Investigatore Biblico: Cancellato l’Inferno dalla II Lettera di Pietro. Perché?

21 Luglio 2021 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, mi sembra interessante segnalare questo articolo di Investigatore Biblico, che oramai, come potrete leggere più sotto, ha fatto della ricerca delle sviste o errori o omissioni della nuova traduzione della Bibbia un compito centrale della sua attività. Buona lettura.

§§§

Ultimamente mi trovo spesso immerso nello studio della Parola di Dio, ed in particolare nel confrontare la nuova traduzione CEI 2008 con la traduzione del 1974. Sento nel mio cuore questa missione come affidata dal Signore, una sorta di “vocazione” nella vocazione, pur non sentendomi pienamente all’altezza. Voglio obbedire a questa chiamata di Dio.

Non basta tutta una vita per scovare ogni errore di traduzione nella CEI 2008. Mi auguro, qualora venissi a mancare, che qualcuno erediti questa missione e prosegua in questo intento.

L’errore di oggi si trova nella II Lettera di Pietro, al cap. II, verso 4 (2 Pt 2,4). Partiamo!

CEI 1974: “Dio infatti non risparmiò gli angeli che avevano peccato, ma li precipitò negli abissi tenebrosi dell’inferno;

CEI 2008: “Dio infatti non risparmiò gli angeli che avevano peccato, ma li precipitò in abissi tenebrosi”.

Signori, vi presento un nuovo livello, come nei videogiochi.

Dal modificare il termine a cassarlo proprio.

Non hanno cercato un termine corrispondente ad “inferno”: lo hanno semplicemente cancellato. Nel testo originale è chiarissimo, naturalmente.

“Εἰ γὰρ ὁ θεὸς ἀγγέλων ἁμαρτησάντων οὐκ ἐφείσατο, ἀλλὰ ⸀σειραῖς ζόφου ταρταρώσας” ;

Il termine è “tartarosas” e deriva da “tartaros”, letteralmente “inferno”.

Potete consultare per vostro diletto il dizionario di greco antico .

Nella nuova traduzione, dicevo, hanno cancellato volutamente la parola “inferno”.
Non regge nemmeno la scusante di aver tradotto dalla Vulgata, perché anche lì è presente:

Si enim Deus angelis peccantibus non pepercit, sed rudentibus inferi detractos in tartarum..” ;

Per i neofiti, anche in latino “tartarum” significa “inferno” (Leggi qui)

La domanda semplice e spontanea: per quale recondita ragione in questa moderna traduzione il termine “inferno” è stato deliberatamente derubricato?

Azzardiamo una consueta ipotesi?

Nel versetto citato si parla di angeli decaduti – demoni – e probabilmente per gli allegri biblisti era troppo imbarazzante dire che albergano nell’inferno. Troppo ‘medievale’, no?

Meglio usare un generico e poetico (alla Tolkien) “abissi tenebrosi”.

Perché non ‘regno di Mordor’, a questo punto?

L’inferno è vintage, non usa più.
Il demonio non esiste e, qualora (figurati!) esista, si attende la sua conversione.
Naturalmente pensare che questa idea sia un’eresia già condannata dalla Scrittura e dalla Tradizione è vintage. Non è di moda.

Vorrei aggiungere che ai tempi di Gesù non esisteva il registratore, come un illustre ecclesiastico precisò qualche tempo fa, quindi, sillogismo perfetto, si può forse prendere seriamente il Vangelo? Non scherziamo su, cristiani moderni!

Bene, vi ho fatto ridere?
Beh, c’è da piangere.

In certi momenti sono tentato di pensare che forse sono troppo esigente e pignolo nella traduzione.
Ma eliminare l’inferno mi sembra troppo.

Investigatore Biblico

§§§




Ecco il collegamento per il libro in italiano.

And here is the link to the book in English. 

