Mons. Ics: Business as Usual, non Pulizia, nella Chiesa della Propaganda.

6 Luglio 2021 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, i commenti di mons. Ics sono sempre molto illuminanti e interessanti, ma credo che quello che state per leggere lo sia in maniera particolare. Offre una chiave di lettura inedita e molto approfondita di quello che è successo e sta succedendo nella Chiesa, da un punto di vista delle finanze ma non solo, nei pontificati di Benedetto XVI e di papa Francesco. Povera Chiesa. Buona lettura. 

§§§

 

Caro Tosatti, certo anche lei ha letto su quotidiani italiani le vicende riferite all’inchiesta sulla truffa in Vaticano che coinvolge il controverso Cardinale Becciu e altri. Come lei ben sa seguo da sempre ciò che avviene in Vaticano, ma soprattutto con molta attenzione ciò che avviene dal 2005 con l’elezione di Benedetto XVI per più ragioni, ma in specifico per l’incomprensibile scelta fatta da Benedetto XVI di scegliere come Segretario di Stato un curioso personaggio “intoccabile” ancora oggi.

Tarcisio Bertone, dal 1995 al 2002 fu segretario di Ratzinger alla Dottrina della Fede, poi dal 2002 Arcivescovo di Genova fino al 2006 quando fu nominato Segretario di Stato. Questa scelta fu contrastata da quasi tutti i membri della Curia, dal card. Re ai card. Sodano, Ruini, Schönborn, ecc. perché esprimeva il rischio che si sarebbe arrivati a una gestione politico-affaristica delle attività della Santa Sede, spiegata dai rapporti esterni e interni del Segretario di Stato Bertone.

Forse lei ricorda che appena nominato Segretario di Stato rivendicò subito la gestione dei rapporti politici con il governo italiano, fino ad allora attribuiti al Presidente della CEI (card. Bagnasco). A Genova era stato coinvolto, chissà come mai, in uno scandalo affaristico legato ai due Ospedali della Curia: la famosa “mensopoli” (certamente assolto perché il fatto non sussiste, si vada a leggere che successe…).

In qualità di Segretario di Stato (2006 al 2013) ha poi dato altri esempi di comportamenti “curiosi”, riferiti alla famosa eredità Gerini-Salesiani, ai misteriosi rapporti con Banca Carige, alla modifica della Legge Antiriciclaggio, all’investimento disastroso (15 mil di perdite) nella casa di produzione cinematografica Lux, al famoso appartamento ristrutturato – secondo le accuse – con i soldi dell’ospedale Bambin Gesù, ecc.

Oggi dopo otto anni dalla rinuncia di Benedetto e dalla sostituzione del Segretario di Stato, nulla sembra esser cambiato nella vita degli affari dietro le mura: stesse persone chiave, stesso stile, stessi circoli d’affari esterni collegati alle stesse lobby al potere.

Ma per capire meglio, suggerisco di leggere l’articolo di Daniele Autieri su Repubblica di ieri, a pag. 10.

Differentemente da altri quotidiani, diciamo più “prudenti” o meno informati, questo articolo dà spiegazioni molto chiare e dettagliate.

Cosa esprime questa situazione? Di cosa è sintomo ciò che sta succedendo in Vaticano dal punto di vista del business?

Che la chiesa grazie alle sue ricchezze abbia sempre “tentato” affaristi esterni e funzionari interni è noto, ma non è spiegazione sufficiente.

Per questa ragione Benedetto XVI nel 2009 decise di fare trasparenza con una adeguata Legge e Procedure Antiriciclaggio. Che il Segretario di Stato di allora, “curiosamente” rifiutò, cambiò la legge senza informare il Papa, cacciò chi se ne era occupato.

Il Pontefice successore di Benedetto XVI ha fatto dichiarazioni innumerevoli di voler fare trasparenza, riforme, cambiamenti.

Solo parole e promesse. Eppure bastava riconfermare i cambiamenti decisi da Benedetto XVI di cui il successore fu informato con più documenti. Perché ciò non è avvenuto? Ha mai avviato una inchiesta?

