L’Accudimento, lo Scandalo del Politically Correct e la Neuropsichiatria. Agnoli.

28 Maggio 2021 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi Stilumcuriali, il prof. Francesco Agnoli commenta le strida scandalizzate che sono seguite alla frase del sen. Pillon sulla maggiore propensione femminile all’accudimento. Buona lettura, e buona riflessione sulla umana stupidità della mente offuscata dall’ideologia.

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IL CERVELLO MATERNO
A sx la vignetta di uno che crede di far ridere e di essere intelligente, a destra uno studio di una neuropsichiatra dell’Università della California.
Prima però di dare un’ occhiata allo studio, bisogna chiedersi: è davvero difficile capire perchè la gravidanza (accudimento per eccellenza) sia appannaggio, nel 100 per cento dei casi, delle donne, e perchè le donne siano la gran parte delle maestre d’asilo, maestre di scuole elementari, assistenti sociali ecc.?
La seconda domanda: accudire, curare, avere compassione… tutte doti che sono state ritenute per secoli tipiche soprattutto (ma non solo) della donna, valgono forse meno che essere ingegneri, muratori, informatici o altro?
Forse AMARE (che significa anche accudire) non è la più divina delle esperienze umane?
E quando pensiamo alla politica, davvero le leggi che impongono tasse, o regolamenti, valgono più delle leggi sociali che mutano il costume? Lina Merlin e le madri costituenti della DC che la appoggiarono, non lo ritenevano affatto…
Ma veniamo al testo della neuropsichiatra. Vi è un capitolo intitolato “Il cervello materno”, in cui si spiega che “durante tutta la gravidanza il cervello di una donna è intriso di neurormoni prodotti dal feto e dalla placenta” mentre “verso la fine della gravidanza nel cervello femminile i livelli di ormoni dello stress sono alti come durante una attività intensa, senza tuttavia provocare ansie o tensioni nella donna incinta: il loro scopo è renderla attenta alla propria sicurezza, alla nutrizione e all’ambiente circostante…”. Così piano piano la madre assume “abilità e talenti necessari per seguire e proteggere la prole”. Cioè per accudire!
Inoltre “finchè si è in continuo contatto fisico con il bambino, il cervello rilascia ossitocina e forma i circuiti necessari a trasformarsi in cervello materno e conservarsi tale”, con l’effetto che le “ondate di dopamina e ossitocina nel cervello materno rinforzano il legame amoroso”! Ancora: “I cambiamenti che avvengono nel cervello materno sono i più profondi e duraturi nella vita di una donna”, generano piacere, attenzione, “straordinaria abilità in ogni genere di relazione”!
Accudire: perchè questa parola fa tanta paura al triste individualismo odierno?
Perchè la donna-mamma (ma anche l’uomo, definito prima dalla paternità che dal suo mestiere) desta così scandalo?
Non sta forse qui l’origine di tanta tristezza odierna che si pretende cultura e modernità?
Non sta in questa incomprensione anche l’idea disumana e antiscientifica, che il ddl Zan vuole ratificare, per cui un bambino può fare a meno della sua mamma, e una donna può diventare uomo (o viceversa), senza tristissimi effetti collaterali, anzitutto per lui stesso?

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10 commenti

  • Paoletta ha detto:

    Fortuna che Silvana De Mari, al momento di scegliere il corso di laurea, non ha ascoltato i tipi simil-Pillon (medicina non e’ roba da donne, non sono portate!) ed oggi invece lotta come una leonessa (cosa che molti suoi colleghi uomini non fanno) per dire la verita’ sul Covid e dintorni. Sarebbe bello avere in Parlamento delle persone che, invece di fare sterili polemiche, aiutassero le donne lavoratrici con politiche adeguate, ad esempio promuovendo lo smart working per poter avere piu’ tempo per accudire. Invece Pillon con quest’uscita rischia di portare acqua al mulino di Zan&friends.