Y este es el enlace al libro en español


STILUM CURIAE HA UN CANALE SU TELEGRAM

 @marcotosatti

(su TELEGRAM c’è anche un gruppo Stilum Curiae…)

E ANCHE SU VK.COM

stilumcuriae

SU FACEBOOK

cercate

seguite

Marco Tosatti




SE PENSATE CHE

 STILUM CURIAE SIA UTILE

SE PENSATE CHE

SENZA STILUM CURIAE 

 L’INFORMAZIONE NON SAREBBE LA STESSA

 AIUTATE STILUM CURIAE!

ANDATE ALLA HOME PAGE

SOTTO LA BIOGRAFIA

OPPURE CLICKATE QUI




Questo blog è il seguito naturale di San Pietro e Dintorni, presente su “La Stampa” fino a quando non fu troppo molesto.  Per chi fosse interessato al lavoro già svolto, ecco il link a San Pietro e Dintorni.

Se volete ricevere i nuovi articoli del blog, scrivete la vostra mail nella finestra a fianco.

L’articolo vi ha interessato? Condividetelo, se volete, sui social network, usando gli strumenti qui sotto

Condividi i miei articoli:

Libri Marco Tosatti

Tag: , ,

Categoria:

24 commenti

  • prov ha detto:

    Mi prendo la libertà, sperando di non offendere nessuno, di rimarcare una piccola questione di forma.

    Si, il lavoro di Investigatore Biblico è prezioso, ma sarebbe ancora più valido se facesse due semplici cose.

    Una è dire chi è. Non intendo nome e cognome, ma dire cosa fa, che preparazione abbia e così via. La preparazione accademica è indispensabile? Si e no. Dipende. Per qualcuno conta molto e tutti hanno fatto esperienza di questo, con che se non sei al suo “livello” non ti degnano di uno sguardo.
    Altri, invece, si ricordano di Mc 11,25 “Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli”.

    La seconda è che avanzasse ancora di più (già lo fa) con il metodo scientifico.

    Mi spiego (o almeno cercherò di farlo).

    L’approccio scientifico e rigoroso è giusto. Per quanto, dico io, la “scienza” sia un termine carico di una serie infinita di significati nascosti (quasi tutti negativi, per alcuni, e quasi tutti positivi per altri), e per quanto applicare il metodo alla Bibbia sia opportuno e utile ma dannoso se si volesse divinizzare la Scienza a scapito del Testo sacro.

    Però…

    Però, se leggo l’articolo di Don Alberto Maggi dopo aver letto quello di Investigatore Curioso, il dubbio resta. Anzi, aumenta!
    Cioè: chi dice la Verità? O almeno, chi ha più elementi oggettivi o logici per affermare quello che sostiene?

    Alla fine rimane poco o nulla. O anche molto: il turbamento che rende insicura la lettura della Sacra Scrittura.

    Certe affermazioni vanno confutate alla lettera e fino in fondo, senza aver paura di sconfinare nella pesantezza di uno studio accademico e nel timore di perdere lettori. Anche perché sono pochi i fortunati che frequentano le aule delle facoltà teologiche e la Verità deve venire alla luce del sole e non rimanere sepolta negli ambiti oscuri degli iniziati.

    Magari si può scrivere un saggio di 100 pagine a sostegno di una sola parola. Ma poi bastano quattro righe per il sunto. E nella quinta, magari, basterà dire: “per maggiori informazioni si rimanda alla lettura del documento accluso”…

    Un’altra cosa.
    A forza di picconare la Chiesa, non verrà giù tutta (Mt, 16:18 “Le porte degli inferi non prevarranno contro di essa”), ma di certo rovinerà in gran parte.
    Sicuri di volerlo? E siamo così sicuri che un cristiano, un cattolico specialmente, possa permetterselo?

    • Pellegrino ha detto:

      E pensare che noi Cattolici spulciamo con attenzione le traduzioni bibbliche divulgate dai Testimoni di Geova perché pensiamo che le infedeltà nei testi biblici siano segno di plagio eretico…… che Dio ci aiuti.

  • carmela ha detto:

    Caro Investigatore Biblico, Lei fa un’opera stupenda. Continui e Dio la benedica. Io non sono laureata in Sacra Scrittura, ma avendo l’abitudine di leggere la Parola di Dio dal 1965, seguendo la Bibbia di Gerusalemme, quando mi trovo con le moderne Bibbie, avverto tante stonature e tanti travisamenti.
    Tante grazie.

