Milano, Oggi: Manifestazione contro il DDL Liberticida Zan. In Piazza Duomo.
15 Maggio 2021
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, oggi a Milano, a piazza Duomo, si svolgerà una grande manifestazione contro il DDL liberticida Zan, che il PD e la lobby omosessualità (ma con l’opposizione di Arci Lesbica e di altre realtà) cercano di far approvare. Qui sotto trovate alcuni comunicati, e qualche immagine…buona lettura.
Ddl Zan – Domani a Milano #restiamoliberi
Contrasto totale verso una inemendabile legge bavaglio
Piazza del Duomo (lato Marconi) domani, sabato 15 maggio, sarà teatro a partire dalle ore 15.00, della manifestazione #restiamoliberi, per dire No al liberticida ddl Zan.
Il Family Day partecipa alla prima di più iniziative di piazza, che vedrà il rispetto di tutte le misure di distanziamento sociale e di sicurezza sanitaria.
Daremo voce e forma ad un dissenso manifestato in questi mesi da numerosi ed eterogenei settori della società, dalle femministe ai vescovi italiani, dalle associazioni familiari alle voci più autorevoli della tradizione liberale italiana, nonché da molti personaggi pubblici anche di orientamento omosessuale.
La manifestazione darà spazio a più interventi e testimonianze dalla società civile. Saranno presenti anche diverse delegazioni del mondo istituzionale e politico (senza simboli di partito).
Introduzione nell’ordinamento italiano del controverso concetto di identità di genere, limitazione per la libertà di espressione, apertura all’utero in affitto e propagazione nelle scuole di ogni ordine e grado delle teorie di genere tramite la giornata nazionale contro l’omofobia: questi e molti altri sono i punti contestati di una legge inutile e liberticida.
È quindi doveroso rispondere ai tentativi di mistificazione che etichettano come omofobe tutte le voci di dissenso verso il ddl Zan, che, oltretutto, spacca la politica e la società italiana in un momento storico che richiederebbe la massima coesione. Mentre torniamo infatti a condannare ogni forma di discriminazione e violenza basata sull’orientamento sessuale, ribadiamo che non esiste alcun vuoto normativo: il nostro ordinamento dispone di tutti gli strumenti giuridici necessari per perseguire e condannare chi si è reso colpevole di questi atti, come dimostrano numerose e severissime sentenze già passate in giudicato.
D’altra parte in numerose occasioni, non ultima la manifestazione delle sigle lgbt di sabato scorso a Milano, i sostenitori del ddl hanno dichiarato senza giri di parole che il ddl ha lo scopo di rieducare la società a partire dalle scuole e di fare da apripista a pratiche come l’eterologa per tutti e l’utero in affitto, che non potranno più essere contestate senza rischiare di essere accusati di omofobia.
Non possiamo più tacere: è arrivato il momento di difendere la libertà dalle imposizioni di un pensiero unico sempre più asfissiante.
***
Gentile sostenitore,
come già sai, il ddl Zan è stato incardinato in Commissione Giustizia al Senato, grazie ad una forzatura del regolamento da parte di Pd e M5S, che hanno spinto il ddl sganciandolo da altri progetti di legge sul tema.
Ora arriva la svolta del centrodestra, che stupisce. E non in positivo. Lega e Forza Italia hanno infatti depositato un disegno di legge alternativo a quello Zan. Mossa infelice, perché legata alla logica del “concedere qualcosa per non fare prendere tutto”.Logica da sempre perdente, vedi Legge 40 sulla procreazione assistita.
Matteo Salvini, Licia Ronzulli, Paola Binetti e Gaetano Quagliariello firmano un testo con tre articoli dal titolo “Disposizioni in materia di circostanze aggravanti nei casi di violenza commessa in ragione dell’origine etnica, credo religioso, nazionalità, sesso, orientamento sessuale, età e disabilità della persona offesa”.
Obiettivi: rafforzare la difesa dei beneficiari-potenziali vulnerabili ed evitare l’indottrinamento gender (incluso l’arruolamento delle scuole e il reato di opinione).
Come? Agendo sull’articolo 61 del codice penale, inasprendo le pene per «violenze e ogni altro comportamento offensivo» ed escludendo le attenuanti.
Il centrosinistra percepisce il ddl alternativo come un ulteriore tentativo di affossare il ddl Zan, mentre la base di centrodestra si sente parzialmente ignorata – soprattutto chi si è speso in prima persona in difesa della famiglia naturale – e non ne capisce la strategia politica, perché, se si intendeva cercare un compromesso con il centrosinistra, si è riusciti, invece, solo ad inasprire i toni, oltre che perdere credibilità nello stesso elettorato di riferimento.
L’opinione pubblica è confusa su ciò che è giusto o sbagliato, cosa è necessario e urgente e cosa no. Finora, il centrodestra aveva spiegato che il ddl Zan era superfluo e nocivo perché siamo tutti uguali (principio già sancito dalla Costituzione) e già abbiamo norme che puniscono le violenze e aggravanti previste per motivi futili e abietti.
Ora invece presenta un ddl alternativo riconoscendo, implicitamente, che di una legge c’è bisogno.
Urge allora firmare e far firmare la petizione che SOS Ragazzi rivolge ai senatori, per chiedere di cassare il ddl Zan senza se e senza ma. E soprattutto senza presentare testi alternativi.
