Osservatore Marziano: il Papa prega per la Finanza. Ma che Vuole Dire?

26 Aprile 2021 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Carissimi Stilumcuriali, Osservatore Marziano ci ha inviato ieri – ma la pubblichiamo solo oggi – questa riflessione sulla preghiera che il Pontefice regnante ha indicato ai fedeli per questo mese. Una preghiera che ha come tema la finanza….buona lettura. 

 

§§§

 

Caro dottor Tosatti, come lei sa qui su Marte leggiamo sempre il volantino “La Domenica” (edito da San Paolo per la messa domenicale).

Quello di oggi (ieri per chi legge, n.d.r.) 25 aprile, IV domenica di Pasqua e pure festa della liberazione, siamo stati incuriositi da una delle tre Preghiere Mensili (maggio 2021), quella – del Papa -.

La riporto integralmente:

Preghiera mensile del Papa: <Preghiamo perché i responsabili della finanza collaborino con i governi per regolamentare la sfera finanziaria e proteggere i cittadini dai suoi pericoli>.

Beh, ci aspettavamo che un Papa pregasse anzitutto per proteggere i cittadini, suo gregge, dal pericolo dell’ateismo o della gnosi, per esempio. Invece invita a pregare per proteggere i cittadini dai pericoli della finanza. Ma saprà cosa sono la finanza e i finanzieri?

Chissà a quali responsabili della finanza si riferisce il Santo Padre.

Non certo quelli che lui apprezza tanto e che si occupano del Reset di Davos, oppure quelli che realmente regolamentano la sfera finanziaria e religiosa grazie al Deep State e alla Deep Church, quali i vari suoi apparenti alleati Rothschild, Rockefeller, ecc.

Il Papa non si riferiva certo alla finanza etica che finanzia le Ong di Casarini, oppure a quella che gli ha fatto, sorprendentemente, trovare 20 milioni di Sterline su un conto estero?

Non si riferiva certo alla finanza che gestisce off-shore il patrimonio della Santa Sede.

Ma a chi allora?

Ma chiunque siano questi “responsabili della finanza” cui si rivolge, perché mai dovrebbero dargli retta dopo che li ha colpiti con una specie di fatwa nell’enciclica Fratelli Tutti?

Mi ha anche incuriosito l’esortazione a far collaborare i responsabili della finanza con i governi.

Ma non lo sa che collaborano già e anche troppo, ovunque e da sempre?

Incitarli a collaborare ancor di più significherebbe mettere i finanzieri direttamente ed esplicitamente al governo (non ectoplasmi).

I responsabili della finanza ed i responsabili dei governi infatti collaborano anche troppo per “regolamentare la sfera finanziaria”.

Ma forse il Santo Padre vorrebbe regolamentare a modo suo, penalizzandola, la finanza che sostiene attività secondo lui non etiche o non lecite, quale l’industria della difesa, dimenticando invece l’industria farmaceutica dei vaccini, da lui considerata etica?

Chiederei al Santo Padre di proporre pertanto di istituire formalmente un “rating finanziario” della Santa Sede (che di fatto già esiste grazie alle sue esternazioni), che promuova con tripla A, cioè il massimo del valore, l’etica del business dei trafficanti di migranti, oppure l’industria green (ecologica).

Curiosamente ha sempre bocciato i governi apparentemente meno amici del clima, ma soprattutto nemici suoi (Trump, Bolsonaro, Putin) assolvendo invece altri, che del clima se ne infischiano (la Cina), ma che considera amici.

Ma farei una domanda finale a Papa Bergoglio. Ma lui ha fatto regolamentare realmente ed adeguatamente le finanze vaticane con le norme internazionali sulla trasparenza e sull’antiriciclaggio, per esempio?

O continua solo a dichiarare che vuole farlo, ma glielo impediscono? Curioso, perché chi voleva farlo realmente lo ha cacciato in malo modo (si pensi solo al card. Pell, al revisore dei conti Milone, al Vice direttore dello IOR Mattietti)…

Sapesse quanto, tanti cattolici che lui chiama con disprezzo tradizionalisti, hanno oggi pregato per la “liberazione”! Per esser però liberati da un altro tipo di pericolo, ben superiore a quello della finanza….