  • Sara Sers ha detto:

    Grazie,ci mancava “solo” questa cancellazione.
    Certo che ne hanno di coraggio questi innovatori.

  • Sara Sers ha detto:

    Grazie, teniamo duro.
    Non siamo un “piccolo gregge:, siamo un esercito.
    Anonimo, inaascoltata, ma lassù …

  • Anonimo verace ha detto:

    Un pensiero stravagante : o meglio un’ipotesi stravagante .
    Alcuni tra noi vedono la Bibbia come un punto di forza nel loro cammino. Forza che è anche un dono cioè una grazia del Signore.
    Se questi neo traduttori vedessero invece la Bibbia non come una mano tesa dall’alto nel loro cammino ma come un insieme di leggende obsolete di cui ci si debba vergognare ?
    O forse, ancora peggio, come una gabbia invisibile in cui essere rinchiusi, oppressi da precetti anche questi obsoleti?

  • Nicola Buono ha detto:

    Alcuni appunti. Continui così INVESTIGATORE BIBLICO, la sua è chiaramente una chiamata del Signore e la deve seguire assolutamente. Poi mi associo a chi ha proposto una sintesi molto sintetica dei termini eliminati e di quelli in sostituzione. Poi penso che anche noi lettori abbiamo un compito ben preciso, quello di avvertire il nostro prossimo di questi gravi cambmenti. Infine poi una ipotesi su tutti questi càmbiamenti: si tratta dei modernisti che hanno perso la Fede e danno gli imput ai Traduttori. Questo perché si deve costruire la Nuova Chiesa vista dalla Beata Emmerick nelle sue Visioni ( ” vidi una strana Chiesa ” ) dove confluiranno tutti da eretici a protestanti a ebrei ecc. Dietro tutto c’è Satana in persona ovviamente.

    • Bibbia esiliata ha detto:

      Mi permetto di dissentire. La traduzione della Bibbia in lingua corrente è del1985, ma l’analisi del versetto riportato dimostra che cattolici e protestanti erano concordi nella verità. Le assicuro che, nell’elenco dei curatori ci sono dei pezzi da 90.
      A capo dell’impresa c’era Jan de Waard, sacerdote cattolico. Il coordinatore era Renzo Bertalot, pastore protestante.
      Ci sono traduttori, revisori e consulenti stabili. Tra i cattolici spiccano i nomi di Michele Pellegrino e di Enrico Galbiati.
      Tra i protestanti Bruno Corsani e Alberto Soggin.
      Sempre tra i cattolici ci sono anche Sofia Cavalletti, Settimio Cipriani , Paolo de Benedetti.
      Certo, appare anche il nome di Carlo Maria Martini, ma non so quanto possa essere stata la sua influenza in mezzo a cotanto congresso.
      E mi sono limitato alla pagina del Nuovo Testamento.

  • Lia ha detto:

    ma negli altri punti in cui c’è Tartaro la CEI 2008 come traduce?
    sempre con abissi tenebrosi e basta?

  • Slave of JMJ ha detto:

    Praise be to Jesus Mary St Joseph and St Theresa our only hope! According to Bayside prophesies, we are NOT to read translations after 1962.
    The douay-rheims bible is the most accurate English translation of the Latin Vulgate (Drbo.org). As for the most accurate Italian translation of the Latin Vulgate, I’m certain the Latin Mass priests in Italy have been using it already for centuries. “If it isn’t broken, Don’t try to fix it.”

    There is a time is coming, or is probably already here, where married women have more time to pray and more time to be with God than nuns, mostly because of modernist priests. What did the modernists and feminists do, but put nuns in secular-like day jobs and THE PRIESTS make money off of it. The commenter remembers trying to interview orders in southern california to see if she could join them, and their biggest question was “well, what is your degree in?” “What do you do?” and this is because they want to make money off of you. They don’t really care about your soul.

