Benedetta De Vito: Ora anche il Passaporto dell’Infamia fra le Regioni.

25 Aprile 2021 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, Benedetta De Vito ci offre questa riflessione triste – ma legata a una speranza futura – sulla nostra situazione, sulla menzogna e sulle imposizioni illegittime sulla nostra libertà e la nostra vita. 

§§§

Tutte le strade di questo piccolo mondo, dove in pellegrinaggio e in dono Suo viviamo, sono del Signore. Tutti i cammini, i sentieri, le vie, tutti i luoghi della terra appartengono a Lui, che ci ha costruiti così: una radice forte, tenace, indistruttibile nella terra dove siamo nati e dove siamo chiamati a portare la nostra personale Croce; una catena d’oro in cielo in forma di Santo Rosario che ci lega, grazie allo Spirito Santo, a Lui, alla Comunione dei Santi, al creato e ai fratelli che vivono nella Sua grazia.

Nel cuore, poi, tutti gli uomini, buoni e cattivi, portano scritta in cartiglio la Legge Eterna, che, perseguitata dal signore del Mondo che desidera lordarla, strapparla, invertirla, tentandoci, non cambia mai. La Legge Sua, dolcissima, fatta per dare la pace del cuore, è al di sopra di ogni legge umana.

Il Signore è Verità, Logos, Vita. Ed ecco perché, nello scrutare ciò che avviene secondo quanto sopra scritto, capisco, come lume acceso nelle tenebre, che tutto quanto sta avvenendo in quest’ultimo anno è storto, deviato, alla sequela della legge che non è legge, la quale si accende, come miraggio del deserto, sotto lo stregato arcobaleno di Satana, fatto dai media come il Mago di Oz costruiva il suo mondo di cartapesta.

Questa legge che non è legge, ma è legge  al contrario, che copre “i cieli aperti del Signore”  invita i migranti a spezzare la radice che li lega alla loro terra, inseguendo una impossibile felicità in deserti luoghi per la loro anima. A noi, impedisce di abitare la terra che è nostra, dove portiamo la Croce, e che nessun Drago può portarci via.

E tutti, invece di vivere in concordia nella diversità, vivono odiandosi in una supposta “inclusione”, che è invece color dell’odio. Ora, dal cappello a cilindro del buffone di Dio, che si chiama Satana, ecco che i nostri governanti hanno tirato fuori il “pass vaccinale”, la “carta verde” (dove il verde è colore della speranza) che, di fatto, impedirà la libera circolazione tra Regioni che sono tutte quante, per intero, la nostra Patria, quella per la quale, secondo la stessa storia che essi ci hanno imposto, sono morti i nostri antenati, rincorrendo le giubbe rosse di Garibaldi e gli schemi del Conte di Cavour.

Non ci sono confini tra Regioni e nessun governo, senza essere una dittatura feroce, può metterli. Tantomeno, con l’obbligo furbescamente velato dal dovere verso la società di iniettarsi un vaccino che non è un vaccino. Un “vaccino” che contiene linee fetali come  “terreno di coltura” o che è stato sperimentato usando cellule di bambini abortiti. Un vaccino che contiene la morte della vita. La quale vita, appartiene solo al Signore, un vaccino costruito in pochi mesi e del quale siamo noi stessi le cavie.

Ora, dopo aver diviso le famiglie, i vicini di casa, gli amici, ecco che  questo governo “di alto profilo” divide anche le Regioni e, in barba a tutte le dichiarazioni “europee” di apertura e di buttare giù ogni confine possibile e immaginabile, ci vorrà, invece, il passaporto dell’infamia per passare dal Lazio alla Sardegna o dal Molise alla Campania, come in Unione sovietica.

Ma bravi, bravissimi, e tutti i giornalisti ad applaudire come se fosse la trovata vincente contro il “nemico invisibile”. Mentre non è che la solita balordaggine del mondo al contrario e che fa sbellicare dalle risa Satana, il gran mentitore, il quale è quasi stufo della dabbenaggine del nostro triste popolo che adora il vaccino come fosse il Salvatore e salvatore non è. E prima arriva la green card, poi la stella gialla e poi, passetto dopo passetto, anche i campi di concentramento. Naturalmente per il nostro bene. Come nei romanzi distopici. E mi chiedo a che cosa sono servite tutte le celebrazioni dei vari stucchevoli, per me, giorni della memoria…Sì perché, secondo questo folle progetto io, se sto nella mia Regione, posso, casomai fossi senza saperlo positivo, infettare a destra e a manca. Ma guai a farlo in casa d’altri, perché andrei a pesare su una sanità regionale che non è la mia. Ma l’Italia non era unita?