OM

§§§




Ecco il collegamento per il libro in italiano.

And here is the link to the book in English. 


STILUM CURIAE HA UN CANALE SU TELEGRAM

 @marcotosatti

(su TELEGRAM c’è anche un gruppo Stilum Curiae…)

E ANCHE SU VK.COM

stilumcuriae

SU FACEBOOK

cercate

seguite

Marco Tosatti




SE PENSATE CHE

 STILUM CURIAE SIA UTILE

SE PENSATE CHE

SENZA STILUM CURIAE 

 L’INFORMAZIONE NON SAREBBE LA STESSA

 AIUTATE STILUM CURIAE!

ANDATE ALLA HOME PAGE

SOTTO LA BIOGRAFIA

OPPURE CLICKATE QUI




Questo blog è il seguito naturale di San Pietro e Dintorni, presente su “La Stampa” fino a quando non fu troppo molesto.  Per chi fosse interessato al lavoro già svolto, ecco il link a San Pietro e Dintorni.

Se volete ricevere i nuovi articoli del blog, scrivete la vostra mail nella finestra a fianco.

L’articolo vi ha interessato? Condividetelo, se volete, sui social network, usando gli strumenti qui sotto.

Se invece volete aiutare sacerdoti “scomodi” in difficoltà, qui trovate il sito della Società di San Martino di Tours e di San Pio di Pietrelcina

Condividi i miei articoli:

Libri Marco Tosatti

Tag: , ,

Categoria:

42 commenti

  • Stefano ha detto:

    Questi equivoci o confusioni con i Papi precedenti non sono mai accaduti, I loro discorsi potevano non piacere ma mai essere fraintesi.

  • Luca Antonio ha detto:

    Enrico Nippo, leggo sempre con ineteresse i suoi commenti, qui mi sento di intervenire per il fatto che nessuno ha eccepito , riguardo al suo intervento “sul chi sono io per giudicare” la cosa piu’ importante.
    Mi spiego, Lei giustamente riporta l’intero discorso – che di per se’ non avrebbe nulla di eccepibile – ma ignora una cosa fondamentale del Bergoglio pensiero e del modus operandi del mainstream : le domande e le risposte sono preparate prima, Bergoglio non fa altro, di comune accordo con i massmedia, che dare in pasto alla stampa una serie di parole, ben studiate per non essere preso in castagna, da cui poi sa verranno estratte ed enfatizzate quelle “giuste”.
    E’ il suo gesuitico modo di operare, ricorda cosa disse a mons. Forte alla vigilia del 1 sinodo sulla famiglia ? …”…non possiamo apertamente dire dove vogliamo andare a parare, voi create una qualche premessa – la parolina “giusta” in mezzo alla solita melassa buonista ndr – che poi le conclusioni le trarro’ io”.
    Venne fuori la melmosa Amoris Letizia e le sue noticine.
    Questo e’ l’ uomo, l’intellettuale , il “teologo” senza laurea Bergoglio…un bottegaio da due soldi che ride grasso quando riesce a rifilare la sua partita di carne avariata.
    Sara’ spazzato per ignominia via dalla storia della Chiesa, purtroppo dopo averne raso al suolo la Storia.

  • ANTONIO ha detto:

    IL NOSTRO “SANTO” PASTORE FORSE CI DERIDE, SAPENDO DELLA “PROFEZIA” DELL’AMICO BILL GATES, IL QUALE HA PREVISTO CHE PER LUGLIO CI SARÀ UNA CRISI ECONOMICA. FORSE PROVOCATA DA UN VIRUS INFORMATICO. FATE UNA RICERCA E AVRETE CONFERMA…. ORMAI HANNO LA SFACCIATAGGINE DI DERIDERCI. PREGHIAMO AFFINCHÈ SI CONVERSANO E CI CONVERTIAMO, AFFINCHÉ IL SIGNORE PRENDA POSIZIONE.

  • Dal paese di Uz ha detto:

    Mai stati nel paese di Uz ? Ma se tutti avete sentito parlare di un riccone che abitava proprio là. Si chiamava Giobbe.
    La Bibbia elenca con acribia le sue ricchezze.
    Copiamo!
    Sette figli e tre figlie.
    7000 pecore (mica poche),
    3000 cammelli,
    500 paia di buoi.
    500 asine e un grandissimo numero di servi.
    Perché tutte queste ricchezze ?
    Perché quest’uomo era integro e retto, temeva DIO e fuggiva il male.
    Quanto segue, forse lo sapete, ma è l’incipit che non si tiene ben presente.

