ci manca sono che gli anonimi, magari quello che non si prendono nemmeno la briga di scegliersi un banalissimo nick, pretendano che un altro commentatore si firmi con nome e cognome!

          • Guidoriccio ha detto:

            @Alcmane: volevi dire ‘ci manca solo’ e ‘quelli che non si prendono’. Comunque il succo è chiaro. E anche il riferimento.

          • : ha detto:

            Devo dire che finora è il sottoscritto che si è “nickato” con “:” (Due punti), e mi ha sorpreso che l’abbia fatto un altro, ma ovviamente non posso impedirglielo. Se continuerà ad usare quel nick vuol dire che cambierò io.

            Son d’accordo con voi che una persona non può rimproverare un’altra per la medesima cosa che egli stesso fa, ed infatti io non l’avrei fatto.

            Riguardo il modo di presentarsi, non fa differenza porsi un nome o un segno qualunque. Segnarsi con un segno grafico o con un nome vero o presunto (molti si dànno nomi di filosofi, teologi, o addirittura delle frasi o delle parole (“Domanda”; “Risposta”, ecc.) nulla cambia, si è tutti anonimi. Non dipende dal timore di essere identificati (almeno per me, non so per altri); sappiamo benissimo che chi ci vuol male (non solo – oggi purtroppo – coloro che invece dovrebbero tutelarci, ma anche realtà extra-nazionali) è in grado d’identificarci come e quando vuole. Nome e cognome invece lo metto quando – per esempio – ci sono delle campagne di raccolta firme che ritengo meritorie, come quelle che a volte sono sollecitate in questo blog; ed è qui che si corrono veramente dei rischi da parte di realtà maldisposte.

            Poi, chi vuole porsi con nome e cognome faccia pure; io penso che lo facciano soprattutto (e non lo ritengo disdicevole) chi essendo gestori di blog, o per altri motivi leciti, ha interesse di farsi conoscere.

    • Enrico Nippo ha detto:

      ECCONE UN ALTRO…

    • alessio ha detto:

      Non sarai mica la Cirinnà che
      vuole dare nome cognome
      e indirizzo dei contrari
      al ddl. zan ?

    • Don Pietro Paolo ha detto:

      Avanti un altro,

      Condivido perfettamente il suo pensiero…. Certamente un prete cattolico non scriverebbe mai tali cose…magari, se effettivamente sta in Brasile, apparterrà a un gruppo scismatico o ad una delle tante sette che pullulano in Brasile

      • Guess who ha detto:

        Questo commento illustra benissimo una questione che qui in Italia sottovalutiamo. Ovvero il senso di superiorità – che spesso scivola inconsciamente nel razzismo – che un certo clero italiano (e anche parecchi laici) mostrano nei confronti del clero di altre nazioni.
        Questione che prima o poi la Chiesa dovrà affrontare e che – lo abbiamo visto – non si risolve eleggendo un pontefice sudamericano (o africano o asiatico, in futuro).

        • Veronica Cireneo ha detto:

          Reverendo don Pietro,

          Invio alla nicchia da cui si esprime senza cognizione di causa, il ricordo che di sicuro c’ è solo la morte e il peccato.

          Benedizioni

  • Pater Luis Eduardo Rodríguez Rodríguez ha detto:

    Carissimo fratello P. RUBEN, mi permetta paragonarvi cercando di vendere e non uccidere San Giuseppe (Egitto)…e grazie a Dio poi, capiterà il TRIONFO DEL CUORE IMMACOLATO. Sbaglia dando del pastore “più alto” al più basso svergognato matto berORGOGLIO vescolupo travestito di bianco, ed essendo in questo COLPO DI STATO VATICANO, tutto quanto fa e sarà è nullo. Il Catechismo descrive quest’ APOSTASIA, come una impostura religiosa politica in corso. Ma sarà fermata.

    ET EXPECTO TRIUMPHUM CORDIS IMMACULATI MARIÆ.

