Pezzo Grosso: Dopo Wembley l’Italia Sembra Tornata una Patria….Ma Davvero?

12 Luglio 2021 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, Pezzo Grosso non è un appassionato di calcio, ma ha visto comunque le ultime fasi di Italia Inghilterra di ieri sera Wembley. Poi ha letto le reazioni sui giornali italiani, e si è stupito dell’improvvisa esplosione di patriotticità di tutti questi strumenti del globalismo, dell’europeismo sfrenato del mondialismo vaccinare e del sorosianesimo…Anche se non possiamo dimenticare – e forse Pezzo Grosso, non seguendo il calcio non lo sa – che su un ex grande quotidiano italiano c’è chi ha scritto che il Belgio (e di conseguenza l’Inghilterra)erano forti grazie al multiculturalismo…Buona lettura.

§§§

 

Caro Tosatti, mi permetta un brevissimo commento sulla vittoria di ieri sera. Anticipo, senza vergognarmi che non ho visto la partita se non negli ultimi dieci minuti, ma non perché avessi cose importanti da fare, ma perché il calcio non mi interessa e non sono un tifoso.

L’Italia a Wembely sembra esser tornata una Patria. Accipicchia!

Il Corriere titola: LA COPPA A ROMA. Repubblica: IT’S COMING ROME.

Insomma L’EUROPA E’ NOSTRA!

Ursula von der Leyen sarà rimasta impietrita, non avrà dormito tutta la notte…

Macron avrà chiamato certamente il suo Enrico Letta per avere spiegazioni. Sarà certo geloso di questo rigurgito nazionalista italico.

Mattarella ha portato fortuna, Draghi vince tutto e tutti, persino il campionato d’Europa.

Riflessione minima: lo sport del calcio quindi è identitario, è sovranista, nazionalista e non populista. Curioso no?

Mancini è nazionalista buono e bravo, Salvini è nazionalista brutto e cattivo.

Il mondo globale rifiuta i nazionalismi politici, ma esalta quelli calcistici.

Ci manca solo il commento illuminato di Saviano e naturalmente quello di Enrico Letta, per capire se si tratta di una inversione di tendenza o una illusione di “panem et circenses “.

Il poeta satirico latino, Decimo Giunio Giovenale (II secolo dopo Cristo) spiegava che per tener buona la plebe quando soffriva, i governanti romani si assicuravano il consenso popolare con regolari distribuzioni di grano (panem), e con l’organizzare diversi grandiosi spettacoli pubblici (circenses).

Come scrive Ezio Mauro oggi su Repubblica (in un bell’editoriale, suggerisco di leggerlo), “lo sport ha potere ideologico”.

Di fatto costituisce la vera sola identità nel mondo globale. Vale la pena riflettere su questa considerazione.

Si potrebbe persino ipotizzare che la sconfitta dell’Inghilterra di ieri sera equivalga ad una punizione per aver fatto la Brexit ?

Papa Bergoglio ha per caso fatto commenti? Sarebbe interessante conoscere la sua augusta opinione. Visto che non si tratta di valori religiosi e di morale, ha certamente una opinione autorevole, laica, forte e rigida.

pezzo grosso

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26 commenti

  • roberto fiori ha detto:

    Ma Jorginho ed Emerson Palmieri non sono di origine brasiliana?

  • Pavel ha detto:

    Non è stata evidenziata una differenza: ai tempi dell’antica Roma si dava anche il “panem”, ora lo stanno togliendo!

  • Zeroauno ha detto:

    “Mattarella ha portato fortuna”…
    Certo! Infatti appena l’hanno inquadrato, il tempo di iniziare la partita e GOL… per l’Inghilterra

  • Adriana 1 ha detto:

    https://www.maurizioblondet.it/infelice-il-paese-che-ha-questa-classe-colta/
    Ovviamente non ce l’ho con lo sport del calcio, bensì con l’uso strumentale che se ne fa in favore dell’EU.

  • FILEZIO ha detto:

    Bella riflessione, Pezzo Grosso. Lo sport, specialmente quello di squadra, è sovranista. Non solo: è anche sessista, visto che maschi e femmine non possono gareggiare insieme.

  • Michele ha detto:

    Scusate se vado un po’ fuori tema, ma non troppo, in fondo stiamo parlando della ritrovata (o presunta tale) unità e dignità di popolo: qualcuno ha notizie precise sulla presenza/assenza del principe William e del premier Johnson al momento della premiazione? Le immagini che io ricordo non li inquadravano. Sono fuggiti indignati come la maggior parte degli spettatori inglesi? Non esistono degli obblighi di protocollo in quanto padroni di casa verso i vincitori e le altre autorità? Mattarella, che rappresenta tutti noi, è stato lasciato solo e in disparte a festeggiare?