    • stilumcuriale emerito ha detto:

      Ma ancora meglio è la fine:
      Il Signore benedisse la nuova condizione di Giobbe più della prima ed egli possedette quattordicimila pecore e seimila cammelli, mille paia di buoi e mille asine.
      Ebbe anche sette figli e tre figlie.

      Però non è questo il senso del libro di Giobbe, come, probabilmente, lei sa. Anzi è dimostrare che il benessere materiale non è da ritenersi una remunerazione del bene compiuto.

      • Adriana 1 ha detto:

        Il lato poco ” simpatico” della faccenda è che anche i figli furono messi tra i beni perduti da rimpiazzare, come le pecore, gli asini, i buoi…Storicizziamo pure, ma è difficile prenderlo come esempio di santità.

  • Enrico Nippo ha detto:

    Per ACIDO PRUSSICO

    Che questo sia un blog “tradizionalista” non credo proprio, dati gli effluvi demo-liberali di una certa consistenza che vi arieggiano. Io non “difendo” nessuno. Sono abituato ad esprimermi sul ciò che è scritto o ciò che è detto e non su chi lo scrive o lo dice, e la cosa non è così scontata come può sembrare.

    Per SCUSI TANTO

    Il bon ton (o galateo) esige che non si dica “non avete capito” bensì “non mi sono spiegato”. Con il suo ragionamento un figlio non solo non dovrebbe andare più in parrocchia, ma nemmeno a scuola , al cinema, al gruppo scouts e via dicendo, facendone praticamente un eremita (mancato).

    Per STILUMCURIALE EMERITO

    Sono sempre più in dubbio (sul serio!) se considerare certe tue risposte perle di saggezza o diamanti di banalità.

    Per MARIO

    Il mio “spirito di contraddizione innata e perpetua” spazia sfericamente a 360 gradi. Essere considerato un troll bergoglione o, compiuto il periplo, un fanatico del Papa Re, è per me assolutamente normale. Ma non si tratta né di una mia virtù né di un mio vizio. A volte mi fa pensare che la reincarnazione sia possibile: la mia mentalità medievale (ovviamente retriva per i moderni saccenti di ogni risma) è soltanto in secondo piano culturale; molto di più, è qualcosa di talmente viscerale, talmente profondo, talmente radicato, che forse sono uno morto durante una battaglia contro i saraceni (con i quali, di notte, giocavo a scacchi), oppure in uno scontro fra samurai (con i quali poco prima gustavo del tè). Per questo sfuggo a qualsiasi tentativo di etichettamento e sembro un … Matto amante della Spada!😊

    • stilumcuriale emerito ha detto:

      Con la tua smisurata capacità di analisi e di critica e la tua immensa cultura non dovrebbe esserti tanto difficile discriminare tra due opposti estremi come la saggezza e la banalità. In ogni caso finchè non mi caccia Tosatti io continuerò a scrivere perle di saggezza sotto l’apparenza di diamanti di banalità. Stammi bene.

  • Acido Prussico ha detto:

    Enrico Nippo che prende -quasi- le difese dell’Incompreso Bergoglio.
    Il Mario (senza patronimico) che prende le difese di Enrico Nippo.
    Cose da “matti” in un blog sfacciatamente “tradizionalista”??.

  • Acido Prussico ha detto:

    Tradotto in parole “povere”.
    Paperino un po’ squattrinato invita i nipotini Qui Quo Qua a bussare alla porta di Paperon de’ Paperoni per convincerlo ad aprire i suoi forzieri e mollare qualche doblone (soprattutto ora che i turisti non non vengono a San Pietro).

    • stilumcuriale emerito ha detto:

      Non solo . I Musei Vaticani sono chiusi da mesi e riapriranno solo il 3 maggio ma con ingressi contingetati, con una cadenza di 30 in 30 minuti e un sacco di altre regole limitative. Quindi il disavanzo (così lo chiama lui, per non dire perdita ) si sta facendo sempre più grave e la Chiesa povera per i poveri ha sempre più bisogno di schei…. Economy by Francisco.