  • Claudia ha detto:

    Il problema a mio parere non è capire a cosa sono più portate le donne rispetto agli uomini e viceversa. Per questo basta guardarsi attorno e vedere come alle donne non manco la vocazione di occuparsi di altro rispetto all’ostetricia. Secondo me il problema si riduce nel comprendere a cosa siano portati il sen. Pillon e chi lo difende. Ciao.

  • Milli ha detto:

    Pensare che la biologia (o il buon Dio) cambia il cervello della madre per poter amare ed accudire , mi emoziona.
    Eppure è normale e naturale, anche se adesso bisogna lottare per affermare che 2+2 = 4.
    Non c’è bisogno di scomodare discorsi filosofici o ideologici, basta osservare una qualsiasi cagnolina o gatta, se fino al giorno prima era dolce e affettuosa col padrone, dopo il parto diventa una belva per difendere i cuccioli. Togliere i cuccioli a un animale è una crudeltà inconcepibile, eppure diventa buono e giusto togliere il bimbo a una donna se una coppia lo compra .

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    Se l’uomo fosse un angelo, di studi sugli effetti ormonali e i conseguenti effetti comportamentali della maternità come quello della dottoressa neuropsichiatra dell’Università della California non ci sarebbe bisogno. Ma l’uomo è un fantoccio di terra in cui il Creatore ha soffiato il suo spirito per farne un tutt’uno vivente.
    L’antropologia biblica è molto povera, ma sembra essere molto più vicina ai risultati dati dagli esperimenti sul comportamento umano compiuti dagli psicologi comportamentisti e/o i neurofisiologi che non alle elucubrazioni astratte degli spiritualismi estremi. Tant’è che punizione e premio, su questa terra secondo l’AT, e nell’aldilà secondo il NT, sono alla base della morale biblica e anche delle leggi umane.

  • Iginio ha detto:

    In effetti ricordo vent’anni fa una studentessa di scienze della formazione dirmi che proprio delle donne è accudire e proteggere, dell’uomo anche proteggere ma in modo diverso.
    E’ triste che queste lampanti verità, che se comprese renderebbero serene tante famiglie, vengano oggi travisate e disprezzate. Oggi forse persino la canzone di Roberto Vecchioni contro la donna-rambo e pro donna-con-la-gonna verrebbe censurata o non verrebbe proprio scritta.
    Ciò detto, un amichevole consiglio a Agnoli: lasci perdere il plinianesimo e approfondisca meglio la storia.

  • gianni ha detto:

    Il primo articolo che parlava della teoria gender è della Rivista massonica Hiram anno 2008. Va da sè che i semi delle ideologie più dissolutrici ed anticristiane come sempre si formino all’interno delle logge massoniche. Ci penseranno poi i loro galoppini ed i saltimbanco a loro libro paga a diffonderle nella società con tutti i mezzi che verranno messi loro a disposizione.

    • Bastian contrario ha detto:

      Coppie dello stesso sesso esistevano e convivevano anche prima di quella data.
      Non era necessaria la rivista citata..

      • gianni ha detto:

        Il solito che prende capra per cavoli. Il tema non è se le coppie omosessuali esistevano prima della teoria gender, ma chi l’ha ideata.

    • Iginio ha detto:

      Basta con questo complottismo da quattro soldi e da ripetitori spompati! La massoneria non è onnipotente ed è stata anch’essa travolta dai cambiamenti degli ultimi decenni: ha dovuto aprirsi al pubblico, ammettere le donne, subire processi… Forse anche il “tradizionalismo”, diciamo così, dei massoni è stato messo a dura prova. Evidentemente esistono forze ben più forti anche della massoneria, soprattutto perché hanno i soldi.

      • gianni ha detto:

        Non ne sai niente, e il commento qualunquista lo conferma. Chi scrive invece è stato ben adddentro a queste cose, quindi parla per esperienza diretta.