    Point 2. The Novus Ordo mass is a VALID MASS. In times of trouble, I assure you, latin mass patriots will be flocking to the Novus Ordo on bended knee, literally begging their Novus Ordo priest for communion on tongue and knee because it really is a valid mass and without the Latin Mass, we will be forced into humility.

    When they will cry peace and security, Christ will come.

    Prayer for peace:
    “Heavenly Father, during this time of world crisis, let all souls find their peace and security in your divine will. Give each soul the grace to understand that your will is holy love in the present moment. Benevolent Father, illuminate each conscience to see the ways that he is not living in your will. Grant the world the grace to change and the time in which to do it in. Amen. (Courtesy of holylove.org).

  • Elena ha detto:

    Suppongo che i traduttori in questione siano relativamente giovani o al massimo anziani quindi sorge spontanea la domanda :
    hanno essi per caso o per sbaglio letto “la divina commedia”(tutto minuscolo) di un certo Dante da Firenze? Penso proprio di no, altrimenti avrebbero prima fatto sparire la prima Cantica.
    Tutto colpa del ’68, perché da allora a scuola si sorvola su Dante (chi è costui?).
    MORALE della favola :
    Vat 2 +’ 68 = DDL Zan

  • unaopinione ha detto:

    Lo so … sembra provocatorio … ma forse …
    “ … a quel tempo nessuno aveva un registratore per inciderne le parole.” da un´intervista rilasciata nell´anno 2017 da Padre Arturo Sosa Abascal, Superiore generale dei Gesuiti.
    E lo stesso padre Sosa Abascal in una intervista del 2018: “Il bene e il male sono in lotta permanente nella coscienza umana, e abbiamo dei modi per indicarli. Riconosciamo Dio come buono, interamente buono. I simboli sono parte della realtà, e il diavolo esiste come realtà simbolica, non come realtà personale.” Quindi, capisco io, non solo Satana ma anche Dio é solo un simbolo nella coscienza umana?
    Ma come la pensa papa Francesco? “A questa generazione, e a tante altre, hanno fatto credere che il diavolo fosse un mito, una figura, un’idea, l’idea del male. Ma il diavolo esiste e noi dobbiamo lottare contro di lui” da una omelia tenuta nell´ottobre del 2014 a Santa Marta.
    Papa Francesco ha avuto recentemente una operazione per stenosi diverticolare sintomatica del colon (e credo che se aveva una stenosi, allo stesso tempo il colon fosse pieno di diverticoli).
    E leggo da un libro di Claudia Rainville (fondatrice della Metamedicina – il libro in italiano dovrebbe essere “Metamedicina 2.0. Ogni sintomo é un messaggio…” – mia traduzione da altra lingua) che la diverticolite “é connessa spesso con una rabbia sul fatto che ci sentiamo impantanati in una situazione dalla quale non vediamo alcuna uscita.”
    Se cosí fosse, forse il corpo vivente di papa Francesco ha mandato allo spirito/intelletto di papa Francesco un messaggio? Forse il messaggio é che l´uscita a cui si vede destinato se continua su questa strada lo riempie di paura e per lui é una “non-uscita”? Forse sta infuriando in lui una battaglia spirituale interiore? Forse papa Francesco potrebbe considerare giunto il tempo di dare le dimissioni (dal suo ruolo) od in altro modo di uscire dalla scena? Forse il corpo vivente di papa Francesco ha mandato anche a noi quaggiú, che viviamo per le strade e per le piazze, un messaggio circa questo suo disagio psichico? Forse l´uomo (di fronte a Dio) Jorge Mario Bergoglio ha bisogno delle nostre preghiere per essere incoraggiato a farlo (naturalmente sempre secondo i dettami di Dio)?
    Perché ho scritto e ho messo questo post qui? Non lo so …

  • Donna ha detto:

    Nella Bibbia di Gerusalemme è rimasto;nella versione CEI 2008 confermo è stato tolto.

