Raffaella Carrà, l’Italia “Cattolica” e Padre Pio. Pregi e Contraddizioni.

6 Luglio 2021 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Carissimi Stilumcuriali, il M° Aurelio Porfiri ci offre questa riflessione sulla figura e l’immagine di Raffaella Carrà, del suo tempo e delle sue contraddizioni. Ci sembra che sia un articolo che possa suscitare molte riflessioni sulla nostra storia e il nostro – sventurato – Paese. Buona lettura.

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Raffaella Carrà e l’Italia cattolica

La morte di Raffaella Carrà (1943-2021, nome d’arte di Raffaella Maria Roberta Pelloni) ha colpito un po’ tutti, visto che questa donna di spettacolo era certamente fra le più popolari nel nostro paese e non solo. Grande professionista dello spettacolo, è stata attiva per più di mezzo secolo sugli schermi cinematografici e poi televisivi. Anche io ho nella viva memoria programmi come Fantastico o Pronto Raffaella, con l’estenuante conta dei fagioli. Insomma, questi non sono semplici personaggi del mondo dell’intrattenimento, ma vanno visti come veri e propri fenomeni culturali, un po’ come Umberto Eco fece con Mike Bongiorno.

Mi hanno colpito alcuni commenti in cui Raffaella Carrà, per via delle canzoni con testi un po’ sbarazzini, del famoso ombelico o del Tuca Tuca, viene contrapposta alla soffocante “Italia cattolica”, da cui la Carrà avrebbe contribuito ad emanciparci.

Ora, chiunque osservi la storia dell’Italia del dopoguerra (e per i cattolici quella del dopo Concilio) può facilmente convenire che Raffaella Carrà non è affatto causa della decadenza del mondo cattolico, tutt’al più ne è forse un prodotto. L’Italia della Democrazia Cristiana (perché di questa stiamo parlando) aveva già abbondantemente virato verso un cattolicesimo progressista che ben si è sposato anche con le svolte post conciliari.

Giordano Bruno Guerri, nel suo Gli Italiani sotto la Chiesa ha detto: “Ma qual è il bilancio morale, etico, sociale che possiamo stilare oggi? Nei quaranta anni di potere della Democrazia Cristiana i difetti degli italiani – il peggiore, la tendenza al compromesso – sono diventati modello individuale, politico e sociale. I pregi erano forse più scomodi: la creatività e la capacità di immaginazione non rendono un popolo facilmente governabile. Però le colpe non possono essere solo di un partito, e un partito non può avere solo colpe”.

Certo, le colpe in questo caso le ha avute anche la Chiesa, colpe che hanno portato a sconfitte molto dure come quella sul divorzio o sull’aborto, proprio in tempi di governi democristiani. Ma questo era un centro che guardava a sinistra. Raffaella Carrà, da bravissima artista quale sicuramente era, ha strizzato l’occhio a questo cambiamento che alcuni vedono come positivo ma le cui macerie sociali, culturali e religiose sono sotto gli occhi di tutti.

Noto che anche nel momento della sua morte la Carrà viene appropriata da alcuni (non tutti) esponenti del mondo omosessuale per coinvolgerla in battaglie politiche come quella della legge Zan. Non è difficile vedere la poca eleganza di queste manovre, ma c’è di vero che la Carrà fu un icona del mondo gay, anzi di certo mondo gay. Lei non se ne spiegava il motivo ma certamente non gli dispiaceva. Forse era per una certa femminilità sgargiante, come molti dei suoi costumi. Questo permetteva ad alcuni esponenti di questo mondo una facile identificazione.

Camillo Langone nel 2018 si chiedeva: “Ma Raffaella Carrà, quando prega, a chi si rivolge? Intervistata da “Liberi tutti” si dichiara “persona molto spirituale che prega tanto” e al contempo si vanta di aver mostrato una coppia omosessuale nell’ultimo video. Dunque non prega il Signore che “fece piovere dal cielo sopra Sodoma e sopra Gomorra zolfo e fuoco”. Non Gesù che quella pioggia bruciante rievoca e approva”. Eppure, malgrado queste contraddizioni, sembra che fosse molto devota di padre Pio, era amica dei frati cappuccini e presentò lo spettacolo organizzato per la canonizzazione del frate di Pietrelcina.

Insieme con padre Pio, vorrei ricordare una coincidenza interessante. Nel giorno della morte di Raffaella Carrà, il 5 luglio, veniva martirizzata una adolescente, Maria Goretti (1902, morirà il giorno dopo 6 luglio, giorno della sua festa liturgica). Giordano Bruno Guerri, evocato prima, pubblicò un saggio molto controverso su questa santa, sostenendo che “Pio XII dopo il 1945 aveva bisogno di un esempio per la gioventù cattolica corrotta dalla guerra e dall’occupazione anglo-americana (protestante) dell’Europa. Così il papa decise una santificazione tesa a incoraggiare la purezza sessuale dei giovani”.