  • Enrico Nippo ha detto:

    Per SHERDEN:

    Lei comprende che con il metodo “Sì, ma” si resta al palo. Non c’è enunciato, da chiunque sia proposto, che non possa essere contraddetto o modificato da qualcun altro con il “Sì, ma”. In altri termini, nessuno può proporre un argomento ben definito senza che qualcuno lo rintuzzi con un “Sì, ma”, e però, come si dice, uscendo dal seminato. D’altra parte è certo che anche Bergoglio potrebbe ribattere a ciò che Lei osserva con un “Sì, ma”, per il perpetuarsi di un carosello che approda al nulla.

    Per SCUSI TANTO:

    Lei ha portato un esempio valido per un contesto del tutto differente da quello trattato da Bergoglio, in cui si tratta di una persona gay che “cerca il Signore e ha buona volontà “, e quindi s’impegna ad astenersi dagli atti omosessuali, con ciò salvandosi dall’inferno.

    Mi sembra che né SHERDEN né SCUSI TANTO abbiano preso in considerazione sia la possibilità di una durezza dei giudizi dei sani nei confronti dei malati, per i quali è venuto Cristo, sia la possibilità che tali giudizi possano essere temerari poiché dettati dal vizio capitale della superbia.

    Io, per esempio, non sono omossessuale, ma da ciò non me ne discende i diritto di dare addosso indiscriminatamente agli omosessuali, poiché tra loto potrebbero esservi – come spero ci siano – coloro che “cercano il Signore con buona volontà” e quindi s’impegnano ad astenersi dagli atti omosessuali.

    Di più, non è detto che essendo esente dal vizio della lussuria, io sia esente dagli altri vizi capitali. E così torniamo alla faccenda della trave e della pagliuzza, la quale, per essere sincero, non sembra abbia molto successo in questo blog.

    • Micky ha detto:

      Anche la storia del fariseo e del pubblicano ha poco appeal in questo blog: “Disse ancora questa parabola per alcuni che presumevano di esser giusti e disprezzavano gli altri…”

      • Scusi tanto ha detto:

        Non avete capito .
        Lo scopo della legge Zan è quello di imporre il falso come vero. Ed è questo che deve essere impedito. Nessuno, in questi tempi bui, avrebbe la capacità e la forza di condurre una vera lotta contro gli omosessuali. Ci limitiamo a dire che non si può chiamare il bene male e il male bene.
        Ma se voi foste un genitore lascerete andare vostro figlio in Parrocchia sapendo che il curato è omosessuale ?

      • stilumcuriale emerito ha detto:

        Anche lei sta dando un giudizio del genere che lei condanna. Difendere la verità non è un ritenersi giusti disprezzando gli altri. Se fuori piove e lei mi dice che sta splendendo il sole mi dice dov’è la mia superbia e il mio disprezzo per lei se le rispondo che non è vero che piove e che invece sta splendendo il sole?

        • stilumcuriale emerito ha detto:

          NB: mi scuso per l’inversione che ho fatto nella seconda parte del discorso . Anziché : non è vero che piove e che invece sta splendendo il sole Leggasi : non è vero che splende il sole e che invece sta piovendo.
          Lapsus tutto da spiegare, ahimè. Sarà l’età ?

    • Sherden ha detto:

      Egregio sig. Nippo, noto che il suo controbattere (un po’ scomposto, per la verità) s’appiglia a cose che non sono.
      Io, e non per caso, ho citato la Dottrina, che si rivolge alle PERSONE omosessuali nei termini che lei ha ricordato. Quella è la stessa Dottrina, però, che ne CONDANNA GLI ATTI come “moralmente disordinati”. E chiunque ometta di ricordare questo, semplicemente non fa un buon servizio alla Verità. Se poi, oltre a non ricordarlo, tollera che altri di non poca rilevanza nelle gerarchie – come quelle che ho citato – propagandino certa ideologia come conforme alla dottrina, il cerchio si chiude.
      Non ho niente, ça va sans dire, contro le PERSONE omosessuali mentre ne ho – e parecchio – contro chi (dentro e fuori la Chiesa) cerca di gabellarne le relazioni come “buone”, al punto di dirne bene (o “benedirne”, se preferisce). Dal quel “chi sono io per giudicare”, letto artatamente fuori dal contesto in cui fu pronunciato, è innegabilmente nato uno sdoganamento a valanga sul quale non è mai intervenuto a fare chiarezza colui che lo pronunciò. Sicché è diventato facile etichettare come “omofobo”, anche dentro la chiesa cattolica à la page, chiunque si permetta di obiettare alcunché ai desiderata della lobby lgbtqwerty (domani magari lo si metterà al gabbio, grazie a Zan e comparielli). A pensarci bene, è lo stesso sistema che l’ultrasinistra usava negli anni ’70, appioppando del “fascista” (e, in seguito, del piombo) a chiunque si opponesse alle magnifiche sorti e progressive. Sappiamo come è andata a finire.
      Giusto per raccontarla tutta intera. La mezza verità non è mai un buon affare.

  • Antonio Cafazzo ha detto:

    Lasciamo parlare Dante per commentare la “sollecitudine finanziaria” di Francesco nell’era Draghi:

    “Di voi pastor s’accorse il Vangelista,
    quando colei che siede sopra l’acque
    puttaneggiar coi regi a lui fu vista;

    quella che con le sette teste nacque,
    e da le diece corna ebbe argomento,
    fin che virtute al suo marito piacque.

    Fatto v’avete Dio d’oro e d’argento;
    e che altro è da voi a l’idolatre,
    se non ch’elli uno, e voi ne orate cento?

    Ahi, Costantin, di quanto mal fu matre,
    non la tua conversion, ma quella dote
    che da te prese il primo ricco patre!”.

    Chi è il “marito”?

  • Astore da Cerquapalmata ha detto:

    I finanzieri dovrebbero COLLABORARE con i governi per fare regole perché, in sostanza, i cittadini non siano derubati?
    A parte che si potrebbe sarcasticamente far notare come gli accordi tra due soggetti notoriamente considerati dai cittadini come “ladri” difficilmente possono promettere qualcosa di buono, occorre puntualizzare che i finanzieri non contano più dei cittadini per cui NON possono partecipare a fare le regole.
    Le regole le fanno i GOVERNI, che sono sorti proprio perché l’arbitrio dei forti non prevalga sulle esigenze dei deboli.
    I governi devono pensare ai piccoli e non ai grandi.
    E se pensano ai grandi è perché dai loro guadagni tutti ne ricevano beneficio e non perché i ricchi diventino più ricchi a SCAPITO dei piccoli, come avviene attraverso il liberismo attuale, molto diverso dal capitalismo di ieri e non a caso di sinistra, nel senso di materialista in senso marxista.
    Se il Papa, come spero e come voglio pensare, voleva difendere i più deboli, non ha usato un’espressione felice perché le sue parole si prestano ad essere equivocate.

  • Paolo da Padova ha detto:

    Tempo perso porre domande a Giorgio Mario Bergoglio. Non risponderà mai o mai a tono, come gli antichi oracoli messi a tacere dal Cristianesimo.

  • alessio ha detto:

    Forse intendeva la finanza dalle
    fiamme gialle , perché non
    indaghi perché la Cina paga
    due miliardi di euro l’anno
    al vaticano , sul rapporto
    vaticano-big pharma , e
    sull’affarone di Londra
    che sembra una storia
    di riciclaggio dove si sono
    esposte le più alte
    cariche della segreteria
    di stato vaticana.

  • Creazionista ha detto:

    Se Dio non ce ne libera prima un giorno il pampero pregherà perché “la misssericordia di Dio consenta la sua riconciliazione con satana”

  • Sherden ha detto:

    “…l’imputato punta il dito sulle lobby gay (per esempio la Cirinnà-Zan-Luxuria & Company)…”

    Sì, ma si è “dimenticato” di quell’altra, la Peña Parra-Ricca-Zanchetta-Martin e teutonici in gran spolvero (e non è che si nascondono: ci stanno facendo pure un sinodo lgbtqwerty-oriented). Com’è che a questi gliela fa passare sempre liscia?
    Non ci sarebbe da chiedersi come sia possibile che un pastore prenda in giro così duramente le pecore a lui affidate, al punto di negar loro la verità su chi sono i lupi?
    Pare che il 10 maggio prossimo duemilaquattrocento (non esattamente quattro gatti) religiosi tedeschi benediranno coppie gay, in aperta disobbedienza al Vangelo, alla Dottrina, alla Tradizione e ai suoi stessi ammonimenti, ben spalleggiati dall’establishment di porporati e (pseudo)intellettuali (compresi quelli da sempre nemici della Chiesa). Ma una lobby è tale solo quando è quella degli altri?