    Sarebbe da vedere chi prese tale decisione (nomi),forse si capirebbe chi già allora era precursore dei tempi odierni…. secondo me sarebbe interessante

  • Paolo Meyer ha detto:

    La CEI 2008 è la traduzione italiana più schifosa che abbia mai letto, eccettuate quelle dei testimoni di geova. Confesso che, la prima volta che ebbi l’occasione di salire sull’ambone per leggere, rimasi bloccato. Mi venne – credetemi – la tentazione di prendere il lezionario e di scaraventarlo a terra. Non ricordo ora qual era il brano, ma ricordo il profondo disgusto che mi fece. Per fortuna in chiesa eravamo meno di quattro gatti. Come dicevo, restai bloccato… guardai il celebrante, guardai gli altri fedeli e, solo dopo un cenno di comprensione del celebrante, andai avanti scuotendo la testa. Dopo la Messa raccontai tutto al prete e – con mio grande sollievo – mi disse: “Abbi pazienza, purtroppo hai ragione, anche a me verrebbe la voglia di bruciarlo e di rimettere il vecchio lezionario, per tacere poi dei disegnini ridicoli e insipidi con cui hanno completato la beffa. Bisognerebbe chiedere ai nostri vescovi come hanno fatto ad approvare tutto questo”. Deus in adiutorium meum intende! Domine ad adiuvandum nos festina! Festina quaeso!

  • Frama ha detto:

    Ho appena consultato il sito Parola.net e nella seconda Lettera di Pietro la parola inferno è presente. Dov’è che è stata cancellata?

  • : ha detto:

    Caro Investigatore biblico,

    Il suo lavoro, contrariamente a quanto alcuni pensano, è veramente prezioso.

    Una preghiera: perché non fa un elenco sintetico (cioè senza commenti, basta citare i versetti nella vecchia e nella nuova versione della Bibbia, altrimenti la cosa sarebbe per Lei faticosa) delle corruzioni che trova man mano nello studio della nuova versione? Potrebbe poi aggiornarlo di volta in volta.

    Nel mio piccolo, avendo Bibbie di epoche diverse: La famosa Bibbia “Martini” (non confondiamo: Antonio Martini, 1720 – 1809, Vescovo di Firenze, non Carlo Maria…) del XVIII secolo; la Bibbia “Alberione” del 1958; la “Marietti” (Seconda Edizione,1966); la “Ricciotti” del 1968; oltre ovviamente la “CEI” precedente l’ultima versione; non posso che confermare le non piccole corruzioni apportate a tutte quelle versioni precedenti. Le quali, pur avendo fra di loro in molte parti differenze anche notevoli di linguaggio (e a volte anche di riferimenti numerici dei versetti), tuttavia non mostrano una diversità concettuale d’interpretazione nella loro lettura.

    Certo, i novatori porranno come pretesto delle loro scelleratezze il progredire delle “scienze bibliche”; ma non mi sembra che omettere la parola «Inferno» (per restare all’esempio di oggi, ma vale per tutti), che invece è presente nei testi originali (nelle rispettive dizioni linguistiche), sia il risultato di approfonditi studi di “scienziati” biblici, ma piuttosto di una intenzione disonesta che, evidentemente, ha fatto da linea-guida a tutta l’opera di contraffazione dai Sacri Testi (ovviamente in relativamente pochi – mica son fessi… – ma essenziali punti).

    In quanto alle “scienze” bibliche, non sono certo un’invenzione moderna come si pretende, anche se forse non avevano un nome così altisonante; e sono convinto che, come del resto anche nel mondo “laico”, gli “studiosi” di oggi non sono affatto più bravi di quelli delle epoche lontane. Semmai sono (o dovrebbero essere…) solo più “aggiornati”. Ma l’aggiornamento si compie non contraddicendo o distruggendo le conoscenze del passato (come in questa materia è avvenuto da Bultmann in poi), ma ponendoli come base per portarlo avanti, l’aggiornamento. Giusto il motto di Bernardo di Chartres: «Siamo come nani sulle spalle di giganti»; intendendo per “giganti” tutti i dotti (e le conoscenze) del passato, grazie ai quali noi “vediamo” (dovremmo vedere…) più lontano di loro perché sfruttiamo i loro successi (siamo sulle loro “spalle”).