In realtà questa è una lettura miope della vicenda di santa Maria Goretti, ma ci mostra comunque la differenza fra quella società (in cui certamente si peccava come oggi, ma i peccati venivano identificati come tali) e quella di oggi (in cui i peccati vengono fatti passare come “modernizzazione” culturale). Come sa chi mi legge, sono lontano da ogni moralismo e consapevole che se c’è da convocare un peccatore, dovrei certamente essere fra i primi a presentarmi. Ma cerco di tenere sempre presente dove mi trovo, anche se fosse costantemente sperduto in mare aperto.

Vorrei raccomandare Raffaella Carrà a san Pio da Pietrelcina e a santa Maria Goretti. Loro sapranno raccomandare questa donna alla giusta misericordia di Dio, che vede più e meglio di noi. È stata una donna che molto ha avuto, molto ha dato e che per questo credo molto ha anche sofferto. Come tutti noi avrà molte cose da farsi perdonare ma avrà la fortuna che chi l’ascolterà sarà lì tutto per lei, e non cambierà canale.

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25 commenti

  • PIERO LAPORTA ha detto:

    Il bene e il male convivono in noi e fra noi, fino alla fine dei tempi. Resta la volgarità di una camera ardente più prolungata di quella a san GPII. Qualcuno ha proposto pure il lutto nazionale. Io proporrei di seppellire con lei, a mo’ di devozione, Bonolis, Mara Venier e Maurizio Costanzo, vivi, altrimenti sarebbe crudele.

  • Ticinese ha detto:

    “LEI non se ne spiegava il motivo ma certamente non GLI dispiaceva”?!? Va bene la confuzione gender, ma a ciascuno il suo pronome!

  • unaopinione ha detto:

    Penso che sia proprio una piccolo fortunato caso (nella grandissima sfortuna della sua dipartita da questo mondo – personalmente gli avrei augurato almeno altri trent´anni di vita) che la partita di calcio Italia-Spagna si giochi dopo (e non prima del-) la scomparsa di questa grandissima artista (che anche io da piccolo ammiravo ogni sabato sera in televisione): cosí tutta l´Italia e la Spagna (ed il mondo intero in diretta televisiva) la potranno commemorare degnamente e ricordarsi delle sue canzoni, delle sue performances, delle sue capacitá artistiche e della sua vita.

  • Adriana 1 ha detto:

    E’ indubbio che abbia anticipato Madonna e Lady Gaga anche nella ” raffinatezza kitsch”. Rappresentò in Italia quel progressismo dal messaggio velenoso ma finto rassicurante, molto ben ostentato dal perbenista Fazio.
    Aggiungo un link ( che spero sia apribile): riguarda la moda degli uomini-cane con cui ” esteticamente” anche lei si fece simbolicamente ritrarre.
    https://www.italianiilluminati.blogsppot.com/2017/01/raffaella-carra-icona-gay-html?m=1&fbclid

    • Don Ettore Barbieri ha detto:

      Condivido il suo pensiero. La celebrazione “ossessiva” che ne stanno facendo i media è la conferma ulteriore di quanto lei scrive. Se non fosse stata una messaggera di un certo laicismo perbenista non sarebbero tutti là a ricordarla.

  • Maura ha detto:

    Noi possiamo giudicare gli atti non le persone . Diciamo che molti ( atti ) sono stati non esattamente in linea con il Magistero della Chiesa ( la canzoncina su Satana tanto per fare un esempio ? ) Una prece .

  • Nicola Buono ha detto:

    https://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/06-07-2021/italia-spagna-diretta-europei-risultato-live-4102544257493.shtml

    L’omaggio a Raffaella prima della partita con la Spagna durante il riscaldamento lo ha chiesto( alla UEFA) ed ottenuto, la Figc. Una cosa di questo genere non era accaduta manco quando morì il grande Pavarotti…Evidentemente un altro segno dei tristissimi tempi che l’italia sta attraversando. A questo punto si accettano scommesse su quali saranno le prossime baracconate degli azzurri prima delle future partite. Chiaramente lo decide sempre la Fgci che sappiamo benissimo ormai come sia politicamente orientata. Che tristezza. Dal saluto a Lui si passa a ” A far l’amore comincia tu… “

  • Enrico Nippo ha detto:

    Approfitto per ricordare il bel libretto di De Mattei “Il centro che ci portò a sinistra”.

    La Raffaella (pace all’anima sua) era una punta di diamante del progressismo, e, guarda caso, devota di Padre Pio, un travestimento, è il caso di dirlo, per stare col piede su due staffe, come l’altro campione Lino Banfi, pro-lgbt (si ricordi la serie tv “Nonno Libero” … fra tanti nomi proprio “Libero”) e guarda caso, anch’egli devoto di Padre Pio.

    Bah … è proprio vero che il mondo è dei dritti.