E il governo dopo aver dato addosso ai bambini, portatori sani del virus, poi ai turisti, a chi torna dal Brasile o dall’Inghilterra, additando ogni volta l’untore di turno, ora punta l’indice contro il cattivone da punire che è chi non si vaccina. Le dittature, che seguono la finta legge di Satana, cercano sempre un nemico da additare ai “sudditi”. Prima il nemico era il virus, poi piano piano l’indice ha puntato i vari “reprobi”.

Chi osa uscire a fare quattro passi, chi vuol respirare l’aria di primavera (che è del Signore) e così via. Ora il nemico è chi non si vaccina. E così dagli all’untore, come durante la peste di Milano di manzoniana memoria. Come ho già scritto ma in certi casi repetita iuvant: dal pass vaccinale alla stella gialla sul bavero ci manca poco pochino e dalla stella gialla ai campi di concentramento ancora meno. E’ questo il futuro che vogliamo? Di qui, i “buoni” marchiati con il segno della Bestia che è il vaccino, di là i “cattivi”, quanti seguono e seguiranno, io per prima, la Legge Eterna del Signore e che dicono no alla finta legge degli uomini, burattini della scimmia di Dio.

Ma tutti gli italiani, poverini, storditi dal racconto del terrore (il genere horror che tanto piace e di cui sono piene le tv) che li inchioda davanti alle televisioni, facendoli sentire al sicuro seduti sul sofà, dietro alle assurde mascherine, divisi dai figli e dai nipoti (in eterna “quarantena fiduciaria”)  che possono essere pericolosi untori, pronti a denunciare i vicini di casa che festeggiano un compleanno, sembrano contenti di rinunciare alla loro libertà, come fatti zombie, e non vivono per non morire… Non ci sono più abbracci, né baci, si predica l’amore e l’inclusione, ma solo virtuale, visa Zum, e quindi falso. Tiè! Occhi smarriti che rincorrono il nulla, sbigottimento, paura. Sì, stringiamoci sotto la Croce del Signore, l’Amore non è amato, e noi in orazione perpetua affinché il Signore ci salvi. Si, stringiamoci sotto la Croce perché noi cristiani, cattolici romani, non abbiamo neppure un Pastore. Il nostro Pontefice, infatti, preferisce invitare in Vaticano (è una prossima conferenza) , Cindy Crawford, ex modella, ambasciatrice del gender, o Chelsea Clinton, che non trova niente di male ad augurare buon anno alla chiesa satanista d’America. E’, l’inclusione, che bello! Ma bene, benissimo E a noi, poveri cattolici, biechi tradizionalisti, Bergoglio ci ha riempiti di insulti e di contumelie, dandoci dei retrogradi al meno. La lista degli insulti è online… Soli, solissimi, stringiamoci sotto la Croce.

Intanto, senza pass vaccinale, senza meta, e senza futuro dalle coste africane arrivano altri ingannati da Satana, convinti dal sogno di trovar l’America (non spinti certo dalle carestie e dalle guerre…) di trovare qui il loro futuro che invece non può che essere, secondo la volontà del Signore, nella loro terra. Il Signore ha messo tutto in ordine. Terre per tutti, in ugual misura, terre belle e anche brutte, ma a ognuno la sua. Il Signore ama le differenze. Basta andare in un prato in primavera e osservar da vicino i fiori, le erbette, i trifogli, le ortiche e tutta la meraviglia che appare in una deliziosa diversità e ogni animale e anche le piante hanno i loro usi e costumi, proprio come noialtri. Cadrà la torre di Babele costruita nella menzogna che non c’è differenza tra uomo e donna, che tutti quanti siamo liquidi, nomadi, capaci di vivere al Polo come all’Equatore senza portarsi dietro la radice strappata che ci lega al Creatore e alla sua Dolce Legge eterna.

§§§




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33 commenti

  • Ali ha detto:

    La Lega di Salvini lancia una petizione contro il coprifuoco: legaonline.it/nocoprifuoco .
    Ho firmato.