Questa nostra Chiesa dal 2013 è solo una caricatura della Chiesa, essendo dal primo momento la contraddizione di ciò che dichiara di voler essere, volendo il contrario di ciò che afferma.

Questa Chiesa di oggi è una presa in giro della vera Chiesa di sempre, talmente evidente, che sembra un test di intelligenza per i cattolici. Così si capiscono anche taluni conflitti all’interno del mondo cattolico. Per taluni accettare il nuovo corso e la nuova dottrina significa essere complici.

Per altri rifiutarli significa essere disobbedienti, ottusi conservatori, antipapa, sedevacantisti, ecc.

Questa Chiesa sembra essere una commedia per chi la gestisce e una tragedia per chi la subisce.

L’attuale pontificato ci ricorda la Regina o Duchessa (non ricordo bene) nel romanzo Alice nel paese delle meraviglie. Quando Alice dice che – forse non c’è una morale – la Duchessa risponde che in tutto c’è una morale, basta trovarla. Cioè basta inventarla.

Ma sembrerebbe che per taluni in Vaticano questa morale creativa sia anche diventata, oltre che una piattaforma di affari, anche una esibizione di moralità nelle punizioni.

Questi problemi di “malaffare” non si risolvono punendo alcuni presunti responsabili (come Becciu) per fare “una bella figura di moralità e etica comportamentale”, si prevengono con leggi, procedure, controlli, scelta delle persone, ecc. altrimenti si ripeteranno all’infinito. Cioè come fece Benedetto XVI.

Come disfece il suo segretario di stato.

Come non fece invece il successore, che fece invece solo “propaganda”.

Qualcuno Bergoglio lo chiama infatti il “pontefice della propaganda” contrapposto al “pontefice del silenzio” (Benedetto XVI), secondo una curiosa profezia fatta nel 1970 da un sant’uomo argentino. (P.Meinvielle)

E’ il caso di riconoscere che gli atei sono misteriosamente ascoltati nelle loro preghiere, quando pregano Dio di rendere ridicola la Chiesa.

Che vergogna!.

E che tragedia riconoscere che chi lo ha capito è impotente!

Mons ICS.

§§§




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18 commenti

  • giovanni ha detto:

    Esco fuori tema e lancio una idea che mi e venuta in mente quando ho saputo che il ” di bianco vestito ” e’ stato ricoverato. Forse sara’ la ragione per la quale e’ stato differito il concilio di astana ? Mah…. . Comunque gli auguro di guarire presto, di meditare molto cercando di non fare ulteriori danni a quanto resta della Chiesa. Che Dio ci illumini tutti.

  • Il Matto ha detto:

    La Chiesa bimillenaria è quasi alla fine. E non potrebbe essere diversamente dato che Essa concerne l’Eternità e non il tempo.

    Dopo la fine, la medesima Chiesa risorgerà con un nuovo volto.

    Sarà la stessa non più la stessa e sempre la stessa.

    Dunque inimmaginabile.

  • david ha detto:

    mi pare di capiere che il Segretario di Stato Bertone ha avuto un ruolo molto più significativo di quanto non sia apparso. Ma anche nella vicenda di rinuncia di Papa Benedetto ? Lei mons. ICS ne sa qualcosa ?

  • Maria Michela Petti ha detto:

    «Questa Chiesa sembra essere una commedia per chi la gestisce e una tragedia per chi la subisce».
    Una “commedia” che non diverte. Tutt’altro!
    Considerazioni, quelle di mons. Ics, trite e ritrite su: contraddizioni acclarate, impotenza soprattutto dei fedeli sconcertati dal metodo fatto sistema (ripetutamente denunciato nell’indifferenza generale e complice), da una “propaganda “ spudoratamente progettata e replicata a mo’ di panegirico da orecchie spiccatamente sensibili alle voci dal “di dentro” (altra denuncia, questa, ricorrente ma ignorata negli ultimi anni), e non ultima anche dalla mancanza di reazione da parte di un vasto apparato di collaboratori, alias “gestori” di questa Chiesa, in un tempo – quello attuale – in cui si fa un gran parlare di “sinodalità”, ascolto e compagnia cantante.
    Chiesa con la “C” maiuscola solo per rispetto a quell’ istituzione fondata da Cristo. Nella quale ho/abbiamo creduto. Che ho/abbiamo amato, rispettato e servito con non poco dispendio di energie e carico di sacrifici.
    E lo rivendichiamo con fierezza, con la sofferenza di chi è stato costretto a subire quella che mons. Ics definisce “una tragedia”. Con dignitoso silenzio, spezzato per (alcuni) motivi noti non per nostra scelta ed iniziativa…
    Ed ora: ribadito quanto sopra, con notevole sforzo mi astengo da un ulteriore commento che reputo, al momento, inopportuno oltre che inutile.
    Ogni cosa a tempo debito. Ne abbiamo fatto uno stile di vita su ispirazione dell’Ecclesiaste 3. E: non è un vezzo il mio riferirmi a citazioni bibliche… è, più e prima di ogni cosa, una cura per l’animo in sofferenza: il mio e quello di chi mi è accanto, particolarmente di chi è stato ferito a morte.

    • Yurgel ha detto:

      siamo in attesa con ansia di un suo ulteriore commento in proposito. Intanto informo l’Ansa che la maestrina Petti lo sta preparando …

      • Maria Michela Petti ha detto:

        Non si agiti nell’attesa… vana…
        L’ANSA dispone di valenti maestri e maestrine!!! Lei compreso, me ne compiaccio!!!

  • Link ha detto:

    2015
    LA SCHEDA
    Vaticano, da Marcinkus al palazzo di Londra: 40 anni di scandali finanziari
    Il caso-Elkann è solo l’ultimo. Fondi neri, misteri, operazioni sospette e un incredibile valzer di siluramenti ai vertici degli Istituti che gestiscono le ricchezze di San Pietro. Nomi, soldi, accuse.
    https://www.corriere.it/cronache/cards/vaticano-marcinkus-palazzo-londra-40-anni-scandali-finanziari/vatileaks-2-l-attico-bertone.shtml

  • Marameo ha detto:

    a proposito di Tornielli , sentite questa conversazione tra un prelato e un giornalista , ben noto ,ascoltata in un locale di Borgo Pio :
    Il giornalista : Ma come fa Tornielli a dare ragione a B anche quando manifestamente sbaglia ?
    Il prelato : guardi, se si trovasse che il papa si è pisciato a letto Andrea scriverebbe che ha inondato il letto di lacrime piangendo a causa dei dolori che gli da mons. Viganò.

  • roth ha detto:

    attenzione a toccare Bergoglio .
    Leo Longanesi scrisse : Mussolini ha sempre ragione !
    Ribbentrop scrisse : Il Fuhrer ha sempre ragione !
    Tornielli pensa che : Bergoglio ha sempre ragione !
    Bergoglio pensa tra se e se : poichè la ragione è soggettiva e in evoluzione , va messa in discussione con il dubbio . Pertanto è Rahner che ha sempre ragione !

  • Nipote di Cesare ha detto:

    scrisse Cesare Pavese , geniale intellettuale esistenzialista morto suicida nel 1950 , che anche il non credere a nulla è una religione. Vedete che anche Bergoglio, Ravasi, Paglia, ecc. sono religiosissimi !

  • Enrico Nippo ha detto:

    Qualcuno saprebbe spiegarmi dove finisce la Chiesa e comincia il Vaticano?

    Ovvero, dove finisce il Vangelo e cominciano la politica e la finanza?

    Chi furono i primi dopo gli Apostoli a cominciare a farsi confezionare abiti con tessuti pregiati e a farsi costruire palazzi? E dunque a maneggiare soldi?

    Ma davvero Cristo è venuto a fondare “questa” Chiesa, che attraverso duemila anni è diventata la granitica e ingombrante istituzione in cui l’intrallazzo e la corruzione morale vanno (sono sempre andati) al galoppo?