    • Boanerghes ha detto:

      Capisco che Papa Francesco non sia condivisibile in molti punti.
      Tuttavia va rispettata la persona e la figura del pontefice regnante, istituita da nostro Signore.
      Lei poi è sacerdote e DEVE dare l’esempio.
      Se lo immagina un Gesù che nei tre anni di vita pubblica parlasse sempre male e con offese nei confronti del sommo sacerdote Caifa?
      NO. Gesù ha pianto su Gerusalemme e fino all’ultimo istante di vita ha chiesto perdono al Padre.
      Poi verrà anche la giustizia di Dio.
      Il trionfo del Cuore Immacolato di Maria non viene nell’odio e nel rancore.

      • Pater Luis Eduardo Rodríguez Rodríguez ha detto:

        Non fa onore al suo “nickname”, dovrebbe cambiarlo. Non centra in assoluto paragonare Nostro Signore piangendo Gerusalemme, mentre certo che ne gradisce, il Signore, questo Suo Sacerdote che da esempio di logica, fedeltà e Vera Fede. Esempio tra la valanga di questa APOSTASIA che inutilmente cerca di stravolgere la Unica e Vera Chiesa. Per berORGOGLIO nessun rispetto, perche anche se agisce così per disturbi mentali, posseduto, che non rispetta Dio e Sua Vera Chiesa, obbedendo ai poteri satanici dietro le quinte, che furono a gestire questo COLPO DI STATO VATICANO, e si ha impadronito con ferocità, corruzione, immoralità, cercando distruggere al massimo. Fanno pena anonimi come lei che credendolo “papa” e se lo fosse, è da molto EXCOMUNICATO ipso facto, e non bisogna nessun processo. Lei dovrebbe rispettare il Servizio Petrino, il Pontificato, la successione petrina, che continua con Benedetto XVI, anche se rimane nascosto nei Giardini Vaticani, al di là di quanto ci combinò; se ne inventò una grossa restando Papa spirituale e lasciando nella perdizione, ai figli delle tenebre, il potere materiale, quello che resta della Chiesa, con berORGOGLIO impazzito, senza Timore di Dio, travestito di falso, impostore “pastore” ma è lupo mercenario. La Chiesa non è sua ne d’ anonimi come lei che buttano qui un comportamento vergognoso. Convertasi. Pure lei, anche se anonimo ad intervenire nel blog, non agl’ occhi di Dio, renderà suoi conti per fare pubblicità a quell’ infame, superbo dittatore castro-chavista-peronista. Non si rende conto che cè in corso la più incredibile macchinaria che uccide ANIME e corpi, con il vecchio, travestito di “nuovo”, ordine mondiale, soros-hell’s gates- davos – sankt gallen – berORGOGLIO & GANG – clinton – bidet – drago dei draghi- coronashow19 – ecc ecc ecc? Chiaro? Si vergogni!

        • Pater Luis Eduardo Rodríguez Rodríguez ha detto:

          Eppoi, mi scusi, mi mancò: come chiamerebbe lei quando Nostro Signore gli cacciò del Tempio, pure con energia, per non dire violenza, “odio, rancore” o zelo?. Magari domandi all’ “Investigatore Bibblico”, quante volte, meglio nella vostra traduzione CEI 1974, quella pervertita 2008 no, NOSTRO SIGNORE LI DENNUNCIA PER QUELLO CHE SONO, ” IPOCRITI!” . QUANTE VOLTE LO DICE NEI 4 VANGELI? Sembra che lei sia pure un sacerdote…magari dell’ opus? che sono tutti zitti proteggendo loro robba…lecca scarpe pure dalla parte dell’ APOSTASIA.

          MA, ET EXPECTO TRIUMPHUM CORDIS IMMACULATI MARIÆ!!! E CERTO, LEI, L’ IMMACOLATA, MADRE, SEMPRE VERGINE, ASSUNTA E CORREDENTRICE , AMA TROPPO QUESTO SACERDOTE CHE SONO IO, PER LA GLORIA DELLA SANTISSIMA TRINITÀ E LA VERA ED UNA CHIESA CATTOLICA APOSTOLICA E ROMANA, E PER LA SALVEZZA DELL’ANIME !!!

          • Veronica Cireneo ha detto:

            Il delirio spirituale è così diffuso che ormai si sente santo soprattutto chi ama il diavolo.
            Sarà che è più inclusivo? 🤔