    • Marco Tosatti ha detto:

      Anche io

      • stilumcuriale emerito ha detto:

        Io la firmerei se al verbo “chiedere” fosse sostituito il verbo “volere ad ogni costo”. Non otteniamo niente con le petizioni.
        Il popolo deve riappropriarsi della sua sovranità, sancita dalla costituzione, di cui è stato depredato, anche per sua colpa e incuria.

  • silvio esposito ha detto:

    Sono state raffinate le tecniche per sottomettere miliardi di persone ai progetti della massoneria mondiale, oggi la sociologia, psicologia e psichiatria hanno scoperto i modi per indirizzare le menti dove vogliono loro e tramutare il male in bene, quello che era orrore fino a pochi decenni fa diventa un diritto!!! Il sistema della “Rana Bollita”, della “Finestra di Overton”, dei media nelle mani di un governo unico mondiale, e soprattutto di Bergoglio che seduce in maniera raffinata i cattolici, obbligandoli all’obbedienza in quanto papa (ma lo è?) e alla sequela delle sue ideologie che contrastano il millenario magistero della Chiesa Cattolica Apostolica Romana e le Sacre Scritture.

    • stilumcuriale emerito ha detto:

      Lei dice oggi, ma quelle tecniche erano già stranote 60 anni fa.
      Il guaio è che chi operava per il bene non le ha sapute usare, mentre chi operava per il male le ha usate e le usa alla grande.

  • Esterrefatta ha detto:

    Che ne è oggi dii santi, poeti e navigatori di cui un tempo si gloriava la nostra cara Italia,? Rari i primi, ché più che i santi, di gran moda è la sanità; quanto ai secondi, introvabili davvero, tanto che dei sopravvissuti quasi nullo è il gradimento (De Vito Benedetta non sembra trascurata in ciò in cui eccelle?). Dei terzi poi, un dì protesi verso nuove terre e nuovi lidi, solo si scorgono orme di lusso in yacht da crociera. Ma si fa per dire, riflettendo col sorriso su ciò che non è più. In realtà, però, tutto è dissolto, anzi sbiadito e trasformato in un colore tetro, quasi di morte, come l’intento dei nemici dell’umanità. Così che terrore e maledetti vaccini obbligatori iniettati a cuor leggero, riduzione in schiavitù, inclusione, genderismo, “controllo” criminale delle nascite, sodomia, false famiglie, uteri in vendita, osceni riti in luoghi sacri, esortazioni eretiche, necessità di meticciati, disprezzo della Patria, perversioni raccapriccianti, delitti di ogni genere e al di sopra di tutto, sfacciato rifiuto del Buon Dio e della Sua Santa Madre, tutto questo e tanto ancora, altro non è che il trionfo di colui che qui, fra le righe dei commenti, qualcuno un po’ svagato e in vena di terribili scherzi con il fuoco, definisce “povero”.
    Insomma, caro lei, ma cosa sta dicendo? Delle due, o non pesa ciò che dice, o con “quello” va a braccetto. D’altronde, raffinato provocatore è colui che è meglio non nominare. Aria mefitica incombe su tutto, ma non per sempre, dobbiamo averne la certezza. Che il tempo della prova possa abbreviarsi, ma affinché ciò avvenga, siamo consapevoli che incessanti preghiere e offerte di sacrifici ci si impongono.

  • MARASCIULO VITANTONIO ha detto:

    Complimento a Benedetta. Una donna di fede. La lettura sull’uomo è encomiabile. Mi permetto di aggiungere che la struttura morale è in terapia intensiva. Il discernimento è un optional se non lontana periferia. Alleata è la sofferenza che oggi ci sbatte in faccia. La sofferenza allenta di sè il discernimento, un ulteriore aggravamento sulla via della confusione e dunque del discernere del bene e del male. Un’altra aggiunta che credo sia già nei cuori dell’autrice e dei lettori di Stilum Curiae: il tempo che stiamo vivendo è tempo di Grazie, di purificazione, di risveglio della coscienza. Ma occorre opporre al rimestamento della confusione, la luce di Cristo. La medicina come viene espressa dalla De Vito è inscritta in quel Vangelo aperto che è la natura: è Dio. Il discernimento per essere tale esige umiltà, d’essere creature dipendenti da Dio. Questo tempo ci aiuta a ritornare alle origini, che non siamo nulla, ma siamo tutto con Dio. Questo è il vero vaccino, già sperimentato dalla croce di Cristo…

    • stilumcuriale emerito ha detto:

      Rispondo a lei ma l’invito è rivolto a tutti.
      Riflettete su questa mia affermazione e ditemi se è giusta o sbagliata:
      in qualsiasi gruppo sociale il POTERE ce l’ha chi GESTISCE IL SISTEMA PREMIANTE.