    Immaginate se -nel caso sia avvenuto così- una cafonata simile l’avessero fatta delle autorità italiane in una manifestazione simile giocata a casa nostra.
    Ci si indigna per gli hooligans, per il giornalismo cialtrone, per i provocatori da tastiera, per gli insulti razzisti, per la mancanza di fair play della gente comune (ritenuta pregiudizialmente più civile degli italiani immaturi e irresponsabili), ma non un commento su tale caduta di stile e tale mancanza di rispetto da parte di autorità che dovrebbero avere uso di mondo e un minimo di buone maniere?

    Tuttora si usa in Italia la frase “hai studiato ad Oxford?” per stigmatizzare l’arroganza e la volgarità di una persona, mi risulta che le due autorità inglesi abbiano studiato a Eton College: è questa la qualità della formazione umana nelle tanto osannate scuole e università britanniche o contano soltanto le follie ideologiche del politicamente corretto?
    Dott. Tosatti, lei che conosce sicuramente colleghi ben informati potrebbe fornirci informazioni precise in merito?

    P.S. Mi rendo conto del suo gia gravoso impegno per informarci su tematiche ben più importanti, la prenda come una curiosità semiseria.

  • MARIO ha detto:

    Certo che per questa Nazionale, con 34 risultati utili consecutivi da ottobre 2028… probabilmente ci vuole una manina dall’Alto.
    Forse perché Mancini se lo merita, visto che è un un buon cattolico e soprattutto un devoto di Medjugorje…

    https://m.famigliacristiana.it/articolo/il-ct-roberto-mancini-credo-nelle-apparizioni-di-medjugorje-un-posto-che-mi-ha-fatto-crescere.htm

  • elvi ha detto:

    Si ci sono nazionalismi e nazionalismi,sovranismii e sovranismi …,quello calcistico,pur dettato dallo stesso amore per la Patria,dalla stessa fierezza di appartenenza ad una Nazione, in fondo cosa può mai comportare?Una sfilata di auto impazzite,una sventolata di bandiere,cori e trombette squillanti,un bel beesness economico ed una gran bella festa!!! Il sovranismo o il nazionalismo politico,(quello brutto,sporco e cattivo) alle cosiddette élite globaliste la festa non può che guastargliela!!!Perciò’ forza azzurri …ma solo in campo di gioco,ovviamente!!!

  • 👀 ha detto:

    “Papa Bergoglio ha per caso fatto commenti?”
    Certamente si!
    Egli si è RIproposto con la SUA fissa “assistenza sanitaria GRATUITA per TUTTI”,
    Tanto lui non ha pagato niente,
    ma gli stipendi si devono pagare!
    Anche i giocatori della squadra nazionale ci hanno regalato un po’ di nazionalismo italico, ma sono stati pagati anche loro!

    BASTA con il lasciarci ingannare
    BASTA

  • Victoria ha detto:

    Caro StilumCurialeEmerito. Mi piacerebbe proporre al Papa una partita tra la nazionale italiana e la nazionale vaticana . Arbitro Bergoglio . Se vince quella vaticana , i giocatori italiani devolvono l’intero bonus guadagnato ieri in opere di beneficienza sotto il controllo del card. Becciu . Se vincono i giocatori italiani , avranno il diritto di venir battezzati , cresimati , confessati , sposati con le loro compagne , gratis.

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    Papa Bergoglio ha fatto commenti. Eccome.
    —Nel condividere la gioia per la vittoria della nazionale argentina e di quella italiana con le persone che gli sono vicine, Sua Santità si è soffermato sul significato dello sport e dei suoi valori, e su quella capacità sportiva di saper accettare qualsiasi risultato, anche la sconfitta: “solo così, davanti alle difficoltà della vita, ci si può sempre mettere in gioco, lottando senza arrendersi, con speranza e fiducia”.—
    Così è detto nel bollettino della Sala Stampa Vaticana di oggi 12/07/2021.

    • Joao de V. ha detto:

      aggiungo : con speranza , fiducia e fortuna ,suerte . La mia impressione è che gli inglesi abbiano giocato meglio e meritassero di vincere . Vincere ai rigori è “cul”

      • Marco Tosatti ha detto:

        Temo che sbagli. Tutto il secondo tempo e supplementari sono stati dominati dall’Italia. Certamente i rigori sono una lotteria, ma comunque fanno parte bfel gioco.

