Beatrice Silenzi: Il Pensiero degli Altri. Dal Mainstream alla Libera Informazione.

7 Giugno 2021 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, credo che sia molto interessante nella situazione che stiamo subendo condividere con voi l’uscita di un nuovo libro, “Il Pensiero degli Altri” di Beatrice Silenzi, edito da Bibliotheka Editori. Beatrice Silenzi è il Direttore Responsabile di Radio Linea, e l’anima della “Fabbrica della Comunicazione”.   Il sottotitolo del libro è “Come sono passata dal mainstream alla libera informazione”.  E questo  fa capire quale sia l’obiettivo del lavoro di Beatrice Silenzi, e la posizione che ha preso e difende nella battaglia per la verità che si sta combattendo ovunque. Vi offriamo l’introduzione, tratta da un video illuminante di Giulietto Chiesa, nel 2017. Buona lettura. 

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Crisi e Controllo dell’Informazione

Cosa sta cambiando nel modo di fare informazione?

Tutto, ma principalmente, la stampa e la grande televisione: tutti i canali sono diventati parte integrante del Sistema politico, non sono indipendenti, sono al servizio del… o fanno parte del…

Bruno Vespa che ha, da decenni, una trasmissione televisiva, si può considerare un giornalista? In un certo senso sì, in un altro, è semplicemente uno che svolge un ruolo po- litico, aiutando quello o quell’altro, influenza l’opinione pubblica nel dare giudizi su questo o su quell’altro. Si mette al servizio dei padroni della politica.

Questo è un giornalismo di conserva, che lavora in base alle esigenze del Sistema politico e non può essere né critico, né sorvegliante.

Invece la stampa ha la funzione di tenere sotto controllo il sistema politico e di dare un’idea realistica della società che rappresenta, ma questo giornalismo non controlla nessuno, anzi, tiene il bordone alla politica.

Non dà nessuna immagine realistica della società perché, se lo facesse, dovrebbe dire verità molto scomode per il Po- tere politico, invece niente.

Se aggiungiamo a queste motivazioni politiche (valide per tutto l’Occidente), il fatto che giornali e televisioni vivono essenzialmente di pubblicità, come si può parlare contro coloro che comprano spazi pubblicitari?

 Chi si mette contro, anche dicendo la verità, viene eliminato dal circuito.

Quindi, dove sta l’indipendenza del giornalismo?

Sta nella correttezza professionale dei singoli, che però è stata già quasi tutta comprata, e poi nell’indipendenza dei proprietari.

All’inizio della storia dell’informazione moderna, i giornali americani appartenevano ad imprenditori che producevano informazione.

Ci guadagnavano, certo, ma erano interessati a trovare comunque la verità, la verificabilità di ciò che dicevano.

Oggi non esistono più imprenditori indipendenti: coloro che comprano la testata di un giornale, pretendono che questo dica ciò che loro vogliono.

No, non c’è indipendenza.

Il sistema informativo – chiamiamolo mainstream, cioè il flusso delle grandi testate televisive e giornalistiche – non funziona, perché non è più sincero e le prospettive per i prossimi anni sono oscure.

L’ho già scritto più volte. L’idea che noi viviamo in un Villaggio Globale, in cui tutti sanno tutto degli altri, è falsa: viviamo sì in un Villaggio Globale, ma non sappiamo niente di ciò che accade. In realtà, i cittadini, consumatori dell’informazione, non sanno nulla perché l’Agenda che viene loro proposta, non è quella vera.

Le prime notizie non vengono date, vengono date le se- conde, le terze, ma quelle vere – quando vengono fornite – sono manipolate. Un esempio? Chi controlla denaro? Non te lo dicono mai. Dicono “viviamo nel mercato”. Ma quale mercato? Non esiste nessun mercato… Questa si chiama Economia della truffa.

Ma allora, dove le rintracci queste cose?

Su libri piccolissimi, di 40 pagine, come quello di John Kenneth Galbraith, in cui si legge che tutto quello che ci raccontano è falso. Tutto!

Intanto il Sistema mainstream sta crollando, sotto la sfiducia di lettori (e spettatori) perché la cosa funziona, finché si può reggere l’inganno.

Altro esempio, con la Brexit, in Gran Bretagna, la cosa è andata esattamente all’opposto di come tutti i giornali e le televisioni volevano che andasse o che sarebbe andata!! Tutti volevano che la Gran Bretagna rimanesse nell’Europa ed hanno lavorato per questo, invece i cittadini hanno votato in modo contrario.

Ciò significa che la maggior parte degli elettori inglesi ha ritenuto non affidabile quello che gli veniva detto, semplice. Idem per l’elezione di Trump negli USA: tutti lo davano per sconfitto.

Le bugie che i media raccontano, sistematicamente, non sono più corrispondenti alla percezione del pubblico.

Chi detiene l’informazione oggi comanda il mondo (in Occidente) naturalmente, perché per la Cina e la Russia il discorso è diverso. La sconfitta ed il crollo dell’Unione So-vietica sono stati determinati, in grandissima parte, dal fatto che l’informazione occidentale sia penetrata nelle menti dei russi, attraverso l’etere ed altri sistemi moderni ed abbia letteralmente liquefatto il sistema sovietico.