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    Per me la spiegazione sta tutta nel mio post di ieri relativo all’addestramento del criceto. Per chi non l’avesse letto lo riporto qui con una breve nota.
    Come addestrare un criceto.
    Se vuoi che il tuo criceto si esibisca in favolose evoluzioni sulla ruota girevole, non devi riempirgli la vaschetta di cibo in modo che lui possa mangiare anche se sta fermo e non fa niente. Devi dargli il cibo DOPO che si è esibito. E così il criceto ogni volta che vorrà del cibo si esibirà sulla ruota.
    Stanno facendo esattamente la stessa con noi. La libertà non ce la concedono prima che siamo vaccinati; ce la concedono DOPO.
    Nota. Il governo vuole ( non si sa se per motivi umanitari e sanitari validi o se per oscuri interessi ) che tutti ci vacciniamo. Ma per imporcelo punisce chi non si vaccina limitandogli la mobilità e premia col pass verde chi si vaccina . Semplice no? Questa tecnica scientificamente è stata definita dal grande psicologo Skinner come “CONDIZIONAMENTO OPERANTE”.

    • Milli ha detto:

      In realtà la libertà non viene data nemmeno dopo. Come mai i vaccinati illustri (in primis Mattarella e Draghi) portano ancora la mascherina? O il vaccino non protegge e non evita la diffusione dei virus oppure la mascherina è diventata un accessorio di bellezza (magari per non mostrare che non abbiamo fatto la barba/la ceretta o non ci siamo lavati i denti ).
      Come sono bravi i media a ripeterci che nulla sarà come prima, tanti italiani che continuano a credere loro, stanno facendo in modo che così avvenga.
      Mia madre, 74 anni, si è vaccinata, malgrado le avessi spiegato il problema morale delle cellule fetali abortite (chissene ) o che non fosse un vero vaccino ma una terapia genica sperimentale di cui sapremo gli effetti sperimentali tra qualche anno. Tutti i suoi amici si sono vaccinati, il medico le ha consigliato di farlo, ma soprattutto la paura di non poter accedere alle cure o negli ospedali senza il vaccino l’ha spinta a vaccinarsi e adesso si sente sollevata. Ah beh!
      Adesso si dice preoccupata per me, che non potrò lavorare (?) o spostarmi .
      Tranquilla, sto a casa mia.

  • Maria Michela Petti ha detto:

    Cara Benedetta,
    nessuno più di me potrebbe comprendere e giustificare il suo amaro sfogo. Non ci si rassegna all’assurdo e all’indecenza. Pertanto: la prego con sincerità di cuore di voler leggere anche la presente mia testimonianza – necessariamente concisa – con lo spirito di carità fraterna che trasmette con i suoi interventi, superando l’impressione di una polemica fuori luogo che potrei destare.
    Al peggio non c’è mai fine!
    Vivo in quello “Stato nello Stato” – nel nostro, l’Italia, il Paese che mi ha dato i natali e di cui con fierezza mi riconosco “cittadina (purtroppo!) all’estero” – non per libera scelta, ma per obblighi di servizio di mio marito. Ebbene: parto proprio da qui per tratteggiare una serie di “disposizioni” e “limitazioni” oltre ogni immaginazione, vigenti da sempre ( a mia memoria) e ignoti ai più.
    Avendo rifiutato la cittadinanza vaticana (al tempo! quando nulla lasciava supporre una permanenza così prolungata in questo Stato) in base a valutazioni basate sull’interesse primario della mia famiglia, rendo noto che la mia residenza (obbligata; ribadisco) è stata soggetta all’annuale “autorizzazione” da parte degli organi competenti del Governatorato, previa domanda prescritta a mio marito da loro regolamenti. Per me – moglie; a seguito di matrimonio religioso, contratto per di più in Vaticano – mio marito ha dovuto presentare ogni fine anno “Domanda di Autorizzazione alla Residenza” (prova in mia mano!!!)
    Ai figli, nati a Roma, non fu accordata la possibilità della sola residenza, come umilmente da me richiesto: «Figli di cittadino vaticano – mi si rispose – devono essere cittadini vaticani». Quindi: al momento del loro ingresso nello Stato persero la cittadinanza italiana, che – in virtù di una legge retroattiva, e con sforzi incessanti da parte mia – è stata loro riconosciuta nei primi anni ‘90. Fino ad allora, la loro risultò “nascita occasionale in Italia”. E dire che, con difficoltà, mi sono dovuta arrabattare per risolvere un’infinità di problemi pratici proprio in Italia, a partire dalla somministrazione dei vaccini obbligatori per l’iscrizione scolastica.
    Sorvolando sul diritto negato al gioco e sulle tante altre violazioni ai bisogni elementari in ogni fase della loro crescita, mi fece gelare il sangue nelle vene la risposta ricevuta in parrocchia alla mia richiesta della preparazione ai sacramenti della Confermazione e dell’Eucaristia: «Non essendoci bambini in Vaticano (sic!!!) non facciamo catechismo». Anche a questo abbiamo provveduto in proprio, con l’aiuto di Dio, che non ci è mai mancato.
    Il pass vaccinale, che – a quanto ho letto – non gode dell’approvazione in sede OMS, trova nel “piccolo Stato” un precedente introdotto e praticato da tanti anni: la “carta servizi” che consente l’accesso e per i residenti lo spostamento – registrato per ogni passo – sul territorio, nonché l’identificazione per usufruire dell’assistenza sanitaria, attraverso la medesima foto inserita sul profilo dell’utente nel circuito degli apparecchi telematici.
    Mi piace far notare che: nei miei quotidiani movimenti per Roma e, in anni migliori, attraverso l’Italia e Paesi della Comunità Europea (relativamente a questi ultimi: superati i canonici controlli) non mi è stato mai richiesto di mostrare il mio documento di identità, nemmeno presso un ospedale romano dove ho usufruito recentemente di prestazioni di urgenza, pur essendo sprovvista di tessera sanitaria in quanto residente all’estero da prima della riorganizzazione del Servizio Sanitario Nazionale. Aggiungo di aver potuto constatare in tale circostanza l’alto grado di professionalità e imparzialità di trattamento nei confronti di tutti i pazienti (fra i quali molti senza fissa dimora) improntato ad un senso di umanità, non determinato certamente da superflui e astratti richiami moralistici e moraleggianti, bensì da spinte innate, da parte di tutto il personale medico e infermieristico impegnato a testimoniare senza clamore mediatico la nobiltà della propria scelta professionale.
    Non essendo riuscita a rispettare come da mia intenzione il proposito iniziale, chiedo scusa per la lunghezza di questo commento che mi sarei volentieri risparmiato se non fosse che il livello dell’umana sopportazione (dei miei familiari e mio personale) è stato squallidamente superato da un bel po’.
    Ho colto in questa occasione – perché ritengo che nulla avvenga per caso – la possibilità di una liberazione (proprio in data odierna) dal castello di menzogne e ipocrisia che rende oltremodo insopportabile una incongruenza datata e subìta in dignitoso silenzio, sfuggendo sempre alla facile ricerca di visibilità e pubblicità. Gratuita nel male di cui siamo stati fatti oggetto. E disdegnata da noi in quelle opportunità che ci si sono presentate nel corso di lunghissimi anni vissuti in questo Stato e che avremmo potuto facilmente sfruttare a nostro vantaggio.
    Al dottor Tosatti che, in piena libertà come è ovvio che sia, deciderà relativamente alla pubblicazione di questa mia testimonianza, porgo i più cari auguri di Buon Onomastico, con la preghiera di credere al mio rammarico per aver riversato sul Suo blog il mio grido di dolore.

  • miserere mei ha detto:

    Mater Boni Consilii ora pro nobis

    https://www.youtube.com/watch?v=EfiyPZHkbrc&list=RDEfiyPZHkbrc&start_radio=1

    satana in fuga

  • Adriana 1 ha detto:

    E’ o non è S. Marco ?
    Allora tanti auguri gentile Tosatti.

  • Adriana 1 ha detto:

    ” Come nascono i lager? Facendo finta di nulla.”
    ( Primo Levi, intervista con Enzo Biagi, Rai 1, 8/6/1982 ).

  • Enrico Nippo ha detto:

    Può darsi, dico può darsi, che la situazione in cui ci troviamo non sia da addossare interamente al povero Satana.

    Mi sembra, dico mi sembra, che vi siano due eccessi che occorrerebbe evitare: non vedere Satana da nessuna parte e vederlo dappertutto.