  • Sherden ha detto:

    Ma dai, cosa volete trovarci nelle sparate del pampero, tratte direttamente dall’antologia del conte Mascetti…

  • Maria Michela Petti ha detto:

    Con il tempismo inossidabile, ormai noto, la divulgazione dell’intenzione di preghiera alla vigilia del progress report (rapporto sui progressi) di MONEYVAL – cioè il verdetto, atteso per oggi, che il comitato del Consiglio d’Europa sulla corrispondenza al processo di trasparenza finanziaria delle norme introdotte in Vaticano, con finalità propiziatoria a tal fine e in previsione di uno stretto rapporto di collaborazione redditizia per l’immediato e per il futuro.
    In due parole: captatio benevolentiae!

  • Enrico Nippo ha detto:

    Beh, può darsi che non si possa negare la piatta e “misteriosa” genericità della preghiera mensile di questo Papa, oggetto di critiche a non finire non soltanto per la sua catechesi ecologico-mondialista dai tratti paganeggianti, ma addirittura per la presunta invalidità della sua elezione. Un papa su cui si stende l’ombra dell’ala liberal-conservatrice dei fedeli; ala un pochino spennacchiata a causa della divisione (tanto per cambiare) e della confusione relativa all’irrisolvibile tormentone Ratzinger.

    Dall’ala libera-conservatrice dei fedeli, questo Papa è visto come un imputato, uno che non ne azzecca una per definizione: “L’ha detto Bergoglio?” … “Sbagliato!”.

    Però, può darsi che non sia sempre così.

    Torno sul famoso “chi sono io per giudicare” che tanto scandalo e livore ha suscitato nelle anime sante, che ancora hanno le mani nei capelli, indignati anch’essi, i capelli, per la diabolica affermazione.

    Ripassiamo – onestamente – il contesto dal quale è stata estrapolata l’affermazione che ha sconvolto le anime sante, subito impegnate a scagliare la prima pietra (evidentemente più di duemila anni non sono bastati per capire la lezione):

    “Io ancora non ho trovato nessuno che mi dia la carta di identità in Vaticano dei gay, dicono che ce ne sono, credo che qualcuno si trovi. Ma bisogna distinguere tra una persona così e il fatto che esistono delle lobby. Le lobby non sono buone. Se una persona gay cerca il Signore e ha buona volontà chi sono io per giudicarla? Il catechismo della chiesa cattolica dice che non si devono discriminare queste persone per questo. Il problema non è avere questa tendenza. Sono fratelli. In questo caso il problema è fare lobby, lobby di persone con questa tendenza, ma potrebbero essere lobby di avari, di massoni”.

    Ritengo non si possa equivocare sulla distinzione radicale che l’imputato evidenzia fra tendenza all’omosessualità del singolo accompagnata dalla buona volontà di cercare il Signore, quindi con rinuncia agli atti omosessuali, e la propaganda delle lobby gay che, come tutte le lobby, l’imputato stesso dice “non buone”, portando come esempio le lobby di avari (oltre che di massoni).

    Di fatto, la pratica omosessuale, quale infrazione del Sesto Comandamento e cedimento al Vizio Capitale della Lussuria, non è peccato maggiore dell’avarizia e del furto quali infrazioni del Quinto Comandamento e cedimento al Vizio Capitale dell’Avarizia. Si tratta in entrambi i casi di peccati mortali, e non è che un peccato sia più o meno mortale di un altro. La morte non è quantificabile. Peccato mortale l’atto omosessuale, peccato mortale l’atto di avarizia e del furto.

    Per non dire del Vizio Capitale della Superbia, radice di tutti gli altri e dal quale è improbabilissimo che un essere umano possa dirsi del tutto esente.