        • joao de v. ha detto:

          Caro Tosatti, non immaginavo che fosse esperto di calcio , io peraltro l’ho detto solo per provocare la reazione di chissà quanti stilumcuriali tifosi. Se l’inghilterra avesse fatto scendere in campo i due principini ( Harris e l’altro, comesichiama ?vattalapesca ..) avrebbe richiamato una audience di 7miliardi di persone e avrebbe potuto fare un business pazzesco . Peraltro noi italici potevano far scender in campo quel tal FEZED , con il potere che ha la moglie ( Ferraglia si chiama ?) avrebbe avuto sponsor ovunque e di qualsiasi prodotto . Dio salvi la Regina!

          • MASSIMILIANO ha detto:

            Beh, se non è esperto Tosatti, chi lo dovrebbe essere! Saluti.
            Massimiliano

      • Margherita ha detto:

        No, caro Joao De V. non è stata la buena suerte a far vincere la squadra italiana, ma il senso di appartenenza ad una nazione, con orgoglio, in risposta all’accoglienza ostile, che ha fatto pesare la propria arroganza. Vittoria più che meritata dai nostri azzurri!!!

    • Enrico Nippo ha detto:

      “Saper accettare qualsiasi risultato, anche la sconfitta”.

      Molto nipponico. Al cui riguardo c’è un libro di Ivan Morris intitolato “Nobiltà della sconfitta”.

      I giapponesi dicono “hoganbiiki”: la simpatia per il perdente.

      Argomento abissale.

      • stilumcuriale emerito ha detto:

        Noooo! Non c’è niente di abissale. E’ roba da matti. 🙂

        • Adriana 1 ha detto:

          SE
          quindi…perfettamente in linea con i tifosi inglesi appostati alle uscite dello stadio per picchiare i tifosi italiani…perfettamente allineato con i rappresentanti della corona che se ne sono iti – all’inglese – per non premiare la squadra italiana. Anche Falstaff la pensava così sull’onore.

          • : ha detto:

            Dai “coronati” al popolo: giusto un episodio emblematico (dal sito della Gazzetta dello Sport):

            «’INCUBO DI UNA TIFOSA ITALIANA — Roberta Cuppari, tifosa italiana presente a Wembley con un’amica, ha raccontato alla Bbc la sua esperienza da incubo allo stadio: “Siamo rimaste schiacciate in un angolo dopo essere state insultate da alcuni tifosi senza biglietto che avevano occupato i nostri posti – ha detto la 38enne madre di 3 figli – E’ la cosa peggiore che abbia mai visto, c’era gente che urinava e si drogava”».

            Cose che succedono dappertutto, anche in Italia?

            Non so… Certo, l’ormai cronicizzato (da circa due secoli, perché prima…) complesso d’inferiorità e masochismo di gran parte degl’Italiani che sembrano provar piacere a parlar male di se stessi, potrebbe far dire questo. Ma intanto questo, e molto altro di peggio, è successo in Inghilterra, patria del “fair play”… e qui non c’è controprova.

            P.S. – Da un vocabolario online:

            «fair play – loc. sost. m. inv. – Spirito cavalleresco, lealtà verso l’avversario, nello sport e nella vita – ‖ estens. Cortesia, compitezza, correttezza: si comporta con molto f.».

            Tutte cose mostrate solo molto parzialmente in mondo-visione l’altro ieri dagl’Inglesi, e certamente da tutto il mondo apprezzate .

      • FILEZIO ha detto:

        “La nobiltà della sconfitta” è davvero un bel testo. Diciamo però che gli albionici non si battevano per una causa disperata, ma erano convintissimi di avere la vittoria in tasca. Non hanno perso con eleganza e la loro sconfitta non ha molto di nobile: quel togliersi platealmente dal collo la medaglia d’argento!

  • daouda ha detto:

    + italici – italiani

    “e schiava di Roma IDDIO la crerò”

    • Guastafeste ha detto:

      guardi che Italia schiava di Roma l’ha fatta il Presidente americano Truman ,alla fine delle guerra mondiale , con il piano Marshall. Dia dei soldi da distribuire ai romani , e vedrà i miracoli economici …

      • Senatur ha detto:

        Nooo, che m’hai rispolverato! Roma ladrona! Nostalgia dei calzoni corti… Ruit hora

      • : ha detto:

        Mah! Non si smette mai d’imparare…

        Ultimamente si è accertato che i versi dell’Inno di Mameli non furono affatto composti da Mameli, ma dal padre Atanasio (o Anastasio) Canata, del Convento degli Scolopi a Carcare (SV), insegnante del Mameli il quale non si fece scrupolo di rubargli i versi e mandarli al compositore Michele Novaro (che nessuno ricorda come autore della musica, peraltro non eccelsa, dell’inno).

        Ora apprendo che invece l’autore fu Truman. E’ proprio vero che la “verità” “progredisce” col tempo!…