    Ecco, può darsi, ripeto può darsi, che su questo blog si penda troppo verso il vedere Satana dappertutto.

    Può darsi, dico può darsi, che l’incompetenza quasi incredibile di chi “governa” (parola grossa) l’Italia si stia rivelando addirittura più dannosa dell’influsso satanico. L’incompetenza, insomma, permette a Satana di starsene in panciolle, che tanto alla distruzione economica e morale dell’Italia ci pensano i “governanti”.

    Può darsi, ripeto può darsi, che l’incompetenza e, bisogna dirlo, l’incoscienza suicida dei “governanti” siano più che sufficienti per ridurre l’Italia (Vitalia!) in fin di vita. Un suicida, infatti, non necessariamente si toglie la vita per suggerimento satanico: può farlo anche per uno squilibrio psichico di cui il povero Satana non è responsabile.

    Non è detto, quindi, che i “governanti” non siano preda di una doppia patologia, ovvero l’incompetenza e lo squilibrio psichico, il cui “prodotto” non può essere che lo sfacelo.

    Può darsi.

    • Adriana 1 ha detto:

      L’incompetenza, lo squilibrio psichico e l’assoggettamento ai piani per far trionfare l’Uno Assoluto del delirante (?) Gran Maestro De Bernardo & co..

    • Eleazar ha detto:

      Incompetenti ? Sì, siamo d’accordo. Ma non solo. Se io sono incompetente e accetto un’incarico che è al di sopra delle mie forze, forse faccio un peccato di orgoglio o di superbia. Ma questi peccati , oggi, non sono di moda.

    • Stefano ha detto:

      Sig. Nippo,… povero satana!!?, per ben 2 volte.!!?
      Giustifichiamolo. Giustifichiamo il suo interferire nell’equilibrio umano, in fondo è solo libero arbitrio. Non si preoccupi di noi squilibrati cattolici frequentatori del blog. Legga piuttosto anche nel Vangelo la risposta ai suoi dubbi. Lc 13,10-13.16. oppure Mt 17,14-21. I malati e posseduti Gesù li guarisce cacciando il Demonio che riesce anche a generare malattie e difficoltà fisiche e psichiche in alcuni anche senza manifestare i segni tipici della sua azione straordinaria che palesano una sua diretta azione sulla persona (possessione o vessazione).
      Tutto ciò che potrà leggere contrasta in modo netto la moderna tendenza a razionalizzare tutto e che spinge a considerare tutto ciò che non è spiegabile scientificamente come qualcosa di “naturale”.
      Non c’è bisogno della parapsicologia, ma di Dio.
      Non dimentichiamoci che è per Lui che combattamo la nostra battaglia.

      • Enrico Nippo ha detto:

        Veramente, lo squilibrio l’ho attribuito ai “governanti” e non ai cattolici frequentatori del blog.

        • Mario ha detto:

          Cattolici?

        • Stefano ha detto:

          Sig. Nippo non lo ha scritto è vero. Ma la mia era un’ iperbole, un modo per dirle che non vediamo satana dietro ogni angolo, ma il male manifesto nelle opere di chi si piega a lui senza coscienza in quella che lei chiama incompetenza e squilibrio psichico.

      • Milli ha detto:

        Sono d’accordo con Stefano. Sig .Nippo, davvero lei conosce poco il “povero ” satana. Beato lei, mi verrebbe da scrivere

    • Donna ha detto:

      “Può darsi..” esclamazione che include il dubbio….e che penso proprio il demonio prediliga perché gli permette,alla luce dEl dubbio, maggior movimento.
      Se è vero che non si deve vedere il diavolo dapertutto, è anche vero però che lungi dall’essere un “povero”diavolo, e per capire quando c’è il suo devastante artiglio, basta guardare ai frutti dell’albero e quelli che vediamo, a mio avviso, sono velenosissimi.
      Concordo pienamente con l’articolo, questo pass è un marchio,come il marchio per gli Ebrei in tempo dell’abominio nazista, vi vedo la stessa matrice ma questa volta mascherata da “dovere di responsabilità verso il prossimo” ; e si’, stiamo attenti per non permettere che magari si arrivi a sorpassare nel male la storia passata.
      Satana odia l’Uomo e far credere che non esiste o che sia un “povero diavolo” è la sua tattica (gli esorcisti insegnano) d’altra parte se si mostrasse veramente per quello che è dubito che avrebbe seguito. Agisce attraverso le persone, le persone che lo seguono o che lontane da Dio ne divengono facile preda.
      E, alla luce dei fatti odierni, temo purtroppo vi sia poco margine per un “può darsi”!