    • Adriana 1 ha detto:

      Tra i ” dritti” anche il Cardinal Ravasi, per la sua oculata scelta celebrativo- lessicale: ” Ma che Musica Maestro…Viva! Viva! Viva!”.

      • Ticinese ha detto:

        Dicono che Ravasi sia un porporato di attiva, o forse passiva, militanza arcobaleno.

  • Milly ha detto:

    Niente da ridire sulla sua professionalità, certamente nel suo ambito ha lasciato il segno. Ma una cosa mi lasciò molto perplessa e sgomenta, fu quando in una delle sue trasmissioni televisive cantò e ballo’ un inno a Satana !..e lì fu molto esplicita!

  • MASSIMILIANO ha detto:

    https://youtu.be/JL-HqH1GuYs
    Si, speriamo che ci pensi San Pio e non il soggetto di cui alla canzonetta qui sopra. Saluti
    Massimiliano

    • Milli ha detto:

      Mo’ maamma…😨
      Ad un certo punto canta “Satana portami all’inferno”
      Ma che gli passa per la testa alle persone?

  • Stasera ha detto:

    Stasera prima della pulitissima, dagli altoparlanti dello stadio londinese verrà diffusa la voce di Raffaella Carra’ mentre canta la canzone A FAR L’AMORE COMINCIA TU.

    • Errata corrige ha detto:

      Partitissima

    • Enrico Nippo ha detto:

      E, manco a dirlo,

      “L’importante e farlo sempre con chi hai voglia tu”.

      Più chiaro di così?

      Mi ricorda Il verso di Lucio Dalla ne “L’anno che verrà”:

      “e si farà l’amore ognuno come gli va”.

      Ah, le canzonette bestiali!

  • wisteria ha detto:

    Non sono buon giudice dei personaggi televisivi. A mio parere la Carrà era un Pippo Baudo al femminile, perfetto specchio dell’Italia degli anni 70 e 80. Migliore di quella di adesso ma sulla buona strada. Per peghiorare. Simpatica , professionale e ben garantita dalle amicizie giuste. Di sinistra, bempensante, progressista col cuore in mano. Ricordo ch’era poi di gamba corta e con rotolini di grasso sui fianchi. Come l’italiana media. Che l’amava.
    Icona gay a causa delle toilettes di un sublime cattivo gusto.
    De mortuis nil nisi bene.

  • Paoletta ha detto:

    A quanto pare sembra che si sia trattato di una morte improvvisa:

    https://twitter.com/gustinicchi/status/1412399329487339522

  • Topo gigio ha detto:

    La verità su quegli anni del dopoguerra mostra semplicemente che i nostri governanti non avevano fiducia nella democrazia autentica ma cercavano di perpetuare una oligarchia dannosa e senza alcun ricambio. Costruivano un fortino ideologico a tutela del loro potere dimenticandosi che ci fosse bellezza e sacralità nel vincolo matrimoniale, vincolo che la propaganda presentava come una gabbia di cui i due coniugi erano prigionieri .

    • Luca ha detto:

      Non esiste una “democrazia autentica”. La democrazia è ancora, e solamente, ciò che Platone già descriveva 2500 anni fa. Tutto il resto è fumo e specchi.

  • Chedisastro ha detto:

    Belle e sagge parole. Nel momento in cui Dio lo ha voluto, la Carrà ha fatto il suo passo. Che riposi in pace.

  • Don Ettore Barbieri ha detto:

    Ricordo quando, molti anni fa, la Carrà aveva messo le ballerine in topless dicendo “tanto peggio per chi si scandalizza” e Maurizio Costanzo aveva commentato “Carranba che cultura!”, lui che certamente non è un bacchettone. L’episodio riassume molto bene il personaggio della Carrà, che ha contribuito a sdoganare una certa idea della sessualità, volgarità compresa. Quanto all’essere icona gay, se la memoria non mi tradisce, mi pare che già negli anni Ottanta sostenesse la totale accettazione dell’omosessualità come cosa normale. Mi fa piacere che fosse devota di Padre Pio. Comunque penso che abbia bisogno di molte preghiere perché non credo che, arrivata di là, abbia trovato proprio come si aspettava.

  • Mario ha detto:

    Vita breve, morte certa,
    del morire l’ora è incerta.
    Un’anima sola si ha,
    se si perde che ne sarà?

    Se perdi il tempo che adesso hai,
    alla morte certo non l’avrai.
    Dio ti vede, Dio ti giudicherà,
    Paradiso o Inferno ti toccherà.

    La via del Cielo è stretta
    e pochi camminano per quella.
    Quella dell’Inferno è larga
    e molti corrono per quella.

    Se vuoi salvarti coi pochi,
    fai quello che fanno i pochi
    e che vorresti aver fatto in punto di morte.

    (Antica meditazione sui Novissimi)

    https://app.box.com/s/wae1l7ufcyljvmywka9xngq9pybcwthp