Chi controlla l’informazione ha un potere sterminato, tuttavia, sta accadendo che di fronte al crollo della fiducia nel mainstream, esiste uno strumento che è, teoricamente, alternativo, la Rete.

I media mainstream si sono resi conto che Internet ha acquisito peso, anche se non determinante, mentre il loro messaggio non corrisponde più alle percezioni della gente e non solo di quelli che vanno sul web. Siccome Internet esiste, chi detiene il Potere ha cominciato a ritenere che la colpa sia della Rete!

Se giornali ed altri mezzi volessero fare davvero una riflessione critica, dovrebbero diffondere verità e sincerità.Mancando queste, il pubblico li abbandonerà, a prescindere dal fatto che la Rete ci sia o meno.

Invece loro continueranno a mentire, perché non sanno fare altro e proveranno a ridurre le libertà nel tentativo di recuperare credibilità e fiducia della gente.

Cosa dire a chi vuole fare il giornalista?

Direi di abbandonare le idee mitiche sul giornalismo del passato, che non esiste più.

Oggi fare questo mestiere, in un giornale, significa mettersi davanti al computer e fare la collazione dei messaggi che arrivano, mentre prima era letteratura, era andare all’estero o girare l’Italia, per raccontare la vita.

Chi vuol fare la professione deve sapere che è condannato a una vita di routine, noiosa e non creativa, tanto più se ha intenzione di raccontare la verità, sarà espulso da questo mondo velocemente, oppure dovrà accettare altre condizioni.

È una scelta molto penosa. Perché un conto è fare l’impiegato di concetto, che fa sempre la stessa cosa, ed un altro è pensare di poter avere un ruolo individuale, forte, di poter far passare le proprie idee.

In queste condizioni non è possibile avere alcun ruolo intellettuale, ma, in ogni caso, gli stipendi che vengono dati ora ai nuovi giornalisti sono talmente miseri, che non è neanche un mestiere.

Se hai idee, sappi che dovrai combattere, non ti lasceranno dire quello che vuoi.

Se hai la schiena dritta, tienila dritta. Se sei pronto a piegarti in due, fai pure.

Anche questo è un modo per misurare le proprie attitudini(1).

(1) youtu.be/GnqauAYERUw

 Giulietto Chiesa

(aprile 2017)

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Ecco il collegamento per il libro in italiano.

And here is the link to the book in English.


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7 commenti

  • elvi ha detto:

    Grazie di cuore a Marco Tosatti e ad altri (“pochi,ma buoni”), che come lui mantengono la “barra dritta”!!!

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    La cosa grave per noi comuni mortali è che quei condizionamenti riguardano direttamente chi è o vuol diventare giornalista, ma indirettamente riguardano tutti noi. Le notizie lette o ascoltate e viste in TV concorrono a formare le opinioni nostre personali e, con maggior facilità, quelle dei nostri figli, con conseguenze imprevedibili. D’altra parte, a meno di non volersi ridurre a cavernicoli, è necessario mantenersi aggiornati e informati. Siamo veramente messi male.

  • alessio ha detto:

    Mi sono accorto che l’informazione
    di regime nel dare notizie usa
    sempre parole totem , quasi
    magiche , come lockdown ,
    esperti , resilienza ecc. e da ciò si
    può capire che ci stanno
    pasturando come fa il pescatore
    per far abboccare il pesce , poi
    il meglio lo danno con la
    politica estera cercando la pronuncia
    perfetta dei tiranni di turchia , cina
    e azerbaijan e storpiando il
    nome di Trump; non è un caso
    se con Biden si sono ringalluzziti
    Iran e i suoi controllati .

  • Nicola Buono ha detto:

    A proposito di Mainstream e Libera Informazione eccovi la notizia di una manifestazione svoltasi ieri a Milano in piazza Duomo ( gremita) e di cui i media servi di regime e lacchè del potere non hanno dato notizia. Era l’incontro da tutta Italia di cittadini e medici per le cure domiciliari covid. Se si fosse trattata di manifestazione Pro Ddl Zan i media servi di regime ne avrebbero dato notizia ma siccome va contro la propaganda governativa e dei media servi , la notizia si può trovare solo in piccoli Canali Internet e basta. I grandi giornaloni, radio, tv tutti zitti e muti. Servi e Complici di Regime.

    https://youtu.be/j-v71772Qfo

    • anonimo ha detto:

      Uno schifo assoluto, che Dio faccia giustizia di tutti loro il prima possibile, e che sottragga alle loro grinfie assetate di sangye quanta più gente possibile. Giù le mani dai bambini, servi di Satana ! Non ci sarà posto per voi nel Regno dei Cieli, ma solo nell’inferno più nero, e lì rimarrete in eterno a scontare tutte le vostre malefatte…

  • Desolata ha detto:

    È stato più forte di me e sebbene sapessi già da tempo come venissero utilizzati i feti abortiti, tuttavia l’articolo della BQ non sono riuscita a leggerlo fino in fondo; tanto è l’orrore per ciò che viene descritto e la pena per quei poveri bimbi sacrificati sull’altare di satana. Un solo pensiero mi nasce in questo momento: se l’inferno ancora non esistesse, verrebbe per forza creato solo per questo.