    L’imputato fa anche un riferimento, evidentemente ignorato dalle anime sante paonazze d’indignazione, al Catechismo, secondo il quale “non si devono discriminare le persone per questo”, cioè per la tendenza omosessuale. E infatti dice: “il problema non è avere questa tendenza”, la quale, in effetti, può essere contenuta cercando il Signore e con buona volontà.

    Piuttosto, l’imputato punta il dito sulle lobby gay (per esempio la Cirinnà-Zan-Luxuria & Company) che, stavolta sì per ispirazione diabolica, propagandano il gender tout court, quindi avallandone gli atti.

    E tuttavia, nonostante l’innegabile distinzione, ecco l’urlo del giudizio inappellabile: “gay/colpevole!”, “Bergoglio/corrotto!”, che irresistibile erompe dalle bocche infocate delle anime sante, immemori che Cristo non è venuto per i sani, cioè per esse, ma per i malati.

    Ora, non ci sarebbe da chiedersi come sia possibile che i sani disprezzino così duramente i malati, al punto di negar loro una possibilità di guarigione?

    • Scusi tanto ha detto:

      Mi permetto di ricordarle il caso di quella signora abbastanza giovane che, affetta da un melanoma, ma credendosi sana , non si è curata ed è morta.
      Lo stesso potrebbe accadere ai gay, che , non percependo la loro condizione come patologica, non cercassero di uscirne. E così facendo rischiassero di finire dritti all’inferno.

    • Don Ettore Barbieri ha detto:

      Avarizia e furto rientrano nel settimo comandamento. Sul fatto che quelle frasi siano state effettivamente travisate da entrambe le parti lei ha ragione, anche se Francesco non perde occasione per farsi fraintendere e in ogni caso non rettifica mai: bastava dire, appunto, “non fatemi dire ciò che non ho detto”, ma dopo otto anni quelle espressioni continuano a girare indisturbate. Tra i peccati mortali esiste, in realtà, una gerarchia: tutti conducono all’inferno, ma non hanno la medesima gravità e non sono puniti allo stesso modo.

      • Enrico Nippo ha detto:

        Chiedo scusa del lapsus 5/7 e grazie per la correzione.

        Mi permetta una battuta: non so Lei, ma io non sarei così soddisfatto se entrando nell’inferno mi fosse data un’opzione: in quale girone o bolgia preferisci andare?

        L’inferno è l’inferno, come la morte è la morte.

        I Novissimi non sono commentabili: morte, giudizio, inferno, paradiso.

        Le distinzioni le facciamo noi di qua, ma di là …

        • stilumcuriale emerito ha detto:

          Enrico, ti dò un suggerimento: scegli l’inferno gestito dagli italiani. Lì puoi stare tranquillo che non funzionerà mai niente e un giorno mancherà la legna per il fuoco, un altro giorno i diavoli saranno in sciopero, un altro giorno ancora ci sarà la manifestazione di protesta dei dannati e così insomma riuscirai a passartela alla meno peggio.

        • Don Ettore Barbieri ha detto:

          Enrico Nippo, ha perfettamente ragione a dire che l’inferno è l’inferno: la pena maggiore, ovviamente, è la privazione definitiva della visione di Dio. Però, Dio, nella sua giustizia punisce più o meno i singoli dannati a seconda dei peccati effettivamente commessi: non volevo essere pedante, ma soltanto sottolineare la giustizia divina. Pensi che Gesù diceva a Santa Faustina Kovalska che anche i demoni ammiravano la sua giustizia (ma non conoscevano la sua misericordia).

      • MARIO ha detto:

        Don Ettore Barbieri,
        il problema è che qualcuno fraintende tutto o quasi di ciò che dice il Papa, non certo per amore della verità ma per motivi ideologici.
        Allora il Papa cosa dovrebbe fare, chiarire anche i fraintendimenti capziosi e pressoché quotidiani dei suoi nemici? Penso che abbia qualcosa di meglio da fare…
        Perché non provate a farlo prima di tutto voi preti, quando leggete le solite castronerie, piuttosto che fare orecchie da mercante o addirittura rincarare la dose?