    Ma siccome i nani di oggi sono “ciucci e presuntuosi”, come si usa dire dalle mie parti, scendono con alterigia dalle spalle dei giganti e il loro mondo visibile è racchiuso tra i muri dei loro cortili.

    Un consiglio: non gettate le vecchie Bibbie!

    • Bibbia esiliata ha detto:

      Mi associo : non buttate le vecchie Bibbie.
      Nella peggiore delle ipotesi esiliatele nella casa di campagna.
      Ho qui con me appunto la Bibbia esiliata . Trattasi di una Bibbia in lingua corrente pubblicata nel 1985 da LDC (ovvero libreria dottrina cristiana) e ABU (ovvero Alleanza Biblica Universale). Ovvero una Bibbia interconfessionale tra cattolici ed evangelici.
      Ha però L’IMPRIMATUR ed è un’imprimatur di un certo spessore. Trattasi del cardinale Anastasio Alberto Ballestrero all’epoca presidente della CEI.
      Lingua corrente ? Mah..
      Se gli errori nei tempi dei verbi sono in lingua corrente, allora si.
      La Bibbia è in lingua corrente.
      Se si leggono i nomi di tutti i collaboratori a vario titolo coinvolti nell’impresa sembra un’opera di un certo valore.
      Comunque ho consultato il versetto sotto osservazione e posso assicurarvi che l’inferno non è stato cancellato.
      ECUMENICAMENTE CONCORDI : l’inferno esiste.

      • Operazione salvataggio ha detto:

        Non solo non buttate le vecchie Bibbie. Ma anzi salvatele dall’abbandono e dalla distruzione . A volte sulle bancarelle dei mercatini dell’usato si fanno affari : bibbie curate da eccellenti traduttori in vendita per cifre irrisorie. Lo scorso anno ne ho acquistato una non ricordo più se per uno o due euro.

        • CREONTE ha detto:

          Sante parole! Sia per quanto riguarda il lavoro dell’Investigatore biblico sia per quanto riguarda le vecchie traduzioni della Bibbia, fra cui ve ne sono di eccellenti.

  • Maria Michela Petti ha detto:

    I presunti angeli, portatori di messaggi di “luce”, resistenti alla decadenza e imbullonati alla mania di grandezza, hanno bisogno di ingannevoli sinonimi per confondere sprovveduti e fan illusi da interpretazioni fuorvianti per godere in vita e post mortem.

  • Enrico Nippo ha detto:

    Che altro deve accadere per ammettere che aveva ragione? Neanche lo sconquasso totale che si sta vivendo riesce a convincere che aveva ragione?
    Ancora vi sono coloro che obiettano? Che cincischiano?

    https://youtu.be/UqGpHKbSNmk

  • Enrico Nippo ha detto:

    “Per quale recondita ragione in questa moderna traduzione il termine “inferno” è stato deliberatamente derubricato?”.

    Risposta facilissima: perché “Dio ti ama così come sei”.

    Sono decenni che questo chiodo viene battuto in tutte le salse nelle capocce dei fedeli, e poiché di fatto ai fedeli dell’inferno, come si dice, non gliene può fregare di meno, ecco che dalle Scritture si può eliminare ciò che non è più creduto.

    Insomma, la famosa “evoluzione dei dogmi”.

    Del resto, quando si partecipa per decenni alla cena protestante invece che al Santo Sacrificio dell’Altare che vuoi aspettarti?

    Ad una cena si va per mangiare, non per essere redenti. Al Santo Sacrificio dell’Altare si partecipa per essere redenti e non andare all’Inferno.

    Il prossimo papa sarà un nuovo Bergoglio oppure uno dagli attributi d’acciaio che eliminerà il novus ordo veicolatore di “misericordia” a buon mercato.

  • Claudius ha detto:

    Io vorrei sapere una cosa… ma alla fine, chi e’ il responsabile di avere permesso queste distorsioni cosi’ pesanti?