Personalmente sono molto perplesso con la proposta avanzata da lega e Forza Italia, anche perché il “nuovo” disegno di legge utilizza le stesse categorie del precedente, condanna chi discrimina per “orientamento sessuale o identità di genere”.
Ma cosa è l’identità di genere se non un concetto su cui ancora oggi si dibatte alacremente in sede accademica? L’identità sessuale, secondo la teoria gender, è stabilita unicamente dalla soggettiva percezione di ciascun individuo, che sarà libero di assegnarsi il genere percepito, “orientando” la propria sessualità secondo i propri istinti e le proprie mutevoli pulsioni.
Quindi vogliamo far dipendere una sanzione penale dalle “mutevoli pulsioni” di un individuo? Perché sia il nuovo sia il vecchio ddl danno al giudice la possibilità di infliggere pene, anche gravi, sulla base di idee personali, soggettivissime.
Sia il nuovo che il vecchio ddl non solo tollerano certe condotte, ma addirittura le pongono sullo stesso piano di condizioni date per natura (etnia, sesso, età).
Lo ribadisco: il ddl Zan non serve.
Infatti chi oggi usa violenza è già punito dal nostro ordinamento. Non serve varare una nuova legge, che, tra l’altro, prevede l’istituzione della giornata nazionale contro l’omotransfobia, il 17 maggio, e l’indottrinamento gender nelle scuole.
Approvare il ddl Zan sarebbe il trionfo del caos valoriale e avrebbe un senso altamente simbolico, perché presenta come buone le relazioni omosessuali.
La petizione rivolta ai senatori e che ti invito a firmare e condividere, serve proprio a rendere chiare le nostre preoccupazioni al riguardo.
Ti ringrazio per l’aiuto in questa campagna.
Un caro saluto,

Federico Catani
Direttore della campagna SOS Ragazzi
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Pro Vita e Famiglia scende in piazza a Milano: “La giornata internazionale della famiglia? Se approvano ddl Zan potrebbe essere l’ultima”
“Domani, sabato 15 maggio, Piazza del Duomo (lato Marconi) sarà teatro a partire dalle ore 15.00, della manifestazione #restiamoliberi, per dire No al liberticida ddl Zan. Oggi si festeggia la Giornata internazionale della Famiglia, il nucleo fondante della società, e domani ci saremo anche noi lì in piazza per spiegare che la proposta di legge su l’omotransfobia è solo un grimaldello per distruggerla. Spiegheremo inoltre agli italiani tutti i punti di questa legge che mettono concretamente in pericolo le famiglie, la loro libertà educativa”: così, in una nota, l’onlus Pro Vita e Famiglia annuncia la partecipazione alla manifestazione contraria al Ddl Zan.
“Nel rispetto di tutte le misure di distanziamento sociale e di sicurezza sanitaria domani si alzeranno le voci del dissenso, dalle associazioni familiari fino a quelle dei personaggi pubblici anche di orientamento omosessuale. Non mancheranno, inoltre, testimonianze anche dalla società civile. Saranno presenti poi diverse delegazioni del mondo politico e istituzionale” ha specificato la nota di Pro Vita e Famiglia.
“L’introduzione del concetto di identità di genere aprirà all’utero in affitto, all’indottrinamento dei nostri figli e alla censura di associazioni e genitori limitandone la libertà di espressione e obbligando gli studenti, fin dall’infanzia, ad ascoltare la teoria del genere nella giornata nazionale contro l’omotransfobia (art. 7 Ddl Zan). E’ arrivato il momento di ribellarci e di impedire questa nuova e violenta dittatura ideologica che vogliono imporre a noi a ai nostri bambini” conclude la nota.
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Ecco il collegamento per il libro in italiano.
And here is the link to the book in English.
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Tag: arcilesbica, ddl zan, milano
Categoria: Generale
“L’inqualificabile attacco alla folla in preghiera e l’ennesimo massacro di Gaza, giustificato con il solito lancio di missili “palestinesi”, potrebbero essere un diversivo per distrarre l’opinione pubblica, estera e locale, dal disastro provocato dalla vaccinazione di massa. Da fonti indipendenti giungono notizie catastrofiche sugli effetti avversi, severamente censurate dalla stampa ufficiale…..Una volta falliti tutti i tentativi di provocare la Russia, prima in Siria, poi in Iran e, ultimamente, in Ucraina, sembra che stiano cercando di riaccendere la miccia in Israele. Anche se non ne abbiamo certezza, ci sono fondate ragioni per pensare che il gioco della fantapandemia sia sfuggito di mano e che il sistema finanziario rischi il collasso, per evitare il quale avrebbe bisogno di una nuova guerra…..Il mondialismo, oltretutto, è minacciato anche dalle inchieste sulle elezioni americane. La decisione di ricontare i voti in una contea dell’Arizona potrebbe estendersi a tanti altri luoghi, fino a rendere necessaria una nuova tornata elettorale, qualora l’enorme frode fosse accertata a livello giudiziario…..Un dirigente dell’ente di controllo dei farmaci, come se non bastasse, ha di recente dichiarato che non farebbe mai somministrare ai suoi figli un preparato che non abbia superato le necessarie verifiche…..La somministrazione obbligatoria di un prodotto sperimentale è… un rito satanico cui sta prestando man forte anche buona parte della gerarchia cattolica.”
Fonte : http://lascuredielia.blogspot.com/
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Preppy, dove ci incontriamo?