    Ma davvero si pensa che il 2013, praticamente ieri, sia l’anno fatidico dell’inizio della fine?

    • emma ha detto:

      facilissimo : nella Genesi , con il peccato originale.

    • Luca ha detto:

      Quale sarebbe il problema nel costruire palazzi a gloria di Dio? Gli stessi papi hanno creato ospedali, università, finanziato opere d’arte, etc. Questa volta la sua retorica si fa comunistella. L’uomo non puo, su questa terra, liberarsi dalla sete di comandare e proprio per questo bisognerebbe guardarsi da chi afferma che sia possibile cambiare la condizione umana utopisticamente. La santità nel Cattolicesimo non è quasi mai venuta dai papi, eppure tutti i grandi santi hanno sempre rispettato il ruolo del papa.

      • Enrico Nippo ha detto:

        Palazzi a gloria di Dio o dell’uomo? Chiaro che non mi riferisco a ospedali, università e opere d’arte.

        Lai non ha risposto ad una sola delle mie richieste di chiarimento. Non che vi sia obbligato, ma allora dovrebbe astenersi dal dare risposte generiche ed evasive.

        San Francesco (e non solo lui) era un “comunistello?

        E poi chi ha tiratoi ballo il papa?

        “Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Che cosa dunque siete andati a vedere? Un uomo avvolto in morbide vesti? Coloro che portano morbide vesti stanno nei palazzi dei re!”.

        • MASSIMILIANO ha detto:

          “E dunque a maneggiare soldi?” Si, ha ragione Nippo o il Matto o chi per lui. Non è iniziato nel 2013, Ma nel 30 dopo Cristo (anno più anno meno ma non è questo il momento di parlar di date) con l’apostolo Giuda. Quindi direi fin dal pricipio si maneggiano soldi. Ma nel maneggiare soldi non sempre si fa peccato anzi. Ed infatti come lei ben sa gli apostoli avevano una cassa… Poi il fatto che Giuda fosse ladro non significa che lo siano stati tutti gli altri. O no? Saluti.
          Massimiliano

          • Enrico Nippo ha detto:

            Certo, maneggiare soldi non sempre è peccato, anzi i soldi ci vogliono, eccome.

            Ma chi pretende di annunciare il Vangelo (lo pretende a scopo di dominio o per diffondere il messaggio di Cristo?) dovrebbe eliminare nel modo più assoluto il superfluo, mentre invece il superfluo straripa.

            “Gli apostoli avevano una cassa”: si, ma altro è avere una cassa per amministrare il necessario e altro è possedere una ricchezza da multinazionale.

            Saluti a Lei.

        • Bastian contrario ha detto:

          Sto pensando ai veri monaci , cioè a quelli che vivono senza molte delle comodità a cui noi tutti siamo abituati. Mi domando come possano esistere nella chiesa realtà così diverse e soprattutto come sia possibile che quelli che vivono nel lusso, possano pretendere il diritto di comandare a quelli che cercano di fare sforzi ascetici.

          • MASSIMILIANO ha detto:

            Perchè la Chiesa è universale e non tutti sono monaci. La Chiesa è et-et. Molti sono i carismi, molte le attitudini e molti i compiti. Lasciando perdere i Giuda che da sempre sono all’interno delle mura, non bisogna mai dimenticare che tutta la straordinaria bellezza reppresentata dalle cattedrali, dai santuari, dalle opere d’arte, non sarebbe stata posiibile senza il denaro. Così come non sarebbero state possibili le opere. La Chiesa non è e non sarà mai solamente San Francesco, come forse oggi vorrebbero far credere o pensare. E questo con il massimo rispetto di tutti coloro che scelgono la via del monachesimo. Ma ripeto non ci sono solamente loro. Ed è questa la cosa più bella! Se poi pensiamo che ci possa essere una Chiesa perfetta su questa terra allora faremmo meglio a smettere di pensare. Chi lo ha pensato in passato ha sempre fatto danni gravissimi. Saluti.
            Massimiliano