      • Enrico Nippo ha detto:

        Può darsi che fino a qualche tempo fa il “dovere di responsabilità verso il prossimo” rientrasse a pieno titolo nel comportamento cristiano.

        Ma può darsi che ci sia stato un cambiamento.

        Può darsi che tirar fuori “marchi” ed “esorcisti” sia un’esagerazione.

        • Donna ha detto:

          Ho scritto che lo mascherano da…..intendendo che in realtà il vero scopo è ben altro.

        • Milli ha detto:

          Di esorcismi non se ne parla mai perché sembra di parlare di superstizioni oppure viene in mente il famoso film, pieno di scene truculente.
          Ma le assicuro che è attualissimo e sono in aumento persone vi ricorrono per i motivi più disparati .

    • stefano raimondo ha detto:

      Bisogna ammettere che alle volte la figura di Satana è deresponsabilizzante, può rappresentare la concausa delle “brutte azioni” che compiamo, così diluendo molto la nostra colpa. Non a caso recentemente di Satana c’è stato un revival inaspettato (inaspettato perché ormai è chiaro a tutti che nell’AT “il satan” è l’accusatore, che può variare di volta in volta, è una funzione, una posizione, non è un’entità: la parola è preceduta dall’articolo, per indicare che non si tratta di un nome proprio).

      Oggi qualsiasi cosa “fa brodo” purché faciliti la posizione dell’uomo nel cosmo e nella sua relazione con Dio. Fa parte di una visione complessivamente ingenua, feliciana e ottimista: si attinge a tutto, persino a ciò che è più irrazionale, per elaborare una situazione comoda per l’uomo, si attinge anche a ciò che è più oscuro, a ciò che dovrebbe essere meno digeribile per l’uomo moderno.

      • Giorgio ha detto:

        @STEFANO RAIMONDO e a tutti coloro che stanno parlando in modo cosi “colto” del demonio, vorrei fare questa domanda: “Credete che Gesù fosse così “sprovveduto” da “incontrare” tanto frequentemente il demonio?”. Nel Vangelo infatti, questo Tizio lo si incontra molto di frequente! Siamo noi, che siamo “tanto intelligenti e acculturati” che riteniamo fantasticherie quanto è narrato nel Vangelo a proposito del demonio. Io da cristiano, cioè seguace di Cristo, ritengo corretto, intellettualmente e moralmente, prendere sul serio quanto viene narrato nel Vangelo! San Francesco divenne santo nel prendere il Vangelo “sine glossa”, chi fa il contrario, anche se dice di no, è LURERANO! (I luterani sono coloro che hanno da reinterpretare, secondo la propria convenienza, ogni virgola del Vangelo, fino a ridurlo a macchietta per gli ingenui, per gli sprovveduti! E tanti, dei cosiddetti cattolici, li stanno seguendo a ruota, acriticamente!). Purtroppo, la Chiesa attualmente si sta luteranizzando sempre di più ed è per questo che tra le tante cose, i cattolici “colti” parlano sempre di meno di “diavolerie” (difficile sentire un sacerdote parlate del diavolo!) e spiegare il MALE con pseudo pedagogia da Bar Sport!

      • Milli ha detto:

        Al contrario, l’ influenza di satana non deresponsabilizza l’uomo , che ha il dovere di evitarlo in ogni modo e di combatterlo quando necessario .
        Prima di tutto l’uomo deve scegliere tra il BENE e il MALE. Se diventa un peccatore convinto allora diventerà facile preda del demonio, se non un suo consapevole collaboratore , che non è solo un lato del nostro inconscio o irrazionalità, ma è un individuo che odia e opera per distruggere la vita agli uomini.
        Purtroppo anche persone per bene, ma lontano da Dio e dai sacramenti, possono subire l’attacco del demonio.

  • Giancarlo ha detto:

    Articolo molto vero, è ciò che si vive e che solo un satanico effetto ipnotico impedisce di essere colto dalla stragrande maggioranza delle persone.
    Che Dio ci salvi!

    • Milli ha detto:

      Un po’ come successe nella Germania degli anni ’30-’40: ben pochi tedeschi compresero cos’era veramente Adolf Hitler.