        • Giona ha detto:

          à Mario, il papa farebbe bene a non farsi fraintendere , parlando chiaro ,no ? tanto per cominciare . Mario, Mario…

        • Sherden ha detto:

          “…il Papa cosa dovrebbe fare, chiarire anche i fraintendimenti capziosi e pressoché quotidiani dei suoi nemici?…”

          No, potrebbe (e dovrebbe) molto più semplicemente chiarire quelli dei suoi prelati, per esempio in quel di Germania (ma non solo). O è chiedere troppo?

        • stilumcuriale emerito ha detto:

          Balle! Il Papa che legge, lascia tutto scritto e lì si può verificare tutto, parola per parola, virgola per virgola. E’ lui, se mai, che quando vede di aver letto o detto un’asinata, cerca in un successivo discorso di dire tutto il contrario, o manda avanti qualche suo giannizzero che spiega al popolo che il Papa ha detto bianco, ma voleva dire nero.

        • Don Ettore Barbieri ha detto:

          Carissimo Mario, chissà come mai con Paolo VI, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI i laicisti e i nemici del papa in generale capivano benissimo e subissavano di derisione, ironie, critiche e sberleffi i malcapitati e invece Francesco è portato da loro in punta di mano.. Chissà come mai varie volte le Massonerie locali si sono sentite in dovere di dargli il benvenuto. Non mi risulta che in otto anni di pontificato abbia mai corretto una cattiva interpretazione del suo pensiero.. Forse perché gli va bene così? Forse perché lo fa apposta? Dato che a te piace fare il revisore delle bucce altrui, perché non provi a spiegarci il mistero?

          • MARIO ha detto:

            Carissimo don Ettore,
            le strumentalizzazioni per motivi ideologici ci sono sempre state e sempre ci saranno, sia prima che durante e dopo Papa Francesco, sia da fuori che da dentro la Chiesa, sia da destra che da sinistra, da conservatori e riformatori, da tradizionalisti e da modernisti.
            Hanno strumentalizzato perfino Gesù, il popolo per proclamarlo Re e il Tempio per condannarlo a morte, ognuno secondo i propri interessi, ma Lui ha seguito la sua strada, senza curarsi degli umori o delle reazioni di chicchessia. Anche perché Lui, a differenza di molti contemporanei, era venuto “non per condannare, ma per salvare.”

    • MARIO ha detto:

      Enrico,

      se continui così, fra non molto passerai anche tu per un misero troll bergoglione…

      Magari, visto il tuo spirito di contraddizione innata e perpetua, potrebbe anche farti piacere.
      Ma stai tranquillo, questo tipo di piaceri non necessitano certo di alcun perdono dall’Alto, anzi li considererei come giusta ricompensa dall’Alto per un’opera meritoria.
      Si tratterebbe di qualcosa di piuttosto inconsueta, ma possibile: soddisfare i propri istinti e meritare il Paradiso…

      Come non incoraggiarti? Prendere in mano una pietra alla volta e smontare tutto il castello fatato (eufemismo) costruito attorno a Bergoglio. E per di più, provando un intimo piacere…

      Comunque, grazie per la fatica che ogni tanto mi risparmi.
      Buona giornata.

      • lucilla ha detto:

        (don ) Mario , sa che lei scrive come un prete che non legge più il Vangelo , ma solo l’Avvenire ? E’ vero,è ?

        • MARIO ha detto:

          Cara Lucilla,
          sebbene lusingato (sinceramente) dal suo “don”, devo purtroppo deluderla perché non lo sono e perché, oltre a leggere il Vangelo, ogni tanto mi diletto anche a ripercorrere passo passo la vita di Gesù, così come descritta mirabilmente da Maria Valtorta durante(!) le sue straordinarie visioni mistiche (ben 10 volumi…), che, vista l’occasione, consiglio anche a lei.
          Ulteriore delusione: non leggo Avvenire…
          Cordiali saluti.

      • Sherden ha detto:

        Nientemeno che il “castello fatato”…
        Ma non è che sei parente di tale Viganò (Dario Edoardo, intendo, non Carlo Maria)?
        Ad ogni buon conto, c’è ampia documentazione in merito. Magari cominciamo da quel “si…, no,…non so,…fate voi”, giusto per capire se il castello è davvero “fatato” o è fatto di pietre vere (di inciampo).